gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato September 16, 2008 22-03-2003 Un arbitraggio da serie C - di: Giampiero Timossi Messina. La vergogna di Messina porta la firma di un signore bergamasco. Tale Danilo Nucini, nato a Ravenna il 22 agosto 1960. Professione: dirigente d?azienda. Passatempo preferito? Fare l?arbitro, per conto della sezione di Bergamo. Sbarcato a Messina per rendere ai giallorossi di casa quello che una settimana fa gli era stato tolto a Vicenza. Bel colpo. Nell?ordine: concede due rigori al Messina. Non ne concede uno al Genoa. Di pi?: espelle Mihalcea per simulazione. Peccato che Portanova si porti a casa mezza maglia dell?attaccante genoano. Genoa in 10 per un tempo, spuntato, con l?autore del gol spedito a torto sotto la doccia. Ah, per far buon peso il dirigente d?azienda con il fischietto in bocca caccia pure il medico rossobl?, Mauro Casaleggio. Per proteste. Via dallo Stretto, con tanta amarezza e rabbia. Parentesi: vince il Messina, 2-1. Lo scippo di Vicenza ? stato sanato. E a dire il vero i siciliani fanno pure la loro onesta partita. Pareggiano su rigore con Zampagna, che ne sbaglia un altro nella ripresa. Poi trovano gol vittoria con un bolide del capitano Campolo, al 32? del secondo tempo. Ma il Genoa esce a testa alta e non ? frase retorica. E? la verit?. Un lampo nella nebbia ancora fitta dei fumogeni messinesi. Occhio al cronometro, 54 secondi: Genoa in vantaggio. Segna Mihalcea. Il resto lo fa Nucini. Sar? che il Giovanni Celeste ? un posto unico. Tra il portiere e la signora che lava piatti nel palazzo dietro alla Sud quello azzurro sbiadito a cinque piani) ci sar?, metro pi? metro meno, la stessa distanza che c?? tra un seggiolino e l?altro del colosso di San Siro. Qui la partita la guardi pure dalla finestra, dal terrazzo che soffia il fiato sul collo al settore distinti. Il Giovanni Celeste (storico) sarebbe omologato per ottomila spettatori. Sarebbe, ma arriva a contenerne pure dodicimila. E in un posto cos? i nervi fragili si sciolgono come meduse al sole. E? per questo che Torrente vara un Grifone da rasserenazione psicologica. Piazza tre difensori al centro della difesa, per far da muro al Ciclope-Zampagna, rudimentale quanto efficace. Il Messina ha voglia di rivincita: la beffa di Vicenza brucia ancora. poi vuole conquistare i tre punti che significherebbero un gran balzo verso una serena salvezza. Davanti ha Amauri, che in questo girone di ritorno non smette pi? di segnare. Poi Zampagna, l?unicorno, che di reti ne ha gi? fatte 14. Genova in maglia bianca, come bianca ? l?aria del Celeste, impolverata dai fumogeni rossi della Corazzata Giallorossa. Cinquanta secondi e il Genoa passa in vantaggio: Rossini anticipa di testa con perfetta scelta di tempo. Palla dentro per Mihalcea che entra in area e dalla destra fa partire un diagonale perfetto, Storari tocca, ma la palla entra. Tutto perfetto, Torrente e Lavezzini guizzano dalla panchina come due anguille. Il Genoa ? quello annunciato: Rossini sta a destra su Zampagna, ma quando la palla ? nei piedi dei siciliani scendono pure Malag? e Bouza?ene. Difesa magmatica: tre difensori, appena pi? basso a sinistra, perch? Vicari spinge come un ossesso. Fate voi: tre, quattro, a volte cinque difensori. Ora quel che conta ? tenere il risultato. Sperando nelle ripartenze dell?acciuga Mascara e di Mihalcea. Il Messina preme, al 12? Amauri conquista una punizione dal limite sinistro, dal limite dell?area. Zampagna prende la rincorsa, ma batte Campolo, a girare. Alto. C?? da soffrire, potete scommetterci. Raffica di punizioni per il Messina. Gi? si intravede l?epilogo della serata. E al 20? Nucini fischia pure la massima punizione. Rigore. Per fallo di Bouza?ene su Amauri. Gran tuffo del brasiliano, Nucini ovviamente abbocca. Vero, il tunisino ? in ritardo, tocca male la palla, intralcia Amauri in caduta libera. Dal dischetto Zampagna, fa 1-1. Il Genoa non arretra, ma compie qualche leggerezza di troppo. Mentale, come al solito: dalla difesa ripartono troppi palloni alti. Al 38? astuta punizione di Moscardi che, da sinistra, all?altezza del calcio d?angolo la butta dentro di potenza. Storari respinge di piede. Insomma, ci sono la voglia e la forza di reagire. Poi rientra in scena Nucini. E? il 42?: Mihalcea fugge a destra, Portanova gi? gli legge il numero sulla schiena, lo trattiene per la maglia. Magari il fallo inizier? pure fuori e non sar? rigore e Mihalcea accentuer? la caduta, ma l?ammonizione che c?entra? Finita? Macch?, bastano 8 minuti del secondo tempo e Nucini (dirigente d?azienda) fischia un altro rigore per i padroni di casa: intervento di Giacchetta su Amauri. Intervento molto pi? che dubbio, ma a questo punto cosa pu? fregare pi?. Frega, perch? dal dischetto Zampagna non concede il bis. Spara alto nella Sud, sul palazzo, dove la signora ha ormai finito di lavare i piatti. Pi? equo di Nucini. Il Genoa fa la sua onesta partita, onestissima. Neppure tenta l?assedio, ? bravo ad alleggerire con Bressan e l?infaticabile Bouza?ene. Escono gli stanchi Boisfer e Mascara, dentro Scantamburlo e De Francesco. Resistenza a oltranza. Fino all?eurogol di capitan Campolo. E? il 32?, bolide da fuori area, la palla sbatte sul palo, poi supera Brivio. E? il 2-1. Al 46? De Francesco ha la palla buona per il pareggio: schiaccia di testa a due passi da Storari. Ma il portiere messinese blocca. Tutto era gi? scritto. La firma in calce l?ha messa Nucini. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato September 17, 2008 INTERVISTA ALL'EX ARBITRO PIRRONE: 'QUEI SORTEGGI COSI' STRANI...' ROMA - Letteralmente preso a calci dal sistema. Riccardo Pirrone aveva una colpa: non era un arbitro omologabile. E per questo il calcio che ricevette dal collega Ayroldi nel ritiro di Coverciano nel giugno del 2001 non fu solo 'Un episodio un po' casuale, come ce ne sono di piu' importanti anche tra giocatori'', come disse il designatore arbitrale Pierluigi Pairetto. Quella lite con Ayroldi, la totale assenza di solidarieta' dei vertici arbitrali dell'epoca, la sensazione di essere al di fuori di 'quel sistema', lo spinsero al gran rifiuto. Pirrone rimase solo e disse no. Si dimise dalla Can nel 2001, poi dall'Aia. Aveva davanti altri dieci anni di calcio: ''E rifiutai di conseguenza anche altri lauti guadagni: avevo gia' fatto 70 partite in B e cosi' mi chiusi la possibilita' di andare oltre. Per me arbitrare era una passione e non una fonte di lucro. Non potevo piu' stare in un ambiente nel quale non mi riconoscevo''. Dal quel momento l'ex direttore di gara Pirrone, che oggi ha 41 anni, ha cancellato la sua immagine pubblica di arbitro, per tornare ad essere un tranquillo imprenditore nella sua Messina. Disse di no per non compromettersi, per non tradire i suoi ideali. Quanto sta succedendo in questi giorni non lo stupisce per niente: ''Io penso di poter parlare a testa alta perche' a differenza di altri miei ex colleghi che in questo sistema ci sono stati dentro fino al collo, io ne sono stato sempre stato ai margini, perche' avevano capito che con me non c'era niente da fare. E alla prima occasione mi hanno messo nelle condizioni di mollare: io non facevo parte di un sistema 'di garanzie'. Le lamentele degli arbitri che ho letto in questi giorni mi fanno ridere: finche' sono stati dentro, erano aggrappati con le unghie e con i denti al sistema'', ripete da Messina Pirrone. ''Mi viene da ridere: io certe cose le avevo denunciate ai miei tempi - attacca Pirrone - Favoritismi, lobby, figli e figliastri: furono queste considerazioni che mi portarono alle dimissioni. L'episodio di Ayroldi fu solo la goccia che fece traboccare il vaso: non fui affatto tutelato. Non facevo parte di quella famiglia... I designatori Pairetto e Bergamo, sotto i quali ho sofferto due anni, non si curarono affatto di me. Chi sta dentro, sa che in quel mondo o sei schierato o sei fatto fuori. Tutto quello che ho sempre sospettato, ora sta emergendo''. Inchieste di Procure, intercettazioni, la stessa Figc sta ascoltando arbitri e funzionari del settore arbitrale come Maria Grazia Fazi: ''Anche in quel caso si puo' parlare di Triade... arbitrale. E quella signora era la terza forza, era in perfetta sintonia con Bergamo e Pairetto. Fortunato chi entrava nelle sue grazie. Ricordo i frenetici preparativi quando si organizzava il sorteggio, all'interno della segreteria con i due capi...''. Era l'epoca del sorteggio. Ha mai avuto dubbi? ''Anche di piu'. Avevamo, io e altri colleghi arbitri, strane sensazioni. Ricordo che spesso si verificavano dei problemi con delle palline, che appena inserite nell'urna di aprivano. La sensazione generale era che questo sistema fosse utilizzato per avere dei riferimenti. Eppoi c'erano anche altri sistemi. Me ne accorgevo perche' assistevo ai sorteggi nell'aula magna di Coverciano - racconta Pirrone - Tutto questo destava maggiore impressione considerato che questo inconveniente si verificava spesso: un estraneo o un giornalista che assisteva saltuariamente non ci faceva caso''. Ma non poteva essere casuale? ''Casuale? Mah... Bastava abbinarci poi il gioco delle preclusioni, e zac, era un gioco da ragazzi. Era sistematico. Le mie sensazioni sono supportate dall'esperienza. Da quello che ho visto con i miei occhi. E io non sono assimilabile ad altri ex arbitri... Io ho provato sulla mia pelle cosa voglia dire essere emarginato''. E neanche avrebbe potuto chiedere conto a chi di dovere: ''Ero l'ultima ruota del carro... - ripete l'ex direttore messinese - Parlare avrebbe decretato la mia fine, e io mi illudevo che andando bene avrei fatto carriera per meriti miei. Eppoi c'era il gioco dei commissari: quando volevano stroncarti, ti mandavano un commissario che non era tuo amico, che non faceva parte del tuo giro e che nel referto ti stroncava, a prescindere dalla prestazione. La mia tomba fu quando in Coppa Italia a S.Siro ritornai sulla decisione di dare un rigore a favore dell'Inter contro il Parma: l'avevo fischiato, ma d'accordo con il guardalinee tornai sui miei passi perche' il fallo era stato fatto fuori. E pensare che all'andata era finita 6-1 per il Parma...''. -------------------------------------------------------------------------------- ? Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 11/05/2006 19:25 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato September 17, 2008 IL CASO / La sfida di Coppa Italia contro il Parma lascia una scia di polemiche. Moratti: "Certi episodi capitano sempre a noi" Ora e' l' Inter ad espellere Braschi "Nessuno di noi ha insultato o spinto l' arbitro, eppure abbiamo finito la partita in otto" ----------------------------------------------------------------- IL CASO / La sfida di Coppa Italia contro il Parma lascia una scia di polemiche. Moratti: "Certi episodi capitano sempre a noi" Ora e' l' Inter ad espellere Braschi "Nessuno di noi ha insultato o spinto l' arbitro, eppure abbiamo finito la partita in otto" MILANO - Uno strano destino. Il Parma vince per la prima volta in casa della Juve (2 - 4, 7 febbraio), ma l' impresa viene oscurata dalle dimissioni di Lippi. Il Parma supera l' Inter a San Siro (non era mai accaduto), nell' andata della semifinale di Coppa Italia, con Veron e Balbo, ma sul 2 - 0 che vale una finale pesa una sconcertante decisione di Braschi. Al 32' della ripresa e sullo 0 - 0, l' arbitro non fischia un fallo di Vanoli su Cauet e sul contro - fallo del francese concede un discutibile vantaggio. Il pallone resta li' in mezzo al campo, qualcuno si ferma, Asprilla calcia verso Veron, che al volo firma il vantaggio. Le proteste degli interisti, che circondano Braschi, provocano tre espulsioni: Bergomi viene mandato via per somma di ammonizioni, poi l' arbitro estrae il rosso per Colonnese e Zanetti. E l' Inter, in otto, incassa il secondo gol. + l' addio alla coppa. Il caso e' clamoroso. Ha raccontato Massimo Moratti: "In tanti anni di calcio non mi era mai capitato di vedere tre giocatori di una stessa squadra espulsi insieme". Braschi aveva espulso Artistico, Cudini e Tricarico in Milan - Torino di Coppa Italia (3 - 0) del 23 settembre ' 98, ma in sette minuti (dal 44' al 51' della ripresa). Rosario Lo Bello mando' via Rijkaard, Van Basten e Costacurta, piu' Sacchi, in Verona - Milan (2 - 1, 22 aprile ' 90), in sei minuti. A partita finita, Moratti scende nello spogliatoio e raduna la squadra. Vuole sapere se qualcuno ha insultato Braschi. Risposta negativa, ribadita ieri dagli interessati. Bergomi, al quale Braschi ha messo le mani addosso: "Io ero gia' ammonito; meritavo l' espulsione, perche' ho protestato per il fallo che non era stato fischiato a Cauet, in quanto capitano. Ma ne' io ne' i miei compagni abbiamo insultato l' arbitro. Sono sereno; le proteste ci sono state, le ingiurie no". Zanetti: "Bravo Braschi, e' quello che ho detto all' arbitro. Nient' altro". Colonnese: "Ho detto all' arbitro: come fa a rovinare una partita cosi' ? Ne' parolacce, ne' insulti. Abbiamo protestato, ma in modo civile". E Cauet: "Le immagini tv parlano chiaro". Mercoledi' sera, Moratti ha parlato con Braschi e ieri ha cercato di spegnere la polemica, ma senza specifici pentimenti: "L' episodio si commenta da solo; l' arbitro mi ha spiegato di essersi sentito accerchiato e vittima di un' aggressione, che in realta' non c' e' stata, come dimostrano le immagini. Mi ha detto di essere caduto, ma anche questo non si e' visto. Era una partita che mi sembrava destinata allo 0 - 0, poi in un minuto la svolta. Mi spiace che sia stato deciso di chiudere la gara al 77' invece che al 90' e mi auguro che la squadra non subisca contraccolpi. Bisogna guardare avanti. + incredibile come certi episodi capitino sempre a noi, sebbene noi facciamo tutto perche' non accadano. Sono tutti episodi in qualche modo innovativi: Collina in Inter - Juve di due anni fa, con il gol annullato a Ganz; Ceccarini in Juve - Inter dell' anno scorso; adesso Braschi, anche se il caso e' molto diverso. A me Braschi resta simpatico, la stima nei suoi confronti e' immutata, ma anche quella nei miei giocatori". Che non verranno multati. Resta da chiarire un episodio, riferito anche da Colonnese all' emittente romana "Radio Incontro". Nell' intervallo, mentre Lucescu chiedeva a Braschi il perche' di due falli non fischiati a Ventola, e' arrivata una risposta singolare dell' arbitro, ascoltata anche da alcuni addetti: stia calmo, tanto senza Baggio e Ronaldo non vincete. Con Casarin, Braschi sarebbe gia' stato sospeso; Gonella lo ha elogiato pubblicamente. I tempi sono cambiati. Fabio Monti ----------------------------------------------------------------- LA DIFESA DEL FISCHIETTO "Lo rifarei: mi hanno aggredito" ROMA - Il presidente della Federcalcio, Nizzola, ha dato improvvisi segni di attivismo e ha autorizzato Braschi a spiegare i fatti di San Siro. Cosi' l' arbitro di Inter - Parma ha raccontato il suo stato d' animo, dopo le tre espulsioni: "Ne ho cacciati tre perche' tre lo meritavano, ma ora anch' io voglio dire la mia: sono molto deluso, essere oggetto di un' aggressione da parte dei giocatori, quando si e' sempre privilegiato il dialogo con loro... Sfido chiunque a dire che nell' azione del primo gol c' e' un fallo in favore dell' Inter. E se c' e' invece un fallo in favore del Parma, l' applicazione della regola del vantaggio trova la sua massima esaltazione nel fatto che gli emiliani poi abbiano segnato. Altro fatto: sono molto sorpreso e amareggiato di un comportamento aggressivo che non definirei semplicemente protesta eccessiva: perche' quando si spintona l' arbitro, lo si accerchia e gli si urla sul viso non si tratta di una protesta. Non posso accettare un' aggressione cosi' . Questo e' intollerabile soprattutto per me che in sette anni di carriera ho cercato un rapporto costruito sulla lealta' con i giocatori. Vedermi aggredito in questa maniera da persone che conosco bene... Dovevo stare attento a che qualcuno non mi desse spintoni, e poi non potevo fare la figura del vigliacco. Le dichiarazioni di Bergomi? Non vorrei commentarle, ma sul capitano nerazzurro una cosa la posso dire: lui e' persona che stimo moltissimo dal punto di vista tecnico ed umano. Certo, uno puo' perdere la testa e dunque la mia stima nei suoi confronti rimane immutata, ma che ci sia stato lui di mezzo mi amareggia ancora di piu' . "Da uomo e arbitro - aggiunge Braschi - in base alle regole non potevo tollerare un atteggiamento del genere. Ne ho messi fuori tre perche' tre erano da cacciare. Sfido chiunque a dire di no anche sulle mie scelte disciplinari, le immagini sono chiarissime. Al bar oggi qualcuno mi ha detto, riferendosi ai giocatori: era ora. Ma questo non e' giusto neppure pensarlo, perche' io non ho fatto pagare ai calciatori colpe precedenti. Ho semplicemente applicato le regole". ----------------------------------------------------------------- IL RITORNO Baggio e' recuperato per sfidare la Lazio Auguri a Baggio, che ieri ha compiuto 32 anni. Per lui non e' stato un brutto compleanno. Il dolore e' passato; dovrebbe rientrare contro la Lazio, cosi' come sono recuperati Zamorano e Sousa. INTER 0 PARMA 2 Marcatori: Veron al 32' , Balbo al 41' s.t. INTER (3 - 5 - 2): Pagliuca 6; Colonnese 5, Bergomi 5, Galante 5; J. Zanetti 6, Winter 5 (Pirlo s.v. dal 19' s.t., West s.v. dal 36' s.t.), Cauet 6,5, Simeone 6, Milanese 5 (Gilberto 5,5 dal 44' p.t.); Ventola 5, Djorkaeff 6. All.: Lucescu 6. PARMA (3 - 4 - 1 - 2): Buffon 6; Sartor 6, Thuram 7, Cannavaro 7; Stanic 6, Fuser 6,5 (Orlandini s.v. 36' s.t.), R. Longo 6 (Fiore 6 19' s.t.), Vanoli 6; Balbo 6, Asprilla 5. All.: Malesani 6,5. Arbitro: Braschi 4 (Ivaldi 6, Galvani 6). Espulsi: Bergomi (doppia ammonizione, gioco falloso e proteste), J. Zanetti (proteste) e Colonnese (proteste) al 32' s.t. Ammonito: Fuser. Recuperi: 2' piu' 3' . Paganti: 15.053; incasso: 398.000.000 lire. Monti Fabio Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato September 17, 2008 IL CASO / La sfida di Coppa Italia contro il Parma lascia una scia di polemiche. Moratti: "Certi episodi capitano sempre a noi" Ora e' l' Inter ad espellere Braschi "Nessuno di noi ha insultato o spinto l' arbitro, eppure abbiamo finito la partita in otto" ----------------------------------------------------------------- IL CASO / La sfida di Coppa Italia contro il Parma lascia una scia di polemiche. Moratti: "Certi episodi capitano sempre a noi" Ora e' l' Inter ad espellere Braschi "Nessuno di noi ha insultato o spinto l' arbitro, eppure abbiamo finito la partita in otto" MILANO - Uno strano destino. Il Parma vince per la prima volta in casa della Juve (2 - 4, 7 febbraio), ma l' impresa viene oscurata dalle dimissioni di Lippi. Il Parma supera l' Inter a San Siro (non era mai accaduto), nell' andata della semifinale di Coppa Italia, con Veron e Balbo, ma sul 2 - 0 che vale una finale pesa una sconcertante decisione di Braschi. Al 32' della ripresa e sullo 0 - 0, l' arbitro non fischia un fallo di Vanoli su Cauet e sul contro - fallo del francese concede un discutibile vantaggio. Il pallone resta li' in mezzo al campo, qualcuno si ferma, Asprilla calcia verso Veron, che al volo firma il vantaggio. Le proteste degli interisti, che circondano Braschi, provocano tre espulsioni: Bergomi viene mandato via per somma di ammonizioni, poi l' arbitro estrae il rosso per Colonnese e Zanetti. E l' Inter, in otto, incassa il secondo gol. + l' addio alla coppa. Il caso e' clamoroso. Ha raccontato Massimo Moratti: "In tanti anni di calcio non mi era mai capitato di vedere tre giocatori di una stessa squadra espulsi insieme". Braschi aveva espulso Artistico, Cudini e Tricarico in Milan - Torino di Coppa Italia (3 - 0) del 23 settembre ' 98, ma in sette minuti (dal 44' al 51' della ripresa). Rosario Lo Bello mando' via Rijkaard, Van Basten e Costacurta, piu' Sacchi, in Verona - Milan (2 - 1, 22 aprile ' 90), in sei minuti. A partita finita, Moratti scende nello spogliatoio e raduna la squadra. Vuole sapere se qualcuno ha insultato Braschi. Risposta negativa, ribadita ieri dagli interessati. Bergomi, al quale Braschi ha messo le mani addosso: "Io ero gia' ammonito; meritavo l' espulsione, perche' ho protestato per il fallo che non era stato fischiato a Cauet, in quanto capitano. Ma ne' io ne' i miei compagni abbiamo insultato l' arbitro. Sono sereno; le proteste ci sono state, le ingiurie no". Zanetti: "Bravo Braschi, e' quello che ho detto all' arbitro. Nient' altro". Colonnese: "Ho detto all' arbitro: come fa a rovinare una partita cosi' ? Ne' parolacce, ne' insulti. Abbiamo protestato, ma in modo civile". E Cauet: "Le immagini tv parlano chiaro". Mercoledi' sera, Moratti ha parlato con Braschi e ieri ha cercato di spegnere la polemica, ma senza specifici pentimenti: "L' episodio si commenta da solo; l' arbitro mi ha spiegato di essersi sentito accerchiato e vittima di un' aggressione, che in realta' non c' e' stata, come dimostrano le immagini. Mi ha detto di essere caduto, ma anche questo non si e' visto. Era una partita che mi sembrava destinata allo 0 - 0, poi in un minuto la svolta. Mi spiace che sia stato deciso di chiudere la gara al 77' invece che al 90' e mi auguro che la squadra non subisca contraccolpi. Bisogna guardare avanti. + incredibile come certi episodi capitino sempre a noi, sebbene noi facciamo tutto perche' non accadano. Sono tutti episodi in qualche modo innovativi: Collina in Inter - Juve di due anni fa, con il gol annullato a Ganz; Ceccarini in Juve - Inter dell' anno scorso; adesso Braschi, anche se il caso e' molto diverso. A me Braschi resta simpatico, la stima nei suoi confronti e' immutata, ma anche quella nei miei giocatori". Che non verranno multati. Resta da chiarire un episodio, riferito anche da Colonnese all' emittente romana "Radio Incontro". Nell' intervallo, mentre Lucescu chiedeva a Braschi il perche' di due falli non fischiati a Ventola, e' arrivata una risposta singolare dell' arbitro, ascoltata anche da alcuni addetti: stia calmo, tanto senza Baggio e Ronaldo non vincete. Con Casarin, Braschi sarebbe gia' stato sospeso; Gonella lo ha elogiato pubblicamente. I tempi sono cambiati. Fabio Monti ----------------------------------------------------------------- LA DIFESA DEL FISCHIETTO "Lo rifarei: mi hanno aggredito" ROMA - Il presidente della Federcalcio, Nizzola, ha dato improvvisi segni di attivismo e ha autorizzato Braschi a spiegare i fatti di San Siro. Cosi' l' arbitro di Inter - Parma ha raccontato il suo stato d' animo, dopo le tre espulsioni: "Ne ho cacciati tre perche' tre lo meritavano, ma ora anch' io voglio dire la mia: sono molto deluso, essere oggetto di un' aggressione da parte dei giocatori, quando si e' sempre privilegiato il dialogo con loro... Sfido chiunque a dire che nell' azione del primo gol c' e' un fallo in favore dell' Inter. E se c' e' invece un fallo in favore del Parma, l' applicazione della regola del vantaggio trova la sua massima esaltazione nel fatto che gli emiliani poi abbiano segnato. Altro fatto: sono molto sorpreso e amareggiato di un comportamento aggressivo che non definirei semplicemente protesta eccessiva: perche' quando si spintona l' arbitro, lo si accerchia e gli si urla sul viso non si tratta di una protesta. Non posso accettare un' aggressione cosi' . Questo e' intollerabile soprattutto per me che in sette anni di carriera ho cercato un rapporto costruito sulla lealta' con i giocatori. Vedermi aggredito in questa maniera da persone che conosco bene... Dovevo stare attento a che qualcuno non mi desse spintoni, e poi non potevo fare la figura del vigliacco. Le dichiarazioni di Bergomi? Non vorrei commentarle, ma sul capitano nerazzurro una cosa la posso dire: lui e' persona che stimo moltissimo dal punto di vista tecnico ed umano. Certo, uno puo' perdere la testa e dunque la mia stima nei suoi confronti rimane immutata, ma che ci sia stato lui di mezzo mi amareggia ancora di piu' . "Da uomo e arbitro - aggiunge Braschi - in base alle regole non potevo tollerare un atteggiamento del genere. Ne ho messi fuori tre perche' tre erano da cacciare. Sfido chiunque a dire di no anche sulle mie scelte disciplinari, le immagini sono chiarissime. Al bar oggi qualcuno mi ha detto, riferendosi ai giocatori: era ora. Ma questo non e' giusto neppure pensarlo, perche' io non ho fatto pagare ai calciatori colpe precedenti. Ho semplicemente applicato le regole". ----------------------------------------------------------------- IL RITORNO Baggio e' recuperato per sfidare la Lazio Auguri a Baggio, che ieri ha compiuto 32 anni. Per lui non e' stato un brutto compleanno. Il dolore e' passato; dovrebbe rientrare contro la Lazio, cosi' come sono recuperati Zamorano e Sousa. INTER 0 PARMA 2 Marcatori: Veron al 32' , Balbo al 41' s.t. INTER (3 - 5 - 2): Pagliuca 6; Colonnese 5, Bergomi 5, Galante 5; J. Zanetti 6, Winter 5 (Pirlo s.v. dal 19' s.t., West s.v. dal 36' s.t.), Cauet 6,5, Simeone 6, Milanese 5 (Gilberto 5,5 dal 44' p.t.); Ventola 5, Djorkaeff 6. All.: Lucescu 6. PARMA (3 - 4 - 1 - 2): Buffon 6; Sartor 6, Thuram 7, Cannavaro 7; Stanic 6, Fuser 6,5 (Orlandini s.v. 36' s.t.), R. Longo 6 (Fiore 6 19' s.t.), Vanoli 6; Balbo 6, Asprilla 5. All.: Malesani 6,5. Arbitro: Braschi 4 (Ivaldi 6, Galvani 6). Espulsi: Bergomi (doppia ammonizione, gioco falloso e proteste), J. Zanetti (proteste) e Colonnese (proteste) al 32' s.t. Ammonito: Fuser. Recuperi: 2' piu' 3' . Paganti: 15.053; incasso: 398.000.000 lire. Monti Fabio Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
elbepin 0 Joined: 14-Dec-2006 180 messaggi Inviato September 17, 2008 IL CASO / La sfida di Coppa Italia contro il Parma lascia una scia di polemiche. Moratti: "Certi episodi capitano sempre a noi"Ora e' l' Inter ad espellere Braschi "Nessuno di noi ha insultato o spinto l' arbitro, eppure abbiamo finito la partita in otto" ............... Ne' parolacce, ne' insulti. Abbiamo protestato, ma in modo civile". E Cauet: "Le immagini tv parlano chiaro". Mercoledi' sera, Moratti ha parlato con Braschi e ieri ha cercato di spegnere la polemica, ma senza specifici pentimenti: "L' episodio si commenta da solo; l' arbitro mi ha spiegato di essersi sentito accerchiato e vittima di un' aggressione, che in realta' non c' e' stata, come dimostrano le immagini. Mi ha detto di essere caduto, ma anche questo non si e' visto. Era una partita che mi sembrava destinata allo 0 - 0, poi in un minuto la svolta. Mi spiace che sia stato deciso di chiudere la gara al 77' invece che al 90' e mi auguro che la squadra non subisca contraccolpi........................ Lui pu? ..... Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato September 17, 2008 L' Inter si riaccende nel grande freddo del tifo Entra Ferrante e con un guizzo batte l' Udinese: ma la curva ? deserta e la contestazione continua I friulani passano in vantaggio con Sosa Blanc di testa centra il pari dopo 3' . ?Dedicato al tecnico. Sogno il bis a Roma? Tardelli: ?Sono ancora pi? arrabbiato: ma perch? non giochiamo sempre cos??? L' Inter si riaccende nel grande freddo del tifo Entra Ferrante e con un guizzo batte l' Udinese: ma la curva ? deserta e la contestazione continua MILANO - Viaggio all' inferno con biglietto di ritorno. Come quindici anni fa, arriva dall' Udinese la scialuppa che consente all' Inter di evitare il naufragio. Lo sciopero degli ultr?, che hanno disertato la curva Nord, lasciandola vuota per tutta la partita, invece di rendere fragile lo spirito dei nerazzurri, li ha fortificati. E chi, invece del successo, sognava di chiudere la giornata con un regolamento di conti nei confronti dei giocatori, ? tornato a casa deluso. Ma, come gi? era capitato a Bologna, il 4 febbraio, quando gli interisti si ritrovano ad un centimetro dal baratro, riescono a trovare la forza per risalire, aumentando l' amarezza e il disappunto per tutte le occasioni buttate al vento nel cuore di una stagione sciagurata. Se ? cambiato lo spirito, il modo in cui l' Inter ha conquistato la settima vittoria in venti partite di campionato ? stato nel pieno rispetto dei canoni di sofferenza che la squadra si ? auto-imposta quest' anno. Partenza tra fischi, insulti, cori (?andate a lavorare?, ma anche ?ora e sempre Moratti presidente?), striscioni ironici (l' unico nella curva deserta diceva: ?mai stati in B?), incitamenti all' Udinese, eppure si capiva subito che lo stato d' animo era molto diverso da quello visto con la Reggina, a Napoli oppure tre giorni prima contro l' Alav?s. E questo nonostante assenze importanti (Frey, Dalmat e Vieri) e un avversario bene organizzato. L' Inter, che Tardelli ha plasmato su un rassicurante 4-4-2 (l' asse Cirillo-Brocchi a destra, quello Gresko-Serena a sinistra), dopo essere stato difeso e rassicurato in questi giorni tempestosi da Facchetti (?Marco ha tutta la nostra fiducia?), ha costruito subito una bella palla-gol, con Zanetti-Recoba e respinta di Turci. Ma ? anche andata sotto, lasciando immaginare un altro pomeriggio da incubo: volata di Margiotta sulla destra, assist per Sosa, conclusione con pallone sotto il braccio di Ballotta (15' ). Ultr? in festa, nell' ora del massimo trionfo del ?tifo contro?. In altri momenti, l' Inter si sarebbe sciolta; stavolta, avendo capito di essere oltre l' ultima spiaggia, i nerazzurri hanno reagito e in meno di duecento secondi hanno ottenuto il gol del pareggio: angolo di Recoba, testa di Blanc, Turci battuto (18' ). Passato il momento peggiore, l' Inter ? andata avanti a strappi, ma offrendo finalmente una prova di iniziativa e di pressione come non si vedeva dalla gara con il Parma. Cos? in almeno tre occasioni ? andata vicino al vantaggio, anche se l' azione pi? bella, con assist di Zanetti per Di Biagio non ? stata sfruttata bene (conclusione a lato, al 29' ). E' stato in avvio di secondo tempo che l' Inter ? tornata a ricordare a se stessa e agli altri di essere l' Inter. Perch? dopo il gol annullato a Cirillo (l' arbitro non aveva fischiato, quando Recoba ha calciato la punizione, al 1' ), Nucini ha azzeccato l' unico fischio della giornata, assegnando un penalty ai nerazzurri (uscita di Turci a travolgere Serena). Ma Di Biagio ha voluto seguire gli esempi passati di Recoba (Helsingborgs) e Blanc (Lecce) e si ? fatto respingere il rigore (5' ). Nemmeno questa avversit? ha inciso sul morale dell' Inter, che ha tenuto ancora in mano la partita, macinando gioco e costruendo altre occasioni, senza per? riuscire a raggiungere il vantaggio. Finch? a cinque minuti dalla fine, Tardelli ha mandato in campo Ferrante al posto di Hakan Sukur. ? stato proprio l' ex granata - 18 gol in campionato l' anno scorso e in crescita dopo tre mesi di panchina al Torino - ha trovato il gol vincente a dieci secondi da 90' : rimessa con le mani di Brocchi, dopo l' ennesima percussione di Cirillo, correzione di testa di Cordoba, gol acrobatico di Ferrante, quando gi? gli ultr? avevano occupato la zona verde del primo anello ed erano pronti a scavalcare. Ferrante riusciva anche a segnare un altro gol, ma il guardalinee Copelli annullava per fuorigioco. Per? i tre punti erano in cassaforte. Baci e abbracci, mentre la serata si spegneva con l' ultimo sfott? degli ultr?: ?Andate a lavorare?. In un angolo si abbracciavano anche Tardelli e Oriali, due che non hanno mai smesso di lavorare, mentre Tronchetti Provera, presidente della Pirelli, sponsor e azionista dell' Inter, riassumeva il senso della giornata: ?Alla squadra avevamo chiesto pi? seriet? professionale, pi? volont?, pi? rispetto per la maglia?. Missione compiuta. Fabio Monti INTER UDINESE 2 1 MARCATORI: R. Sosa 15' , Blanc 18' p.t.; Ferrante 45' s.t. INTER (4-4-2): Ballotta 5,5; Cirillo 6,5, Blanc 6,5, Cordoba 7, Gresko 6,5; Brocchi 6 (Cauet s.v. 48' s.t.), J. Zanetti 7,5, Di Biagio 6, Serena 6 (Seedorf 5 11' s.t.); Hakan Sukur 5 (Ferrante 8 40' s.t.), Recoba 5. All: Tardelli 7 UDINESE (3-4-1-2): Turci 7; Zamboni 5,5, Sottil 5,5, Bertotto 6; Alberto 6, Fiore 6, Giannichedda 6, Diaz 6 (Gutierrez s.v. 46' s.t.); Jorgensen 6 (Manfredini s.v. 43' s.t.); Sosa 6, Margiotta 5 (Gaarde 6 16' s.t.). All: De Canio 6 ARBITRO: Nucini 4 (Ivaldi 5, Copelli 6) AMMONITI: nessuno RECUPERI: 1' pi? 4' LE PAGELLE INTER Zanetti, che cuore 5,5 BALLOTTA Sostituisce Frey e si lascia sorprendere da Sosa sul gol. Si riscatta nella ripresa. 6,5 CIRILLO Il pubblico non perde tempo a fischiarlo, lui si riscatta con una partita intensa e generosa, anche in fase offensiva. Il modulo con quattro difensori lo fa sentire pi? protetto. 6,5 BLANC Ordinato in difesa, scaccia subito la paura pareggiando con un gran colpo di testa (terza rete dopo quelle con Napoli e Juve). Una presenza decisiva, senza mai correre rischi. 7 CORDOBA Prolunga di testa la rimessa di Brocchi sul gol di Ferrante, ma questo ? l' ultimo dei suoi meriti, in una partita di sostanza e di qualit?. 6,5 GRESKO Schierato come quarto difensore, nel suo ruolo naturale di esterno sinistro, si batte con personalit? in opposizione ad Alberto. 6 BROCCHI Sconfigge con la volont? lo scetticismo della gente, che all' inizio non gli perdona niente. La difesa a quattro agevola anche lui. 7,5 J. ZANETTI Grande partita a centrocampo, sia in contenimento, sia in proiezione offensiva. Una gara da capitano vero e da trascinatore. 6 DI BIAGIO Parte bene, manca l' occasione del vantaggio nel primo tempo, contiene senza problemi Fiore, sbaglia il rigore, non si demoralizza, ma certe verticalizzazioni si perdono. 6 SERENA Partita ordinata, alimenta l' azione offensiva con buoni cross. Si procura il rigore, cede il posto a Seedorf. 5 HAKAN SUKUR Si impegna molto, ma non riesce mai ad essere pericoloso davanti a Turci. Persin troppo altruista. 5RECOBA Si batte con impegno, potrebbe fare gol gi? al 10' del primo tempo, ma trova Turci. Sbaglia la conclusione di destro al 32' ; secondo tempo con molte ombre e pochissime luci. Non tira il penalty, forse perch? ? la stessa porta dell' Helsingborgs. Da lui ci si aspettava di pi?. 8 FERRANTE Un gol alla Ferrante, dopo aver giocato appena cinque minuti. Rid? il sorriso all' Inter e a se stesso. Il guardalinee gli nega la gioia del bis. 5 SEEDORF Rileva Serena, ma non d? alla squadra quell' aiuto che servirebbe per sbloccare il risultato. LE PAGELLE UDINESE Fiore in ombra 7 TURCI Si scalda subito con una grande parata su Recoba, neutralizza il penalty di Di Biagio in avvio di ripresa. Nulla pu? nell' occasione dei due gol interisti, ma sono molti i salvataggi importanti, prima di arrendersi a Ferrante. 5,5 ZAMBONI Nonostante gli attaccanti dell' Inter non siano in una delle loro migliori giornate, fatica contenere la pressione nerazzurra. Si lascia sorprendere sul gol di Ferrante. 5,5 SOTTIL Si fa bruciare nel gol del pareggio interista dal colpo di testa di Blanc. Una partita pallida, quasi si sentisse in soggezione. 6 BERTOTTO Meglio in fase propositiva, che in fase difensiva, ma ? il meno in difficol? del trio di retroguardia, dove gioca sul centrosinistra. 6 ALBERTO Parte bene, sembra in grado di appoggiare la manovra di attacco dell' Udinese, ma Serena e Gresko lo costringono spesso a ripiegare in fase difensiva per proteggersi. 6 FIORE Da lui ci si aspetterebbe molto di pi? sul piano della qualit?. Invece, dopo aver provato a sbloccare il risultato in avvio su punizione (alta), si limita all' ordinaria amministrazione. Partita senza mai un lampo. 6 GIANNICHEDDA Prova a dare concretezza e forza al centrocampo friulano, ma si trova di fronte il miglior Zanetti della stagione. E deve soffrire come tutti. 6 DIAZ Buona partenza, offre un pallone d' oro a Sosa sull' 1-1 al 32' del primo tempo. Ma subisce l' aggressivit? della coppia di destra nerazzurra Cirillo-Brocchi e ripiega (come Alberto). 6 JORGENSEN Ha grande libert?, sistemato alle spalle dei due attaccanti, ma non sfrutta l' occasione, offrendo una prova di quantit?, ma di modesta qualit?. 6 SOSA Subito in gol, quando raccoglie l' assist in corsa di Margiotta, manca il raddoppio e nella ripresa si affloscia. 5 MARGIOTTA Parte bene, come tutta l' Udinese, ma poi si perde, soffocato dalla difesa a quattro dell' Inter, che non d? spazio a nessuno. Sostituito. 6 GAARDE Rileva Margiotta a mezz' ora dalla fine; sgraziato nella corsa ? comunque pericoloso, quando parte in progressione. f. mo. L' UOMO-PARTITA ?Dedicato al tecnico Sogno il bis a Roma? MILANO - Impiega solo quattro minuti per decidere l' incontro, segnare un bellissimo gol e contenere le furie contestatrici dei tifosi che sarebbero implacabilmente esplosi a fine gara in caso di mancata vittoria. Al suo primo acuto con la maglia nerazzurra Marco Ferrante, il giocatore che ha impedito a Romario di esibirsi su un palcoscenico italiano, raggiante fa una dedica a chi gli ha cambiato la carriera. ?? la mia prima rete con una squadra importante, una delle pi? importanti della mia carriera. Dedico il gol a chi ha creduto in me, all' Inter tutta e a Tardelli in particolare. In fin dei conti l' anno scorso ho realizzato 18 gol in serie A con una squadretta?. ? rimasto seduto in panchina fino all' 84' . Qualcuno obietta: con lei in campo l' Inter avrebbe chiuso prima l' incontro. ?Ma no, ? stata giusta la scelta del mister di puntare su Hakan Sukur. Mancando Vieri, c' era la necessit? di una torre in attacco e poi firmerei per giocare di nuovo solo uno scampolo di partita e segnare?. Difende soprattutto e sopra tutti il suo allenatore, a cui stavolta ha fatto lui un favore. ?Il gol ? determinante soprattutto per lui che, secondo qualcuno, avrebbe avuto problemi con la squadra. Macch?, non ho mai visto un gruppo cos? unito e compatto. Domenica saremo a Roma. Abbiamo le qualit? per mettere in difficolt? la capolista e soprattutto per arrivare quarti in classifica?. m.c. Moratti gli ha telefonato prima della gara, in panchina il tecnico ? apparso pi? calmo del solito: ?Non m' alzavo per non prendere un seggiolino in testa? Tardelli: ?Sono ancora pi? arrabbiato: ma perch? non giochiamo sempre cos??? MILANO - Prima della partita ha ricevuto una telefonata di Massimo Moratti: ?Stia tranquillo, in ogni caso ha la mia fiducia?. E stavolta, in panchina, Marco Tardelli non s' ? sbracciato, non ha urlato ordini ai giocatori, addirittura sul gol del pareggio dei suoi nemmeno ha esultato. ?? vero, sono quasi sempre rimasto seduto: non mi sarebbe piaciuto beccarmi un seggiolino in testa...? ironizza il tecnico nerazzurro. Poi cambia tono: ?Non mi pare che la squadra abbia avuto difficolt?, ha giocato creando almeno cinque occasioni da gol. Certo per raggiungere la vittoria abbiamo sofferto, ma alla fine credo che il risultato sia meritato?. Dice di non essersi preoccupato nemmeno quando Sosa ha scaraventato il pallone in rete al 13' del primo tempo, provocando la delusione dei tifosi, rabbiosamente silenziosi. ?Non ho pensato a niente in quel momento? confessa il tecnico. ?Del resto ci siamo ripresi subito, mostrando una buona reazione. Piuttosto non posso dire di essere soddisfatto per un altro motivo: se siamo questi, dobbiamo esserlo sempre. Non capisco perch? con l' Alaves non abbiamo offerto una prestazione cos??. Ma la Coppa ormai ? un ricordo appartenente al passato. Ci? che conta ? aver firmato la tregua coi tifosi (?Solo con una vittoria potevamo premiarli; ad ogni modo la contestazione ? stata civile: lo sapevo che cos? sarebbe stata perch? io i tifosi dell' Inter li conosco bene?) e soprattutto essersi portati avanti in classifica. ? davvero un campionato pazzo questo che da una settimana all' altra consente di oscillare dalle paludi della zona salvezza ai sogni di Champions League. ?Il torneo non ? pazzo, lo sarebbe se l' Inter fosse sestultima? puntualizza orgoglioso Tardelli. ?Ad ogni modo questo successo non risolve i nostri problemi. Abbiamo solo fatto un passo in avanti, dopo averne compiuti venti indietro. ?Sono amareggiato perch? quella vista con l' Udinese sembrava un' altra squadra rispetto a quella di gioved?. Per il futuro, a partire dalla partita di Roma di domenica prossima, mi aspetto una prestazione come quella odierna. Mi attendo impegno e se i giocatori saranno determinati e attenti arriveranno anche belle prove?. Aspettative e speranze che coincidono con quelle di Facchetti, consigliere della societ? nerazzurra. ?Abbiamo messo in campo una grinta che non sempre si ? vista in questa stagione. Ora dobbiamo far s? che non cali la tensione: con questa rabbia ci toglieremo delle soddisfazioni. Del resto quando in settimana nello spogliatoio avevo detto alla squadra che non doveva smarrirsi perch? c' erano ancora obiettivi prestigiosi a cui ambire, qualcuno mi aveva guardato storto. La classifica conferma invece che avevo ragione?. Avanti dunque con animo pi? sereno e traguardi apparentemente non pi? raggiungibili. ?Non so se Moratti cambier? idea riguardo al proposito di prendere provvedimenti punitivi contro la squadra - dichiara Facchetti -. Sicuramente il successo cancella le brutta prestazione di Coppa. Con questa determinazione possiamo puntare alla zona Champions League?. ?Certo alla risalita ci crediamo - risponde capitan Zanetti -, ma le parole non bastano?. De Canio dall' illusione della vittoria ? passato alla delusione di una sconfitta maturata a pochi secondi dalla fine confessa: ?Pensavamo di potercela fare, del resto l' Inter non aveva avuto grandissime occasioni da gol. Non credo che la mia squadra sia stata troppo attendista nel chiudere l' incontro, gli avversari mi sono sembrati pi? concreti del solito. Per loro non deve essere stato semplice giocare in un' atmosfera del genere, ma con questa vittoria recuperano il feeling con i tifosi?. Monica Colombo Monti Fabio, Colombo Monica Pagina 36 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato September 17, 2008 Roma e Collina di nuovo insieme E' il primo incontro dopo i due rigori e le polemiche di Venezia Braschi nemmeno inserito nelle fasce, mentre Cesari viene spedito in serie B DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE - Bergamo e Pairetto rimettono Collina in prima fascia-scudetto perch? i giornali e la gente gliel' hanno urlato e l' arbitro pi? famoso del mondo e pi? rincorso da sponsor, Uefa e Fifa (al punto da essere il pi? invidiato nel mondo del supposto potere italiano) viene estratto per Roma-Chievo: tre settimane dopo i rigori di Venezia concessi alla Roma uno dietro l' altro, nel giro di 90 secondi, per falli di Bilica su Batistuta e di Marasco su Cassano. Ieri, nell' aula di Coverciano, i designatori (abbastanza austeri per le voci che li danno al penultimo sorteggio della carriera, anche se loro confesserebbero ad amici di sentirsi forti di una conferma gi? avvenuta da parte di Carraro) hanno recuperato Collina, ma hanno tentato di umiliare Braschi (dieci giorni fa ottimo in Real Madrid-Bayern Monaco) non mettendolo neanche in griglia, di ridicolizzare Cesari mandandolo ancora una volta in B (e che B! Ternana-Cittadella, dopo tanto Crotone) e di retrocedere ulteriormente Messina proprio da loro promosso a inizio stagione in top class Uefa, con un Fiorentina-Parma che poteva essere assegnato a un esordiente. Le altre due partite-scudetto vanno a due arbitri non internazionali: Borriello per Inter-Piacenza (diresse Inter-Juve 2-2) e Racalbuto per Juventus-Brescia (prima volta quest' anno con i bianconeri, che con lui in passato non hanno mai perso). Tenuto a riposo anche Rosetti. Dicono per eventuali spareggi: ma intanto ci sono queste partite... Abbiamo assistito al sorteggio a Coverciano seduti accanto a Braschi: non una parola contro i designatori che l' anno scorso lo utilizzarono per tutte le partite-chiave venendo ripagati con ottime prestazioni, ma quest' anno l' hanno messo in cantina fin dall' inizio quando lo sospesero per oltre un mese per essere rientrato da una partita internazionale in Uruguay sull' aereo messo a disposizione dalla Lazio per gli argentini. Tanto per dire, De Santis non ? stato neanche fermato dopo il non-rigore a Ronaldo nella gara di domenica scorsa col Chievo e anzi ? stato spedito in Libia dove ha diretto la partita della squadra di Gheddafi jr. Non una parola di Braschi, ma bastava guardare i muscoli delle cosce esplodere fuori dai calzoncini ad ogni estrazione di partita e rispettivo arbitro per capire tutta la rabbia che gli sta esplodendo in corpo. Perch? ce l' avrebbero con lui? Dicono perch? in giro circolerebbe la voce che potrebbe sostituire dal prossimo anno Bergamo e Pairetto e Braschi, che secondo i due dovrebbe smentire seccamente, si limiterebbe invece a dire ?non ne so nulla?. In castigo con gare di poco conto (Atalanta-Perugia) anche Rodomonti che con Messina (altro nel mirino) ha diretto meno partite (uguale meno soldi) di tutti gli internazionali. Dicono che in occasione della finale del Viareggio abbia avuto una conversazione telefonica con un giornalista e che uno dei guardalinee si sia precipitato a raccontarlo ad designatori. Un giorno a Coverciano, di fronte alla rimostranze di Rodomonti per il mancato utilizzo in serie A, gli avrebbero detto: non arbitri perch? parli troppo. Pare che in quella telefonata Rodomonti abbia detto al massimo che ore sono, ma il tono sia stato considerato ?troppo confidenziale?. Insomma, per capirci: il clima del mondo degli arbitri di A e B ? questo. E a poco serve in aula fare il tifo da parte dei fischietti perch? venga estratto un esordiente. Comunque, complimenti a Dattilo (Venezia-Torino) nella speranza che onori il cognome che porta, anche se non c' ? parentela con uno dei pi? grandi arbitri della storia. Torniamo a Collina. Dopo la finale di andata di coppa Italia di gioved? Juventus-Parma, ieri mattina ha preso l' aereo sulla tratta Malpensa-Firenze ed ? arrivato a Coverciano giusto per il sorteggio. Bergamo parlando con lui, ma con dietro arbitri e giornalisti, immediatamente dopo il sorteggio, gli ha detto: ?Ti ho visto bene, eri sciolto, in palla. Ottima partita, sar? stata la serata fresca visto che c' erano poco pi? di venti gradi?. Collina ha ringraziato, ha sorriso ed ? andato a prendere il biglietto per Roma. Dove sar? capace anche di fischiare non due, ma tre rigori di seguito se reputa tali le situazioni. Bergamo intanto liquida con un ?lasciamo stare? chi gli chiede un commento alla bocciatura di Carraro, lui che ? l' unico italiano ad avere un posto in Uefa. Un posto, nella commissione degli arbitri, nel quale comunque si trova in forte disagio perch? scarsamente coinvolto. Soprattutto dopo che il suo stretto rapporto col segretario generale dell' Uefa Aigner pare si sia raffreddato. Antonello Capone LE DESIGNAZIONI Borriello per Inter-Piacenza A Racalbuto Juve-Brescia Queste le terne arbitrali (pi? il quarto uomo) designate per dirigere le partite di domani, 33? giornata del campionato di serie A. Atalanta-Perugia: Rodomonti di Roma (Toniolo-Battaglia/Mattei) Bologna-Lazio: Treossi di Forl? (Marano-Gemignani/Cavuoti) Fiorentina-Parma: Messina di Bergamo (Calcagno-Lion/Stagnoli) Inter-Piacenza: Borriello di Mantova (Puglisi-Camerota/Babini) Juventus-Brescia: Racalbuto di Gallarate (Di Mauro-Maggiani/Foschetti) Lecce-Udinese: Saccani di Mantova (Biasutto-D' Agostini/Lanciano) Roma-Chievo: Collina di Viareggio (Pisacreta-Mitro/Strocchia) Venezia-Torino: Dattilo di Locri (Contente-Lulli/Marino) Verona-Milan: Farina di Novi Ligure (Ivaldi-Copelli/Stevanato). LE FASCE - Queste le fasce in cui era stato diviso il sorteggio arbitrale. PRIMA: arbitri Borriello, Collina, Farina, Racalbuto e Treossi. Partite: Bologna-Lazio (assegnata a a Treossi), Inter-Piacenza (Borriello), Juve-Brescia (Racalbuto), Roma-Chievo (Collina), Verona-Milan (Farina). SECONDA: Cesari, Gabriele, Messina, Pellegrino e Saccani. Partite: Fiorentina-Parma (Messina), Lecce-Udinese (Saccani), Napoli-Reggina (Pellegrino), Siena-Empoli (Gabriele), Ternana-Cittadella (Cesari). TERZA: Ayroldi, Castellani, Dattilo, Rodomonti, Trefoloni. Partite: Atalanta-Perugia (Rodomonti), Venezia-Torino (Dattilo), Como-Bari (Trefoloni), Modena-Sampdoria (Ayroldi), Vicenza-Salernitana (Castellani). QUARTA: Cannella, Cruciani, Nucini, Palanca, Rizzoli. Partite: Ancona-Cagliari (Palanca), Cosenza-Crotone (Rizzoli), Genoa-Palermo (Nucini), Messina-Pistoiese (Cruciani). I PRECEDENTI - Inter-Piacenza (Borriello)- L' Inter ha 15 precedenti con il mantovano: ha vinto 11 volte, pareggiato 2 e perduto 2. Il Piacenza, su 10 riferimenti, vanta 3 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. L' Inter quest' anno ha gi? trovato Borriello nel confronto interno con la Juventus, pareggiato per 2-2. Juventus-Brescia (Racalbuto). La Juventus, su 9 precedenti con Racalbuto ? imbattuta: 3 vittorie e 6 pareggi. Racalbuto non dirige i bianconeri dal 17 dicembre 2000, vittoria per 4-1 a Lecce; a Torino l' ultima direzione risale addirittura al 29 agosto 1999, Juventus-Reggina 1-1. Da notare che Racalbuto ha diretto la Juventus in casa 5 volte ed i bianconeri hanno vinto una sola volta, il 29 gennaio 1995, 2-1 sul Brescia, avversario di domani. Roma-Chievo (Collina). La Roma ha 31 precedenti con Collina e bilancio in perfetto equilibrio: 10 vittorie, altrettante sconfitte ed 11 pareggi. Nella stagione in corso Collina ? al quinto incrocio con i giallorossi che hanno vinto 2-1 a Parma e 1-0 in casa sul Milan, pareggiato 2-2 a Venezia con i due discussi rigori trasformati nel finale da Montella e perduto in settembre 2-0 a Piacenza. Capone Antonello Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato September 18, 2008 INCHIESTA / La classe arbitrale dominata dalla politica conservatrice dei due designatori: ma non mancano le lotte intestine Gli arbitri sono diventati una casta in Italia non c' ? pi? rinnovamento Con la coppia Pairetto-Bergamo sempre meno spazio per i giovani Bastano venti direttori di gara per gestire la serie A e alcune partite di rilievo di B Nel gruppo storico quasi tutti i fischietti hanno superato i 40 anni: le eccezioni di Paparesta e Rosetti Rinnovamento? No, grazie. Avanti nel segno della conservazione. Gli arbitri italiani di A e B sono sempre pi? un gruppo chiuso, una casta, una confraternita cementata da un inatteso benessere a termine, con un paio di eccezioni, per confermare la regola. Il bilancio del quadriennio di gestione Pairetto-Bergamo indica che c' ? sempre meno spazio per il nuovo, nel segno di un immobilismo che piace a tanti. I due designatori, quando entrano in azione nell' estate ' 99, trovano 37 arbitri. Ventisei hanno gi? fischiato in A; sei sono stati appena promossi (Ayroldi, Cassar?, Gabriele, Saccani, Soffritti e Strazzera). Prima di cominciare, Boggi, 119 gare di A, si dimette per protesta con il vertice della Can (non crede a quel tipo di professionismo: ?Si finir? per essere gestiti dai poteri forti?). A fine stagione Bazzoli (43 anni, 126), finisce estromesso per motivi solo in apparenza misteriosi (non crede nel sorteggio cos? come ? stato concepito); Branzoni (una gara in A nella stagione) viene dismesso con Guiducci, Pin e Strazzera mai provati in A. Secondo anno: il numero complessivo scende di una unit?. Vengono promossi da Mattei (il designatore della serie C), Dondarini, Morganti, Palmieri, Pieri e Trefoloni. Nessuno arbitrer? in A nella stagione. A giugno 2001, vengono dismessi Serena (una presenza), Bonfrisco (tre), Fausti, Pirrone, Soffritti e Zaltron, che non hanno mai visto la A. Terzo anno (2001-2002): il numero degli arbitri diminuisce ancora. Si arriva a quota 35. I nuovi sono cinque: Dattilo, Palanca, Rizzoli, Cannella e Cruciani. I primi tre arbitreranno una sola volta in A, gli altri due si fermano alla B. A fine anno, vengono lasciati a casa Braschi (136 gare in A), Borriello (117) e Cesari (167) per raggiunti limiti di et?; Rossi (27) per motivi tecnici. All' inizio della stagione appena conclusa (35 arbitri), sono quattro i promossi dalla serie C (Girardi, Brighi, De Marco e Bregonzi), ma soltanto Girardi esordisce in A (ultima giornata: Como-Torino, partita fra due squadre gi? retrocesse in B). Cannella (32 anni) e Palmieri (33 anni), mai provati in A quest' anno, stanno per essere dimissionati. Trentalange lascia per l' et? (45 anni e 195 gare in A); uscir? dai quadri anche Treossi (127), secondo la promessa fatta da Bergamo dopo Como-Roma (2-0). In bilico Michele Cruciani, mai impiegato in serie A. La conclusione: delle 1.229 partite giocate in serie A in quattro anni (spareggi inclusi) durante la gestione Pairetto-Bergamo, il gruppo storico (cio? quello degli arbitri ereditati dal passato) ne ha dirette 1.051 (85,52%); alle forze nuove sono toccate 178 gare (14,48%). Il gruppo dei nuovi del primo anno (Ayroldi, Saccani, Cassar? e Gabriele), proposti da Pairetto, allora designatore della C, ha diretto 91 gare in quattro anni; quello del secondo anno (Dondarini, Morganti, Palmieri, Pieri e Trefoloni) ? arrivato a 69; il contingente del terzo anno (Dattilo, Palanca e Rizzoli) ha toccato quota 17, mentre quello del quarto si ? fermato a una sola partita. Primo punto: Pairetto e Bergamo hanno scelto Trefoloni (Siena) come alfiere della loro gestione, anche con una eccessiva e pericolosa sovra-esposizione. Di conseguenza diventer? internazionale e, dopo la gi? discussa promozione di Bertini (Arezzo), la Toscana si conferma una fucina inesauribile di arbitri, per motivi nemmeno troppo misteriosi. Tanto coraggio non ? stato per? distribuito su altri prodotti del lavoro di Mattei. E' evidente che Bergamo e Pairetto non hanno alcuna fiducia tecnica nel designatore di C, tant' ? che continuano a bocciarne le scelte, senza nemmeno provare in A i nuovi entrati. Secondo: manca un numero consistente di ricambi, anche perch? ? carente il lavoro di crescita degli arbitri che approdano in A e B, come si nota dal numero dei bocciati al primo o al secondo anno. Domanda: che cosa fanno in concreto per portare a maturazione le forze nuove i due designatori, pur cos? ben pagati (oltre 250 mila euro all' anno lordi ciascuno)? Terzo: non stupisce che in testa alla presenze del quadriennio ci sia Collina, visto che ? considerato da tutti, Fifa compresa, il miglior arbitro del mondo. Stupisce che De Santis, nonostante direzioni spesso molto discusse, abbia arbitrato nei quattro anni 63 gare (18 nell' ultima stagione) oppure che sia stato collocato nella ?top class? dell' Uefa, che non lo chiama mai per le partite decisive. Quarto: se si osserva l' utilizzo dell' organico nelle quattro stagioni, si nota che a Bergamo e Pairetto bastano venti arbitri per gestire la 306 partite di serie A e alcune gare di rilievo della B. Non per niente i nuovi immessi nell' ultima stagione sono stati costretti da questa gestione ad un utilizzo di una gara al mese in serie B: chi arriva dalla C pieno di entusiasmo, fa un anno di pericolosa demolizione psicologica. Quinto: perch? un arbitro come Nucini (cinque gare in A nelle ultime due stagioni), in piena era professionistica, continua ad essere mantenuto nei quadri, nonostante abbia 43 anni? Essendo uno dei pochissimi che, come da progetto iniziale che prevedeva arbitri a tempo pieno, aveva abbandonato il posto di lavoro; vista la reazione di Bonfrisco alle dimissioni, probabilmente si ? evitato di creare un caso analogo. Sesto: dall' osservazione dell' et? anagrafica del gruppo storico, si nota che quasi tutti hanno superato abbondantemente i quarant' anni (Collina ne ha 43). Eccezioni: Paparesta e Rosetti. Con tutta probabilit?, nella mentalit? di questi arbitri cos? ben voluti dal vertice, la fine della carriera coincider? con il limite di et?, con 150 mila euro garantiti. Inutile aspettarsi gesti di coraggio. L' alibi del sorteggio, che sarebbe una grande innovazione, per come viene impostato e vissuto, consente l' esatto contrario di quanto previsto dal progetto iniziale. Settimo: dietro al gruppo storico, ci sono gli arbitri promossi da Pairetto dalla C nel ' 99 (Ayroldi, Cassar?, Gabriele e Saccani), in et? compresa fra i 37 e i 39 anni. Siccome ormai ? sfumata per loro la qualifica di internazionale, potrebbero essere i prossimi ad assimilarsi ai modelli di attuazione arbitrale del gruppo storico. Nel gruppo targato Mattei, vi sono buoni arbitri come Dondarini e Morganti, gi? pi? vecchi di Paparesta e Rosetti, ma con un' esperienza ridottissima. Il restante dell' organico ? giovane, ma ? privo di adeguata esperienza. Si va verso un quadro globale composto da arbitri di lungo corso costretti a lasciare, che saranno sostituiti da fischietti di limitatissima esperienza. Ma ai designatori interessa soprattutto salvare se stessi di stagione in stagione. A fine anno, i due designatori hanno sempre evitato di prendere decisioni tecniche coraggiose, limitandosi a perdere per et? alcuni senatori e a completare il quadro dei dismessi con sconosciuti neo-promossi. Il progetto, che con il sorteggio avrebbe dovuto imporre l' utilizzo dei giovani arbitri ? scivolato via, anche attraverso modifiche delle fasce, in un utilizzo poco casuale delle forze a disposizione. Il contrario di quanto dovrebbe essere: il frutto finale di un lavoro di selezione di oltre trentamila arbitri. Fabio Monti 51 GLI ARBITRI utilizzati da Bergamo e Pairetto nel loro quadriennio. Collina ha diretto pi? di tutti in A: 79 gare, poi Farina e Trentalange (66). Dieci (pi? Boggi) gli arbitri che non sono mai stati in serie A: Fausti, Guiducci, Pin, Pirrone, Soffritti, Strazzera, Zaltron, Brighi, De Marco e Bregonzi 45 ANNI il limite di et? per gli arbitri. Finora sono stati costretti a lasciare per andare in pensione Braschi, Borriello e Cesari (un anno fa), mentre sta per uscire di scena Trentalange, che ha diretto 195 gare in A. SOTTO TIRO DE SANTIS Massimo De Santis 18 gare nell' ultimo torneo di A e 63 nel quadriennio TREFOLONI Matteo Trefoloni, l' uomo nuovo, ha diretto 16 gare di A nell' ultima stagione Monti Fabio Pagina 42 (24 giugno 2003) - Corriere della Sera Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato September 22, 2008 da arbitri.com Re: Anche l'Inghilterra ha il suo Cesari Nel vecchio forum si era cominciata una discussione su Graziano Cesari, e sul suo modo di sparlare e ******* quelli che erano stati colleghi fino a un giorno prima delle dimissioni, e di dipingere l'AIA come in rovina e senza talenti (ovviamente solo da quando non c'? pi? lui, e senza essere mai uscito con dichiarazioni analoghe finch? era rimasto in servizio). Beh, anche in Inghilterra da quest'anno c'? un vero e proprio seguace di Cesari. Si tratta di Graham Poll, l'ex famoso arbitro internazionale inglese (noto per aver espulso ai mondiali un croato solo dopo 3 gialli). Nelle ultime settimane Poll, che ? stato arruolato come opinionista del quotidiano Daily Mail, si ? prima scagliato contro i propri vertici, colpevoli di non averlo abbastanza tutelato quando fu accusato da Mourinho in occasione di una partita dell'ottobre scorso (comunque Poll arbitr? quasi sempre in campionato, quindi sicuramente non fu penalizzato per quella direzione). Poi se l'? presa con il livello degli arbitri inglesi, che lui ritiene essere vertiginosamente sceso (ovviamente proprio ora che non c'? pi? lui) e di cui salva solo due ex colleghi, Howard Webb (che arbitra oggi l'Italia -a proposito, in bocca al lupo-) e il giovane Mark Clattenburg. Infine, di pochi giorni fa forse la sparata pi? grossa: Poll ha accusato la Commissione arbitrale della FIFA di aver avuto un atteggiamento anti-inglese agli ultimi mondiali: infatti, Poll racconta di essere stato l'unico a protestare contro i commissari, per patriottismo britannico, dopo che nelle riunioni tecniche venivano mostrati dei filmati in cui si diceva di punire severamente gli attaccanti che si servivano delle braccia per aiutarsi nelle aree di rigore. In particolare Poll se la prese perch? venivano mostrati molti filmati con protagonista Crouch, l'attaccante del Liverpool. Ovviamente, anche in questo caso, Poll racconta tutti questi episodi inediti ad un anno e passa di distanza, senza aver mai detto una parola in precedenza. per quanto, penso, la commissione FIFA avesse preso di mira Crouch come esempio, ma poteva benissimo far vedere quello che fa Toni, e non penso che Rosetti si sarebbe scandalizzato. Quindi Graham Poll si inserisce in un ormai lungo elenco di ex colleghi dal dente avvelenato (e dal portafoglio esigente): Graziano Cesari, Carlo Longhi, Fabio Baldas, Angelo Bonfrisco, Massimo Chiesa, Danilo Nucini, il francese Gilles Veissi?re solo per citare i pi? famosi (tralascio Casarin e Tombolini, che mi sembra mantengano una loro dignit?).-------------------------------------------------------------------------------- qualche commento Ma scusa Nucini fa la moviola in qualche trasmissione sportiva?....ti prego dimmelo perch? voglio vedere con che faccia si permette di aprire bocca!!!... Per quanto riguarda Poll: Mi sono fatto tradurre da un amico inglese tempo fa l'intervista che rilasci? ad una televisione qualche giorno prima di appendere il fischietto al chiodo. E' vero quando dice che Webb e Clattenburg sono i migliori fischietti al momento in Inghilterra in quanto Bennett ? alla fine e Riley pur essendo a mio avviso un buon arbitro ? stato sempre troppo considerato...vedi il declassamento da quando fu designato agli europei un paio di anni fa. I Collina della situazione hanno cercato di far avanzare Rob Styles che a livello nazionale ? considerato un vero disastro e l'anno scorso ne ha combinato parecchie, quest'anno ricordo il rigore regalato al Chelsea contro il Liverpool per cui fu fermato un turno. Parla anche del neo internazionale che lo ha sostituito Martin Atkinson della poca esperienza a livello di Premier League infatti da una ricerca che ho fatto l'anno scorso Atkinson fece solo 6 gare in Premier League e tutte di secondo piano. Quest'anno all'improvviso ? diventato un fenomeno...cosi dice Poll durante l'intervista!!!...Toccante l'intervista sull'errore ai mondiali...e sull'addio al calcio....l'intervista si trova su Youtube ma ? in inglese.... -------------------------- Ma scusa Nucini fa la moviola in qualche trasmissione sportiva?....ti prego dimmelo perch? voglio vedere con che faccia si permette di aprire bocca!!!.... Fino a due anni fa faceva la moviola a 7 Gold, poi penso sia andato a TeleLombardia, ed ora credo (e spero) che non bazzichi pi? per gli studi televisivi. Probabilmente la sua eclisse ? dovuta a Calciopoli, quando si venne a sapere che lui aveva denunciato per tempo certi "strani" legami di De Santis non all'autorit? giudiziaria, bens? al presidente dell'Inter Moratti (e da l? i pedinamenti a De Santis, interessamento Telecom ecc.): non era pi? presentabile neanche per i Bar Sport pi? faziosi. beh 25 partite in serie a... tutta colpa di moggi? sicuri? beh anche lui parlava con meani... fiorentina messina 1:1 con sei minuti di recupero... ma la scheda di fabiani l'ha propria gettata subito? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato September 29, 2008 Domenica avevano diretto Juve-Udinese e Livorno-Messina Calcio: sospesi gli arbitri Dattilo e Rosetti Mattei sotto accusa. Il presidente federale lo ha imposto al designatore STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO MILANO ? Sar? stato anche il primo vero rovescio globale della stagione arbitrale, ma Franco Carraro ha fatto in fretta a perdere la pazienza. E ad alzare la voce. All'alba il presidente federale ha telefonato a Maurizio Mattei, il designatore che a fine luglio ha preso il posto dei due sorteggiatori (Bergamo e Pairetto), e gli ha manifestato la propria ira, per come ? stata gestita la giornata arbitrale in un momento delicatissimo della stagione. Domande in serie: come si spiega l'errore grossolano di Rosetti, il numero 2 degli arbitri italiani, gi? disastroso in serie B, che in Livorno- Messina (2-2) ha concesso un rigore ai siciliani con il fallo commesso a due metri dalla linea dell'area? Dove guardava l'assistente Ivaldi, destinato a rappresentare l'Italia al Mondiale (con Griselli), mentre la scena si svolgeva davanti a lui? La conseguenza ? che il tecnico del Livorno, Donadoni, raggiunto sul 2-2, dopo essere stato in vantaggio i due gol, rischia di essere esonerato dal furente presidente Spinelli: ?Ha avuto una giornataccia come l'arbitro?. E ancora: che cosa osservava l'assistente Carretta, farmacista a Padova, per decidere di annullare il gol di Cambiasso, tenuto in gioco da due avversari (e per tre metri) in Inter-Chievo (1-0)? Ma Carraro ha perso la pazienza sulla scelta di Antonio Dattilo per Juve-Udinese (1-0): perch? scegliere un arbitro che non ? pi? giovane (34 anni), che ha diretto appena 23 partite in A in cinque stagioni, che ha gi? avuto precedenti inquietanti e che in un'organizzazione seria sarebbe gi? stato congedato per evidenti limiti tecnici? E perch? rischiare a sei giorni da Inter-Juve? E come si giustificano gli errori dell'assistente Contini, bravo a pescare l'offside di Di Natale e posizionato nel modo peggiore per giudicare la posizione di Iaquinta e quella di Del Piero? La conclusione ? che tutti sono stati sospesi e non si tratter? di uno stop di facciata: due mesi a Rosetti e Ivaldi (che cos? si ? giocato il Mondiale), non meno di uno per Dattilo, Contini e Carretta. Ma la giornataccia ha messo in evidenza i difetti di un'organizzazione che scricchiola. Eliminato Pierluigi Collina (gi? con deroga in tasca) da una lotta di potere al vertice dell'Aia (il problema della sponsorizzazione con la Opel, testimonial del Milan, avrebbe potuto essere risolta in un'ora, in presenza di una volont? precisa di farlo), il materiale umano a disposizione di Mattei ? modesto: la vecchia guardia ? impegnata soprattutto a incassare gli ultimi gettoni prima di lasciare e di collocarsi in qualche societ? (esempio: Pellegrino, team manager del Messina o Treossi al Cesena); i giovani faticano a maturare; la generazione intermedia non offre pi? le garanzie degli ?esperti? di un tempo. Che qualcosa non funzioni anche al vertice dell'organizzazione, lo si capisce dalle designazioni dell'inquieto Massimo De Santis. ? (per ora) il rappresentante dell'Italia al Mondiale, ma ad osservare le partite a lui assegnate, il primo a non essere convinto della sua condizione ? proprio Mattei. In questo campionato, Juve-Inter ? andata a Paparesta; Milan-Juve a Bertini, con la famosa storia dell'arbitraggio all'inglese; Inter-Milan a Messina. E domenica il favorito di Inter-Juve ? Paparesta. A Milan-Samp (28 gennaio) si ? presentato senza fischietto. Ai raduni di Coverciano ci si allena poco e male; quanto agli assistenti, il lavoro di Pisacreta, in commissione da luglio, non d? risultati. Mattei si present? con due slogan, lanciati dalla rivista degli arbitri: ?Non so dove sto andando, ma sto andando lontano?. E: ?Nulla ? pi? reale dell'impossibile?. Parole inquietanti. Come il referto (morbido) di Dattilo su Muntari, che gli ha depositato la maglietta sulle spalle: tre giornate di squalifica. La Fifa guarda all'Italia incredula e perplessa; l'immagine arbitrale del Paese ? in caduta libera. A questo punto servirebbe un gesto di coraggio da parte della Federcalcio: non mandare nessun rappresentante italiano al Mondiale di Germania. In attesa di tempi migliori. Fabio Monti 07 febbraio 2006 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato September 30, 2008 La tribuna di GIORGIO TOSATTI Siamo realisti: gli arbitri sono questi, aiutiamoli con la moviola SERVILISMO Comportamento intollerabile: il servilismo nei confronti delle societ? pi? potenti e popolari Indignarsi perch? Roma-Juve ha dato una pessima immagine del calcio italiano nel mondo ? lecito a chi non abbia contribuito a trasformare quella partita in una sorta di ordalia, nutrendola d' odio e di violenza. Presentandola in un ?promo? di una grande tv come la rivincita di Roma sui ?traditori?. Scrivendo, come alcuni importanti giornalisti, che Cassano doveva esserne escluso avendo parlato bene di Capello. Facendo per settimane dell' allenatore, di Emerson e Zebina i bersagli di ogni offesa e rancore, dimenticando che la Roma se ne ? liberata (come di Samuel e di altri) per motivi economici, pur avendoli sotto contratto. Arrivando ad accusare i giocatori di vigliaccheria perch? all' andata non avevano picchiato gli juventini, pur essendo stati subito spinti da Collina a giocare secondo le regole, pena severe ammonizioni. Se spingi gli atleti alla rissa perch? la piazza vuole lo scontro fisico quasi pi? della vittoria, diventa ipocrita prendersela per i 72 falli, il brutto gioco, le entrate cattive. Troppi nell' informazione sportiva fanno gli incendiari, salvo vestirsi da pompieri. Anche sulle malefatte arbitrali ci vorrebbe un po' di coerenza. C' ? un comportamento intollerabile: il servilismo nei confronti delle societ? pi? potenti e popolari. Difetto emendabile se i designatori lo punissero, anzich? favorirlo. Per quanto riguarda gli errori (abbondanti in questo fine settimana) bisogna distinguere fra quelli facilmente percepibili a velocit? normale e quelli rivelati dalla moviola. A Bergamo Bertini non ha bisogno di soccorso tecnologico per espellere Nesta al 13' della ripresa: era impossibile sbagliare, ci voleva solo un minimo di coraggio. Forse voleva farsi perdonare qualche critica milanista per la gara con la Juve. All' Olimpico la moviola sarebbe servita. Difficile accorgersi che Cannavaro era in fuorigioco sul gol, stabilire che Dellas aveva fatto fallo su Zalayeta pochi centimetri fuori area, che la rete di Ibrahimovic era regolare. O a San Siro che Angelo aveva colpito il pallone, prima di prendere Cruz e, quindi, il rigore concesso all' Inter era ingiusto. Certo a Racalbuto (avrebbe dovuto ammonire subito i pi? invasati, cominciando da Cufr?) ed i suoi disastrosi assistenti non sarebbero dovuti sfuggire i due rigori commessi a danno di Cannavaro e Ibrahimovic in una sola azione (al 24' ), n? la posizione irregolare dello svedese nell' azione del rigore inesistente accordato. N? lo schiaffo di Cufr? a Del Piero. Cos? Morganti non aveva bisogno di soccorso per accordare un rigore a Pazzini, ma la moviola avrebbe forse fatto capire a Dondarini gli errori commessi (ripetizione del rigore, espulsione di Mensah), chiarito a Paparesta se il tiro di Rocchi era entrato o no in porta. Perch? sugli arbitri bisogna intendersi: sono questi, non possiamo pretendere che diventino tutti come Collina. Il quale non poteva arbitrare all' Olimpico perch? impegnato in Chelsea-Barcellona. Restavano Paparesta, Bertini e Racalbuto. Mediocre ma con 150 gare alle spalle. Se la Juve non aveva mai perso con lui, la Roma aveva perso solo una gara su 17, nel 2000. Ha arbitrato male, ci mancherebbe. Ma giudicandolo vanno citati tutti gli episodi (anche il rigore non dato alla Juve al 24' ): cos? i torti sono abbastanza divisi. Si dice: meno male che Collina il prossimo anno far? il designatore. Personalmente preferirei che arbitrasse, senza di lui in campo andr? anche peggio. Se vogliamo ridurre gli errori bisogna ricorrere alla moviola (solo per gol e rigori). La Lega francese vuole vincere questa battaglia, Carraro si ? gi? arreso. Rivoluzionari si nasce. Real Madrid e Manchester United sono finiti ad otto punti da Barcellona e Chelsea: la Champions diventa per loro vitale. Pi? dura per Juve e Milan. I torinesi han dimostrato all' Olimpico una saldezza psicologica formidabile: non era facile dopo quella vittoria rocambolesca di Ancelotti (quasi un segno del destino) superare le pressioni ambientali, la sfida con la Roma, la consapevolezza di giocarsi quasi tutto in pochi giorni. Il Milan ha sottovalutato l' Atalanta dinamica, veloce, ben organizzata. L' han salvato un palo, Bertini (in dieci sarebbe stata dura non perdere), Lazzari (fallito il 2-1), un pallone perso da Sinigaglia negli ultimi secondi. Mai vista la difesa cos? in bambola: Makinwa ha mandato in tilt Nesta. Da non sottovalutare nelle vittorie dei campioni l' apporto-gol di centrocampisti e difensori: 12. Inter (creato molto, concretizzato poco) e Samp han vinto fortunosamente, staccando Palermo, Udinese e Roma nella corsa alla Champions. Netto il ritardo dei romani, al di l? delle loro colpe (specie difensive). Vittorie importanti per Bologna, Messina, Fiorentina, Parma (in dieci) e Brescia. Tosatti Giorgio Pagina 35 (7 marzo 2005) - Corriere della Sera Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato October 1, 2008 IL CASO /I due designatori divorziano: con le dimissioni arrivano pesanti accuse Arbitri in crisi di coppia Bergamo lascia Pairetto In serie C arriva una donna: Anna, medico vicentino ROMA - La coppia ? scoppiata. Dopo sei anni, Paolo Bergamo s' ? fatto da parte. Per raggiunto limite di critiche, ha detto, ?Ormai erano diventate insostenibili: non ce la facevo pi? a sopportare che il mio lavoro da 219 giorni su 365 non fosse apprezzato?. Per anticipare il benservito di Carraro, hanno commentato i soliti maligni. Sta di fatto che, da ieri, sul non pi? doppio trono dei designatori ? rimasto soltanto Pierluigi Pairetto. Solidale col collega nelle parole, magari, pi? che nei fatti: ?Mi spiace perdere Paolo, ma non discuto scelte personali. Per quanto mi riguarda, resto completamente a disposizione?.Pu? essere lui, adesso, per un anno, il chiss? quanto spendibile traghettatore verso l' unica soluzione di credibilit? evidente (Collina), salvo promuovere un ex arbitro stimato - soprattutto per l' impegno sociale, per la verit? - come Alfredo Trentalange. O creare un' affidabile commissione, coordinata forse dal presidente dell' Aia, Tullio Lanese. Quest' ultimo ieri si ? limitato a giustificare la comprensibile assenza di Collina (?aveva un impegno precedente...?) e a rilevare la crescita del movimento dei fischietti: 39,18% di incremento delle vocazioni fino a qualche anno fa in crisi, massiccio ingresso nella struttura di giovani stranieri residenti in Italia (ben 203, tra cui il neopromosso Herberg Roland). Ma la promozione pi? spettacolare ? sicuramente quella di Anna De Toni, medico a Marano Vicentino, nubile, arbitro effettivo dal ' 93 per la sezione di Schio: nella prossima stagione, fischier? in serie C. Sfoggiando la nuova divisa creata dalla Diadora, con maglietta e ?pantagonna?.In attesa che cambino in efficacia e rendimento, gli arbitri cambiano ancora una volta tenuta. Tre colori - nero, giallo e l' innovativo azzurro-nazionale - per casacche in poliestere supertraspirante, sponsor con una zucca nel logo in evidenza sulla manica: simbolo, si spera, non del valore di chi lo esporr?, ma solo di un noto prodotto finanziario.Dunque, Bergamo ha detto basta. Non prima di aver sottolineato la questione morale (?purtroppo non sono stati apprezzati il silenzio, la correttezza, la professionalit?, il senso di responsabilit??) e soprattutto sciorinato i numeri della sua ultima discussa stagione: 224 gare di serie A dirette dai dieci arbitri internazionali; 90 partite dirette all' estero dai nostri fischietti (record europeo); abbassamento dell' et? media dei direttori di gara internazionali (39,4 anni, rispetto ai 40,4 di sei anni fa); aumento di un' unit? degli stessi internazionali (da 9 a 10); lancio nell' orbita italiana e non solo di Rosetti, Bertini, Dondarini, Paparesta e Trefoloni; promozione a internazionali di De Santis e Farina, oggi inseriti dall' Uefa nel gruppo ??lite?.Insomma, un rosario di successi dichiarati non proprio con modestia (?magari c' ? chi farebbe meglio, ma questi dati nessuno ce li pu? contestare?) che magari stride un po' , per essere eufemistici, con gli scenari arbitrali che conosciamo. Ma tant' ?. Se i campionati si scrivessero solo con le cifre, di fronte a quelle del dimissionario Bergamo (?il mio mandato ? scaduto il 30 giugno, ma dichiaro la mia non disponibilit? a proseguire?) bisognerebbe togliersi il cappello: 35 mila falli e 16 mila fuorigioco fischiati, ?in tornei alla fine dei quali nessuno, vittorioso o sconfitto, ha potuto accusare la classe arbitrale?.Resta il fatto che non vedremo pi? fischiare Danilo Nucini, sosia solo estetico di Collina, e ce ne faremo una ragione: ? stato ?dismesso?, cio? spedito alla meritata pensione, insieme a Castellani, Carlucci e Cruciani. E non vedremo pi? Claudio Puglisi sbandierare (sovente a vanvera) n?, per fortuna, urlare ?nero bastardo? ad Appiah. Almeno a livello internazionale, in Italia si vedr?, l' istituto delle ?dismissioni? ha colpito anche Vincenzo Mitro, che pure ha conosciuto una carriera prestigiosa, dopo il malinconico flop nei test atletici per i mondiali under 20. La giornata degli addii, dunque. Si dice: se ne vanno sempre i migliori. Ma a volte non ? cos?. Stefano Petrucci LA PROPOSTA Facchetti: ?Comitato etico in Federcalcio? Il presidente dell' Inter Giacinto Facchetti lancia una proposta: ?Occorre un comitato etico. Con tre figure che si siano distinte per competenza, seriet? ed onest?. Al calcio italiano serve un processo di moralizzazione. Quando partecipo alle riunioni Uefa, i dirigenti degli altri Paesi ci ricordano quanto avvenuto nel nostro calcio in questi ultimi anni?. IN CARICA DAL ' 99 Paolo Bergamo (a destra nella foto sopra) ? nato a Livorno il 29 aprile 1943. Pierluigi Pairetto (a sinistra) ? nato a Torino il 15 luglio 1952. I due sono stati nominati designatori nel 1999. Bergamo, che ieri si ? fatto da parte, rimarr? nella commissione Fifa fino al 2006 Petrucci Stefano Pagina 47 (6 luglio 2005) - Corriere della Sera Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
MarioIncandenza 0 Joined: 08-Jun-2006 180 messaggi Inviato October 2, 2008 La tribuna di GIORGIO TOSATTISiamo realisti: gli arbitri sono questi, aiutiamoli con la moviola SERVILISMO Comportamento intollerabile: il servilismo nei confronti delle societ? pi? potenti e popolari Il Milan ha sottovalutato l' Atalanta dinamica, veloce, ben organizzata. L' han salvato un palo, Bertini (in dieci sarebbe stata dura non perdere), Lazzari (fallito il 2-1), un pallone perso da Sinigaglia negli ultimi secondi. Mai vista la difesa cos? in bambola: Makinwa ha mandato in tilt Nesta. Da non sottovalutare nelle vittorie dei campioni l' apporto-gol di centrocampisti e difensori: 12. Inter (creato molto, concretizzato poco) e Samp han vinto fortunosamente, staccando Palermo, Udinese e Roma nella corsa alla Champions. Netto il ritardo dei romani, al di l? delle loro colpe (specie difensive). Vittorie importanti per Bologna, Messina, Fiorentina, Parma (in dieci) e Brescia. Tosatti Giorgio Pagina 35 (7 marzo 2005) - Corriere della Sera Perfetta l'analisi di quel Roma-Juve da parte del grande Tosatti. Da sottolineare il discorso su Bertini, l'uomo dalle presunte 42 telefonate con Lucianone, che favorisce platealmente il Milan salvando Nesta e consentendogli di vincere una partita che avrebbe dovuto perdere.... Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
MarioIncandenza 0 Joined: 08-Jun-2006 180 messaggi Inviato October 2, 2008 Perfetta l'analisi di quel Roma-Juve da parte del grande Tosatti.Da sottolineare il discorso su Bertini, l'uomo dalle presunte 42 telefonate con Lucianone, che favorisce platealmente il Milan salvando Nesta e consentendogli di vincere una partita che avrebbe dovuto perdere.... a proposito: 1) Sempre per citare Tosatti: "Racalbuto dopo Roma-Juventus ? stato mandato ad arbitrare solo partite di Serie B, Bertini che nella stessa giornata non ha espulso Nesta in Atalanta-Milan ? stato mandato ancora ad arbitrare partite in A. Questo ? come dire agli arbitri che non devono + favorire la Juve altrimenti sono guai.". 2) Secondo gli specchietti dei cc, nella settimana tra ili 28 febbraio e il 6 marzo (la partita venne giocata il 5 marzo), Bertini si sent? 4 volte con Moggi e 7 con Fabiani. Fantastico! Cosa gli avr? detto Lucianone? "Cerca di favorire il Milan perch? se no vinciamo troppo presto e il campionato perde d'interesse"? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato October 2, 2008 IL COMMENTO Giovani arbitri Galliani e Figc li educano cos? Pur avendo definito l' arbitro Pieri ?tecnicamente inadeguato?, Adriano Galliani non ? stato deferito. Ci? rientra, secondo il procuratore federale, nel suo legittimo diritto di critica. Non ? lesivo della personalit? e dell' immagine di Pieri. Come se etichettarlo quale arbitro incapace non rappresentasse un pesante giudizio professionale. C' ? una bella differenza tra il dire: ?Ha commesso un mucchio di errori, ha condizionato la gara? e sentenziare: ?Non ? in grado di svolgere quel compito?. La prima frase pu? essere indirizzata persino verso Collina in giornata storta, la seconda no. Il procuratore lo sa, ma si arrampica sugli specchi. La federazione assiste pilatesca. Ci lamentiamo del servilismo dimostrato sovente dai giovani arbitri verso i grandi club. Come uno di loro prende un paio di decisioni borderline, leggermente favorevoli ad una provinciale, apriti cielo: ? un incapace. Pieri era alla sua ventesima partita di serie A, dirigeva per la prima volta il Milan in campionato, ? figlio d' arte. Chi lo difende da un giudizio cos? devastante? Come far? a sentirsi tutelato dalla federazione se il suo accusatore siede nel Governo federale e presiede la Lega? Quale insegnamento trarr? dal fatto che di fronte ad una cos? palese violazione dell' etica istituzionale nessuno abbia il coraggio di ricordare a Galliani ruoli e doveri? Tra i quali quelli di tutelare gli arbitri allevati dalla sua federazione. Con quale animo Pieri diriger? il Milan la prossima volta, magari a San Siro? Certi attacchi rischiano, anche non volendo, di diventare delle intimidazioni. La Lega ha chiesto alla Federazione di gestire gli arbitri in proprio: avesse ottenuto questo privilegio, povero Pieri. Galliani non pu? rifugiarsi nelle parole come un avvocaticchio; quando copri un ruolo istituzionale devi rispettarlo, dominando i tuoi bollori. Tosatti Giorgio Pagina 45 (17 febbraio 2004) - Corriere della Sera Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato October 2, 2008 campionato 2003/2004 di GIORGIO TOSATTI Fuggono Milan ed Juve, solo la Roma ne tiene il passo. Netto il distacco di Lazio ed Inter. Mancini lo scorso anno non perse neppure uno scontro diretto, mentre Ancelotti conquist? pi? punti di tutti in questa speciale classifica. Si ripete vincendo - dopo il derby dominato - anche la sfida con il tecnico della Lazio. Ma sul risultato pesa l?inspiegabile annullamento di un gol romano sullo 0-0, regolarissima la posizione di Stankovic: non c?? ombra di fuorigioco n? con le teorie di Casarin, n? con quelle del duo Bergamo-Pairetto. Ma il guardalinee Puglisi alza la bandierina e Racalbuto ? ben felice di adeguarsi. Puglisi provoc? polemiche violentissime in Milan-Roma dell?anno scorso, quando non vide il ?mani? con cui Inzaghi si accomod? il pallone, prima di segnare il gol decisivo. Gli esperti di precedenti arbitrali sciorinarono un lungo elenco di episodi in cui questo guardalinee aveva collezionato errori a favore dei rossoneri. Bergamo aveva promesso di tenerlo lontano da quest?ultimi, ad evitare altri casi. Ed invece viene scelto per la delicatissima gara con la Lazio e condiziona partita e campionato con un errore troppo grave ed assurdo per non chiederne l?allontanamento. Ma lo scandalo non ? Puglisi, lo scandalo sta nella scelta dei designatori. La Lazio si lamenta anche per un ?mani? in area di Cafu. Racalbuto perdona tutto ed ha fretta di finire: solo 3? di recupero, mica i 7? di Pieri a Brescia. Chiss? se la gente non si stufer? vedendo come gli sbagli favoriscono sempre i potenti. Il Milan soffre molto nel primo tempo, soffrirebbe ancora di pi? se fosse costretto a rimontare, concedendo alla Lazio il contropiede. Segna con Pirlo (bravissimo, ha vinto il duello con Albertini), impegna molto di pi? Peruzzi, di quanto non facciano gli attaccanti laziali con Dida. Sbaglia pi? volte il secondo gol, si dimostra solido, Cafu e Pancaro sono ancora ottimi, ma l?incontro - anche sul piano morale - ? condizionato dal torto subito dai romani. L?Inter finisce forte (approfittando del netto calo bresciano nell?ultima mezz?ora), la Juve annaspa ad Ancona rimettendo in discussione una partita vinta. Entusiasma l?attacco-bis dei campioni con Miccoli, Di Vaio e Maresca nel ruolo di Nedved. La difesa marchigiana ? friabile. Ma quando Sonetti inserisce Ganz e Di Francesco, l?Ancona diventa troppo svelto e pungente per un centrocampo juventino stanco ed indebolito dalle sostituzioni, per una retroguardia puntualmente in affanno sui corner. Conte ? un fantasma, Trezeguet un disastro: spreca la rete della tranquillit? come un brocco svogliato. Reggono alcuni della vecchia guardia, specie un magnifico Zambrotta e Montero. Il quale, nella stessa azione, stende Ganz e Di Francesco. I quali accentuano, magari esagerano un poco, ma ci vuole molta fantasia per negare il rigore ed ammonire il secondo per simulazione. Non ebbe dubbi Pellegrino in Juve-Roma, abboccando ad un tuffo di Nedved: allora diede il rigore. Ci sono arbitri che puniscono solo le simulazioni di chi gioca nelle piccole squadre, mai nelle grandi. Come c?insegna Paparesta, cos? credulone nei confronti di Zambrotta. Anche il giovane Pieri ha un atteggiamento da maggiordomo pi? che da giudice. Non ammonisce Almeyda per un intervento da dietro su Di Biagio, concede un rigore assai generoso all?Inter (Cruz accentua assai il danno), chiude in bellezza con un recupero di 7? ed oltre. La contabilit? juventina ? entusiasmante: rispetto ad un anno fa il saldo con l?Inter ? di 11 punti. Da 4 in meno a 7 in pi?. Mai segnato tanto a conferma di un enorme potenziale offensivo. Cruz dimostra di poter giocare con Vieri, ma questo ? un problema di Zaccheroni. A Brescia sta crescendo un possibile campione: Caracciolo ha doti eccezionali sia come goleador che come suggeritore. Baggio ancora inimitabile, pur se il gol glielo ha regalato Toldo. La Roma infligge la prima sconfitta al Parma (pochi giorni fa vittorioso all?Olimpico sulla Lazio). Il dramma economico della societ? non toglie ai giallorossi la voglia di essere protagonisti. Successo netto, persino stretto perch? i legni aiutano Frey contro Totti. La maturazione di Cassano, l?arricchimento dell?organico, la crescita baldanzosa di De Rossi, la forza di una difesa miracolata da Chivu. Un anno fa la Roma incassava valanghe di gol, ora ne ha subiti appena tre: due a Torino con la Juve. Scontata vittoria dell?Udinese sull?Empoli (17 reti subite), idem per il Modena sul Lecce (Malesani ha scavalcato Cuper ed incassati appena 4 gol), primo successo della Reggina incompleta sul Siena (sempre apprezzabile), pareggi interni di Chievo e Bologna. Sembrava che Cosmi potesse, finalmente, battere Mazzone: ma neppure un?autorete e una papera di Pagliuca gli son bastati. Bella rimonta sampdoriana a Verona. La classifica di Novellino ? bugiarda: quattro trasferte in sei gare. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato October 7, 2008 un altro figlio d'arte.... maggio 2006 da bobobnero a.ia. arezzo Dopo 10 stagioni di intensa attivit? arbitrale in ambito regionale nel 1965-?66 viene promosso alla CAD, l?Organo Tecnico Nazionale per gli arbitri abilitati a dirigere gare dilettanti fuori regione. Rimane due anni dopo di ch? transita nel ruolo di guardalinee CAI per le gare della Commissione Arbitri Interregionale. Il passaggio alla Serie C ? breve e Bertini lo affronta con grande passione e determinazione. Ma il gran balzo avviene nel 1971-?72 quando arriva la promozione alla CAN A e B. Nel 1985 rimette per sempre la bandierina nella fodera dopo 96 gare di serie A e 98 di B. Un curriculum invidiatissimo con incontri di notevole importanza e collaborando in terna fissa con gli arbitri Menicucci di Firenze, Lenardon di Siena, Ciulli di Roma, Pieri di Genova e tanti altri. Lasciata la linea laterale, Gianfranco per due stagioni svolge la funzione di Commissario di Campo per la Lega di Serie C e successivamente per cinque anni ? l?attento e qualificato Delegato Tecnico della Sezione. Nel 1992 viene portato a Firenze da Vincenzo Fiorenza come componente della Commissione Arbitri Regionale. Rientrato ad Arezzo ? ancora dentro il Consiglio Direttivo come Responsabile dell?attivit? associativa e nelle ultime stagioni con la prestigiosa carica di Vice Presidente. Durante i 50 anni di attivit? ha ricevuto importanti riconoscimenti tra cui il premio nazionale Aretium nel 1983 e l?onoreficienza di Cavaliere della Repubblica. Inoltre, ? riuscito a trasmettere la passione per il gioco del calcio ai figli Paolo e Francesco e alla moglie Anna, collaboratrice instancabile nell?attivit? ricreativa dell?Arbitro Club. 1972 ? Alessandria-Udinese (3-1) ? Da sinistra: Giovanni Parati ? Gino Menicucci ? Gianfranco Bertini. Una terna fissa che in poco tempo prese il volo. Palazzini Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato October 9, 2008 SOSPESI I TRE FISCHIETTI PROTAGONISTI IN NEGATIVO DOMENICA Campionato finito per Rodomonti, Borriello e Trentalange ----------------------------------------------------------------- SOSPESI I TRE FISCHIETTI PROTAGONISTI IN NEGATIVO DOMENICA Campionato finito per Rodomonti, Borriello e Trentalange Gli errori si pagano e gli arbitri che hanno sbagliato non avranno sconti. Tre sono i fischietti che escono malissimo dalla domenica delle sviste e dei veleni. Sono Trentalange (rigore inesistente concesso a Delvecchio in Roma - Brescia, primo dei cinque gol giallorossi), Rodomonti (gol non concesso a Bianconi in Empoli - Juve 0 - 1) e Borriello (rigore negato a Pineda per fallo di Colonnese in Inter - Udinese 2 - 0). I tre saranno sospesi per quattro settimane e non arbitreranno piu' in questo campionato di A. Il designatore arbitrale Fabio Baldas e' furente: gli errori commessi sono stati clamorosi e ampiamente documentati dalle immagini televisive. Per l'ennesima volta, cosi', il problema - arbitri e' finito su tutti i giornali e nei titoli dei telegiornali. Una "pubblicita" gratuita e assolutamente non richiesta. Baldas non ha alcun bisogno di commentare pubblicamente gli sbagli dei suoi: contano i fatti e le sospensioni saranno applicate senza indugio. Il designatore ha capito che la situazione rischia di sfuggire di mano. Un sondaggio condotto da Datamedia per il Tg2 ha rilevato cifre impressionanti: per il 72 % dei tifosi italiani, le sviste e gli errori arbitrali hanno influenzato o influenzeranno l'esito del campionato di serie A; per il 19 % gli arbitri non sono in buona fede; l'80,8 % e' favorevole all'introduzione della moviola o di strumenti elettronici nell'arbitraggio. In realta', anche gli arbitri italiani - a grande maggioranza - sarebbero favorevoli a un "aiuto", ma solo nel caso dei "gol fantasma". Per Baldas, pero', i problemi non riguardano soltanto la domenica appena trascorsa. Il prossimo turno di campionato prevede lo scontro al vertice Juve - Inter e la designazione dell'arbitro per la sfida decisiva sara' sicuramente oggetto di molte attenzioni. I candidati (anche alle notti insonni) sono due: Ceccarini e Treossi. La lista degli "indisponibili" e' infatti lunghissima: Braschi ha gia' arbitrato la partita di andata; Bazzoli ha gia' diretto due volte l'Inter fuori casa (anche se una e' il derby); Messina, Boggi e Cesari hanno arbitrato i nerazzurri nelle ultime quattro domeniche; Collina ha diretto Lazio - Juventus (con il caso del fallo di mano di Iuliano nei minuti di recupero, giudicato involontario) tre domeniche fa. Consolazione per tutti gli italiani che pensano male degli arbitri (e visti i risultati del sondaggio, non sono pochi): nell'ultimo raduno arbitrale, a Paestum, all'inizio di aprile, Ceccarini e Treossi erano al primo e al secondo posto della classifica di merito per il rendimento, in base alle votazioni dei commissari. Juve - Inter, almeno da questo punto, puo' partire da una sicurezza in piu'. Pagina 39 (21 aprile 1998) - Corriere della Sera Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato October 9, 2008 del 26/04/06, 11:38 Corso arbitri al carcere di Nisida CRA Campaniadi Gianluca Guida e Giuseppe Rubbo ?VINCERE PER LA VITA?: CORSO ARBITRI AL CARCERE MINORILE DI NISIDA ?Nulla dovrebbe essere oltre la speranza. La vita ? una speranza.?(O.Wilde) Leggendo O.Wilde mi sono rimaste in mente delle frasi:? gli errori fatali degli uomini non sono sempre dovuti all?irragionevolezza di un uomo,poich? un momento irragionevole potrebbe essere il migliore,ma sono dovuti talvolta alla parte razionale dell? uomo nel momento del bisogno.? Una interpretazione dura che sottolinea anche come spesso ? difficile resistere alle tentazioni,poich? l?unico modo per liberarsene ? concedersi ad essa. E quasi sempre sono le persone pi? labili,sole e indifese a caderci! ? altamente intrigante il dibattito poich? cammina su un percorso difficile dove il limite ed il confine tra lecito e non lecito spesso ? poco visibile. Altro aspetto emozionante ? il confrontarsi con un aspetto della societ? border-line dove si intrecciano tante storie di varia umanit?,di speranza,di amore,di intelligenza. E? sempre difficile raccontare un evento,ma ? speciale il saper raccontarlo con un pizzico di umorismo,intelligenza e consapevolezza delle varie vicende e vicissitudini umane. Ed ? sempre pi? difficile parlare delle nostre debolezze che dei nostri successi! Tutto ci? ? la storia di un mondo che ci appartiene,ci fa arrabbiare,amare,discutere,illudere,sognare,odiare e rispettare! Educazione alle regole sociali e morali,per una crescita umana indicibile?. Questo ? lo scopo primario di tale iniziativa. Un?corso arbitri? assolutamente speciale ed interessante per chi non ha rispettato le regole ma si ? convinto che bisogna rispettare le regole per poter vivere bene! Che grande saggezza e che grande evoluzione umana:da rispettare ed enfatizzare! Ed un corso arbitri tra i giovani del carcere di Nisida,segno del disagio sociale evidente in Campania,ma anche segno della voglia e volont? di riscatto di tali giovani. Un corso arbitri per poter far rispettare quelle regole che a loro volta tali giovani non hanno mai rispettato. E in Campania ? la seconda iniziativa di questo genere:nel 2004 la Sezione di Benevento,con la collaborazione dell?ACLI,ha istituito un corso arbitri nella casa circondariale di Benevento. Alla presenza delle seguenti autorit? ? avvenuta la lodevole iniziativa: Avv. Salvatore Colonna,Presidente CRCampania e Vice Presidente Settore Giovanile e Scolastico Nazionale; Dr:Gianluca Guida, Direttore carcere minorile Nisida; Luigi Agnolin,Presidente Settore Giovanile e Scolastico Nazionale; Prof. Salvatore Amatrudo, Presidente Settore Giovanile e Scolastico Campania; Cav. Liberato Esposito, Membro Commissione Nazionale AIA; Pasquale Rodomonti, Arbitro Internazionale. Alla presenza della stampa nazionale e regionale sportiva e non,gli interventi venivano moderati da Gianfranco Coppola. Iniziava con grande gioia ed emozione il Dr. Gianluca Guida,direttore del carcere: ?Negli ultimi due anni l?Istituto penale per minorenni di Nisida ha scelto di integrare il percorso trattamentale proposto ai giovani ristretti offrendo una serie di opportunit? di conoscenza di sport altri rispetto al calcio. Si ? avvertita questa necessita, oltre che per allargare gli orizzonti esperenziali dei ragazzi, soprattutto per sperimentare realt? sportive a loro sconosciute, in cui partire da zero nella trasmissione della cultura delle regole. Cos? sono state avviate attivit? di pallavolo, vela e rugby. Da ultimo siamo ritornati al calcio , seguendo per? una opportunit? parallela, attivando il corso per arbitri di calcio promosso dalla Provincia di Napoli, dalla Federazione Italiana giuoco calcio e dall?Associazione Italiana Arbitri Lo sport consente evidentemente di integrarsi in un gruppo e permette di stabilire una rete di relazioni, obbligando il giovane sportivo che fa parte di una squadra a rispettare determinate regole e ad acquisire una disciplina di gruppo. In questa prospettiva ? indiscusso il riconoscimento della funzione educativa, sanitaria, culturale e ricreativa dello sport. Ma ci? che maggiormente assume evidenza nelle nostre esperienze ? la rilevanza sociale dello sport, in particolare il ruolo che esso assume nel forgiare l'identit? e nel ravvicinare le persone promuovendo la tolleranza, l'accettazione e il rispetto della diversit? . In questa prospettiva lo sport puo? fornire un importante contributo alla comprensione interculturale per combattere il razzismo, la xenofobia, il sessismo e altre forme di discriminazione proprie della nostra societ?. Lo sport costituisce anche un importante fattore di apprezzamento. Un successo sportivo, anche se di livello modesto, una prestazione anche se limitata, aumentano l'autostima del giovane sportivo e lo valorizzano. Lo sport costituisce inoltre un linguaggio universale che supera le barriere linguistiche e culturali ed in qualche modo anche le barriere sociali. Di sicuro questa ? la prima volta che si pone l?accento sul ruolo dello sport come strumento atto a responsabilizzare rispetto al valore delle regole soggetti che si sono distinti proprio per la loro condotta deviante, fino al punto da farli diventare loro stessi garanti delle regole: arbitri Chi ? coinvolto a vivere questa esperienza ha modo di apprendere il valore proprio della regola, constatando come ? nel rispetto delle regole del gioco che ognuno pu? trovare le proprie opportunit?. La storia recente dimostra che la funzione di promozione umana e sociale dello sport ? ormai riconosciuta al livello comunitario pi? elevato. Numerosi Stati membri hanno indicato lo sport come mezzo privilegiato di inserimento dell'individuo e di integrazione nella societ?. Lo sport svolge un ruolo insostituibile di promozione della persona, essenziale per il recupero di giovani devianti per i quali il riscatto deve passare attraverso la riacquisizione di un ruolo positivo nella societ?; perch? non proprio un ruolo di garanti delle regole! Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato October 9, 2008 \\ Home Page : Intervista Luciano Gaucci - Sette (Pubblicata il 18/09/2003 - letta 630 volte**) Tutto quello che ? successo e che sta ancora succedendo nel calcio italiano ha avuto inizio da lui, da Luciano Gaucci, 65 anni, presidente del Perugia, del Catania e della Sambenedettese. Reclami, proteste: alla fine il suo Catania ? rimasto in B ma il pandemonio era ormai scatenato. E intervenuto perfino il governo a stabilire promozioni e retrocessioni e l'Italia calcistica ? rimasta per molte settimane col fiato sospeso. Perch? ? cos? importante il calcio in Italia? Lo spiega lo stesso Gaucci, un florido romano che ha raggiunto il successo e la ricchezza con una impresa di pulizie e che ? famoso perch? non riesce a tenere a freno la sua esuberanza. ?Una volta per dimenticare le amarezze della vita c'era l'osteria?, filosofeggia. ?Ci si andava a perdere tempo, a incontrare gli amici, a ubriacarsi. Adesso per dimenticare le amarezze della vita non resta che il calcio?. Di chi ? la colpa di tutto questo ambaradan? ?Della Federazione. Franco Carraro la gestisce in maniera padronale. Pensi che non va nemmeno in ufficio. Mai?. Ognuno ha il suo lavoro. Oltre il calcio. ?Quale lavoro? Chi ricopre quelle cariche deve essere presente perch? ? ampiamente remunerato, ha autisti e beneficenze varie. E poi Carraro ha anche il conflitto di interesse?. Cio?? ?Non ? presidente di Mediocredito? E Mediocredito non ? la banca legata al Napoli al quale ha dato 60 milioni di euro? Si immagina che cosa succedeva se il Napoli andava in C? Come faceva a restituire i soldi a Mediocredito? Il presidente di Mediocredito, anche inconsapevolmente, si preoccupa del Napoli. E poi sta nel consiglio di amministrazione di altre 18 banche?. Una volta il calcio non era cos?, non era banche, fideiussioni, soldi, miliardi. ?Adesso nel calcio ci sono le multinazionali, la Fiat, Berlusconi, Moratti, Della Valle... Se a capo della Fiorentina ci fosse stato ancora Cecchi Gori non avrebbero ripescato i viola. Prima la forzatura per affossarla, adesso la forzatura per favorirla. ? un casotto che non finisce mai?. Le grandi vengono aiutate anche dagli arbitri? ?Gli arbitri sono condizionati psicologicamente. Se sbagliano contro una piccola giornali e tv tacciono. Se sbagliano contro una grande ripetono cento volte la moviola. Contro il Siena al Perugia ? stato tolto un rigore nettissimo dall'arbitro Rodomonti. Due punti regalati al Siena?. Il Siena non ? una grande squadra. ?Non ? una grande squadra? Non ? una grande squadra? Probabilmente ci sono delle simpatie inconsce. Rodomonti aveva gi? arbitrato tre volte il Siena: tre vittorie del Siena?. Una volta per gli arbitri c'era il sorteggio integrale, non quello pilotato. ?E allora lo scudetto lo vincevano anche le piccole. Col sorteggio integrale hanno vinto il Verona, il Cagliari, la Sampdoria?. Chi ? l'arbitro peggiore? ?Rodomonti. Ma anche Gabriele, di Frosinone. ? limitato?. Anche lui ce l?ha con voi? ?Ce l'ha con tutti. ? in serie A per grazia ricevuta. Qualcuno ce l'ha portato?. Gli arbitri sono anche corrotti? ?Alla corruzione degli arbitri io non ci credo. Pressione psicologica s?, corruzione no?. E i regali milionari? ?A volte si esagera. Ma normalmente ci si limita a tre bottiglie di champagne, a un pacco pasquale. Regali contenuti. Massimo duecentomila lire?. Lei fu condannato per illecito sportivo. ?Per un pranzo che feci con l'arbitro Senzacqua tre giorni prima della partita Siracusa-Perugia. Ma se vuoi corrompere un arbitro mica ci vai a pranzo. Noi eravamo primi in classifica, il Siracusa ultimo. E pareggiammo. E l'arbitro ci neg? pure un rigore all'ultimo minuto?. Non cera una storia di cavalli? ?Gli ho venduto un cavallo, tutto regolare?. Tanto regolare che il Perugia fu condannato. E lei pure. Come lo spiega? ?Lo spiego col fatto che la squadra che ? andata al posto del Perugia era l'Acireale, che aveva un certo rapporto con Matarrese, che era presidente della Federcalcio?. Arbitri, presidenti, procuratori, calciatori, tifosi, allenatori. Chi sono i peggiori? ?La categoria che ha rovinato il calcio ? quella dei procuratori. Si impuntano, pretendono, minacciano. Quattro anni fa anche i pi? bravi calciatori prendevano poco pi? di un miliardo. Adesso, grazie ai procuratori, siamo a sei-sette miliardi?. I procuratori fanno l'interesse dei calciatori. ?I procuratori mandano allo sfascio le societ?. Loro prendono il 10 per cento. Un procuratore ? molto pi? ricco di un calciatore. Ce ne sono che hanno anche 40 calciatori, come Pasqualini, Branchini, Moggi?. Quanto guadagna un procuratore? ?Anche 10 miliardi di lire all'anno?. Perch? i calciatori dovrebbero guadagnare di meno se sono loro che muovono i miliardi? ?Perch? gli stipendi alti gli fanno male. II giocatore passa a un tenore di vita pi? agiato, pi? rilassato, tutta quella fame che aveva per conquistare una posizione economica non ce l'ha pi?, si compra la Ferrari, pensa alle ragazze, alle discoteche e alla fine addio rendimento?. Una volta lei disse che i giocatori del Catania erano mercenari e traditori. ?Ma ne ho dette tante!?. Mercenari e traditori. ?Allora io mi permetto di dire una cosa: i calciatori sono un po' bambinoni, non hanno fatto una vita normale, non hanno studiato come si deve, stanno sempre fra loro. Sono bambinoni che hanno bisogno di essere stimolati, pressati. Il presidente deve essere il padre-padrone, altrimenti vanno in campo demotivati. Io prima della partita cerco di caricarli, di gasarli. Anche in maniera cattiva. La partita non ? scapoli-ammogliati, ? una battaglia. Tante volte i giocatori vanno in campo con nonchalance a giochicchiare. No. Devono correre, devono saltare addosso agli avversari, grinta, aggressione, cattiveria sportiva, capito??. Spaccare le gambe. Fu una frase del genere che la fece litigare con Matarrese alla fine di Perugia-Bari. ?Io parlo di grinta, non di spaccare le gambe. Lui invece la mattina prima della partita aveva detto ai suoi: ?A Olive dovete spaccargli le gambe". E durante la partita a Olive spaccarono la mascella con una gomitata. E Matarrese, alla fine, si permise anche di sfotterci?. Ci fu quasi lo scontro fisico. ?Se lo acchiappavo gli davo una scossa?. Quanto dovrebbero guadagnare i calciatori? ?II tetto massimo di un grande calciatore dovrebbe essere di un miliardo?. Ma perch? non dovrebbe andare in discoteca? ?Perch? perde il fuso orario, gli si scombussola la notte, come quando si fa un volo transoceanico. Rimane stralunato quattro giorni?. Per questo lei li manda in ritiro. ?Ci sono quelli che si sanno gestire e quelli che non si sanno gestire. Quelli che fumano un sacco di sigarette, quelli che mangiano troppo e male. Dovrebbero addirittura eliminare gli alcol. Gli alcol ti tagliano le gambe, ti tagliano il cervello, ti tagliano tutto?. Lei ha comprato Gheddafr junior: Se Cosmi non lo far? giocare? ?Gli consiglier? di farlo giocare. ? una vetrina per la societ? e per la nazione, mi ha chiamato Berlusconi facendomi i complimenti. Mi ha detto che contribuisce al disgelo con la Libia?. Se capita che giochi male? ?Gioca male gioca male. Ma se un giocatore gioca male, lo fai giocare mezza partita. Che danni ti pu? fare? Di giocatori scarsi ce ne stanno tanti. Questo ha fatto la Coppa d'Africa. Vuole che non possa reggere mezzo tempo??. Che ne dice dei presidenti? Dicono che siete degli speculatori, che vi spartite i soldi. ?Ci spartiamo i debiti. L'unico guadagno che possono avere i presidenti ? andare in televisione?. E le porte si aprono pi? facilmente. ?Le porte si aprono ma di soldi bisogna metterne tanti?. Poi c'? la categoria dei tifosi. ?Sono diventati sempre pi? esigenti, vogliono, contestano, manifestano?. Sono quelli che pagano. ?Senta. Sono tre anni che ho preso la Sambenedettese. Tutti gli anni abbiamo perso la prima partita. E poi siamo stati promossi. Anche quest'anno abbiamo perso la prima partita. E gi? mi rompono i C******I. Io gli ho detto: "Se non vi piace andate al cinema". I tifosi di San Benedetto sono molto passionali?. E i laziali che l'hanno aggredita? ?Pensavano che avessimo regalato la partita decisiva al Milan facendo perdere lo scudetto a loro. Senza sapere che io dopo sette minuti di gioco, quando ho visto due giocatori miei, Matrecano e Petrachi, che non si impegnavano, ho telefonato in panchina e li ho fatti cacciare?. Anche con la Juventus successe la stessa cosa, l'anno dopo. ?Prima della partita io andai dai giocatori e dissi: " Io vivo a Roma, lavoro a Roma e sono stato aggredito dai tifosi laziali perch? gli ho fatto perdere lo scudetto. Se noi perdiamo con la Juventus e la Lazio perde lo scudetto un'altra volta mi tocca lasciare la mia citt? e il mio lavoro. Se voi mi fate questo io sono rovinato. Ma prima vi rovino a voi. Vi deporto sessanta giorni in Cina e al ritorno faccio giocare i ragazzini'. Hanno vinto?. Ci racconta un po' della sua vita? ?Mio padre era un imprenditore agricolo. Aveva mucche, cavalli, vendeva gli ortaggi ai mercati generali?. La passione per i cavalli l'ha tramandata a lei. ?Eh s?. Ho una scuderia, la White Star. Ho avuto anche cavalli ottimi. Tony B?n, Doctor Devious, White Muzzle, Jeffs Spice?. L?affare maggiore? ?Tony Bin. L?ho comprato a 6 milioni e l'ho venduto a 7 miliardi?. Suo padre poi ha fatto il costruttore. ?Villette. E poi palazzi?. E lei? ?Volevo essere indipendente. Prima ho fatto l'oste. Poi l'autista dell'Atac. Quindi l'imprenditore: avevo imprese di pulizie con tremila dipendenti. Fatturavo 200 miliardi di lire all'anno. Adesso ho chiuso e sono in pensione?. Nel calcio ha cominciato con la Roma. ?Seguendo mio cugino Mario Genghini. Poi ho comprato il 13 per cento delle azioni e sono diventato vicepresidente?. Stava diventando presidente. ?Sono arrivato a un passo. Qualche anno prima stavo per comprare la Lazio. Era stato Giulio Andreotti a chiedermelo. Ma io ero vicepresidente della Roma. Gli dissi: "Presidente, ma come faccio? I tifosi mi si magnano"?. E con la Roma? ?Fu sempre Andreotti a sponsorizzarmi. Ma alla fine ? spuntato Ciarrapico. Andreotti appoggi? lui, insieme a Cirino Pomicino e a Craxi. Avevo gi? pronti i 23 miliardi. Allora ho comprato il Perugia, quart'ultimo in C1, due miliardi e mezzo?. Come ha conosciuto Andreotti? ?Tramite il cardinale Angelini. Sono molto legati e io sono molto legato al cardinale?. E adesso con chi sta? ?Mi piace Berlusconi. Lo conosco per via del calcio. ? stato spesso gentile con me e io con lui. Sono amico di tutti, tante volte mi hanno offerto la poltrona di senatore?. Dicono di lei: vulcanico, irascibile, spontaneo, ama il rischio, gli piace sorprendere la gente. Ha comprato un giapponese, Nakata. Ha avuto un allenatore donna, la Morace, ha acquistato Gheddafi junior. ?Bisogna avere decisione. Anni fa dissi all'allenatore della squadra giovanile del Perugia, lo jugoslavo Filippovic, di inserire mio figlio Riccardo in squadra, non tanto perch? fosse un campione o meno, quanto per dare la carica, perch? Riccardo ? sempre stato un trascinatore, come me. Passavano le settimane e l'allenatore non lo faceva mai giocare. Un giorno Filippovic mi disse: "Suo figlio deve maturare". Io gli risposi: "Filippovic, ? lei che deve maturare". E lo cacciai. II nuovo allenatore, Giannattasio, mise mio figlio in squadra?. Non stento a crederlo. ?La squadra arriv? seconda nel campionato italiano e vinse i due anni successivi, con mio figlio capitano. I ragazzi sono ragazzi, uno vale l'altro?. Lei ha cambiato diciassette allenatori in dieci anni. ?Non basta che l'allenatore sia bravo, ci vuole una certa simbiosi allenatore-presidente. Se l'allenatore ? un solista, non vince. In questo senso il migliore ? Cosmi, ? bravo tecnicamente, bravo culturalmente, bravo perch? conosce il calcio, bravo perch? accetta i miei rimproveri e i miei consigli?. Adesso lei vuole fare giocare una donna nel Perugia. ?Non ci sono regole che lo vietano?. Le potrebbero fare. ?Ma dove stanno allora i diritti umani??. Addirittura? ?Non ci vogliamo mai evolvere nella vita? Vogliamo sempre rimanere con quei principi arcaici??. Parliamo di voltagabbana. ?Che cosa intende??. Chi cambia idea per interesse. ?L?imprenditore lo pu? fare: l'interesse ? il suo fine. Anche l'allenatore di calcio: cambia tattica. Una volta una, una volta l'altra?. E i politici che passano da destra a sinistra? ?Non vedo il motivo per cui non debbano farlo?. E gli adulatori? ?Per adulatori intende i falsi profeti??. Mah. ?Ce ne sono tantissimi nel calcio. C'? tanta falsit?. Antonio Matarrese ? un adulatore di questo genere, lui adula tutti e poi fa quello che vuole?. Chi ? il politico che le sta pi? simpatico? ?Adoro Gianni Letta, lo adoro perch? ? un uomo disponibile, sincero, amico di tutti, non tradisce, qualunque cosa gli chiedi e ti pu? fare ti fa, ? un uomo che sta in politica ma non ? un politico n? un politicante, ? un uomo che definirei "uno statista" Gioco della torre. Bertinotti o Cofferati? ?Butto Cofferati. Ha esagerato troppo nel distruggere. Gli scioperi, gli scioperi, gli scioperi, gli scioperi. Sono la distruzione delle aziende?. Mi pare di capire che a lei non piacciano i sindacati. Scommetto che ha avuto qualche problema... ?Un paio di volte. Io ero un padre-padrone, elastico e duro. Ai miei lavoratori davo tutto, gli permettevo di fare gli straordinari, di fare il lavoro notturno, gli assumevo le figlie, i nipoti, i fratelli, le sorelle. Ma pretendevo tutto da loro. Mi fai la guerra? E io ti caccio. Quando mi facevano scioperi ingiusti io gliela facevo pagare. Una volta sono arrivato a licenziare 30 persone contemporaneamente?. Ha licenziato anche sindacalisti? ?Senza paura. Creavo la piattaforma del licenziamento. Non era una persecuzione. Tu perseguisci me, io perseguisco te?. Maradona o Pel?? ?Butto Maradona. ? troppo chiacchierato, i figli, le mogli, i casini, i litigi, le sparatorie. Voglio dire: sei entrato nella storia, ma non puoi rimanerci con tutte quelle distonie che hai creato?. Sensi o Moratti? ?Butto Moratti. Ha speso tanti soldi e non ha vinto niente?. Magari ? sfortunato. ?No, ? troppo buono, dovrebbe avere pi? carattere con i giocatori, ? troppo signore. Nel mondo del calcio devi essere figlio di buona donna?. Lei che percentuale ha di figlio di buona donna? ?Abbastanza alta?. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
I miei scudetti sono 29 0 Joined: 14-Apr-2007 39 messaggi Inviato October 11, 2008 poi era moggi che tramava contro della valle.. Io aggiungerei: poi era Moggi quello che comandava... Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato October 15, 2008 Il Romanista, giornale dichiaratamente schierato, ma a volte capace di produrre ?pezzi? abbastanza super partes, ieri ha pubblicato un?intervista all?avvocato Mario Stagliano, ex vice capo dell?ufficio indagini della FIGC, quindi abbastanza competente in maniera di giustizia sportiva. Giovedi Francesco Saverio Borrelli inizier? gli interrogatori degli arbitri coinvolti nella cosiddetta Calciopoli 2. Con qualche giorno di ritardo e con i tempi strettissimi, perch? il 30 giugno l'Ufficio indagini chiuder? i battenti. A spiegare il momento delicato ci pensa l'avvocato Mario Stagliano ex vice capo dell'Ufficio: ?Il 30 giugno non chiude solo l'Ufficio indagini, ma anche molti degli organi giudicanti che verranno conformati in maniera diversa. Quello di primo grado diventer? la Commissione Disciplinare Nazionale, quello di secondo grado la Corte di Giustizia Federale. Ora i tempi sono gi? particolarmente stretti e trovo difficile che si riesca ad arrivare al giudizio entro il 30 giugno. Ma se anche cos? fosse, un arbitro che, tanto per fare un esempio, in primo grado fosse stato giudicato dalla Caf, in secondo grado si troverebbe di fronte alla Corte di Giustizia Federale nella quale sono confluiti giudici che facevano parte della Caf. Sarebbe un mostro giuridico?. Quindi cosa si aspetta? ?Bene che vada l'Ufficio Indagini sar? pronto per il 31 maggio e mi aspetto i deferimenti dopo il primo luglio quando sar? in vigore il nuovo codice di giustizia sportiva. Se non si facesse cos? sarebbe un bel guaio. Comunque dalle carte che ho letto a rischiare sono solo gli arbitri?. E il Messina? ?Sul Messina, stando a quello che ho visto, non c'? neanche una intercettazione telefonica, solo i riscontri dei movimenti telefonici (quelli delle famose schede svizzere, ndr) ma questo non basta per condannare le societ?. Vi ricordate la vicenda calcioscommesse, quella di Atalanta-Pistoiese? All'epoca noi ricostruimmo tramite i traffici telefonici i movimenti di 11 dei 12 milioni scommessi su quella partita. Ma allora ci dissero che il movimento telefonico non contava nulla perch? non c'era il contenuto e che le societ? andavano assolte in mancanza del contenuto delle intercettazioni?. Lo stesso discorso vale per gli arbitri? ?Su di loro, se la ricostruzione dei movimenti ? dettagliata, qualche valenza ce la potrebbe avere?. A proposito di movimenti e di schede svizzere, tempo fa disse che le societ? gi? punite non rischiavano altre sanzioni, ma ora viene tirata in ballo la stagione 2005-2006. ?In linea ipotetica se c'? qualcosa del 2005-2006 si riparte tutti da zero. Se ci saranno delle intercettazioni potrebbero pagare anche societ? gi? condannate, ma solo con i movimenti delle telefonate ? difficile che paghino?. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato October 16, 2008 Riconfermate Cosmi al Genoa o diciamo tutto sul caso-Venezia Repubblica ? 03 luglio 2005 pagina 52 sezione: SPORT GENOVA - Il brogliaccio delle intercettazioni identifica l' apparecchio chiamante come utenza telefonica in uso alla societ? Empoli calcio. E' la mattina del 14 giugno, poche ore pi? tardi Giuseppe Pagliara, ds del Venezia, viene fermato vicino a Monza con i 250 mila euro della presunta combine Genoa-Venezia. Quel mattino, per?, qualcuno dell' Empoli chiama Stefano Capozucca, che ? il direttore generale del Genoa e ha i telefoni sotto controllo da qualche giorno. Da Empoli, pi? che un avvertimento, una minaccia. ?O riconfermate Cosmi (l' allenatore che in quelle ore stava per essere licenziato, ndr) oppure facciamo i nomi dei calciatori del Venezia che erano d' accordo?. Che c' entri l' Empoli con il Genoa, con Cosmi e con il Venezia vorrebbero capirlo i magistrati della procura di Genova e i loro colleghi della giustizia sportiva romana, pure loro in possesso dell' intercettazione. Un altro dei misteri della vicenda che sta rovinando la festa della promozione del Grifone. Mentre i suoi avvocati Alfredo Biondi e Franco Coppi si preparano al contrattacco difensivo, da Monza per i rossobl? non arrivano notizie confortanti. Il procuratore capo Antonio Pizzi ha sentito come teste Claudio Vagheggi, definitosi domiciliatario del procuratore uruguaiano di Ruben Maldonado, il difensore del Venezia che il Genoa voleva acquistare e per il quale avrebbe sborsato una prima tranche di 250 mila euro cash, sequestrati. Per i pm i soldi erano invece il pagamento della combine. Vagheggi ha spiegato che i primi contatti per chiudere l' affare li aveva avuti agli inizi di giugno con Stefano Capozucca. Vagheggi ha aggiunto di essere all' oscuro del precontratto datato 20 maggio trovato nell' auto di Pagliara insieme ai soldi. Infine, ? ufficiale il braccio di ferro tra le procure di Genova e Monza che vogliono entrambe indagare sul caso Genoa. I magistrati liguri hanno sollevato un conflitto di competenza davanti alla Cassazione. - MARCO PREVE capozucca poi arriva fabiani pieri di genova 2 schede? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gaba 2 Joined: 31-Jul-2007 1401 messaggi Inviato October 16, 2008 Nedved? Il solito cascatore~ Mancini, rancori e rassegnazione Repubblica ? 13 febbraio 2006 pagina 56 sezione: SPORT MILANO - ?Pavel, si sa, ? un simulatore. Lo sanno tutti, ma gli arbitri abboccano sempre~?. Dopo essere rimasto in equilibrio per qualche minuto, il commento di Mancini sulla partita si fa velenoso appena gli chiedono della punizione da cui ? nato il gol-vittoria (scudetto?) di Del Piero. Cio? dal fallo di Cordoba su Nedved. ?Quella punizione non c' era, peccato. Eppure Nedved dovrebbero conoscerlo: io ci giocavo nella Lazio, lo so, e alla Juve ? pure peggiorato?. Alla Domenica Sportiva Carlo Longhi gli fa anche notare che il contatto con Cordoba risulta, Tacconi si fa perfino pi? esplicito ("Roberto, guarda che la punizione c' ?~?) e a quel punto Mancini quasi sbotta. ?Dai, siamo seri, non lo tocca neppure, nemmeno lo sfiora~e poi tu Stefano (Tacconi, ndr) sei di parte, lo sappiamo~?. La partita? Finisce in un fazzoletto di considerazioni: ?Prima meglio loro, poi in equilibrio, alla fine l' hanno decisa gli episodi, sull' 1-1 poteva capitare anche a noi di vincere. L' arbitro? Nulla da dire, bravo, a parte la punizione: ma tanto ci cascano tutti~?. Dal campo, Mancini era sembrato infuriato anche sul gol annullato ad Adriano. ?Avevo visto che era una punizione indiretta, l' avevo anche detto a Samuel, perch? avvisasse i compagni. Ma quando Adriano ? partito, pensavo l' arbitro avesse cambiato idea. Invece no, giusto cos?. Purtroppo?. Dalla societ?, arrivano le parole di Tronchetti Provera: ?Peccato, un' occasione mancata. Per? bella partita, molto combattuta?. Meno pacato, molto meno pacato, il commento di Figo: ?E' una vergogna, meglio andare tutti a casa, in vacanza?. Archiviata la sfida sul campo, da stamattina Inter-Juve si sposta nelle stanze della Lega e della giustizia federale, a colpi di prove documentali sui presunti reciproci favori arbitrali, dossier branditi come armi improprie. Ieri ? stata la volta di Massimo Moratti che, come accade da quando Giacinto Facchetti ? stato spedito in trincea a fare le dichiarazioni forti, fa un diplomatico passo indietro. ?Non c' ? bisogno di un dossier - ha detto il patron nerazzurro ai microfoni di una tv locale - e non credo, tra l' altro, che questo dossier l' abbia fatto l' Inter. Si tratta di una trovata giornalistica?. Una frenata soltanto apparente, anche perch? Moratti anche in settimana aveva fatto sentire la sua voce, dicendosi ?annoiato? di una sudditanza dei fischietti pro-Juve che dura, secondo i nerazzurri, da troppo tempo. Concetto che il proprietario ha ribadito anche ieri: ?Non penso che ci sia bisogno di dossier per seguire quello che succede nel campionato italiano. Cos? come non c' ? bisogno di alimentare ulteriori polemiche nella sfida con la Juve?. Fair play formale, esibito anche da Facchetti sabato sera ai microfoni di Mediaset, con contenuti ben pi? pesanti, per?, nella sostanza. ?La Juve sappia che anche noi abbiamo pronto un dossier su di loro - aveva minacciato il presidente - ed ? meglio non guardarlo subito. Magari se sar? il caso lo guarderemo dopo la partita e approfondiremo i contenuti?. Tutto col sorriso sulle labbra, ma con la ferma volont? di contare di pi? nel Palazzo, di smettere i panni del vaso di coccio tra Juve e Milan, indossati per troppo tempo dallo stato maggiore nerazzurro. Tra rigori a favore e quelli negati contro, tra espulsioni ignorate e quelle amministrate agli avversari, l' Inter conta quaranta casi favorevoli ai bianconeri. Troppi, per non pesare sulla lotta scudetto. Del resto, era stata proprio la Juve, per bocca dell' amministratore delegato Luciano Moggi, a parlare per prima di dossier, all' indomani della contestatissima vittoria dei bianconeri sull' Udinese, favorita dalle sviste di Dattilo, e le allusioni di Facchetti alle ?risorse infinite della Juve?. Gocce di veleno, puntandosi il dito contro, guerra di nervi per preparare a puntino il clima, lavorando ai fianchi il designatore Mattei e il fischietto da lui designato Gianluca Paparesta. Pronta a rispondere colpo su colpo con carte e videocassette, l' Inter si gode adesso l' ultima settimana senza impegni infrasettimanali prima della sfida con l' Ajax di Champions League. A Livorno, sabato prossimo, Mancini potrebbe far rifiatare qualcuno dei pezzi grossi, a cominciare dall' Adriano che prima di ieri sera aveva dimostrato un preoccupante deficit di condizione, sfruttando anche la freschezza di Martins appena rientrato dalla Coppa d' Africa. - MASSIMO PISA chiss? chi lo ha fatto? Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
MarioIncandenza 0 Joined: 08-Jun-2006 180 messaggi Inviato October 16, 2008 Archiviata la sfida sul campo, da stamattina Inter-Juve si sposta nelle stanze della Lega e della giustizia federale, a colpi di prove documentali sui presunti reciproci favori arbitrali, dossier branditi come armi improprie. Ieri ? stata la volta di Massimo Moratti che, come accade da quando Giacinto Facchetti ? stato spedito in trincea a fare le dichiarazioni forti, fa un diplomatico passo indietro. ?Non c' ? bisogno di un dossier - ha detto il patron nerazzurro ai microfoni di una tv locale - e non credo, tra l' altro, che questo dossier l' abbia fatto l' Inter. chiss? chi lo ha fatto? Grandissimo, Gaba... Questa fonte la cercavo da tempo... Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti