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bidescu

Roberto Tancredi

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Joined: 31-May-2005
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juventus.pngROBERTO TANCREDI

tancredi.jpg

Nato a Montecatini Val di Cecina (Pisa) il 30 gennaio 1944. Nella Juventus fa tutta la trafila com portiere, disputando i campionati

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Joined: 17-Aug-2006
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A distanza di anni non capisco che senso ebbe la la sua cessione per far posto a Carmignani, considerato che l'anno successivo si prese Zoff e si blind

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Joined: 04-Apr-2006
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Juventus Logo 3D" Poster by StepupDesign | RedbubbleROBERTO TANCREDI

 

Autographs - Sport Calcio - Autografo del portiere Roberto Tancredi -  Juventus - 1970 ca.

 

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Tancredi

 

 

Nazione: Italia Italia
Luogo di nascita: Montecatini Val di Cecina (Pisa)
Data di nascita: 30.01.1944

Ruolo: Portiere
Altezza: 172 cm
Peso: 70 kg

Soprannome: -

 

 

Alla Juventus dal 1968 al 1971

Esordio: 31.08.1969 - Coppa Italia - Mantova-Juventus 0-0

Ultima partita: 03.06.1971 - Coppa delle fiere - Leeds United-Juventus 1-1

 

65 presenze - 50 reti subite

 

 

Roberto Tancredi (Montecatini Val di Cecina, 30 gennaio 1944) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere.

 

 

Roberto Tancredi
Juventus FC 1970-71 - Roberto Tancredi.jpg
Tancredi alla Juventus nel 1970
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 172 cm
Peso 70 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Portiere
Termine carriera 1976
Carriera
Giovanili
19??-19??   Solvay Rosignano
19??-1964   Juventus
Squadre di club
1964-1965    Siracusa 26 (-25)
1965-1966    Potenza 20 (-24)
1966-1968    Sambenedettese 63 (-47)
1968-1971   Juventus 65 (-50)
1971-1972   Mantova 16 (-21)
1972-1973   Ternana 6 (-10)
1973-1975   Brescia 5 (-9)
1975-1976   Livorno 14 (-16)

 

Carriera

Arrivò nelle giovanili della Juventus nel 1959, proveniente dalla formazione "Allievi" del Solvay Rosignano, vincendo il titolo di campione d'Italia nella stagione 1962-1963 con la "Juniores" bianconera. Fu quindi ceduto in prestito al Siracusa, in Serie C, dove contribuì alla salvezza della squadra siciliana nel campionato 1964-1965. L'annata successiva passò al Potenza, in Serie B, per poi tornare in Serie C con la Sambenedettese dove rimase per due stagioni. Nell'estate del 1968 ritornò a Torino, dove disputò una prima stagione da terzo portiere, dietro ad Anzolin e Sarti.

 

260px-Coppa_Fiere_1970-71_-_Juventus_vs_
 
Il rigore parato da Tancredi nel corso di Juventus-Pécsi Dózsa (2-0) di Coppa delle Fiere 1970-1971

 

L'annata successiva Sarti si ritirò, mentre il titolare Anzolin venne confermato. Sfruttando un infortunio di questo ultimo, Tancredi giocò titolare una gara nell'estate del 1969 contro l'Ajax di Johan Cruijff, vicecampione d'Europa, guadagnandosi l'apprezzamento dei tifosi e la conferma tra i pali in attesa del convalescente Anzolin. L'esordio in campionato risale al 14 settembre 1969, nella vittoria 4-1 della Juventus sul Palermo e, dopo pochi mesi, venne confermato titolare a scapito del compagno, terminando la stagione con 25 presenze e soli 16 gol subiti.

Nell'annata 1970-1971 venne riconfermato titolare, trovandosi a fare da chioccia a una squadra ancor più acerba di lui, guidata prima da Armando Picchi e poi, dopo la malattia di questo ultimo, da Čestmír Vycpálek. Maturò anche esperienza in Europa partecipando alla Coppa delle Fiere, dove la Juventus raggiunse la finale persa contro gli inglesi del Leeds Utd, da imbattuta, unicamente per via della regola dei gol in trasferta.

Nell'estate del 1971 lasciò Torino e la maglia numero uno bianconera a Carmignani, rimanendo in Serie A e passando al Mantova. Chiuse la carriera nel 1976, dopo aver vestito le maglie della Ternana in massima categoria, del Brescia in cadetteria e infine del Livorno in terza serie.

 

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Joined: 04-Apr-2006
134168 messaggi
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tancredi%2B%25282%2529.jpg

 

 

 

«Tarchiato portiere – chi scrive è il mitico Camin – dalle geometri abituali, buon colpo di reni e discreta elevazione, mediocre in uscita, attinge al successo con difficoltà e non riesce a garantirsi un posto in squadra». Aggiunge Renato Tavella: «Oltre modo difficile, viene da dire, assicurarsi una maglia in quella Juve pronta per l’ennesima cavalcata».
Nato a Montecatini Val di Cecina (Pisa) il 30 gennaio 1944. Nella Juventus fa tutta la trafila come portiere, disputando i campionati Juniores, Primavera e De Martino; è Campione d’Italia nella stagione 1962-63, con la formazione Juniores. La Juventus ha molta fiducia in lui e lo cede in prestito al Siracusa, in Serie C; disputa un campionato eccezionale, contribuendo alla salvezza della squadra. Dalla C alla B il passo è breve, perché Roberto è già un portiere maturo. Passa al Potenza; purtroppo per lui, deve svolgere il servizio militare e le partite saranno solamente quindici. Dal Potenza alla Sambenedettese e qui rimane per un biennio; nell’estate del 1968, ritorna a Torino.
Il ritorno in bianconero è ancora decisamente in sordina; Roberto è il terzo portiere, alle spalle del veterano Anzolin e del nuovo acquisto, l’anziano ma sempre valido Giuliano Sarti, e Roberto trova spazio solo in qualche partita amichevole.
Nella stagione successiva Sarti ha chiuso l’attività, Anzolin è confermato titolare, ma Tancredi ha ben maggiori speranze di trovare spazio. Come accade alcune volte, dopo avere atteso così a lungo, Tancredi si ritrova addirittura titolare nello spazio di una sera. È l’agosto del 1969 e la squadra, diretta da Carniglia, si presenta al debutto di fronte al proprio pubblico, contro un avversario di gran nome, quell’Ajax di Amsterdam, fresca vice Campione di Europa, nelle cui file gioca un certo, già apprezzatissima, Johan Cruijff.
Alla vigilia della partita, Anzolin si infortuna seriamente a una mano; tocca a Tancredi. Il battesimo juventino, che per di più coincide con un grosso appuntamento internazionale, potrebbe paralizzare portieri di ben maggiore esperienza ma Tancredi se la cava egregiamente, conquistando con le sue parate nel finale dell’incontro, con gli olandesi scatenati alla ricerca del pareggio, la simpatia e il sostegno di tutto il pubblico bianconero.
Chiaramente, il più deve ancora venire. Sarà il campionato, con le sue situazioni imprevedibili, a dire del valore di questo ragazzo venticinquenne con la Juventus nel cuore. E si capisce subito che, proprio dal campionato, arriveranno difficoltà tutt’altro che trascurabili per la squadra, come per il suo giovane portiere.
Debutto apparentemente facile; 4-1 al Palermo, Tancredi in porta con Anzolin ancora convalescente. La squadra segue movenze antiche, porta palla e bada più alla forma che alla sostanza. Anzolin che ritorna tra i pali sette giorni dopo, a Verona, raccoglie in fondo alla rete il pallone della sconfitta. Si va avanti così, un passo avanti e due indietro, fino a novembre. Poi, la svolta, che coincide anche con la definitiva consacrazione di Tancredi a numero uno titolare; la Juventus batte l’Inter, alla settima giornata, riscoprendo tutta la determinazione dei suoi campioni e scoprendo, pure, che il giovanotto chiamato a difendere il ruolo che fu di Combi, Sentimenti IV e Viola, ci sa fare. Grinta, piazzamento, essenzialità; doti che, unite alla continuità di rendimento, danno un’esatta dimensione di questo portiere, che chiude la sua prima stagione in Serie A con venticinque presenze, al di là di ogni più rosea aspettativa.
Naturalmente, la conferma per l’annata successiva è fuori discussione. E nel 1970-71 Tancredi, che pure è giovanissimo e che l’anno prima figurava tra i ragazzini in una squadra dall’età media piuttosto avanzata, si ritrova addirittura a fare da chioccia, con lo stopper Morini e il libero Salvadore, a una squadra di giovanissimi.
La stagione del rinnovamento radicale dei ranghi aggiunge altre positive considerazioni sul conto di Tancredi. Matura la sua esperienza internazionale, in una Coppa delle Fiere che la Juventus onora con prestazioni memorabili. Due partite, in special modo, mettono in eccezionale risalto il valore del portiere bianconero; nel ritorno degli ottavi di finale, a Torino, contro il Pécs Dósza, squadra ungherese già sconfitta in trasferta con un goal di Causio, Tancredi si erge nel primo tempo ad autentico protagonista, mettendo una pezza con i suoi grandi interventi agli improvvisi sbandamenti della retroguardia juventina. Prima del riposo, Tancredi para addirittura un rigore e propizia in tal modo la vittoriosa reazione della squadra nella ripresa.
L’altra partita che lo vede nei panni di protagonista è quella di Leeds, finale di ritorno. La Juventus pareggia per 1-1, grazie soprattutto alla sicurezza del suo portiere, grande nelle mischie furibonde che si accendono, specialmente nel primo tempo, nell’area juventina.
Con il 1970-71 si chiude il breve ma intenso momento di Tancredi con i colori bianconeri. Due campionati pieni, a dimostrazione di un buon valore. Portiere di talento, ragazzo serissimo, Tancredi può avere il solo rammarico di non aver vinto scudetti, avendo lasciato la Juventus proprio alla vigilia del ciclo delle vittorie.
Lascia la maglia numero uno bianconera, indossata per sessantacinque volte, a Carmignani e si trasferisce a Mantova; in seguito, giocherà anche nella Ternana e nel Brescia.

 

https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2008/01/roberto-tancredi.html

Modificato da Socrates

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