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CRAZEOLOGY

Arcangioli & Auricchio News

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Archivio Genchi: due le inchieste

Ad avviarle e' stata la procura di Roma

(ANSA) - PALERMO, 14 MAR - Sono due le inchieste che la procura della Repubblica di Roma ha avviato nei confronti del consulente Gioacchino Genchi. A Genchi ieri i carabinieri del Ros hanno perquisito l'abitazione e l'ufficio di Palermo. La prima indagine, in cui Genchi e' indagato per abuso d'ufficio, riguarda la consulenza che ha svolto per conto del pm De Magistris. La seconda inchiesta riguarda ipotetiche violazioni all'anagrafe tributaria, segnalata dall'Agenzia delle entrate alla procura di Roma.

http://www.ansa.it

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La Procura di Marsala segnala gli "abusi" di Genchi

I carabinieri del Ros, su disposizione della Procura della Repubblica di Roma, hanno perquisito gli uffici e l'abitazione di Gioacchino Genchi, il superconsulente dell'inchiesta ?Why Not?. Gli uffici visitati dai militari sono quelli di piazza Principe Camporeale, a Palermo, e quello della caserma di polizia "Lungaro", dove Genchi lavora da circa un mese (da quando ? rientrato nel corpo della polizia di Stato). L'esperto informatico, indagato per abuso d'ufficio e violazione della privacy, ? arrivato solo in tarda serata nei suoi uffici, di ritorno da Milano.

REAZIONE - ?Finalmente sono usciti allo scoperto e hanno gettato la maschera...? ha dichiarato Genchi, accompagnato dal suo legale, l'avvocato Fabio Repici. ?Secondo il pm - spiega Genchi - avrei eseguito delle violazioni nell'accesso dell'anagrafe tributaria, in particolare a Parma, Milano e Roma. Cosa posso dire? Finalmente sono usciti allo scoperto?. E il suo legale Repici aggiunge: ?La perquisizione ? nata da una segnalazione della Procura di Marsala. Credo di non dover aggiungere altro. Basti ricordare chi ? il procuratore di Marsala...?. Il riferimento ? al procuratore capo Alberto Di Pisa. Sembra che Genchi abbia eseguito alcuni controlli nell'anagrafe tributaria di due persone che sarebbero risultate estranee agli accertamenti che stava eseguendo. Tutto ci? sarebbe stato reso possibile con una password assegnata su richiesta dei pm di Marsala. Genchi, in passato, aveva lavorato spesso con la Procura di Marsala nell'inchiesta sulla sparizione della piccole Denise Pipitone.

L'INCHIESTA - Le perquisizioni a Gioacchino Genchi sono state disposte per verificare se i dati e i tabulati riguardanti parlamentari siano stati acquisiti in violazione della legge Boato. ? quanto si precisa alla Procura della Repubblica ?al fine di evitare allarmismi e strumentalizzazioni?. La perquisizione ? stata disposta per verificare se nell'acquisizione delle intercettazioni di appartenenti ai Servizi di sicurezza siano state violate le procedure previste dalla legge per la formale opposizione del segreto di Stato e per la sua conferma o meno da parte del presidente del Consiglio. Le perquisizioni inoltre sono state disposte per verificare se ci siano state accessi indebiti e abusi nell'anagrafe tributaria. L'indagine come noto riguarda appunto questa anagrafe e anche la vicenda 'Why not'.

?PORCHERIE DEI ROS? - In precedenza, Genchi aveva gi? respinto le accuse secondo le quali avrebbe "tracciato" milioni di utenze. ?Erano poco pi? di settecento? afferma il consulente dell'ex pm, Luigi De Magistris, in un'intervista sul settimanale 'Left'. Respinte anche le accuse lanciate da Francesco Rutelli, presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica): ?Mai fatta un'intercettazione in vita mia - assicura Genchi. - Anzi no, una l'ho fatta, quando mi sono ritrovato ad ascoltare per errore una conversazione fra mia moglie e sua madre?. ?Si sono voluti pulire i coltelli perch? ? dal 1989 che mi imbatto in porcherie fatte dal Ros. Mi hanno voluto colpire per quello che rappresento e ho rappresentato rappresentato, e per il ruolo che ho avuto all'interno della polizia di stato?. ?Tutti i soggetti a cui sono stati trovati paramenti massonici - aggiunge - sono stati sempre prosciolti. De Magistris, e nel mio piccolo forse anche io, ha avuto il primato di individuare delle logge, delle consorterie massoniche che poi possono chiamarsi Compagnia delle opere o Opus dei?. Genchi conclude parlando degli effetti della sua partecipazione alla trasmissione televisiva Matrix: ?Sar? un caso - afferma - ma dopo la mia partecipazione a Matrix, Mentana ? stato costretto a dimettersi?.

Dunque, le perquisizioni a Palermo presso la sua abitazione e i suoi uffici, partite su ordine della procura di Roma, secondo quanto si ? appreso trarrebbero per? origine da una segnalazione fatta ai magistrati romani dalla Procura di Marsala circa le verifiche effettuate dal superconsulente nell'anagrafe tributaria di due persone, una di Parma e l'altra di Milano.

Si sarebbe trattato cio? di un accesso abusivo, considerato che i due soggetti sottoposti a verifiche sarebbero del tutto estranei alle indagini seguite da Genchi. Il consulente aveva lavorato per la Procura di Marsala, guidata da Silvio Sciuto fino alla scorsa estate, e oggi affidata ad Alberto Di Pisa, nell'inchiesta sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone, avvenuta a Mazara del Vallo l'1 settembre 2004. Grazie alla password avuta per alcune verifiche legate alla scomparsa della piccola il magistrato sarebbe entrato nell'anagrafe tributarie di persone che nulla avevano a che fare con quel caso, due persone che gli interessavano per altri motivi e che, in violazione della privacy, sono quindi entrate a far parte del suo maxi archivio informatico, lo stesso travolto dalle polemiche nell'ambito di Why not, l'inchiesta dell'ex pm De Magistris.

Intanto il dipartimento della Pubblica sicurezza ha avviato un procedimento disciplinare contro il funzionario di polizia Gioacchino Genchi, consulente in diverse inchieste giudiziarie, il quale rischia ora la sospensione dal servizio.

"Era tutto perfettamente legittimo -dice Gioacchino Genchi commentando l'ordine di perquisizione - Sono stato sempre autorizzato ad accedere all'anagrafe tributaria, per identificare le persone coinvolte nelle inchieste. Non avevo una password unica, ne ottenevo una per ciascuna indagine, su richiesta delle procure che mi assegnavano gli incarichi".

"Accogliendo le reiterate richieste provenute dalla politica, la Procura di Roma ha provveduto ai decreti di perquisizione". Lo dice in una nota l'avvocato Fabio Repici, il suo difensore. "Cio' che si sta compiendo - aggiunge il legale - e' la prosecuzione di una strategia di delegittimazione del dottor Genchi, quale funzionario di polizia e consulente dell'autorita' giudiziaria, che trova ragione nei fondamentali accertamenti fatti da Genchi sulla strage di via D'Amelio del 19 luglio 1992".

Il suo legale Repici, alla domanda a chi si riferisce quando parla di "gettare la maschera", spiega: "la perquisizione e' nata da una segnalazione della Procura di Marsala. Credo di non dover aggiungere altro. Basti ricordare chi e' il procuratore di Marsala...".

Il riferimento e' al procuratore capo di Marsala Alberto Di Pisa. Queste comunque le dichiarazioni complete di Repici, legale di Genchi:

"Accogliendo le reiterate richieste provenute dalla politica, la Procura di Roma ha provveduto agli odierni decreti di perquisizione.

Rendo volentieri atto ai militari del reparto tecnico del R.o.s. e della sezione anticrimine di Palermo di aver operato in modo ineccepibile. Dalle acquisizioni di oggi trarr? giovamento l'accertamento della verit? e si potranno cos? accantonare le abnormi incongruenze ed i marchiani errori contenuti nelle precedenti informative sottoscritte dal col. Angelosanto.

Prendo atto che c'? stata una duplicazione di procedimenti, per effetto di una segnalazione che sarebbe giunta alla Procura di Roma dal Procuratore di Marsala. Anche questo, in fondo, ? un dato che servir? a fare chiarezza, perch? cos? oggi si possono capire meglio le ragioni che a suo tempo portarono all'avocazione dell'indagine "Why not" ed alla revoca dell'incarico al dr. Genchi. Ci? che si sta compiendo ? la prosecuzione di una strategia di delegittimazione del dr. Genchi, quale funzionario di polizia e consulente dell'A.g., che trova ragione nei fondamentali accertamenti fatti dal dr. Genchi sulla strage di via D'Amelio del 19 luglio 1992.

Quanto alle contestazioni avanzate oggi a carico del dr. Genchi, per constatarne l'infondatezza basta rileggere il decreto di sequestro emesso qualche mese fa dalla Procura di Salerno a carico di magistrati catanzaresi. In quel documento c'? la prova della correttezza dell'operato del dr. Genchi e degli esorbitanti errori commessi dal funzionario del R.o.s. che ha operato prima su delega della Procura generale di Catanzaro e che oggi opera per conto della Procura di Roma. La ripetizione di ulteriori accertamenti non potr? che confermare i risultati gi? acquisiti a Salerno".

http://a.marsala.it

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INTERCETTAZIONI: GENCHI, ROS HA SEQUESTRATO ANCHE ATTI INDAGINI IN CORSO

Palermo, 14 mar. - (Adnkronos) - "Sono tranquillo. Sto preparando con il mio legale, l'avvocato Fabio Repici, la mia difesa che presenteremo nelle sedi opportune". Lo ha detto all'ADNKRONOS Gioacchino Genchi, il superconsulente informatico a cui ieri i Carabinieri del Ros, su disposizione della Procura di Roma, hanno perquisito gli uffici e l'abitazione. Genchi, che ha lavorato a delicate indagini, tra qui 'Why not' della Procura di Catanzaro, e' indagato per violazione della privacy e abuso d'ufficio.

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3109078074

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Inviato (modificato)

16 marzo, 2009

La profezia di Salvatore Borsellino su Gioacchino Genchi

Lo diceva Salvatore Borsellino, ma pochi lo ascoltavano. Lo diceva lui che Genchi non stava pagando per Why Not, ma per cose molto pi? grandi. Ma n? io n? lui potevamo sapere che in quell?indagine emergevano nomi che Gioacchino Genchi aveva gi? incontrato durante le indagini su Via D?Amelio coordinate dalla procura di Caltanissetta.

Ma Salvatore questo lo diceva da tempo, come se lo sentisse, come se fosse certo che tutti i guai di Genchi venivano da quella via e da quella data: Via D?Amelio, 19 luglio 1992. Certo, in Why Not e nelle inchieste calabresi Genchi aveva scomodato dall?impunit? di Stato alcuni intoccabili, aveva portato alla luce frequentazioni deprecabili e comitati d?affari protetti dai politici pi? insospettabili.

Ma forse, come sentiva Salvatore Borsellino, la madre di tutti i mali viene da quella via e da quella data: Via D?Amelio, 19 luglio 1992.

E ora arriva anche la conferma dello stesso Gioacchino Genchi, che a poche ore dalla perquisizione nei suoi uffici e presso la sua abitazione da parte dei Ros dei carabinieri (lo stesso reparto operativo che OMISE di perquisire il covo di Tot? Riina dopo il suo arresto), ha dichiarato: ?Il motivo della mia delegittimazione nasce dalle inchieste sui mandanti esterni della strage di via D?Amelio in cui mor? il giudice Borsellino e gli agenti della sua scorta. Nell?inchiesta Why not, in cui ho collaborato con il procuratore De Magistris, ho ritrovato, senza volerlo, le stesse persone in cui mi ero imbattuto nelle indagini di Caltanissetta sui mandanti esterni di quella strage?.

E? una conferma atroce che la dice lunga su quello che c?? dietro quella strage. Chi tocca Via D?Amelio muore, chi fisicamente, chi professionalmente. E se Genchi sta parlando di questo, ? perch? ? conscio che ormai rimane poco tempo per parlare, per raccontare. Qualcuno lo fermer?, in ogni modo, dalle manette a tutto il resto.

Il copione atto a screditare il consulente tecnico pi? richiesto d?Italia prosegue la sua marcia, e ora anche la Polizia, per cui Genchi ha prestato servizio e da cui si era messo in aspettativa non retribuita, affila le armi: il dipartimento della Pubblica sicurezza ha avviato un procedimento disciplinare contro di lui, e rischia ora la sospensione dal servizio.

Il procedimento disciplinare - secondo quanto si ? appreso - si riferisce al contenuto di una intervista, definita ?non autorizzata?, che il funzionario ha rilasciato al settimanale Left.

Tutto coincide, tutto ritorna. Come per Luigi De Magistris, il regime inizia a stritolare l?eretico, il rivoluzionario che svela l?imbarazzante nudit? delle istituzioni.

Dalla politica, che ha praticamente ?dettato? questa perquisizione, come ha dichiarato l?avvocato Fabio Repici, legale di Genchi, continuano ad arrivare gli ordini di scuderia per magistrati e reparti speciali dei carabinieri.

Maurizio Gasparri ha dichiarato: ?Cosa aspettano ad arrestarlo?? Io non credo sia una fantasia. Il mio parere ? che stiano cercando tutto il possibile per cambiare l?accusa in un qualche reato che preveda l?arresto.

La cosa fondamentale di fronte a tutto questo ? che tutti sappiano, ? che ognuno di noi sia perfettamente cosciente del perch? tutto questo sta avvenendo. Potr? accadere di tutto, dall?arresto di Genchi, alla sua diffamazione a reti unificate e a giornali uniti, alla sua delegittimazione per far s? che quello che ha scoperto diventi carta straccia.

Ormai non resta che parlare e raccontare tutto, al di l? di ogni rischio. Talvolta parlare, come fece De Magistris, ti pu? distruggere la carriera ma ti pu? salvare la vita.

E? avvilente e drammatico, ma dobbiamo tenere duro.

http://www.calabrianotizie.it/2009/03/16/l...acchino-genchi/

Caso De Magistris, ultima fermata: via d?Amelio

Al momento giusto nell?indagine sbagliata. Qualcuno ha definito pi? o meno cos?, la posizione di Gioacchino Genchi, il consulente delle procure (ormai) pi? famoso d?Italia. Le cui consulenze, anche se nessuno ama ricordarlo, sono risultate pi? di una volta utili anche alle difese.

Proprio il caso Genchi ? propaggine del caso De Magistris - ? tornato infatti alla ribalta delle cronache quando gli uomini del Reparto Tecnico del Ros di Roma, guidati dal colonnello Pasquale Angelosanto, hanno fatto irruzione nella sua luminosa abitazione-ufficio, che negli ultimi mesi, articolo dopo articolo, ha assunto sempre pi?, nell?immaginario collettivo, le connotazioni di una sorta di bunker antiatomico.

Le motivazioni del decreto di perquisizione, poche pagine firmate dai procuratori aggiunti di Roma Achille Toro e Nello Rossi, non si discostano dalle accuse mosse da tempo da certa politica, dal Csm e pi? recentemente dal Copasir. E riguardano la presunta illecita acquisizione ?di tabulati di comunicazioni di membri del Parlamento? e la presunta illecita acquisizione ?di tabulati telefonici relativi ad utenze in uso ad appartenenti ai servizi di sicurezza?.

Insomma, lo ricorda anche il legale del Dott. Genchi, Fabio Repici, tutte contestazioni infondate se si legge ?il decreto di sequestro emesso qualche mese fa dalla Procura di Salerno a carico di magistrati catanzaresi?. Un documento nel quale, spiega Repici, non solo c?? ?la prova della correttezza dell?operato del Dr. Genchi?, ma anche quella ?degli esorbitanti errori commessi dal funzionario del Ros che ha operato prima su delega della Procura generale di Catanzaro e che oggi opera per conto della Procura di Roma?. Quel Pasquale Angelosanto, autore di informative che Repici, ancora, ritiene siano caratterizzate da ?abnormi incongruenze? e ?marchiani errori?.

Nel decreto di perquisizione di Salerno, giudicato perfettamente legittimo dal competente Tribunale del Riesame, si legge che ?sulle attivit? di acquisizione, studio, elaborazione analitico-relazionale dei dati di traffico telefonico, gli esiti delle indagini tecniche condotte dai Carabinieri del Ros ? Reparto Indagini Tecniche su delega del Generale Ufficio avocante e compendiate nella relazione del 12 gennaio 2008 a firma del Colonnello Pasquale Angelosanto, non trovano conferma nelle risultanze investigative acquisite da questo Ufficio?.

Eppure, lo stesso Angelosanto, sentito anche come testimone davanti alla Disciplinare del Csm, guidava i Carabinieri che si muovevano, alla ricerca di chiss? quali documenti, in tutti i luoghi ?nella disponibilit?? del funzionario di polizia indagato. Mentre lo stesso si trovava a Milano, da dove ? rientrato solo in serata.

E chiss? se al Col. Angelosanto (e magari a qualcun altro) avr? fatto piacere la straordinaria concomitanza delle perquisizioni con l?uscita di un articolo, annunciato qualche giorno fa, su un settimanale. Nel quale sono riportate le dichiarazioni dello stesso Genchi che attacca proprio il Reparto Operativo Speciale dei Carabinieri nelle ?porcherie? del quale, dice, ?mi imbatto dal 1989?. L?articolo, che avrebbe potuto suscitare scalpore e creare fastidi al Ros, ? infatti passato a notizia di terzo o quarto piano.

E in quell?articolo, tra l?altro, il consulente ricorda il suo ruolo da protagonista nelle indagini svolte in seguito alla strage di Via D?Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. Mentre si accenna a quella presunta trattativa tra mafia e Stato sulla quale Massimo Ciancimino, figlio di Don Vito, ha recentemente cominciato a rilasciare dichiarazioni alla Procura di Palermo. Partendo proprio da Via D?Amelio.

Ai microfoni di La7, Gioacchino Genchi ha ricordato quelle indagini. ?Il motivo della mia delegittimazione ? ha detto ? nasce dalle inchieste sui mandanti esterni a quella strage?. Perch? ?nell?inchiesta Why Not, in cui ho collaborato con il procuratore De Magistris, ho ritrovato, senza volerlo, le stesse persone in cui mi ero imbattuto nelle indagini di Caltanissetta?.

Forse persone che appartengono ai cosiddetti poteri forti (forze dell?ordine e servizi segreti compresi) dei quali si fa cenno nei decreti di archiviazione delle indagini sui mandati esterni alle stragi o nel processo in corso a Palermo o nelle stesse indagini sottratte al Dott. De Magistris che, ? lui stesso a dichiararlo, stavano svelando l?esistenza di una nuova P2. Molto pi? potente e organizzata della prima.

Da questo punto di osservazione, se fosse confermato, apparirebbero ancora pi? chiari i violenti attacchi perpetrati ai danni del Dott. Genchi. E la definizione di uomo al momento giusto nell?indagine sbagliata assumerebbe un altro significato.

In un comunicato stampa, l?avvocato Repici ha dichiarato, ancora, che ?ci? che si sta compiendo ? la prosecuzione di una strategia di delegittimazione nei confronti del dr. Genchi, quale funzionario di polizia e consulente dell?A.g., che trova ragione nei fondamentali accertamenti fatti dal dr. Genchi sulla strage di via D?Amelio del 19 luglio 1992?.

Le indagini condotte oggi contro di lui, quindi, sarebbero soltanto il pretesto per fermare al momento giusto l?uomo che gi? in passato avrebbe arrecato non pochi fastidi.

Monica Centofante

http://www.calabrianotizie.it/2009/03/16/c...E2%80%99amelio/

Modificato da Vortix

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INTERCETTAZIONI:

GUARINIELLO, ASCOLTO TUTTO IO PERCHE' NON CIRCOLI CIO' CHE NON DEVE

Roma, 22 mar. (Adnkronos) - "Le intercettazioni sono un'arma determinante, ma capisco che parliamo di un tema di particolare sensibilita', dal momento che vanno sempre salvaguardate le informazioni personali con adeguati sistemi di garanzia. Nel mio caso, ascolto personalmente tutte le conversazioni telefoniche: un lavoro terribile, che spesso viene delegato. Io ascolto tutto e faccio in modo che non circoli cio' che non deve circolare". Lo afferma il procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello, al programma web Klauscondicio. "Anche noi utilizziamo il supporto di consulenti informatici, ma non so se avrei mai assunto Genchi. E comunque -conclude Guariniello- il magistrato deve sempre tirare in prima persona le fila di tutto, senza limitarsi a delegare ad altri l'utilizzo di conversazioni che rischiano di essere ascoltate da troppe persone".

http://iltempo.ilsole24ore.com

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Caso De Magistris: Genchi diffidato, Manganelli intervenga

di Giorgio Bongiovanni

Lettera aperta del direttore di ANTIMAFIADuemila al Capo della Polizia Manganelli dopo i nuovi risvolti del ?caso Genchi?

Egregio Dott. Antonio Manganelli,

mi rivolgo in nome della sua amicizia con Giovanni Falcone e per la sua grande professionalit? dimostrata tra l?altro con la cattura del boss Nitto Santapaola. ?Un regalo per Giovanni? come lei stesso ebbe a dire.

Apprendiamo che con una lettera di diffida e una serie di addebiti contestati dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell?Interno si vuole impedire al Dott. Gioacchino Genchi, in qualit? di consulente e di perito dell?Autorit? Giudiziaria e, ora, di indagato della procura di Roma, di difendersi legittimamente dalle violente, infondate ed illecite accuse perpetrate ai suoi danni. Con una vera e propria persecuzione mediatico -politico-giudiziaria basata sul nulla giuridico, cos? come hanno dimostrato le indagini condotte dalla procura di Salerno e riportate in un documento (il decreto di sequestro probatorio sfociato nelle perquisizioni dello scorso 2 dicembre) ritenuto perfettamente legittimo dal Tribunale del Riesame di Salerno.

La preghiamo pertanto, in quanto massimo rappresentante dell?organo della Polizia, di attivarsi presso i suoi dipendenti degli uffici del dipartimento di P.S. al fine di impedire che vengano attuati provvedimenti disciplinari di per s? pericolosi per la Democrazia del nostro Paese poich? mettono in atto metodologie tipiche della polizia di stampo fascista.

Atti che potrebbero, anche, compromettere le importanti indagini in corso per le quali il Dott. Genchi svolge ancora la sua attivit? di consulente. Attivit? che negli anni ha dimostrato di saper condurre con estrema correttezza portando a notevoli e fondamentali successi investigativi. Cito per tutti quelli che riguardano l?identificazione dei responsabili materiali delle stragi del 1992 in cui persero la vita proprio Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte.

Dopo una attenta lettura delle carte che riguardano la vicenda del Dott. Genchi mi sento di poter serenamente dichiarare che i provvedimenti disciplinari enunciati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, se attuati, correrebbero il rischio di contribuire al rafforzamento di un vero e proprio clima di regime. Che gi? si respira e che rischia di riportare il nostro Paese agli anni bui del fascismo.

Fiducioso nella sua trasparenza e conscio delle possibili pressioni politiche che in questo momento difficile possono gravare sulla sua persona, attendo un suo riscontro e cordialmente saluto

http://www.antimafiaduemila.com/content/view/14084/78/

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16 marzo, 2009

La profezia di Salvatore Borsellino su Gioacchino Genchi

Lo diceva Salvatore Borsellino, ma pochi lo ascoltavano. Lo diceva lui che Genchi non stava pagando per Why Not, ma per cose molto pi? grandi. Ma n? io n? lui potevamo sapere che in quell?indagine emergevano nomi che Gioacchino Genchi aveva gi? incontrato durante le indagini su Via D?Amelio coordinate dalla procura di Caltanissetta.

Ma Salvatore questo lo diceva da tempo, come se lo sentisse, come se fosse certo che tutti i guai di Genchi venivano da quella via e da quella data: Via D?Amelio, 19 luglio 1992. Certo, in Why Not e nelle inchieste calabresi Genchi aveva scomodato dall?impunit? di Stato alcuni intoccabili, aveva portato alla luce frequentazioni deprecabili e comitati d?affari protetti dai politici pi? insospettabili.

Ma forse, come sentiva Salvatore Borsellino, la madre di tutti i mali viene da quella via e da quella data: Via D?Amelio, 19 luglio 1992.

E ora arriva anche la conferma dello stesso Gioacchino Genchi, che a poche ore dalla perquisizione nei suoi uffici e presso la sua abitazione da parte dei Ros dei carabinieri (lo stesso reparto operativo che OMISE di perquisire il covo di Tot? Riina dopo il suo arresto), ha dichiarato: ?Il motivo della mia delegittimazione nasce dalle inchieste sui mandanti esterni della strage di via D?Amelio in cui mor? il giudice Borsellino e gli agenti della sua scorta. Nell?inchiesta Why not, in cui ho collaborato con il procuratore De Magistris, ho ritrovato, senza volerlo, le stesse persone in cui mi ero imbattuto nelle indagini di Caltanissetta sui mandanti esterni di quella strage?.

E? una conferma atroce che la dice lunga su quello che c?? dietro quella strage. Chi tocca Via D?Amelio muore, chi fisicamente, chi professionalmente. E se Genchi sta parlando di questo, ? perch? ? conscio che ormai rimane poco tempo per parlare, per raccontare. Qualcuno lo fermer?, in ogni modo, dalle manette a tutto il resto.

Il copione atto a screditare il consulente tecnico pi? richiesto d?Italia prosegue la sua marcia, e ora anche la Polizia, per cui Genchi ha prestato servizio e da cui si era messo in aspettativa non retribuita, affila le armi: il dipartimento della Pubblica sicurezza ha avviato un procedimento disciplinare contro di lui, e rischia ora la sospensione dal servizio.

Il procedimento disciplinare - secondo quanto si ? appreso - si riferisce al contenuto di una intervista, definita ?non autorizzata?, che il funzionario ha rilasciato al settimanale Left.

Tutto coincide, tutto ritorna. Come per Luigi De Magistris, il regime inizia a stritolare l?eretico, il rivoluzionario che svela l?imbarazzante nudit? delle istituzioni.

Dalla politica, che ha praticamente ?dettato? questa perquisizione, come ha dichiarato l?avvocato Fabio Repici, legale di Genchi, continuano ad arrivare gli ordini di scuderia per magistrati e reparti speciali dei carabinieri.

Maurizio Gasparri ha dichiarato: ?Cosa aspettano ad arrestarlo?? Io non credo sia una fantasia. Il mio parere ? che stiano cercando tutto il possibile per cambiare l?accusa in un qualche reato che preveda l?arresto.

La cosa fondamentale di fronte a tutto questo ? che tutti sappiano, ? che ognuno di noi sia perfettamente cosciente del perch? tutto questo sta avvenendo. Potr? accadere di tutto, dall?arresto di Genchi, alla sua diffamazione a reti unificate e a giornali uniti, alla sua delegittimazione per far s? che quello che ha scoperto diventi carta straccia.

Ormai non resta che parlare e raccontare tutto, al di l? di ogni rischio. Talvolta parlare, come fece De Magistris, ti pu? distruggere la carriera ma ti pu? salvare la vita.

E? avvilente e drammatico, ma dobbiamo tenere duro.

http://www.calabrianotizie.it/2009/03/16/l...acchino-genchi/

Caso De Magistris, ultima fermata: via d?Amelio

Al momento giusto nell?indagine sbagliata. Qualcuno ha definito pi? o meno cos?, la posizione di Gioacchino Genchi, il consulente delle procure (ormai) pi? famoso d?Italia. Le cui consulenze, anche se nessuno ama ricordarlo, sono risultate pi? di una volta utili anche alle difese.

Proprio il caso Genchi ? propaggine del caso De Magistris - ? tornato infatti alla ribalta delle cronache quando gli uomini del Reparto Tecnico del Ros di Roma, guidati dal colonnello Pasquale Angelosanto, hanno fatto irruzione nella sua luminosa abitazione-ufficio, che negli ultimi mesi, articolo dopo articolo, ha assunto sempre pi?, nell?immaginario collettivo, le connotazioni di una sorta di bunker antiatomico.

Le motivazioni del decreto di perquisizione, poche pagine firmate dai procuratori aggiunti di Roma Achille Toro e Nello Rossi, non si discostano dalle accuse mosse da tempo da certa politica, dal Csm e pi? recentemente dal Copasir. E riguardano la presunta illecita acquisizione ?di tabulati di comunicazioni di membri del Parlamento? e la presunta illecita acquisizione ?di tabulati telefonici relativi ad utenze in uso ad appartenenti ai servizi di sicurezza?.

Insomma, lo ricorda anche il legale del Dott. Genchi, Fabio Repici, tutte contestazioni infondate se si legge ?il decreto di sequestro emesso qualche mese fa dalla Procura di Salerno a carico di magistrati catanzaresi?. Un documento nel quale, spiega Repici, non solo c?? ?la prova della correttezza dell?operato del Dr. Genchi?, ma anche quella ?degli esorbitanti errori commessi dal funzionario del Ros che ha operato prima su delega della Procura generale di Catanzaro e che oggi opera per conto della Procura di Roma?. Quel Pasquale Angelosanto, autore di informative che Repici, ancora, ritiene siano caratterizzate da ?abnormi incongruenze? e ?marchiani errori?.

Nel decreto di perquisizione di Salerno, giudicato perfettamente legittimo dal competente Tribunale del Riesame, si legge che ?sulle attivit? di acquisizione, studio, elaborazione analitico-relazionale dei dati di traffico telefonico, gli esiti delle indagini tecniche condotte dai Carabinieri del Ros ? Reparto Indagini Tecniche su delega del Generale Ufficio avocante e compendiate nella relazione del 12 gennaio 2008 a firma del Colonnello Pasquale Angelosanto, non trovano conferma nelle risultanze investigative acquisite da questo Ufficio?.

Eppure, lo stesso Angelosanto, sentito anche come testimone davanti alla Disciplinare del Csm, guidava i Carabinieri che si muovevano, alla ricerca di chiss? quali documenti, in tutti i luoghi ?nella disponibilit?? del funzionario di polizia indagato. Mentre lo stesso si trovava a Milano, da dove ? rientrato solo in serata.

E chiss? se al Col. Angelosanto (e magari a qualcun altro) avr? fatto piacere la straordinaria concomitanza delle perquisizioni con l?uscita di un articolo, annunciato qualche giorno fa, su un settimanale. Nel quale sono riportate le dichiarazioni dello stesso Genchi che attacca proprio il Reparto Operativo Speciale dei Carabinieri nelle ?porcherie? del quale, dice, ?mi imbatto dal 1989?. L?articolo, che avrebbe potuto suscitare scalpore e creare fastidi al Ros, ? infatti passato a notizia di terzo o quarto piano.

E in quell?articolo, tra l?altro, il consulente ricorda il suo ruolo da protagonista nelle indagini svolte in seguito alla strage di Via D?Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. Mentre si accenna a quella presunta trattativa tra mafia e Stato sulla quale Massimo Ciancimino, figlio di Don Vito, ha recentemente cominciato a rilasciare dichiarazioni alla Procura di Palermo. Partendo proprio da Via D?Amelio.

Ai microfoni di La7, Gioacchino Genchi ha ricordato quelle indagini. ?Il motivo della mia delegittimazione ? ha detto ? nasce dalle inchieste sui mandanti esterni a quella strage?. Perch? ?nell?inchiesta Why Not, in cui ho collaborato con il procuratore De Magistris, ho ritrovato, senza volerlo, le stesse persone in cui mi ero imbattuto nelle indagini di Caltanissetta?.

Forse persone che appartengono ai cosiddetti poteri forti (forze dell?ordine e servizi segreti compresi) dei quali si fa cenno nei decreti di archiviazione delle indagini sui mandati esterni alle stragi o nel processo in corso a Palermo o nelle stesse indagini sottratte al Dott. De Magistris che, ? lui stesso a dichiararlo, stavano svelando l?esistenza di una nuova P2. Molto pi? potente e organizzata della prima.

Da questo punto di osservazione, se fosse confermato, apparirebbero ancora pi? chiari i violenti attacchi perpetrati ai danni del Dott. Genchi. E la definizione di uomo al momento giusto nell?indagine sbagliata assumerebbe un altro significato.

In un comunicato stampa, l?avvocato Repici ha dichiarato, ancora, che ?ci? che si sta compiendo ? la prosecuzione di una strategia di delegittimazione nei confronti del dr. Genchi, quale funzionario di polizia e consulente dell?A.g., che trova ragione nei fondamentali accertamenti fatti dal dr. Genchi sulla strage di via D?Amelio del 19 luglio 1992?.

Le indagini condotte oggi contro di lui, quindi, sarebbero soltanto il pretesto per fermare al momento giusto l?uomo che gi? in passato avrebbe arrecato non pochi fastidi.

Monica Centofante

http://www.calabrianotizie.it/2009/03/16/c...E2%80%99amelio/

in questo paese chi tocca certi nomi, sempre gli stessi....muore........

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Si chiedeva l'intervento e Manganelli ? intervenuto:

.read .read .read

La Polizia sospende dal servizio il superconsulente Genchi: ''Mi difender?''

E' quanto apprende l'Adnkronos. Questa sera gli ? stato notificato il provvedimento e gli sono stati ritirati il tesserino, la pistola e le manette. L'ex consulente informatico del pm De Magistris ? convinto che dietro ci sia la sua replica al giornalista Nuzzi. La reazione: "Mal considera l'inchiesta della Procura di Roma"

Palermo, 23 mar.- (Adnkronos/Ign) - La Polizia di Stato ha sospeso a tempo indeterminato dal servizio Gioacchino Genchi, l'ex consulente informatico del Pm Luigi De Magistris. E' quanto apprende l'Adnkronos.

Genchi ? indagato per abuso d'ufficio per violazione della privacy. "Mi sto solo difendendo...", commenta Genchi con l'ADNKRONOS il provvedimento di sospensione dal servizio della Polizia. Questa sera gli ? stato notificato il provvedimento e contemporaneamente gli sono stati ritirati il tesserino, la pistola e le manette.

"Il senso dello Stato e il rispetto che ho per le istituzioni - ha detto Genchi - mi impongono di tacere e di subire in silenzio". Altro non vuole aggiungere. Rivolgendosi poi agli amici di Facebook, Genchi scrive sul web: "Sono vicino e solidale con chi in questo momento, probabilmente, ? sottoposto a pressioni politiche assai maggiori delle violenze e delle mistificazioni che sto subendo io. Confermo da cittadino e da poliziotto la mia assoluta stima e subordinazione al capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, che ha adottato il provvedimento di sospensione. Mi difender? nelle sedi istituzionali senza mai perdere la fiducia nella giustizia e nelle istituzioni".

Genchi ? convinto che il provvedimento sia fondato sulla sua replica "al giornalista Gianluigi Nuzzi di Panorama, che mi aveva dato del bugiardo su Facebook".

La replica non tarda ad arrivare. ''Internet ? una piazza aperta - ha detto Gianluigi Nuzzi -. Ognuno ? responsabile di quello che dice. Che dire? Se Genchi ? convinto che dietro il provvedimento di sospensione dalla Polizia ci sia la sua replica al sottoscritto forse mal considera l'inchiesta che la Procura di Roma sta svolgendo nei suoi confronti''.

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3134825512

Questo il battibecco tra i due:

Botta e risposta tra Gioacchino Genchi e Gianluigi Nuzzi su FACEBOOK (19 marzo 2009)

di Marco Bertelli

Facebook, il popolare sito di social network, sta diventando uno strumento molto comodo per scambiarsi informazioni ed organizzare iniziative a partire dalla rete. Vogliamo prestare all?attenzione degli utenti uno scambio di battute che si ? svolto gioved? 19 marzo 2009 tra il dott. Gioacchino Genchi ed il giornalista di PANORAMA Gianluigi Nuzzi, scambio di battute che ha avuto luogo sulla bacheca di Facebook dei due interlocutori e pertanto pubblico e visibile a tutti i loro rispettivi contatti.

Vista la grave mistificazione fatta da diversi organi istituzionali e di stampa sull?operato del dott. Genchi, riteniamo giusto pubblicare le parti pi? significative di questo colloquio per far capire quanto siano false ed infondate le pi? recenti accuse che vengono mosse al dott. Genchi, nel caso particolare quelle di aver fatto degli accessi abusivi all?anagrafe tributaria nell?ambito delle indagini sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone.

Il dott. Genchi ha postato in mattinata sulla sua bacheca di Facebook il seguente messaggio di auguri per la festa del pap?:

"Auguri a tutti i pap?, in una Patria che ormai sembra rimasta orfana ... L'affetto e l'abbraccio dei miei figli mi consola e mi aiuta a combattere"

A stretto giro di posta Gianluigi Nuzzi replicava agli auguri del dott. Genchi con il seguente commento:

"Ricambio gli auguri...seppur mal tollerando alcune tue bugie..."

La replica del dott. Genchi seguiva di pochi minuti:

"Le bugie sono solo quelle che scrivi tu e il tuo giornale, solo al servizio di chi vi paga."

Gianluigi Nuzzi rispondeva:

"Troppo facile Gioacchino, mi aspetto di pi? , che bugie avrei scritto? Invece ricordo perfettamente che a me e David negli studi di Telelombardia negavi di aver compiuto accessi patrimoniali, ora sei indagato anche per questo no?"

Ed ecco la replica conclusiva del dott. Genchi che fa piazza pulita di ogni fantomatica "bugia":

?Vedo che sei bene informato! Sicuramente sei pi? informato di me, visto che alla stampa la Procura della Repubblica di Roma ha fatto sapere pi? di quanto non ha detto a me. Non c'? una sola mia attivit? di consulenza o di perizia - dicasi una - in cui mi sono mai occupato di indagini patrimoniali o fiscali. Non ne capisco nulla di indagini patrimoniali e/o fiscali e non ho mai fatto mistero della mia ignoranza. Conosco solo il mio lavoro, che ? noto a tutti. Per il resto non sono mai stato un tuttologo. Se fossi un esperto di diritto tributario e fiscale non pagherei, come pago, tre consulenti, per occuparsi della gestione delle mie attivit?. Ci? posto ti preciso di avere solo verificato la corrispondenza di alcuni codici fiscali, con i quali risultavano intestate alcune schede telefoniche GSM. Sai benissimo quanto ? facile generare un codice fiscale falso, anche con uno dei tanti programmi distribuiti su Internet. Sai pure quant'? facile attivare una scheda GSM con un codice fiscale falso. L?unico modo per verificare la corrispondenza al vero di un codice fiscale e la reale esistenza del soggetto che assume di essere titolare, ? l?interrogazione delle banche dati (pubbliche) dell?anagrafe tributaria. Io ho solo fatto questo, sempre e soltanto su specifica e dettagliata autorizzazione di tutti i magistrati che mi hanno conferito gli incarichi, compresi quelli della Procura della Repubblica di Roma, con i quali ancora lavoro in indagini molto complesse, riguardanti anche degli omicidi. Non potendomi attaccare su altro, grazie ai tuoi amici generali della Guardia di Finanza su cui stavo indagando, hanno cercato su cosa fregarmi, visto che il Pubblico Ministero Luigi de Magistris (come tutti i Pubblici Ministeri ed i Giudici di Italia), mi aveva autorizzato ad accedere all?anagrafe tributaria, per verificare i codici fiscali delle utenze telefoniche. Grazie a questa scusa hanno avuto gioco facile per perquisirmi e portarsi via tutti i miei dati, compresi quelli che li riguardavano direttamente, senza nemmeno contestarmi quali codici fiscali io avrei interrogato abusivamente, senza averne titolo. Nel decreto c?? scritto che io avrei interrogato i codici fiscali di soggetti di Milano che non potevano avere alcuna attinenza con le indagini sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. Tutti sanno gli sforzi investigativi che sono stati fatti proprio su Milano nel vano tentativo di rintracciare la bambina. La vicenda del filmato del metronotte, le indagini sui rom lo confermano. Tutto questo ? un assurdo. Penso al dolore che ha potuto provare la povera Piera Maggio, solo per il fatto di come l?indagine della Procura di Marsala (vedi caso!) sulla scomparsa della figlia, sia stata presa a pretesto per colpirmi. Prima ? se ben ricordi, visto che anche su queste fesserie avete scritto sul tuo giornale ? mi erano stati contestati gli accessi abusivi alla Vodafone con la password della Procura di Marsala. Resisi conto delle stupidaggini che avevano detto (anche gli ?scienziati? del COPASIR) hanno fatto marcia indietro e non hanno pi? parlato della Vodafone e di quanto gli interessati dirigenti di quell?azienda avevano riferito. Adesso, visto che gli aspetti principali delle indagini di Catanzaro coinvolgevano alti ufficiali della Guardia di Finanza, hanno cercato di giocare in casa, con i presunti accessi abusivi all?anagrafe tributaria, senza che mi sia stato contestato concretamente un solo nome e/o un solo codice fiscale che io avrei ?abusivamente? interrogato, accedendo ad un dato pubblico per ogni cittadino italiano che volesse farlo. Nessuno alla Procura di Roma, per?, si ? accorto come vi siete procurati al tuo giornale i dati dei miei redditi (sui quali ho pagato anticipatamente le tasse) che invece erano riservati e che sono stati resi noti solo grazie ad una illecita intromissione negli archivi dell?anagrafe tributaria. Chiedi quindi ai tuoi amici della Guardia di Finanza cosa sono gli accessi abusivi all?anagrafe tributaria e come si fanno. Con l?occasione chiedigli pure chi ha fatto gli accessi sulle mie denunzie dei redditi e su quelle dei miei onesti familiari. Se lo fai farai uno scoop e sarai un giornalista che vuole solo ricercare la verit? e non rendere il proprio servizio al padrone di turno che gli somministra lo stipendio.

Con questo ti saluto, solo perch? ho perso troppo tempo ed ho cose pi? importanti da fare. Siccome ti stimo, perch? so che sei un bravo giornalista, ti prego di ritirare l?epiteto di bugiardo che mi hai dato. So pure che la tua coscienza te lo impone, perch? anche dietro un cronista come te (sicuramente bravo) c?? un uomo coi suoi sentimenti e le sue idealit?.

Per come ti ho conosciuto e ti conosco (e per come ti ho pure apprezzato) so che su molte cose la pensiamo allo stesso modo. Io, per?, ho la grande fortuna di essere un uomo libero ed indipendente, che dice le cose che pensa e non ha paura delle cose che fa. Tu, purtroppo, non hai potuto avere la mia stessa fortuna ed in questo hai tutta la mia comprensione e solidariet?, anche se ora sei costretto ad attaccarmi, pure su facebook.

Gioacchino Genchi

p.s. Tanti auguri comunque, visto che anche tu, Gianluigi, sei un fortunato pap?, come lo sono io!

http://www.19luglio1992.com

------------------------

Per una nuova RESISTENZA :

Con Gioacchino Genchi

Da ieri Gioacchino Genchi ? stato sospeso da ogni funzione dalla Polizia di Stato.

Col provvedimento di sospensione dal servizio sono stati ritirati il tesserino, la pistola e le manette.

La motivazione ? addirittura una replica ad un giornalista di Panorama che lo accusava di essere un bugiardo lasciata sulla sua bacheca di Facebook, in cui Genchi si difendeva in modo misurato e contenuto.

Riteniamo che ieri si sia toccato il fondo in una vicenda che ha chiarito, qualora ce ne fosse stato bisogno, cosa pu? accadere a chi cerca di fare luce sui coni d?ombra di cui l?Italia ? piena, a chi vuole dare giustizia ai familiari delle vittime delle stragi, a chi vuole smantellare i comitati d'affari e le nuove P2. Chi tocca i fili dell'alta tensione muore. Noi forse siamo ancora in tempo.

Siamo indignati e sconcertati da quello che sta accadendo ad uno dei migliori uomini dello Stato italiano, un uomo che forse quello stesso Stato fondato sul sangue delle stragi del 1992, non merita, come non lo meriteremmo noi se rimanessimo inermi ad assistere a questo massacro.

Abbiamo deciso che ? ora di reagire, e non pi? con comunicati, con articoli e con sterili prese di posizione. Noi vogliamo mostrarci, vogliamo farci vedere da chi in questo momento sta decidendo sul futuro del dott. Genchi. Senza violenza e senza aggressivit?, senza guerriglia, che non ce ne voglia il ministro Brunetta.

Pacificamente vogliamo dimostrare che Gioacchino Genchi ? circondato da persone per bene che nutrono per lui una stima e un'ammirazione incondizionata.

Per questo vi invitiamo ai

SIT IN DAVANTI A TUTTE LE QUESTURE D'ITALIA SABATO 28 MARZO DALLE ORE 10 ALLE 15.

Vi chiediamo di contattarci non appena avrete formato un gruppo di almeno 10 persone per coordinarci e per darci un'unica regia che ci unisca in una manifestazione che sensibilizzi e che spieghi, a chi nulla sa di questa vicenda, cosa sta davvero accadendo.

Noi temiamo che la sospensione di Gioacchino Genchi non sia il punto d?arrivo. Temiamo che altro possa accadergli.

Reputiamo scandaloso, infine, che coloro che hanno dato il la a questa sporca vicenda, i Ros dei Carabinieri, siano guidati da un soggetto che in questo momento ? sotto processo a Palermo con l?infamante accusa di favoreggiamento aggravato nei confronti di cosa nostra.

E? Mori che deve essere sospeso, non chi ha assestato colpi durissimi a cosa nostra, una organizzazione che non dimentica e colpisce chi lo stato non ? riuscito a proteggere.

Sonia Alfano

Benny Calasanzio

Salvatore Borsellino

http://www.19luglio1992.com

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ma Borsellino dove era arrivato??? fino a che livello?????io comincio a farmi una idea su dove fosse arrivato, sia per i nomi coinvolti sia per le modalit

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Stava arrivando ai faraoni.

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Stava arrivando ai faraoni.

era arrivato ai milanesi

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era arrivato ai milanesi

credo anche a molti romani...

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"Resisi conto delle stupidaggini che avevano detto (anche gli ?scienziati? del COPASIR) hanno fatto marcia indietro e non hanno pi? parlato della Vodafone e di quanto gli interessati dirigenti di quell?azienda avevano riferito".

c'? ancora qualcuno che ? dubbioso sul fatto che determinate indagine e accuse si possano costruire sul nulla?

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credo anche a molti romani...

quando sei un milanese tanto potente arrivi a Roma

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quando sei un milanese tanto potente arrivi a Roma

Ovvio.

Ma io non parlo di milanesi a Roma.

Parlo di gente che arriva da diverse parti d'Italia, e che sta a Roma da decenni, al punto di essere ormai Romani d'adozione...

Gente della prima repubblica che si ? insediata tranquillamentente nella seconda senza nessun tipo di disagio e a cui sono state date poltrone di prestigio con entrambi i governi...

gente oscura...

Modificato da CRAZEOLOGY

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Modificato da Galahad

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Archivio Genchi, al Riesame sequestro server ?Ciampi? e ?Gifuni?

Roma, 8 apr (Velino) - Entro Pasqua il tribunale del riesame di Roma dovrebbe decidere sul sequestro dell?archivio di Gioacchino Genchi, consulente informatico per le intercettazioni di diversi pubblici ministeri. Un sequestro che comprende due server dai nomi, singolari, di ?Ciampi? e ?Gifuni?. Dagli elementi acquisiti dalla procura di Roma non ? stato possibile capire il perch? di queste definizioni. Si tratta forse di ironia, ipotizzano gli investigatori. In ogni caso ? evidente che ?Ciampi? si riferisce all?ex Capo dello Stato, mentre ?Gifuni? ? il cognome dell?ex segretario generale del Quirinale, in servizio anche con lo stesso Ciampi e prima ancora con il presidente Scalfaro e attuale segretario generale onorario. L?archivio di Genchi, vicequestore di polizia ora sospeso dal servizio dopo diversi anni di distacco sindacale prima e poi di aspettativa, ? stato sequestrato il 13 marzo scorso dalla procura di Roma nell?ambito di un?indagine dove nei confronti del consulente alle intercettazioni sono ipotizzati i reati di abuso d?ufficio, accesso abusi a sistemi informatici, violazione della legge sulla privacy e violazione della legge Boato che impone di chiedere l?autorizzazione alle Camere prima di acquisire tabulati e telefonate di parlamentari.

Nella banca dati sequestrata figurano i risultati di interrogazioni anagrafiche all?Agenzia delle Entrate, ai gestori telefonici e alle Anagrafi comunali, tabulati e ?tracciati? telefonici, cio? ricostruzioni dell?intero traffico, completo di numeri e intestatari, di un determinato utente. Informazioni, secondo la procura di Roma, che sarebbero il risultato di un accumulo di dati che singolarmente considerati sono stati legittimamente acquisiti su delega dei pm che avevano nominato Genchi come consulente. Elementi per? che Genchi non avrebbe potuto conservare, copiati, una volta esauriti i singoli incarichi. Insomma, ? come se un consulente del pm avesse il compito di esaminare documenti e, una volta completato l?esame, prima di restituire le carte al magistrato si facesse tante fotocopie. Tra i dati ?contestati? dalla procura c?? anche l?intera anagrafe comunale di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.

La difesa di Genchi, nel corso dell?udienza al tribunale del Riesame, ha affermato che il sequestro sarebbe illegittimo anche perch? riguarderebbe atti riguardanti inchieste ancora in corso assegnate a diversi uffici inquirenti. Una tesi smentita dalla procura di Roma, che ha sottolineato che tutta la documentazione si riferisce a incarichi di consulenza ricevuti da Genchi e ormai portati a termine. Per questo motivo non ha alcuna importanza se le indagini alle quali quei documenti si riferiscono sono ancora in corso. Anzi, proprio il fatto che siano in corso dimostrerebbe, a parere dei pm romani, che Genchi avrebbe trattenuto per s? documenti che invece avrebbe dovuto restituire una volta completato l?incarico di consulente.

http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=820118

--------------------------------

Intercettazioni, il Riesame dissequestra l'archivio Genchi

Il materiale riguardante l'accusa di abuso d'ufficio per quanto riguarda l'utilizzazione di tabulati relativi a deputati e servizi segreti era stato posto sotto sequestro il 13 marzo scorso per ordine della Procura di Roma davanti alla quale il consulente ? indagato

Roma, 10 apr. - (Adnkronos) - Il Tribunale del riesame di Roma presieduto da Francesco Taurisano ha disposto il dissequestro dell'archivio del consulente Gioacchino Genchi(nella foto) che era stato posto sotto sequestro il 13 marzo scorso per ordine della Procura di Roma davanti alla quale il consulente ? indagato per abuso di atti d'ufficio, violazione della legge sulla privacy e violazione della norma della legge Boato che prevede la richiesta di autorizzazione da parte della Camera per acquisire i tabulati dei parlamentari sotto inchiesta.

A sollecitare il dissequestro di tutto il materiale era stato due giorni fa lo stesso Genchi, comparendo davanti al Tribunale con l'assistenza dell'avvocato Fabio Repici. Al dissequestro si era opposto il pubblico ministero Andrea De Gasperis che indaga sull'attivit? di Genchi insieme con gli aggiunti Nello Rossi e Achille Toro.

Oggi il riesame ha depositato due ordinanze con le quali in sostanza sblocca gli atti posti sotto sequestro dalla Procura e riguardanti l'accusa di abuso d'ufficio per quanto riguarda l'utilizzazione di tabulati relativi a deputati e servizi segreti. Il secondo provvedimento si riferisce invece alle altre ipotesi di reato, violazione della legge sulla privacy e illecita intromissione in un sistema informatico.

Commentando le decisioni del Tribunale, l'avvocato Repici ha detto: ''Il Tribunale del riesame, confermando le nostre censure all'operato della Procura della Repubblica di Roma riafferma il principio di legalita' violato nell'ordine dai magistrati della Procura generale di Catanzaro, dal Ros dei carabinieri, da un funzionario dell'Agenzia delle entrate e dalla Procura della Repubblica di Roma. Preciso che in questa ultima Procura lavorano anche magistrati integerrimi ed eroici. Ma questa indagine dimostra come la direzione di questo ufficio abbia riportato il calendario ai tempi del porto delle nebbie".

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3202546766

---------------------------

INTERCETTAZIONI: ARCHIVIO GENCHI, PERCHE' E' STATO RESTITUITO A CONSULENTE

Roma, 16 apr. - (Adnkronos) - L'annullamento del provvedimento con il quale il Tribunale del riesame di Roma ha restituito a Gioacchino Genchi l'imponente archivio raccolto svolgendo il suo incarico di consulente di diversi magistrati, e' stato disposto perche' l'attivita' e' stata svolta dal consulente nel rispetto degli incarichi ricevuti e senza che i dati raccolti siano stati utilizzati in maniera illecita. E' quanto emerge dalla lettura dei provvedimenti adottati dal Tribunale che l'8 aprile scorso ha restituito a Genchi, indagato per intromissione illecita nel sistema informatico dell'agenzia delle entrate, di violazione della privacy e di abuso d'ufficio tutto il materiale che la Procura di Roma aveva in copia acquisito.

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3220514511

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ROS, IL PERICOLO SONO GLI APPARATI PARALLELI FUORI CONTROLLO...

"All'interno dei ROS ci sono state e ci sono delle persone che entrano ed escono dagli apparati dei servizi segreti che hanno costituito, all'interno del ROS stesso, una cosiddetta 'genia'".

Il funzionario di polizia, che ha visto il suo ufficio perquisito dai ROS su ordine della Procura di Roma, dice, a proposito della struttura anticrimine dei Carabinieri: "Il problema non sono le cellule impazzite, ma determinati apparati che sono all'interno del ROS e che potrebbero trovarsi anche in altre forze di polizia. Si tratta di soggetti che sono appartenuti ai Servizi di Sicurezza e che vengono prescelti in momenti politici particolari, ad esempio quando vengono chiamati ai vertici dei Servizi di Sicurezza uomini che portano con s? il proprio esercito. Succede poi che nel momento in cui questo esercito, o parte di esso, esce dai Servizi di Sicurezza, anche a causa dei mutati equilibri politici, i loro capi rientrano nei servizi istituzionali e paralleli ai Servizi di Sicurezza stessi.

Nelle altre forze di polizia questo sicuramente non accade: non succede nella Polizia di Stato, dove vige un sistema assolutamente trasparente e democratico anche nella selezione e nella scelta dei dirigenti delle strutture interne. Nei ROS, purtroppo, esiste un corpo all'interno dello stesso e probabilmente non c'? un controllo politico da parte del comando generale dell'arma e questo determina, a volte, come ? purtroppo accaduto in questo caso, alcuni inconvenienti". E alla domanda di Klaus Davi se il comando generale controlla questi apparati paralleli la riposta ? stata: "probabilmente no".

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-5840.htm

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La procura di Napoli chiede di fare delle intercettazioni sul mondo del calcio. Il SISDE guidato dal generale Mori, amico di Berlusconi (il fratello lavora in Mediaset) decide di affidare l?incarico ad Arcangioli e Auricchio (2 personaggi non propriamente trasparenti) che al termine delle intercettazioni decidono di passare il tutto alla procura di Napoli.

Non so che lavoro tu faccia, ma se fossi in te mi farei una ripassata molto molto molto approfondita del codice di procedura penale, evitando di scrivere certe bestialit

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La procura di Napoli chiede di fare delle intercettazioni sul mondo del calcio. Il SISDE guidato dal generale Mori, amico di Berlusconi (il fratello lavora in Mediaset) decide di affidare l?incarico ad Arcangioli e Auricchio (2 personaggi non propriamente trasparenti) che al termine delle intercettazioni decidono di passare il tutto alla procura di Napoli.

Non so che lavoro tu faccia, ma se fossi in te mi farei una ripassata molto molto molto approfondita del codice di procedura penale, evitando di scrivere certe bestialit?

cio

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cio?

E cio? che non ? il SISDE oggi AISI che decide a chi affidare le intercettazioni, ma il Pubblico Ministero che si avvale della Polizia Giudiziaria, che ha una dipendenza funzionale dal Pubblico Ministero. L'ex SISDE oggi AISI non ha nessuna dipendenza funzionale ne tantomeno gerarchica dall'autorit? giudiziaria. Quindi in parole povere sono stati i PM titolari dell'inchiesta a delegare le intercettazioni e non Mori.

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E cio? che non ? il SISDE oggi AISI che decide a chi affidare le intercettazioni, ma il Pubblico Ministero che si avvale della Polizia Giudiziaria, che ha una dipendenza funzionale dal Pubblico Ministero. L'ex SISDE oggi AISI non ha nessuna dipendenza funzionale ne tantomeno gerarchica dall'autorit? giudiziaria. Quindi in parole povere sono stati i PM titolari dell'inchiesta a delegare le intercettazioni e non Mori.

Infatti quella ? una roba copia incolla per risparmiare tempo.

Quello che ci interessa sono altre cose.

- I due che hanno svolto il lavoro hanno un passato NON trasparente.

- I due sono dei Ros, e sono stati messi l? grazie ad esigenze specifiche.

- Pensare che tutto si sia svolto secondo le regole ? quantomeno da ingenui.

Anche su come ci si ? mossi dalla notizia di reato in poi, (Dal Cin), ci sono molte perplessit?.

Tutta la vicenda nel complesso ha delle parti buie, troppe parti buie.

La polizia giudiziaria, se non lo sai te lo dico io, ? una funzione pi? che un corpo.

E all'interno di questa funzione vi possono essere:

Polizia di Stato, i carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Municipale e Provinciale, i Vigili del Fuoco (permanenti e volontari), Ispettori del lavoro, gli ufficiali sanitari, Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, i verificatori di pesi e di misure, le guardie giurate volontarie nominate da leggi regionali, i funzionari e gli agenti del ministero dell'industria, i verificatori di titoli di viaggio delle ferrovie, delle linee di trasporto su gomma urbane ed extraurbane, ecc.

Dipende da quali sono? le esigenze. ;)sefz;)sefz

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Infatti quella ? una roba copia incolla per risparmiare tempo.

Quello che ci interessa sono altre cose.

- I due che hanno svolto il lavoro hanno un passato NON trasparente.

- I due sono dei Ros, e sono stati messi l? grazie ad esigenze specifiche.

- Pensare che tutto si sia svolto secondo le regole ? quantomeno da ingenui.

Anche su come ci si ? mossi dalla notizia di reato in poi, (Dal Cin), ci sono molte perplessit?.

Tutta la vicenda nel complesso ha delle parti buie, troppe parti buie.

La polizia giudiziaria, se non lo sai te lo dico io, ? una funzione pi? che un corpo.

E all'interno di questa funzione vi possono essere:

Polizia di Stato, i carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Municipale e Provinciale, i Vigili del Fuoco (permanenti e volontari), Ispettori del lavoro, gli ufficiali sanitari, Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, i verificatori di pesi e di misure, le guardie giurate volontarie nominate da leggi regionali, i funzionari e gli agenti del ministero dell'industria, i verificatori di titoli di viaggio delle ferrovie, delle linee di trasporto su gomma urbane ed extraurbane, ecc.

Dipende da quali sono? le esigenze. ;)sefz;)sefz

Senza voler offendere nessuno, credo che quasi tutto quello che scrivi sia frutto di un copia incolla e di una elaborazione personale deficitaria, in quanto non supportata da studi adeguati. Non ho scritto nel mio intervento che la polizia giudiziaria ? un corpo. Ho scritto che la polizia giudiziaria ha una dipendenza funzionale dalla magistratura. Io la polizia giudiziaria so cosa ? perch? ho studiato. tu lo sai perch? leggi wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Polizia_giudiziaria

Il Ros, ? un reparto speciale dei Carabinieri, e vi si accede tramite trasferimento. All'epoca dei fatti credo che i due ufficiali fossero in servizio al reparto operativo dei carabinieri. E come tutti gli ufficiali, di tutte le forze armate e non, svolgono periodi di comando in reparti diversi. Tant'? vero che all'epoca della strage Borsellino uno dei due lavorava in Sicilia.

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Senza voler offendere nessuno, credo che quasi tutto quello che scrivi sia frutto di un copia incolla e di una elaborazione personale deficitaria, in quanto non supportata da studi adeguati. Non ho scritto nel mio intervento che la polizia giudiziaria ? un corpo. Ho scritto che la polizia giudiziaria ha una dipendenza funzionale dalla magistratura. Io la polizia giudiziaria so cosa ? perch? ho studiato. tu lo sai perch? leggi wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Polizia_giudiziaria

Il Ros, ? un reparto speciale dei Carabinieri, e vi si accede tramite trasferimento. All'epoca dei fatti credo che i due ufficiali fossero in servizio al reparto operativo dei carabinieri. E come tutti gli ufficiali, di tutte le forze armate e non, svolgono periodi di comando in reparti diversi. Tant'? vero che all'epoca della strage Borsellino uno dei due lavorava in Sicilia.

bhe che dire...complimeti per lo studio!!!

ma che ti credi che qui scrivono dei pivellini?abbi + rispetto!!!

noi abbiamo dei dubbi e li esprimiamo che ti piaccia o no!! questa indagine ? partita ufficialmente da Dal Cin e Carbone(due *****e!!!)e portata avanti dai Carabinieri (la loro storia ci dice che erano INTEGERRIMI!!!).

poi scusa se di mezzo ci sia lo scandalo + grande della repubblica Italiana che i nostri amati Giornalisti e la nostra amata Magistratura ha depennato come uno scandaletto!!!

perdonaci siamo dei visionari che leggono WIKIPEDIA mentre tu hai avuto la fortuna di studiare cosa sia la polizia giudiziaria!!!!

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