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CRAZEOLOGY

Arcangioli & Auricchio News

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ARCHIVIO GENCHI BOOM!: 7 MILIONI DI ?SCHEDE? ANAGRAFICHE - De Magistris era convinto di aver messo le mani su uno scandalo di proporzioni gigantesche, forse piu? importante di quello legato a Tangentopoli?

(Agi) - Sarebbero circa sette milioni le informazioni anagrafiche messe insieme da Gioacchino Genchi nell'ambito delle inchieste Why Not e Poseidone condotte dalla procura di Catanzaro. Cinque milioni e mezzo riguarderebbero la Tim, il resto Vodafone e Wind. Si tratta del 10 percento degli utenti di telefonia mobile, vale a dire un italiano su dieci.

E' quanto e' emerso dalla riunione odierna del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica presieduto da Francesco Rutelli. Il comitato ha ascoltato il direttore del Dis, Gianni De Gennaro, il direttore dell'Aise, ammiraglio Bruno Branciforte, il direttore dell'Aisi, Giorgio Piccirillo. Il Copasir ha ascoltato inoltre i rappresentanti della societa' telefonica Wind, in merito alle procedure per l'acquisizione dei tabulati che fanno parte dell'archivio Genchi.

Il Comitato si riunira' martedi' 10 febbraio alle 10 e in quell' occasione, il Presidente Rutelli - d'intesa con il Vicepresidente Esposito -, terminato il ciclo delle audizioni, presentera' le proposte conclusive: la relazione da presentare al Parlamento. E' stato dopo aver ascoltato direttamente Genchi che il Comitato si e' fatto un'idea piu' precisa di quello che e' accaduto.

In sostanza, il magistrato che ha condotto le inchieste, Luigi De Magistris, era convinto di aver messo le mani su uno scandalo di proporzioni gigantesche, forse piu' importante di quello legato a Tangentopoli. Per questo ha delegato al consulente Gioacchino Genchi la ricerca di informazioni anagrafiche, numeri e tabulati telefonici. Alla lunga il materiale e' diventato smisurato e la politica ora si interroga su cosa fare.

[05-02-2009]

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IL GENCHI CHE VENNE DAL FREDDO ? I CARABINIERI DEL ROS: attingeVA le notizie ad una diversa banca dati da quella disponibile presso le concessionarie di telefonia ? LE ANOMALIE SUI tabulati di funzionari del Sismi?

Gioacchino GenchiGuido Ruotolo per "La Stampa"

Il consulente Gioacchino Genchi ? stato iscritto sul registro degli indagati della Procura di Roma. Abuso d'ufficio e violazione della legge sulla privacy, le ipotesi di reato contestate. Insomma, si vuole capire se Genchi ha esercitato indebitamente una funzione trattando illecitamente dei dati protetti dalle garanzie della privacy.

Naturalmente, ? una iscrizione anche a garanzia di Genchi, il cui operato - la consulenza nell'ambito del fascicolo ?Why Not?? - ? stato criticamente analizzato dal Ros dei carabinieri. Che in diversi rapporti ha contestato alcune anomalie nel lavoro di raccolta, di analisi di tabulati, tracciati, intestazioni anagrafiche che Genchi svolgeva su delega del pm di Catanzaro, Luigi De Magistris. E oggi sotto i raggi x del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

Il mago dei tabulati stasera si difender? ad ?Annozero?, la trasmissione di Michele Santoro. Una presenza fortemente contestata dagli esponenti della maggioranza. Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quagliariello, Pdl, hanno chiesto al neoeletto presidente della Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, di intervenire subito.

La Procura di Roma ha deciso cos? di approfondire il materiale trasmesso dalla Procura generale di Catanzaro. E, ovviamente, una particolare attenzione sar? dedicata al capitolo che riguarda i tabulati telefonici di alcuni funzionari del Sismi. E ad alcune incongruenze riscontrate dal Ros nella stessa raccolta di materiali sensibili.

?In merito all'attribuzione di alcune titolarit? di utenze telefoniche cellulari, come nel caso degli onorevoli deputati e sanatori Gianni Kessler, Sandro Gozi, Giuseppe Pisanu, Domenico Minniti, il consulente - sostiene il Ros - le riporta tutte ai vecchi titolari, che le avevano gi? da tempo dismesse, sia prima sia dopo averne richiesto l'intestatario ai gestori?.

C'? qualcosa che non quadra. Ipotizza il Ros: ?(Genchi agisce, ndr) verosimilmente attingendo le notizie sulla titolarit? ad una diversa banca dati da quella disponibile presso le concessionarie di telefonia. Nei casi suddetti, inoltre, il consulente acquisiva i dati di traffico di utenze come fossero appartenenti a soggetti non tutelati, mentre era gi? certa la riconducibilit? a persone coperte da guerentigie?.

Insomma, il sospetto ? di quelli inquietanti: Genchi avrebbe la disponibilit? di una banca dati diversa da quella dei vari gestori Telecom, Wind, Vodafone-Omnitel, "3". E sicuramente la Procura di Roma vorr? quanto prima chiarire questo sospetto.

Nel caso poi dei tabulati di vari funzionari del Sismi (a partire dal direttore Nicol? Pollari, di Gustavo Pigniero e Marco Mancini) le anomalie, secondo il Ros, sono gravissime. Il pm De Magistris indaga il capocentro Sismi di Padova, Massimo Giacomo Stellato. Il 18 giugno del 2007, i carabinieri perquisiscono l'abitazione dello 007 e sequestrano due cellulari.

Stellato ?opponeva il segreto di Stato sia per il cellulare di servizio sia per l'ufficio, la cui opposizione veniva ribadita telefonicamente, nel corso della perquisizione, da un funzionario della direzione del Sismi?. Il 26 giugno, i carabinieri vanno comunque nell'ufficio Sismi di Padova. E in questo caso, i due cellulari trovati vengono ?sigillati?.

Genchi, per?, ha estrapolato i tabulati dai due cellulari sequestrati a casa di Stellato. E ha fatto di peggio, secondo il Ros: ? Dall'esame dei tabulati riferiti all'utenza 338......, sono emersi contatti telefonici con le utenze (fisse) 064......., 066..... e 3356......, tutte intestate al Ministero della Difesa - Raggruppamento Unit? Difesa?. Per queste utenze, Genchi ha chiesto l'intestatario al gestore telefonico Telecom.

?Non avendo trovato negli atti consegnati dal citato consulente tecnico la risposta all'epoca fornita dal suddetto gestore telefonico?, il Ros si ? rivolto a Telecom, chiedendo ?le cosiddette cartelle anagrafiche gi? precedentemente richieste dallo stesso consulente. Nella risposta, risulta che l'intestatario delle utenze..... ? il Ministero Difesa - Raggruppamento unit? difesa?.

[05-02-2009]

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De Magistris: pm Salerno, noi via perche' lambito sfere potere

Inchieste Poseidone e Why not illegalmente sottratte al pm

(ANSA)- ROMA, 9 FEB- 'Le vicende del pm De Magistris e dei magistrati di Salerno sono emblematiche delle strategie di annientamento dell'attivita' giudiziaria'. A parlare e' Gabriella Nuzzi, uno dei pm di Salerno trasferiti dal Csm per lo scontro con la procura generale di Catanzaro:'Cio' avviene allorquando essa giunga a lambire sfere intoccabili del potere'. 'La Procura di Salerno ha messo in luce che le inchieste Poseidone e Why Not furono illegalmente sottratte al pm', ha detto.

http://www.ansa.it

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Cos? continuano a prendere in giro gli italiani!

Il "caso Genchi" ... continuano le mistificazioni ...

http://gioacchinogenchi.blogspot.com/2009/...n-giro-gli.html

Perch? non dicono cosa c?? in quei tabulati e le ragioni per cui sono stati legittimamente acquisiti? Perch?, anzich? agitare a casaccio numeri e nomi di mere risultanze indirette di quelle acquisizioni, non fanno riferimento ai nomi (veri) dei soggetti coinvolti in quelle indagini (bloccate) ed ai fatti accertati?

Io ho agito eseguendo disposizioni e direttive (legittime) sempre e solo da Pubblici Ministeri e Giudici della Repubblica italiana, nella pienezza delle loro funzioni giurisdizionali.

Ogni numero, ogni lettera ed ogni virgola del mio lavoro ? stata acquisita all?indagine di Catanzaro ? come in ogni altro processo - affinch? fosse sottoposta al vaglio dei Giudici (terzi) e delle parti.

Con l?avocazione del procedimento al dr. Luigi de Magistris, con la revoca dell?incarico di consulenza tecnica e con il successivo trasferimento dei magistrati di Salerno (coi quali stavo collaborando nel tentativo di far luce su questa vicenda) hanno voluto in tutti i modi impedire che dei Giudici terzi potessero accertare la Verit?, con riguardo a condotte e fatti gravissimi, che vedevano coinvolti uomini delle Istituzioni.

Tutto quanto ? accaduto e quanto sta accadendo ? anche contro di me ? serve solo ad impedire che si faccia Giustizia.

La Procura della Repubblica di Roma, che ha anticipato ed ha confermato alla stampa la mia iscrizione nel registro degli indagati, ha segretato la mia iscrizione al Registro degli indagati quando mi sono permesso di chiederne conferma, per il tramite del mio difensore (l?avv. Fabio Repici, del Foro di Messina).

Tutti hanno da tempo immemorabile notizia e copia del fantomatico rapporto dei ROS.

Diversi giornali ne hanno riportato ampi stralci.

Panorama ? da sempre bene informato sull?attivit? dei Carabinieri di Catanzaro - ha pure pubblicato nell?ultimo numero che ? in edicola la riproduzione grafica di alcune pagine del rapporto.

Ho quindi chiesto copia del ?rapporto del ROS? per difendermi da quelle accuse cos? tanto strumentali e fino ad oggi mi ? stato opposto il segreto.

Non vi pare che si tratti del segreto di Pulcinella?

E? ormai chiaro che, colpito il dr. Luigi de Magistris ed i magistrati di Salerno, io sono il testimone scomodo ed il capro espiatorio di questa vicenda.

Siamo in presenza della pi? grande mistificazione mediatica e giudiziaria della storia della Repubblica.

In questo momento mi sento come un vaso di coccio fra tanti vasi di argilla.

A differenza di don Abbondio ? per? - io non ho affatto paura dei ?bravi?.

La mia coscienza di uomo libero ed indipendente, l?onest? del mio operato e la solidariet? di tanta ? numerosissima - gente per bene, mi danno la forza per continuare a dare il mio contributo in tutte le sedi istituzionali, per l?affermazione della Verit?.

Ho giurato fedelt? alla Repubblica ed alla sua Costituzione.

Obbedisco alle sue leggi e non mi arrender? fino a quando sar? consapevole dell'esistenza di uno Stato di Diritto.

Quando, da uomo dello Stato, avr? ultimato di dare il mio contributo ai magistrati di Salerno e di Catanzaro ? che sono gli unici competenti ad occuparsi di queste indagini - chieder? di essere ricevuto dal Capo dello Stato, se mai dovesse accordarmi questa opportunit?.

