Vai al contenuto
franca1000

Il Bar Sulla Riva Del Fiume - Parte Diciannovesima

Recommended Posts

Joined: 08-Jul-2006
21630 messaggi

vuoi mettere un martefrudiretivalic qualsiasi con un carmelo calogero ?????

 

viaaaaaaaaaaaaaaa 

carmelo calogerooooooooooooo ma daiiiiiiiiiiiii

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
Che coerenza Sabatini!

 

Che la coerenza non sia una qualità di cui tutti sono stati dotati è fatto risaputo, ma ogni volta che ci tocca leggere certe cose proviamo sempre un nuovo e forte senso di disgusto.
Mi riferisco all'intervista rilasciata dal D.S. della Roma Walter Sabatini (attuale, dimissionario o confermato per la prossima stagione poco importa) alla giornalaccio rosa dello Sport.

A parte il taglio dell'intervista e il tentativo, direi fallito, di trasformare Sabatini in un personaggio vagamente interessante (non basta certo aver letto “Cent'anni di Solitudine” di Gabriel Garcia Marquez per diventarlo ...), quello che salta subito all'occhio sono le risposte date a due domande in particolare.
“Supponiamo che tra gli attentati considera anche la squalifica del 2000: 5 anni complessivi, con proposta di radiazione, per tratta di minori”.
Per chi non lo sapesse Sabatini, infatti, nel 2000 venne squalificato in appello per cinque anni con proposta di radiazione, per questioni riguardanti il tesseramento di un giovane calciatore extracomunitario e si salvò da questa solo per un aspetto formale, perché dalla sentenza passarono ben trentotto mesi prima che l'allora Presidente della FIGC (un certo Franco Carraro) rendesse esecutiva la richiesta di radiazione.
La sua risposta alla domanda è perentoria: “Fu una cosa politica disgustosa”.
E via di seguito:
“Quasi tutti i colpevoli si dichiarano innocenti” “Lo so, ma le assicuro che ho pagato un conto per altri”...”Non si è mai vergognato di infrangere la legge lavorando da squalificato?” “No, mi sono solo ripreso una piccola parte di quello che mi hanno tolto”.

Anche qui, sempre per chi non lo sapesse (neppure io ne ero a conoscenza, non considerandolo persona di cui è necessario approfondire, neppure per grandi capi, la biografia), Walter Sabatini, dal 2004, cioè in piena vigenza della squalifica, divenne consulente di mercato della Lazio appena comprata da Claudio Lotito: bizzarrie del calcio italico.

Ad una successiva domanda sul suo stile di lavoro definito da alcuni come “Moggiano”, in senso ovviamente dispregiativo: “Calciopoli invece è stata una cosa vergognosa, ha spostato scudetti, ma ci sono sentenze che ormai la descrivono”.
A parte il fatto che prima di commentare il contenuto di sentenze sarebbe buona norma leggerle, noi che lo abbiamo fatto (se abbia fatto tanto anche Sabatini non lo sappiamo, ma qualche dubbio ci viene) vorremmo chiedere all'illuminato e senza macchia D.S. quale sarebbe il campionato che le sentenze hanno sancito essere stato alterato e quale scudetto (o scudetti) sarebbe stato spostato.
A noi di “scudetti spostati” ne vengono in mente solo due: quello della pioggia di Perugia e quello del cambio in corsa delle regole per Nakata, ma ci pare che nessuno dei due abbia niente a che fare con Calciopoli.

Ma, chiaramente, la squalifica di Sabatini fu una “cosa politica disgustosa” (si potrebbe, però, obiettare, usando le sue parole, che ci sono sentenze che certe cose le hanno sancite), mentre gli “scudetti spostati” di Calciopoli sono storia...

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=4769#sthash.uyD7kEfb.uxfs&st_refDomain=t.co&st_refQuery=/e7OhLyz4px

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 08-Jul-2006
21630 messaggi
6 ore fa, PASSIONE BIANCONERA ha scritto:

Un saluto a tutti quelli che continuano ad aspettare:sventola2:

io aspetto

tu aspetti

egli aspetta

noi aspettiamo

voi aspettate

essi aspettano

 

cosa ?

 

 

chi se ne ricorda più

.pensosefz

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
29 minutes ago, wmontero said:

io aspetto

tu aspetti

egli aspetta

noi aspettiamo

voi aspettate

essi aspettano

 

cosa ?

 

 

chi se ne ricorda più

.pensosefz

Hai letto l'intervista di re sabba, sabatini

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 10-Sep-2006
5211 messaggi
45 minuti fa, ClaudioGentile ha scritto:

Hai letto l'intervista di re sabba, sabatini

D I S G U S T O S O !

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 08-Jul-2006
21630 messaggi
Hai letto l'intervista di re sabba, sabatini

Sesso sesso sesso

Ahhhhhhh che bei ricordi

Non so dove come quando perché sono juventino ma felice di esserlo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 07-May-2009
2753 messaggi

Aspettiamo il 18 luglio.......

 

:interxxx::interxxx::interxxx:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
9 hours ago, totojuve said:

D I S G U S T O S O !

:sisi:

9 hours ago, wmontero said:

Sesso sesso sesso

Ahhhhhhh che bei ricordiemoji41.png

Non so dove come quando perché sono juventino ma felice di esserlo

:shades:

6 hours ago, terzino said:

Aspettiamo il 18 luglio.......

 

:interxxx::interxxx::interxxx:

Speriamo bene, solo questo possiamo dire .rulez

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 10-Sep-2006
5211 messaggi
15 minuti fa, ClaudioGentile ha scritto:

:sisi:

:shades:

Speriamo bene, solo questo possiamo dire .rulez

Ormai in Esperanto si dice "speramolo"!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
6 minutes ago, totojuve said:

Ormai in Esperanto si dice "speramolo"!

Infatti, e' l'unica cosa che possiamo fare, visto che finora praticamente ci e' sempre andata male.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 01-May-2010
20658 messaggi

Il nostro logo!

 

jap.jpg

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 07-Jul-2006
4112 messaggi

....................

...........

....................

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 10-Sep-2006
5211 messaggi
12 ore fa, 4everBianconera ha scritto:

Ho visto passare varrialone.....

Galleggiava di pancia all'aria

che gli era successo?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 07-Jul-2006
4112 messaggi
4 ore fa, 4everBianconera ha scritto:

Silurato .asd

Bella notizia!!!!

Si è liberato un posto di lavoro...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 10-Sep-2006
5211 messaggi
2 ore fa, ALAIN ha scritto:

Bella notizia!!!!

Si è liberato un posto di lavoro...

Speriamo ne approfittino per assumere un giornalista!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 08-Jul-2006
21630 messaggi
11 ore fa, totojuve ha scritto:

Speriamo ne approfittino per assumere un giornalista!

merce rara

chi ha visto l'intervista ad AA su sky

si è messo a piangere

il livello del giornalismo italiano ha valore negativo

il colmo è stato raggiunto dall' inviato  del sole 24ore

ridicolo

 

l'importante è che tutto vada bene

e su questo siamo tutti in accordo

:|sefz

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
19 minutes ago, wmontero said:

merce rara

chi ha visto l'intervista ad AA su sky

si è messo a piangere

il livello del giornalismo italiano ha valore negativo

il colmo è stato raggiunto dall' inviato  del sole 24ore

ridicolo

 

l'importante è che tutto vada bene

e su questo siamo tutti in accordo

:|sefz

 

"Marchionne e' il presidente di Exor" "No non lo e' Marchionne, e non e' neanche vicepresidente, e nemmeno azionista di Exor" :261:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 08-Jul-2006
21630 messaggi
4 minuti fa, ClaudioGentile ha scritto:

"Marchionne e' il presidente di Exor" "No non lo e' Marchionne, e non e' neanche vicepresidente, e nemmeno azionista di Exor" :261:

dopo questa intervista

è diventato vice direttore

aumento di stipendio

scrivania in  mogano

poltrona in pelle umana

e due segretarie in topppppplesssse

 

