ROMA - All'una in punto si è sciolta la camera di consiglio e i giudici della terza sezione penale della Corte di Cassazione hanno iniziato a leggere il dispositivo. Moggi prescritto per l'imputazione di associazione a delinquere, mentre viene annullata la sentenza per due frodi sportive perché il fatto non sussiste. Giraudo prescritto per associazione a delinquere. Bertini, Dattilo e Mazzei assolti perché il fatto non sussiste. Rigetto del ricorso per De Santis per il quale viene confermata la condanna. Inammissibili i risarcimenti civili. Rinvio al giudice civile competente per l'eventuale risarcimento della Figc.
LUNGA GIORNATA - Quasi sei ore di camera di consiglio, iniziata intorno alle 19.15 e finita all'una. Non è stata una decisione facile per i giudici della terza sezione. Nella mattinata il procuratore generale Gabriele Mazzotta aveva chiesto l’assoluzione per Bertini e Dattilo, due dei tre arbitri che avevano rinunciato alla prescrizione, e anche per il designatore dei guardalinee Mazzei. Inoltre aveva respinto il ricorso della procura di Napoli che aveva chiesto la condanna di Pieri, Dondarini e Rocchi (già assolti in appello). Richiesta ratificata dalla Corte che ha tenuto in piedi la teoria dell'associazione, sfrondandola però di ulteriori affiliati (Mazzei, Bertini e Dattilo).
E QUINDI? - Insomma, resta l'impressione di un'associazione che non è... riuscita a delinquere. Perché senza arbitri come si alterano i risultati delle partite? E di arbitri alla fine ne è rimasto uno: De Santis. Un po' poco, anche perché le assoluzioni degli altri fischietti hanno ulteriormente ridotto le frodi. Bisognerà aspettare le motivazioni (tra qualche mese) e le analisi del giorno dopo (tra poche ore) per avere una visione completa. L'impressione è che, a questo punto, la Cupola Moggiana, grandiosa costruzione di architettura giudiziaria nel 2006, finisca per assomigliare a un edificio diroccato, che ha perso nel corso degli anni mattoni e architravi. Della Calciopoli del 2006 rimangono i resti e delle condanne che, alla luce di quanto emerso in questi anni, stridono un po'. Ma non finisce certo qui, perché da questo momento potrebbe rientrare in scena la Giustizia Sportiva: la Juventus ha pronto il ricorso all'articolo 39 per la revisione e le assoluzioni della Cassazione sono altri proiettili per la sua cartucciera. (Tuttosport.com)