In tutto questo poco c?entra la politica. E? proprio il Capo dello Stato ? nella qualit? di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura ? che deve sapere quanto io non posso riferire ad alcuno, se non in sede giudiziaria e che non ho detto alla stampa.

Quanto emerso dalle indagini di Catanzaro non ha alcuna attinenza col ?segreto di Stato?. Si tratta di biechi affarismi, di chi si ? preso gioco dello Stato per i propri tornaconti. N? pi?, n? meno di quanto ? accaduto a Milano, a Napoli e di quanto accade in ogni parte d?Italia, come ha finito di denunciare giorni fa il Procuratore Generale della Corte dei Conti.

Per quello che ? stato il mio lavoro ? a servizio di magistrati onesti e coraggiosi ? hanno tentato e stanno tentando di mettermi tutti contro.

Da Armando Spataro a Gianni De Gennaro, da Amato a Marini, e tutta una sequela di persone per bene. Su tutti il Generale Nicol? Pollari, entrato nell?indagine di Catanzaro pi? o meno come Ponzio Pilato ? citato nel Credo.

Adesso ci hanno provato pure con il Procuratore Nazionale Piero Grasso, senza sapere (e nascondendo all?Italia), che la parte pi? importante dell?indagine di De Magistris - proprio prima che gli fosse avocato il procedimento ?Why Not? - aveva preso le mosse da una sua vibrata denuncia, per fatti di inaudita gravit?, che riguardano ben precisi magistrati calabresi, sui quali l?Ufficio del Pubblico Ministero di Catanzaro aveva competenza ad indagare.

Di questo ? testimone l?ex Procuratore Capo di Catanzaro, Mariano Lombardi che, essendo il pi? debole ed il meno protetto, ? stato il primo a pagare il conto.

Per adesso non posso aggiungere altro.

Confermo la mia intenzione di rendere pubbliche le mie difese, ove il Procuratore della Repubblica di Roma non dovesse accogliere la eccezione di assoluta incompetenza funzionale e per territorio, che il mio difensore ha opposto con una articolata memoria.

Gioacchino Genchi

--------------------------------

INTERCETTAZIONI:

ARCHIVIO GENCHI, PROCURA ROMA RICEVE RELAZIONE COPASIR

Roma, 17 feb. - (Adnkronos) - E' all'esame dei procuratori aggiunti Nello Rossi e Achille Toro la relazione che il comitato per la sicurezza della Repubblica (Copasir) ha inviato alla Procura della Repubblica di Roma su quello che e' definito "archivio Genchi", contenente informazioni e tabulati telefonici di responsabili e funzionari del servizio di sicurezza. Nell'ambito dell'inchiesta i magistrati della capitale hanno ipotizzato per Genchi i reati di abuso d'ufficio e violazione della legge sulla privacy, iscrivendo il suo nome nel registro degli indagati. L'inchiesta si svolge sulla base delle carte che la magistratura di Catanzaro ha inviato alla Procura di Roma, carte riguardanti la documentazione raccolta da Genchi quando era consulente dell'ex pubblico ministero di Catanzaro Luigi De Magistris. Alla Procura nei prossimi giorni dovrebbero essere consegnati sempre dal Copasir il carteggio sull'attivita' di indagine svolta da questo organismo. Non e' escluso che concluso l'esame delle carte i procuratori aggiunti Nello Rossi e Achille Toro decidano di convocare per interrogarlo Genchi.

http://iltempo.ilsole24ore.com

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intanto oggi ? stato respinto il ricorso della procura di caltanissetta contro il proscioglimento del colonnello arcangioli per i fatti relativi all'agenda del dr. borsellino. bah. notizia ascoltata alla radio.

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intanto oggi ? stato respinto il ricorso della procura di caltanissetta contro il proscioglimento del colonnello arcangioli per i fatti relativi all'agenda del dr. borsellino. bah. notizia ascoltata alla radio.

E chi l'ha deciso? Corrado Carnevale?

Diano una medaglia d'oro a Arcangioli.....e una pure ad Auricchio....FEDELI SERVITORI DELLO STATO (DELLE BANANE)....

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Archivio Genchi, nell'elenco anche 13 parlamentari e 14 007

(ANSA) Francesco Rutelli durante l'incontro avuto oggi con i capigruppo della Camera sulla relazione del Copasir riguardante l'archivio Genchi ha chiesto che quanto prima venga affrontato il ''vuoto legislativo'' segnalato dalla vicenda. Un incontro nel corso del quale e' stato fatto anche il punto delle acquisizioni riassunte nella relazione inviata dal Copasir in Parlamento. Due dati hanno interessato , tra l'altro, i partecipanti, secondo quanto riferito: i 13 parlamentari i cui nomi compaiono nei tabulati e i 14 agenti dei servizi. Di tre di questi si conoscono anche i nomi dato che si tratta dell'ex capo del Sismi, Pollari, del suo vice Mancini e di Stellato, che lavorava a Padova. A colpire il fatto che nell'elenco comparivano anche familiari del vertice del Sismi - Pollari e Mancini- tanto da far parlare di un vero e proprio ''pedinamento elettronico''. La questione si pone in maniera particolare per i parlamentari tanto che la questione e' stata posta dal Presidente del Senato e da quello della Camera al Procuratore della Roma- Ferrante - per far si che si tenga conto, in concreto, della tutela offerta dalla Costituzione ai parlamentari. Il problema, ha segnalato Rutelli, riguarda comunque l'intero ''spettro'' dei molti nomi presenti nell'elenco: tra le altre, 52 utenze del Csm, 14 della Segreteria Generale del Quirinale, l'Ambasciata americana,l'allora capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza, Poletti, oggi vice all'Aisi. Rutelli ha nuovamente sottolineato, incontrando i capigruppo, la ''vulnerabilita'' dei servizi segreti sotto questo profilo, rispetto alla loro operativita'. Proprio in giornata il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha confermato la decisione di trasmettere alla Procura di Roma tutto l'incartamento raccolto durante il lavoro riguardante le inchieste della magistratura di Catanzaro.

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Intervista a GENCHI:

Appena finita di ascoltare. Che dire... mi ? scesa la catena di brutto. So solo che a questo gli faranno la pelle, o almeno ci proveranno. E quella sar? la firma in calce al certificato che siamo cittadini di m***a di un paese di m***a, che abbiamo permesso tutto questo facendo finta di non vedere, facendo finta di non sapere.

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662 messaggi
Appena finita di ascoltare. Che dire... mi ? scesa la catena di brutto. So solo che a questo gli faranno la pelle, o almeno ci proveranno. E quella sar? la firma in calce al certificato che siamo cittadini di m***a di un paese di m***a, che abbiamo permesso tutto questo facendo finta di non vedere, facendo finta di non sapere.

un altro ponte???

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27 Febbraio 2009

Gioacchino Genchi accusa

Questa ? un'intervista che non si pu? commentare.

Beppe Grillo.

Intervista a Gioacchino Genchi:

"Io svolgo l'attivit? di consulente tecnico per conto dell'autorit? giudiziaria da oltre vent'anni, lavoro nato quasi per caso quando con l'avvento del nuovo codice di procedura penale ? stata inserita questa figura, come da articoli 359 e 360 che danno al Pubblico Ministero la possibilit? di avvalersi di tecnici con qualunque professionalit? allorquando devono compiere delle attivit? importanti. Mi spiace che Martelli se lo sia dimenticato, Cossiga me lo abbia ricordato, proprio il nuovo codice di procedura penale che ha promulgato il presidente Cossiga inserisce questa figura che ? una figura moderna. Che ? nelle giurisdizioni pi? civili ed avanzate, mentre prima il Pubblico Ministero era limitato, e doveva per accertamenti particolari avvalersi solo della Polizia giudiziaria, il nuovo codice ha previsto queste figure.

Per cui per l'accertamento della verit?, nel processo penale, accertamento della verit? significa anche a favore dell'indagato o dell'imputato, il Pubblico Ministero non ha limiti nella scelta delle professionalit? di cui si deve avvalere. Io ho fatto questa attivit? all'interno del Dipartimento della Pubblica sicurezza.

Abbiamo svolto importanti attivit? con Arnaldo La Barbera, con Giovanni Falcone poi sulle stragi. Quando si ? reso necessario realizzare un contributo esterno per il Pubblico Ministero, contenuto forse scevro da influenze del potere esecutivo, mi riferisco a indagini su colletti bianchi, magistrati, su eccellenti personalit? della politica, il Pubblico Ministero ha preferito evitare che organi della politica e del potere esecutivo potessero incidere in quelle che erano le scelte della pubblica amministrazione presso la quale i vari soggetti operavano.

Nel fare questo ho fatto una scelta deontologica, cio? di rinunciare alla carriera, allo stipendio, per dedicare tutto il mio lavoro al servizio della magistratura. Questa scelta, anzich? essere apprezzata ? stata utilizzata dai miei detrattori che fino a ieri mi hanno attaccato in parlamento, al contrario.

Il ministro Brunetta non poteva non riferire che la concessione dell'aspettativa non retribuita che io avevo chiesto era perfettamente regolare, ? stata vagliati da vari organi dello Stato, dal Ministero dell'Interno, dal Ministero della Funzione pubblica e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri di Berlusconi, la stessa che mi ha attaccato in maniera cos? violenta e cos? assurda dicendo le fandonie che hanno fatto ridere gli italiani perch? tutto questo can can che si muove nei miei confronti, questo pericolo nazionale, cio? una persona che da vent'anni lavora con i giudici e i Pubblici Ministeri nei processi di mafia, di stragi, di omicidi, di mafia e politica pi? importanti che si sono celebrati in Italia, rappresenta un pericolo.

Forse per loro! Per tutti quelli che mi hanno attaccato perch? poi la cosa simpatica (? chiaro che ora sto zitto, non posso parlare sono legato al segreto) ma mi scompiscio dalle risate perch? tutti i signori giornalisti che mi hanno attaccato, da Farina a Luca Fazzo a Lionello Mancini del Sole 24 ore, al giornalista della Stampa Ruotolo, sono i soggetti protagonisti delle vicende di cui mi stavo occupando. Questo ? l'assurdo!

Gli stessi politici che mi stanno attaccando, sono gli stessi protagonisti di cui mi stavo occupando. Da Rutelli a Martelli, Martelli conosciuto ai tempi di Falcone. Parliamo di persone che comunque sono entrate nell'ottica della mia attivit?. Martelli nei computer di Falcone quando furono manomessi, Rutelli perch? ? amico di Saladino usciva dalle intercettazioni di Saladino, Mastella per le evidenze che tutti sappiamo e cos? via, poi dir? quelli che hanno parlato alla Camera al question time, quel giornalista che gli ha fatto il comunicato, cose da ridere! Tra l'altro questi non hanno nemmeno la decenza di far apparire un'altra persona.

