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bad man

Tifoso Juventus
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  1. ma si,mandiamo via la dirigenza per una semifinale persa contro i rottinculoditalia.dai riprendiamoci cobolli e blanch!
  2. inutile farsi il sangue amaro,inutile insultare quando i tuoi avversari in 2 partite fanno 3 tiri e 3 gol,non ti danno 2 rigori solari,e al 95 minuti sbagli una doppia occasione che valeva la qualificazione. oggi non ho voglia neanche di discutere.gli arbitri ci stanno massacrando.in campo non ce ne va bene una. 2011-2012siena-parma-catania-milan-chievo-bologna-genoa. 1 vittoria.
  3. ma ricordate il casino per il guardalinee di catania-juve e la favola dello scudetto della juve nella sua pagina facebook? secondo voi guida e la sua simpatia avrà lo stesso risalto? anche marchisio molto spento.
  4. comunque ricordiamoci i pareggi dell anno scorso.ricordiamoci cosa si scriveva qui. cose tipo:ormai a torino sanno come fermarci col catenaccio,ormai hanno capito come giochiamo,ormai il milan è andato,occhio a che rischiamo anche il 3 posto ecc ecc.... il problema di quel periodo è che eravamo poco brillanti e non segnavamo. il problema di quest anno è che siamo poco brillanti e prendiamo gol al primo tiro in porta. la partita con la samp per esempio si potrebbe paragonare a quella col cagliari.solo che invece di pareggiarla l abbiamo persa.quella col parma tipo bologna.quella di oggi,anche per le polemiche,sembra quella col siena.
  5. quello è vero.ma io credo che la situazione migliorerà a febbraio con più condizione,con pirlo,asa e chiellini.
  6. VENERDÌ 5 AGOSTO 2011 Marco Guida, io arbitro per caso Ha arbitrato al San Paolo l’amichevole di lusso tra il Napoli ed il Penarol il giovane arbitro Marco Guida di Torre Annunziata, recentemente promosso dalla CAN di B a quella A con luminose prospettive. Vi ripropongo un’intervista al fischietto di Torre Annunziata da lui concessami e dai vertici della scrupolosa AIA nel giugno del 2010 per le pagine di Napolissimo. Per me un’esperienza gratificante. "Gli arbitri italiani sono i migliori che ci sono in circolazione”, era un pensiero diffuso con convinzione e cognizione di causa negli ambienti non solo del calcio nazionale, ma anche e soprattutto di quello internazionale, fino a non molti anni fa. Tuttavia, la classe arbitrale vive da sempre sotto accusa e sotto il giudizio mai troppo tenero dei tifosi e degli addetti ai lavori, in una professione delicata e tutt’altro che facile. Marco Guida, classe 1981, di Torre Annunziata, ad ogni modo, rappresenta il nuovo che avanza nell’ambito della classe arbitrale italiana. Arbitrare non è soltanto una missione sportiva, peraltro difficile e poco agevole per i suoi protagonisti, ma soprattutto rivela un grande amore ed un’enorme passione per il calcio. Lontano dai coinvolgimenti scabrosi di Moggiopoli e dagli ambienti scomodi del calcio-business, Guida vive la sua esperienza arbitrale con l’entusiasmo di un ragazzino e la classe di un campionissimo. Il ragazzo di Torre Annunziata ha esordito in Serie A lo scorso 31 gennaio, fischiando al Bentegodi di Verona in un delicato Chievo-Bologna (1-1), risultando tra i più giovani esordienti nella massima divisione: “Più giovane di me all’esordio, ma giusto di qualche mese, c’è stato Sebastiano Peruzzo di Schio. Ma con Tagliavento e Trefoloni ho stabilito un record, in quanto dopo soltanto due anni di arbitraggio sui campi di Lega Pro sono approdato alla CAN di Serie A e B. Un risultato notevole”. Ma chi è il direttore di gara Marco Guida nella vita di tutti i giorni?: “Sono laureato in Economia e Commercio e sono un consulente commerciale, ma faccio anche pratica presso uno studio di commercialista. Quella che dovrebbe essere la mia aspirazione professionale. Ma non nascondo che al primo posto adesso nelle mie aspirazioni c’è la carriera arbitrale. Devo conciliare il lavoro con l’arbitraggio e non è proprio semplice. Una cosa che richiede un impegno importante, in quanto ci alleniamo direi intensamente per arbitrare partite di calcio di un certo livello”. In un calcio dove si va a dirigere gare di grande prestigio, con grandi campioni in campo: “Certo l’impegno che ci viene richiesto è intenso, a livello proprio professionistico anche se professionisti strutturalmente non siamo, ed i sacrifici sono anche ben ripagati, anche se il livello di guadagno dei calciatori rimane comunque irraggiungibile. Cerco di coordinare quanto meglio possibile gli impegni professionali e personali, anche con la mia fidanzata Chiara,anche lei di Torre Annunziata, molto paziente a rispettare i miei numerosi impegni”.Ma come e perché si diventa arbitri? “Semplicemente non pensavo di diventare