TORINO - Restano sei frodi nell’ultima sentenza di Calciopoli. Sei frutti dell’associazione a delinquere capeggiata da Luciano Moggi: le prove che, l’associazione medesima, serviva a qualcosa. Eppure qualcosa stride se si effettua un’analisi puntigliosa, come quella di Nicola Penta, insostituibile esperto del pool difensivo.
Cagliari-Juventus 1-1
Arbitro Racalbuto (condannato in primo grado, prescritto in secondo)
Il motivo per cui gli inquirenti indicano la partita come frode è la convalida di un gol di Trezeguet in sospetto fuorigioco. Fuorigioco (millimetrico secondo le cronache dell’epoca) che, tuttavia, non viene segnalato dall’assistente Consolo. Sempre secondo le cronache Racalbuto non incide nell’andamento della gara.
Roma-Juventus 1-2
Arbitro Racalbuto (condannato in primo grado, prescritto in secondo)
L’accusa punta il dito sul gol di Cannavaro in fuorigioco (ma ancora una volta è l’assistente Ivaldi che lo convalida, Racalbuto non incide) e sul rigore per fallo su Zalayeta che è sulla linea. L’accusa ignora che nella ripresa l’assistente Pisacreta annullò per fuorigioco un gol regalare a Ibrahimovic. Ivaldi, Pisacreta (così come Giraudo, Paireto e Bergamo) sono stati prosciolti nell’udienza preliminare per questa frode, nella quale rimangono coinvolti solo Moggi e Racalbuto.
Juventus-Udinese 2-1
Arbitro Rodomonti (assolto in primo grado, assolto in secondo grado)
Assistenti Geminiani e Foschetti (assolti in primo grado, assolto in secondo grado)
L’accusa punta su un fuorigioco segnalato da Foschetti che annulla un gol regolare di Fava. Per la partita vengono condannati Moggi, Giraudo e Pairetto: ma come hanno fatto da soli?
Bologna-Juventus 0-1
Arbitro Pieri (condannato in primo grado, assolto in appello, assolto in Cassazione)
Secondo l’accusa Pieri ha condizionato l’andamento della partita, ma poi con la sua assoluzione rimane solo ed esclusivamente Moggi, che per alterare la partita deve aver telefonato a se stesso…
Fiorentina-Bologna 1-0
Arbitro De Santis (condannato in primo e secondo grado, conferma condanna in Cassazione)
E’ la partita delle “ammonizioni preventive”. De Santis, per l’accusa, dovrebbe decimare il Bologna in vista della sfida con la Juventus: ammonisce tre rossoblù di cui due diffidati saltano la sfida con la Juventus. Sono le riserve Petruzzi (17 presenze) e Nastase (7 presenze), le cui ammonizioni per proteste e gioco fallose non vengono ritenute eccessive dalle cronache (la giornalaccio rosa dello Sport assegnerà un 6,5 all’arbitro). In quel Bologna, per altro, erano sette i diffidati (Giunti, Torrisi, Juarez, Colucci, Loviso, Petruzzi e Nastase) e gli “indispensabili” Petruzze e Nastase, dopo aver saltato la partita con la Juventus, non sono scesi in campo in quella successiva. In quel periodo, per altro, la famigerata scheda svizzera di De Santis non era attiva. In quella partita, per altro, De Santis svantaggia la Fiorentina annullando un gol di Riganò per un fuorigioco che non c’era.
Lecce-Parma 3-3
Arbitro De Santis (condannato in primo e secondo grado, conferma condanna in Cassazione)
E’ la partita che secondo l’accusa, De Santis pilota per il salvataggio della Fiorentina. Ma è anche la partita per la quale Moggi viene assolto, mentre rimangono Mazzini e De Santis. Se è una partita che deve essere pilotata dalla Cupola, perché Moggi astato assolto?
Queste sono le frodi su cui si regge l’impianto accusatorio di Calciopoli, che ha perso nel corso dei vari gradi di giudizio: l’esclusività del rapporto fra Moggi e i disegnatori, il sorteggio truccato, le ammonizioni preventive e che ha dovuto incassare l’affermazione dei giudici che il campionato 2004/05 non è stato alterato dalla cupola.
Guido Vaciago - Tuttosport.com