No, compaiono loro in prima persona! Sapendo che loro entravano a pieno titolo nell'indagine. Questo ? assurdo. Io continuo a ridere perch? il popolo italiano che vede questo grande intercettatore, che avrebbe intercettato tutti gli italiani, ma che cosa andavo ad intercettare agli italiani? Per farmi sentire dire che non riescono ad arrivare alla fine del mese? Per sentir dire che i figli hanno perso il posto di lavoro o che sono disoccupati? Che c'? una crisi economica? Ma perch? mai dovrei andare ad intercettare gli italiani? Ma quali sono questi italiani che hanno paura di Gioacchino Genchi?

Quelli che hanno paura di Gioacchino Genchi sono quelli che hanno la coscienza sporca, e quelli che hanno la coscienza sporca sono quelli che mi hanno attaccato. E con questo attacco hanno dimostrato di valere i sospetti che io avevo su di loro. Anzi, pi? di quelli di cui io stesso mi ero accorto, perch? devo essere sincero, probabilmente io avevo sottovalutato il ruolo di Rutelli nell'inchiesta Why not.

Rutelli ha dimostrato probabilmente di avere il carbone bagnato e per questo si ? comportato come si ? comportato. Quando ci sar? la resa della verit? chiariremo quali erano i rapporti di Rutelli con Saladino, quali erano i rapporti del senatore Mastella, il ruolo di suo figlio, chi utilizzava i telefoni della Camera dei Deputati... chiariremo tutto! Dalla prima all'ultima cosa. Questa ? un'ulteriore scusa perch? loro dovevano abolire le intercettazioni, dovevano togliere ai magistrati la possibilit? di svolgere delle intercettazioni considerati i risultati che c'erano stati, Vallettopoli, Sacc?, la Rai eccetera, la procura di Roma immediatamente senza problemi per? apre il procedimento nei confronti del dottor Genchi su cui non ha nessuna competenza a indagare, perch? la procura di Roma c'entra come i cavoli a merenda. C'entra perch? l'ex procuratore generale di Catanzaro ormai fortunatamente ex, ha utilizzato questi tabulati come la foglia di fico per coprire tutte le sue malefatte e poi le ha utilizzate come paracadute per non utilizzarle a Catanzaro, dove probabilmente il nuovo procuratore generale avrebbe immediatamente mandato a Salerno.

Perch? in quei tabulati c'? la prova della loro responsabilit? penale. Non della mia. Quindi, non li manda a Salerno che era competente, non li manda al procuratore della Repubblica di Catanzaro che avrebbe potuto conoscere quei tabulati e quello che c'era, non li manda al procuratore della Repubblica di Palermo dove io ho svolto tutta la mia attivit? ma li manda a Roma che non c'entra niente.

Quindi si va a paracadutare questi tabulati sbagliando l'atterraggio perch? in una procura che non ci azzecca nulla. Perch? tra l'altro in quei tabulati c'erano delle inquisizioni che riguardavano magistrati della procura della Repubblica di Roma! Su cui stavamo indagando. Ora la procura di Roma indaga su di me e sui magistrati della procura della Repubblica di Roma. Si ? ripetuto lo scenario che accadde tra Salerno e Catanzaro e si ? ripetuto lo scenario che era gi? accaduto tra Milano e Brescia all'epoca delle indagini su Di Pietro. Con la sola differenza che all'epoca si chiamava Gico l'organo che fece quelle attivit?, adesso si chiamano Ros, ma sostanzialmente non ? cambiato nulla.

In ultima analisi dico che io sono comunque fiducioso nella giustizia. Hanno cercato di mettermi tutti contro, hanno cercato di dire ad esempio, nel momento in cui c'era un rapporto di collaborazione con la procura di Milano anche fra De Magistris e la procura di Milano, un'amicizia personale fra De Magistris e Spataro, che siano stati acquisiti i tabulati di Spataro. Assurdo! Non ? mai esistita un'ipotesi del genere. Nemmeno per idea! Come si fa a togliere a De Magistris l'appoggio della magistratura associata? Diciamo che ha preso i tabulati di Spataro. Come si fa a mettere il Csm contro De Magistris? Diciamo che ha preso i tabulati di Mancino.

Adesso i Ros dicono che nei tabulati che io ho preso ci sono, non so quante utenze del Consiglio superiore della magistratura. Non abbiamo acquisito tabulati del Csm, sono i signori magistrati di cui abbiamo acquisito alcuni tabulati, quelli s?, tra cui alcuni della procura nazionale antimafia ben precisi, due, solo due, che hanno contatti col Csm.

Ha inquisito il Quirinale! Ma quando mai? Se per? qualcuno del Quirinale ha chiamato o ? stato chiamato dai soggetti di cui ci siamo occupati validamente, bisogna vedere chi dal Quirinale chi ha avuto contatti con queste persone, ma io non ho acquisito i tabulati del Quirinale. A parte che se fosse stato fatto sarebbe stata attivit? assolutamente legittima perch?, sia chiaro, le indagini in Italia non si possono fare soltanto nei confronti dei tossici e magari che siano pure extracomunitari, oppure quelli che sbarcano a Lampedusa nei confronti dei quali ? possibile fare di tutto, compresa la creazione dei lager.

La legge ? uguale per tutti. Tutti siamo sottoposti alla legge! Perch? sia chiaro. Questo lo devono capire. Nel momento in cui a questi signori li si osa sfiorare solo da lontano, con la punta di una piuma, questi signori si ribellano e distruggono le persone che hanno solo il coraggio di fare il proprio lavoro.

Gli italiani questo l'hanno capito. E hanno capito che questo dottor Genchi di cui hanno detto tutte le cose peggiori di questo mondo... e io adesso pubblicher? tutti i miei lavori, dal primo sino all'ultimo pubblicher? tutte le sentenze della Corte di Cassazione, delle Corti d'Appello, delle Corti di Assise, dei tribunali che hanno inflitto centinaia e centinaia di anni di carcere col mio lavoro.

Ma le sentenze di cui io sono pi? orgoglioso non sono le sentenze di condanna, ma sono le sentenze di assoluzione! Sono quelle persone ingiustamente accusate anche per lavori fatti dal Ros che sono state assolte grazie al mio lavoro e che rischiavano l'ergastolo! E che erano in carcere. Persone che erano in carcere perch? avevano pure sbagliato l'intestatario di una scheda telefonica. E adesso questi signori vengono ad accusare me di avere fatto lo stesso lavoro che loro... ma non esiste completamente!

Tutte queste fandonie e la serie di stupidaggini che sono state perpetrate addirittura in un organismo che ? il Copasir! Che si deve occupare dei servizi di vigilanza sulla sicurezza, non sui consulenti e sui magistrati che svolgono la loro attivit? sui servizi di sicurezza! Noi abbiamo trovato delle collusioni di appartenenti ai servizi di sicurezza, con delle imprese che lavorano per i servizi di sicurezza, che lavorano nel campo delle intercettazioni, che costruiscono caserme con appalti dati a trattativa privata per milioni di euro, noi stavamo lavorando su quello! Stavamo lavorando su quello e ci hanno bloccato perch? avevano le mani in pasta tutti loro! Questa ? la verit?.

Questa ? la verit? e adesso mi hanno pure dato l'opportunit? di dirla perch? essendo indagato io non sono pi? legato al segreto perch? mi devo difendere! Mi devo difendere con una procura che non ci azzecca nulla con la competenza, la procura di Roma, mi difender? alla procura di Roma.

Per? sicuramente la verit? verr? a galla! E non ci vogliono n? archivi n? dati perch? sono tre o quattro cose molto semplici. Le intercettazioni di Saladino utili saranno una decina, quando fu intercettato prima che De Magistris iniziasse le indagini, ma sono chiarissime! E l'attacco che viene fatto nei miei confronti parte esattamente dagli stessi soggetti che io avevo identificato la sera del diciannove luglio del 1992 dopo la strage di via D'Amelio, mentre vedevo ancora il cadavere di Paolo Borsellino che bruciava e la povera Emanuela Loi che cadeva a pezzi dalle mura di via D'Amelio numero diciannove dov'? scoppiata la bomba, le stesse persone, gli stessi soggetti, la stessa vicenda che io trovai allora la trovo adesso!

Ancora nessuno ha detto che io sono folle. Anzi, sar? pericoloso, terribile ma che sono folle non l'ha detto nessuno. Bene allora quello che io dico non ? la parola di un folle perch? io dimostrer? tutte queste cose. E questa ? l'occasione perch? ci sia una resa dei conti in Italia. A cominciare dalle stragi di via D'Amelio alla strage di Capaci. Perch? queste collusioni fra apparati dello Stato servizi segreti, gente del malaffare e gente della politica, ? bene che gli italiani comincino a sapere cosa ? stata."

beppegrillo.it

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Via d?Amelio: quella sentenza coperta dal silenzio

Colpo di spugna su uno dei pi? grandi misteri delle stragi mafiose del '92. L'agenda rossa di Paolo Borsellino, vista in via d'Amelio, scompare per sempre per una sentenza e nella disattenzione dei media. Palermo, 19 luglio 1992. Un uomo in abiti civili si allontana, a passo svelto, dall?inferno di fiamme di via D?Amelio. Tiene stretta una borsa di pelle. E? quella del giudice Paolo Borsellino, appena trucidato insieme agli agenti della scorta. Dentro la borsa c?? l?agenda rossa dalla quale il magistrato non si separava mai. Quelle immagini riprese dalle telecamere dei primi reporter giunti sul posto, hanno rappresentato, in questi lunghi 17 anni, la speranza di giungere a una verit? superiore, di capire quali interessi esterni alla mafia abbiano scatenato, due mesi dopo l?eliminazione di Giovanni Falcone, i macellai di Cosa nostra.

Ebbene, quella verit? non la conosceremo mai. Con una sentenza passata nel silenzio, praticamente ignorata da giornali e TG, con gli italiani, forse ipnotizzati dal festival di Sanremo o impegnati a sbirciare nel buco della serratura del Grande Fratello, la Corte di Cassazione ha passato il definitivo colpo di spugna sulle stragi che hanno cambiato il volto dell?Italia.

L?uomo che sottrasse dall?auto blindata di Borsellino quella borsa era il capitano dei carabinieri Giovanni Arcangioli, oggi colonnello. La suprema corte ha respinto il ricorso della Procura della Repubblica di Caltanissetta contro il proscioglimento dell?ufficiale. Non ci sar? un processo. Dunque, quelle immagini ? come se non fossero mai esistite. E perci? l?agenda rossa sulla quale Borsellino annotava riflessioni, intuizioni, notizie, ? un?invenzione.

Arcangioli si ? sempre difeso sostenendo di non aver mai preso l?agenda e che la borsa fu consegnata subito dopo. Un fatto ? certo per?: l?agenda non ? mai stata ritrovata.

Carico di rabbia e di amarezza il commento di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, un uomo coraggioso che ha speso questi 17 anni, alla ricerca della verit?. ?La giustizia ? morta ? dice ? e ogni volta che viene negata si rinnova quel massacro. E ci sono giudici che in questi anni sono stati eliminati senza bisogno di tritolo, quando hanno osato avvicinarsi ai fili scoperti della corruzione?.