un arbitro. Volevo fare il calciatore e ho giocato con la Scuola Calcio Napoli e quindi nel Torre Annunziata 88,una formazione minore della mia città, ma non con grandissimi risultati. Ho capito che non avrei avuto grosse fortune nei panni di calciatore. Poi mi sono avvicinato ad un corso arbitrale, neanche senza troppo entusiasmo iniziale in verità. Fin quando ho poi scoperto di essere portato per questo ruolo. Anzi probabilmente me ne hanno convinto gli altri”. Del resto la sezione arbitrale di Torre Annunziata è molto importante storicamente e tecnicamente: “E’ in pratica la mia seconda casa. Tutti mi hanno seguito e fatto il tifo per me, quando la mia carriera è cominciata ad andare bene, con risultati di un certo livello. Lo stesso Luigino Quartuccio, arbitro di Serie A negli Anni Ottanta e Novanta, mi ha seguito con grande entusiasmo. Per questo sono grato a tutti, perché mi hanno aiutato e fatto sentire importante. Oltretutto è un bell’ambiente da vivere, fatto di valori sani e di gente appassionata al mondo del pallone. Invece la preparazione settimanale la sosteniamo allo Stadio Solaro di Ercolano, con un preparatore atletico messoci a disposizione dell’AIA. E’ una vera e propria preparazione atletica, che ci tiene pronti per il grande calcio”. Che impressione le fa il calcio di oggi?“Io sono sempre stato un tifoso di calcio. Un appassionato di questo sport e devo dire che quando vivo questa sensazione di stare in mezzo al campo ad arbitrare a certi livelli è bellissimo. Il calcio conserva sempre il suo fascino. Io rimango fuori da certi discorsi. Il calcio va vissuto nella sua bellezza di sport e basta. Del resto una partita per quanto importante sia rimane pur sempre e soltanto una partita di calcio. E questo non dovremmo mai dimenticarlo”.Sarebbe d’accordo o meno con l’introduzione nel calcio di alcuni aiuti tecnologici per arbitrare? “L’errore dell’arbitro ci sta, perché l’errore dell’arbitro è umano. E credo anche che il gioco del calcio sia tutto sommato più affascinante così. L’unica cosa che potrebbe essere introdotta senza snaturare di molto il gioco ed il suo fascino è l’aiuto per capire nel dubbio il gol-non gol proprio sulla linea di porta. In quanto questa rimane una situazione di gioco sempre difficile da giudicare per noi in campo a grande velocità e magari non proprio vicini all’azione”. Quale è stata la partita più difficile che le è capitato di dirigere: “Mi ricordo un Saviano-Solofra 1-1 del 2001 nel Campionato di Eccellenza. Le squadre lottavano entrambe per salire di categoria. Io assegnai un calcio di rigore agli ospiti a dieci minuti dal termine. Ebbi qualche piccolo problema di ordine pubblico in quanto le proteste furono prolungate e veementi. Poi tutto si risolse, ma in quel momento fu dura. Comunque, la carriera arbitrale mi ha aiutato a maturare come persona e non poco. A 15 anni arbitravo in Seconda Categoria e non è facile farsi rispettare a quei livelli. Incontri gente che vogliono imporsi su terreno di gioco, scavalcando il rispetto per l’arbitro e le sue decisioni. Tuttavia, l’esperienza dell’arbitro dal punto di vista del carattere mi è servita molto per impormi anche nella vita di tutti i giorni”. Cosa ne pensa di chi arbitra nelle categorie inferiori e nel calcio giovanile: “Ci vuole molto coraggio ma ci vuole anche rispetto per loro, perché molti arbitri sono lasciati in balìa degli eventi ogni domenica, molte volte senza neanche il supporto delle forze dell’ordine. Quando leggiamo di episodi di violenza ai danni degli arbitri in campetti di periferia si rimane sconcertati. Ma questo in Campania è un problema di cultura sportiva. Il calcio è bello ma deve essere coltivata la cultura della sconfitta, a cominciare dai calciatori e dai dirigenti, fino al pubblico sugli spalti. Quasi sempre nel calcio giovanile gli episodi di violenza sono fomentati dai più grandi e non dai giovani”.Chi è il calciatore più corretto che ha incontrato nelle partite che ha arbitrato? “Senza dubbio sia Sergio Pellissier del Chievo che Marco Di Vaio del Bologna, entrambi capitani delle rispettive formazioni, nel giorno del mio esordio in Serie A. Sono stati esemplari,aiutandomi nella gestione di una gara non facile. Una partita d’altra parte passata alla storia in quanto coadiuvato dalle signore Cini e Santuari. Per la prima volta nella storia della Serie A una terna arbitrale è risultata composta da un uomo e due donne. Ci è capitato con la stessa terna anche in Serie B in Sassuolo-Triestina. Ma comunque conservo bei e prestigiosi ricordi di tutte le partite arbitrate, come ad esempio un’amichevole Cavese-Napoli del gennaio del 2009. Quella ha rappresentato un momento di vanto per me. Insomma arbitrare il Napoli, di cui seguo le sorti sin da bambino, non capita tutti i giorni”. C’è un arbitro del presente o del passato a cui lei si ispira?