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi

La mia CAN e Calciopoli

Luca Marelli
 
E’ l’11 maggio 2006, alle 14 mi metto in macchina per partire alla volta di Firenze. Il tempo è bello, il sole splende, la strada è lunga
e sono felice dopo aver diretto la seconda gara di A a conclusione del mio primo anno di CAN A/B.
Gara diretta ad Ascoli dove, 18 mesi dopo, uscirò con una gamba fratturata a causa di uno scontro fortuito con il calciatore Job. Corsi e ricorsi.
 
Arrivo a Coverciano dove è in programma l’ultimo raduno della stagione.
Sembrerà paradossale ma, partendo da casa, non avevo idea che mi stessi recando nel centro del tornado per vivere uno dei weekend più assurdi e dolorosi della mia vita sportiva.
 
No, non ci saranno immagini riempitive per descrivere quelle tre giornate vissute in clima irreale, tanto inatteso (da me) quanto annunciato (da altri).
 
Arrivato a Coverciano incrocio sguardi stralunati e strani sorrisi. Non riesco a spiegarmi che cosa stia accadendo ma si respira un’aria molto pesante.
Entro nella hall e saluto l’adorata Giulia (adorata da tutti, non solo da me, per il suo contagioso sorriso), salgo nella mia stanza e comincio la mia solita routine: un libro, qualche sigaretta, la telefonata alla fidanzata del tempo (sì, mi ricordo perfettamente chi fosse, è e rimane la più importante della mia vita), alla mamma, ad un paio di amici selezionati.
 
Alle 18 scendo nuovamente nella hall ed incontro tanti colleghi che, diversamente dal solito, non sono tutti assieme a chiacchierare ed a ridere di stupidate assortite. I raduni bisettimanali non sono stati, non sono e non saranno mai simposi accademici ma incontri per socializzare, analizzare, confrontarsi.
 
Quella sera, invece, c’è qualcosa che non va.
Andiamo a cena.
Di solito eravamo tenuti ad arrivare, col generale Mattei, prima di cena per consumare il pasto tutti assieme. Quella sera regnava la totale anarchia: colleghi che non erano ancora arrivati, altri che non si siedono, alcuni che si alzano al suono del cellulare, il tutto in un silenzio irreale là dove, solitamente, la sala si distingue per una cagnara indistinta in cui si mescolano dialetti di mille regioni d’Italia.
 
Dopo cena usciamo velocemente dalla sala. Ci si riunisce in gruppetti sparsi, mi siedo un po’ spaesato sui gradini di fronte alla hall. Accendo l’ennesima sigaretta (ai tempi era la normalità, per me) ed ascolto i discorsi dei colleghi che discutono di certe voci che si rincorrono da settimane e che sono state anticipate il giorno prima da “L’Espresso”: ci sarebbero degli arbitri indagati per quella vicenda già battezzata con il nomignolo di “Calciopoli”, nomignolo che riporta sinistramente a “tangentopoli”.
 
Ascolto senza capire un granché. Il motivo può sembrare strano ma, nella realtà, vivevo in un mondo tutto mio in quei giorni: la fidanzata più o meno nuova, la seconda gara in serie A in una stagione che migliore non avrebbe potuto essere, il giorno 300 circa di un sogno chiamato CAN.
 
Verso le 21.30, mentre fumavo la sigaretta numero “ennesima” della serata, mi avvicina un arbitro molto noto di quel tempo che, senza lasciarmi nemmeno il tempo di salutare mi dice: “Mare’, tu sei uno di quelli che pensano che sono f*****? Da qui non mi mandano via nemmeno con le cannonate, questa è casa mia e non mi faccio fregare in questo modo“.
 
No, il nome non lo dirò mai ma queste parole non le ho ascoltate da solo ma assieme ad altri arbitri che si trovavano con me lì ed in quel momento.
 
E’ stato, forse, l’istante in cui ho cominciato a comprendere la gravità di quanto stesse accadendo.
 
E no, non ho intenzione di nascondere il fatto che alcuni colleghi fossero felici delle indiscrezioni di stampa, che ridessero a battutacce sulle manette in arrivo.
 
A mezzanotte, dopo aver passato ore ad ascoltare storie incredibili su quanto emerso nei giorni precedenti, vado a dormire pensando solo a preparare sulla sedia il materiale per il solito allenamento delle 9.30 sul campo in erba di Coverciano.
 
Alle 7, invece, siamo già tutti svegli.
Pochi minuti prima sono arrivate le volanti della Polizia, lampeggianti accesi, passando per il cancello di ingresso di Coverciano già pieno di giornalisti in cerca di notizie. Come possano aver saputo dell’arrivo delle forze dell’ordine all’alba è un mistero (buffo) tutto italiano.
 
Ma non certo una novità.
 
Alle 7.30 un vice commissario della CAN passa di stanza in stanza avvertendoci di vestirsi in fretta, di scendere nella sala riunioni principale del Centro Tecnico con la propria carta d’identità per il riconoscimento personale e per il ritiro di atti giudiziari.
 
Probabilmente è solo un caso che l’infarto sia arrivato nove anni dopo e non quella mattina alle 7.30.
 
Ci guardiamo negli occhi, che adesso sono tutti stralunati. Si legge stupore, dolore.
E paura.
Ho paura anche io.
Non ho la minima idea di cosa stia succedendo ma ho una paura f***** di finire in mezzo ad indagini penali, in mezzo a nomi che, fino a quel momento, avevo solo visto sui giornali, in televisione o, per caso, durante gli incontri arbitri/dirigenti.
 
Prendo la mia carta d’identità, mi avvio verso la sala riunioni da solo, incontro un agente in divisa che mi ferma e mi chiede a bruciapelo: “lei chi è?”.
 
Mi si gela, letteralmente, il sangue.
“Buongiorno, sono Luca Marelli di Como”.
“Un attimo”.
Prende una specie di blocchetto per gli appunti, scorre una lista.
Mi guarda.
“No, lei può rimanere in stanza, non è nella lista degli indagati”
 
La mia reazione è stata… nessuna reazione. Sono rimasto imbambolato, fermo in mezzo al corridoio mentre l’uomo in divisa si allontanava e fermava un collega. Stessa procedura, stessa domanda, stessa attesa ma finale diverso: “vada in sala riunione, la stanno attendendo”.
 
Lo guardo. Piange. Chiede all’agente “perchè? Cosa ho fatto?”.
L’agente gli appoggia una mano sulla spalla: “vada in aula, le spiegheranno tutto”. Pochi minuti dopo gli consegneranno un avviso di garanzia, iscritto nel registro degli indagati per una gara che i magistrati ritengono “aggiustata”. Verrà sospeso la settimana successiva. Verrà processato, spenderà decine di migliaia di euro, non scenderà mai più in campo.
 
Verrà assolto in via definitiva 8 anni dopo.
 
Vago tra i corridoi, ho lo stomaco completamente chiuso ma decido di andare in sala pranzo per la colazione.
 
Incontro una sola persona, seduta con lo sguardo perso nel vuoto.
E’ Maurizio Mattei. Ha gli occhi gonfi.
Abbiamo da anni un rapporto di amicizia che va oltre l’aspetto tecnico. Non si contano le cazziate che mi ha tirato, l’ultima pochi giorni prima perchè, negli ultimi 10 minuti ad Ascoli, ero cotto come una birolla.
Non tenta nemmeno di nascondere l’amarezza, il dolore, la pena umana che prova in quel momento. Non dice una parola, mi fa solo segno di sedermi accanto a lui. Dopo due minuti, senza aver detto una sillaba, si alza.
Si ferma, mi guarda e mi dice: “Figliolo, c**** fai ancora qui? Inizia l’allenamento!“. Scoppia a piangere. Non sarà l’ultima volta in quegli irreali tre giorni di Coverciano.
 
Andiamo al campo. Iniziamo l’allenamento più assurdo che possa ricordare. Arbitri che corrono con il cellulare in tasca, non so esattamente per quale motivo, non mi interessava allora e non mi interessa oggi.
Attaccati alle reti di recinzione ci sono decine di persone che ci urlano di tutto, ci insultano con ogni epiteto immaginabile. Sommergono di letame madri, mogli, figli, parenti fino al quarto grado collaterale, senza distinzione. Ci sputano addosso ed è veramente difficile non reagire. Dopo il primo giro decidiamo di trasferirci ad un campo interno, lontano dagli occhi e, soprattutto, lontani dalle bocche di quelle persone che, oggi, dovrebbero chiedere scusa per aver infamato arbitri che sono stati giudicati non colpevoli.
 
Finiamo l’allenamento: doccia e telefonata veloce a casa per rassicurare mamma, papà ed affetti.
Andiamo in aula. Le forze dell’ordine sono ancora in giro ma hanno finito di distribuire gli avvisi di garanzia.
Mattei annuncia le designazioni per l’ultima giornata di campionato. Designazioni stravolte, gli arbitri destinatari delle informative di garanzia vengono tenuti a riposo, per loro il campionato si conclude con un paio di giorni di anticipo. Per alcuni si conclude in quel preciso istante la carriera ma non lo sanno ancora…
Finite le comunicazioni relative alle gare della domenica, Mattei scoppia a piangere. Si accascia letteralmente sulla scrivania e non dirà più nulla. La riunione tecnica si conclude nel giro di venti minuti.
 
Pranziamo ma nessuno ha fame, non si capisce più nulla. Usciamo e ci raduniamo in gruppi sparsi.
Vedo un mio coetaneo che piange come un bambino, giura su sua figlia che non c’entra nulla. Pochi mesi dopo verrà scagionato da ogni accusa, sia sportiva che penale.
Un altro reagisce in modo differente: “siamo alla follia, non ho idea di cosa stiano parlando”.
Nel primo processo penale verrà assolto, sentenza confermata in appello ed in Cassazione. Non ha commesso il fatto.
 
Troppo spesso ho letto ricostruzioni fantasiose di arbitri corrotti, prezzolati.
Mai, in questi anni, ho sentito o letto anche solo una riga di scuse per questi ragazzi che, allora, vennero sommersi di m***a mediatica, messi alla gogna, insultati ovunque e da chiunque. 
 
Alcuni di loro sono stati, di fatto, buttati fuori dall’AIA prima ancora delle sentenze definitive. Ed anche a loro nessuno ha mai chiesto scusa.
 
Alcuni di loro sono tutt’oggi miei amici.
Lo erano prima dei processi, durante i processi, dopo i processi.
 
E c’è gente che, ancora oggi, racconta balle inverosimili su quelle giornate…
 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 10-Sep-2006
5211 messaggi
12 minuti fa, ClaudioGentile ha scritto:

La mia CAN e Calciopoli

Luca Marelli
 
E’ l’11 maggio 2006, alle 14 mi metto in macchina per partire alla volta di Firenze. Il tempo è bello, il sole splende, la strada è lunga
e sono felice dopo aver diretto la seconda gara di A a conclusione del mio primo anno di CAN A/B.
Gara diretta ad Ascoli dove, 18 mesi dopo, uscirò con una gamba fratturata a causa di uno scontro fortuito con il calciatore Job. Corsi e ricorsi.
 
Arrivo a Coverciano dove è in programma l’ultimo raduno della stagione.
Sembrerà paradossale ma, partendo da casa, non avevo idea che mi stessi recando nel centro del tornado per vivere uno dei weekend più assurdi e dolorosi della mia vita sportiva.
 
No, non ci saranno immagini riempitive per descrivere quelle tre giornate vissute in clima irreale, tanto inatteso (da me) quanto annunciato (da altri).
 
