Socrates 8328 Joined: 04-Apr-2006 133069 messaggi Inviato August 13, 2009 (modificato) Modificato June 26, 2022 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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Socrates 8328 Joined: 04-Apr-2006 133069 messaggi Inviato June 26, 2022 MANUELE BLASI https://it.wikipedia.org/wiki/Manuele_Blasi Nazione: Italia Luogo di nascita: Civitavecchia (Roma) Data di nascita: 17.08.1980 Ruolo: Centrocampista Altezza: 178 cm Peso: 77 kg Nazionale Italiano Soprannome: - Alla Juventus dal 2004 al 2006 Esordio: 10.08.2004 - Champions League - Juventus-Djurgarden 2-2 Ultima partita: 22.04.2006 - Serie A - Juventus-Lazio 1-1 57 presenze - 0 reti 2 scudetti Manuele Blasi (Civitavecchia, 17 agosto 1980) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Manuele Blasi Blasi al Napoli nel 2009 Nazionalità Italia Altezza 178 cm Peso 77 kg Calcio Ruolo Allenatore (ex centrocampista) Termine carriera 1º luglio 2017 - giocatore Carriera Giovanili 1995-1998 Roma Squadre di club 1996-1998 Roma 0 (0) 1998-1999 → Lecce 12 (0) 1999-2000 Roma 5 (0) 2000-2003 Perugia 76 (0) 2003 Juventus 0 (0) 2003-2004 → Parma 12 (0) 2004-2006 Juventus 57 (0) 2006-2007 → Fiorentina 31 (1) 2007-2009 Napoli 59 (0) 2009-2010 → Palermo 14 (0) 2010-2011 Napoli 2 (0) 2011-2012 Parma 6 (0) 2012 Lecce 16 (0) 2012-2013 Pescara 12 (0) 2013-2015 Varese 45 (0) 2015 Chennaiyin 10 (0) 2016 Ischia Isolaverde 4 (0) 2016 Chennaiyin 6 (0) 2017 Compagnia Portuale ? (?) Nazionale 1996-1997 Italia U-16-15 20 (1) 1998-1999 Italia U-18 10 (0) 2000 Italia U-20 4 (0) 2000-2002 Italia U-21 6 (0) 2004-2005 Italia 8 (0) Carriera da allenatore 2019-2020 Ħamrun Spartans 2020-2021 Agia Napa 2021 Apolonia Fier 2021-2022 Agia Napa Palmarès Europei di calcio Under-19 Argento Svezia 1999 Europei di calcio Under-21 Bronzo Svizzera 2002 Biografia Nel 2009, a 29 anni non ancora compiuti, ha sostenuto l'esame di maturità presso l'istituto tecnico di Pianura. Caratteristiche tecniche Giocatore Centrocampista centrale votato all'interdizione, giocava principalmente come interno destro o in alternativa come centrale in un centrocampo a 3. Poteva essere impiegato pure da terzino destro e possedeva anche le caratteristiche per fare il regista. È un calciatore che possiede grinta e combattività, tanto che spesso riceveva sanzioni disciplinari. Carriera Giocatore Club Gli inizi tra Roma e Lecce Cresciuto nelle giovanili della Roma, nel 1998 viene ceduto in prestito al Lecce in Serie B. In Salento colleziona 12 presenze, e a fine stagione rientra alla Roma dove viene impiegato saltuariamente dal neotecnico giallorosso Fabio Capello, scendendo in campo in sole 5 occasioni in campionato. Esordisce in Serie A il 22 gennaio 2000 nella gara Roma-Piacenza (2-1). Perugia e Parma Blasi in azione al Perugia nel 2000 Nell'estate del 2000 viene ceduto in prestito al Perugia nell'ambito dell'operazione che portò Hidetoshi Nakata in giallorosso. Nella stagione successiva la società umbra acquisirà l'intero cartellino del giocatore, che resta in biancorosso per tre stagioni, tutte giocate in Serie A. L'allora allenatore Serse Cosmi gli cambiò ruolo schierandolo davanti alla difesa perché inizialmente si presentò come esterno destro del 4-4-2. Nel 2003 è acquistato dalla Juventus che lo gira in prestito per un anno al Parma, dove, in seguito ad un controllo antidoping risalente alla gara del 14 settembre contro il Perugia, risulta positivo al nandrolone e quindi viene prima sospeso in via cautelare e poi squalificato per sei mesi, precisamente dal 17 ottobre 2003 al 17 marzo 2004, pena poi scontata di un mese in appello. Juventus A fine stagione rientra alla Juventus dove ritrova Fabio Capello. Vi resta per le due stagioni in cui la Juventus termina il campionato al primo posto, ma, a causa dello scandalo "Farsopoli", il primo scudetto non viene assegnato ed il secondo revocato. Nella prima stagione si gioca il posto da titolare con Alessio Tacchinardi e Stephen Appiah: schierato di fianco ad Emerson, in quell'anno colleziona 27 presenze in campionato. Nel 2005-2006, invece, è impiegato saltuariamente, complice anche l'arrivo di Patrick Vieira, ma il suo problema viene risolto da Capello che lo "inventa" terzino destro. La migliore partita giocata in questo ruolo è stata quella contro