La leggenda del trotto trascorrerà la sua vecchiaia nel basso pavese. Varenne, il cavallo più forte della storia e campione leggendario, tra una decina di giorni si trasferirà da Vigone, in provincia di Torino, per ritirarsi tra il box e il paddock dell’Equicenter di Inverno e Monteleone, centro d’eccellenza gestito da Cesare Rognoni, veterinario di fama specializzato nella cura di cavalli da corsa. A 24 anni compiuti lo scorso 19 maggio, lo stallone pluripremiato è ancora un cavallo-star anche senza scendere in pista. È spesso ospite d’onore in grandi manifestazioni ippiche, e molto richiesto per la monta: quasi duemila figli sparsi per il mondo, anche se all’ippodromo nessuno di loro ha fatto sognare come il padre. Una cifra che si aggira attorno ai 12 mila euro da sborsare ad ogni accoppiamento, per chi confida nei geni da ereditare.
Varenne, il «Capitano», si è ritirato dalle competizioni nel 2002 da illustre pensionato in grado di collezionare palmarès di successi ineguagliabili. Vinse due Gran Prix d’Amerique, il Gran Premio Nazionale a Milano, tre Gran Premi Lotteria. Su 58 gare in carriera se ne aggiudicò 45. Una miniera d’oro al trotto che nel 2000 passò di proprietà al 50% alla Snai con una valutazione di 7 miliardi di lire, e che ne guadagnò 9, in premi e vittorie. Nel pieno della forma, venne addirittura pagata un’assicurazione di 6 milioni di lire al mese. Gli anni di gloria sono passati, e alla sua veneranda età (30 anni l’età media di un cavallo, ndr) è tempo di godersi il meritato riposo. Anche se, suo malgrado, su Varenne pende ancora una vecchia e annosa battaglia legale tra proprietà ed ex curatori dell’immagine in merito al destino del campione.
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