Arrivato a Coverciano incrocio sguardi stralunati e strani sorrisi. Non riesco a spiegarmi che cosa stia accadendo ma si respira un’aria molto pesante.
Entro nella hall e saluto l’adorata Giulia (adorata da tutti, non solo da me, per il suo contagioso sorriso), salgo nella mia stanza e comincio la mia solita routine: un libro, qualche sigaretta, la telefonata alla fidanzata del tempo (sì, mi ricordo perfettamente chi fosse, è e rimane la più importante della mia vita), alla mamma, ad un paio di amici selezionati.
 
Alle 18 scendo nuovamente nella hall ed incontro tanti colleghi che, diversamente dal solito, non sono tutti assieme a chiacchierare ed a ridere di stupidate assortite. I raduni bisettimanali non sono stati, non sono e non saranno mai simposi accademici ma incontri per socializzare, analizzare, confrontarsi.
 
Quella sera, invece, c’è qualcosa che non va.
Andiamo a cena.
Di solito eravamo tenuti ad arrivare, col generale Mattei, prima di cena per consumare il pasto tutti assieme. Quella sera regnava la totale anarchia: colleghi che non erano ancora arrivati, altri che non si siedono, alcuni che si alzano al suono del cellulare, il tutto in un silenzio irreale là dove, solitamente, la sala si distingue per una cagnara indistinta in cui si mescolano dialetti di mille regioni d’Italia.
 
Dopo cena usciamo velocemente dalla sala. Ci si riunisce in gruppetti sparsi, mi siedo un po’ spaesato sui gradini di fronte alla hall. Accendo l’ennesima sigaretta (ai tempi era la normalità, per me) ed ascolto i discorsi dei colleghi che discutono di certe voci che si rincorrono da settimane e che sono state anticipate il giorno prima da “L’Espresso”: ci sarebbero degli arbitri indagati per quella vicenda già battezzata con il nomignolo di “Calciopoli”, nomignolo che riporta sinistramente a “tangentopoli”.
 
Ascolto senza capire un granché. Il motivo può sembrare strano ma, nella realtà, vivevo in un mondo tutto mio in quei giorni: la fidanzata più o meno nuova, la seconda gara in serie A in una stagione che migliore non avrebbe potuto essere, il giorno 300 circa di un sogno chiamato CAN.
 
Verso le 21.30, mentre fumavo la sigaretta numero “ennesima” della serata, mi avvicina un arbitro molto noto di quel tempo che, senza lasciarmi nemmeno il tempo di salutare mi dice: “Mare’, tu sei uno di quelli che pensano che sono f*****? Da qui non mi mandano via nemmeno con le cannonate, questa è casa mia e non mi faccio fregare in questo modo“.
 
No, il nome non lo dirò mai ma queste parole non le ho ascoltate da solo ma assieme ad altri arbitri che si trovavano con me lì ed in quel momento.
 
E’ stato, forse, l’istante in cui ho cominciato a comprendere la gravità di quanto stesse accadendo.
 
E no, non ho intenzione di nascondere il fatto che alcuni colleghi fossero felici delle indiscrezioni di stampa, che ridessero a battutacce sulle manette in arrivo.
 
A mezzanotte, dopo aver passato ore ad ascoltare storie incredibili su quanto emerso nei giorni precedenti, vado a dormire pensando solo a preparare sulla sedia il materiale per il solito allenamento delle 9.30 sul campo in erba di Coverciano.
 
Alle 7, invece, siamo già tutti svegli.
Pochi minuti prima sono arrivate le volanti della Polizia, lampeggianti accesi, passando per il cancello di ingresso di Coverciano già pieno di giornalisti in cerca di notizie. Come possano aver saputo dell’arrivo delle forze dell’ordine all’alba è un mistero (buffo) tutto italiano.
 
Ma non certo una novità.
 
Alle 7.30 un vice commissario della CAN passa di stanza in stanza avvertendoci di vestirsi in fretta, di scendere nella sala riunioni principale del Centro Tecnico con la propria carta d’identità per il riconoscimento personale e per il ritiro di atti giudiziari.
 
Probabilmente è solo un caso che l’infarto sia arrivato nove anni dopo e non quella mattina alle 7.30.
 
Ci guardiamo negli occhi, che adesso sono tutti stralunati. Si legge stupore, dolore.
E paura.
Ho paura anche io.
Non ho la minima idea di cosa stia succedendo ma ho una paura f***** di finire in mezzo ad indagini penali, in mezzo a nomi che, fino a quel momento, avevo solo visto sui giornali, in televisione o, per caso, durante gli incontri arbitri/dirigenti.
 
Prendo la mia carta d’identità, mi avvio verso la sala riunioni da solo, incontro un agente in divisa che mi ferma e mi chiede a bruciapelo: “lei chi è?”.
 
Mi si gela, letteralmente, il sangue.
“Buongiorno, sono Luca Marelli di Como”.
“Un attimo”.
Prende una specie di blocchetto per gli appunti, scorre una lista.
Mi guarda.
“No, lei può rimanere in stanza, non è nella lista degli indagati”
 
La mia reazione è stata… nessuna reazione. Sono rimasto imbambolato, fermo in mezzo al corridoio mentre l’uomo in divisa si allontanava e fermava un collega. Stessa procedura, stessa domanda, stessa attesa ma finale diverso: “vada in sala riunione, la stanno attendendo”.
 
Lo guardo. Piange. Chiede all’agente “perchè? Cosa ho fatto?”.
L’agente gli appoggia una mano sulla spalla: “vada in aula, le spiegheranno tutto”. Pochi minuti dopo gli consegneranno un avviso di garanzia, iscritto nel registro degli indagati per una gara che i magistrati ritengono “aggiustata”. Verrà sospeso la settimana successiva. Verrà processato, spenderà decine di migliaia di euro, non scenderà mai più in campo.
 
Verrà assolto in via definitiva 8 anni dopo.
 
Vago tra i corridoi, ho lo stomaco completamente chiuso ma decido di andare in sala pranzo per la colazione.
 
Incontro una sola persona, seduta con lo sguardo perso nel vuoto.
E’ Maurizio Mattei. Ha gli occhi gonfi.
Abbiamo da anni un rapporto di amicizia che va oltre l’aspetto tecnico. Non si contano le cazziate che mi ha tirato, l’ultima pochi giorni prima perchè, negli ultimi 10 minuti ad Ascoli, ero cotto come una birolla.
Non tenta nemmeno di nascondere l’amarezza, il dolore, la pena umana che prova in quel momento. Non dice una parola, mi fa solo segno di sedermi accanto a lui. Dopo due minuti, senza aver detto una sillaba, si alza.
Si ferma, mi guarda e mi dice: “Figliolo, c**** fai ancora qui? Inizia l’allenamento!“. Scoppia a piangere. Non sarà l’ultima volta in quegli irreali tre giorni di Coverciano.
 
Andiamo al campo. Iniziamo l’allenamento più assurdo che possa ricordare. Arbitri che corrono con il cellulare in tasca, non so esattamente per quale motivo, non mi interessava allora e non mi interessa oggi.
Attaccati alle reti di recinzione ci sono decine di persone che ci urlano di tutto, ci insultano con ogni epiteto immaginabile. Sommergono di letame madri, mogli, figli, parenti fino al quarto grado collaterale, senza distinzione. Ci sputano addosso ed è veramente difficile non reagire. Dopo il primo giro decidiamo di trasferirci ad un campo interno, lontano dagli occhi e, soprattutto, lontani dalle bocche di quelle persone che, oggi, dovrebbero chiedere scusa per aver infamato arbitri che sono stati giudicati non colpevoli.
 
Finiamo l’allenamento: doccia e telefonata veloce a casa per rassicurare mamma, papà ed affetti.
Andiamo in aula. Le forze dell’ordine sono ancora in giro ma hanno finito di distribuire gli avvisi di garanzia.
Mattei annuncia le designazioni per l’ultima giornata di campionato. Designazioni stravolte, gli arbitri destinatari delle informative di garanzia vengono tenuti a riposo, per loro il campionato si conclude con un paio di giorni di anticipo. Per alcuni si conclude in quel preciso istante la carriera ma non lo sanno ancora…
Finite le comunicazioni relative alle gare della domenica, Mattei scoppia a piangere. Si accascia letteralmente sulla scrivania e non dirà più nulla. La riunione tecnica si conclude nel giro di venti minuti.
 
Pranziamo ma nessuno ha fame, non si capisce più nulla. Usciamo e ci raduniamo in gruppi sparsi.
Vedo un mio coetaneo che piange come un bambino, giura su sua figlia che non c’entra nulla. Pochi mesi dopo verrà scagionato da ogni accusa, sia sportiva che penale.
Un altro reagisce in modo differente: “siamo alla follia, non ho idea di cosa stiano parlando”.
Nel primo processo penale verrà assolto, sentenza confermata in appello ed in Cassazione. Non ha commesso il fatto.
 
Troppo spesso ho letto ricostruzioni fantasiose di arbitri corrotti, prezzolati.
Mai, in questi anni, ho sentito o letto anche solo una riga di scuse per questi ragazzi che, allora, vennero sommersi di m***a mediatica, messi alla gogna, insultati ovunque e da chiunque. 
 
Alcuni di loro sono stati, di fatto, buttati fuori dall’AIA prima ancora delle sentenze definitive. Ed anche a loro nessuno ha mai chiesto scusa.
 
Alcuni di loro sono tutt’oggi miei amici.
Lo erano prima dei processi, durante i processi, dopo i processi.
 
E c’è gente che, ancora oggi, racconta balle inverosimili su quelle giornate…
 

Queste letture mi fanno venire i brividi.

La vicenda calciopoli o, meglo, farsopoli, come l'abbiamo indicata noi, è allucinante.

Non rappresenta solo la giustizia sportiva, ma la giustizia ordinaria, che dovrebbe tutelare tutti i cittadini onesti.

Invece....

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 07-Jul-2006
4112 messaggi
14 ore fa, totojuve ha scritto:

Speriamo ne approfittino per assumere un giornalista!

Uno solo ? Dal mio punto di vista....in rai ci sarebbe da rinnovare l'intero organico ! Dovrebbero lanciare degli annunci a manetta !!!!!!

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 07-Jul-2006
4112 messaggi

claudiogentile...domandati solo questo :  perché quando si tratta dei veri farabutti, di coloro che fanno veramente male....non capita loro mai NULLA ? Né arresti, ne processi...o se capita è dopo DECINE di anni...o magari quando stanno per morire !

Invece per farsopoli...gogna mediatica, sirene, contro-sirene, procedure severissime e processi "alla Norimberga"...

A questo punto....la giustizia esiste o no ?

Oppure esiste solo per i potenti?

Io la risposta la conosco già!

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
9 hours ago, ALAIN said:

claudiogentile...domandati solo questo :  perché quando si tratta dei veri farabutti, di coloro che fanno veramente male....non capita loro mai NULLA ? Né arresti, ne processi...o se capita è dopo DECINE di anni...o magari quando stanno per morire !

Invece per farsopoli...gogna mediatica, sirene, contro-sirene, procedure severissime e processi "alla Norimberga"...

A questo punto....la giustizia esiste o no ?

Oppure esiste solo per i potenti?

Io la risposta la conosco già!

Io non ho bisogno di domandarmi nulla perche' lo so gia' che la giustizia tutela solo i potenti di turno, quelli del vero sistema, e quando cerchi mettergli il bastone tra le ruote, vieni ostacolato con tutti i mezzi che hanno a disposizione (in particolare la magistratura). Cosi' come e' successo con Moggi e Giraudo, condannati e radiati poiche' non facevano operare in santa pace il "vero" sistema!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 07-Jul-2006
4112 messaggi

Stasera c'é l'itaglia che gioca...non so nemmeno contro chi, MA...

 

 

SPERO PERDA !!!!!!!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...