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CRAZEOLOGY

Irregular Season 08/09... Sempre Da Annullare...

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http://iltempo.ilsole24ore.com/datasport/?...TY1OTgueG1sIjt9

Catania: Pulvirenti 'Moratti venga deferito'

'Aspetto un analogo provvedimento a quello per Lo Monaco'

Il numero uno del Catania Pulvirenti risponde a tono a Moratti che aveva definito il comportamento di Lo Monaco 'incivile'. 'Ha adoperato dei termini per i quali diventa opportuno l'intervento degli organi inquirenti della Federazione italiana gioco calcio' afferma il presidente della societa' etnea, Antonino Pulvirenti, che si aspetta 'un analogo provvedimento e medesima tempistica' rispetto a quello adoperato per il dirigente del Catania. Il presidente Moratti non conosce Pietro Lo Monaco e si e' permesso di offenderlo direttamente definendolo un incivile. Da lui mi sarei aspettato ben altra presa di posizione'.

.ok

Modificato da karel

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Condannato l' ex sarto dell' Inter

Domenico Brescia, il ?sarto della Pinetina?, l' uomo che prima di finire in cella per spaccio di cocaina entrava e usciva dagli spogliatoi e dai ritiri dell' Inter a suo piacimento magari per sistemare al volo i pantaloni e le giacche dei giocatori nerazzurri e soprattutto gli abiti dell' ex allenatore Roberto Mancini, ? stato condannato a otto anni di carcere per traffico di droga. Brescia, arrestato la sera del 15 maggio scorso dai carabinieri del Ros su richiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia Marcello Musso, ? comparso ieri davanti al gup Simone Luerti per lo spaccio di due chili di cocaina, una vicenda che risale al 2006 e che ha visto finire in manette assieme all' amico di mister Mancini anche Francesco e Massimo Castriotta, Antonio Mazzilli e Marco Brunetti. Al termine del rito abbreviato, Brescia - nel frattempo raggiunto in cella da un altro ordine di custodia cautelare per spaccio - si ? visto condannare a otto anni di reclusione, uno in pi? di quelli richiesti dall' accusa, mentre dieci anni pi? uno per la continuazione sono stati inflitti a Francesco Castriotta, quattro al fratello di quest' ultimo e sei anni e otto mesi a Mazzilli e Brunetti. Il nome di Brescia era salito alla ribalta delle cronache soprattutto dopo la scoperta che le sue telefonate con alcuni giocatori dell' Inter e con Roberto Mancini (col quale Brescia parlava di un latitante) erano state intercettate dai carabinieri ed erano finite per la valutazione sul tavolo del pm Marcello Musso, dove del resto ancora giacciono.

http://archiviostorico.corriere.it

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Incredibile Moratti:

"Maradona in arrivo all'Inter"

La rivelazione ? stata fatta da Massimo Moratti all'ex direttore della giornalaccio rosa dello Sport, Candido Cannav?.

Il patron nerazzurro, in una chiaccherata con il celebre giornalista, ha rivelato che l'ex campione del Napoli lavorer? per l'Inter come osservatore per il Sudamerica (nella foto Maradona appare con la giacca dell'Inter in un recente incontro del Boca Juniors) dove avr? il compito di scoprire i giovani talenti argentini.

"Penso che legheremo Diego a noi - ha detto Moratti -. Lui rappresenta qualcosa di importante. Mi pare che adesso sia fuori dal tunnel". Il tutto ? nato qualche mese fa dopo una cena tra il numero uno dell'Inter e il Pibe de Oro.

ELOGIO A MOURINHO - Moratti elogia non solo Maradona ma anche Mourinho di cui si ? gi? calcisticamente innamorato. "Mi sembra che sappia trasmettere il giusto carisma alla squadra. L'Inter deve ancora migliorare nel gioco ma la sua personalit? si ? vista ad Atene. Mancini? Mi spiace ma aveva rotto con la squadra".

QUARESMA? UNO SFIZIO - "Quaresma l'ho preso controvoglia proprio per non lasciare buchi nel progetto di Mourinho. Ora bisogner? veder qualcuno ma non ? facile con gli stipendi che prendono qui".

http://sport.alice.it

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TREMANO I MORATTI PER L?INCHIESTA SULLA QUOTAZIONE (?GONFIATA?) DELLA SARAS

PROCURA MILANO: DANNI AL MERCATO PER 770 MLN PER RIPIANARE I DEBITI DELL?INTER

MAIL GALEOTTA DELLA JP MORGAN: 500 MLN PER COPRIRE I DEBITI DI MASSIMO MORATTI

Walter Galbiati per ?la Repubblica?

Quel titolo valeva tra 4 e 5 euro per azione. Invece le banche e la famiglia Moratti lo hanno piazzato sul mercato a 6 euro. E per farlo, secondo la ricostruzione del consulente tecnico della procura di Milano, Marco Honegger, non avrebbero pubblicato alcuni dati rilevanti nel prospetto informativo.

Che la quotazione di Saras, la societ? di raffinazione di Sarroch, non fosse stato un grande affare per il mercato, lo si era capito fin da subito, quando il giorno successivo alla quotazione, avvenuta il 18 maggio 2006, il titolo aveva perso oltre il 10 per cento del suo valore. Il consulente tecnico ha ricostruito in un documento di oltre 400 pagine i motivi di quella debacle. E ha ipotizzato che l?incasso della quotazione sia servito soprattutto a un ramo della famiglia, quello di Massimo Moratti, per far fronte ai debiti dell?Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni.

Tutti, gli analisti, i banchieri e gli investitori istituzionali avevano capito, durante le varie tappe che hanno portato la Saras in Borsa, che quella valorizzazione era troppo elevata, eppure nessuno ha fatto nulla per correggere il tiro. Un dato ? emerso chiaramente dall?analisi di Honegger: l?utile di gruppo, il principale indicatore su cui calcolare il valore della societ?, era "gonfiato". ?Si ? potuto riscontrare che l?informativa da Prospetto - scrive il consulente - non aveva evidenziato l?esistenza di una considerevole componente di utili non ricorrente nei dati storici, dati unici su cui basarsi per la decisione di investimento (quantomeno per il pubblico indistinto)?.

La mancanza si riferisce all?utile 2005, pari a 292,6 milioni di euro. Una cifra riportata tale e quale nel prospetto, senza avvisare i risparmiatori che il dato era "gonfiato" da utili derivanti dalle scorte di magazzino. Dalla documentazione sequestrata dalla Guardia di Finanza presso Jp Morgan, una delle banche advisor per la quotazione, invece, emerge chiaramente che nei report su Saras redatti prima della quotazione, gli analisti, compresi quelli di Morgan Stanley e Caboto di Banca Intesa (gli altri due advisor dei Moratti) prendono in considerazione gli utili depurati ("comparable") per calcolare il valore delle societ? di raffinazione.

Gli unici a non farlo sono quelli di Jp Morgan. La stessa Saras, come sostiene il consulente, si accorge dell?errore e a partire dal comunicato stampa del 25 ottobre inizia a fornire i dati di utile relativi ai trimestri, cos? come lo richiede la prassi degli analisti. A febbraio 2007, in un altro comunicato, la societ? svela che l?utile netto rettificato per il 2005 ? di 230 milioni di euro. Con questi profitti, il valore per azione di Saras sarebbe stato tra i 4,1 e i 5,1 euro e non tra i 5,25 e i 6,5 euro, come indicato nel prospetto.

Non vi ? nessuna giustificazione di un prezzo di 6 euro nemmeno negli studi delle tre banche che hanno partecipato alla quotazione: ?Sulla base delle valutazioni rettificate delle banche d?affari partecipanti all?operazione, il range avrebbe dovuto collocarsi tra i 4 e i 5 miliardi di euro (ossia tra i 4,4 e i 5,6 euro per azione); dunque inferiore di 700 milioni a quello definito in Prospetto Informativo?, sostiene la consulenza.

Non ? un caso, quindi, che le quotazioni di Saras, dal giorno dello sbarco in Borsa a oggi, si siano allineate ai valori stimati dagli analisti. Se n?erano accorti fin da subito gli investitori istituzionali del calibro di Morley, Strategic Market Analysis, Moore, Plutus, Generali e Polygon, che gi? in fase di quotazione ("bookbuilding") avevano ridotto significativamente o cancellato gli ordini di acquisto.

Perch? allora spingere il prezzo di quotazione? Le email sequestrate dagli inquirenti offrono qualche indicazione. ?? vitale che davanti al prezzo ci sia un 6?, scriveva il numero uno di Jp Morgan, Federico Imbert, a un suo collega, mentre il bookbuilding attraversava una fase critica. Jp Morgan, oltre alle commissioni per il collocamento, otterr?, cosa taciuta nel prospetto, anche il mandato dalla famiglia Moratti per gestire attraverso la sua filiale di private banking, i lauti proventi della quotazione.

Un altro banchiere di Jp Morgan, Emilio R. Saracho (probabilmente del private banking) svela in una email un ulteriore dettaglio: ?Devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cio? da entrambi fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, e cos? quella parte non la vedremo per lungo tempo?.

Sempre Imbert, il 14 marzo 2006, alza il sipario sui presunti interessi di Banca Intesa: ?Parlato a lungo con Miccich? di Intesa. ? contento del lavoro fatto insieme su Saras e Intercos. ? personalmente a disposizione per stimolare forza vendita specialmente su Saras. Chiede di informarlo se vediamo problemi o sgranature. Tiene ovviamente molto al successo data l?esposizione sua e di Passera con i Moratti. ? stato da lui Galeazzo Pecori Giraldi di Morgan Stanley consigliando di non esagerare sul prezzo. Lui crede che lo faccia per invidia nei nostri confronti?.

In un documento, poi, trovato presso la Jp Morgan, intitolato "Materiale di discussione", si spiega la scelta di affiancare un aumento di capitale, non necessario, alla vendita di titoli da parte della famiglia. Se cos? non fosse, ?verrebbe evidenziata una scarsa propensione ad investire e si darebbe l?idea che la propriet? vuole solo fare cassa, prestando il fianco a critiche su altre iniziative (metti i soldi nell?Inter)?.

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JP MORGAN E QUELLI DI BANCAINTESA COME MICCICH? ERANO AL CORRENTE DEI MORATTI ?GONFIATI??

Sono semplicemente clamorose le conclusioni cui sono arrivati i periti della Procura di Milano sulla quotazione in Borsa di Saras, la societ? della famiglia Moratti che nel maggio di due anni fa ? entrata a Piazza Affari.

Le rivelazioni sulla perizia condotta dal consulente tecnico, Marco Honegger, indicano che quella quotazione ? stata gonfiata e che il titolo non poteva essere quotato a 6 euro. Il giorno dopo la quotazione migliaia di azionisti e tifosi dell?Inter si sono accorti subito che qualcosa non funzionava perch? le azioni cominciarono a precipitare e anche oggi, nonostante il boom del petrolio, il popolo bue soffre paurosamente.

L?aspetto pi? clamoroso dell?inchiesta che appare oggi su ?Repubblica? riguarda comunque le email che nel 2006 si scambiarono i banchieri protagonisti della quotazione Saras, in prima fila Federico Imbert e Emilio Saracho di JP Morgan che scrive testualmente: ?devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro da entrambi i fratelli (Moratti) ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, e cos? quella parte non la vedremo per lungo tempo?.

In poche parole la perizia dice che banchieri di JP Morgan e quelli di BancaIntesa come Miccich?, erano forse al corrente che la quotazione del titolo a 6 euro fosse gonfiata per venire incontro al fabbisogno dei Moratti e dell?Inter.

Il popolo bue degli azionisti non lo sapeva, e ancora piange.

Dagospia.com

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Inter - Moratti e Saras: il grande bluff...

Nuovi guai giudiziari in vista per l'Inter e per Massimo Moratti? Cos? sembra, visto che la Procura di Milano e la Guardia di Finanza stanno indagando sulla quotazione in borsa della Saras, l'aziena di famiglia dei Moratti. Lo rivela questa mattina il quotidiano La Repubblica.

Secondo la Procura milanese, lo sbarco in borsa del gigante petrolifero meneghino sarebbe avvenuto con numeri gonfiati con l'obiettivo di far aumentare il prezzo delle azioni e rastrellare sul mercato fondi necessari ad appianare i debiti (circa 500 milioni di euro) contratti da un ramo della famiglia verso una serie di istituti di credito, tra cui Banca Intesa. L'ipotesi di reato a cui stanno lavorando gli inquirenti ? quella di falso in prospetto.

Sulla base di alcune e-mail inviate dalla banca d'affari americana Jp Morgan al vaglio della Guardia di Finanza, pare proprio che 'il ramo della famiglia' in questione sia quello che fa capo a Massimo Moratti e alla gestione dell'Inter. Insomma il massimo dirigente nerazzurro per la sua 'munifica' campagna di rafforzamento della squadra negli ultimi anni ha costretto la Saras a una serie di 'sacrifici' finanziari che avrebbero messo in crisi l'azienda, costretta a trovare un escamotage per appianare i debiti.

D'altronde quando si ha a libro paga un allenatore come Mancini che guadagna un bel p? di milioni di euro all'anno per starsene a spasso, senza contare i contratti faraonici firmati (come non ricordare i 15 miliardi di lire all'anno a Recoba...) nel corso degli anni con giocatori che non sempre hanno dimostrato sul campo il loro valore, parlare di 'gestione non proprio oculata' ? solo un eufemismo...

http://www.realsports.it

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In manette avvocato dei boss Lo Piccolo e procuratore vicino a Palermo calcio

Marcello Trapani, penalista dei due capi mafiosi, li avrebbe aiutati durante la latitanza

PALERMO - Un avvocato e un procuratore di calcio, ritenuti vicini ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, sono finiti in carcere a Palermo. Si tratta dell'avvocato Marcello Trapani, penalista, accusato di associazione mafiosa e di Giovanni Pecoraro, che ha anche lavorato per la societ? del Palermo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione.

L'ARRESTO - L'avvocato Trapani era stato nominato difensore di fiducia dai boss Sandro e Salvatore Lo Piccolo. Il penalista, che ? anche procuratore sportivo per conto di molti giovani calciatori del Palermo, avrebbe fatto da tramite con i capimafia e alcuni imprenditori che avevano interesse a contattare i Lo Piccolo. A Marcello Trapani viene anche contestato di avere acquistato un giubbotto antiproiettile per conto dei Lo Piccolo, durante la loro latitanza. Il penalista, secondo quanto emerge dall'inchiesta dei pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, avrebbe anche fatto avere ai boss materiale giudiziario che riguardava inchieste sulle cosche mafiose. Le intercettazioni, non solo ambientali ma anche video, effettuate nello studio del penalista hanno fatto emergere che Trapani quando incontrava Calogero Lo Piccolo, figlio del capomafia non parlava, ma i due si scambiavano ?pizzini? in modo da tentare di evitare le intercettazioni. I foglietti sono stati poi recuperati dagli investigatori tra i rifiuti in cui venivano buttati.

INTIMIDAZIONI - Intimidazioni ai dirigenti del Palermo Calcio sono state commissionate in passato dagli uomini dei Lo Piccolo. Il retroscena emerge dall'inchiesta che ha portato all'arresto di Trapani e Pecoraro. Il collaboratore di giustizia Andrea Bonaccorso ha infatti confessato di essere stato l'autore dell'intimidazione rivolta all'ex direttore sportivo del Palermo Rino Foschi, al quale tre anni fa venne recapitata un testa d'agnello mozzata. Secondo il pentito il gesto venne compiuto su mandato dei boss Lo Piccolo, che volevano partecipare alla spartizione di alcuni appalti commissionati dal presidente Maurizio Zamparini e che riguardavano affari personali e non del Palermo Calcio. Gli inquirenti sottolineano nel provvedimento che ha portato all'arresto dei due professionisti, che Zamparini non si ? mai piegato alle intimidazioni ed ha, anzi, allontanato alcune persone dalla societ? sportiva in modo da evitare qualsiasi interferenza da parte dei mafiosi.

http://www.corriere.it/cronache/08_settemb...44f02aabc.shtml

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http://carta.ilmessaggero.it/view.php?data...p;type=STANDARD

Sono talmente onesti, che per loro ? stato istituita la nuova norma "'iscrizione sulla promessa di ripianamento perdite"

L? si parla di 30 milioni dovuti anche all'acquisto di Muntari e Mancini...

Mancano gli altri che sarebbero stati aggiunti qualche ora dopo... Ovvero quelli di Quaresma...

Questi non solo promettono di ripianare un tot ma che fanno? All'ultimo momento aumentano la voragine? Magnifico. :261:

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La Pravda rosa, quella della Sera e cose che voi umani?

24 Settembre 2008

Non mi pare una grande novit? che il giornale rosa che si trova sul bancone dei gelati nei bar dello sport non abbia scritto nulla (cos? mi dicono, mica la leggo io) sull'inchiesta Saras. Saras non ? un calciatore cileno, ma la societ? dei Moratti che - secondo una consulenza della Procura - sarebbe stata sopravvalutata a danno degli investitori per aiutare uno dei due fratelli a pagare 500 milioni di euro di debiti (escluso Recoba!). Vedremo come andr? a finire, ma la sabbia sembra gi? arrivare a palate. Anche dai cuginetti del Corriere, le cui pagine di calcio sono redatte alla Pinetina. Ma, in fondo, la pravdizzazione-verdellizzazione della rosea non ? una novit?. La cosa formidabile ? un'altra, letta sul Corriere (ma ? un'anticipazione di Style). L'articolo ? sulla trib? della boxe, sui vip che gi? sono vip e in pi? pensano sia figo salire sul ring. Si scopre che Giovanni Cobolli Gigli, purtroppo presidente della Juve, e Carlo Buora, vicepresidente della Telecom (e, malgrado il Corsera non lo scriva, anche della squadra che indossa scudetti altrui) ai tempi dell'Universit? erano grandi amici (s?, ok, anche adesso) e si allenavano nei sotterranei della Bocconi: " E a quanto raccontano i testimoni, tra i due era Cobolli Gigli a finire pi? spesso al tappeto".

Ma va?

Christian Rocca

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Polemica a Speciale Novantesimo tra Galeazzi e Baresi, sponda Inter, che si presenta alle interviste al posto del mitico special one...

"scusi ma ? la seconda volta che il vostro allenatore diserta le interviste e visto che le televisioni pagano fior di miliardi, ogni tanto vorremo parlare con lo special one invece che con lo special two"

sefz

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Striscioni davanti al tribunale: ?Giustizia per Gabriele?

Processo Sandri, l'agente non si presenta

Annullata l'udienza preliminare

Accolta un'eccezione della difesa.

?E Spaccarotella non c'? per paura degli ultr??.

AREZZO - ? stata annullata l'udienza preliminare del processo per l'omicidio di Gabriele Sandri, il tifoso ucciso lo scorso 11 novembre nell'area di servizio di Badia al Pino. L'imputato ? l'agente Luigi Spaccarotella. L'avvocato di Spaccarotella, Gianpiero Renzo, ha spiegato che il gup Simone Salcerini ha accolto un'eccezione della difesa che sostiene che ad uno dei due legali dell'agente non ? stato notificato l'avviso di chiusura delle indagini. I legali di Spaccarotella hanno quindi affermato che ? stato annullato il decreto di fissazione dell'udienza preliminare, e che la procura dovr? redigere un nuovo avviso chiusura indagini e notificarlo alle parti interessate. Per la fissazione della nuova udienza, hanno spiegato i legali, ci vorr? un mese e mezzo o due.

SPACCAROTELLA - All'udienza non si ? presentato l'agente di polizia, per il timore legato alla presenza degli ultr?. ?Chiederemo il rito abbreviato condizionato allo svolgimento di alcuni atti: l'esame delle perizie di parte e un sopralluogo per capire come erano posizionati i testimoni?, aveva dichiarato ai giornalisti l'avvocato Francesco Molino prima dell'inizio dell'udienza. ?Se il gup non conceder? il rito abbreviato condizionato non accetteremo il rito abbreviato semplice e si andr? al dibattimento?, ha aggiunto Giampiero Renzo, l'altro legale dell'agente. Linea difensiva che dovrebbe essere confermata nella prossima udienza.

PAURA DEGLI ULTRAS - Sandri, tifoso laziale 26enne, rimase ucciso nel novembre del 2007 da un colpo esploso da Spaccarotella per sedare la rissa tra il gruppo di amici del giovane e alcuni tifosi juventini, scoppiata in un autogrill vicino ad Arezzo. Stando alla ricostruzione fornita allora dalla questura di Arezzo, l'agente ha sparato dalla carreggiata opposta dell'autostrada dopo essersi accorto dello scontro in corso. L'episodio aveva scatenato la rabbia del mondo ultras, e in alcune citt? d'Italia si registrarono episodi di violenza e di vera e propria guerriglia urbana.

STRISCIONI - E a causa della paura degli ultr?, l'agente ha scelto di non presentarsi in aula. ?Luigi Spaccarotella non sar? in aula per i timori dovuti alla presenza di ultras e per le minacce che possono far pensare ad un pericolo concreto?, aveva annunciato Renzo ai giornalisti. ?(Di vederlo) ci speravo, ma non ci credevo?, ha commentato il padre di Gabriele prima dell'inizio dell'udienza. Alla domanda se l'agente abbia ricevuto minacce dirette, l'avvocato ha risposto: ?Non lo posso dire, non abbiamo presentato denunce, ma basta vedere a Roma manifesti e scritte che sono gi? indizi di minaccia?. La situazione fuori dal tribunale per? ? rimasta tranquilla. Alcuni amici di Sandri hanno srotolato uno striscione con la scritta: ?? ora che sia fatta giustizia per Gabriele?.

25 settembre 2008

Corriere della Sera on line

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ABBIATI: CONDIVIDO IDEALI FASCISMO

(ANSA) - MILANO, 25 SET - 'Non ho vergogna a manifestare la mia fede politica. Del fascismo condivido ideali come la Patria e i valori della religione cattolica'.

In una intervista concessa a 'Sportweek', il portiere del Milan Christian Abbiati ha accettato di parlare della sua vita fuori dal campo e ha rivelato che alle ultime elezioni ha votato per La Destra. 'Del fascismo rifiuto le leggi razziali, l'alleanza con Hitler e l'ingresso in guerra, ma mi piace la capacita' che aveva di assicurare l'ordine'.

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25 Settembre 2008

Che Sar?s, Sar?s...

Scrivevo di emmemmme Massimo Moratti nel blog il 23 aprile 2007, diciassette mesi fa:

?Ogni tanto il fratello maggiore Gianmarco gli chiede di mettere una firma sui collocamenti. La gente si fida di lui, del suo aspetto da Bugs Bunny buono. E cos? ? stato anche per il debutto di Saras in Borsa. I Moratti hanno incassato 1,7 miliardi di euro, ne avevano bisogno per rinforzare la squadra. Il titolo fu quotato a 6 euro in un momento di crollo del settore energetico. Chi lo compr? perse il 12% in un solo giorno. Riassunto: qualcuno decide che il prezzo di 6 euro ? giusto, i risparmiatori ci credono, comprano, perdono. I Moratti e le banche ci guadagnano e la procura indaga. La Consob dov?era? Cardia illuminaci.?

Emmeemme farfugli? di querele contro di me di cui non ho avuto notizia. Quelle che ho comunque mi bastano.

Diciassette mesi dopo il post ?Senza rubare?, il 23 settembre 2008, il consulente tecnico della Procura di Milano ha descritto l?operazione Saras in 400 pagine.

Il consulente, come riportato da Repubblica: ?ha ipotizzato che l?incasso della quotazione sia servito soprattutto a un ramo della famiglia, quello di Massimo Moratti, per far fronte ai debiti dell?Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni di euro?.

In sostanza le azioni sono state quotate a un prezzo molto superiore al loro valore. I Moratti e le banche hanno incassato. Chi ha comprato ha perso 770 milioni di euro.

Le banche hanno offerto un aiuto prezioso per la collocazione dei titoli. Le email sequestrate dalla magistratura:

- ?E? vitale che davanti al prezzo ci sia un 6?, Federico Imbert, Jp Morgan

- ?Devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cio? da entrambi i fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, cos? quella parte non la vedremo per lungo tempo? Emilio Saracco, Jp Morgan

- ?Parlato a lungo con Miccich? di Intesa. E? contento del lavoro fatto insieme su Saras e Intercos. E? personalmente a disposizione per stimolare forza vendita specialmente su Saras. Chiede di informarlo se vediamo problemi o sgranature. Tiene ovviamente molto al successo data l?esposizione sua e di Passera con i Moratti. E? stato da lui Galeazzo Pecori Girali di Morgan Stanley consigliando di non esagerare sul prezzo. Lui crede che lo faccia per invidia nei nostri confronti? Federico Imbert, Jp Morgan.

Che Sar?s, Sar?s ?:

- Moratti, incasso 1,6 miliardi di euro

- Jp Morgan, incasso 26,7 milioni di euro

- Banca Caboto, incasso 18 milioni di euro

- Morgan Stanley, incasso 20,9 milioni di euro

- Azionisti, perdita 770 milioni di euro.

beppegrillo.it

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UEFA: TASK FORCE CONTRO CORRUZIONE E CALCIO SCOMMESSE

(

http://www.agi.it

Tranquilli... c'? WalterGagg...

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http://www.corriere.it/spettacoli/08_sette...44f02aabc.shtml

a fil di rete

Ma dove sono finiti

i giornalisti sportivi?

Jos? Mourinho ? uno sbruffone; ce ne sono tanti nel mondo del calcio

Ma dove sono finiti i giornalisti sportivi? Jos? Mourinho ? uno sbruffone; ce ne sono tanti nel mondo del calcio. Quando fa le sue intemerate contro i giornalisti, assumendo toni da profeta del calcio, dimentica (e il suo presidente Massimo Moratti non glielo ricorda) che con tre attaccanti come Ibrahimovic, Adriano e Cruz (pi? tutti gli altri, la cui somma totale, in termini di ingaggio, servirebbe a ridurre il debito nazionale) anche Gianni De Biasi sarebbe un allenatore da primato.

Jos? Mourinho ? uno sbruffone antipatico; ce ne sono tanti nel mondo del calcio. Anche Marcello Lippi lo ?; pi? antipatico che sbruffone. Per? Jos? Mourinho ? uno che ha capito subito come funzionano i media in Italia: da questo punto di vista ? special one. Dopo il derby perso si ? presentato, per obbligo contrattuale, davanti alle telecamere: con gentilezza, con garbo, con poche parole qualcuno avrebbe potuto fargli notare che la sua squadra di superassi non era mai stata pericolosa. Ma i giornalisti sembravano intimoriti, ponevano le domande con mille cautele. Ed ecco la trovata che permette a Mourinho di apparire un genio (per mancanze di prove).

Le domande le fanno gli ex calciatori: ciao Jos?, ciao Mourinho, come stai, tutto bene? ?Pragmatismo ? pragmatismo ? dice il Nostro, gli altri lo assecondano e la mala educaci?n diventa una virt?. A Sky le domande terribili le fanno Gianluca Vialli e Billy Costacurta ma sono domande cos? difficili che nemmeno loro le capiscono. Il Nostro ha buon gioco a liquidarli in fretta. Alla ?Domenica sportiva? le domande difficili le fanno Fulvio Collovati (l'unico che ha osato criticare Mourinho ma ? subito stato fermato dai pompieri presenti in studio) e Salvatore Bagni. Gi? ? arduo per noi capire cosa voglia dire Bagni, figuriamoci per quello sbruffone di Jos?: lo ha steso in un nano secondo. Ma i giornalisti dove erano, dove sono? E cosa avr? voluto dire Carlo Paris sostenendo che Mourinho ? uno che ?parla fuori dal coro??

Aldo Grasso

30 settembre 2008

:haha::haha::haha::haha:

anche se l'autore del pezzo ? un giornalaio bovino mh:haha::haha::haha::haha::haha:

Modificato da BigBear

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ritornano a perdere e non si smentiscono mai

con gli ex juventini gi? pienamente integrati :piangina::piangina::piangina::piangina::piangina::piangina::piangina:

Sport http://www.affaritaliani.it/sport/vieirain...itro300908.html

Furia Inter/ Vieira riapre il fuoco: "L'arbitro ? stato decisivo nella nostra sconfitta"

Marted? 30.09.2008 14:50

Veleni post derby, Moratti: errori arbitrali esagerati nel derby. Galliani: "Ora bisoga confermarsi con le piccole"

Mourinho si becca con Collovati e Lotito GUARDA IL VIDEO

L'Inter insiste: il risultato del derby ? stato falsato da Morganti e dalla sua terna. Dopo la rabbia di Ibrahimovic nel post partita ("Ha vinto l'arbitro") e il self control di Moratti con un pizzico di veleno incorporato ("Mi ? sembrato tutto un po' esagerato"), ? Patrick Vieira a scendere in campo. L'ex di turno (in giovent? venne tesserato dal Milan ma fu amore breve) non ha per niente digerito il ko e i titoli che hanno glorificato Ronaldinho e la banda rossonera: "Non penso che il Milan abbia giocato meglio di noi, ma ha vinto ed ? questa la cosa che conta", esordisce.

Poi l'ex centrocampista dell'Arsenal se la prende con l'arbitro. Senza mezzi termini lo attacca frontalmente: "L'arbitro fa parte del gioco, una volta ? contro una volta pu? essere a favore, ma credo che in questa partita il direttore di gara sia stato decisivo. Noi, per?, non possiamo dare tutte le colpe all'arbitro, anche noi abbiamo sbagliato".

Meglio dimenticare il derby e le sue scorie negative. Dal campionato alla Champions League, si prepara la sfida con il Werder Brema. "Un avversario importante, ma dobbiamo far vedere che siamo una grande squadra e in genere le grandi squadre non perdono mai due gare consecutive. Abbiamo vinto la prima gara di Champions League, adesso ? importante vincere anche contro il Werder perch? andare a 6 punti in due partite sarebbe una gran bella cosa".

:haha::haha::haha::haha::haha::haha::haha::haha::haha:

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La ?rupture? di Mourinho

Un po? Sarkozy e un po? Celentano, ? un sasso nel nostro melmoso calcio

Rifiuta i balletti di Sky, e il vuoto-immagine non ingoia lui, ma Ilaria D?Amico. Se parla ai giornalisti, fornisce la notizia e anche il titolo gi? pronto. Se non ci parla, se lascia il microfono al suo vice Baresi (rivoluzione democratica che profuma d?America, di ticket, di yes we can) la notizia ? soltanto che ?lui? non ha parlato. Se invece di sedersi in panchina tira fuori un panchetto in riva al prato, ecco il dibattito sulla comodit? dei panchetti sull?erba, e com?? che nessuno ci ha mai pensato prima. Non insulta l?arbitro, gli mette la mano sulla spalla e lo rimanda a lavorare: vai vai, che non c?? tempo. Poi dice: ?Dell?arbitro non parlo, perch? voglio essere in panchina la prossima partita?. L?ecumenismo sindacale del rispetto per i colleghi non sa neanche cos??, crede (come tutti) che il campionato sia roba di quattro squadre, ma ha il coraggio di dirlo. La sua parola ? pura sintesi e modernit?: ?Il Milan ha segnato un gol e noi nessuno. E? la storia della partita?. Una rivoluzione, in un paese dove c?? ancora gente che, pur essendo stata all?estero, si ostina a dire ?la palla non voleva saperne di entrare? come ai tempi di Carosio. Zittisce il marito di Caterina Collovati e i pensionati del bar Raisport da quegli incompetenti che sono, sciorina un italiano ficcante che met? degli italiani non saprebbe maneggiare.

Met? Sarkozy met? Celentano, ? l?unico evento mediatico degli ultimi anni, costringe a fare un salto di qualit?. Ha gi? segnato il costume, ha dato un?accelerazione al sistema paragonabile a quello dell?avvento delle pay-tv. Riduttivo pensare che il suo sia uno stile: la sua ? una ?rupture? culturale e mentale nel consociativismo melmoso del calcio italiano. Come Sarkozy in politica, come Cruijff con la sua Orange Clockwork. Del nuovo calcio globale che corre tra satellite e banda larga lui ? il medium, e anche il messaggio. Ha un solo difetto, Jos? Mourinho: pretende di fare pure l?allenatore. E la prima regola del buon comunicatore ? quella di evitare con cura gli argomenti che non si dominano appieno.

30 settembre 2008 - il Foglio

(versione on line)

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.penso

Jos? Mourinho non guadagna 14 milioni come ha detto ieri nel corso della conferenza stampa della vigilia della gara di Champions League contro il Werder Brema. Lo ha precisato l'Inter in una nota dopo lo scambio di battute di ieri in sala stampa tra il tecnico nerazzurro e un giornalista. "Gli organi di stampa hanno riportato lo scambio di battute verificatosi ieri tra Jos? Mourinho e uno dei giornalisti presenti alla conferenza precedente la gara del turno odierno della Uefa Champions League - si legge nel comunicato - Alcuni organi di stampa hanno tuttavia riportato gli importi evocati in quella sede, conferendo loro un carattere di veridicit? e, in taluni casi, quasi di ufficialit?, che non corrisponde minimamente alla realt?. F.C. Internazionale intende sottolineare che si ? trattato, per l'appunto, di un semplice scambio di battute. F.C. Internazionale e Jos? Mourinho intendono altres? precisare che nessuno degli importi evocati ieri nel corso della conferenza stampa corrisponde a quello oggetto del contratto di lavoro tra loro stipulato, evidentemente di molto inferiore"

.penso

ovviamente.

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Il Bari paga 2,73 milioni di debiti tributari in 59 rate

Il dato ? emerso nell?analisi dei conti 2007 della squadra pugliese svolta da ?il pallone in confusione?. La societ? della famiglia Matarrese, nella relazione sulla gestione, ha evidenziato che l?accordo per la dilazione ? stato sottoscritto con l?Agenzia delle entrate nel dicembre 2006, a seguito di tre comunicazioni in cui si contestavano altrettante irregolarit?. Contro di esse ? stato proposto ricorso

Anche l?Associazione sportiva Bari, come altre societ? di calcio professionistiche, ha rateizzato i propri debiti fiscali. ?Il pallone in confusione? lo ha notato analizzando l?ultimo bilancio disponibile in Camera di commercio al 31 dicembre 2007 della squadra di calcio della famiglia Matarrese, chiuso con una perdita di 5,22 milioni di euro in diminuzione dagli 8,04 milioni del 2006. Lo spiegano nella relazione sulla gestione i tre parenti del presidente della Lega calcio Antonio, in cui ? evidenziato che ?? regolarmente in ammortamento il pagamento delle rate concernenti la rateazione in 59 rate, sottoscritta con l?Agenzia delle entrate Ufficio di Bari 2 in data 19/12/2006?. Nel documento non ? stata comunicato l?anno in cui ha termine la rateizzazione, n? la cadenza temporale del pagamento. L?operazione ? stata garantita con polizza fidejussoria rilasciata il 15 dicembre 2006 da Assitalia (Gruppo Generali Assicurazioni) per il tramite di Rasini Vigan? Assicurazioni. A fronte di questa garanzia, la societ? pugliese ha sottoscritto con Ina (sempre della Generali) nella stessa data un ?contratto di capitalizzazione a premio unico ? si legge nella nota integrativa che accompagna il bilancio ? con rivalutazione annua del capitale collegata alla gestione patrimoniale Euro Forte?. La consistenza iniziale della polizza Ina era di 1,65 milioni con un incremento annuo di poco pi? di 35mila euro. Sempre nella nota integrativa ? indicato l?importo complessivo della rateizzazione pari a 2,73 milioni: esso ? incluso nel paragrafo sui ?debiti tributari?, che alla fine dell?anno scorso ammontavano a 3,32 milioni. In quest?ultimo, si legge nel documento contabile, ?sono iscritti debiti per imposte ed addizionali, sui redditi da lavoro dipendente ed autonomo pari ad euro 492.419,88; Irap pari ad euro 547.794,95 ed il debito Iva che ammonta ad euro 122.833,75?.

Il presidente Vincenzo, l?amministratore delegato Salvatore e il consigliere Salvatore Matarrese spiegano che la dilazione in 59 rate riguarda ?la cartella di pagamento n.014/2006/00385350/43/000 notificataci come atto propedeutico all?accertamento che la stessa A.D.E. (Agenzia delle entrate ndr.) ha effettuato a seguito dell?accesso mirato presso la sede della nostra societ? sportiva nei giorni 22-23 febbraio 2006 al fine di verificare la corretta applicazione della normativa in materia di II. DD. (imposte dirette ndr.), Iva e Irap relativamente ai periodi di imposta 2004 e 2005?. I Matarrese proseguono evidenziando che ?l?Agenzia delle entrate ha notificato alla nostra societ? n.3 comunicazioni rappresentando la presenza delle seguenti irregolarit??. Esse riguardano innanzitutto il ?tardivo versamento di ritenute e addizionali su redditi di lavoro dipendente riguardante le mensilit? da dicembre 2003 a dicembre 2004?. Seguono gli ?omessi versamenti dell?Iva periodica, dell?acconto e del saldo Iva riguardanti il periodo da gennaio 2004 a dicembre 2005?. Infine, il fisco ha contestato gli ?omessi versamenti di acconti e saldi Irpeg e Irap relativi alle annualit? 01.07.2003 ? 30.06.2004 e all?esercizio 01.07.2004 ? 31.12.2004?. Queste comunicazioni, si legge sempre nella relazione sulla gestione della societ? biancorossa, ?contenevano l?invito a versare quanto dovuto entro il termine di giorni trenta dalla loro ricezione pena la perdita del beneficio della riduzione ad un terzo delle sanzioni?. I tre Matarrese hanno ?provveduto nei termini al versamento delle sanzioni ridotte limitatamente ai tardivi versamenti di ritenute e addizionali su redditi di lavoro dipendente riguardanti le mensilit? da dicembre 2003 a dicembre 2004 per un ammontare pari al terzo della complessiva intera sanzione di euro 492.329,64?. Inoltre, gli amministratori hanno proposto il ricorso contro ?le citate comunicazioni per violazione dell?art.16 del D.Lgs.472/97?, ma hanno ?dovuto procedere alla sottoscrizione della rateizzazione per evitare ogni pi? grave e dannosa conseguenza esecutiva a nostro danno per la scadenza del ruolo notificatoci?. Per porre fronte a queste omissioni, il presidente e i consiglieri sottolineano sempre nella relazione che ? stato prudenzialmente collocato a bilancio ?un fondo sanzioni e interessi ammontante ad euro 816.641,31, ritenuto congruo da questo consiglio anche sulla scorta del reale debito residuo, considerata pagata la rata scadente a marzo 2008?. Gli interessi della rateazione del debito tributario costituiscono la quasi totalit? della somma di 145.621 euro relativa alla voce ?interessi su altri debiti?. Riguardo ai pagamenti delle scadenze, il collegio sindacale nella sua relazione ha ?constatato il regolare pagamento?.

Infine, il consiglio di amministrazione ha rammentato nella relazione sulla gestione ?che per gli adempimenti previsti dai regolamenti della Figc, sotto il controllo della Covisoc, per l?iscrizione al campionato 2008/2009, non deve risultare presente alcun debito erariale corrente e non rateizzato, in pendenza con l?Amministrazione finanziaria, pena la non iscrivibilit? al campionato?. Il Bari ha sicuramente ottemperato a questi adempimenti, poich? ha ottenuto l?iscrizione al torneo di serie B, dove ha militato anche nel 2006.

Marco Liguori

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Bilancio Lazio1/Patrimionio netto consolidato negativo per 9,84 milioni

Nonostante ci?, la societ? biancoceleste non deve provvedere alla ricapitalizzazione. L?utile di gruppo 2007/08 ha raggiunto i 13,8 milioni: ricavi +34,4%, costi +6,03%. L?esercizio ? stato fortemente influenzato dalla partecipazione alla Champions League e dalla transazione con Unicredit-Banca di Roma

La Lazio ha chiuso l?esercizio 2007/2008 con un utile della capogruppo di 6,3 milioni di euro e un patrimonio netto positivo di 80,75 milioni. A livello consolidato la societ? di Claudio Lotito, quotata in Borsa, ha ottenuto un risultato positivo pari a 13,8 milioni e un patrimonio netto negativo per 9,84 milioni. Riguardo al bilancio della spa, la societ? spiega che il risultato di periodo ?si decrementa di euro 93,43 milioni rispetto all?utile della stagione precedente, pari ad Euro 99,69 milioni?. Tali risultati sono dovuti, si spiega nei documenti contabili, ?principalmente ai proventi rivenienti dalla partecipazione alla Coppa Internazionale ed alla rinegoziazione dei contratti per la cessione dei diritti televisivi satellitari e digitali terrestri?. C?? da evidenziare anche che un anno fa, la squadra biancoceleste ebbe una plusvalenza di 104,5 milioni, conseguita dalla cessione dei marchi e del ramo d?azienda commerciale alla neocostituita controllata al 100% SS Lazio Marketing & Communications: il risultato finale fu quindi influenzato da questa componente straordinaria molto particolare, poich? i marchi passarono dalla societ? madre alla sua controllata. In pratica, come se fossero stati spostati da una tasca all?altra dello stesso vestito. ?Si segnala, tuttavia, che eliminando dal risultato della stagione 06/07 la plusvalenza di conferimento, pari a Euro 104,5 milioni, il risultato della stagione attuale, rispetto a quella precedente, migliora di Euro 11,07 milioni?. Tuttavia, per avere un quadro pi? preciso della situazione della Lazio occorre esaminare il documento contabile di tutto il gruppo, che lo rappresenta come un?unica entit?.

Ed ? proprio il patrimonio netto negativo consolidato, sia pur migliorato di 14,15 milioni rispetto al 2006/07, che risalta come segnale di difficolt?. Esso significa che tutto il gruppo Lazio non ha mezzi propri, come gi? accadde l?anno scorso: nonostante ci? la societ? sottolinea che ? ?di tutta evidenza come la sussistenza di un patrimonio netto consolidato negativo non richieda gli interventi di cui all?art. 2447 codice civile?, che prevede la riduzione e la ricostituzione dl capitale sociale. Tuttavia, la Lazio correttamente evidenzia che non ha l?obbligo di effettuare l?operazione di ricapitalizzazione, poich? essa ? necessaria soltanto per le singole societ? del gruppo, nel caso in cui si trovassero con il patrimonio netto negativo.

Il documento sottolinea che l?esercizio ? stato caratterizzato da tre eventi. Il primo ? la transazione sottoscritta in data 13 febbraio 2008, tra la Lazio e la Unicredit Banca d?Impresa (mandataria di Banca di Roma), che prevede ?il pagamento, da parte della S.S. Lazio S.p.A., di Euro 6,68 milioni, inserito nei debiti verso banche, con un risparmio di Euro 5,18 milioni, in otto rate trimestrali di Euro 0,8 milioni ed una di Euro 0,42 milioni, senza interessi?. A seguito dell?accordo, il fondo rischi, che al 31 dicembre 2007 ammontava ad Euro 9,45 milioni, ? stato stornato con un effetto positivo sui conti della societ? di Euro 4,07 milioni. L?altro evento riguarda l??effetto negativo sulle imposte differite per la variazione delle aliquote fiscali Ires e Irap, per Euro 3,13 milioni?. L?ultimo ? costituito ?dal pagamento anticipato, rispetto alla scadenza del 1 aprile 2009, della doppia rata prevista dalla transazione con l?Agenzia delle Entrate, mediante utilizzo del credito Iva?. L?accordo con il fisco, siglato il 20 maggio 2005 per la rateizzazione in 23 anni del debito di 140 milioni, costituisce la vera e propria ?assicurazione sulla vita? della Lazio per un duplice motivo. In forza dell?allora normativa vigente (cancellata in seguito) la societ? ha potuto regolarmente iscriversi negli anni successivo al campionato di serie A. Inoltre, ha avuto la garanzia che nessun creditore potr? presentare l?istanza di fallimento contro di essa: se lo facesse riceverebbe solo le briciole, poich? il fisco ha un privilegio assoluto su tutti gli altri. Questa assurda situazione ? stata generata dalla legge, che ha anche consentito una dilazione delle somme cos? lunga: la Lazio ne ha solo chiesto giustamente e correttamente la sua applicazione. Da segnalare che, per effetto della transazione, i debiti tributari a oltre un anno sono diminuiti dai 80,6 milioni del 206/07 ai 72,8 milioni dell?ultimo esercizio. Le somme dovute al fisco entro l?anno sono invece aumentate da 7,8 milioni a 9,86 milioni. ?Tale importo ? principalmente riferito ? si legge nel consolidato ? a ritenute Irpef operate sui redditi di lavoro dipendente, di lavoro autonomo e di collaborazione coordinata-continuativa, debiti Iva ed alla quota entro i 12 mesi per Euro 4.122 migliaia che sono stati oggetto di rateizzazione con l?Agenzia delle Entrate?.

Il documento contabile consolidato evidenzia anche ?la qualificazione e relativa partecipazione al girone eliminatorio della Champions League?. La partecipazione alla competizione ha generato un incasso di 16,6 milioni, provocando un incremento dei proventi televisivi per 27,82 milioni rispetto all?anno precedente. Anche i ricavi da gare ne hanno subito un incremento, pari a circa 3 milioni. Da registrare per? il calo dell?11,98% del numero di spettatori complessivi per le partite di campionato, che ha superato i 415mila: l?incasso ? stato di 6,88 milioni (-13,46%). Quest?anno per? la Lazio non partecipa a nessuna competizione internazionale Uefa: mancheranno quindi questi cospicui introiti tra i ricavi. La societ? ha per? gi? pensato come ovviare a ci?, come nel caso dell?apertura di punti vendita di propri prodotti in franchising a Valmontone e Frosinone. Inoltre la Lazio ?ha elaborato ulteriormente il programma di realizzazione dello Centro Sportivo polifunzionale, con stadio di calcio, perfezionando i progetti tecnici, individuando le aree sulle quali potrebbe sorgere ed intensificando con le autorit? competenti i rapporti ed i programmi finalizzati al rilascio delle autorizzazione ed alla conseguente materiale realizzazione?. Non ? indicato per? quali siano precisamente le suddette aree per il nuovo impianto.

Il conto economico consolidato presenta ricavi per 102,5 milioni (+34,4%), mentre i costi sono ammontati a 52,7 milioni (+6,03%) con un risultato operativo di 33,9 milioni dopo ammortamenti (in cui spiccano gli oltre 10,4 milioni per quelle dei diritti alle prestazioni dei calciatori) e svalutazioni. Riguardo ai costi, quelli per i tesserati e i tecnici sono diminuiti del 6,52%, ma si nota l?incremento (+17,88%, 8,8 milioni) di quelli per servizi esterni. Tra essi spiccano i ?costi specifici tecnici?, rappresentati in prevalenza da somme dovute ai procuratori dei giocatori, che sono ammontati a 3,4 milioni con una variazione pi? che sostanziosa del 75,82%.

Marco Liguori

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Bilancio Lazio 2/Formello frutta 749mila euro a Lotito

Il presidente della societ? romana non ha percepito compensi nel 2007/08 per la sua attivit? di consigliere. Tuttavia ha incassato la cifra per la manutenzione e la guardiania del centro sportivo tramite due sue aziende: Gasoltermica Laurentina e Roma Union Security. La Lazio sottolinea che ?tali transazioni sono state perfezionate nel rispetto della correttezza sostanziale e procedurale?

?Si segnala che il Consiglio di Sorveglianza ed il Consiglio di Gestione hanno rinunciato a percepire compensi?. Ci? ? riportato sia nel documento di bilancio 2007/08 della Lazio spa, sia nel consolidato. Le tabelle dei compensi della societ? biancoceleste e quelli della controllata SS Lazio Marketing e Communication hanno confermato l?affermazione riportata nella nota integrativa. Quindi, neppure il presidente dei consigli di gestione della Lazio spa e della sua controllata, Claudio Lotito, ha percepito somme per la sua attivit? di amministratore. Tuttavia, nel paragrafo riguardante le operazioni con le parti correlate ? evidenziato che due societ? facenti capo al numero uno biancoceleste, la Roma Union Security srl e la Gasoltermica Laurentina spa, hanno ricevuto rispettivamente 383mila e 366mila euro. Il costo sostenuto dalla Lazio con la prima azienda ha ?ad oggetto quasi esclusivamente la vigilanza del centro sportivo di Formello?, si legge nel documento contabile. Invece, con la Gasoltermica Laurentina ? stato sostenuto ?un costo complessivo di Euro 366 migliaia, avente ad oggetto la manutenzione del centro sportivo di Formello?. In totale, 749mila euro. Entrambe possiedono anche un rapporto di credito con la societ? biancoceleste: la Roma Union Security vanta una somma di 1,2 milioni di euro, mentre la Gasoltermica ne deve ricevere ancora 694mila. ?Si segnala che tali transazioni sono state perfezionate ? si legge nel bilancio biancoceleste ? nel rispetto della correttezza sostanziale e procedurale?.

Infine, nel prospetto Consob riguardante le azioni della Lazio detenute dai consiglieri di gestione e di sorveglianza si nota una particolarit?. Ad eccezione del presidente Lotto (possessore indirettamente di 41,5 milioni di azioni) nessuno di essi possiede un solo titolo: il solo ex consigliere Giovanni Gilardoni ne aveva 20.646 fino al 20/10/2007, data di cessazione dalla sua carica. Sarebbe pi? opportuno che essi si dotassero di azioni della societ? da loro amministrata: darebbero un chiaro segnale al mercato di credere nel progetto Lazio.

Marco Liguori

http://marcoliguori.blogspot.com

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Fallimento Como,

Preziosi patteggia 23 mesi

COMO, 3 ottobre - Enrico Preziosi ha patteggiato davanti al tribunale di Como una condanna a un anno e 11 mesi di reclusione (pena sospesa) per il reato di bancarotta fraudolenta, relativamente al fallimento del Calcio Como, societ? di cui Preziosi ? stato presidente. Il Calcio Como fu dichiarato fallita con un "buco" di circa sei milioni di euro, cinque dei quali sono stati risarciti. Il patteggiamento ? stato chiesto prima delle arringhe difensive, e rappresenta una sorpresa, dopo che Preziosi, imprenditore del settore giocattoli e presidente del Genoa, proclamandosi innocente aveva sempre rifiutato di concordare la pena, e aveva pubblicamente detto di volere il dibattimento. Oggi invece, dopo un processo iniziato due anni fa, i suoi legali si sono avvalsi della facolt? concessa dal "pacchetto sicurezza" del ministro della Giustizia Alfano, che consente di concordare la pena in qualunque momento prima della sentenza di primo grado.

PATTEGGIAMENTO - Con il consenso del pm Vittorio Nessi, che aveva chiesto per Preziosi una condanna a tre anni e mezzo di reclusione, il tribunale ha dato il via libera al patteggiamento. Questa conclusione esclude dal risarcimento le parti civili che si erano costituite: principalmente ex calciatori del Como. Il processo a questo punto si concluder? con un solo imputato, l'ex amministratore delegato del Como Massimo D'Alma, per il quale sono stati chiesti due anni. Il terzo imputato, l'ex presidente del Como Aleardo Dall'Oglio, aveva gi? patteggiato una condanna entro i limiti della condizionale. Per questa inchiesta, Preziosi era finito per un breve periodo agli arresti domiciliari.

http://www.tuttosport.com

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Polemica a Speciale Novantesimo tra Galeazzi e Baresi, sponda Inter, che si presenta alle interviste al posto del mitico special one...

....vorremo parlare con lo special one invece che con lo special two"

e galeazzi fa lo special ten? anzi, direttamente lo special team con la panchina e tutto? sefz

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Inter - Moratti e Saras: il grande bluff...

? un esercizio divertente ma forse + inquietante seguire il groviglio di connessioni che ci sono tra i consiglieri di amministrazione delle principali societ? quotate in borsa.

il link

http://mappadelpotere.casaleggioassociati.it/

viene dal sito di beppe grillo e porta a un progetto di social networking che pesca i dati da archivi pubblici come quelli della camera di commercio. illustra con collegamenti lineari i rapporti tra le societ? e i suoi consiglieri, che a quanto pare in media scaldano 2 - 3 poltrone a cranio, o meglio, a c..o.

diciamo che sta gente del conflitto di interessi se ne strafotte...

io x esempio non sapevo che che sa? della juve fosse anche in parmalat... o che monnezzemolo fosse consigliere della tod’s di della valle, il quale sta pure dentro generali con quel caltagirone che pare abbia messo gli occhi sulle propriet? dei sensi...

interessante che tale Mario Greco, collega del monnezz in indesit, alterni le sue terga anche sulle poltrone dell'espresso e della SARAS di moratti...

quanto alla rete di pirelli e telecom... beh dire che ? tentacolare ? poco... e dire che c'? gente che d? del mafioso a moggi... lo hanno fatto fuori come fecero come ricucci, forse solo perch? per loro ? un parvenu...

Sto scoprendo chi c'? dietro a chi in maniera terribilmente chiara: ? ancora peggio di quello che si intuisce leggendo il forum... .penso

peccato non siano segnalati anche i rapporti di forza... chi ha il controllo sulla maggioranza per esempio...

comunque vale una visita!

Modificato da venom

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Ieri intanto due pere contro il Palemmmo nel campionato irregolare tarokkato da annullare.

Ranieri non sar? un cantante, (garantiamogli il rispetto nel forum), ma se cominciano pure a suonargliele.....

ne vedremo delle belle. .penso

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la metto qui:

"Questo ? il momento pi? difficile da quando io sono presidente". Giovanni Cobolli Gigli benedice la sosta in programma nella massima serie, e ribadisce ancora una volta la fiducia nel tecnico Ranieri.

la retrocessione evidentemente ? stato uno scherzetto da ragazzi.

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la metto qui:

"Questo ? il momento pi? difficile da quando io sono presidente". Giovanni Cobolli Gigli benedice la sosta in programma nella massima serie, e ribadisce ancora una volta la fiducia nel tecnico Ranieri.

la retrocessione evidentemente ? stato uno scherzetto da ragazzi.

Grazie Cobolli

Girano incredibili voci sull'esonero di Ranieri, mai nessuna sull'uomo che ha regalato tre scudetti in due anni (e forse quattro in tre) agli indossatori. Non parlo di Ibra ? il pi? grande filosofo moderno, vedere per credere ? ma di chi lo ha svenduto agli intercettatori di scudetti altrui.

http://www.camilloblog.it/

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Il retroscena: Unicredit chiede il rientro di 130 milioni

entro la fine del 2008. Torna in campo l'ipotesi cessione

Banche, ultimatum ai Sensi

pagare i debiti o vendere

ROMA - Rientrare subito dal debito, rispettando le tappe concordate nel piano firmato la scorsa estate. Senza deroghe. Altrimenti vendere, subito. La bufera della finanza internazionale investe anche la A. S. Roma. Perch? la pesante esposizione con Unicredit non lascia per niente tranquilli i vertici della banca. Il gruppo di Alessandro Profumo, infatti, sta viaggiando sulle montagne russe della borsa. Ieri ha ceduto pi? del 5% e la scorsa settimana pi? di una volta il titolo ha subito dei veri e propri tracolli. Ora quindi ha bisogno di irrobustire la propria liquidit? e risolvere alcuni dei dossier pi? spinosi. Come, appunto, quello della squadra giallorossa. Che ora si ritrova di fronte a un bivio: provare a fare cassa con il patrimonio Italpetroli o cedere l'asset principale, ossia il calcio. Un clima pesantissimo di cui qualcuno potrebbe approfittare. Non a caso nell'ultimo mese hanno preso corpo almeno tre manifestazioni di interesse. Ben tre diversi imprenditori americani hanno incaricato un noto studio legale romano di valutare l'affare e di mettere a punto un progetto di fattibilit?. E poi si sono messi alla finestra.

Nei giorni scorsi, del resto, i contatti tra gli uomini di Profumo e Rosella Sensi si sono intensificati. Paolo Fiorentino, il vice dell'amministratore delegato Unicredit, ha ribadito ai manager giallorossi che non sono pi? possibili deroghe. Il "debito" della famiglia Sensi ammonta a 365 milioni di euro e il piano di ammortamento prevede il pagamento di una prima tranche di 130 milioni entro il prossimo 31 dicembre. Una cifra che, secondo i colloqui intercorsi negli ultimi giorni con l'Istituto milanese, non ? al momento a disposizione della Roma. Tant'? che la Sensi - ha ammesso un rappresentante di Italpetroli - ha gi? chiesto una proroga al 30 marzo. Ma il "niet" di Unicredit ? stato inequivocabile.

La risposta ha gelato la Sensi. Per arrivare a quota 130 milioni nei prossimi tre mesi potrebbe non essere sufficiente liberarsi di tutte le attivit? di Italpetroli. Sono gi? in vendita i terreni di Torrevecchia il cui valore si attesta intorno ai 100 milioni. Ma l'edificabilit? di quegli spazi (condizionata alla costruzione della cittadella dello sport) ancora non si ? perfezionata: l'ultimo via libera da parte della Conferenza dei Servizi dovrebbe esserci a fine anno. Fino ad allora i potenziali acquirenti temporeggeranno. Anzi, l'advisor Banca Finnat - che ha limato a 90 milioni il valore di quei beni immobiliari - teme che in questa situazione i candidati all'acquisto, come il gruppo Caltagirone (creditore nei confronti della Roma in qualit? di socio Mps che detiene la Antonveneta con cui la Roma ? esposta per 50 milioni), rallentino i tempi per abbassare il prezzo. I depositi della Italpetroli a Civitavecchia, invece, sono quotati intorno a 40-50 milioni.

Un contesto critico per la famiglia Sensi. Che starebbe studiando anche l'idea di un aumento di capitale per consentire l'ingresso di un nuovo socio. Una soluzione di cui i big romanisti avrebbero parlato pure con Adriano Galliani, che da sempre cerca di tranquillizzare i vertici giallorossi. Non pu? essere un caso che negli ultimi tempi sia stato associato alla vicenda il nome di Tarak Ben Ammar, l'imprenditore franco-tunisino, molto amico del Cavaliere e con incarichi prestigiosi in Italia come il cda di Mediobanca .

Al momento, per?, si tratta solo di ipotesi. Mentre ? molto pi? concreto il pressing di Unicredit per una soluzione definitiva. La banca di Profumo preferisce di gran lunga la cessione e ha esortato la Inner Circle, l'intermediario utilizzato da Soros nella primavera scorsa, di rivolgersi direttamente ai suoi dirigenti se si ripresentasse un'altra occasione. La Roma, in effetti, per ora non ? stata contattata. Ma l'interesse per il club di Spalletti ha di nuovo attraversato l'oceano. Almeno tre "magnati" a stelle strisce - che per ora hanno invitato i collaboratori italiani a mantenere l'anonimato - hanno chiesto un rapporto per capire se e come investire in Totti &C.. La base della trattativa, per?, non potr? pi? essere i 283 milioni offerti dal finanziere ungherese Soros. Il quadro internazionale e interno ? cambiato. Il forcing della Banca creditrice, poi, potrebbe accelerare il tutto. Senza contare che da qualche settimana nel Cda della Roma circola la voce relativa ad un gruppo arabo pronto a intervenire per accaparrarsi sia la squadra, sia i depositi di Civitavecchia. Non ? nuova l'indiscrezione circa un'attenzione da parte dei libici di Tamoil, ex sponsor di Juve e Atalanta. Il tempo, per?, stringe. E se Unicredit non ricever? tutte le garanzie reclamate, la palla potrebbe precipitare su un altro campo: quello dei libri in tribunale.

http://www.repubblica.it

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AS ROMA: NESSUN PRESSING DA UNICREDIT PER CESSIONE...

(Adnkronos) - 'Compagnia Italpetroli non ha chiesto alcuna proroga dei termini del rimborso del debito concordati con Unicredit Banca di Roma. Nessun pressing e' stato esercitato da Unicredit Banca di Roma per la cessione della partecipazione in A.S. Roma'. E' quanto si legge in un comunicato congiunto diffuso da Compagnia Italpetroli e dall'As Roma.

'Compagnia Italpetroli S.p.A. non ha chiesto alcuna proroga dei termini del rimborso del debito concordati con Unicredit Banca di Roma S.p.A. con l'accordo sottoscritto nel luglio scorso, ne' alcuna pressione, finalizzata ad un'accelerazione del rimborso stesso, e' stata fatta dall'istituto di credito con il quale vige un clima di serena collaborazione', si legge nella nota che fa 'riferimento alle notizie diffuse da un organo di stampa e riprese da altre fonti di informazione'. 'In merito, peraltro, Compagnia Italpetroli S.p.A. ed A.S. Roma S.p.A. precisano che quest'ultima societa' non e' parte dell'accordo con Unicredit Banca di Roma S.p.A. e non ha verso tale istituto di credito alcun obbligo di rimborso. Allo stesso modo -prosegue il comunicato- si precisa che nessun pressing e' stato esercitato da Unicredit Banca di Roma S.p.A. per la cessione della partecipazione in A.S. Roma'.

In merito agli assetti proprietari della Roma, 'Compagnia Italpetroli precisa che non sono allo studio operazioni sul capitale finalizzate all'ingresso di nuovi soci e di non essere a conoscenza di incarichi di terzi a studi legali volti a mettere a punto progetti di acquisto di partecipazioni al capitale di A.S. Roma'. Vengono definite 'parimenti prive di fondamento le notizie che riferiscono di contatti intervenuti con il Dottor Adriano Galliani e con il Cavaliere del Lavoro Dottor Silvio Berlusconi perche' esercitino pressione sul Dottor Alessandro Profumo, o facciano alcunche' in merito alla ricerca di possibili partner di Compagnia Italpetroli e/o di A.S. Roma'.

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BEN AMMAR: IL CALCIO NON E' MATERIA MIA...

(Adnkronos) - Tarak Ben Ammar esclude di essere coinvolto nella partita Italpetroli-A.S. Roma. Interpellato in merito alle indiscrezioni di stampa che ventilano un suo ruolo in qualita' di mediatore per l'eventuale intervento di investitori arabi nella galassia Italpetroli, l'imprenditore e produttore cinematografico franco-tunisino ha negato ogni coinvolgimento. Ci sono investitori arabi interessati ad intervenire? "Non lo so, non e' materia mia", ha risposto. A chi gli chiedeva se sia interessato alla societa' giallorossa, Ben Ammar ha replicato secco: "Io investire nel calcio? Proprio non esiste".

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IL ?NUOVO PARADIGMA? DI SOROS...

Giu. Fer. per il "Corriere della Sera" - Con tempismo perfetto George Soros, il finanziere che speculando sui mercati ha creato una fortuna, ha portato in libreria un nuovo libro sulla crisi del credito 2008 (?The new paradigm for financial markets: the credit crisis of 2008 and what it means?). Il ?punto di partenza? di Soros? ?La nostra comprensione del mondo in cui viviamo ? imperfetta?.

http://www.dagospia.com

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461 messaggi

... che succede al buon fulvio da qualche tempo a questa parte?? .penso.penso.penso

http://www.repubblica.it/2003/h/rubriche/s....html?ref=hprub

DossierRubriche ? Spy calcio

Viminale: niente juventini a Napoli

Stop trasferte anche per catanesi?

L'OSSERVATORIO del Viminale [....]

Adesso Carraro cambia idea? No, lascia l'Uefa

Adesso che il Gup di Napoli l'ha prosciolto, cosa far? Franco Carraro? Lascer? il mondo del calcio o rester? all'Uefa dove ? molto stimato da Michel Platini? Carraro non cambia idea. Aveva detto: "Ho chiuso col mondo del calcio". E ora conferma la sua decisione. Terr? soltanto una carica Fifa, nel comitato organizzatore dei Mondiali del 2010. All'Uefa dir? addio nel marzo della prossima primavera: non si ricandider? per un posto nell'Esecutivo, posto particolarmente importante per il calcio italiano. Possibile quindi la staffetta con Giancarlo Abete. Carraro rinuncer? anche alle cariche che ha nelle varie commissioni del massimo organismo europeo. Rester? ovviamente al Cio, come membro a vita. Un ruolo cui tiene molto. E rester? anche al Coni. Via dal calcio ma non certo dallo sport.

I sogni di Blanc e il gioiellino Delle Alpi

L'ad Jean Claude Blanc, domenica al "Sole 24 Ore", aveva appena raccontato che l'obiettivo della Juventus ? quello di "vincere, con un bilancio sano e valorizzando i giovani". Vincere per ora non vince, anzi perde in casa col Palermo. Per quel che riguarda il bilancio (2007-2008) la perdita ? di 20 milioni su un fatturato di 203,7. Blanc non ha voluto fare paragoni con gli anni di Moggi e Giraudo (vincevano, e col bilancio in attivo...).

:|:|:|nessun riferimento a farsopoli

Ma l'ad bianconero ha spiegato nei dettagli il progetto del nuovo stadio, il Delle Alpi spianato e ricostruito dalle fondamenta. "Sar? pronto nel 2011, avr? 41.000 posti, col pubblico a soli 9 metri dal campo. Linee esterne saranno curate da Giugiaro, all'interno ci sar? il tocco di Pininfarina". Un progetto da 105 milioni, "l'unico in Italia". Dal 2011, quindi, all'Olimpico, rimesso a nuovo per i Giochi invernali di Torino 2006, rester? soltanto il club granata (che quest'anno ha avuto un grosso calo di abbonamenti). La Juve emigrer?: intanto ha messo i biglietti delle curve per la gara col Real Madrid a 50 euro e i tifosi l'hanno presa malissimo (non hanno certo torto). Quando lo faceva Giraudo, tutti ad urlare allo scandalo: ma ora lo fa anche Blanc.

Giraudo=Blanc :|:|:|:haha::haha::haha::,(:,(:,(

Intanto a Genova verr? messo in vendita lo stadio di Marassi: costa 35 milioni, a chi interessa? E Cellino vuole fare il nuovo stadio del Cagliari fuori citt?. Iniziative anche a Bergamo e Udine. Qualcosa, finalmente, si muove. Finalmente.

(6 ottobre 2008)

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