Paolo Borsellino era a un passo dall?aprire la porta dei ?santuari? della mafia, quel terzo livello su cui si era rotto la testa prima di lui Giovanni Falcone.

Con la sentenza della Cassazione ? stata messa la pietra tombale sulla stagione delle stragi. E Borsellino ? sparito dall?agenda della nostra italietta.

Il 21 marzo prossimo a Napoli Libera, la gloriosa associazione fondata da Don Ciotti, terr? a Napoli la consueta giornata della memoria e del rispetto dedicata alle vittime della mafia e della camorra.

Quest?anno ci sar? un motivo in pi? per esserci e per ribellarsi al tentativo di oscurare persino i ricordi ?scomodi?.

Giuseppe Giulietti

http://temi.repubblica.it/micromega-online...a-dal-silenzio/

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Inviato (modificato)

Dopo Rutelli, Gasparri e Farina, la staffetta del mio linciaggio ? ripassata a Cicchitto

Dopo gli attacchi di Rutelli, di Gasparri e di Farina, la staffetta del mio linciaggio ? oggi passata oggi all?on. Fabrizio Cicchitto.

Proprio Cicchitto, forse tenendo fede alla sua prima "tessera", spinge la Procura di Roma ad agire contro di me, utilizzando ancora le colonne de ?il Velino? (vedi, in basso, il testo dell?agenzia delle 13:21).

Proprio da ?il Velino? - vedi caso ? sono partiti con significativa coincidenza temporale i primi attacchi nei miei confronti e nei confronti del dr. Luigi de Magistris, con l?agenzia delle 18:29 del 03-10-2007, puntualmente ripresa il giorno successivo da Paolo Pollichieni su ?Calabria Ora?, da Guido Ruotolo su "La Stampa" e da Renato Farina su "Libero" .

Proprio nei confronti di ben precisi giornalisti de ?il Velino? e di ?Calabria Ora? - sulla base di circostanziate dichiarazioni testimoniali e incontrovertibili riscontri documentali - erano stati indirizzati gli accertamenti del Pubblico Ministero de Magistris, poco prima che gli stessi giornalisti montassero la campagna mediatica contro l?indagine e contro chi la stava seguendo.

Quegli articoli ? dopo gli interessati tentativi di Mastella - hanno dato il destro al Procuratore Generale facente funzioni di Catanzaro (Dolcino Favi) per avocare l?indagine ?Why Not? al dr. Luigi de Magistris e poi revocarmi l?incarico di consulenza.

Proprio quegli articoli (con le falsit? sull'acquisizione dei tabulati del Presidente del Senato Marini, dei magistrati Spataro, Gennaro e Saviotti, del Vice Presidente del C.S.M. Mancino, dell?ex Ministro dell?Interno Amato, dell?ex Capo della Polizia De Gennaro e di tanti altri), infatti, sono stati citati (a pretesto) dal dr. Favi nel provvedimento di avocazione dell?indagine al P.M. de Magistris ed in quello di revoca della mia consulenza.

Frattanto Renato Farina (l?agente ?Betulla?) ? stato radiato dall?ordine dei giornalisti e, come premio per i suoi prodigi, designato dal PDL alla Camera dei Deputati, dove siede dal 29 aprile 2008.

Da membro della Camera, proprio il deputato Renato Farina (mi scuser?, ma mi riesce difficile chiamarlo ?Onorevole?), non a caso, oggi mi accusa di essere una ?spia? ed ha proposto una commissione di inchiesta contro di me. In poche parole ? come il bue che dice c****to all?asino.

Io ho molto rispetto del Parlamento e ancora di pi? ne ho del popolo italiano che lo ha eletto.

Per?, non posso non convenire con i tanti che la pensano come me che, se non vi fosse stato questo sistema elettorale con le designazioni e le cooptazioni nominative delle segreterie dei partiti, molti dei parlamentari farebbero ben altro nella vita, visto che non sarebbero nemmeno riusciti ad essere eletti negli organi di rappresentanza del condominio dei palazzi dove abitano.

A proposito delle cooptazioni elettorali mi ricordo ancora la meraviglia di mio figlio, quando a scuola ha appreso che Caligola aveva nominato senatore il proprio cavallo Incitatus.

Quando gli ho spiegato il sistema elettorale italiano mio figlio si ? finito di meravigliare per Caligola.

A parte l?assurdo di questo sistema elettorale, nella vicenda che mi riguarda molti sono stati costretti a far cadere la maschera e questo mi conforta (pi? della correttezza del mio operato) sulla fondatezza di quanto avevo accertato, che oggi coincide con la strategia di chi mi attacca.

Non si capisce, infatti, come e perch? in tanti hanno paura del mio lavoro, solo perch? nei procedimenti del dr. Luigi de Magistris non mi sono occupato dei soliti extracomunitari, di comuni rapinatori e di conclamati killer di mafia.

Per quanti oggi si accaniscono contro di me (per fortuna in pochi, in mala fede e pure molto interessati) io, addirittura, sarei un pericolo per la ?sicurezza dello Stato? e per la ?democrazia?.

Come ho detto mi difender? in tutte le sedi istituzionali da queste infondate accuse ad orologeria.

Intanto non posso consentire che continui questo linciaggio morale nei miei confronti ad opera di chi difende e rappresenta solo i biechi interessi dei soggetti nei confronti dei quali erano indirizzati i legittimi accertamenti ordinati da un Pubblico Ministero (il dr. Luigi de Magistris) nella pienezza delle sue funzioni giurisdizionali.

Al dr. Luigi de Magistris sono state scippate le inchieste e sono poi stati trasferiti i magistrati di Salerno che stavano solo cercando di far luce su questa vicenda e su collusioni istituzionali di gravit? inaudita (in parte disvelate anche dai miei tabulati, che in molti stanno cercando di nascondere all'attenzione dei magistrati che hanno la competenza funzionale ad utilizzarli).

E tutto questo qualcuno continua a chiamarla ?giustizia?। Gli stessi considerano ?democrazia? il modo attraverso il quale Farina Renato (alias ?Betulla?) ? entrato in Parlamento.

Su questi due aspetti mi permetto di avere delle idee diverse e fino a quando mi sar? consentito di esprimerle le manifester?, come sto facendo.

Si d? pure il caso che, nell?ambito di una significativa attivit? tecnica di riscontro nell?indagine ?Why Not?, mi stavo occupando proprio di Renato Farina prima che mi fosse revocato l?incarico dal dr. Dolcino Favi, per il suo articolo del 04-10-2007, con le strumentali falsit? sui tabulati, e per il tentativo di una intervista ?tranello? a Romano Prodi del febbraio 2006, che molto chiariva il "metodo Saladino?.

Anche questo ? bene che gli italiani vengano a saperlo, dopo tutto quello che ? stato detto sul mio conto e sul conto del dr. Luigi de Magistris.

Frattanto Mastella non perde occasione per recitare la parte della vittima. Dopo avere fatto cadere il governo Prodi e dato il via alle elezioni anticipate ed alla vittoria del centro destra, mette all?incasso la cambiale e si candida col PDL per le elezioni europee.

Poco mi importano i cambi di casacca del sen. Mastella e ancora meno le sue candidature.

Se qualcuno vuole la riabilitazione politica di Mastella lo faccia pure, ma se usa la pantomima dell'intercettazione del suo cellulare ha sbagliato numero.

Non posso consentire a Mastella, infatti, di fondare la sua campagna elettorale sul continuo linciaggio della mia persona, ponendosi addirittura come vittima di una persecuzione giudiziaria di una indagine (anche nei suoi confronti) che lui ha fatto di tutto per impedire.

A ben riflettere, forse, ha proprio ragione il sen. Gasparri sul fatto che io e il dr. Luigi de Magistris dovremmo essere immediatamente arrestati, portati in carcere e giudicati da una ?CORTE MARZIALE?.

In effetti, in uno Stato in cui i veri colpevoli non possono nemmeno essere processati dai Tribunali ordinari ? giusto che vengano carcerati (magari senza processo) coloro che hanno onestamente servito la Giustizia, nello strenuo tentativo di affermare il primato di una Legge ?Uguale per tutti?.

Gioacchino Genchi

(Testo dell'agenzia de "il Velino" delle 13:21 di oggi, 03-03-2009)

Roma, 3 mar (Velino) Genchi, Cicchitto: non escludo commissione ma si muova magistratura - ?Una commissione di inchiesta parlamentare sulle intercettazioni pu? essere uno sbocco e non la escludo a priori, mi auguro per? che nel frattempo la magistratura - che ha molti pi? elementi di quanti abbiamo avuto noi come Copasir - si muova?. Lo ha detto al VELINO il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, e membro del Copasir, a proposito dell?affaire Genchi.

(chi) 3 mar 2009 13:21

http://gioacchinogenchi.blogspot.com/

Modificato da CRAZEOLOGY

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Via d?Amelio: quella sentenza coperta dal silenzio

Colpo di spugna su uno dei pi? grandi misteri delle stragi mafiose del '92. L'agenda rossa di Paolo Borsellino, vista in via d'Amelio, scompare per sempre per una sentenza e nella disattenzione dei media. Palermo, 19 luglio 1992. Un uomo in abiti civili si allontana, a passo svelto, dall?inferno di fiamme di via D?Amelio. Tiene stretta una borsa di pelle. E? quella del giudice Paolo Borsellino, appena trucidato insieme agli agenti della scorta. Dentro la borsa c?? l?agenda rossa dalla quale il magistrato non si separava mai. Quelle immagini riprese dalle telecamere dei primi reporter giunti sul posto, hanno rappresentato, in questi lunghi 17 anni, la speranza di giungere a una verit? superiore, di capire quali interessi esterni alla mafia abbiano scatenato, due mesi dopo l?eliminazione di Giovanni Falcone, i macellai di Cosa nostra.

Ebbene, quella verit? non la conosceremo mai. Con una sentenza passata nel silenzio, praticamente ignorata da giornali e TG, con gli italiani, forse ipnotizzati dal festival di Sanremo o impegnati a sbirciare nel buco della serratura del Grande Fratello, la Corte di Cassazione ha passato il definitivo colpo di spugna sulle stragi che hanno cambiato il volto dell?Italia.

L?uomo che sottrasse dall?auto blindata di Borsellino quella borsa era il capitano dei carabinieri Giovanni Arcangioli, oggi colonnello. La suprema corte ha respinto il ricorso della Procura della Repubblica di Caltanissetta contro il proscioglimento dell?ufficiale. Non ci sar? un processo. Dunque, quelle immagini ? come se non fossero mai esistite. E perci? l?agenda rossa sulla quale Borsellino annotava riflessioni, intuizioni, notizie, ? un?invenzione.

Arcangioli si ? sempre difeso sostenendo di non aver mai preso l?agenda e che la borsa fu consegnata subito dopo. Un fatto ? certo per?: l?agenda non ? mai stata ritrovata.

Carico di rabbia e di amarezza il commento di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, un uomo coraggioso che ha speso questi 17 anni, alla ricerca della verit?. ?La giustizia ? morta ? dice ? e ogni volta che viene negata si rinnova quel massacro. E ci sono giudici che in questi anni sono stati eliminati senza bisogno di tritolo, quando hanno osato avvicinarsi ai fili scoperti della corruzione?.

Paolo Borsellino era a un passo dall?aprire la porta dei ?santuari? della mafia, quel terzo livello su cui si era rotto la testa prima di lui Giovanni Falcone.

Con la sentenza della Cassazione ? stata messa la pietra tombale sulla stagione delle stragi. E Borsellino ? sparito dall?agenda della nostra italietta.

Il 21 marzo prossimo a Napoli Libera, la gloriosa associazione fondata da Don Ciotti, terr? a Napoli la consueta giornata della memoria e del rispetto dedicata alle vittime della mafia e della camorra.

Quest?anno ci sar? un motivo in pi? per esserci e per ribellarsi al tentativo di oscurare persino i ricordi ?scomodi?.

Giuseppe Giulietti

http://temi.repubblica.it/micromega-online...a-dal-silenzio/

e bravo arcangino arcangiolo.....ora il tribunale onesto della repubblica degli onesti ha detto che ? onesto............

riprender? presto, dunque, ad ascoltare i cattivi........e a prendere le borse degli altri.....hoooo sia chiaro....? onesto....

lui l'ha ridata subito (a chi????)......senza manco sbirciare dentro....INTEGERRIMO E PARTE LESA....MA SARA' INTERISTA O ROMANISTA?

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e bravo arcangino arcangiolo.....ora il tribunale onesto della repubblica degli onesti ha detto che ? onesto............

riprender? presto, dunque, ad ascoltare i cattivi........e a prendere le borse degli altri.....hoooo sia chiaro....? onesto....

lui l'ha ridata subito (a chi????)......senza manco sbirciare dentro....INTEGERRIMO E PARTE LESA....MA SARA' INTERISTA O ROMANISTA?

La borsa di Paolo Borsellino va a prendere il caff?

arton4025-1236329923.jpg

Come vedete nella foto la borsa di cuoio del giudice Borsellino va in giro da sola tra le macerie di Via D?Amelio.

Probabilmente andava a bere un caff? per riprendersi dallo spavento. Sappiamo che successivamente ? ritornata, sempre da sola, al proprio posto sull?auto esplosa per i rilievi ufficiali. Secondo la giustizia italiana, infatti, le borse di cuoio dei giudici fatti saltare in aria dai traditori dello Stato godono di vita autonoma. La borsa di Borsellino, in particolare, riusciva ad aprirsi da sola ed i singoli oggetti presenti all?interno avevano la capacit? di uscire fuori.

Secondo alcune testimonianze attendibili, il giorno della strage una Agenda Rossa, nella quale Paolo Borsellino annotava particolari riservatissimi delle indagini, salt? fuori e preso un aereo si dilegu? per il mondo. In Italia esiste gente strana che non credendo a questa verit? assoluta voleva processare un tizio che si trovava accanto alla borsa. Sostenevano che fosse stato lui a prenderla e quindi a far sparire l?importantissima agenda. Come si vede chiaramente dalla foto questa ? una bugia: la borsa cammina da sola. Il tizio ? stato (giustamente) assolto. La sentenza sar? pubblicata dalle migliori riviste scientifiche.

http://www.agoravox.it/La-borsa-di-Paolo-B...llino-va-a.html

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Palermo, i Ros perquisiscono uffici e abitazione del superconsulente Genchi

Palermo, 13 mar.- (Adnkronos) - A quanto apprende l'ADNKRONOS i carabinieri del Ros, su disposizione della Procura della Repubblica di Roma, stanno perquisendo gli uffici e l'abitazione di Gioacchino Genchi, il superconsulente dell'inchiesta ''Why Not''. Gli uffici dove si sono recati i militari si trovano in piazza Principe Camporeale.

I carabinieri del Ros sono ancora negli uffici e nell'abitazione di Genchi, in piazza Principe di Campreale. Il superconsulente informatico si troverebbe in queste ore fuori Palermo.

Ad accogliere i carabinieri, che stanno eseguendo la perquisizione su mandato della Procura di Roma, ? stato uno stretto collaboratore di Genchi.

A quanto apprende l'ADNKRONOS, Genchi si troverebbe a Milano. Il superconsulente informatico starebbe facendo ritorno a Palarmo, dove ? in corso la perquisizione dell'ufficio e dell'abitazione.

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3102413257

LA VEDO TRISTE PER GENCHI.

:( :( :(

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questa assoluzione dimostra ancora una volta contro che giri potenti era finito il nostro Direttore

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LA VEDO TRISTE PER GENCHI.

:(:(:(

scommetto che lo incastreranno!

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Credo proprio di si.

Se non si sveglia qualche altro ramo pulito del paese e della magistratura, continueremo a vivere in una democrazia sospesa.

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? 2009-03-13 18:17

ARCHIVIO GENCHI:

PERQUISITA ABITAZIONE-UFFICIO GENCHI

PALERMO - La Procura di Roma ha disposto la perquisizione dell'abitazione-ufficio del consulente informatico Gioacchino Genchi, nell'ambito dell'inchiesta in cui ? indagato per abuso d'ufficio e violazione della privacy. La perquisizione, in piazza Principe Camporeale a Palermo, viene effettuata in questo momento dai carabinieri del Ros guidati dal colonnello Angelosanto.

ARCHIVIO GENCHI: FINALMENTE HANNO BUTTATO LA MASCHERA

Il consulente Gioacchino Genchi ? rientrato in serata a Palermo da Milano e si sta dirigendo verso il suo ufficio di piazza Principe di Camporeale, in cui ? in corso la perquisizione da parte dei carabinieri del Ros. "Finalmente - ha detto Genchi - hanno gettato la maschera".

Il decreto di perquisizione ? firmato dai procuratori aggiunti di Roma Achille Toro e Nello Rossi, titolari dell'inchiesta sul cosiddetto archivio Genchi, il megacontenitore di tabulati telefonici Secondo quanto si ? appreso, i carabinieri del Ros, giunti in mattinata insieme a dei loro tecnici, sono ancora al lavoro nella societ? del consulente, la Centro servizi informatici, dove ? presente anche il difensore di Genchi. Accertamenti sono stati compiuti anche nell'abitazione. Scopo della perquisizione, sempre secondo quanto ? stato possibile apprendere, quello di sequestrare tutti i dati sensibili raccolti nell'ambito dell'inchiesta Why not, e sui quali si ? gi? pronunciato il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. I carabinieri intendono anche individuare le procedure di elaborazione di questi dati.

PERQUISIZIONE SU SEGNALAZIONE PM MARSALA

La perquisizione effettuata oggi a Palermo dai carabinieri del Ros negli uffici del consulente Gioacchino Genchi, secondo quanto si ? appreso, trarrebbe origine da una segnalazione fatta ai magistrati romani dalla Procura di Marsala (Trapani). Genchi avrebbe effettuato verifiche nell'anagrafe tributaria di due persone risultate del tutto estranee agli accertamenti che stava conducendo.

Nell'anagrafe il consulente era entrato grazie a una password assegnatagli su richiesta dei pm marsalesi, ma - secondo quanto segnalato ai magistrati romani - si sarebbe occupato di due persone, una di Parma e l'altra di Milano, non coinvolte nei fatti oggetto dell'indagine. Il consulente aveva lavorato per la procura di Marsala, oggi guidata da Alberto Di Pisa, nell'inchiesta sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone, avvenuta a Mazara del Vallo l'1 settembre 2004.

GASPARRI, GENCHI ANCORA LAVORA? UNO SCANDALO - "C'? da augurarsi che risponda al vero la notizia diffusa dalle agenzie circa la perquisizione da parte dei Ros dei carabinieri nella abitazione e negli uffici di Gioacchino Genchi, il presunto consulente che ha devastato gli apparati di sicurezza italiani con attivit? palesemente illegali". Lo dice il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri che chiede "quale incarico ricopra attualmente Genchi e come mai il capo della polizia e direttore del dipartimento per la pubblica sicurezza, prefetto Manganelli, non lo abbia ancora sospeso dal servizio". "E' uno scandalo - sostiene Gasparri - che una persona del genere lavori ancora all'interno dello Stato ed ? una grave responsabilit? di chi tollera una cosa di questa natura. Mi auguro non solo che la perquisizione sia vera, ma che vengano distrutte le illegali banche dati accumulate da Genchi e che lo stesso venga portato nell'unico luogo dove merita di essere portato attualmente".

.penso

In effetti ora molti capiranno.

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INTERCETTAZIONI: GENCHI, FINALMENTE SONO USCITI ALLO SCOPERTO...

Palermo, 13 mar. - (Adnkronos) - "Finalmente sono usciti allo scoperto e hanno gettato la maschera...". Lo ha detto il consulente Gioacchino Genchi appena arrivato da Milano a Palermo nei suoi uffici di Palermo, dove e' in corso una perquisizione del Ros dei carabinieri. Genchi, che e' accompagnato dal suo legale, l'avvocato Fabio Repici, leggendo il provvedimento di perquisizione ribadisce con rabbia quali sono le contestazioni che gli vengono mosse.

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3104009190

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INTERCETTAZIONI: GENCHI, MI VOGLIONO DELIGITTIMARE PER INCHIESTE SU VIA D'AMELIO

Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - "Il motivo della mia delegittimazione nasce dalle inchieste sui mandanti esterni della strage di via D'Amelio in cui mori' il giudice Borsellino e gli agenti della sua scorta. Nell'inchiesta Why not, in cui ho collaborato con il procuratore De Magistris, ho ritrovato, senza volerlo, le stesse persone in cui mi ero imbattuto nelle indagini di Caltanissetta sui mandanti esterni di quella strage". Lo afferma Giocchino Genchi, l'esperto informatico indagato per abuso d'ufficio e violazione della privacy, in un'intervista al programma "Reality" che andra' in onda domenica, 15 marzo, alle 23.40 su La7.

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.3104543781

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Genchi: trascrizione dell?intervista da cui il servizio pubblicato su Left

Trascrizione integrale dell?audio rilasciato da Pietro Orsatti gioved? 12 marzo 2009. L?intervista a Gioacchino Genchi ? stata realizzata il 7 marzo

Intervista a Gioacchino Genchi: ?Adesso parlo io?

di Pietro Orsatti

Pietro Orsatti (PO): ?Il tuo lavoro non ? quello di intercettare qualcuno??

Gioacchino Genchi (GG): ?No, assolutamente.?

PO: ?Tu non hai mai messo una microscopia??

GG: ?No, assolutamente no. Guarda, io ho fatto una sola intercettazione telefonica in vita mia. Quando abbiamo cambiato casa ed avevo il telefono nello studio, in cucina ed in camera da letto. Io ero nello studio, dovevo fare una telefonata, ho alzato il telefono, ed ho sentito mia moglie che parlava con sua madre. Per? non ci ho capito nulla perch? parlavano in sloveno. Questa ? stata l?unica intercettazione fatta in vita mia. Ho chiamato subito il tecnico ed ho fatto cambiare l?impianto di modo che, anche a casa mia, se uno alzava il telefono, gli altri dovevano stare isolati. Se quella ? un?intercettazione quella si l?ho fatta, ma comunque non ci ho capito nulla perch? parlano in sloveno, perch? mia moglie ? di origine della minoranza slovena di Gorizia?.

PO: ?Tu ti sei ritrovato a dover fare un incastro fondamentalmente di dati telefonici ed utenze e questo tu non lo fai solo per WHY NOT, tu lo fai da decenni.?

GG: ?Si da sempre. ? molto semplice, te lo riepilogo in due battute. Parliamo di WHY NOT ovviamente e non di altre indagini di de Magistris, perch? io questo lavoro a Catanzaro lo facevo gi? da diversi anni prima in processi di mafia ed omicidio con sentenze che hanno dato ergastoli per stragi, facendo esattamente le stesse cose, anzi forse facendo qualcosa di molto di pi? in termini di acquisizione di dati e di intercettazioni.

L?indagine WHY NOT non aveva nessuna intercettazione. De Magistris non ha fatto intercettazioni n? sapeva di disporne tanto che quando mi ha conferito l?incarico ? leggi bene la relazione che io ho fatto a Salerno sulla presunta acquisizione del tabulato del cellulare di Mastella ? nel conferimento dell?incarico di de Magistris non ? stato inserito di analizzare ed incrociare le intercettazioni ed i tabulati, perch? de Magistris non sapeva quando mi ha dato l?incarico che avrebbe acquisito le intercettazioni. Dopo che mi dato l?incarico, eravamo a fine marzo, de Magistris ha acquisito dalla procura di Lamezia, dei carabinieri si sono presentati da lui ed hanno detto ?dottor de Magistris, anni fa noi abbiamo intercettato Saladino in un?indagine per delle minacce che aveva subito e ci sono delle intercettazioni importanti?. Quindi il conferimento dell?incarico ? gi? il primo atto importante con i quesiti che sono gli stessi quesiti che da pi? di vent?anni io ricevo da tutti i magistrati d?Italia, compresi i magistrati che siedono e si sono seduti al consiglio superiore della magistratura,. Quindi se de Magistris deve essere sanzionato perch? quei quesiti sono debordanti, illeggittimi etc, bisogna annullare tutte le sentenze di ergastolo che sono state date sulla base di quegli incarichi e bisogna punire tutti i magistrati d?Italia, giudici, pubblici ministeri, presidenti di Corte d?Assise, magistrati che sono ancora in Cassazione e che sono pure alla Procura Generale della Cassazione e che mi hanno dato lo stesso identico quesito e lo stesso identico incarico. L?incarico ripeto non prevedeva di analizzare le intercettazioni telefoniche perch? le intercettazioni di Saladino sono sopravvenute al processo WHY NOT, sono arrivate dopo. Le intercettazioni di Saladino mi sono state consegnate da de Magistris quando ? venuto a Palermo ed abbiamo avuto una riunione di due giorni (19-20 aprile 2007) a venti-trenta giorni dal conferimento dell?incarico, ed abbiamo fatto una riunione operativa in cui dovevamo trattare altri temi ed alla quale hanno partecipato Woodcock, un ufficiale di polizia giudiziaria di Woodcock, il dottor de Magistris ed il consulente finanziario, il dott. Sagona, un ispettore in pensione della Banca d?Italia. Abbiamo parlato di tutto tranne che di Mastella, di Saladino e dell?indagine WHY NOT perch? la riunione atteneva ad altri ambiti di collegamento investigativo con le indagini di Woodcock sulla massoneria in particolare. Questo ? forse il punto che ha preoccupato. Di questo comunque ne parliamo dopo.

Quando ? venuto de Magistris mi ha portato queste intercettazioni che noi abbiamo trattato nelle settimane successive. Quando abbiamo acquisito i tabulati io ho scritto fino alla noia nelle relazioni successive che bisognava chiedere l?autorizzazione al parlamento per le intercettazioni e per i tabulati dei parlamentari di cui frattanto erano state individuate le utenze. Noi potevano individuare le utenze dei parlamentari che avevano un telefono intestato a loro. Per esempio Prodi aveva un telefono intestato a Romano Prodi che non ? stato acquisito perch? Prodi era parlamentare. Il senatore di Pietro aveva un telefono intestato ad Antonio di Pietro di cui non si potevano certamente acquisire i tabulati.

Ma se un parlamentare utilizza dei telefoni che saltano da una societ? ad un ente ad un ministero e poi un altro ministero e poi alla Camera e poi al Senato, se un parlamentare non utilizza i telefoni a s? intestati e cambia sedici apparecchi con la stessa SIM e la stessa SIM la cambia sei volte intestandola da una parte all?altra, come si fa a stabilire che ? un parlamentare? Aggiungo che se un parlamentare attiva a nome proprio decine di schede come ? successo per un altro parlamentare di cui sono stati acquisiti i tabulati e le proprie schede vengono date a diverse persone e magari le stesse schede le troviamo in una dinamica di un duplice omicidio, la protezione va a quel parlamentare ma non pu? essere estesa a tutti i soggetti, i portaborse, i colleghi di studio, gli avvocati - e forse anche non avvocati ? dello stesso parlamentare che ricevono le schede ed usano le schede intestate al parlamentare.

Poi si dice nel rapporto del ROS falsamente che la scheda era intestata alla Camera dei deputati mentre non ? vero. La scheda era intestata al dipartimento dell?amministrazione penitenziaria e non solo era cambiata l?intestazione ma era pure cambiata l?azienda telefonica da TIM a WIND e poi da WIND a TIM di nuovo, quindi era una confusione ed era impossibile stabilire se non si faceva il tabulato di chi era quel cellulare che ? stato acquisito per ragioni assolutamente diverse. ? stato acquisito perch? risultavano dei contatti telefonici nel range delle intercettazioni, quando gi? sapevamo solo il periodo delle intercettazioni, mentre il cellulare di Saladino si muoveva a Roma ed aveva altri tipi di contatti telefonici prima e dopo che erano gi? stati rivelati come di interesse. Quindi si ? acquisito immediatamente il tabulato per non perdere il tempo pregresso. Perch? qual ? il punto di partenza? La test dott.ssa Caterina Merante ha riempito decine di pagine di verbali in cui ha fatto tutta una serie di dichiarazioni che riguardavano una serie di soggetti e di fatti molto gravi con collusioni istituzionali che andavano dai servizi di sicurezza alla politica al giornalismo al mondo degli affari, dell?imprenditoria, della finanza, delle forze di polizia, della guardia di finanza, della polizia di Stato, del ministero dell?interno. Queste dichiarazioni dovevano essere riscontrate. Le dichiarazioni della Merante sono della primavera del 2007 ? iniziano a fine marzo ? e riguardano fatti precedenti risalenti ai primi anni 2000. Quindi noi avevamo 24 mesi di tempo per prendere i tabulati. Ecco quindi l?esigenza di acquisizione immediata dei tabulati senza poter eseguire quelle verifiche che, quand?anche fossero state fatte, le acquisizioni sarebbero state legittime. Il ROS dice ?Genchi si doveva fermare - e lo stesso dice Rutelli - perch? quel cellulare era intestato alla Camera dei deputati?. Ma il ROS non dice che fra le stesse acquisizioni diversi mesi dopo, quando io avevo gi? individuato che quel cellulare era di Mastella ed avevo scritto al Pubblico Ministero che bisognava chiedere l?autorizzazione al Parlamento. Ma non solo, avevo anche scritto che bisognava chiedere l?autorizzazione al Parlamento anche per le intercettazioni indirette perch? cos? diceva la legge Boato. Io non sapevo che di l? a qualche settimana la Corte Costituzionale avrebbe dichiarato illegittime quelle norme della legge Boato che prevedevano l?impossibilit? di utilizzare le intercettazioni indirette dei parlamentari. Quindi (questo era, ndr) il mio scrupolo, il mio zelo istituzionale e la mia perfetta conoscenza delle norme e tutela del mio lavoro e del lavoro del PM. Basta leggere le relazioni che il ROS guarda caso non ha citato. Perch? ha dato alla procura generale, che se l?? chiesto perch? era su commissione il lavoro fatto, e poi al COPASIR e poi alla procura di Roma, una rappresentazione totalmente alterata della realt??.

PO: ?Ma perch? il ROS ha puntato te e perch? su WHY NOT??

GG: ?Probabilmente si sono voluti pulire il coltello perch? io dal 1989 mi imbatto in delle porcherie fatte dal ROS?.

PO: ?Quindi ? qui la vicenda, chiamiamola il conflitto tra una parte dello Stato ed un?altra.?

GG: ?Io ritengo che abbiano voluto colpire me ben oltre la mia funzione di consulente dell?autorit? giudiziaria per quello che io rappresento, ho rappresentato, per quello che io ho fatto in passato e per quello che ? stato il mio ruolo anche all?interno della Polizia di Stato.?

PO: ?Tu rappresenti te stesso ed il tuo lavoro.?

GG: ?Io rappresento me stesso, il mio lavoro ed una massa enorme di persone per bene con le quali io ho lavorato, compresi ufficiali e sottoufficiali del ROS, magistrati e funzionari di Polizia.?

PO: ?Raccontiamola questa storia?.

GG: ?Nell?89 c?? l?attentato all?Addaura ed iniziano una serie di sospetti?.

PO: ?L?attentato all?Addaura ? quello della bomba che poi dicono che non era una bomba.?

GG: ?I sospetti si materializzano poi nel ?92 allorch? viene riferito ai magistrati di Caltanissetta e prima ai magistrati di Palermo da un maresciallo dei carabinieri, un artificiere, che il congegno esplosivo sarebbe stato consegnato a un funzionario di polizia che si trovava presente sul posto. Io immediatamente con La Barbera svolgo degli accertamenti che riguardavano questo funzionario di polizia che gi? per la verit? era indicato per la sua amicizia con Contrada e per alcuni suoi rapporti che aveva avuto a Palermo con (qualcuno, ndr) di molto sospetto e dimostro che quel funzionario di polizia non avrebbe mai potuto ricevere quel congegno che viene maldestramente fatto eplodere e brillare e non consente di stabilire chiaramente come era stato congegnato effettivamente quell?attentato e se si trattava di un vero attentato o se voleva essere solo un?intimidazione. Io dimostro che quel funzionario si trovava in tutt?altra sede in quel momento. Questo maresciallo dei carabinieri ? stato condannato per false dichiarazioni al pubblico ministero.

Poi le occasioni per aver lavorato sulla trattativa e per essere stato messo anche da parte, io e La Barbera, quando stava per arrivare l?onnipotenza, diciamo, del ROS a Palermo che avrebbe assicurato, come ha assicurato, grandi successi, come li ha fatti i successi. Sicuramente la cattura di Riina ? stato un grande risultato. Per? se si fossero fatte pure le indagini sul covo di Riina, io mi preoccupo di pi? di come ci si ? arrivati alla cattura di Riina e possibilmente del fatto stesso che Riina sia stato reso latitante per tanti anni. Perch? vedi le catture sono certamente un successo dello Stato ma sono allo stesso tempo un successo dello Stato che dimostra l?insuccesso o le connivenze dello Stato per tutto il tempo in cui i latitanti, poi catturati, sono rimasti tali. Plaudire a chi ha catturato Provenzano quando ormai si trovava in uno stato quasi larvale ? certamente giusto perch? ? il risultato di un?attivit? di intelligence di poliziotti che hanno dato la vita e sacrificato affetti?.

PO: ?? la fine di un percorso diciamo?.

GG: ?Per? io mi chiedo se in uno Stato che si rispetti e che si chiami tale con la S maiuscola possa essere consentito che un soggetto di quel genere possa restare per pi? di quarant?anni latitante. E? veramente un assurdo pensare a questo e che poi venga trovato sotto casa a mangiare ricotta e cicoria solo perch? si seguono un paio di mutande. Io non penso che Provenzano si sia cambiato le mutande solo quella volta negli ultimi quarant?anni. Penso che se le sia cambiate altre volte o qualcuno gliele lavava pure queste benedette mutande, no??

PO: ?Ti faccio una domanda. Ritorniamo al ?92. Il ?92 ? un anno cruciale per la Repubblica italiana. Sei d?accordo??

GG: ?Si, per? le cose cruciali del ?92 nessuno le dice. Tutti parlano di quello che c?? dopo le stragi e nessuno dice quello che c?? prima. Nel ?92 ci sono due attacchi concentrici al sistema politico: uno viene (dalle inchieste su, ndr) tangentopoli e dalla procura di Milano e da altre autorit? giudiziarie che seguono, alcune bene altre meno bene alcune addirittura male, l?esempio ed il metodo investigativo della procura di Milano ed (un altro, ndr) che viene da un Presidente della Repubblica che inizia a picconare il sistema di cui aveva fatto parte e che lo aveva generato e che si chiama Francesco Cossiga. Si tratta di un Presidente della Repubblica che ? giunto al limite del suo mandato ed inizia a togliersi tutti i sassolini dalle scarpe e che fa, oggi si direbbe, ?outing?. Un Presidente della Repubblica che viene attaccato concentricamente e viene messo pure in stato di accusa con l?impeachment ed ? costretto a dimettersi. Ed ? costretto a dimettersi perch? c?? un qualcuno che in Italia vuole accelerare, c?? un qualcuno che probabilmente gi? studiava od era in pantaloncini corti e si allenava, come accade per i giocatori che sono in panchina, per prendere le redini dell?Italia. E magari per prendere le redini dell?Italia avrebbe voluto pure utilizzare i percorsi dell?autorit? giudiziaria, strumentalizzare alcune inziative ed inchieste giudiziarie. Ma ? ancora presto per parlare di questo. I dati sono questi: un Presidente della Repubblica viene fatto dimettere e la strage di Capaci avviene mentre si sta votando l?elezione del Capo dello Stato interrompendo quello che ? il corso che quel Parlamento di inquisiti e tutto quello che vogliamo, comunque un Parlamento eletto, si stava dando con la proposta di un altro ben diverso Presidente della Repubblica. Questi sono i fatti di cui pochissimi parlano?.

PO: ?Nello stesso momento ci sono alcune aziende che cominciano a muoversi?.

GG: ?Di questo non voglio parlare?.

PO: ?Per? tu ti ritrovi in quel momento ad essere vice-questore a Palermo.?

GG: ?No io in quel momento ero appena appena commissario. Io sono entrato in polizia nel marzo dell?86 e nel ?92 ero commissario capo da poco. Dirigevo la zona telecomunicazioni per la Sicilia occidentale ed in concomitanza delle stragi Parisi mi volle affiancare un ulteriore incarico operativo di direzione del nucleo anticrimine, cio? un gruppo di una sessantina di poliziotti dotati di autovetture velocissime, di armamento e di equipaggiamento per eseguire immediatamente dei blitz e dei controlli, quindi un?attivit? operativa. Infatti sono stati i miei ragazzi a trovare nella collinetta di Capaci il famoso bigliettino con il numero del telefonino del responsabile SISDE di Palermo ?NECP300 portare in assistenza?. Vedi caso NECP300 ? lo stesso telefono che noi trovammo poi clonato ad Antonino Gio? e La Barbera nel covo di via Ughetti dopo la cattura che fu fatta grazie ad un?operazione di intelligence della Procura della Repubblica di Palermo, dai magistrati Lo Voi e Pignatone.?

PO: ?Quindi il 19 luglio tu ti ritrovi un paio di ore dopo??

GG: ?No, un po? prima. Sono andato in via D?Amelio con il mio autista che ancora si ricorda, ci guardiamo mentre ancora le macchine erano in fiamme, Borsellino ancora fumava per terra, i pezzi di Emanuela Loi cadevano dalle pareti, dall?intonaco del palazzo, e certamente l? era scoppiato un ordigno che non poteva essere stato azionato sul posto. Perch? se fosse stato azionato sul posto chiunque??

PO: ?Sarebbe stato come minimo ferito o mutilato?

GG: ?No, sarebbe stato un attentato kamikaze e l? non erano stati trovati dei morti se non dei poliziotti e Borsellino. ? da escludere che gli stessi poliziotti si siano fatti essi stessi un attentato, e non poteva essere nei palazzi adiacenti perch? sarebbe stato travolto dall?onda d?urto. Le modalit? dell?acceleramento nella posa della macchina hanno pure escluso che ci potesse essere un effetto ritardato, cio? che si preme e scatta dopo 5 secondi, perch? c?? stata l?osservazione diretta di Paolo Borsellino che ? uscito dalla macchina, si ? avvicinato al citofono e la macchina era messa proprio all?ingresso del cancelletto di via D?Amelio e quindi ? stata quasi collegata all?impulso del citofono.?

PO: ?C?? un unico punto.?

GG: ?Guardando e considerando che tutta la parte montuosa dell?altura di Monte Pellegrino ? inaccessibile eccetto le strade, da cui non si poteva certamente mettersi sul ciglio della strada ed aspettare che Borsellino arrivasse, ho realizzato due ragionamenti. Uno deve essere stato fondamentale l?elemento informativo, quando Borsellino sarebbe andato l?, perch? tieni conto che non ci si pu? appostare con il joystick in mano per aspettare per mesi e giorni che arrivi Borsellino, qualcuno te lo deve pure dire quando Borsellino sta arrivando. Due ci vuole un punto di osservazione: siccome in via D?Amelio era stata fatta anche l?intercettazione del telefono dell?abitazione per carpire questi elementi informativi e siccome l?intercettazione abusiva poteva essere eseguita solo in un ambito ristretto, non poteva essere eseguita da Londra o da Milano o da Bruxelles, doveva necessariamente essere eseguita da un ambito molto ristretto ? allora abbiamo ipotizzato a questo punto che ci fosse un?unica postazione di ascolto clandestino e di avvistamento. Poi abbiamo anche riflettuto su una cosa importante: Borsellino andava da decenni a villeggiare a Villagrazia di Carini, dove si poteva uccidere pure con la fiocina di un fucile subacqueo perch? andava l? e prendeva il bagno. Infatti aveva il costume blu da bagno di TERITAL nella borsa che si ? sporcata per l?incendio della macchina ma che era intatta. Si trattava di una borsa in pelle marrone al cui interno c?erano il costume e la batteria di un cellulare MICROTAC, la batteria quella doppia, batteria che poi i familiari donarono al fidanzato della figlia e che ha utilizzato fino a qualche anno fa. Per dire come quell?incendio non ha distrutto la macchina di Borsellino, non ha distrutto la borsa, non ha distrutto la batteria che ? di per s? infiammabile. L?unica cosa che si ? infiammata forse perch? era rossa ? l?agenda che non si ? pi? trovata. ?

PO: ?Ma questa borsa che passeggia per via D?Amelio (incomp) in quei momenti? quel video ? impressionante.?

GG: ?Certamente quel video c??. Magari forse la contestazione di furto mi ? sembrata pure a me un po? eccessiva, per? insomma io non so se le cose che ha detto l?ufficiale ? io non le ho lette, non conosco gli atti - siano perfettamente aderenti al vero. Quindi probabilmente la contestazione di furto non ci sta come ? stato correttamente osservato anche dalla Cassazione, per? certamente c?? una grossa discrasia di una borsa che conteneva un?agenda e di un?agenda che non si ? pi? trovata. Non solo, ? tutto l?elemento acceleratore della strage dietro questa agenda che sparisce con il tentativo di cancellare gli ultimi giorni di vita di Borsellino. Se poi vai a considerare quando ? stata rubata la macchina, la 126 utilizzata per la strage,??

PO: ?Tu ad un certo punto ti ritrovi l?, Castello Utveggio, capisci che sono circolate??

GG: ?Guardo io ti leggo quello che ho gi? dichiarato in un?intervista che poi ? stata per esigenze (tecniche, ndr) tagliata a proposito della vicenda Castello Utveggio e della vicenda Spatuzza. Tieni presente che dopo la creazione dei gruppi Falcone-Borsellino io li lascio a maggio 2003.?

PO: ?Lasci o te li fanno lasciare??

GG: ?No no lascio (incomp). Sono stato io ad andarmene, non ? assolutamente vero che mi la fanno lasciare, sono stato io volontariamente ad andarmene. Questo risulta nei processi, non ? stato smentito, c?? la mia nota con la quale io rientro in servizio.?

PO: ?Perch? c?? un po? di pubblicistica che dice che sei stato allontanato, tu sei stato trasferito un periodo.?

GG: ?No, io sono stato trasferito nell?ottobre precedente quando ci fu il tentativo di allontanare me e poi La Barbera. Anche La Barbera fu trasferito. Ed i gruppi nascono perch? la dott.ssa Boccassini ed il dott. Cardella in particolare si impongono sul ministero dell?interno e devo dire anche Tinebra, perch? queste risorse investigative e queste persone ? in particolare il dott. La Barbera, io e basta ? potessimo rioccuparci delle indagini. Perch? dopo che apriamo il fronte sui servizi, in particolare dopo che apriamo il fronte su Contrada perch? sia chiaro, noi siamo stati trasferiti. Ma non era tanto un trasferimento mio e di La Barbera ma lo smantellamento di una struttura della Polizia di Stato perch? tutto doveva passare in mano al ROS. Questo ? il disegno ancora pi? perfido di questa scelta che in quel momento fu fatta?.

PO: ?Ma che cosa gli hai fatto ai ROS, che cosa gli hai toccato? C?? un pezzo del ROS che comunque ti ha puntato.?

GG: ?Si sicuramente?

PO: ?Non del ROS, dell?arma dei carabinieri.?

GG: ?No guarda l?arma dei carabinieri lo escludo tassativamente perch? l?arma dei carabinieri ? fatta di persone serie. Il pericolo ? fatto da persone che entrano ed escono dai servizi di sicurezza e dal ROS e che in questi vari passaggi si dimenticano intanto di essere dei carabinieri. Perch? ? normale e fisiologico che una persona della Polizia possa andare nei servizi di sicurezza, alla DIGOS, all?UCIGOS, allo SCO e poi rientrare e fare il questore o qualunque cosa. Per? la cosa importante ? che questo poliziotto o carabiniere che transita che possa andare pure al RIS, alla territoriale, comandare una compagnia, poi comandare un reparto operativo, poi andare al ROS etc, ?sto carabiniere o ufficiale dei carabinieri non deve mai dimenticare di essere un carabiniere e di avere giurato fedelt? allo Stato in quanto carabiniere. Perch? se dimentica questo allora comincia ad essere molto pericoloso?.

PO: ?Ma ? una questione politica??

GG: ?Eh s?, ? una questione politica. Io mi occupo di queste indagini con de Magistris e tolgono de Magistris, tolgono me ed affidano tutto al ROS ed il ROS combina il pataracchio che ha combinato secondo me anche in danno dei magistrati di Catanzaro perch? Iannelli non ? colui che ha avocato l?indagine. Iannelli ? colui a cui ? stata prospettata una rappresentazione totalmente falsa di quelle indagini illegali che il ROS ha fatto su de Magistris e su di me. Io vado da Mentana e Mentana subito dopo la mia trasmissione viene cacciato. Viene messo un nuovo conduttore di MATRIX che la prima trasmissione che fa ? con Mori del ROS. Un bravo giornalista, Nicola Biondo, fa un?inchiesta sul ROS sull?Unit? e qualche giorno dopo stavano per chiudere l?Unit?. Io adesso non vorrei per? comincia ad esser molto preoccupante. Qui il vero problema ed io l?ho scritto nel mio blog ? l?attuazione della direttiva Napolitano. Io mi augurerei che Napolitano, che ha fatto quella splendida circolare che voleva evitare concentramenti di potere e di informazione su questi organi di Polizia che operano all?esterno dell?ambito istituzionale e giurisdizionale dello Stato, se non ha avuto la forza di farla valere come ministro dell?interno quantomento abbia la forza di farla valere come Presidente della Repubblica?.

PO: ?Prima facevi un accenno alla massoneria.?

GG: ?La massoneria oggi bisogna porla in una dimensione diversa da come siamo stati abituati. Io mi sono occupato in numerosissime occasioni di indagini sulla massoneria ed ho realizzato una conclusione. Sono state fatte intercettazioni, sono state fatte perquisizioni e per i ricordi che ho io tutti i soggetti a cui sono stati trovati i paramenti massonici, i grembiulini, sono stati sempre prosciolti alla fine delle indagini. Magari c?erano condotte riprovevoli dal punto di vista morale e politico per? di reati nemmeno l?ombra. Il vero problema ? invece quando i grembiulini non si trovano, i cosiddetti affiliati all?orecchio. I veri problemi non sono le singole logge, che poi tra l?altro sono sempre in lite tra di loro, i veri problemi sono quando queste logge vengono aggregate e si autoaggregano anche senza volerlo per la sola volont? di chi sta facendo le indagini. Ritengo che in questo de Magistris e nel mio piccolo forse anche io abbiamo avuto il primato di aggregare delle logge e delle consorterie massoniche o paramassoniche che possono poi anche chiamarsi Compagnia delle Opere o Opus Dei. Qualcuno quando pensa alla massoneria pensa solo ai compassi, solo a Gelli, pensa solo ad una cosiddetta massoneria laica. Io vi invito a leggere il libro di Pinotti, quello che c?? sull?Opus Dei e vi assicuro che esce fuori un quadro di Gelli persino quale campione di democrazia al cospetto di quelle che emerge dall?Opus Dei, se sono vere le cose che sono scritte in quel libro?.

PO: ?Quindi questa componente continua ad esistere, si parla addirittura di nuove possibili logge coperte.?

GG: ?S? sono tutta una serie di aggregazioni e sub-aggregazioni che ormai utilizzano internet e non utilizzano pi? le regole della tessera, del numero e del codice e che utilizzano un sistema di accordi trasversali specie con la frantumazione dei partiti e delle ideologie, con il valere degli accordi trasversali dei sistemi degli inciuci che partono dal mondo della politica per arrivare a quello della finanza passando e controllando totalmente il mondo dell?informazione. ? evidente che in una situazione di questo genere specie se questi soggetti apparentemente disgiunti vengono attaccati contemporaneamente ? chiaro che si uniscano. Infatti l?unisono anche parlamentare degli attacchi che si sono avuti all?attivit? ed al lavoro del dottor de Magistris ed in particolare al mio con una mistificazione di numeri e nomi senza uguali che ha lasciato persino di stucco alcuni parlamentari. Io ovviamente non posso dire chi ma io sono stato contattato da diversi parlamentari che sono rimasti assolutamente stupiti di quello che ? accaduto. Non riuscivano a capire il come ed il perch?. Il come ed il perch? sta nel fatto che pochi ma buoni si sono uniti ed hanno orchestrato l?inciucio?.

PO: ?Davvero pochi??

GG: ?Fortunatamente si, sono pochi ma buoni nel senso di peggiori?.

PO: ?Cio? che controllano comunque il sistema informativo?.

GG: ?Si, controllano il sistema informativo ed hanno cercato di controllare il sistema parlamentare. Per? secondo me non ci sono riusciti.?

PO: ?Dici che qualche anticorpo c?? ancora??

GG: ?Si io credo che il nostro Parlamento e la nostra politica abbiano dei grossi anticorpi.?

PO: ?Ma Mentana si ? auto (incomp.)? Aveva gi? lanciato dei segnali. ?

GG: ?Mentana ? stato un incontro-scontro interessante. Io non conoscevo Mentana, mi trovavo alla redazione della Sciarelli, a CHI L`HA VISTO, e stavamo per andare in trasmissione. Mi ha chiamato un mio amico che ? un regista della Sciarelli dicendomi che un suo amico che ? un regista che lavora con Mentana voleva contattarmi e voleva sentirmi perch? Mentana voleva fare una puntata di MATRIX con me. Contemporaneamente mi ? giunto un messaggino di Mentana sul cellulare. Ci siamo sentiti, io gli ho dato la disponibilit? e gli ho detto se aveva bisogno di qualche argomento. Mi ha detto che pensava a tutto lui e che stava organizzando. Gli ho chiesto allora di sapere cosa stava organizzando anche per prepararmi e mi ha detto che era tutto a sorpresa e non poteva dirmi nulla. Io non ho insistito anzi ho apprezzato la seriet? di un giornalista che voleva lavorare sull?elemento sorpresa anche per animare la trasmissione. Quindi mi ha invitato per il pomeriggio successivo per andare agli studi e registrare la trasmissione. A questo punto ho detto no: io vengo con piacere ed accetto qualunque tipo di sfida con lei visto che sar? certamente una sfida da come si sta palesando per? io vengo in trasmissione solo a condizione che la trasmissione sia in diretta. Mi ha detto: ?Ma dai che facciamo tardi, cos? poi la vediamo in TV e magari stiamo assieme la sera.? Io ho detto: ?No, mi dispiace Mentana, ma io non vado in trasmissioni registrate.?

PO: ?E lui ha accettato??

GG: ?Lui ha accettato ed ha detto ?non c?? problema. Anzi cos? abbiamo pure un po? piu? di tempo per preparare i servizi e lavoriamo meglio anche nel pomeriggio?. Io non so che tipo di permessi abbia chiesto lui per? certamente lui voleva fare una trasmissione per rilanciare il presidente del consiglio. Lui probabilmente era andato sotto con l?intervista a Di Pietro e Saviano ma con la mia si voleva riprendere perch? c?era un cartellone enorme che mi sono sentito male quando sono entrato in quello studio e nel vedere quella gigantografia con le dichiarazioni del presidente del consiglio. Tra l?altro mi ha anche fatto dire prima quello che io avevo gi? anticipato e cio? che secondo me Berlusconi era stato probabilmente depistato quando ha detto ?il pi? grande scandalo? perch? io l?ho sentito quando lui in un?intervista per strada aveva detto ?se sono vere le cose che riportano i giornali?, perch? lui non era stato in consiglio dei ministri o al copasir e non aveva sentito i servizi, ma si trovava in Sardegna dove forse qualche entit? dei servizi c?? pure quantomeno quelli che stavano costruendo alla Maddalena e di cui mi stavo occupando, per? Berlusconi non aveva modo di avere informazioni in tempo reale ed ha rilasciato una dichiarazione di assoluta gravit?. Ma io che non ritenevo di avere un fatto personale con Berlusconi anche perch? devo dire con tutta onest? che dall?indagine WHY NOT Berlusconi non era assolutamente emerso e forse questo ? stato questo il guaio perch? se fosse emerso avremmo trovato pi? solidariet? quantomeno nella magistratura associata ed invece questo non c?? stato. Quindi il presidente Berlusconi si ? scagliato diciamo contro di me. Allora Mentana dopo che io difendo il presidente Berlusconi nel senso di dire ?secondo me il presidente Berlusconi ? stato informato male?, io non posso prendermela con chi ha solo avuto la leggerezza nel riferire al presidente del consiglio un?informazione appresa dalla stampa - infatti io sono un uomo dello Stato e mi tocca difendere il presidente del consiglio indipendentemente dal fatto se l?ho votato o meno ? e Mentana mi lancia subito dopo il servizio di Berlusconi che non parlava per strada con gli stessi giornalisti a cui aveva detto le cose che avevo sentito io ma il comizio che aveva fatto dentro un teatro nel quale non aveva assolutamente parlato dei giornali e se sono vere le cose che hanno riportato i giornali ma ha dato per scontato che io avevo intercettato tutti gli italiani. Quindi tra l?altro se avessi intercettato tutti gli italiani avrei intercettato lui e quelli e quelle che parlavano con lui. Quindi avrei avuto quelle famose intercettazioni che molti mi hanno chiesto quando lui ha detto ?se esce una mia intercettazione io lascio l?Italia? io sono stato tempestato di telefonate ?Genchi tira fuori le intercettazioni di Berlusconi perch? cos? facciamo bingo?. Io ho detto mi dispiace ma con tutta la buona volont? io il presidente Berlusconi non l?ho intercettato ma non solo: io non ho intercettato nemmeno le gentili signorine che si sarebbero intrattenute al telefono con il presidente Berlusconi. Con tutto quello che posso fare per l?Italia io vi posso portare intercettazioni mafiose, di assassini, di criminali, degli amici di Saladino che sono in Parlamento ma il presidente Berlusconi purtroppo in questo non c?entra perch? se ci fosse entrato forse i destini della nostra indagine forse sarebbero stati diversi. Per? Berlusconi insomma certamente non devo insegnargli io come fare il presidente del consiglio, lui si avvale delle sue fonti informative ed io gli auguro di avere buoni risultati. Per? io devo dire una cosa: devono stare molto attenti a queste sirene che girano attorno ai palazzi. Un grande generale scrisse che un esercito che fonda le sue forze sull?arruolamento dei traditori vincer? le prime battaglie ma perder? sicuramente la guerra?.

http://www.agoravox.it/Genchi-trascrizione-dell.html

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