bidescu 0 Joined: 31-May-2005 141 messaggi Inviato August 3, 2009 (modificato) DOMENICO DURANTE https://it.wikipedia.org/wiki/Domenico_Durante Modificato June 13, 2023 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8441 Joined: 04-Apr-2006 134168 messaggi Inviato August 4, 2009 (modificato) Modificato June 13, 2023 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8441 Joined: 04-Apr-2006 134168 messaggi Inviato January 28, 2022 (modificato) DOMENICO DURANTE https://it.wikipedia.org/wiki/Domenico_Durante Nazione: Italia Luogo di nascita: Murazzano (Cuneo) Data di nascita: 17.12.1879 Luogo di morte: Canale d'Alba (Cuneo) Data di morte: 20.10.1944 Ruolo: Portiere Altezza: - Peso: - Soprannome: - Alla Juventus dal 1901 al 1911 Esordio: 14.04.1901 - Campionato Federale - Juventus-Ginnastica Torino 5-0 Ultima partita: 26.02.1911 - Prima Categoria - Torino-Juventus 2-1 39 presenze - 45 reti subite 1 scudetto Domenico Maria Durante (Murazzano, 17 dicembre 1879 – Canale, 21 ottobre 1944) è stato un pittore e calciatore italiano, di ruolo portiere, che alcune fonti riportano con il nome Luigi. Domenico Durante Durante alla Juventus nel 1906 Nazionalità Italia Calcio Ruolo Portiere Termine carriera 1911 Carriera Squadre di club 1900 Ginnastica Torino 4 (-9) 1901-1911 Juventus 29 (-32) Carriera Giocatore Presente nella rosa della Ginnastica Torino almeno dal novembre 1899, quando disputò una partita di preparazione al campionato successivo. Nella sua prima stagione, Durante fu in forza al Ginnastica Torino, con cui giunse al terzo ed ultimo posto del girone eliminatorio piemontese. Durante fu il secondo portiere della storia della Juventus, ma il primo a ricoprire tale ruolo per più di una stagione. Il suo esordio avvenne contro il Milan il 28 aprile 1901, partita vinta dai rossoneri per 3-2. L'ultima partita avvenne invece nel derby della Mole, il 26 febbraio 1911, partita vinta dal Torino per 2-1. La sua carriera nella porta bianconera durò undici stagioni, in cui collezionò 39 presenze e subì 45 gol. Nel 1905 fu uno dei protagonisti del primo titolo di campione d'Italia della storia della Juventus. Pittore e disegnatore Foot-Ball Club Juventus Association, 1903 Di professione pittore, partecipò a molte esposizioni e fu più volte invitato alla biennale di Venezia. Si distinse particolarmente come ritrattista e paesaggista. Svolse anche l'attività di disegnatore, sotto lo pseudonimo di Durantin. Fu illustratore del mensile Hurrà Juventus e delle campagne promozionali dei bianconeri torinesi. Morì nel 1944 a Canale nelle Langhe. Palmarès Calciatore Club Competizioni nazionali Campionato italiano: 1 - Juventus 1905 Modificato June 13, 2023 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8441 Joined: 04-Apr-2006 134168 messaggi Inviato January 28, 2022 (modificato) DOMENICO DURANTE È il primo portiere della storia bianconera. Pittore di professione, è ingaggiato dai fondatori per difendere la rete della Juventus, nel 1901. Personaggio eccentrico, è ricordato per i celebri baffi e per il rapporto non proprio roseo con gli arbitri; a ogni decisione contestata, infatti, è solito girarsi verso i tifosi e, sventolando il berretto, urlare: «Mi appello al pubblico!» Secondo le cronache del tempo, dà il meglio di se stesso nella ripresa, dopo aver brindato a champagne nell’intervallo. Veste la maglia bianconera per undici stagioni, vincendo lo scudetto del 1905.RENATO TAVELLA, “IL ROMANZO DELLA GRANDE JUVENTUS”Sghignazzava sotto i baffi, il portiere Durante alzando il calice: «... e se il “referée” dà torto, fare il morto il morto il morto...», ripeteva soddisfatto in controcanto, disegnando in volto un’impercettibile smorfia. Giusto il contrario dell’espressione determinata che di abitudine sfoderava in campo, quando aggrottava rughe sopra ciglia cespugliose e, levato il cappello, lo sventolava in direzione del pubblico gridando a gran voce: «Mi appello al popolo!» Un modo pittoresco, tutto personale, per dirsi non d’accordo con una decisione contraria ai suoi colori presa dal “referée” (com’era chiamato l’arbitro stando alla classica dizione inglese). Urlava e si agitava di continuo, mostrava certi occhiacci neri da far paura, il tracagnotto Durante quando era alla difesa tra i pali. Poi rivestiva i panni borghesi e si ricalava nella vita artistica di tutti i giorni, fatta di tele e colori, di quadri solari.VLADIMIRO CAMINITITracagnotto, di baffi (assai) fornito, con occhi rapaci, è una figura di pittore più che meditativo attento alle forme appiccicose della vita. Le sue polemiche con i giudici di linea cominciano e non terminano che al tramonto, quando i giudici con rispettiva sedia e rispettiva bombetta, salmodiando se ne vanno dietro il vociferante pittore. «Ma sono scherzi da fare? Avevo respinto il ball». No, era passato, era infilato, era folgorato. Durante si strizza i baffetti e impreca, poi ci fa una risata. Ogni sua parata impressione il rado passante, il quale si ferma e dice: «Ma cosa fa ca fa cul matt?».DANILO COMINO, ARTEFOOTBALL.COM DEL 19 DICEMBRE 2015L’esordio di Domenico Maria Durante come pittore fu posteriore di un anno a quello da calciatore: avvenne nel 1902 all’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna di Torino. I due quadri che espose in tale occasione non dovettero passare inosservati: infatti, nel 1904, il nostro pittore fu invitato alla mostra organizzata dalla Società Promotrice delle Belle Arti di Firenze, dove il suo quadro “Poeta alla solitudine” vinse il premio della locale Camera di Commercio e Arti.Persone sempre più importanti si appassionavano alla pittura di Durante: alla mostra della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino del 1905, il re d’Italia Vittorio Emanuele III acquistò la sua opera intitolata “Testa di vecchio”. Negli anni successivi, il sovrano comprò altri suoi dipinti: “Dea” nel 1910 e “Collana di Venezia”, nel 1912.Alla fine degli anni Dieci, la carriera di Durante era in rapida ascesa: alla Prima Esposizione Donatelliana di Livorno del 1909, il suo quadro “Profilo” ottenne la croce al merito e la medaglia d’oro, premi che vinse anche il dipinto “Diana” alla Seconda Esposizione Donatelliana di Napoli del 1910.Dal 1907 Durante iniziò a esporre con regolarità alla Biennale di Venezia, una delle più prestigiose rassegne internazionali d’arte al mondo. Negli anni Venti era ormai un pittore affermato, i suoi quadri si incontravano in collezioni private non solo italiane, ma anche inglesi, tedesche, statunitensi, peruviane, argentine, russe, del Principato di Monaco, ecc.Per i suoi meriti, nel 1921, Durante fu nominato Socio onorario dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, l’istituzione in cui studiò.Nella Torino dell’epoca, il pittore di maggior successo era Giacomo Grosso, professore all’Accademia Albertina di Belle Arti; era specialista in ritratti di esponenti della nobiltà o dell’alta borghesia e in quadri di avvenenti fanciulle nude, che entusiasmavano il pubblico maschile.Grosso esibiva una raffinata tecnica accademica e cercava il facile successo presso la parte più conservatrice - e facoltosa - del mondo artistico di Torino. Va detto che se la città era all’avanguardia nell’industria, non lo era certo nell’arte: vi dominava una tranquilla pittura accademica di tradizione ottocentesca, che era detestata dagli innovatori come Boccioni e i futuristi, che cercavano di far progredire l’arte scontrandosi con l’ostilità della critica ufficiale.«Noi denunciamo al disprezzo dei giovani tutta quella canaglia incosciente che (...) a Torino incensa una pittura da funzionari governativi in pensione». (Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla, Gino Severini; Manifesto dei pittori futuristi, 1910).Disinteressato al futurismo, al cubismo e alle novità in generale, Durante si trovava perfettamente a suo agio in questo ambiente ancorato al passato. Come Grosso, si specializzò nel genere del ritratto. I suoi quadri, quasi sempre firmati “D.M. Durante”, sono basati su una grande abilità tecnica ed esibiscono spesso riferimenti all’arte del passato, in particolare a quella del Rinascimento italiano.Dagli anni Dieci, Durante dipinse diversi ritratti di ragazze della campagna piemontese; sono opere che si concentrano soprattutto sui volti delle giovani e, in particolare, sui loro sorrisi.«Non avete mai fatto un’istantanea ad un gruppo di ragazze di qualsiasi condizione, ignare dell’attentato fotografico e quindi sorprese nel loro più comune atteggiamento? Ebbene, avrete notato, che, su dieci, nove almeno erano ridenti». (Domenico Maria Durante).Durante non interruppe definitivamente la sua relazione con la Juventus nel 1909. Tornò a giocare nella stagione 1910-1911, seppur per una sola partita, e in seguito collaborò a “Hurrà!”, il primo bollettino ufficiale di una squadra di calcio italiana, nato nel 1915 per tenere i contatti tra il Football Club Juventus e i suoi molti soci impegnati nella Prima Guerra Mondiale. Inoltre, Durante realizzò alcuni manifesti promozionali della Juventus; in queste opere scelse di firmarsi con il soprannome che gli diedero i suoi ex compagni di squadra: “Durantin”.Per tutta la sua vita, Durante fu fiero del suo passato da calciatore: lo dimostra il suo “Autoritratto in maglia della Juventus” della fine degli anni Venti, dipinto quando aveva quasi cinquant’anni. Come tutti i suoi quadri, è pieno di citazioni all’arte del passato: come un ritratto del quattrocento, è dipinto con la tecnica dell’olio su tavola e contiene un’iscrizione in basso. In essa, Durante si definì con orgoglio “campione di calcio et pittore”. http://ilpalloneracconta.blogspot.com/2009/08/luigi-durante.html#more Modificato April 22, 2022 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti