Socrates 8383 Joined: 04-Apr-2006 133512 messaggi Inviato August 19, 2009 (modificato) Modificato March 28 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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Socrates 8383 Joined: 04-Apr-2006 133512 messaggi Inviato March 1, 2022 (modificato) JOHANNES PLOEGER https://it.wikipedia.org/wiki/Johannes_Pløger Nazione: Danimarca Luogo di nascita: Frederiksberg Data di nascita: 03.04.1922 Luogo di morte: Frederiksberg Data di morte: 04.02.1991 Ruolo: Attaccante Altezza: 172 cm Peso: - Nazionale Danese Soprannome: - Alla Juventus dal 1948 al 1949 Esordio: 09.01.1949 - Serie A - Juventus-Lazio 4-1 Ultima partita: 08.05.1949 - Serie A - Palermo-Juventus 2-0 16 presenze - 1 rete Johannes Theodor Louis Pløger (Frederiksberg, 3 aprile 1922 – Frederiksberg, 4 febbraio 1991) è stato un calciatore danese, di ruolo attaccante. Johannes Pløger Il Frem nel 1944. Pløger è il terzo da sinistra in piedi Nazionalità Danimarca Calcio Ruolo Attaccante Termine carriera 1954 Carriera Squadre di club 1939-1948 Frem 164 (101) 1948-1949 Juventus 16 (1) 1949-1950 Novara 22 (6) 1950-1951 Torino 25 (2) 1951-1954 Udinese 75 (8) Nazionale 1940-1948 Danimarca 21 (8) Palmarès Olimpiadi Bronzo Londra 1948 Carriera Club Inizia la carriera nella squadra del Boldklubben Frem di Copenaghen e con le sue 164 presenze e 101 reti contribuisce alla vittoria dei campionati 1940-1941 e 1943-1944 e della coppa nel 1940. Il primo gennaio 1949 viene ingaggiato dalla Juventus per la cifra, per l'epoca notevole, di 40 milioni di lire, con un blitz di mercato ai danni del Milan. Per risarcire in parte la squadra rossonera dello sgarbo, il presidente bianconero Gianni Agnelli cedette ai milanesi l'opzione sul centravanti svedese Nordahl. Ploeger rimane nella Juventus per sola una stagione totalizzando 16 presenze e un gol. Esordisce in Serie A il 9 gennaio 1949 nell'incontro Juventus-Lazio (4-1) segnandovi il terzo gol al 66', in una gara definita dalla giornalaccio rosa dello Sport un "lusinghiero esordio", dopo aver saltato quella che doveva essere la sua prima gara, una sfida in trasferta a Novara che fu rinviata per neve il 2 gennaio 1949 e proprio al Novara viene ceduto nella stagione successiva in cui realizza 6 gol in 22 presenze. La sua terza stagione in Italia la disputa con la maglia del Torino con un bilancio di 25 presenze e 2 gol, quindi l'Udinese l'ingaggia nel 1951 e lui vi rimane per tre anni collezionando 75 presenze e segnando 8 reti. Nazionale Debutta in Nazionale nell'ottobre del 1940, disputando in totale 21 incontri segnando 8 reti. Partecipa al Giochi olimpici del 1948 di Londra realizzando 2 reti in 4 partite (di cui una contro la nazionale italiana, eliminata nei quarti di finale dalla squadra danese) e conquistando la medaglia di bronzo. Gioca la sua ultima partita nell'ottobre del 1948 a causa del suo trasferimento in Italia, in quanto al tempo il regolamento della Federazione danese proibiva di rappresentare il proprio paese ai giocatori professionistici; prima di allora lavorava in una ditta di lavori meccanici per automobili. Palmarès Club Competizioni nazionali Campionato danese: 2 - Frem: 1940-1941, 1943-1944 Coppa di Danimarca: 1 - Frem: 1940 Nazionale Bronzo olimpico: 1 - Londra 1948 Modificato March 28 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8383 Joined: 04-Apr-2006 133512 messaggi Inviato March 1, 2022 (modificato) JOHANNES PLOEGER Alla fine dell’estate 1948, la società bianconera acquistò dal Frem Copenaghen, la rivelazione olimpica John Hansen, il quale consigliò al presidente Gianni Agnelli il connazionale Præst, che con lui aveva entusiasmato ai Giochi di Londra, appena conclusi. Purtroppo, il danese comunicò di non essere disponibile per un immediato trasferimento e, così, la Juventus cambiò obiettivo, pur mantenendosi sul mercato danese, poco costoso e ricco di talenti. Hansen, a quel punto, fece il nome di Johannes Pløger, furetto di un metro e settantadue che poteva vantare una grossa esperienza, maturata in otto anni di incontri a livello europeo con la maglia della Nazionale.Anche il Milan, però, era interessato al giocatore: la società rossonera era avvantaggiata rispetto ai bianconeri, avendo già inviato a Copenaghen il proprio segretario Giannotti, per far firmare un pre-contratto. Il dirigente milanista convinse Pløger al passaggio nelle file della sua squadra e, alla fine di dicembre, il danese si mise in viaggio per l’Italia.Durante il tragitto, a Domodossola, John Hansen incontrò l’ex compagno e gli fece presente che la Juventus era disposta a riconoscergli un ingaggio superiore a quello del Milan. Pløger nicchiò, consigliato dal suo legale (che, guarda la combinazione, si chiamava Hansen), in attesa degli sviluppi della situazione. Giunto a Milano, il giocatore trovò il dirigente milanista Busini e il collega juventino Giordanetti. Si scatenò, tra i due club, una battaglia senza esclusione di colpi: Busini offrì una cifra notevole (venticinque milioni), la Juventus rilanciò alzando il tiro di cinque milioni. Il Milan, irretito per l’indebita intrusione, in realtà perfettamente legale, dato che non esisteva ancora un impegno scritto, abbandonò l’asta, lasciando campo libero ai rivali.Il giorno di Capodanno del 1949, Pløger firmò il contratto e il 9 gennaio scese in campo contro la Lazio, mettendo a segno una rete di pregevole fattura. «È un’ala davvero brava – Paolo Bertoldi su “La Stampa” commenta la sua prestazione contro i biancocelesti – questo atteso calciatore di Copenaghen, che al suo giungere nel nostro paese ha fatto sorgere tante discussioni. Ha un gioco sbrigativo e veloce. Non indugia nei personalismi, tanto da suscitare l’impressione di avere poco dribbling, mentre, in realtà, il suo stile tende soprattutto alla praticità. Pløger tocca bene la palla con entrambi i piedi e dimostra un senso del goal. (Oltre alla rete segnata, ha pure colpito un palo). Pur essendo un’estrema, egli si vale della consuetudine anche al ruolo di centro attacco, cosicché non esita a chiudere al centro, ogni qual volta se ne presenti l’occasione. Insomma è un acquisto riuscito, e ieri da Depetrini a Parola, da Gola a Combi, a Chalmers, dirigenti, giocatori e allenatore bianconeri, esprimevano la soddisfazione per averlo In squadra. Il pubblico poi dimostrò la sua soddisfazione con ripetuti applausi».Il suo gioco era scarno, privo di fronzoli: sapeva ancora interpretare il ruolo dell’ala classica, tutta dribbling e cross dalla fascia. La società e i tifosi si aspettavano da lui goal e assist per Boniperti: in realtà, Pløger si mostrò un po’ troppo fragile per il ruolo di attaccante e assai poco adatto a fare l’ala, tanto più che il posto era saldamente presidiato dall’intoccabile Muccinelli. A fine stagione, i conti per lui non furono esaltanti: giocò sedici partite e segnò un solo goal. Venne ceduto al Novara, dove si ambientò meglio, prima di dimostrarsi comunque un buon professionista con le maglie del Torino e dell’Udinese.Particolare da non dimenticare: per non guastare i rapporti con il Milan, la società comunicò ai colleghi milanesi di aver ricevuto dalla Svezia un messaggio di Gunnar Nordahl, centravanti del Norrköping e della Nazionale gialloblu, che offriva i suoi servigi alla Juventus. Quasi per scusarsi dello sgarbo, la Juventus si adoperò per far venire in Italia il famoso Pompiere, da noi ribattezzato Bisonte. Nel cambio ci guadagnarono, senza ombra di dubbio, i rossoneri; Nordahl si dimostrerà, infatti, uno dei più forti attaccanti stranieri che abbiano mai calcato i nostri campi di gioco. https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2008/04/johannes-ploeger.html Modificato March 28 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti