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Juan

Disciplinare: Arrivano Altre Sentenze

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Il problema e' che gli arbitri validi all'altezza delle partite di A e B sono sempre meno e Casarin e' costretto ai miracoli. Da due anni, la Can di C (il designatore e' l'ambiziosissimo Lanese, che aspira al posto di Casarin) promuove arbitri inadeguati. Cosi' alla 16a giornata, nessuno dei sei neo - promossi ha esordito in serie A. Un record. Sono ancora da verificare le qualita' di Preschern. Nucini, promosso da Lanese come numero uno, e' stato visionato e bocciato da Baldas in Venezia - Castel di Sangro, ha arbitrato malissimo Reggina - Chievo ed e' gia' stato sospeso due volte. Gambino ha diretto in modo disastroso Torino - Reggina. Pin domenica ha deluso in Genoa - Foggia. Piretti e Sirotti non brillano. Fra i neo - promossi dell'estate '95, la situazione non e' migliore. Serena, partito bene, si e' perso; Ercolino ha offerto soltanto prestazioni negative; Branzoni, che aveva esordito in A il 12 maggio '96, non e' riproponibile; D'Agnello va avanti fra alti (pochi) e bassi (molti). Il migliore sembra Rossi; domenica arbitrera' Juve - Atalanta. Per l'anno prossimo, si parla di due fischietti bravissimi, Rossetti e Paparesta. Ma Casarin avrebbe bisogno di ben altro. Per qualita' e quantita'.

Monti Fabio

Pagina 34

(8 gennaio 1997) - Corriere della Sera

Ciao, Gaba! :sventola:

Questo articolo ? una vera chicca!

Monti Fabio, l'ultras nerazzurro che scrive sul Corriere, che d? del raccomandato incapace a Danilo Nucini, il grande amico del compianto San Giacinto. :Devil:

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L?assemblea Aia, che per la prima volta applica il nuovo regolamento, domani elegger? il presidente e i suoi vice: il candidato indica in un listino non solo il suo nome da sottoscrivere, ma anche quelli del vicepresidente e del responsabile del settore tecnico. Chi vota per il presidente quindi vota anche per altri due componenti che faranno parte del consiglio nazionale. Nicchi ha proposto alla vicepresidenza Erio Iori, e al settore tecnico l?ex arbitro bolognino. Per Gussoni ecco il vice Bruno di Cola e Maurizio Mattei al settore tecnico.

Se Nicchi : Bertini

se Bolognino : Dattilo...

Erio Iori : ?

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Ciao, Gaba! :sventola:

Questo articolo ? una vera chicca!

Monti Fabio, l'ultras nerazzurro che scrive sul Corriere, che d? del raccomandato incapace a Danilo Nucini, il grande amico del compianto San Giacinto. :Devil:

ciao mario eh si ho visto che era una chicca, come lo era quella del giornale portoghese che ho riportato all'inizio di questo forum

sempre su nucini

poi da arbitro scarso ? buono per la b..

questo ? diventato un giovane arbitro.. beh ? del 60 ... quindi giovane non era..

e un martire e vittima della juventus

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Se Nicchi : Bertini

se Bolognino : Dattilo...

Erio Iori : ?

eh ne ho trovati cercando..hai visto confermeri anche l'esposito

pieri padre ad esempio fu squalificato per una cena con moggi

il nicchi sembra proprio lui

un paparesta si scatena in telefonate dopo il reggina juventus chiama anche arezzo...

numero svizzero... secondo la caf..

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ciao mario eh si ho visto che era una chicca, come lo era quella del giornale portoghese che ho riportato all'inizio di questo forum

sempre su nucini

poi da arbitro scarso ? buono per la b..

questo ? diventato un giovane arbitro.. beh ? del 60 ... quindi giovane non era..

e un martire e vittima della juventus

La sua vicenda ricorda quella di un allenatore boemo, da sempre perseguitato dalla tirannia bianconera, talmente incallita e spietata da seguirlo anche a Belgrado... .asd

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La sua vicenda ricorda quella di un allenatore boemo, da sempre perseguitato dalla tirannia bianconera, talmente incallita e spietata da seguirlo anche a Belgrado... .asd

beh per?...sono entrambi credibili... a quanto ? stato...

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eh ne ho trovati cercando..hai visto confermeri anche l'esposito

pieri padre ad esempio fu squalificato per una cena con moggi

il nicchi sembra proprio lui

un paparesta si scatena in telefonate dopo il reggina juventus chiama anche arezzo...

numero svizzero... secondo la caf..

S?, direi Ambrosino : Esposito

E poi, ovvio, Nicchi : Bertini...

Le telefonate post - reggio...

Beh, certo, cuore di pap?...

Con Lucianone cos? incazzato, proviamo a sentire il Nicchi, che ci metta una buona parola lui...

E infatti Papafiglio non venne mica punito.... altro che "questo lo faccio fermare un mese"... finch? Lucianone si sfoga con Giraudo... ma poi per fermarlo davvero ci vuol ben altro peso...

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altra chicca tanto per chiarire come erano le cose prima...

L' Inter si riaccende nel grande freddo del tifo Entra Ferrante e con un guizzo batte l' Udinese: ma la curva ? deserta e la contestazione continua MILANO - Viaggio all' inferno con biglietto di ritorno. Come quindici anni fa, arriva dall' Udinese la scialuppa che consente all' Inter di evitare il naufragio. Lo sciopero degli ultr?, che hanno disertato la curva Nord, lasciandola vuota per tutta la partita, invece di rendere fragile lo spirito dei nerazzurri, li ha fortificati. E chi, invece del successo, sognava di chiudere la giornata con un regolamento di conti nei confronti dei giocatori, ? tornato a casa deluso. Ma, come gi? era capitato a Bologna, il 4 febbraio, quando gli interisti si ritrovano ad un centimetro dal baratro, riescono a trovare la forza per risalire, aumentando l' amarezza e il disappunto per tutte le occasioni buttate al vento nel cuore di una stagione sciagurata. Se ? cambiato lo spirito, il modo in cui l' Inter ha conquistato la settima vittoria in venti partite di campionato ? stato nel pieno rispetto dei canoni di sofferenza che la squadra si ? auto-imposta quest' anno. Partenza tra fischi, insulti, cori (?andate a lavorare?, ma anche ?ora e sempre Moratti presidente?), striscioni ironici (l' unico nella curva deserta diceva: ?mai stati in B?), incitamenti all' Udinese, eppure si capiva subito che lo stato d' animo era molto diverso da quello visto con la Reggina, a Napoli oppure tre giorni prima contro l' Alav?s. E questo nonostante assenze importanti (Frey, Dalmat e Vieri) e un avversario bene organizzato. L' Inter, che Tardelli ha plasmato su un rassicurante 4-4-2 (l' asse Cirillo-Brocchi a destra, quello Gresko-Serena a sinistra), dopo essere stato difeso e rassicurato in questi giorni tempestosi da Facchetti (?Marco ha tutta la nostra fiducia?), ha costruito subito una bella palla-gol, con Zanetti-Recoba e respinta di Turci. Ma ? anche andata sotto, lasciando immaginare un altro pomeriggio da incubo: volata di Margiotta sulla destra, assist per Sosa, conclusione con pallone sotto il braccio di Ballotta (15' ). Ultr? in festa, nell' ora del massimo trionfo del ?tifo contro?. In altri momenti, l' Inter si sarebbe sciolta; stavolta, avendo capito di essere oltre l' ultima spiaggia, i nerazzurri hanno reagito e in meno di duecento secondi hanno ottenuto il gol del pareggio: angolo di Recoba, testa di Blanc, Turci battuto (18' ). Passato il momento peggiore, l' Inter ? andata avanti a strappi, ma offrendo finalmente una prova di iniziativa e di pressione come non si vedeva dalla gara con il Parma. Cos? in almeno tre occasioni ? andata vicino al vantaggio, anche se l' azione pi? bella, con assist di Zanetti per Di Biagio non ? stata sfruttata bene (conclusione a lato, al 29' ). E' stato in avvio di secondo tempo che l' Inter ? tornata a ricordare a se stessa e agli altri di essere l' Inter. Perch? dopo il gol annullato a Cirillo (l' arbitro non aveva fischiato, quando Recoba ha calciato la punizione, al 1' ), Nucini ha azzeccato l' unico fischio della giornata, assegnando un penalty ai nerazzurri (uscita di Turci a travolgere Serena). Ma Di Biagio ha voluto seguire gli esempi passati di Recoba (Helsingborgs) e Blanc (Lecce) e si ? fatto respingere il rigore (5' ). Nemmeno questa avversit? ha inciso sul morale dell' Inter, che ha tenuto ancora in mano la partita, macinando gioco e costruendo altre occasioni, senza per? riuscire a raggiungere il vantaggio. Finch? a cinque minuti dalla fine, Tardelli ha mandato in campo Ferrante al posto di Hakan Sukur. ? stato proprio l' ex granata - 18 gol in campionato l' anno scorso e in crescita dopo tre mesi di panchina al Torino - ha trovato il gol vincente a dieci secondi da 90' : rimessa con le mani di Brocchi, dopo l' ennesima percussione di Cirillo, correzione di testa di Cordoba, gol acrobatico di Ferrante, quando gi? gli ultr? avevano occupato la zona verde del primo anello ed erano pronti a scavalcare. Ferrante riusciva anche a segnare un altro gol, ma il guardalinee Copelli annullava per fuorigioco. Per? i tre punti erano in cassaforte. Baci e abbracci, mentre la serata si spegneva con l' ultimo sfott? degli ultr?: ?Andate a lavorare?. In un angolo si abbracciavano anche Tardelli e Oriali, due che non hanno mai smesso di lavorare, mentre Tronchetti Provera, presidente della Pirelli, sponsor e azionista dell' Inter, riassumeva il senso della giornata: ?Alla squadra avevamo chiesto pi? seriet? professionale, pi? volont?, pi? rispetto per la maglia?. Missione compiuta. Fabio Monti INTER UDINESE 2 1 MARCATORI: R. Sosa 15' , Blanc 18' p.t.; Ferrante 45' s.t. INTER (4-4-2): Ballotta 5,5; Cirillo 6,5, Blanc 6,5, Cordoba 7, Gresko 6,5; Brocchi 6 (Cauet s.v. 48' s.t.), J. Zanetti 7,5, Di Biagio 6, Serena 6 (Seedorf 5 11' s.t.); Hakan Sukur 5 (Ferrante 8 40' s.t.), Recoba 5. All: Tardelli 7 UDINESE (3-4-1-2): Turci 7; Zamboni 5,5, Sottil 5,5, Bertotto 6; Alberto 6, Fiore 6, Giannichedda 6, Diaz 6 (Gutierrez s.v. 46' s.t.); Jorgensen 6 (Manfredini s.v. 43' s.t.); Sosa 6, Margiotta 5 (Gaarde 6 16' s.t.). All: De Canio 6 ARBITRO: Nucini 4 (Ivaldi 5, Copelli 6) AMMONITI: nessuno RECUPERI: 1' pi? 4' LE PAGELLE INTER Zanetti, che cuore 5,5 BALLOTTA Sostituisce Frey e si lascia sorprendere da Sosa sul gol. Si riscatta nella ripresa. 6,5 CIRILLO Il pubblico non perde tempo a fischiarlo, lui si riscatta con una partita intensa e generosa, anche in fase offensiva. Il modulo con quattro difensori lo fa sentire pi? protetto. 6,5 BLANC Ordinato in difesa, scaccia subito la paura pareggiando con un gran colpo di testa (terza rete dopo quelle con Napoli e Juve). Una presenza decisiva, senza mai correre rischi. 7 CORDOBA Prolunga di testa la rimessa di Brocchi sul gol di Ferrante, ma questo ? l' ultimo dei suoi meriti, in una partita di sostanza e di qualit?. 6,5 GRESKO Schierato come quarto difensore, nel suo ruolo naturale di esterno sinistro, si batte con personalit? in opposizione ad Alberto. 6 BROCCHI Sconfigge con la volont? lo scetticismo della gente, che all' inizio non gli perdona niente. La difesa a quattro agevola anche lui. 7,5 J. ZANETTI Grande partita a centrocampo, sia in contenimento, sia in proiezione offensiva. Una gara da capitano vero e da trascinatore. 6 DI BIAGIO Parte bene, manca l' occasione del vantaggio nel primo tempo, contiene senza problemi Fiore, sbaglia il rigore, non si demoralizza, ma certe verticalizzazioni si perdono. 6 SERENA Partita ordinata, alimenta l' azione offensiva con buoni cross. Si procura il rigore, cede il posto a Seedorf. 5 HAKAN SUKUR Si impegna molto, ma non riesce mai ad essere pericoloso davanti a Turci. Persin troppo altruista. 5RECOBA Si batte con impegno, potrebbe fare gol gi? al 10' del primo tempo, ma trova Turci. Sbaglia la conclusione di destro al 32' ; secondo tempo con molte ombre e pochissime luci. Non tira il penalty, forse perch? ? la stessa porta dell' Helsingborgs. Da lui ci si aspettava di pi?. 8 FERRANTE Un gol alla Ferrante, dopo aver giocato appena cinque minuti. Rid? il sorriso all' Inter e a se stesso. Il guardalinee gli nega la gioia del bis. 5 SEEDORF Rileva Serena, ma non d? alla squadra quell' aiuto che servirebbe per sbloccare il risultato. LE PAGELLE UDINESE Fiore in ombra 7 TURCI Si scalda subito con una grande parata su Recoba, neutralizza il penalty di Di Biagio in avvio di ripresa. Nulla pu? nell' occasione dei due gol interisti, ma sono molti i salvataggi importanti, prima di arrendersi a Ferrante. 5,5 ZAMBONI Nonostante gli attaccanti dell' Inter non siano in una delle loro migliori giornate, fatica contenere la pressione nerazzurra. Si lascia sorprendere sul gol di Ferrante. 5,5 SOTTIL Si fa bruciare nel gol del pareggio interista dal colpo di testa di Blanc. Una partita pallida, quasi si sentisse in soggezione. 6 BERTOTTO Meglio in fase propositiva, che in fase difensiva, ma ? il meno in difficol? del trio di retroguardia, dove gioca sul centrosinistra. 6 ALBERTO Parte bene, sembra in grado di appoggiare la manovra di attacco dell' Udinese, ma Serena e Gresko lo costringono spesso a ripiegare in fase difensiva per proteggersi. 6 FIORE Da lui ci si aspetterebbe molto di pi? sul piano della qualit?. Invece, dopo aver provato a sbloccare il risultato in avvio su punizione (alta), si limita all' ordinaria amministrazione. Partita senza mai un lampo. 6 GIANNICHEDDA Prova a dare concretezza e forza al centrocampo friulano, ma si trova di fronte il miglior Zanetti della stagione. E deve soffrire come tutti. 6 DIAZ Buona partenza, offre un pallone d' oro a Sosa sull' 1-1 al 32' del primo tempo. Ma subisce l' aggressivit? della coppia di destra nerazzurra Cirillo-Brocchi e ripiega (come Alberto). 6 JORGENSEN Ha grande libert?, sistemato alle spalle dei due attaccanti, ma non sfrutta l' occasione, offrendo una prova di quantit?, ma di modesta qualit?. 6 SOSA Subito in gol, quando raccoglie l' assist in corsa di Margiotta, manca il raddoppio e nella ripresa si affloscia. 5 MARGIOTTA Parte bene, come tutta l' Udinese, ma poi si perde, soffocato dalla difesa a quattro dell' Inter, che non d? spazio a nessuno. Sostituito. 6 GAARDE Rileva Margiotta a mezz' ora dalla fine; sgraziato nella corsa ? comunque pericoloso, quando parte in progressione. f. mo. L' UOMO-PARTITA ?Dedicato al tecnico Sogno il bis a Roma? MILANO - Impiega solo quattro minuti per decidere l' incontro, segnare un bellissimo gol e contenere le furie contestatrici dei tifosi che sarebbero implacabilmente esplosi a fine gara in caso di mancata vittoria. Al suo primo acuto con la maglia nerazzurra Marco Ferrante, il giocatore che ha impedito a Romario di esibirsi su un palcoscenico italiano, raggiante fa una dedica a chi gli ha cambiato la carriera. ?? la mia prima rete con una squadra importante, una delle pi? importanti della mia carriera. Dedico il gol a chi ha creduto in me, all' Inter tutta e a Tardelli in particolare. In fin dei conti l' anno scorso ho realizzato 18 gol in serie A con una squadretta?. ? rimasto seduto in panchina fino all' 84' . Qualcuno obietta: con lei in campo l' Inter avrebbe chiuso prima l' incontro. ?Ma no, ? stata giusta la scelta del mister di puntare su Hakan Sukur. Mancando Vieri, c' era la necessit? di una torre in attacco e poi firmerei per giocare di nuovo solo uno scampolo di partita e segnare?. Difende soprattutto e sopra tutti il suo allenatore, a cui stavolta ha fatto lui un favore. ?Il gol ? determinante soprattutto per lui che, secondo qualcuno, avrebbe avuto problemi con la squadra. Macch?, non ho mai visto un gruppo cos? unito e compatto. Domenica saremo a Roma. Abbiamo le qualit? per mettere in difficolt? la capolista e soprattutto per arrivare quarti in classifica?. m.c. Moratti gli ha telefonato prima della gara, in panchina il tecnico ? apparso pi? calmo del solito: ?Non m' alzavo per non prendere un seggiolino in testa? Tardelli: ?Sono ancora pi? arrabbiato: ma perch? non giochiamo sempre cos??? MILANO - Prima della partita ha ricevuto una telefonata di Massimo Moratti: ?Stia tranquillo, in ogni caso ha la mia fiducia?. E stavolta, in panchina, Marco Tardelli non s' ? sbracciato, non ha urlato ordini ai giocatori, addirittura sul gol del pareggio dei suoi nemmeno ha esultato. ?? vero, sono quasi sempre rimasto seduto: non mi sarebbe piaciuto beccarmi un seggiolino in testa...? ironizza il tecnico nerazzurro. Poi cambia tono: ?Non mi pare che la squadra abbia avuto difficolt?, ha giocato creando almeno cinque occasioni da gol. Certo per raggiungere la vittoria abbiamo sofferto, ma alla fine credo che il risultato sia meritato?. Dice di non essersi preoccupato nemmeno quando Sosa ha scaraventato il pallone in rete al 13' del primo tempo, provocando la delusione dei tifosi, rabbiosamente silenziosi. ?Non ho pensato a niente in quel momento? confessa il tecnico. ?Del resto ci siamo ripresi subito, mostrando una buona reazione. Piuttosto non posso dire di essere soddisfatto per un altro motivo: se siamo questi, dobbiamo esserlo sempre. Non capisco perch? con l' Alaves non abbiamo offerto una prestazione cos??. Ma la Coppa ormai ? un ricordo appartenente al passato. Ci? che conta ? aver firmato la tregua coi tifosi (?Solo con una vittoria potevamo premiarli; ad ogni modo la contestazione ? stata civile: lo sapevo che cos? sarebbe stata perch? io i tifosi dell' Inter li conosco bene?) e soprattutto essersi portati avanti in classifica. ? davvero un campionato pazzo questo che da una settimana all' altra consente di oscillare dalle paludi della zona salvezza ai sogni di Champions League. ?Il torneo non ? pazzo, lo sarebbe se l' Inter fosse sestultima? puntualizza orgoglioso Tardelli. ?Ad ogni modo questo successo non risolve i nostri problemi. Abbiamo solo fatto un passo in avanti, dopo averne compiuti venti indietro. ?Sono amareggiato perch? quella vista con l' Udinese sembrava un' altra squadra rispetto a quella di gioved?. Per il futuro, a partire dalla partita di Roma di domenica prossima, mi aspetto una prestazione come quella odierna. Mi attendo impegno e se i giocatori saranno determinati e attenti arriveranno anche belle prove?. Aspettative e speranze che coincidono con quelle di Facchetti, consigliere della societ? nerazzurra. ?Abbiamo messo in campo una grinta che non sempre si ? vista in questa stagione. Ora dobbiamo far s? che non cali la tensione: con questa rabbia ci toglieremo delle soddisfazioni. Del resto quando in settimana nello spogliatoio avevo detto alla squadra che non doveva smarrirsi perch? c' erano ancora obiettivi prestigiosi a cui ambire, qualcuno mi aveva guardato storto. La classifica conferma invece che avevo ragione?. Avanti dunque con animo pi? sereno e traguardi apparentemente non pi? raggiungibili. ?Non so se Moratti cambier? idea riguardo al proposito di prendere provvedimenti punitivi contro la squadra - dichiara Facchetti -. Sicuramente il successo cancella le brutta prestazione di Coppa. Con questa determinazione possiamo puntare alla zona Champions League?. ?Certo alla risalita ci crediamo - risponde capitan Zanetti -, ma le parole non bastano?. De Canio dall' illusione della vittoria ? passato alla delusione di una sconfitta maturata a pochi secondi dalla fine confessa: ?Pensavamo di potercela fare, del resto l' Inter non aveva avuto grandissime occasioni da gol. Non credo che la mia squadra sia stata troppo attendista nel chiudere l' incontro, gli avversari mi sono sembrati pi? concreti del solito. Per loro non deve essere stato semplice giocare in un' atmosfera del genere, ma con questa vittoria recuperano il feeling con i tifosi?. Monica Colombo

Monti Fabio, Colombo Moni

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S?, direi Ambrosino : Esposito

E poi, ovvio, Nicchi : Bertini...

Le telefonate post - reggio...

Beh, certo, cuore di pap?...

Con Lucianone cos? incazzato, proviamo a sentire il Nicchi, che ci metta una buona parola lui...

E infatti Papafiglio non venne mica punito.... altro che "questo lo faccio fermare un mese"... finch? Lucianone si sfoga con Giraudo... ma poi per fermarlo davvero ci vuol ben altro peso...

infatti 20 mesi per un pentito sono tanti.. o no?

che abbia fatto qualche nome?

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beh per?...sono entrambi credibili... a quanto ? stato...

Esiste la credibilit? che ci si guadagna col tempo, con i risultati, e non mi pare il caso di questi due...

E poi c'? quella dei tempi dell'Inquisizione, frutto di "atti di fede"...

Allora si usava un'espressione portoghese: "Autodaf?".

Modificato da MarioIncandenza

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Esiste la credibilit? che ci si guadagna col tempo, con i risultati, e non mi pare il caso di questi due...

E poi c'? quella dei tempi dell'Inquisizione, frutto di "atti di fede"...

Allora si usava un'espressione portoghese: "Autodaf?".

beh borrelli sembra ci abbia creduto e poi insomma sono passati 2 anni dall'interrogatorio... di nucini.. di meglio non sono riusciti a trovare?

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Tardelli: ?Sono ancora pi? arrabbiato: ma perch? non giochiamo sempre cos??? MILANO - Prima della partita ha ricevuto una telefonata di Massimo Moratti: ?Stia tranquillo, in ogni caso ha la mia fiducia?. E stavolta, in panchina, Marco Tardelli non s' ? sbracciato, non ha urlato ordini ai giocatori, addirittura sul gol del pareggio dei suoi nemmeno ha esultato. ?? vero, sono quasi sempre rimasto seduto: non mi sarebbe piaciuto beccarmi un seggiolino in testa...? ironizza il tecnico nerazzurro. Poi cambia tono: ?Non mi pare che la squadra abbia avuto difficolt?, ha giocato creando almeno cinque occasioni da gol. Certo per raggiungere la vittoria abbiamo sofferto, ma alla fine credo che il risultato sia meritato?. Dice di non essersi preoccupato nemmeno quando Sosa ha scaraventato il pallone in rete al 13' del primo tempo, provocando la delusione dei tifosi, rabbiosamente silenziosi. ?Non ho pensato a niente in quel momento? confessa il tecnico. ?Del resto ci siamo ripresi subito, mostrando una buona reazione. Piuttosto non posso dire di essere soddisfatto per un altro motivo: se siamo questi, dobbiamo esserlo sempre. Non capisco perch? con l' Alaves non abbiamo offerto una prestazione cos??. Ma la Coppa ormai ? un ricordo appartenente al passato. Ci? che conta ? aver firmato la tregua coi tifosi (?Solo con una vittoria potevamo premiarli; ad ogni modo la contestazione ? stata civile: lo sapevo che cos? sarebbe stata perch? io i tifosi dell' Inter li conosco bene?) e soprattutto essersi portati avanti in classifica.

Lo sappiamo, Tardelli, che i tifosi dell'Inter li conosci bene... sei sempre stato uno di loro...:sisi:

Chiss? quante volte Nucini ha arbitrato la sua Inter... .asd

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gioved?, aprile 22, 2004

Spy Calcio di Fulvio Bianchi

Arbitri, fuori Bergamo e Pairetto

Baggio, come fargli cambiare idea

L'arbitro Rosetti durante

il derby Lazio-Roma

Viaggio nel pianeta arbitri: un mondo che in Italia, storicamente, divide. Un vulcano sempre in eruzione. Soprattutto quando la stagione, come ora, entra nel vivo. I sospetti si sprecano. I giudizi duri, durissimi, pure. Ecco l'ultima "raffica". Aldo Agroppi, ex allenatore, ora commentatore-tv senza peli sulla lingua: "Gli arbitri italiani? Non sanno arbitrare, sono modesti e incapaci. E quei pochi buoni, pilotano le partite. Perch?? Perch? sono legati a Milan e Juve". Sergio Campana, presidente del sindacato calciatori: "Il sistema calcio in tutto e per tutto ? stato costruito per privilegiare i grandi club. Gli arbitri vivono in questo sistema e si adeguano, altrimenti chi non si adegua al sistema non fa carriera". Luciano Gaucci non si sottrae, di sicuro: "Il Perugia becca regolarmente fischietti ormai prepensionati o senza pi? ambizioni: Bolognino, Pellegrino, Racalbuto, Messina. Oppure giovani fischietti che smaniano per ingraziarsi i potenti: Palanca, Gabriele... E poi ci sono i guardalinee: prima li designava Mazzei. Mazzei per? era un tipo scomodo e infatti l'hanno rimosso. Ora che li scelgono Bergamo e Pairetto i disastri si sprecano". Per la verit?, alcuni club, guidati dal Milan, vorrebbero sorteggiare anche i guardalinee, progetto che ai due designatori non piace per niente (e hanno ragione): la verit? ? che Galliani e altri presidenti avevano (hanno?) forti sospetti su favoritismi a favore della Juve. Voci, perch? di prove siamo a zero. Cos? come ci sono solo voci sull'ipotesi che il Messina sia nell'orbita Moggi e che gli arbitri (a cominciare da Palanca) l'aiuterebbero ad andare in serie A: chiacchiere, appunto. Prove, zero.

Piuttosto c'? da pensare alla prossima stagione: Franco Carraro non ama le decisioni in corsa, ed ha perfettamente ragione. Per questo ha creato un gruppo di studio che dovr? esaminare con calma, e seriet?, il pianeta-arbitri: i lavori si concluderanno a giugno, a stagione chiusa. Poi si decider?. Via sicuramente l'assurdo blocco del "sei", cio? il massimo di partite che un arbitro pu? dirigere con la stessa squadra in una stagione. E' successo che Collina ha gi? raggiunto il "tetto" con la Roma il 29 febbraio e da allora non ha pi? potuto arbitrarla. Follia pura. Via le quattro fasce di sorteggio, si torner? a due (quasi sicuramente): in pratica, si andr? verso un sorteggio pi? integrale possibile in una stagione che avr? addirittura 20 squadre in serie A. Un'altra follia (in Spagna succede, e non cresce pi? un arbitro da anni...): ma cos? vogliono i club che non si fidano dei designatori, non si fidano di nessuno. Nemmeno di loro stessi.

Bisogner? vedere se con un sorteggio simile resteranno ancora Bergamo e Pairetto, se riusciranno ad arrivare alla loro sesta stagione avvicinando cos? il record di Paolo Casarin (7 anni). Ci sono diverse correnti di pensiero: secondo alcuni potrebbe essere indicativo il fatto che Tullio Lanese, attuale n.1 dell'Aia (associazione italiana arbitri), in tv abbia detto che il gol di Martins a Perugia era irregolare. I due designatori invece avevano sostenuto il contrario, cio? che Adriano non aveva colpito la palla quindi era in fuorigioco passivo (anche se in una situazione molto al limite). Che Lanese possa davvero prendere il posto di Bergamo e Pairetto? Ad alcuni club - Milan e Juve in testa - non spiacerebbe un Lanese "commissario-sorteggiatore". Qualcuno suggerisce invece il nome di Trentalange, fresco "pensionato".

Ma le rivoluzioni non piacciono a Carraro. Bergamo e Pairetto hanno lavorato in condizioni di grande difficolt?, guadagnano bene (circa 500 milioni di vecchie lire a testa), fanno parte delle commissioni arbitri di Fifa e Uefa e pagano colpe che non sono solo loro: siamo sicuri che sia cos? facile farli fuori? Soprattutto: siamo sicuri che sia giusto? Per loro ci potrebbe essere un incarico di istruttori degli arbitri, con stipendio confermato.

E degli arbitri che fare? Molti sarebbero da cacciare via, non c'? dubbio: ma poi chi ci va in campo? A giugno comunque vanno in pensione Bolognino e Pellegrino. Nucini, Castellani e Cruciani potrebbero essere fra i bocciati. Deroga in arrivo per Racalbuto e Tombolini? I migliori: Collina, Paparesta, Rosetti, Trefoloni. In ombra quest'anno Farina, Messina (che la Juve da anni non vuole...), Rodomonti. Poco considerato in Italia De Santis, molto considerato all'estero: chi ha ragione? I designatori credono in Bertini, Pieri, Rizzoli, Saccani, Dondarini, Gabriele e Palanca. Molti "fischietti" per? dovrebbero ricordarsi che non esistono solo le grandi squadre: tutte hanno gli stessi diritti, e la stessa dignit?.

Resta da fare chiarezza sul fuorigioco. Anche se Sepp Blatter, gran capo della Fifa, si ? espresso cos?, stufo di troppe interpretazioni all'italiana: "Io sono con coloro che sostengono che soltanto chi riceve la palla possa essere considerato in fuorigioco, se lo ?. Lui e nessun altro. Dunque, sto con Bergamo e Pairetto". Frase che ha reso particolarmente felici i designatori, avvelenati con Lanese. Blatter ha anche promesso che la Fifa, la prossima stagione, dar? indicazioni chiare su offside e dintorni: era ora. Di sicuro, ha detto Blatter, "mai e poi mai alla moviola in campo". Sacrosanta scelta: ve lo immaginate Dondarini (o Saccani, o chi volete voi...) che, come quarto uomo, sta davanti ad un monitor e richiama Collina durante la partita: "Scusa, Pierluigi, ma qui dalle immagini mi sembrerebbe rigore...". Siamo seri: d'accordo che le tv vogliono prendere sempre pi? potere, ma forse ? meglio non esagerare.

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beh borrelli sembra ci abbia creduto e poi insomma sono passati 2 anni dall'interrogatorio... di nucini.. di meglio non sono riusciti a trovare?

Ma infatti Borrelli ai tempi dell'Inquisizione spagnola si sarebbe sollazzato moltissimo...

Che ci vuoi fare Gaba... purtroppo al giorno d'oggi la garrota e la Vergine di Norimberga le hanno abolite...

Ora ? pi? difficile costringere la gente a dire quel che il popolo deve sentire... sefz

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Ma infatti Borrelli ai tempi dell'Inquisizione spagnola si sarebbe sollazzato moltissimo...

Che ci vuoi fare Gaba... purtroppo al giorno d'oggi la garrota e la Vergine di Norimberga le hanno abolite...

Ora ? pi? difficile costringere la gente a dire quel che il popolo deve sentire... sefz

lo so che non posso farci niente..per? insomma..

gli articoli dei giornali mica li scrivevo io...

basta che si vadano a rileggere quello che scrivevano..

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gioved?, aprile 22, 2004

Spy Calcio di Fulvio Bianchi

Arbitri, fuori Bergamo e Pairetto

Baggio, come fargli cambiare idea

L'arbitro Rosetti durante

il derby Lazio-Roma

Viaggio nel pianeta arbitri: un mondo che in Italia, storicamente, divide. Un vulcano sempre in eruzione. Soprattutto quando la stagione, come ora, entra nel vivo. I sospetti si sprecano. I giudizi duri, durissimi, pure. Ecco l'ultima "raffica". Aldo Agroppi, ex allenatore, ora commentatore-tv senza peli sulla lingua: "Gli arbitri italiani? Non sanno arbitrare, sono modesti e incapaci. E quei pochi buoni, pilotano le partite. Perch?? Perch? sono legati a Milan e Juve". Sergio Campana, presidente del sindacato calciatori: "Il sistema calcio in tutto e per tutto ? stato costruito per privilegiare i grandi club. Gli arbitri vivono in questo sistema e si adeguano, altrimenti chi non si adegua al sistema non fa carriera". Luciano Gaucci non si sottrae, di sicuro: "Il Perugia becca regolarmente fischietti ormai prepensionati o senza pi? ambizioni: Bolognino, Pellegrino, Racalbuto, Messina. Oppure giovani fischietti che smaniano per ingraziarsi i potenti: Palanca, Gabriele... E poi ci sono i guardalinee: prima li designava Mazzei. Mazzei per? era un tipo scomodo e infatti l'hanno rimosso. Ora che li scelgono Bergamo e Pairetto i disastri si sprecano". Per la verit?, alcuni club, guidati dal Milan, vorrebbero sorteggiare anche i guardalinee, progetto che ai due designatori non piace per niente (e hanno ragione): la verit? ? che Galliani e altri presidenti avevano (hanno?) forti sospetti su favoritismi a favore della Juve. Voci, perch? di prove siamo a zero. Cos? come ci sono solo voci sull'ipotesi che il Messina sia nell'orbita Moggi e che gli arbitri (a cominciare da Palanca) l'aiuterebbero ad andare in serie A: chiacchiere, appunto. Prove, zero.

Interessante qua, no?

Le voci di cui si parla non sono altro che il carburante di Farsopoli...

Palanca e Gabriele.... l'inchiesta sul calcioscommesse a Napoli... un mese dopo sarebbe andato a deporre a Napoli dal Cin.... dando inizio a tutto....

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Interessante qua, no?

Le voci di cui si parla non sono altro che il carburante di Farsopoli...

Palanca e Gabriele.... l'inchiesta sul calcioscommesse a Napoli... un mese dopo sarebbe andato a deporre a Napoli dal Cin.... dando inizio a tutto....

si sembra un buon motivo per cominciare a intercettare bergamo pairetto moggi...

prima erano i calciatori...

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Interessante qua, no?

Le voci di cui si parla non sono altro che il carburante di Farsopoli...

Palanca e Gabriele.... l'inchiesta sul calcioscommesse a Napoli... un mese dopo sarebbe andato a deporre a Napoli dal Cin.... dando inizio a tutto....

scusate l'ignoranza, ma mazzei non c'era anche nel 2005?

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(14 luglio 2006) giornalaccio rosa dello Sport

?Dattilo, a chi dava fastidio??

GABRIELLA MANCINI MILANO Dismessi per motivi tecnici. Sono gli arbitri Stefano Cassar?, 40 anni, Antonio Dattilo, 35, Marco Gabriele, 42, e Mario Mazzoleni, 35 anni in agosto. C' ? chi l' ha presa con apparente filosofia e chi come una doccia fredda. Nel pomeriggio le agenzie battono una lettera della signora Cinzia Cucciolo, compagna di Dattilo, che si rivolge a Guido Rossi e a Luigi Agnolin. ?Condivido la mia vita da vent' anni con Antonio che fa, o meglio faceva, l' arbitro?, scrive, chiedendo il perch? di questa decisione visto che non ? tra i direttori di gara finiti a giudizio nel processo sportivo. ?Non permettete che ai vostri arbitri venga calpestata la dignit?: Mattei non si ? neanche preoccupato di avvisare Antonio, e gli ha bruciato una meravigliosa carriera in un solo attimo e senza dare spiegazioni. Quali sono questi motivi tecnici? Un arbitro avvicendato ? indagato o inquisito. Mio marito non lo ?. Un arbitro non capace non dirige dieci partite in serie A e otto in B, non va due volte all' estero?. VOTI La signora aggiunge: ?Lo sa bene quanto vale mio marito visto che proprio lei, signor Mattei, lo ha promosso dalla B alla massima serie sei anni fa, ed ? ben consapevole che quest' anno ha ricevuto ottimi voti. Vorrei capire, allora: perch? Antonio Dattilo? A chi dava fastidio??. Proviamo a chiamare lui, Dattilo. E' concitato. ?E' stato come un fulmine a ciel sereno. L' ho saputo dalla giornalaccio rosa che avrei dovuto interrompere l' attivit?, ho telefonato per chiedere il perch? e mi hanno risposto che sono stato avvicendato e che sarei stato avvisato prima della conferenza stampa. Se pensa che questa sia trasparenza... E' una decisione che non sta n? in cielo n? in terra. Ma come, mi mandi a fare il quarto uomo di Real-Arsenal con Farina e di Ajax-Thun con Rosetti e poi mi cacci per limiti tecnici? Quest' anno Mattei mi ha visionato in una partita difficile di serie B, Catania-Bari, e la domenica dopo sono andato a dirigere la Juve... Avevo la massima fiducia, Mattei mi dovrebbe dare una spiegazione, ma non tecnica...?. Anche Mazzoleni ha saputo del suo allontanamento dalla giornalaccio rosa. ?Ho aperto il giornale e dal punto di vista umano ci sono rimasto malissimo - dice -. Mi sento frastornato. E' difficile pensare di uscire dopo diciotto anni e le ultime due stagioni in serie A, credo molto nelle mie capacit??. CAMERA Che coincidenza, lei e Cassar? siete stati compagni di camera di De Santis... ?S?. Io due anni fa, al mio primo anno in A mi hanno affiancato un internazionale come si fa di solito. Ho diviso la camera con Massimo e devo dire che mi ha sempre dato consigli preziosi. Non voglio pensare di essere stato allontanato per la mia amicizia con lui?. ?Se diventa una colpa essere amico di una persona ? finita? dice Gabriele di Frosinone, vicino a De Santis visto che spesso uscivano a cena con signore. E aggiunge: ?Ho la mia et?, accetto la decisione con serenit?, anche se c' ? amarezza?. Stuzzicato su una voce insistente sui raduni di Coverciano, ammette: ?S?, ? vero. Spesso Mattei, parlando con noi, spesso ci chiamava "co*****i"... come fa a saperlo? Io no, ma qualcuno l' ha accettato. Si vede che era un suo intercalare: chi l' ha accettato avr? avuto un rapporto confidenziale con lui...?. In questo bel quadretto da Mulino Bianco Cassar? ? di poche parole: ?Non so ancora quello che far?. Non posso pensare di pagare per aver condiviso la camera con De Santis. Sarebbe ridicolo?.

Mancini Gabriella

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L' ex arbitro

La verit? e i dubbi di Nucini

MILANO - C' ? un (ex) arbitro che molto sapeva e che con la sua testimonianza avrebbe potuto anticipare di tre anni il Moggigate. Danilo Nucini (foto), classe 1960, di Ravenna (ma appartenente alla sezione di Bergamo), uscito dalla Can a luglio 2005 per limiti di et?, 252 partite dirette (24 in A, 136 in B e questa ? gi? un' anomalia, 48 di C1 e 44 in C2), si era reso conto di alcune stranezze nel sistema arbitrale e, su segnalazione della Guardia di finanza, si ? presentato in Procura a Milano ed ? stato ricevuto dal pm Ilda Boccassini. Ma al momento di stringere, Nucini aveva scelto la linea del silenzio, che gli era stata consigliata dai suoi legali e non aveva risposto a nessuna delle domande che gli erano state fatte. Una scelta per certi aspetti comprensibile, visto che era il 2003 e Nucini aveva ancora a disposizione due anni e mezzo, ben retribuiti, prima di andare in pensione. Resta da capire se, in questo clima di rivoluzione annunciata, l' ex arbitro, ora apprezzato opinionista tv, ha cambiato idea ed ? pronto a raccontare tutto quanto sa, aiutando gli inquirenti a penetrare nei misteri della stagione del sorteggio (1999-2005), svelando una serie di sconcertanti episodi.

Pagina 54

(10 maggio 2006) - Corriere della Sera

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-11-2003 Dall?urna esce il famoso Nucini arbitro con coppia di sorveg - di: GRAZIANO CESARI

D eve aver turbato anche la premiata ditta Bergamo & Pairetto la pallina che casualmente ha accostato il nome di Danilo Nucini al Genoa impegnato domenica a Salerno. S?, perch? per i rossobl? il sosia - solo per la pelata - di Collina, non emiliano ma lombardo, fa rivivere le notti agitate della scorsa stagione. Come dimenticare quella serata infausta al Celeste di Messina, quando il fischietto bergamasco super? se stesso espellendo Mihalcea per doppia ammonizione: in realt? il rumeno del Genoa non aveva simulato, ma subito un torto da un difensore siciliano. Senza dimenticare il suo "pressing" costante verso una sola direzione, la porta del Genoa allora difesa da Brivio. In Campania, Nucini sicuramente ha lasciato ottimi ricordi: il suo Napoli- Triestina fu memorabile per i partenopei tanto che ancora oggi il presidente dei giuliani Amilcari Berti, pur di non confondersi con Nucini, usa i pi? svariati cappellini per nascondere la sua testa senza capelli. B&P per tutto questo hanno pensato di blindarlo mettendogli al fianco due tutori pi? che due assistenti, visto che Esposito di Mestre ha collaborato con lui domenica scorsa in Torino-Catania: lo stesso Esposito e l?altro tutor Lanciano sono affiatati avendo calpestato le linee laterali del Dall?Ara in occasione di Bologna-Sampdoria offrendo una prestazione dignitosa. Il pubblico dell?Arechi che solitamente ? caldo ma civile, profondo intenditore di calcio e di regolamenti, non avr? bisogni di decisione strane tipo quelle di Messina e Napoli, altrimenti sar? inevitabile per Nucini subire sfott? lazzi e fischi dagli stessi sostenitori amaranto che vogliono la vittoria della loro squadra, ma senza spinte di nessun tipo. Dopo l?ottima prestazione di Brighi che con la Triestina si ? riscattato, Nucini sar? in grado di cancellare i fantasmi passati e di tornare su un binario di equit? e regolarit??

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RBITRI / I designatori ammettono gli errori: ?Ma soltanto nella prima parte di una grande stagione?

Bergamo e Pairetto: ?La Roma ? stata danneggiata?

Insieme con il presidente Lanese, i due dirigenti presentano un documento per dimostrare che esiste un forte rinnovamento in serie A: ma ? pieno di inesattezze

ROMA - Il giorno delle divise (nero, giallo e bianco, entusiasta Collina). Ma anche il giorno dei bilanci. Lanese, presidente degli arbitri, Bergamo e Pairetto, i due designatori di A e B (in attesa di riconferma da parte del Consiglio federale, anche se loro si sentono in una botte di ferro), hanno spiegato perch? considerano quella conclusa una grande stagione. ?Sfido chiunque a dire che a fine campionato qualche club si sia lamentato per come ? andata?. Qualcuno ha parlato dell' ira della Roma (e la lista sarebbe ben pi? lunga) e Bergamo si ? visto costretto ad ammettere: ?La Roma aveva ragione, perch? alcune nostre prestazioni non erano state all' altezza della situazione. Nel ritorno gli errori sono diminuiti al punto che nessuno alla fine ha potuto dire nulla?. Chi ha pagato gli errori ? stato Treossi, dimesso, perch? ?sotto il profilo tecnico non ? stato all' altezza?. Treossi esce con Trentalange (limite di et?) e con Palmieri e Cannella, ex promesse, finite stritolate. Cos? il discorso si ? spostato sui giovani arbitri: sei sono stati promossi dalla C, di Giannoccaro e Tagliavento, non nominati, Pairetto ha detto: ?Un paio di loro sono di grandissimo livello?. Discorsi gi? ascoltati in passato per arbitri poi dimissionati in gran fretta (ultimo esempio: Palmieri e Cannella), mentre ? curioso che sia stato promosso in extremis un arbitro prossimo ai 36 anni (Carlucci). Ancora Pairetto: ?Abbiamo deciso di aumentare il numero dei promossi, perch? oggi in C ci sono ragazzi molto bravi che speriamo possano confermarsi. Le due fasce di sorteggio dell' ultima stagione hanno creato problemi per la crescita di alcuni arbitri giovani, che meritavano di essere inseriti di pi??. Per questo sar? chiesto a Carraro di cambiare il sorteggio, arrivando ad aumentare le fasce. Quanto al rinnovamento, per rispondere a chi aveva accusato Bergamo e Pairetto di togliere spazio ai giovani (?Corriere della Sera?, 24 giugno: ?Negli ultimi quattro anni, 1.051 partite di A dirette da arbitri ereditati dal passato; 178 gare affidate alle forze nuove, cio? agli arbitri arrivati in A negli ultimi quattro anni?), i due designatori, come avevano annunciato e reso quasi pubblico fin da gioved?, hanno provveduto a distribuire un documento, molto scarno (due pagine) e frettoloso, visto che contiene errori anche grossolani. L' analisi parla di ?arbitri con almeno sei presenze in A, cio? affidabili alla categoria?, definizione che indica una barriera misteriosa e del tutto artificiale (perch? sei e non cinque o sette?) e sostiene che nella stagione conclusa sono stati utilizzati 26 arbitri ?affidabili? (per 290 partite). In realt? gli arbitri utilizzati sono stati 23. Il fatto che in 23 abbiano diretto 290 partite significa che gli altri sono stati del tutto o in parte trascurati. Fra questi, Nucini (tre gare di A), Preschern (2), al settimo anno di Can, e Castellani (2), al quinto anno, misteriosamente riconfermati, a scapito di due arbitri di 32 anni spediti a casa. Bergamo e Pairetto hanno confrontato i dati con stagioni precedenti, ma hanno sbagliato il paragone con il ' 96-' 97: gli arbitri ?affidabili? utilizzati allora erano stati 21 e non 18. Siccome Bergamo ha detto che ?le cifre non si discutono?, sarebbe necessario che le cifre fossero almeno esatte. Anche le cifre della seconda pagina del documento, dove si parla di ?giovani arbitri? che hanno iniziato la A durante l' ultimo quadriennio, cio? con i due attuali designatori, non sono esatte. Nell' elenco vengono inclusi Rosetti e Paparesta, che avevano iniziato due anni prima. Sulla definizione di ?giovane? per Gabriele (39 anni e non 38) ci sarebbe da discutere. Da questa serie di ?errori? casuali emerge che il ricambio per i veterani ? nelle mani di Saccani, Trefoloni, Dondarini, Morganti, la cui esperienza in A, nonostante tre-quattro anni di esperienza, ? limitata a poche presenze. Sottolineare che l' et? media dei possibili ricambi sia di 34,3 anni ? un falso. Sulle deroghe negate, Lanese ? stato chiaro: ?Abbiamo gli arbitri per il giusto ricambio?. Ma quello del reclutamento e del reale stato di salute del gruppo di arbitri della Lega pro ? un argomento cos? importante da meritare una prossima, precisa analisi e non qualche battuta. Fabio Monti Quattro bocciati I promossi sono sei QUATTRO BOCCIATI Sono quattro gli arbitri che non dirigerano pi? in serie A e B: Trentalange (et?, 45 anni, dopo 195 gare in A, niente deroga), Treossi (127 gare in A), Cannella (0) e Palmieri (2 gare in A) per questioni tecniche. SEI PROMOSSI Salgono dalla Can di C a quella di A e B sei arbitri: Carlucci (Molfetta,' 67) Giannoccaro (Lecce, ' 71) Mazzoleni (Bergamo, ' 71) Rocchi (Firenze, ' 73) Romeo (Casale M., ' 70) Tagliavento (Terni, ' 72) Ora ci sono 37 arbitri. I DESIGNATORI In attesa della delibera del Consiglio federale, appare certa la riconferma dei designatori: Bergamo e Pairetto (A e B); Mattei © e Pieri (Dilettanti). SORTEGGIO L' anno scorso, gli arbitri erano divisi in due fasce, adesso i designatori vorrebbero quattro fasce. SPOT TV Per tamponare la crisi di vocazioni, ? stato deciso di trasmettere durante le partite della nazionale alcuni spot che invitino i giovani a intraprendere la carriera di arbitro.

Monti Fabio

Pagina 40

(5 luglio 2003) - Corriere della Sera

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che qualcuno si sia dato da fare con i designatori per nucini?

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-11-2003 Dall?urna esce il famoso Nucini arbitro con coppia di sorveg - di: GRAZIANO CESARI

D eve aver turbato anche la premiata ditta Bergamo & Pairetto la pallina che casualmente ha accostato il nome di Danilo Nucini al Genoa impegnato domenica a Salerno. S?, perch? per i rossobl? il sosia - solo per la pelata - di Collina, non emiliano ma lombardo, fa rivivere le notti agitate della scorsa stagione. Come dimenticare quella serata infausta al Celeste di Messina, quando il fischietto bergamasco super? se stesso espellendo Mihalcea per doppia ammonizione: in realt? il rumeno del Genoa non aveva simulato, ma subito un torto da un difensore siciliano. Senza dimenticare il suo "pressing" costante verso una sola direzione, la porta del Genoa allora difesa da Brivio. In Campania, Nucini sicuramente ha lasciato ottimi ricordi: il suo Napoli- Triestina fu memorabile per i partenopei tanto che ancora oggi il presidente dei giuliani Amilcari Berti, pur di non confondersi con Nucini, usa i pi? svariati cappellini per nascondere la sua testa senza capelli. B&P per tutto questo hanno pensato di blindarlo mettendogli al fianco due tutori pi? che due assistenti, visto che Esposito di Mestre ha collaborato con lui domenica scorsa in Torino-Catania: lo stesso Esposito e l?altro tutor Lanciano sono affiatati avendo calpestato le linee laterali del Dall?Ara in occasione di Bologna-Sampdoria offrendo una prestazione dignitosa. Il pubblico dell?Arechi che solitamente ? caldo ma civile, profondo intenditore di calcio e di regolamenti, non avr? bisogni di decisione strane tipo quelle di Messina e Napoli, altrimenti sar? inevitabile per Nucini subire sfott? lazzi e fischi dagli stessi sostenitori amaranto che vogliono la vittoria della loro squadra, ma senza spinte di nessun tipo. Dopo l?ottima prestazione di Brighi che con la Triestina si ? riscattato, Nucini sar? in grado di cancellare i fantasmi passati e di tornare su un binario di equit? e regolarit??

C'? da dire che 'sto Nucini il Messina lo ha trattato proprio bene....

(interessante il fatto che il "tutore" che B&P gli assegnarono ? proprio Esposito...)

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(5 luglio 2003) - Corriere della Sera

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che qualcuno si sia dato da fare con i designatori per nucini?

:sisi:

Si capisce il motivo per cui Nucini and? a suonare un campanello in via Durini...

Io dico che prima ha provato altri citofoni..... magari anche quello di un amico di Lucianone che lavorava a Messina... chiss?...

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Non c'era solo il potente segretario Raffaello Pagnozzi, al Coni, a far da

sponda a Luciano Moggi. Nell'ufficio stampa c'? anche un noto giornalista

che i carabinieri di Roma, nell'informativa mandata ai magistrati di Napoli,

dipingono come il vero designatore arbitrale per conto di Moggi qualche anno

fa. Si tratta di Danilo Di Tommaso del quale, il 7 aprile 2005, alle 20.51,

cos? parlavano l'arbitro Danilo Nucini e il dirigente del Milan Leonardo

Meani. Nucini sta per andare ad arbitrare a Venezia e Meani lo stuzzica: ?Ti

hanno valorizzato poco, cio? non ti hanno fatto partire quando era il tempo

di partire no!?. Nucini: ?Eh, un giorno ti racconter? dai?. M: ?Ma perch? ti

hanno segato loro..cosa hai combinato??. N: ?Un giorno ti racconter? dai!?.

M: ?Ma infatti, io dico, ma loro c'? stato un momento che ti hanno

spinto...?. N: ?Molto si, si?. M: ?Ma chi ti ha fatto la guerra? T'ha fatto

la guerra qualche societ???. N: ?Si!!?. M: ?La Juve no??. N:?Uff!! Un giorno

ti racconter? dai?. M: ?Perch? tra l'altro quello che mi fa rabbia.?. N:?Non

? il dire.. ? troppo semplicistico?: M: ?La rabbia mia ? che loro per certi

aspetti, soprattutto fino a due tre anni fa, subivano tanto le pressioni

esterne?. N: ?Si!?. M: ?Su determinati cavalli..?. N: ?Secondo me negli

ultimi anni, io ti parlo dal '95, siam passati troppo da turbolenze. E

Casarin, e Baldas?. M: ?E Gonella?. N: ?Gonella!, cio? troppe turbolenze,

capito??. M: ?Tu sei gi? in serie A dal '95??. N: ?Eh certo io son nove anni

che son qua?. M: ?p*****a.?. N: ?Eh ma Casarin mi ha. all'inizio. Casarin

secondo me mi vedeva tantissimo, ne sono convinto come arbitro per? sai pure

lui alla fine del mandato aveva il suo giro chiuso non permetteva, poi

magari sai, tu lo conosci quest'ambiente no? E' pi? facile giudicare pi?

velocemente per quello che senti non per quello che vedi no??. M: ?S??. N:

?Ecco per cui tu arrivi cos?, lui magari non aveva tanta neanche voglia di

star l?...?. M: ?S?, poi vanno a simpatia ed antipatia vanno appunto?. N:

?Bravo, poi Baldas non ne parliamo ? stato un anno che ? meglio stendere un

velo pietoso per.?. M: ?Beh..Baldas, il designatore era Di Tommaso?. N: ?S?

bravo! bravo! Esatto per cui.?. M: ?E di riflesso era Moggi il designatore

ai tempi di Baldas?. N: ?Eh questo..io so di Di Tommaso?. M: ?Eh ma Di

Tommaso ? un uomo di Moggi eh?. N: ?Si era e ? ancora, tuttora??. M: ?Eh

f***!?. N: ?Ma dai l?, allora io ero poco esperto..quindi so che questo

manovrava tanto?. M: ?Ma adesso era un uomo di Moggi, ti spiego te lo posso

dire perch? a me l'ha detto Casarin, tanto ? vero che lui diceva...?. N:

?Per? anche Casarin era un po'...?. M: ?Eh ma ti spiego..no, non era

succube.. Ti spiego.?. N: ?No di Di Tommaso...?. M: ?No, ti spiego io come

funzionava..Infatti lui mi diceva, vedi la differenza, io usavo Di Tommaso

per sentire gli umori cos? e lo gestivo?. N: ?Invece l'altro.?. M: ?L'altro

non ? stato capace di..ecco l'altro non sapeva e si ? fatto usare

no...perch? per me Di Tommaso era la voce di Moggi, io attraverso Di Tommaso

sapevo come la pensava quello scemo l? no..e quindi mi prendevo le

contromisure...invece Fabio non ha capito che questo qui era...?. N: ?Ma non

aveva la personalit? di Casarin, capito!?. M: ?E' certo ma infatti mi aveva

detto anche che glielo aveva detto Casarin, quando lui, non farlo, non

farlo... perch? sapeva che non aveva il carisma e la personalit?, lui l'ha

ammesso e Di Tommaso l'ha sbranato no??. N: ?Certo, certo?. M: ?Di Tommaso

m'ha detto che telefonava agli arbitri al luned? a dirgli guarda che

domenica ti mando.?. N: ?Si, si, si, io ho assistito ad una scena una volta

allucinante al raduno cio? proprio...mi ricordo..pubblicamente questo qua,

guarda Baldas ? stupido come uomo, come persona, pubblicamente.?. M: ?S? non

? intelligente esatto!?. N: ?No per niente. Pubblicamente ad un arbitro gli

ha detto: ? inutile che telefoni a Di Tommaso per lamentarti che ti ho tolto

l'amichevole, ma se te l'ho gi? data l'anno scorso non posso fartela fare

ancora quest'anno...cio? renditi conto..renditi conto.?. M: ?Tu che sei

l'arbitro che telefoni a Di Tommaso?. N: ?S? per lamentarsi no..e quello l?

che telefona a Fabio e gli dice: oh guarda che cos? ma cosa c**** stai

facendo e questo qua si risente e quasi si scusa con l'arbitro ..cio? bah io

ero un bambino no perch?.?. M: ?Uno con carisma gli diceva, adesso a fine

anno tu vai a casa cos? impari..ti rendi conto? Un giornalista.?. N: ?Bravo,

bravo?. M: ?Beh infatti tu vedi dopo come succede, succede che dopo questi

qua .e..ad un certo punto la giornalaccio rosa dello Sport si ? rotta i co*****i e Di

Tommaso ? saltato per aria.?. N: ?S?, perch? poi quel giornale l? no,

l'altro dove scriveva lui era diventato tutto letto e preso in

considerazione?. M: ?Eh, per forza perch? praticamente aveva le primizie

no??. N: ?Eh certo, io mi ricordo che quegli anni l? si leggeva solo quel

giornale per avere notizie arbitrali eh!?. M: ?Eh certo, perch? lui era al

Tutto Sport..infatti la giornalaccio rosa con Cannav? gliel'ha giurata, infatti

appena lui ha fatto il passo falso l'hanno ammazzato?.

IL CASO / Oggi squalificato Andersson, ieri deferiti Ulivieri, Oriali, Magoni e Mancini. Un avvocato denuncia Nicchi: istigazione a delinquere

Arbitri e risse in campo, Nizzola alza la voce

Il presidente federale costretto al suo primo intervento dopo la domenica delle polemiche: " Diamoci una regolata "

----------------------------------------------------------------- IL CASO / Oggi squalificato Andersson, ieri deferiti Ulivieri, Oriali, Magoni e Mancini. Un avvocato denuncia Nicchi: istigazione a delinquere Arbitri e risse in campo, Nizzola alza la voce Il presidente federale costretto al suo primo intervento dopo la domenica delle polemiche: "Diamoci una regolata" Si muove l'avvocato Nizzola. La crisi di nervi che ha rischiato di travolgere i protagonisti dell'ultima giornata di campionato (da Nicchi alla rissa di Parma - Juve) ha provocato il primo intervento "politico" del neo - presidente federale. Nizzola ha incontrato mezzo consiglio federale e ha parlato a lungo, per telefono, con Campana (sindacato calciatori), Vicini (allenatori) e Lombardo (presidente dell'Aia), in attesa del rientro di Casarin, invitandoli ad un maggior senso di responsabilita', ad un richiamo alla deontologia professionale, al recupero del senso di lealta' sportiva: "E' venuto il momento di darsi una regolata. E questo vale per tutti". Nizzola ha trovato il pieno accordo da parte dei propri interlocutori; ora i buoni propositi dovranno essere realizzati. Il caso - Andersson, pero', e' tutt'altro che archiviato. Oggi l'attaccante svedese, espulso in modo assurdo da Nicchi in Vicenza - Bologna, conoscera' l'entita' della squalifica. Nicchi ha scritto quanto non e' successo sul campo, e cioe' di essere stato insultato da Andersson, che verra' squalificato per una o due giornate. Ieri il procuratore federale ha deferito alla Disciplinare il d.g. Oriali, l'allenatore Ulivieri, il giocatore Magoni (tutti del Bologna) piu' Mancini ("i referti di Nicchi sono pericolosi"), "per avere espresso giudizi lesivi della reputazione dell'arbitro". Ieri il giudice di pace di Bari, avvocato Costantino Schirone, ha presentato, al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Vicenza, una denuncia contro Nicchi "per i reati di abuso in atti di ufficio e di istigazione a delinquere". Un'iniziativa della quale non si sentiva la mancanza, cosi' come dell'interrogazione parlamentare dell'onorevole Berselli (An), che e' stata commentata anche dal presidente di An, Gianfranco Fini, da sempre tifoso del Bologna: "Non sono stato io a dire a Berselli di presentare l'interrogazione, ma Nicchi mi e' sembrato un arbitro fuori condizione". Anche su questo argomento, e' intervenuto Nizzola, per chiarire che il mondo del calcio ha strutture e strumenti (Procura federale, Procura arbitrale, organi di giustizia sportiva) per adottare i provvedimenti necessari a riportare la situazione ai livelli di normalita'. E l'incontro arbitri - allenatori - capitani si fara', a fine gennaio. Come previsto. Ora Nicchi verra' fermato da Casarin e quando sara' riabilitato, vedra' molta B e pochissima A, sempreche' il designatore non convenga che e' venuto il momento di interrompere qui la carriera di Nicchi. Il problema e' che gli arbitri validi all'altezza delle partite di A e B sono sempre meno e Casarin e' costretto ai miracoli. Da due anni, la Can di C (il designatore e' l'ambiziosissimo Lanese, che aspira al posto di Casarin) promuove arbitri inadeguati. Cosi' alla 16a giornata, nessuno dei sei neo - promossi ha esordito in serie A. Un record. Sono ancora da verificare le qualita' di Preschern. Nucini, promosso da Lanese come numero uno, e' stato visionato e bocciato da Baldas in Venezia - Castel di Sangro, ha arbitrato malissimo Reggina - Chievo ed e' gia' stato sospeso due volte. Gambino ha diretto in modo disastroso Torino - Reggina. Pin domenica ha deluso in Genoa - Foggia. Piretti e Sirotti non brillano. Fra i neo - promossi dell'estate '95, la situazione non e' migliore. Serena, partito bene, si e' perso; Ercolino ha offerto soltanto prestazioni negative; Branzoni, che aveva esordito in A il 12 maggio '96, non e' riproponibile; D'Agnello va avanti fra alti (pochi) e bassi (molti). Il migliore sembra Rossi; domenica arbitrera' Juve - Atalanta. Per l'anno prossimo, si parla di due fischietti bravissimi, Rossetti e Paparesta. Ma Casarin avrebbe bisogno di ben altro. Per qualita' e quantita'.

Monti Fabio

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