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Farsopoli_Giustizia_WMoggi

Tifoso Juventus
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  1. Sono combattuto credetemi... a me questo giocatore prima piaceva... però dopo quello sgarbo... mi si è piantato sui C******I. Almeno è in forma?
  2. Mmmmmmmm.... vado a cena... Ricordatevi Moggi su La7 alle ore 21.10
  3. BOLOGNA, 22 DIC – ''Paolo Dondarini ha presentato oggi un esposto diretto alla Procura della Repubblica di Roma con il quale ha posto formalmente la questione in ordine alla genesi delle scelte investigative che hanno condotto a 'brogliacciare', trascrivere ed utilizzare soltanto una parte delle intercettazioni effettuate nel contesto delle indagini e non altre, pure presenti agli atti ed oggettivamente di decisiva rilevanza probatoria''. Lo rende noto l'avvocato bolognese Gabriele Bordoni che assiste l'ex arbitro Dondarini nel processo 'Calciopoli'. ''Ricordando che nella logica dell'attuale processo penale sussiste obbligo del Pubblico Ministero rispetto allo svolgimento d'indagini anche in favore dell'indagato e che l'articolo 111 Costituzione consacra il diritto alla prova per l'indagato-imputato (che significa garantire al soggetto le condizioni per poter conoscere appieno il materiale d'indagine e per provare i fatti utili e favorevoli alla propria difesa), si deve registrare che nel procedimento noto alle cronache con il nome di 'calciopoli' ci si e' discostati da tali principi, dal momento che l'approfondita rilettura degli atti processuali (resa possibile soltanto dallo sforzo immane compiuto dai consulenti di altre difese che hanno impiegato un tempo enorme, di cui Dondarini non disponeva, visti i ritmi del Giudizio abbreviato che aveva prescelto come era suo diritto) ha rivelato numerose intercettazioni telefoniche effettuate nel corso delle indagini preliminari – dalle quali emergono circostanze decisive al fine di dimostrare la sua estraneita' ai fatti – che non erano state in alcun modo evidenziate ed, anzi, erano state catalogate in maniera tale da non consentirne in concreto il rinvenimento ne' l'impiego processuale (da parte delle difese e dello stesso Giudice). La rilevante quantita' di comunicazioni intercettate certamente avra' creato qualche difficolta' di analisi e cernita, ma e' singolare come tutte le captazioni ora rinvenute e trascritte presentino note oggettivamente favorevoli alle tesi difensive mentre erano state tutte relegate nel limbo dell'introvabile; difficile pensare che siano sfuggite casualmente proprio tutte le intercettazioni nelle quali era direttamente coinvolto Dondarini e che ne rilevavano palesemente un atteggiamento inconciliabile con le accuse''. blitzquotidiano.it
  4. mmm... aspettiamo il TG5, lì sicuramente ne parleranno!!!
  5. Diego Della Valle e quella richiesta a Petrucci Il presidente del Coni Gianni Petrucci, a Sky Sport 24, a proposito del tavolo della pace su Calciopoli, che lui stesso ha convocato nei giorni scorsi, non è assolutamente pentito di averlo istituito, non considerandolo un fallimento: “Sono soddisfatto perchè anche se non si è raggiunto il risultato finale, si sono incontrati presidenti che non lo facevano da quattro-cinque anni e si sono stretti la mano, dopo aver parlato cinque ore. E il giorno dopo persone come Diego Della Valle mi hanno chiamato per dirmi di andare avanti. Anche altri mi hanno chiamato. Se i tempi matureranno ci incontreremo di nuovo. Il tavolo della pace non è stato un fallimento, i rapporti sono migliorati e serve anche questo. Non sono affatto pentito, lo rifarei”. fiorentinanews.com
  6. Abete, mano a Petrucci "Pronti ad altro tavolo" Il presidente della Figc si dice disposto a incontrare di nuovo le parti coinvolte: "Saremo al fianco del Coni nel caso decida di fare nuovi incontri. Ma ribadiremo nostre tesi. Il calcioscommesse? La Lega di A deve vigilare" (20 dicembre repubblica.it)
  7. Il presidente del Coni: «Non è stato un fallimento ma un momento di confronto. Perchè i presidenti non si mettono mai d'accordo? Non lo so, è un mistero» ROMA - «Noi ringraziamo il governo perchè ci finanzia e ci dà certezze, la lega e la società pensino alle riforme, fare polemiche con me non serve a niente». Il presidente del Coni Gianni Petrucci, in una lunga intervista a Sky Sport 24, torna su un argomento che gli sta molto a cuore e che finora sembra non aver trovato terreno fertile. «Io ho il diritto-dovere di intervenire come e quando voglio - sottolinea Petrucci -, non per arroganza ma per legge. Il mio dovere è di vigilare sulla federazione e la federazione deve farlo sulla lega. Le polemiche che fanno su di me mi lasciano sereno. Comunque non è possibile che i lodi arbitrali che fanno parte del contratto collettivo non siano stati ancora firmati, non basta prendere atto, bisogna anche rispondere». Ma perchè i presidenti non si mettono mai d'accordo? «Non lo so, è un mistero - risponde Petrucci -. Da quanti anni si dice che ci sono troppe società in serie A e nel calcio professionistico in generale. per me non ci vuole tanto, una riforma non si può fare da un anno all'altro, ma programmarla sì. Se non ci si riunisce e non si fanno dei progetti, il calcio non va avanti e noi non siamo contenti. il calcio ci ha dato tanto, è in tutto lo sport italiano la disciplina che ha vinto più campionati del mondo. Certamente però quella delle scommesse non è una bella pagina dello sport italiano». Secondo Petrucci, nel calcio di oggi «mancano il rapporto umano ed il rispetto delle istituzioni. Oggi quando si viene colpiti si dice 'ce l'hanno con me', ma quando uno viene condannato le leggi bisogno rispettarle. Abete è uno leale e composto che fa rispettare le regole senza sbraitare. Sono contro il calcio quelli che pensano che insultando le istituzioni le difendono». Petrucci è pentito di aver istituito il tavolo della pace? Lo considera un fallimento? «No, sono soddisfatto - risponde il presidente del Coni -, perchè anche se non si è raggiunto il risultato finale, si sono incontrati presidenti che non lo facevano da quattro-cinque anni e si sono stretti la mano, dopo aver parlato cinque ore. E il giorno dopo persone come Diego Della Valle mi hanno chiamato per dirmi di andare avanti. Anche altri mi hanno chiamato». «Se i tempi matureranno - sottolinea Petrucci -, ci incontreremo di nuovo. Il tavolo della pace non è stato un fallimento, i rapporti sono migliorati e serve anche questo. Non sono affatto pentito, lo rifarei». tuttosport
  8. Giancarlo Abete torna a parlare e questa volta in riferimento al calcio scommesse elogiando il giocatore del Gubbio Farina per la sua denuncia: "C'è la soddisfazione per una situazione di trasparenza e immediatezza nel rapporto con la giustizia sportiva, però c'è l'obbligo della denuncia. Non è un gesto di buona volontà ma un dovere. E poi, chi non denuncia viene sanzionato". Questo l’articolo di riferimento del codice di giustizia sportiva: Art. 7 Illecito sportivo e obbligo di denunzia 1. Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo. 7. I soggetti di cui all’art. 1, commi 1 e 5, che comunque abbiano avuto rapporti con società o persone che abbiano posto o stiano per porre in essere taluno degli atti indicati ai commi precedenti ovvero che siano venuti a conoscenza in qualunque modo che società o persone abbiano posto o stiano per porre in essere taluno di detti atti, hanno l’obbligo di informarne, senza indugio, la Procura federale della FIGC. L’argomento ricorda un altro episodio, quello del famoso tridente: Facchetti-Nucini-Bocassini. Invano Massimo De Santis ha chiesto copia dell’esposto dell’inter alla Bocassini contenente le rivelazioni di Nucini, l’arbitro in attività diventato lo 007 del defunto Facchetti. Nessuna risposta dal pm di Milano. L’esposto violava la clausola compromissoria in quanto rivolgendosi alla giustizia ordinaria di fatto scavalcava quella sportiva verso la quale c’è obbligo di denuncia. Una delle tante situazioni mai chiarite che stonano con le parole di Abete perché come lui stesso afferma, “è un dovere” ma non per tutti come dimostrano i fatti. E guarda caso chi ne trae vantaggio è sempre la stessa compagine, quella nerazzurra. La situazione è ingarbugliata: Nucini parla con Facchetti, ma Facchetti non era il procuratore federale; Facchetti e Moratti si rivolgono a Tavaroli, ma anche Tavaroli non era il procuratore federale; Facchetti chiede a Nucini di fare denuncia alla Boccasini, ma anche la Bocassini non era il procuratore federale. Dichiarazioni rese anche in aula dai diretti interessati, mica "sensazioni"... Alle istituzioni sportive non interessa né vuole chiarire (e dove sta la trasparenza?). Altro episodio dove la giustizia sportiva viaggia a doppia velocità, applicando due pesi e due misure. E c'è qualcuno che la ritiene ancora affidabile... Anche Rosario Coppola ha denunciato un altro episodio che non interessava a chi svolgeva le indagini di calciopoli («Ringrazio anche lei per questa domanda. Quando su mia richiesta incontrai i carabinieri, questo episodio andava a toccare una società come l’Inter, che… Non lo so, trovai da parte dei carabinieri, in modo sbrigativo, ma assolutamente come dire…? L’argomento non gli interessava» ) ed anche qui la giustizia sportiva è rimasta in silenzio (e la trasparenza e l'immediatezza?). C’è un solo fattore comune che unisce questo disinteresse, l’inter, che con l’eventuale interessamento degli organi preposti sarebbe finita per essere penalizzata… Come dice quel detto popolare? “Si predica bene e si razzola male…” giulemanidallajuve.com
  9. http://www.tvdream.net/web-tv/la-7-in-diretta-streaming/
  10. Tv, Domani a 'Piazzapulita' Bersani e Moggi ROMA, 21 dic. - Domani, alle 21.10 su LA7, andrà in onda la quindicesima puntata di 'Piazzapulita'. Corrado Formigli intervisterà il segretario del PD, Pierluigi Bersani, sui temi più caldi dell'attualità. Si parlerà della battaglia sull'articolo 18, della crisi economica e dei costi della politica. Interverranno anche Sergio Cofferati del Partito Democratico, Benedetto Della Vedova, Capogruppo Fli alla Camera, gli economisti Fiorella Kostoris e Emiliano Brancaccio e l'editorialista del Corriere della sera Gian Antonio Stella. 'Piazzapulita' si occuperò poi della nuova Calciopoli, cercando di rispondere a questa domanda: il calcio italiano è la perfetta metafora del Paese? Fra gli ospiti Luciano Moggi, Vittorio Feltri e Oliviero Beha. Inoltre, nel corso del programma Ambra Angiolini interpreterà 'la Casta Diva'. lapoliticaitaliana.it
  11. Per non dimenticare, http://www.youtube.com/watch?v=O8f3cxd1zII
  12. Non è che stasera fanno "l'isola dei famosi" o "c'è posta per te"? L'indice di ascolto, dopo la bomba, potrebbe precipitare su uno di questi canali
  13. E comunque siamo una squadra intelligente, il gioco di Conte mi piace... e assai. Adesso esco veramente, i deliri si fanno sentire sempre più. Rilassatevi.
  14. meglio che vada via da qui dentro si inizia a leggere qualche delirio di troppo! Una sola cosa. Siamo 1° Bravo Conte, Bravi ragazzi, forza Juve!
  15. Peccato solo per il gol. L'arbitro ha sbagliato da entrambe le parti. Siamo imbattuti.
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