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CRAZEOLOGY

K A L C I O M A R C I O! - Lo Schifo Continua -

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Tragedia in campo, morto Oniya stroncato da infarto

(Sportal.it)

Ancora un lutto nel mondo del calcio.

Dopo i tragici episodi in Belgio ed Argentina, un altro calciatore è morto in campo a causa di un attacco di cuore durante l'amichevole tra il T-Team ed il Kelantan. 
 
Il difensore nigeriano David Faramola Oniya si è sentito male tre minuti dopo l'inizio della gara ed è deceduto mezz'ora dopo l'arrivo in ospedale.
 
Pesante l'accusa di Syahrizan Mohd Zain, ad della squadra, al 'New Straits Times': "Ha subito un attacco di cuore, ma avrebbe potuto essere una storia diversa se l'autista dell'ambulanza fosse stato subito allertato. L'autista era in tribuna a guardare la partita quando Oniya è crollato all'improvviso, il nostro difensore è rimasto privo di ossigeno per alcuni minuti".
 

(A cura della redazione di Sportal.it)

Modificato da totojuve

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Joined: 24-Oct-2006
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1. VI MANCA IL CAMPIONATO? NON TEMETE: L’ESTATE DEL CALCIO MARCIO PREPARA SORPRESE

2. FINISCONO IN MANETTE IL PRESIDENTE DEL CATANIA PULVIRENTI, IL VICE PABLO COSENTINO E L’EX DIRETTORE SPORTIVO, DANIELE DELLI CARRI: SONO ACCUSATI DI TRUFFA E FRODE SPORTIVA. PER I PM HANNO COMPRATO LE PARTITE B PER NON RETROCEDERE

3. AGLI ARRESTI DOMICILIARI SONO FINITE ALTRE 4 PERSONE: DUE PROCURATORI SPORTIVI E ALTRETTANTI GESTORI DI SCOMMESSE ON LINE. NELL'INCHIESTA NON SAREBBERO INDAGATI TESSERATI DI ALTRE SOCIETÀ SPORTIVE MA IN QUESTI CASI L’APPETITO VIEN MANGIANDO…

 

http://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/finiscono-manette-presidente-catania-pulvirenti-vice-pablo-103344.htm

 

.clap  .clap  .clap

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Joined: 20-Apr-2009
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Inviato (modificato)

1. VI MANCA IL CAMPIONATO? NON TEMETE: L’ESTATE DEL CALCIO MARCIO PREPARA SORPRESE

2. FINISCONO IN MANETTE IL PRESIDENTE DEL CATANIA PULVIRENTI, IL VICE PABLO COSENTINO E L’EX DIRETTORE SPORTIVO, DANIELE DELLI CARRI: SONO ACCUSATI DI TRUFFA E FRODE SPORTIVA. PER I PM HANNO COMPRATO LE PARTITE B PER NON RETROCEDERE

3. AGLI ARRESTI DOMICILIARI SONO FINITE ALTRE 4 PERSONE: DUE PROCURATORI SPORTIVI E ALTRETTANTI GESTORI DI SCOMMESSE ON LINE. NELL'INCHIESTA NON SAREBBERO INDAGATI TESSERATI DI ALTRE SOCIETÀ SPORTIVE MA IN QUESTI CASI L’APPETITO VIEN MANGIANDO…

 

http://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/finiscono-manette-presidente-catania-pulvirenti-vice-pablo-103344.htm

 

.clap  .clap  .clap

 

La kazzetta si e' portata avanti col lavoro: hanno messo una foto vecchia e sbiadita di pulvirenti con Moggi, il male del calcio. Quella recente e a colori invece con zio fester e lotirchio se la sono dimenticata. .oddio

https://twitter.com/pilastro82/status/613353785864417282

 

https://twitter.com/AndreazaccaAz31/status/613324520703832064

Modificato da ClaudioGentile

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Joined: 08-Jul-2006
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La kazzetta si e' portata avanti col lavoro: hanno messo una foto vecchia e sbiadita di pulvirenti con Moggi, il male del calcio. Quella recente e a colori invece con zio fester e lotirchio se la sono dimenticata. .oddio

https://twitter.com/pilastro82/status/613353785864417282

 

https://twitter.com/AndreazaccaAz31/status/613324520703832064

ma vuoi mettere.......................

dai non c'è confronto

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Joined: 10-Sep-2006
5202 messaggi
Inviato (modificato)
Qui deve rimanere la traccia:
 
“Compravano partite”: sette arresti a Catania. Tra loro il presidente Pulvirenti
Ordinanza cautelare anche per l’ad Cosentino e l’ex dg Delli Carri. Il procuratore Salvi: «Cinque match truccati. Il prezzo? 10 mila euro a incontro». La Figc apre un’inchiesta
FABIO ALBANESE
CORRISPONDENTE DA CATANIA
 

Truffa e frode sportiva per salvare la squadra dalla retrocessione ma anche per realizzare ingenti vincite con le scommesse. Sul Calcio Catania si abbatte una bufera: nella notte la Digos ha notificato ordinanze di custodia cautelare e ha posto agli arresti domiciliari il presidente della società, Antonino Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino e l’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri. Il patron del club, Pulvirenti, si dice «estraneo» alle accuse contestate e «certo di potere dimostrare la totale estraneità ai fatti».  

 

Le cinque partite del Catania nel mirino degli inquirenti (VIDEO)  

 

Oltre ai vertici della società, la procura di Catania contesta gli stessi reati anche a due procuratori sportivi, Pietro Di Luzio, tesserato del Genoa, e Fernando Arbotti, e a due gestori di scommesse on line, Giovanni Impellizeri e Fabrizio Di Luzio.  

 

Perquisizioni a Catania, Roma, Chieti e Campobasso, nelle abitazioni degli arrestati e nella sede della società. Indagate altre 12 personenove sono giocatori, gli altri tre sono dirigenti del Messina calcio per una partita della squadra peloritana, quella con l’Ischia, il presidente Pietro Lo Monaco, e i dirigenti Fabrizio Ferrigno e Alessandro Failla. Tra i giocatori che hanno ricevuto avviso di garanzia ci sono: Alessandro Bernardini del Livorno, Riccardo Fiamozzi del Varese, Luca Pagliarulo e Antonio Dai del Trapani e Matteo Bruscagin delLatina.  

 

 
 

 

Al centro dell’indagine della Dda di Catania, il «miracoloso» salvataggio della squadra in serie B, dopo un intero campionato trascorso nelle ultime posizioni della classifica, con partite vinte nelle ultime giornate e con risultati che a volte hanno lasciato perplessi perfino i tifosi, oltre che alcune società che si occupano di controllare i flussi di scommesse su cui ora indaga la polizia postale. Il Catania si salvò all’ultima giornata.  

 

 
 

 

L’indagine, partita da una denuncia dello stesso presidente del Catania Pulvirenti, preoccupato per le minacce ricevute dai tifosi in quei mesi in cui la squadra perdeva tutte le partite, ha poi travolto lo stesso patron e gli altri vertici della società. Indagando, e ascoltando le telefonate dello stesso Pulvirenti,la Digos ha scoperto la combine che, al momento, riguarda cinque partite , tutte della fase finale del campionato di serie B: Varese -Catania del 2 aprile, vinta dagli etnei 0-3, Catania - Trapani dell’11 aprile (4-1), Latina-Catania del 19 aprile (1-2), Catania - Ternana del 24 aprile (2-0), Catania - Livorno del 2 maggio (2-1). Sotto esame anche Catania -Avellino del 25 marzo, finita 1-0. A ogni giocatore avvicinato, venivano dati diecimila euro, soldi che poi venivano ampiamente recuperato con gli incassi delle vincite delle scommesse.  

 

Nel pomeriggio, il capo della procura della Figc, Stefano Palazzi, ha aperto un procedimento sul caso Catania. Palazzi ha chiesto alla Procura etnea gli atti dell’inchiesta. 

 

IL CASO - A febbraio la denuncia del Crotone: “A Catania minacce e intimidazioni”  

 

 
Modificato da totojuve

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Joined: 07-Jul-2006
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La kazzetta si e' portata avanti col lavoro: hanno messo una foto vecchia e sbiadita di pulvirenti con Moggi, il male del calcio. Quella recente e a colori invece con zio fester e lotirchio se la sono dimenticata. .oddio

 

Quando quel pezzo di carta fallirà, farò festa...

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Quando quel pezzo di carta fallirà, farò festa...

tu non sai per quanti è ......un oracolo............... :sisi::nono::sisi::nono::sisi::nono:

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Joined: 20-Apr-2009
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tu non sai per quanti è ......un oracolo............... :sisi::nono::sisi::nono::sisi::nono:

come va? hai visto la partita cile-uruguay?

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come va? hai visto la partita cile-uruguay?

iii sss lll aaa isla

sefz sefz sefz

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iii sss lll aaa isla

sefz sefz sefz

:haha: :haha: :haha:sefz il nuovo Licht

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(Sportal.it)

La trattativa che doveva portare Giannelli Imbula all’Inter è naufragata e ha lasciato con sé dei pesanti strascichi polemici. Ad attaccare il club meneghino è il padre procuratore del giocatore che di certo non le ha mandate a dire.

“Io ero molto interessato al suo passaggio all'Inter ed abbiamo aspettato invano che Roberto Mancini parlasse con mio figlio ma per quattro giorni non abbiamo avuto alcun segnale da parte loro – ha dichiarato il padre di Imbula -. Si sono svegliati solo quando hanno sentito che c'era il Porto su di lui, il loro sistema mi fa vomitare. E i loro intermediari mi hanno anche mandato messaggi con minacce".

Parole pesanti che sicuramente scaturiranno polemiche. Intanto con Imbula al Porto l’Inter si guarda attorno alla ricerca dell’ultimo rinforzo per il centrocampo da consegnare a Mancini. Si continua a cercare Salah. L'egiziano è diventato un caso, tanto che Panerai, consigliere della Fiorentina, ha attaccato pesantemente i nerazzurri (la Fiorentina si è dissociata dalle sue parole).

(A cura della redazione di Sportal.it)

 

Caro, papà di Imbula, non lo dica a noi juventini! :S 

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Il calcio italiano ogni giorno e' attraversato da uno scandalo. Nel frattempo, Tavecchio e la Kazzetta invece di risolverli e porre le basi per far si che non si verifichino piu', non hanno altro di che preoccuparsi che del "contenzioso" con la Juve .oddio .oddio .oddio

 

Tavecchio: "Con la Juve vogliamo chiudere il contenzioso, entro..."

 

Il presidente Tavecchio, parlando alla giornalaccio rosa e' tornato sul contenzioso con la Juventus: "Confidiamo di chiudere il contenzioso entro l’inizio della prossima stagione". Il presidente si dimostra fiducioso, vedremo se questa fiducia verrà corrisposta anche da parte della Juventus.

 

Ma di quale fiducia parlano? Forse sperano che la Juve ritiri il ricorso di 444 mln di euro e metta una pietra sopra ai due scudetti??????

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Calcioscommesse, il Cagliari diffida: "Niente calendari, serie A sub judice"

In una lettera inviata alla Federcalcio, il club sardo, appena retrocesso in B, chiede di congelare la graduatoria dello scorso campionato. Senza mai citarlo direttamente, il riferimento è all'Atalanta e al suo ex allenatore, Colantuono, del quale il procuratore Di Martino ha chiesto il rinvio a giudizio per la partita con il Crotone del 2011

di GIULIANO FOSCHINI e MARCO MENSURATI

ROMA - La classifica dell'ultimo campionato di serie A è "da considerarsi sub judice ". Dunque, almeno per il momento, "non ha efficacia". La bomba che si attendeva è arrivata. A lanciarla è il Cagliari, appena retrocesso in B, che dopo le richieste di rinvio a giudizio della procura di Cremona mette sostanzialmente in mora Federcalcio, Coni e procura federale, chiedendo di congelare la graduatoria dello scorso campionato di A e di fatto diffidando il calcio italiano dal compilare i calendari per il campionato che partirà il 22 agosto. Anche senza essere mai citato direttamente, il caso riguarda l'Atalanta e il suo ex allenatore, Stefano Colantuono. Secondo il procuratore Roberto di Martino, Colantuono ha partecipato alla frode di Crotone-Atalanta, gara del 2011 appattata secondo l'accusa da Cristiano Doni, che in un messaggio scriveva a un compagno: "Il mister lo sa". Sulla carta, quindi, oltre a Colantuono rischierebbe l'Atatalanta che, per la responsabilità oggettiva, potrebbe avere una penalizzazione che, per essere afflittiva, andrebbe applicata alla classifica della scorsa stagione. Modificando l'esito del campionato.
È su questo, evidentemente, che punta il Cagliari che, nella lettera inviata, spiega come "alla luce della notifica del 415bis nei confronti di alcuni tesserati della serie A per alterazione di partite il cui esito sarebbe stato manipolato ", è necessario che la Federcalcio prenda immediati provvedimenti. Per il Cagliari ci sono infatti "fondate e rilevanti ragioni per revocare" o mettere "in dubbio la regolarità del campionato a cui la scrivente ha preso parte". "In particolare - si legge ancora nella lettera - il coinvolgimento accertato dall'ordine requirente di alcuni tesserati di squadra della massima serie configurerebbe, ove le accuse fossero confermate, l'ipotesi di responsabilità oggettiva per illecito a carico del club". Ipotesi che prevede, ricorda il Cagliari, "la penalizzazione di punti in classifica del campionato 2014-2015". "Siffatto provvedimento- si legge ancora - produrrebbe la riscrittura della classifica finale".

Per questo il Cagliari ritiene l'esito dello scorso campionato (con i sardi retrocessi con 34 punti, tre in memo dell'Atalanta) "sub judice, sino al pronunciamento degli instaurandi giudizi avanti gli organi giudiziali sportivi". "Si chiede - si legge ancora nella lettera inviata agli organi federali - di adottare ogni iniziativa opportuna anche e in via preventiva o di autotutela per preservare la regolarità del campionato nonché garantire il principio di afflittivita nella corrente stagione". Quale determinazione? Innanzitutto, dice il Cagliari, la "graduatoria finale ritenuta non definitiva". Ma il club ricorda anche i "danni commerciali, tecnico, sportivi e di immagine " che avrebbe patito.

Tutto passa ora nelle mani del procuratore federale Stefano Palazzi che sulla base della nuova trasmissione di atti da parte di Cremona (in realtà li ha a disposizione già da qualche mese, dal momento della chiusura indagini, senza però avere dato fino a ora alcun seguito concreto) dovrà valutare se istruire nuovi processi sportivi. Il Cagliari, che preferisce non commentare la notizia, conosce bene un precedente: nel 2011 il Ravenna fu penalizzato di 7 punti nell'anno in corso per un tentativo di combine operato dall'allora ds Giorgio Buffone. Penalizzazione che nasceva proprio dall'inchiesta di Cremona.

Modificato da totojuve

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Joined: 08-Jul-2006
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il solo sentire il nome di palazzi

mi impone di cambiare argomento

vado avedere chi vince il prossimo campionato

inter in testa milan .......un capellino sotto ma con ibra potrebbe.....

ibra all'inter .....batiosta milan

garzzzzia si è dato alla musica

 

la juve ................ no la juve se non vende un gioiello non fa mercato

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Joined: 20-Apr-2009
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Calcioscommesse, il Cagliari diffida: "Niente calendari, serie A sub judice"

In una lettera inviata alla Federcalcio, il club sardo, appena retrocesso in B, chiede di congelare la graduatoria dello scorso campionato. Senza mai citarlo direttamente, il riferimento è all'Atalanta e al suo ex allenatore, Colantuono, del quale il procuratore Di Martino ha chiesto il rinvio a giudizio per la partita con il Crotone del 2011

di GIULIANO FOSCHINI e MARCO MENSURATI

ROMA - La classifica dell'ultimo campionato di serie A è "da considerarsi sub judice ". Dunque, almeno per il momento, "non ha efficacia". La bomba che si attendeva è arrivata. A lanciarla è il Cagliari, appena retrocesso in B, che dopo le richieste di rinvio a giudizio della procura di Cremona mette sostanzialmente in mora Federcalcio, Coni e procura federale, chiedendo di congelare la graduatoria dello scorso campionato di A e di fatto diffidando il calcio italiano dal compilare i calendari per il campionato che partirà il 22 agosto. Anche senza essere mai citato direttamente, il caso riguarda l'Atalanta e il suo ex allenatore, Stefano Colantuono. Secondo il procuratore Roberto di Martino, Colantuono ha partecipato alla frode di Crotone-Atalanta, gara del 2011 appattata secondo l'accusa da Cristiano Doni, che in un messaggio scriveva a un compagno: "Il mister lo sa". Sulla carta, quindi, oltre a Colantuono rischierebbe l'Atatalanta che, per la responsabilità oggettiva, potrebbe avere una penalizzazione che, per essere afflittiva, andrebbe applicata alla classifica della scorsa stagione. Modificando l'esito del campionato.

È su questo, evidentemente, che punta il Cagliari che, nella lettera inviata, spiega come "alla luce della notifica del 415bis nei confronti di alcuni tesserati della serie A per alterazione di partite il cui esito sarebbe stato manipolato ", è necessario che la Federcalcio prenda immediati provvedimenti. Per il Cagliari ci sono infatti "fondate e rilevanti ragioni per revocare" o mettere "in dubbio la regolarità del campionato a cui la scrivente ha preso parte". "In particolare - si legge ancora nella lettera - il coinvolgimento accertato dall'ordine requirente di alcuni tesserati di squadra della massima serie configurerebbe, ove le accuse fossero confermate, l'ipotesi di responsabilità oggettiva per illecito a carico del club". Ipotesi che prevede, ricorda il Cagliari, "la penalizzazione di punti in classifica del campionato 2014-2015". "Siffatto provvedimento- si legge ancora - produrrebbe la riscrittura della classifica finale".

Per questo il Cagliari ritiene l'esito dello scorso campionato (con i sardi retrocessi con 34 punti, tre in memo dell'Atalanta) "sub judice, sino al pronunciamento degli instaurandi giudizi avanti gli organi giudiziali sportivi". "Si chiede - si legge ancora nella lettera inviata agli organi federali - di adottare ogni iniziativa opportuna anche e in via preventiva o di autotutela per preservare la regolarità del campionato nonché garantire il principio di afflittivita nella corrente stagione". Quale determinazione? Innanzitutto, dice il Cagliari, la "graduatoria finale ritenuta non definitiva". Ma il club ricorda anche i "danni commerciali, tecnico, sportivi e di immagine " che avrebbe patito.

Tutto passa ora nelle mani del procuratore federale Stefano Palazzi che sulla base della nuova trasmissione di atti da parte di Cremona (in realtà li ha a disposizione già da qualche mese, dal momento della chiusura indagini, senza però avere dato fino a ora alcun seguito concreto) dovrà valutare se istruire nuovi processi sportivi. Il Cagliari, che preferisce non commentare la notizia, conosce bene un precedente: nel 2011 il Ravenna fu penalizzato di 7 punti nell'anno in corso per un tentativo di combine operato dall'allora ds Giorgio Buffone. Penalizzazione che nasceva proprio dall'inchiesta di Cremona.

Non dimenticate che il cagliari dell'interista giulini ha tra i suoi dirigenti questa personcina qua tale s. f..

La strana storia del dottor f.
Venerdì 02 Dicembre 2011 01:46

Un dettaglio del ricorso al TAR presentato dalla Juventus ha colpito l'attenzione dei più solerti interessati. Come rilevato anche da Massimiliano Nerozzi de 'La Stampa', che ha commentato aggiungendo "Cattivi pensieri?" dopo la notizia, un nome presente in quel ricorso attira l'attenzione: s. f..

 

Nelle ultime pagine del ricorso leggiamo:

"La Società ricorrente […] ritiene necessario acquisire le seguenti fonti di prova testimoniale volte ad accertare le ragioni e le modalità del comportamento gravemente colposo ed illegittimo della F.I.G.C e dei suoi Organi coinvolti nella fattispecie in esame.

In particolare, si richiede di escutere come testimoni o in sede di interrogatorio formale:

[...]

10. il Sig. s. f., quale responsabile per la sicurezza della Società controinteressata Football Club Internazionale Milano s.p.a.

All’uopo, si deducono i seguenti capitoli di prova testimoniali:

[...]

9. “Vero che il Sig. s. f. nelle stagioni 2004-2005 e 2005-2006 fu dipendente o collaboratore della Società controinteressata Football Club Internazionale Milano s.p.a., in qualità di responsabile per la sicurezza”;

10. “Vero che il Sig. s. f. nelle stagioni 2004-2005 e 2005-2006 ha percepito un compenso notevolmente superiore a quello percepito nelle stagioni successive”.

Oltre alle persone note cui la Juventus chiede di fornire spiegazioni in merito alle ben note vicende dell’assegnazione dello scudetto relativo alla stagione 2005-2006, in quanto ritenute responsabili anche di aver omesso prove e provvedimenti nel corso degli ultimi cinque anni, compare un nome nuovo. Quello di s. f., dipendente Inter che, ricorso alla mano, pare abbia percepito proprio nelle due stagioni “incriminate” 2004-05 e 2005-06 un “compenso notevolmente superiore” rispetto ai successivi.

Cerchiamo di capire meglio di chi si tratta, senza voler lanciare accuse infondate, senza costruire castelli - abitudine che non ci appartiene e che lasciamo volentieri ad altri - ma facendo emergere le perplessità che hanno fatto storcere il naso ai legali stessi della società bianconera.

Nato a Roma il 18 ottobre 1959, è laureato in Giurisprudenza ed ha iniziato la carriera in polizia: nel 1991 è stato inviato a Londra ad indagare sulla morte di Roberto Calvi. Nel 1992 è entrato nei quadri della Direzione investigativa antimafia. Nel 1995 il suo ritorno in Toscana, dove ha lavorato alla Digos, poi nel pool di poliziotti a disposizione di Pierluigi Vigna e indi alla squadra mobile di Lucca, che ha diretto. Sempre nel 1995, segue un corso in FBI. Nel 2000 è diventato inoltre Security manager del Comune di Firenze, voluto dal sindaco Dominici, e consulente dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia. Quindi è ritornato a Roma, come Portavoce del Capo della Polizia De Gennaro. È docente ai Master di specializzazione presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università Cattolica di Milano, nonché consulente ONU per il programma IPO (organizzazione e sicurezza di grandi eventi) e, dal 30 marzo 2010, è il nuovo vice presidente incaricato per le Relazioni esterne, Comunicazione e Marketing dell' Associazione Industriali province della Sardegna meridionale.

A Milano arriva il 26 novembre 2003, in qualità di responsabile sicurezza del gruppo Saras (la holding della famiglia Moratti) e, successivamente, come responsabile delle relazioni esterne. Alla carica di Direttore delle Relazioni Esterne che f. ricopre in Saras si è da subito affiancata quella di responsabile per la sicurezza e i rapporti istituzionali all’Inter, come si evince anche da questo articolo della giornalaccio rosa dello Sport datato 15 aprile 2005. Per l’Inter, dunque, prosegue l’abitudine al riciclo interno di dirigenti nelle varie aziende del gruppo. Il settore comunicazione e sicurezza, inoltre, si conferma strategico per la vecchia sede di via Durini: dopo gli anni di Calciopoli, anni caratterizzati da pedinamenti ai danni di tesserati FIGC e da intercettazioni telefoniche, e dopo la scomparsa di Giacinto Facchetti, arriva la promozione a Vice direttore Generale per il dottor f.. L’ex poliziotto, a partire dal 21 novembre 2006, va infatti ad affiancare il DG Ernesto Paolillo, con delega al coordinamento della Comunicazione Societaria e dell’Ufficio Stampa, alla Sicurezza ed alla Protezione del Brand (da fonte Saras, tuttavia, pare che la carica di Vice DG risalga all’anno stesso dell’assunzione da parte della società milanese). s. f., inoltre, a seguito dello stravolgimento dell’organigramma nerazzurro, si ritroverà persino a far parte del Comitato Strategico dell’Internazionale, organismo centrale che sottostà direttamente al solo CDA dell’Azienda milanese, al fianco dei Moratti (Massimo, Angelomario e Milly), di Ghelfi e di Paolillo. Nessun altro. Le sue competenze e la sua attività possono più facilmente essere prese in considerazione da parte dei quadri aziendali, le sue prestazioni hanno un peso nelle scelte decisionali dell’intera società. Un’ascesa sfavillante per un responsabile alla sicurezza, sebbene dal curriculum invidiabile. Che poi la domanda sorge spontanea: ma che diavolo ci fa un responsabile alla sicurezza in una società di calcio? E perché si occupa contemporaneamente di relazioni esterne? Probabilmente l’Inter voleva capire cosa accadeva intorno a sé, temeva qualche attacco, temeva di essere vittima di un intero sistema. Queste considerazioni sono analoghe a quelle fatte riguardo all’affaire Telecom: a cosa servivano quei dossier (Como, Ladroni, spionaggi di tesserati, ecc…)? La storia, del resto, fornisce un prezioso assist alle nostre deduzioni: attività Telecom dal 2002-2003, insediamento di responsabili alla sicurezza dal 2003 e… promozioni nel 2006! Inoltre: quante società calcistiche hanno analoghe cariche deputate alla sicurezza? Con tutta probabilità, per quello che sappiamo noi, l’Inter non solo era l’unica ad averle, ma è stata la prima società italiana a preoccuparsi di istituire un settore apposito. Ma restiamo alla cronaca, ché ancora molto resta da raccontare di questa faccenda.

Sì, perché il dottor f., una volta giunto nel mondo del calcio non si è fermato alla Bicocca, il suo cuore lo ha riportato nella sua città natale: Roma. In data 11 luglio 2007, infatti, è stato nominato dal presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, coordinatore nazionale dei delegati alla sicurezza, grazie al suo notevole background nell’ambito dell’ordine pubblico. In pratica, è l’uomo che coordina l’attività degli stewards, come da accordi tra Ministero degli Interni, CONI e FIGC. Inoltre, f. è indicato nell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive come rappresentante FIGC, insieme ai vertici delle forze dell’ordine, dello sport e della protezione civile.

Un ruolo non certo privo di implicazioni “politiche”, grazie ai possibili contatti con il palazzo e le istituzioni calcistiche e non; si può parlare di conflitto di interessi? f. può intervenire nelle decisioni relative alla sicurezza degli stadi, all’organizzazione dei match, e, contemporaneamente, lavora nella security nerazzurra, organo, come abbiamo visto, non defilato e marginale, ma assolutamente centrale nell’organigramma interista.

Non è una novità che le "prese di potere" avvengano anche inserendo propri rappresentanti nei posti giusti, quelli che devono esercitare controlli e prendere decisioni. E il tutto all'oscuro di Moggi, che nel frattempo parlava con Baldas e Biscardi.

Ma ora, direte voi, cosa c’entra Luciano Moggi con i fatti di quattro anni fa?

C’è un episodio curioso, risalente al 2003, che riguarda - manco a farlo apposta - il dottor s. f.: per qualche mese è stato un membro dell’Ufficio indagine della Federcalcio.

Nessuna prova su un ruolo attivo del signor f. nelle vicende note come “Calciopoli”, anche perché si è dimesso una volta giunto al cospetto di Moratti: questo atto, tuttavia, conferma il ruolo attivo, alle dipendenze del procuratore Stefano Palazzi, di un dirigente che di lì a poco avrebbe fatto parte dell'organigramma interista. Non conosciamo le reali motivazioni di tale provvedimento (celate dietro la necessità di integrazione di personale), ma la cronologia è curiosa: il 28 aprile 2003 è firmato l’accordo f.-FIGC e a novembre viene assunto dall’Inter, nel pieno dell’attività presso la Procura federale.

Sembra che la società di Massimo Moratti, tra il 2002 ed il 2003, sia stata particolarmente interessata alla propria sicurezza: dalla fine del 2002 si può collocare l'attività di Giuliano Tavaroli, altro responsabile della sicurezza, sponda Telecom, rivolto ai dossieraggi illegali di tesserati (come emerso dal processo Telecom in corso a Milano); poi, dalla fine 2003, un altro super-poliziotto giunge in società (f., appunto, sponda Saras-Inter). E ci si chiede come mai, non ancora Vice Direttore Generale nerazzurro, percepisse uno stipendio superiore a quello che avrebbe preso dopo la promozione. Questo è il "cattivo pensiero", citando Nerozzi, che potrebbe essere balenato nella testa dello staff legale bianconero?

Se i sospetti si fermano qui, i dubbi e le perplessità avvolgono ogni tifoso di calcio che criticamente si interessa anche di quello che non è calcio giocato, ma che assume un’importanza assoluta se visto in un’ottica attuale fatta di poteri e di tavoli.

Rivediamo la cronistoria sportiva di f., dopo la sua “scesa in campo”:

- aprile 2003: Ufficio Indagini FIGC;

- novembre 2003: responsabile sicurezza e relazioni esterne in Saras e Internazionale;

- novembre 2006: promozione a Vice DG dell’Internazionale;

- luglio 2007: coordinatore nazionale degli stewards.

Vi immaginate cosa sarebbe successo se Moggi o il suo uomo di fiducia fossero stati scelti dalle strutture giudicanti della Federcalcio?

Di cosa stiamo parlando ancora? Delle tre telefonate in croce che fanno sorgere dubbi sull’integrità morale dei dirigenti juventini? E su queste vicende non una parola che sia una.

Un uomo che segue attivamente Saras, Confindustria, settore sportivo e dirigenziale dell’Inter, che ha rapporti con istituzioni, ruoli in FIGC e persino all’interno di organismi ministeriali. Se non è conflitto di interessi, poco ci manca.

E pensare che la guida dovrebbe essere proprio la FIGC. Recita, infatti, lo statuto federale (art.3-m): “Al fine di promuovere e disciplinare il giuoco del calcio, la FIGC esercita, in particolare, le seguenti funzioni:[…] la disciplina delle situazioni di conflitto di interessi; ”. E, ancora, l’art.29 (requisiti e incompatibilità delle cariche federali): “5. Sono altresì incompatibili con la carica che rivestono e devono essere dichiarati decaduti coloro che vengono a trovarsi in permanente conflitto di interesse per ragioni economiche con l’organo nel quale sono eletti o nominati. Qualora il conflitto d’interessi sia limitato a singole deliberazioni o atti, il soggetto interessato non deve prendere parte alle une o agli altri. 6. I regolamenti federali disciplinano gli altri casi di conflitti di interesse e stabiliscono le relative conseguenze o sanzioni.”.

Si verifichi il rispetto di queste norme, si verifichi il motivo dello stipendio stranamente elevato tra il 2004 ed il 2006, ma il problema etico rimane: l’etica è il modo di agire secondo coscienza, è il rispetto delle leggi, scritte e non, che dovrebbe essere alla base di ogni ordinamento e istituzione.

Ed invece troviamo mani in pasta ovunque, in settori strategici dell’industria, della politica, del calcio, in quel settore, quello della sicurezza, al centro di vicende note, che solo la Federcalcio (si ricordino, a tal proposito, l’archiviazione di Palazzi e la censurabile risposta all’avvocato di Vieri) non ha voluto vedere. Perché, se le vedi, non puoi poi questionare sulle pagliuzze altrui.

A proposito, in FIGC l’etica non si prescrive. Anch’essa è stata archiviata da tempo.

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Si, è vero, in figgiccì l'etica non si prescrive  .asd  .asd

 

Grazie per avermi fatto ricordare di questo personaggio, f..

 

Ha fatto parte anche dell'ufficio inchieste della federazione, esticazzi!

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Redazione Goal Italia

 
11/lug/2015 09.35.00

Lega Calcio e FIGC sembrano decisi a respingere la richiesta del Cagliari di fare slittare l'inizio della Serie A per il caso Atalanta: "Non ci sono i presupposti".

La Serie A 2015/16 partirà regolarmente il 22/23 agosto. Secondo quanto riporta 'Il Corriere dello Sport', infatti, la risposta della Lega Calcio alla richiesta di rinvio avanzata dal Cagliari sul caso Atalanta sarebbe arrivata puntuale quanto chiara.

Al momento, insomma, non ci sarebbe alcun motivo che farebbe ipotizzare un inizio ritardato anche perchè, ci tengono a sottolineare da via Rosellini, l'eventuale coinvolgimento degli orobici nel calcioscommesse sarebbe decisamente più marginale rispetto a quello di altre squadre di B, campionato che infatti partirà probabilmente non prima di settembre.

Clamoroso, ad esempio, il caso del Catania con il presidente Pulvirenti che ha addirittura ammesso di aver cercato di alterare cinque partite, per non parlare del Parma (fallito e retrocesso d'ufficio in Serie D) e delTeramo (promosso dalla Lega Pro ma pesantemente coinvolto nell'inchiesta di Catanzaro).

Tre squadre queste che, quindi, andranno probabilmente sostituite nel tabellone di B, operazione per la quale sarà però necessario attendere l'esito del processo sportivo che il Procuratore Federale Palazzi sta istruendo in questi giorni.

Il dirigente del Cagliari, f., intervistato da 'La giornalaccio rosa dello Sport', dal canto suo però non ci sta e ribadisce: "Il Cagliari chiede a chi di competenza che, qualora ci sia esigenza di istituire processi sportivi da cui potrebbero arrivare sentenze potenzialmente influenti sulla classifica del medesimo torneo, si faccia in fretta. Non chiediamo di mettere sotto accusa Tizio o Caio né condanne preconfezionate a chicchessia. Tantomeno abbiamo chiesto lo slittamento dell’inizio del campionato di serie A o della compilazione dei calendari.

Noi ci guardiamo bene dal puntare il dito contro una squadra e una società con cui abbiamo ottimi rapporti. Ripeto, il nostro discorso è di tempi. Esempio: se si facesse un processo sportivo a ottobre e lì emergesse una qualsiasi sanzione che, applicata allo scorso campionato sarebbe decisiva per il Cagliari, si configurerebbe un danno o una beffa. O entrambe le cose". 

Quindi f. continua: "Se avessimo realmente idea di poter essere ripescati, ma le pare che avremmo ceduto Ekdal, o che cederemmo Astori? In realtà chiediamo soltanto di poter capire cosa c’è di concreto su una vicenda che per noi si può serenamente chiudere anche con due punti di penalizzazione a carico di una eventuale colpevole. In tal caso per noi cambierebbe zero e nessuno avrebbe da ridire. Ma l’eventualità di poter vedere in autunno una situazione come quella di cui parlavo prima, ecco almeno quella vorremmo evitarla". 

Eventualità fantascientifica comunque, almeno a sentire le parole del DG della FIGC, Michele Uva, che intervistato dal 'Corriere dello Sport' ribadisce: "No, l’ipotesi di un rinvio è totalmente da escludere. Palazzi è già a lavoro ma non ha ancora ricevuto le carte da Cremona. Noi possiamo far solo sì che la Procura sia pronta per essere più rapida possibile. La domanda sull'inizio del campionato però va fatta alla Lega di A che decide quando iniziare il campionato. Le leghe sono totalmente autonome".

Difficile in ogni caso ipotizzare che qualcuno possa anche solo pensare di fare slittare l'inizio del campionato non fosse altro perchè, il prossimo giugno, in Francia si giocheranno gli Europei nei quali la nostra Nazionale sarà sicuramente impegnata. La sensazione, insomma, è che il caso sia chiuso. Definitivamente.

 

 

LUPUS IN FABULA

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Mi sia concesso un pensiero sui prossimi Europei...spero in un'uscita rapida e molto dolorosa!

Nessuna pietà per la rappresentativa della federazione marcia...

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Si, è vero, in figgiccì l'etica non si prescrive  .asd  .asd

 

Grazie per avermi fatto ricordare di questo personaggio, f..

 

Ha fatto parte anche dell'ufficio inchieste della federazione, esticazzi!

:forza:

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Si, è vero, in figgiccì l'etica non si prescrive  .asd  .asd

 

Grazie per avermi fatto ricordare di questo personaggio, f..

 

Ha fatto parte anche dell'ufficio inchieste della federazione, esticazzi!

 

 

f.

 

:sisi:

 

la federazione...vabbè, non voglio farmi bannare .asd

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SPORT
 


Sarri: "chi non salta juventino è"
 



18:07 (ANSA) - NAPOLI - Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri si sono uniti oggi ai tifosi, cantando "chi non salta juventino è". Il presidente e il nuovo allenatore del Napoli erano insieme a Dimaro, per la presentazione delle nuove maglie del Napoli per la prossima stagione, quando dai tifosi è partito il coro e i due, il presidente e l'allenatore, si sono uniti a loro. Per Sarri si tratta della prima esibizione nel coro che caratterizza per i napoletani la rivalità con la Juventus.




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SPORT
 
Sarri: "chi non salta juventino è"
 

18:07 (ANSA) - NAPOLI - Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri si sono uniti oggi ai tifosi, cantando "chi non salta juventino è". Il presidente e il nuovo allenatore del Napoli erano insieme a Dimaro, per la presentazione delle nuove maglie del Napoli per la prossima stagione, quando dai tifosi è partito il coro e i due, il presidente e l'allenatore, si sono uniti a loro. Per Sarri si tratta della prima esibizione nel coro che caratterizza per i napoletani la rivalità con la Juventus.

 

 

Cr****ini!

E dopo ci si meraviglia della violenza nel calcio!

Quando leggo queste cose, mi viene un rabbia....ma poi devo pure stare attento, perchè mi nasce pure un sentimento di superiorità e mi dico "cavolo!io sono molto meglio di costoro!sono praticamente un dio, rispetto a loro!"ed è pericoloso, perchè io non sono un superbo....tutt'altro!Ma leggendo simili fatti, la tentazione della superbia è forte...

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Cr****ini!

E dopo ci si meraviglia della violenza nel calcio!

Quando leggo queste cose, mi viene un rabbia....ma poi devo pure stare attento, perchè mi nasce pure un sentimento di superiorità e mi dico "cavolo!io sono molto meglio di costoro!sono praticamente un dio, rispetto a loro!"ed è pericoloso, perchè io non sono un superbo....tutt'altro!Ma leggendo simili fatti, la tentazione della superbia è forte...

 

Stesse sensazioni mie, fratello.

 

E' uno schifo!

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Stesse sensazioni mie, fratello.

 

E' uno schifo!

ora che siamo in un ottimo periodo mi fanno tenerezza................... loro bergomi i violacei caressa la damico e chi volete voi :rosicone2::rosicone3::rosicone::mourinho:.projecto 

 

quando eravamo allo sbando con il trio lescano ( cobolli gigli e blanc ) allora mi incazz.........

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ora che siamo in un ottimo periodo mi fanno tenerezza................... loro bergomi i violacei caressa la damico e chi volete voi :rosicone2::rosicone3::rosicone::mourinho:.projecto

 

quando eravamo allo sbando con il trio lescano ( cobolli gigli e blanc ) allora mi incazz.........

 

Il punto è che gente di sport fomenta l'odio.

 

Un allenatore dovrebbe essere maestro di sport.

 

Ma, forse, chiedo troppo

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