il Bruges in Champions League; quando poi Gianluca Zambrotta viene spostato dalla corsia sinistra a quella di destra per dar spazio a Giorgio Chiellini che ad inizio carriera era proprio terzino sinistro, Blasi torna ad essere una riserva, giocando solo 13 volte in campionato. Con la maglia bianconera conquista la nazionale maggiore. Fiorentina Nell'estate 2006 la Juventus, investita dalla vicenda Farsopoli che la porterà in Serie B, lo cede in prestito con diritto di riscatto alla Fiorentina. Il 22 ottobre 2006, nel corso della partita Fiorentina-Reggina (3-0), segna il suo primo e unico gol in Serie A dopo 139 presenze totali nella massima serie. Al termine della stagione la società viola sceglie di non riscattare il cartellino giocatore. Napoli Blasi (a sinistra) in allenamento insieme al compagno di squadra Leandro Rinaudo Nell'estate 2007 torna quindi alla Juventus, neopromossa in Serie A, e nella seconda metà di agosto passa in compartecipazione al Napoli. Nel primo anno in maglia partenopea Blasi gioca una delle migliori stagioni della sua carriera. L'allora allenatore degli azzurri Edoardo Reja lo schierava da mediano destro e successivamente lo ha definito il giocatore più importante della mia gestione. A dicembre viene deferito dalla FIGC per non aver pagato il proprio procuratore Davide Lippi. Il 22 maggio 2008 il Napoli riscatta per 2,5 milioni di euro l'altra metà del cartellino del giocatore, che diventa al 100% della squadra partenopea. Palermo, ritorno a Napoli Il 31 agosto 2009, a stagione già iniziata e una presenza alle spalle con gli azzurri in Coppa Italia (Napoli-Salernitana 3-0, non era invece stato convocato per le prime due giornate del nuovo campionato), si trasferisce al Palermo in prestito con diritto di riscatto. Esordisce in maglia rosanero nella prima partita utile dopo il suo acquisto, ovvero la terza giornata di campionato, Palermo-Bari (1-1). Per tutta la stagione viene considerato una riserva, sia da Walter Zenga prima che da Delio Rossi dopo, giocando in totale 14 partite in campionato di cui 4 da titolare (una per tutti i novanta i minuti) e dieci volte da subentrante dalla panchina, ed una in Coppa Italia 2009-2010, per un totale di 15 presenze stagionali. Finita la stagione, si aggrega al Milan per disputare una tournée negli Stati Uniti d'America da fine maggio ad inizio giugno, integrandosi piuttosto bene nei meccanismi di gioco dei milanisti. Scaduti i termini del prestito al Palermo, ritorna al Napoli. Subentrato a partita iniziata nelle due sfide di play-off di Europa League contro gli svedesi dell'Elfsborg e partito titolare alla prima giornata di campionato in Fiorentina-Napoli (1-1), eccezion fatta per la nona giornata Brescia-Napoli (0-1) non viene più schierato in campo fino al 18 gennaio 2011, giocando titolare l'ottavo di finale di Coppa Italia vinto per 2-1 sul Bologna. Saranno queste le sue uniche presenze stagionali. Ritorni a Parma e Lecce Il 1º luglio 2011 passa a titolo definitivo al Parma, dove aveva già militato nella stagione 2003-2004, nell'ambito dell'operazione che porta Blerim Džemaili al Napoli. Nella prima parte della stagione 2011-2012 colleziona con la maglia crociata sei presenze in campionato, tutte da subentrante, e una in Coppa Italia. Il 25 gennaio 2012 passa al Lecce a titolo definitivo, tornando a vestire la maglia salentina dopo 13 anni e ritrovando Serse Cosmi, suo allenatore ai tempi del Perugia. Nell'ambito della stessa operazione di mercato, il difensore Stefano Ferrario si trasferisce al Parma con la formula del prestito con diritto di riscatto della compartecipazione. Il secondo esordio con la maglia salentina arriva il 29 gennaio in Lecce-Inter (1-0) della 20ª giornata di campionato. A fine stagione rimane svincolato. Pescara e Varese Il 7 agosto 2012 viene ingaggiato dal Pescara, neopromosso in Serie A, firmando un contratto di durata annuale. Alla fine del campionato, dopo aver giocato 12 partite, il Pescara retrocede. Il 16 luglio 2013 passa al Varese, squadra di Serie B con cui firma un contratto biennale. Debutta in maglia biancorossa nella prima partita utile, cioè il secondo turno di Coppa Italia vinta per 1-0 sul L.R. Vicenza e disputata l'11 agosto 2013, giocando titolare. Chennaiyin e Ischia Isolaverde Nell'agosto 2015, viene ingaggiato dagli indiani del Chennaiyin dell'allenatore Marco Materazzi e vince il campionato battendo in finale il Goa FC. Il 1º febbraio 2016 passa a titolo definitivo all'Ischia Isolaverde militante in Lega Pro Il 22 marzo seguente, dopo sole 4 presenze con la squadra campana, rescinde il contratto per motivi personali. Ritorno al Chennaiyin, Compagnia Portuale Nel 2016 torna a giocare nel Chennaiyin arrivando però nella penultima posizione in classifica. Terminata l'esperienza in India si accorda con la Compagnia Portuale, squadra di Civitavecchia militante nel campionato laziale di Eccellenza. Nazionale Dopo aver giocato per un lungo periodo con le nazionali giovanili, a 24 anni ha esordito in nazionale sotto la direzione di Marcello Lippi, in Islanda-Italia (2-0) del 18 agosto 2004, la prima partita del tecnico di Viareggio sulla panchina azzurra. Ha collezionato in totale 8 presenze. Allenatore Dopo il ritiro nel 2017 e la sua prima esperienza alla guida della Compagnia Portuale, nel 2019 viene assunto come tecnico della squadra maltese degli Hamrun Spartans, dove ha rimpiazzato il vecchio compagno di squadra (ai tempi del Palermo) Giovanni Tedesco. Nonostante il raggiungimento dei quarti di finale in Coppa di Malta, nel febbraio 2020 viene esonerato dalla guida tecnica della squadra. Nel 2020 firma per il club cipriota del Ayia Napa militante nella seconda divisione. Nel giugno 2021 non gli viene rinnovato il contratto ma viene richiamato in panchina ad ottobre 2021. Palmarès Giocatore Club Campionato italiano: 2 - Juventus: 2004-2005, 2005-2006 Indian Super League: 1 - Chennaiyin: 2015 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8328 Joined: 04-Apr-2006 133069 messaggi Inviato June 26, 2022 MANUELE BLASI Nasce a Civitavecchia in provincia di Roma, il 17 agosto 1980. Cresce nella società giallorossa, senza però mai scendere in campo; nell’estate del 1998, viene ceduto a un’altra compagine giallorossa, il Lecce. In Puglia rimane solamente quella stagione, poi ritorna alla Roma, con la quale disputa solamente cinque gare. Il primo campionato del nuovo secolo lo affronta con la maglia del Perugia; finalmente, Manuele può esprimere tutte le sue potenzialità, che sono enormi.Blasi è un giocatore dotato di notevoli doti dinamiche e di grande generosità, anche se, spesso, incorre in ammonizioni per l’eccessiva foga e impetuosità. È molto apprezzato e stimato per la sua grande generosità, essendo una persona di grande umiltà e bontà di animo; per gli stessi motivi, è considerato molto capace di creare la coesione all’interno di una squadra. Rimane in Umbria fino all’estate del 2003, quando viene ceduto al Parma: l’avventura nella città ducale non è per niente fortunata. Manuele è trovato positivo al Nandrolone che gli costa, com’era successo qualche anno prima a Edgar Davids, una squalifica di sei mesi. Ma non tutto il male viene per nuocere. Blasi, infatti, è acquistato dalla Juventus ed esordisce anche in Nazionale, nella sfortunata partita di esordio di Marcello Lippi, contro l’Islanda, il 18 agosto 2004. Nella stessa estate, Manuele si presenta nel ritiro bianconero, dove trova Fabio Capello; schierato di fianco ad un fuoriclasse come Emerson, Blasi disputa un campionato di grandissimo livello, che culmina con la conquista dello scudetto. Forte delle sue trentacinque presenze, si presenta alla partenza del campionato successivo, con la stessa voglia di essere un protagonista. La Juventus, nel frattempo, si è rafforzata con l’arrivo di Patrick Vieira: il fuoriclasse francese va a occupare il posto in mezzo al campo occupato da Blasi, relegandolo in panchina. L’infortunio di Zebina, però, lo aiuta in modo inaspettato. Don Fabio, infatti, lo inventa terzino destro e Manuele dimostra di trovarsi a suo agio anche in quel ruolo, disputando grandi partite, una su tutte contro il Bruges, in Champions League. Purtroppo, l’entusiasmo dura poco, perché Capello sposta Zambrotta a destra, per fare spazio a Chiellini e Manuele ritorna nelle riserve. Comunque sia, grazie alle squalifiche di Vieira e ai soventi infortuni di Emerson, riesce a totalizzare ventuno presenze e a conquistare il suo secondo scudetto consecutivo. Alla fine del campionato 2005-06, è girato alla Fiorentina.GIULIO SALA, DA “HURRÀ JUVENTUS” DELL’AGOSTO 2004 Il suo cartellino è di proprietà della Juventus da due anni, ma prima di quest’estate, non aveva mai provato l’emozione di vestire il bianconero: un anno in prestito al Perugia, un altro al Parma, Manuele Blasi, ora si guarda intorno quasi incredulo: «Avevo fatto sempre e solo le visite mediche, ma mai un giorno con la squadra. Adesso mi trovo in mezzo a giocatori che fino a ieri non osavo neanche sperare di incrociare per strada. È tutto magnifico». Lo incontriamo nel ritiro di Salice Terme, subito dopo pranzo. Qualche minuto rubato al riposo pomeridiano, vitale per chi ha da poco sostenuto un allenamento e, nel pomeriggio, è atteso da altre due ore di fatica, agli ordini di Capello. «Con il mister ho un ottimo rapporto, del resto lo conosco, mi ha allenato già a Roma cinque anni fa – ricorda Blasi – ha una grande personalità, e cosa più importante, riesce a trasmetterla ai giocatori. Finora ho avuto fortuna, mi sono sempre trovato bene con i miei allenatori: con Cosmi a Perugia, dove ci siamo salvati, e con Prandelli a Parma, dove, nonostante tutti i problemi societari, abbiamo chiuso al quinto posto. Di Prandelli serbo uno splendido ricordo, mi è sempre stato vicino, anche nei momenti più bui». La chiacchierata è interrotta da Miccoli che suggerisce: «Chiedigli chi è il compagno più forte». Manuele sorride divertito: «Non c’è bisogno di rispondere… è scontato», poi guardando il collega che si allontana aggiunge: «Fabrizio è un amico, eravamo insieme al Perugia, gli sono molto legato. Qui ho ritrovato anche Matteo Brighi con cui ho giocato a Parma e nell’Under 21. Chiaramente sono i compagni che conosco meglio, con i quali scherzo di più, ma anche con gli altri va tutto a meraviglia: questo è un bel gruppo, che può fare molto bene. L’anno scorso è stata un’annata particolare, visto che è arrivato “solo” il terzo posto. Per tutte le altre squadre sarebbe un fatto positivo, se capita alla Juve, invece si scatenano le polemiche. È normale, è il destino dei grandi». Non c’è frase o parola che Manuele pronunci, dalla quale non traspaiano soddisfazione e ottimismo, anche quando il discorso si sposta sul suo futuro, sul ruolo che dovrà ricoprire in campo e sulla concorrenza da affrontare per una maglia da titolare. «Le competizioni che ci aspettano sono tante e tutti avranno la loro possibilità, starà a me sfruttare al meglio quelle che mi verranno date e, da questo punto di vista, la concorrenza è positiva, è uno stimolo in più. Per quanto riguarda la posizione in campo, va bene tutto… anche in porta, pur di giocare nella Juve». Già, la Juve: il massimo per chiunque, figurarsi per un ragazzo di ventiquattro anni, nel pieno della carriera. «Se sono qui devo dire grazie ai miei genitori, che mi hanno sempre aiutato, e a Valentina, la mia ragazza. Stiamo insieme da sei anni e mezzo, ma, per il momento, non parliamo ancora di matrimonio, è troppo presto. Lei studia Economia Aziendale a Roma, ci vedremo nei ritagli di tempo; a Torino vivrò solo». Della sua futura città Blasi conosce poco o nulla, e quel poco per sentito dire. «Alcuni me ne hanno parlato molto bene, altri meno. Sono convinto che Torino abbia i suoi lati positivi e li scoprirò con piacere. D’altra parte amo uscire con Valentina e con gli amici, ma senza esagerare; credo che, da questo punto di vista, Torino mi calzi a pennello». Niente grilli per la testa dunque: Manuele è un ragazzo concreto, come il gioco che esprime in campo, fatto di qualità, ma anche e soprattutto di tanta sostanza. Non ha riti particolari, gesti scaramantici da compiere prima di una partita. «Mi carico ascoltando un po’ di musica; mi piace l’hip hop in particolare, ma non ho cantanti preferiti, basta solo che non siano italiani. Non perché non siano bravi, intendiamoci... però... non sono il mio genere». L’esterofilia canora di Blasi non rallegrerà i cantautori nostrani, ma per i tifosi bianconeri il ritmo che conta è quello che Manuele riuscirà a imprimere alla manovra. «Mi auguro di poter trovare spazio tra tanti campioni e sono fiducioso. L’importante è stare bene fisicamente, poi spero di riuscire a meritare la fiducia del mister. Poter giocare e vincere nella Juve, sarebbe davvero un sogno». http://ilpalloneracconta.blogspot.com/2012/08/manuele-blasi.html Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti