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CRAZEOLOGY

K A L C I O M A R C I O! - Lo Schifo Continua -

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“Beha emarginato dalla Rai”: 180 mila euro ai suoi eredi

Il giornalista scomparso a maggio aveva un contratto da caporedattore, ma era stato ingiustamente demansionato. L’azienda condannata in appello a pagare un risarcimento
 

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Joined: 07-Jun-2005
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Il 18/9/2017 alle 14:49 , CRAZEOLOGY ha scritto:

“Beha emarginato dalla Rai”: 180 mila euro ai suoi eredi

Il giornalista scomparso a maggio aveva un contratto da caporedattore, ma era stato ingiustamente demansionato. L’azienda condannata in appello a pagare un risarcimento
 

Povero Beha. Un grande giornalista onesto, come lo fù Biagi, fatto fuori perché scomodo.

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Pecoraro e l’Agnello sacrificale

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=5214

 

                    WC :891_restroom: :812_radioactive:                     

 

 sefz

 

 

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L'Italia è fuori dai mondiali, e in giro se ne leggono di tutti i colori. 

 

.read.read.read

 

 

GIANCARLO DOTTO: "IL MISFATTO NON È MANCARE I MONDIALI OGGI, MA AVERLI VINTI DIECI ANNI FA SENZA MERITARE DI VINCERLI, AL FONDO DI UNA FINALE DOMINATA DALLA FRANCIA, RIMASTA IN DIECI PERCHÉ MATERAZZI AVEVA SCIENTIFICAMENTE INSULTATO LE DONNE DI ZIDANE

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"Non me lo aspettavo, è stata una giornata molto triste dal punto di vista sportivo. Il calcio va rifondato del tutto. È il momento di prendere delle scelte che forse negli anni passati non si è avuto il coraggio di prendere.

 

Questo mondo va fatto ripartire dai settori giovanili fino alla Serie A". Così il ministro dello sport, Luca Lotti, all'indomani dell'eliminazione choc dell'Italia dai Mondiali

 

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"un problema che riguarda tutti, anche culturale. Di come si insegna a fare calcio, riguarda anche i genitori su come si sta in tribuna. E' il caso di ripartire anche da lì fino alle massime serie". Lo dice il ministro dello Sport, Luca Lotti. "Decisioni importanti di Ventura e Tavecchio? Spetta a loro decidere - ha aggiunto Lotti - Credo sia importante cogliere questo momento per mettere a posto tutto il calcio italiano, dai settori giovanili fino alla Serie A".

 

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"NON PARLO PIU' DEI MONDIALI SENNO' C'E' CRISI DIPLOMATICA PERCHE' VOGLIAMO VINCERE I MONDIALI IN RUSSIA NEL 2018..." (RENZI GIUGNO 2015)

 

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Così il difensore del Sassuolo, Paolo Cannavaro, ha commentato su Instagram la mancata qualificazione dell’Italia dal Mondiale: “Ragazzi il mondiale non L’abbiamo perso oggi.L’abbiamo perso 15 anni fa quando grazie ad un magna magna clamoroso degli addetti ai lavori,arrivavano in italia bidoni da ogni parte del mondo a soffiare ingiustamente il posto ai nostri ragazzi…gli abbiamo dato soldi gloria e conoscenza grazie ai nostri allenatori italiani che restano i migliori in assoluto. spero solo che oggi toccando il fondo si rifondi il NOSTRO CALCIO!

via le mummie che gestiscono il calcio italiano e spazio ai giovani anche fuori dal campo!fuori dalle palle grazie…onore al grande Gigi Buffon che ha perso la possibilità di essere L’unico giocatore a disputare sei mondiali e nonostante non ci sia riuscito ci ha messo la faccia!!! Speriamo che le tue lacrime versate siano le ultime del nostro calcio!!!! Sosteniamo la giovane italia che verrà!!!! Ritorniamo ad essere l’Italia che il mondo intero ha invidiato purtroppo doveva accadere ciò per svegliarci!!!!”.

 

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ZAZZARONI: “EVITATE I DISCORSI SUL SISTEMA CHE NON FUNZIONA: IL NOSTRO CALCIO È IN GRAVE CRISI MA NON È INFERIORE A QUELLO SVEDESE…”

 

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QUI FINISCE L’AV-VENTURA – IL CT NON SI DIMETTE E VUOLE PURE LA BUONUSCITA! INIZIA IL TIRA E MOLLA CON LA FIGC PRONTA A IMPUGNARE IL CONTRATTO E FAR SCATTARE LA CLAUSOLA DI RESCISSIONE – PER IL FUTURO C'E' ANCELOTTI MA NON E’ ESCLUSO IL CONTE BIS

 

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TAVECCHIO: “SIAMO AMAREGGIATI PER LA MANCATA QUALIFICAZIONE AL MONDIALE, È UN INSUCCESSO SPORTIVO CHE NECESSITA DI UNA SOLUZIONE CONDIVISA. HO CONVOCATO DOMANI UNA RIUNIONE CON LE COMPONENTI FEDERALI PER DECIDERE LE SCELTE FUTURE...”

 

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e ancora ne leggeremo nelle prossime ore.... (di vaccate) 

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Joined: 15-Apr-2009
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Per doveri di formazione professionale, in questo momento sto partecipando ad un convegno presso l'Università di Bergamo, avente ad oggetto la prova nel processo civile.

Tra i relatori, vi è presente un Sostituto Procuratore Federale FIGC, il quale, ovviamente, ma solo en passant, ha parlato di calciopoli e della sua brevissima durata.

Tutto comunque nell'ambito della "prova".

Si parla di contraddittorio, di onere della prova, di durata del processo e di diritto di difesa, e soprattutto di cooperazione tra le parti (accusa e difesa) e si è giunti a dire, con riferimento a quest'ultimo punto, che un indagato ha presentato una lista di 103 testimoni.

Come dire: non c'è cooperazione eh. Il campionato inizia tra poco e ti presenti con una lista di ben 103 testimoni?

 

 

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Joined: 24-Oct-2006
11240 messaggi
23 minuti fa, chrim10 ha scritto:

Per doveri di formazione professionale, in questo momento sto partecipando ad un convegno presso l'Università di Bergamo, avente ad oggetto la prova nel processo civile.

Tra i relatori, vi è presente un Sostituto Procuratore Federale FIGC, il quale, ovviamente, ma solo en passant, ha parlato di calciopoli e della sua brevissima durata.

Tutto comunque nell'ambito della "prova".

Si parla di contraddittorio, di onere della prova, di durata del processo e di diritto di difesa, e soprattutto di cooperazione tra le parti (accusa e difesa) e si è giunti a dire, con riferimento a quest'ultimo punto, che un indagato ha presentato una lista di 103 testimoni.

Come dire: non c'è cooperazione eh. Il campionato inizia tra poco e ti presenti con una lista di ben 103 testimoni?

 

 

 

E infatti non ne hanno ascoltato manco uno. 

E hanno condannato ad minchiam e senza prove. 

Va bene che è un processo sportivo e non civile o penale, ma se mi devo difendere qualche testimone lo dobbiamo sentire. Poi, mentre ci sei, ricordagli al fenomeno che l'inchiesta nel calcio, ove la possibilità di svolgere indagini è decisamente limitata, ha preso le sue decisioni ancora prima che terminasse l'inchiesta ufficiale, ossia quella della procura di Napoli. In teoria da Napoli sarebbe potuto ancora venire fuori di tutto, compresa una eventuale mafia molto più grande di quello che si pensava, compresa la eventuale totale estraneità degli imputati ai fatti, o ancora di più un cambiamento totale delle accuse ipotizzate all'inizio. 

Il campionato poteva anche non iniziare. O poteva iniziare e le decisioni si potevano prendere nei mesi successivi. 

Faldoni di migliaia e migliaia di pagine, e fai il pro-cesso in due settimane? Non hanno scuse. Hanno sconvolto il diritto e il senso del diritto, per comodi loro. E fatto il disastro non hanno mai avuto manco il coraggio di dire che hanno sbagliato. Nessuna retromarcia. Manco quando sono uscite le telefonate tirate fuori da moggi. Sempre la stessa linea, falsa e accusatoria. 

Altro che 444 milioni... 

Vanno in giro a fare convegni e conferenze, invece di tornare alle scuole medie. .oddio

Poi sai, quando un magistrato invece di applicare la legge si mette a fare cose strane come quelle, per conto mio ci sono tutti i presupposti per un reato. E nel caso del calcio, dato che vengono alterate classifiche, squadre, ecc, idem. Basti pensare alle scommesse e a tutto ciò che al calcio è legato. 

 

 

 

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Joined: 24-Oct-2006
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Joined: 07-Jul-2006
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DA APPLAUSI ! 

Immenso Direttore !!! :stima::stima::stima:

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Joined: 24-Oct-2006
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CRAC PALERMO - I PM CHIEDONO IL FALLIMENTO DEL CLUB ROSANERO - IL BUCO DI BILANCIO SAREBBE OLTRE I 70 MLN DI EURO - L'ISTANZA NASCE DAL PROCEDIMENTO PENALE APERTO L'ESTATE SCORSA A CARICO, TRA GLI ALTRI, DEL PROPRIETARIO DELLA SOCIETA' MAURIZIO ZAMPARINI...

 

http://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/crac-palermo-pm-chiedono-fallimento-club-rosanero-buco-161122.htm

 

.macharena

 

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Joined: 20-Apr-2009
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On 11/15/2017 at 10:57 AM, CRAZEOLOGY said:

 

E infatti non ne hanno ascoltato manco uno. 

E hanno condannato ad minchiam e senza prove. 

Va bene che è un processo sportivo e non civile o penale, ma se mi devo difendere qualche testimone lo dobbiamo sentire. Poi, mentre ci sei, ricordagli al fenomeno che l'inchiesta nel calcio, ove la possibilità di svolgere indagini è decisamente limitata, ha preso le sue decisioni ancora prima che terminasse l'inchiesta ufficiale, ossia quella della procura di Napoli. In teoria da Napoli sarebbe potuto ancora venire fuori di tutto, compresa una eventuale mafia molto più grande di quello che si pensava, compresa la eventuale totale estraneità degli imputati ai fatti, o ancora di più un cambiamento totale delle accuse ipotizzate all'inizio. 

 

Il campionato poteva anche non iniziare. O poteva iniziare e le decisioni si potevano prendere nei mesi successivi. 

Faldoni di migliaia e migliaia di pagine, e fai il pro-cesso in due settimane? Non hanno scuse. Hanno sconvolto il diritto e il senso del diritto, per comodi loro. E fatto il disastro non hanno mai avuto manco il coraggio di dire che hanno sbagliato. Nessuna retromarcia. Manco quando sono uscite le telefonate tirate fuori da moggi. Sempre la stessa linea, falsa e accusatoria. 

Altro che 444 milioni..

 

Vanno in giro a fare convegni e conferenze, invece di tornare alle scuole medie. .oddio

Poi sai, quando un magistrato invece di applicare la legge si mette a fare cose strane come quelle, per conto mio ci sono tutti i presupposti per un reato. E nel caso del calcio, dato che vengono alterate classifiche, squadre, ecc, idem. Basti pensare alle scommesse e a tutto ciò che al calcio è legato. 

 

 

 

.oddio

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Joined: 10-Sep-2006
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1 ora fa, CRAZEOLOGY ha scritto:

Elezioni, canone Rai, telecronache, e altro

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=5311

 

Sono completamente d'accordo sull'eliminazione delle telecronache (io tolgo sempre l'audio); l'ho sempre pensato. 

Penso però che non siamo in tanti a pensarla così.

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
 

Penta: “La mia Calciopoli e la telefonata mai ascoltata”

Nicola Penta è un personaggio che per tutti coloro che hanno seguito le vicende di Calciopoli non ha bisogno di presentazioni. Consulente tecnico della difesa di Moggi e di altri imputati, alcuni dei quali devono anche e soprattutto a lui l’assoluzione, ha ascoltato migliaia di intercettazioni, e ha collaborato con tutto il collegio difensivo verificando le incongruenze tra le telefonate e i fatti di campo. Nicola è da tempo amico del nostro blog, e ha deciso di farci un doppio regalo: una lunga conversazione in cui ripercorre numerosi dei punti caldi della vicenda di Calciopoli, e l’audio di due telefonate finora inedite che riguardano uno dei capi d’imputazione di Calciopoli, il capo g, di cui abbiamo parlato frequentemente anche su questo blog. L’intervista è stata curata da Amos Bicego, e ve ne proponiamo qui la prima parte.

 

Buongiorno dottor Penta, partiamo dalle origini di Calciopoli: potrebbe spiegare dove nasce il collegamento tra l’indagine sulle scommesse clandestine della Procura di Napoli e la figura di Luciano Moggi? Sappiamo di una denuncia molto generica di Dal Cin dopo un Messina – Venezia, di un inizio indagine verso alcuni arbitri come Palanca e Gabriele per poi arrivare alla famosa combriccola romana, secondo l’accusa vicina alla Gea, con il presunto capo De Santis. In aula di tribunale a Napoli, lo stesso colonnello Auricchio ha smentito l’esistenza della combriccola romana e sappiamo anche che gli arbitri Palanca e Gabriele furono prosciolti a campionato in corso (2004/05) da ogni addebito. Potremmo dire, in un certo senso, che il movente di tutta l’indagine è stato smontato?

 

Calciopoli ha inizio con Dal Cin (ex presidente del Venezia e ex a.d. Venezia squalificato per illecito sportivo per Genoa – Venezia) e da un grande accusatore di Moggi: Armando Carbone (avvicinato in passato ad Italo Allodi, pentito del calcio scommesse degli anni ’80 e faccendiere che fu decisivo per squalificare diversi giocatori). Dal Cin denunciò alla procura federale delle presunte irregolarità nella partita Messina – Venezia e si allargò sostenendo dei presunti favoritismi arbitrali verso il Messina, squadra che militava in serie B e all’epoca era considerata una squadra molto vicina ai Moggi e alla Gea per via di alcuni rapporti di mercato. Vengono espresse soprattutto delle convinzioni molto opinabili e prive di riscontri riguardo una combriccola romana di arbitri legata alla figura di Luciano Moggi, poi smentita in aula dallo stesso Auricchio (tenente colonnello e capo indagini). Se fosse stata giustizia vera, non si sarebbe neanche dovuto andare avanti. Il motivo è che questa gente ha cercato di accusare gli arbitri in perfetto stile italiano. Gli inquirenti avrebbero dovuto fermarsi subito ma purtroppo non è andata così.

 

Veniamo un attimo al caso Gea. Le risultanze definitive dei processi hanno stabilito l’assoluzione per associazione a delinquere e annullamento senza rinvio per prescrizione dalla Cassazione per le presunte violenze private dei Moggi. Praticamente un caso smontato. Eppure c’entra molto con Calciopoli, su cui si è concentrata la Procura di Napoli. Non è così?

 

Intanto iniziamo dicendo che la Gea all’epoca era una novità. La Gea era un’agenzia di procuratori con tutti i figli di grandi personaggi del calcio e dava molto fastidio ad alcuni altri addetti ai lavori. Baldini (ex dirigente sportivo della Roma) e Antonelli (un procuratore di mercato) furono i principali accusatori della Gea. Loro sostenevano che venivano usati metodi violenti e pressanti verso dei giocatori o verso gli stessi agenti di calciatori. Ti ricordo due vicende che vennero alle cronache, a causa degli stessi calciatori: una riguarda Fabrizio Miccoli (ex calciatore di Juve, Fiorentina e Perugia) e una riguarda Nicola Amoruso (ex calciatore tra le altre di Juve, Perugia e Reggina). Innanzitutto Miccoli ce l’aveva con Moggi poiché non era stato invitato alla festa dello scudetto ma lui di quella squadra non faceva parte e la decisione era giusta. Miccoli disse di essere stato cacciato ma venne venduto al Benfica perché davanti a lui alla Juve aveva dei grandi giocatori. In attacco la Juve disponeva di giocatori del calibro di Del Piero, Trezeguet e Ibrahimovic. Non c’era da meravigliarsi di questa decisione che fu presa da Moggi. Amoruso fu un altro di quelli che si lamentarono della Gea poiché disse che fu costretto ad andare al Perugia, altrimenti sarebbe andato in tribuna, ma lui dimentica che ci fu il parere di Ancelotti decisivo per cederlo e che la prospettiva tribuna è assolutamente normale se non accetti le condizioni della tua società di appartenenza. Moggi si è comportato in linea con quello che avrebbe fatto chiunque. La Gea non era niente di diverso da quello che c’è oggi. Il calcio è sempre andato così. I procuratori più influenti comandano schiere di giocatori e li smistano nelle squadre più importanti. Ad esempio, Bonaventura ha dichiarato che col vecchio procuratore non era riuscito ad avere il rinnovo del contratto al Milan mentre appena ha cambiato procura con Mino Raiola, Galliani ha accordato subito il rinnovo. Tornando a noi, Calciopoli c’entra moltissimo perché la Gea è l’apice di tutta l’inchiesta su Moggi. Successivamente l’indagine si divide in due tronconi: uno alla Procura di Roma e uno alla Procura di Napoli. A Roma continuano l’inchiesta sulla Gea per le questioni sul mercato dei procuratori e giocatori mentre a Napoli continua l’inchiesta sulle intercettazioni telefoniche guidata dai pm di Napoli con gli stessi carabinieri di Roma. E anche quest’ultima cosa è un’anomalia…

 

Lei è stato investito di un ruolo molto importante in questo processo: ascoltare le numerosissime intercettazioni telefoniche che fanno parte del procedimento. Alla luce di questo, come spiega che l’accusa abbia tralasciato molte telefonate? Può spiegare come può essere avvenuta la selezione? Lei in passato ha detto che dai carabinieri durante l’ascolto venivano usati dei baffetti per valutare la gravità.

 

Per quanto riguarda le telefonate tralasciate, io scoprii i baffi. Quando venni in possesso del cd delle intercettazioni telefoniche, c’era un numero progressivo che indicava la telefonata specifica e a questo numero corrispondeva un baffo che poteva essere di colore verde, giallo e rosso. Il verde significava che poteva avere rilevanza in ambito investigativo, giallo voleva dire che la telefonata era rilevante per uno dei due interlocutori e rosso era per quelle rilevanti o molto rilevanti (vedi immagine sotto a titolo di esempio). I baffi rossi erano da uno, due o tre. I tre baffi rossi erano quelle rilevantissime ed erano le telefonate come la grigliata tra Moggi e il designatore Bergamo o alcune telefonate di Galliani e Meani e quelle dell’ex presidente dell’Inter con lo stesso Bergamo. Tutte le telefonate erano state evidenziate e prese in considerazione da chi era all’ascolto ma nella fase di selezione ne sono state valutate solo alcune.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come mai l’accusa ha tralasciato le numerosissime telefonate pre e post gara tra arbitri e designatori o tra arbitri stessi? Anche i referti arbitrali e i rapporti degli osservatori arbitrali non sono stati minimanente considerati.

 

È emblematico il caso dell’arbitro Tiziano Pieri. Alla fine della partita (Bologna – Juventus) c’è una telefonata, non presa in considerazione dall’accusa, dove Bergamo, molto arrabbiato per la punizione fischiata alla Juve, chiede conto a Pieri. Quest’ultimo risponde di aver fischiato ciò che aveva visto (audio). Fatto sta che oltre alla telefonata, durante l’ascolto in aula, noi abbiamo proiettato un fermo immagine di Sky con la visuale dell’arbitro, dove si vede che un giocatore del Bologna (Capuano) tira la maglia ad Ibrahimovic. Il fallo era netto. Dopo quella partita Pieri non verrà più inserito in fascia A e di conseguenza punito per il suo presunto errore a favore della Juventus. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda dico che nel momento in cui Dattilo, su segnalazione del guardalinee Camerota, espelle un giocatore già ammonito, anche in quel caso su segnalazione, va a scriverlo nel referto. I referti arbitrali erano le prime cose da guardare e gli stessi rapporti degli osservatori arbitrali per capire e contestualizzare le condotte dei giocatori e dare un senso ai provvedimenti degli stessi arbitri…

 

A proposito di arbitri, arriviamo al caso De Santis, ex arbitro condannato in via definitiva per le accuse riguardanti le partite Lecce – Parma e Fiorentina – Bologna.

 

L’osservatore arbitrale definì Lecce – Parma un capolavoro tecnico con De Santis che ammonì sette o otto giocatori. Per quel che riguarda Fiorentina – Bologna, noi in appello abbiamo portato una intercettazione tra De Santis e Bergamo che avrebbe scagionato De Santis, ma non è stata accolta la prova e nemmeno ascoltata l’intercettazione.

 

Possiamo rimediare, parzialmente, adesso, ascoltando l’audio della telefonata, rimasto finora inedito.

 

 

Ma torniamo alle parole di Penta, e a Fiorentina – Bologna.

 

Comunque le ammonizioni erano corrette ed erano una per proteste e una per gioco scorretto e fu ammonito anche Gamberini con Meghni. Nella Fiorentina furono ammoniti Dainelli e Miccoli. Di sicuro Petruzzi e Nastase non erano gli unici diffidati che potevano saltare la partita successiva. Ce n’erano altri: Giunti, Torrisi, Juarez, Colucci, Loviso… Comunque parliamo di due giocatori, Nastase (7 presenze in 38 gare) e Petruzzi (17 presenze in 38 gare), che non erano assolutamente titolari. La coppia titolare era Legrottaglie e Gamberini. Il voto della giornalaccio rosa all’arbitro De Santis fu 6,5. Nella partita successiva a quella di Bologna – Juve non giocarono entrambi. Una delle mie considerazioni in quella partita fu che l’unica svista fu a danno della Fiorentina con un giocatore fermato che poteva andare in porta a far gol. Col metodo Stanziola De Santis veniva assolutamente assolto, così come accadde all’ex arbitro Pieri.

 

Ricollegandoci anche alla posizione di De Santis, sarebbe interessante se lei spiegasse comunque questa idea che l’accusa ha sostenuto: non tutti i comportamenti degli imputati vanno presi per quelli che sono poiché tutti sapevano di essere intercettati. Cosa può dirci a riguardo?

 

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Notifica di proroga del termine delle indagini preliminari

 

Al controesame di Auricchio, l’avvocato Prioreschi fece una domanda molto precisa. Chiese come mai non avevano valutato nell’indagine la partita decisiva per le sorti del campionato: Milan – Juventus. Il tenente colonnello disse che non era stata presa in considerazione in quanto gli indagati erano informati delle indagini. Questo è falso. Ho fatto delle verifiche e mi risulta che il documento ufficiale dell’avviso di proroga delle indagini, che per legge è dopo i sei mesi dall’inizio indagine, era datato 9 maggio 2005 (il giorno dopo la partita in questione). Considerando che gli avvisi di garanzia vennero notificati circa in 15 giorni, sicuramente dopo, è impossibile che gli indagati fossero a conoscenza. Lo stesso ragionamento vale per De Santis, in Juventus – Inter datata aprile 2005, in cui si spiegava il suo atteggiamento trasparente legato alla prova tv a danno di Ibrahimovic, quando disse di non aver visto l’attaccante svedese compiere nessun comportamento scorretto o violento. Questo fattore fu decisivo per squalificare Ibrahimovic per tre giornate, compresa Milan – Juventus, decisiva per lo scudetto, ma nessuno ne tenne conto. Auricchio disse che De Santis era a conoscenza dell’indagine. Questo è impossibile per il discorso che ho fatto prima.

 

Ma si disse che De Santis aveva avuto, tramite alcune telefonate, delle informazioni?

 

Non risulta e francamente allora dovremmo spiegare perché questo De Santis a conoscenza delle indagini rientra nell’associazione per Lecce – Parma e vorrebbe salvare la Fiorentina. Ad ogni contestazione che noi smontiamo ce n’è un’altra. Allora però così non se ne esce più. Che motivo avrebbe avuto costui di rientrare nell’associazione se sa che lo stanno indagando?

 

Entriamo nel merito delle accuse. Discutiamo un attimo di queste famose griglie arbitrali. Per l’accusa sono state considerate in maniera rilevante e le stesse sentenze, in definitiva, riconoscono questa condotta come un atto preparatorio e propedeutico all’inquinamento della gara stessa. Vuole spiegare agli amici lettori quale era il meccanismo di formazione delle griglie e perché secondo la tesi della difesa non è frode?

 

Le griglie erano divise in varie fasce. In prima fascia ci andavano sempre il Milan, l’Inter e la Juventus e in più tutte le partite a rischio, tipo i derby o partite molto sentite. Il regolamento diceva che in prima fascia ci stavano i dieci internazionali più i due con più di 100 partite in serie A. Nella composizione di griglie si doveva tener conto di tutte le varie preclusioni previste. Le preclusioni erano le seguenti: residenza territoriale dell’arbitro e non si poteva arbitrare più di sei volte la stessa squadra. Quindi serviva nell’arco di un campionato una gestione da parte dei designatori di questo aspetto. Inoltre se l’arbitro internazionale andava al mercoledì in Champions non faceva la partita del sabato sera o anche non poteva arbitrare la domenica sera, se andava ad arbitrare il martedì. Ad esempio Collina non potè arbitrare un Roma – Juve la domenica perché il martedì doveva arbitrare il Real Madrid. Siccome ci fu una contestazione dell’accusa anche su questo aspetto, noi lo spiegammo, ma era molto chiaro. Le griglie erano di composizione molto trasparente e molto facile. Gli arbitri principali andavano anche ad arbitrare Lecce – Parma e Fiorentina – Brescia, se le sorti del campionato erano importanti. Alla fine le griglie erano sempre decise dalle valutazioni dei designatori arbitrali. L’arbitro doveva essere colluso con l’associazione ed essere inserito fraudolentemente nell’alterazione della griglia per dare senso, ma questa è tutta la genesi dell’accusa che abbiamo smontato in dibattimento. In verità, per tutte le contestazioni, noi abbiamo smontato con elementi oggettivi le varie ipotesi. L’appiglio da parte dell’accusa veniva sempre comunque cercato per mettere in cattiva luce. Alterare le griglie è impossibile e discuterne non era vietato. Se c’è qualcuno che riuscirà a dimostrare il contrario, che lo dimostri. Era sicuramente una condotta da art. 1 di slealtà sportiva che doveva essere punita con una squalifica. Ma era una condotta molto diffusa e chiamavano tutti. Col nuovo regolamento e l’avvento di Pancalli, fu vietato intrattenere qualunque tipo di rapporto con i designatori.

 

Vorrei che lei spiegasse anche la natura di certi incontri tra designatori, esponenti A.I.A e dirigenti sportivi. Secondo lei di cosa si parlava in questi incontri? Contestualizzando, in quel periodo storico c’erano molte lotte politiche dell’Associazione Arbitri per un riconoscimento politico e i massimi esponenti arbitrali parlavano con diversi consiglieri federali per trattare e far conoscere il programma. Lei che idea si è fatto a riguardo?

 

Lanese incontrava i designatori e le società perché alle elezioni politiche l’Aia in Figc voleva sette voti, invece che sei. Quindi questi incontri venivano fatti per sentire i pareri delle varie società. La Juventus non era assolutamente l’unica ad incontrare esponenti dell’AIA ma non c’era comunque niente di illecito e vietato. Tutte le società tipo il Livorno, il Vicenza, il Torino, la Salernitana e anche società di primo livello come Milan e Inter lo facevano, come dimostrano le intercettazioni telefoniche. Questa non è una giustificazione per alleviare le proprie colpe e nemmeno un’accusa a quelli che non sono stati coinvolti, perché non c’era proprio nessuna responsabilità da imputare. Il problema è che si è voluto indicare quasi solo i comportamenti dei dirigenti della Juventus. L’accusa voleva sempre vederci del sospetto quando le cose venivano fatte davanti a tutti. Pensiamo all’incontro tra Della Valle, Bergamo e Mazzini che fu alla luce del sole. Lo hanno definito un incontro segreto quando venne fatto in uno dei posti più famosi di Firenze.

 

1. (continua)

 

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Ho scritto una cosa al volo anche io, per cercare di far girare la notizia. 

 

Calciopoli: telefonata inedita De Santis-Bergamo

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=5329

 

 

 

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2 hours ago, CRAZEOLOGY said:

Ho scritto una cosa al volo anche io, per cercare di far girare la notizia. 

 

Calciopoli: telefonata inedita De Santis-Bergamo

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=5329

 

 

 

Eh, a @wmontero non piace questo elemento .nono

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

sefz

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2 hours ago, CRAZEOLOGY said:

Ho scritto una cosa al volo anche io, per cercare di far girare la notizia. 

 

Calciopoli: telefonata inedita De Santis-Bergamo

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=5329

 

 

 

Praticamente la tua ultima considerazione, che metto sotto, racchiude tutta calciopoli. Cioe' che non c'era nulla di illecito/illegale ma solo societa' che chiamavano i due designatori arbitrali per lamentarsi e per avere rassicurazioni e basta (tranne l'inter che come hai scritto tu e come a suo tempo disse il procuratore di Napoli, Lepore, la stavano indagando). Volevano condannare Moggi e Giraudo e di riflesso la Juve ed hanno inscenato una sporca sceneggiata senza nessuna prova "provante," senza nessuna pistola "fumante" .oddio


Ultimissima provocazione e poi chiudo davvero, lo giuro.


Domandina-ina-ina per i lettori più attenti: ma se De Santis sapeva delle intercettazioni e delle indagini, e da un certo momento in poi ha simulato "correttezza" per tirarsene fuori, perché allora è stato condannato per una partita (Lecce-Parma), che si è svolta addirittura quando tutti probabilmente sapevano che vi erano delle indagini in corso, ossia il 29 maggio 2005? Perché sarebbe stato così fessacchiotto da farsi beccare rientrando alla luce del sole nella combriccola e nel sistema illecito?

Modificato da ClaudioGentile

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Joined: 24-Oct-2006
11240 messaggi

Il punto poi, nelle democrazie, in realtà è un altro. 

Io posso pure durante un'interrogatorio, sedermi davanti a te inquirente, guardarti negli occhi, farti l'occhiolino per farti capire che sono colpevole. La domanda è: ma tu sei in grado di provarlo che sono colpevole?

Se non sei in grado, lo prendi nel didietro. Punto e basta. Al massimo puoi continuare ad indagare, quello si (se i tuoi superiori si fidano del tuo fiuto e hanno voglia di continuare a buttarci dentro soldi pubblici).

Qui non hanno provato nulla, non hanno nemmeno provato un profumo di possibile reato. E se ci fossero state delle telefonate scottanti, senza la prova reale delle gare alterate, restano solo chiacchiere sconvenienti al telefono. Forse forse forse forse, tentativo. Ma anche lì sarebbe tutta da vedere eh. Le parole sono parole, i fatti sono i fatti. Dove sono i fatti? 

L'inchiesta al completo è una clamorosa vergogna da tutti i punti di vista la si voglia guardare: principi costituzionali, principi di logica, principi investigativi, ecc ecc, per  X che tende all'infinito (direbbe una rompiballe professoressa di Matematica). 

 

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Joined: 24-Oct-2006
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42 minuti fa, ClaudioGentile ha scritto:

Eh, a @wmontero non piace questo elemento .nono

 

sefz

 

E' un buon toscano brontolone, un po' ondivago forse. Ha quel tocco da bastian contrario a volte. Forse è perché lavora di notte... 

Ma tutto sommato è qui da sempre, è uno juventino coi doc,  e non posso che volergli bene. 

Lascia che balli da solo, che si senta inviato di truppe speciali da combattimento, che giochi su più campi (forum), ecc.

E' uno di noi. E anche se parla male di me in altre sedi, gli voglio bene. 

 

Per @wmontero 

Visto che lavori di notte, tieni sempre d'occhio la pressione arteriosa, non si sa mai.

invertire nell'organismo il ciclo biologico notte-giorno a volte può creare dei problemi.

(a me ne ha creati, è davvero una gran rottura di balle)  

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi

Vabbe', ma in Italia non c'e' bisogno delle prove se vogliono assolvere oppure condannare. Tutto e' relativo e dipende sempre dal giudice che trovi, anche perche' i casi precedenti non fanno giurisprudenza e poi fanno contare il sentimento popolare (giudice Serio) o il contesto sociale (cit. Caressa).

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
3 minutes ago, CRAZEOLOGY said:

 

E' un buon toscano brontolone, un po' ondivago forse. Ha quel tocco da bastian contrario a volte. Forse è perché lavora di notte... 

Ma tutto sommato è qui da sempre, è uno juventino coi doc,  e non posso che volergli bene

Lascia che balli da solo, che si senta inviato di truppe speciali da combattimento, che giochi su più campi (forum), ecc.

E' uno di noi. E anche se parla male di me in altre sedi, gli voglio bene. 

 

Per @wmontero 

Visto che lavori di notte, tieni sempre d'occhio la pressione arteriosa, non si sa mai.

invertire nell'organismo il ciclo biologico notte-giorno a volte può creare dei problemi.

(a me ne ha creati, è davvero una gran rottura di balle)  

 

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