“Sinceramente no. Non ho modelli, soprattutto perché cerco di essere sempre e sostanzialmente me stesso”. Il livello degli arbitri italiani nel contesto internazionale: “Sono sempre i migliori al mondo, senza dubbio. Gli arbitri italiani hanno una preparazione atletica superiore agli altri, invidiabile. Ed anche dal punto di vista tecnico si aggiornano e guardano più partite possibili per conoscere i calciatori, i momenti della gara. Fare un tesoro di esperienza continua insomma delle squadre e dei calciatori. Penso che il livello italiano sia ancora superiore a quello degli altri paesi”. Ma di quale squadra è tifoso Marco Guida? “Sono un grande appassionato di calcio ed anche io tengo alle sorti di una squadra, che purtroppo però attraversa un momento proprio difficile come il Savoia. La situazione della squadra riflette purtroppo la situazione sociale ed economica di una città con grandi problemi. Chissà se in breve tempo questo situazione potrà cambiare. Lo spero per tutti. Ovviamente poi tengo anche molto alle sorti del Napoli”. Marco Guida intanto è già pronto per un nuovo allenamento ed un nuovo impegno del fine settimana. Il ragazzo di Torre Annunziata oramai da anni vive le sue domeniche su un campo di calcio, passando dalle categorie dilettantistiche ai campi della Serie A, ma con l’amore e la passione per il calcio di sempre. La professione arbitrale costituisce un obiettivo primario e Guida di Torre Annunziata ha il talento giusto e l’età giusta per essere uno dei migliori tra le giacchette nere del nostro calcio. Vincenzo Paliotto su Napolissimo n. 23 del 2010
  7. pensare di giocare come l anno scorso,con quella intensita e con quella fame con la champions in più è/era pura utopia.
  8. difficile fare il bel gioco quando ti manca pirlo,asamoah,e marchisio non è in condizione.stiamo pagando pesantemente la poca brillantezza.solo che l anno scorso almeno non prendevamo gol,quest anno al primo tiro... fortuna che gennaio sta per passare.
  9. giusto stiamo zitti.smile per tutti e richiamimo cobolli,blablablanc e secco.newventus style.
  10. ma cosa stai dicendo?ma rigori fanno parte del gioco o no?oggi ce ne erano 3.non uno dubbio,3.le partite si vincono anche così,soprattutto quando non si è brillanti e gli altri giocano col 730. questo buonismo ha rotto il catzo.
  11. ma perfavore.stesse cose sentite l anno scorso dopo juve-siena.intanto però con quel pari perdemmo punti sul milan...
  12. In questo mese a parte con l udinese abbiamo preso gol al primo tiro in porta. Io oggi non me la prendo con l attacco.è stato l atteggiamento sbagliato.ci siamo adagiati e al primo tiro gol.
  13. Ennesima prestazione da gennaio.facciamo il golletto e ci adagiamo. Cosa sbagliatissima dato che prendiamo gol al primo tiro avversario. Oggi male pogba,troppo "nascosto",male Marchisio,irritante vucinic,malissimo giovinco. Fortuna che sto catzo di mese è quasi finito
  14. Ennesima prestazione da gennaio.facciamo il golletto e ci adagiamo. Cosa sbagliatissima dato che prendiamo gol al primo tiro avversario. Oggi male pogba,troppo "nascosto",male Marchisio,irritante vucinic,malissimo giovinco. Fortuna che sto catzo di mese è quasi finito.
  15. Io sono molto fiducioso per il ritorno. Ricordatevi che questa non è la juvetta del cantante o di delneri.
  16. pure nei topic di infortuni mettete dentro marotta e il mercato ma poi ancora con le storie delle comproprietà.ma lo volete capire che al giorno d oggi nessuna squadra ti prende un giocatore e te lo valorizza aggratis?non è mica un abitudine di marotta...
  17. Secondo me recuperano sia Pirlo che vidal.un leggero affaticamento e un trauma contusivo si dovrebbero smaltire stando a riposo un giorno. Certo che sfiga però.speriamo bene...
  18. gragari di melda marchisio morto stagione finita conte inadeguato marotta dimettiti moriremo tutti sono già stati detti?
  19. e già,siamo una squadra di gregari.ora ne arriva un altro...e poi ci lamentiamo se siamo 7 in campionato e fuori da champions e coppa italia al primo turno.... ma dilivio,porrini,carrera,pessotto,jarni,dimas,paramatti,mirkovic,padovano,torricelli,olivera,zalayeta cos'erano? certo che ve ne inventate eh...
  20. ma borriello non và dagli accattoni?comunque ragazzi peluso l ha voluto conte.e io mi fido di conte.
  21. guru....fonti.....basta ragionare. la juve un operazione così onerosa per un giocatore di 35 anni che fino a febbraio sarà impegnato in coppa d africa non la farà mai. sono operazioni da milan,per buttare fumo negli occhi ai tifosi,giornalai ed elettori.in pieno stile berlusca.
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