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Tifoso Juventus
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  1. I legali della Juventus hanno depositato una memoria difensiva aggiuntiva nel ricorso al CONI in seguito... Dopo la decisione del Consiglio di Stato di dichiarare improcedibile il ricorso della FIGC sulle cosiddette carte nascoste, i legali della Juventus hanno depositato in queste ore una memoria difensiva aggiuntiva da utilizzare nel ricorso al Collegio di Garanzia del CONI che andrà a corroborare le proprie tesi in merito all'assegnazione al club di 15 punti di penalizzazione. La decisione del Collegio di Garanzia è attesa per il prossimo 19 aprile. chissà quale sarà il contenuto......
  2. ....e il messaggio che passa è che lui vuole distruggere una delle poche squadre che si è dotata di stadio e si sta strutturando.... accendesse il cervello non farebbe mica male.....
  3. in mezzo al grigiore generale....futura colonna della nazionale....
  4. OGGI ALLE 09:26EDITORIALE di VINCENZO MARANGIO per Bianconeranews.it Ecco a cosa serviva davvero la "carta segreta". Stavolta la proprietà della Juventus è furiosa Tanto tuonò che piovve. Sono settimane che evidenzio come la vicenda sulle plusvalenze sia venuta, piano piano, allo scoperto per quello che era veramente: una battaglia contro la Juventus, un modo per togliere serenità a squadra e ambiente e allontanarla il più possibile dalla zona Europa per togliere l'imbarazzo a Ceferin di trovare un'altra via (difficile da individuare) per estromettere il club bianconero dalle competizioni europee il prossimo anno. Perché, uscendo da ogni equivoco, la volontà è questa dal momento in cui è ricominciato il braccio di ferro tra SuperLega e Uefa, nonostante l'uscita di scena dai quadri dirigenziali bianconeri di Andrea Agnelli. Ma, nonostante sentenze uniche nella storia a campionato in corso e senza prima permettere al club accusato di difendersi, la Juventus ha guastato e sta guastando i piani di qualcuno. Già, perché probabilmente quel "qualcuno" parlando con un altro "qualcuno" avrà pensato che sottrarre tutti insieme quindici punti alla Juventus la mandasse talmente fuori strada da farla lottare seriamente per non retrocedere, il tempo necessario per far scappare gli altri club più in alto possibile e creare un solco talmente ampio da impedire al club bianconero di agganciare l'Europa anche nel caso in cui (inevitabilmente) quei quindici punti gli fossero stati restituiti. Il piano sarebbe stato perfetto a patto che la squadra colpita da una "giustizia" scellerata non fosse stata la Juventus. Allegri, tanto criticato, e anche giustamente, per il gioco poco europeo che è costato l'uscita più amara della storia dalla Champions, era tuttavia l'uomo giusto al momento giusto. Il tecnico livornese ha fatto da allenatore e psicologo, estraniando il più possibile la squadra da tutto quello che le accadeva intorno, indirizzando le attenzioni sul campo da usare come terreno di riscatto, come altra carta da mettere in mano alla società per andarci comunque in Europa. Con o senza quei quindici punti, con o senza altri punti di penalità, con o senza altre folli e ingiuste decisioni delle istituzioni italiane . E la Juventus, complice anche il passo maldestro di chi la precede, quell'intento lo sta perseguendo, perché senza ancora quei quindici punti si trova a due punti dalla zona Europa League e a 10 dalla zona Champions. Questo per quanto riguarda il campionato, perché nel frattempo i guerrieri di Allegri, i reduci perlomeno, hanno davanti un'altra strada, meno lunga ma più tortuosa: quella dell'Europa League. In tal senso sarà importantissimo intanto superare l'ostacolo Friburgo e affrontare altre 5 partite per entrare in Champions alzando l'Europa League sotto il cielo di Budapest. E sarebbe l'apoteosi. Ma veniamo alla carta segreta. A cosa serviva? Perché la Juventus la cercava con tanta ostinazione? E il fatto di non aver trovato riferimenti espliciti alla Juventus nel suo interno pregiudica la difesa della Juventus? Il disegno è molto più ampio di quanto non lo si possa guardare in superficie. Il punto di partenza è la certezza che la difesa della Juventus abbia già tutte le argomentazioni utili per smontare un castello di accuse poggiato su una norma che non esiste e con prove demolibili una per una. Trovare un riferimento preciso alla Juventus in questo famoso carteggio tra Figc e Covisoc, sarebbe stato soltanto un ulteriore jolly in più da giocarsi per fare scacco matto con le date che avrebbero invalidato i documenti presentati dall'accusa per la ricusazione. In mancanza di un chiaro riferimento alla Juventus nelle suddette carte, l'impugnazione che la Figc ha fatto nella persona del suo Presidente Gabriele Gravina, non è stato altro che un assist ulteriore per la Juventus che, rivolgendosi legittimamente al Tar per avere una documentazione che l'accusa avrebbe fatto meglio a fornire immediatamente, ha creato un precedente che toglie potere alla giustizia sportiva italiana così com'è strutturata e gestita: da ora, si potrà rivolgersi alla giustizia ordinaria per richiamare all'ordine una giustizia sportiva che ha scambiato l'autonomia con una sorta di dittatura giuridica in cui si emettono sentenze prima di riscontrare colpe con la scusa della necessità di una tempistica diversa. Ovviamente il Tar (Tribunale Amministrativo) prima, e il Consiglio di Stato poi, hanno subito ricondotto tutto sotto l'ordine giuridico naturale delle cose, imponendo all'accusa di fornire alla difesa tutti gli strumenti che essa aveva per difendersi. Fonti estremamente attendibili raccontano di un John Elkann su tutte le furie quando è venuto a sapere dell'impugnazione a firma di Gravina di una decisione del Tribunale Amministrativo osteggiando la consegna della documentazione alla difesa della Juventus. Continuo a pensare che i quindici punti verranno restituiti e che, per evitare danni maggiori vista l'assurdità di una sentenza che ha danneggiato la Juventus, sugli altri filoni dell'inchiesta si favorirà un patteggiamento che si definirà con una multa con diffida alla Juventus senza più intaccare la sfera sportiva. Con la Juve regolarmente in Europa e cresciuta, nel frattempo, nello spogliatoio. Si diventa invincibili in mezzo alle tempeste. Bell'articolo di Marangio......
  5. esatto....secondo me c'è qualcosaltro che al momento non è ancora saltato fuori... un allegato con i nomi?
  6. La FIGC consegna la 'seconda carta Covisoc', ma nemmeno in questo caso la Juventus è esplicitamente nominata... La seconda carta Covisoc, ovvero quella del 31 marzo 2021, in cui il presidente della Commissione Paolo Boccardelli chiedeva chiarimenti a Chinè e per conoscenza anche al presidente della Federazione Gabriele Gravina, in merito ad alcuni movimenti di mercato conclusi da società professionistiche senza che ci fosse un eccessivo passaggio di liquidità, è stata consegnata dalla Federazione ai legali difensori di Federico Cherubini e Fabio Paratici. Nemmeno in questo caso però la Juventus viene esplicitamente nominata, eventualità che secondo i legali del club bianconero avrebbe permesso di anticipare l'effettivo inizio del processo annullando la sentenza della Corte d'Appello che ha portato alla penalizzazione. Il testo, riportato dal sito della giornalaccio rosa dello Sport recita: "Nello svolgimento delle proprie attività istituzionali la Covisoc ha da ultimo individuato situazioni gestionali che, a proprio avviso, meritano un attento monitoraggio e ciò anche nella prospettiva dell’adozione di potenziali iniziative istituzionali da parte dei competenti organi della Figc. Si tratta, infatti, di situazioni che presentano tratti concettuali ed operativi idonei ad incidere sui fondamentali dei bilanci delle società sportive professionistiche (e quindi mediatamente sull’equilibrio economico e finanziario delle stesse) e che iniziano a presentarsi con frequenza statistica non trascurabile ed in maniera sufficientemente generalizzata. Faccio riferimento, in particolare, alle operazioni di compravendita di calciatori le quali, pur concluse per prezzi significativi, comportano flussi pecuniari assai più contenuti (se non nulli) in quanto sovente le reciproche posizioni di credito e debito sono regolate dai club a mezzo di compensazione. Non è di certo il ricorso ex se all’istituto disciplinato dall’art. 1241 e ss. del codice civile a destare l’attenzione della Covisoc: al contrario, è la possibilità di ricorrere alla compensazione allo scopo di minimizzare (se non elidere) i flussi pecuniari reciproci fissando, al tempo stesso, prezzi di compravendita dei singoli assets su basi economiche di cui non sempre i fondamentali aziendali traspaiono in modo palese ed intelligibile. Il che, ovviamente, determina una certa (non auspicabile) opacità informativa che rischia di risultare viepiù significativa in presenza di eventuali operazioni fra parti correlate. In tale ottica la Covisoc ha effettuato un’analisi (riferita agli ultimi due esercizi) circa gli effetti sui bilanci di periodo delle società di talune operazioni di compravendita di calciatori. L’analisi mostra quindi (in termini generali) come il cosiddetto trading dei calciatori realizzato dalle società sportive professionistiche - pur avendo garantito copiose plusvalenze idonee a sostenere gli aggregati patrimoniali - abbia generato pochissima liquidità. Tale fenomeno, ad avviso della Commissione, non può che destare attenzione perché rende difficile apprezzare la reale corrispondenza fra i prezzi convenuti per le singole operazioni, da un lato, ed il reale valore di mercato degli atleti, dall’altro lato".
  7. Skin

    Daniele Rugani

    stessa cosa con il Villareal se ti ricordi.... e fece anche il rigore con un'entrata scellerata....
  8. La Juve non ha violato alcuna clausola... Il ricorso al Tar lo hanno fatto Paratici e Cherubini in quanto "lavoratori" della società e colpiti anch'essi da provvedimenti/squalifiche. Poi sicuramente si tratta di strategia difensiva concordata tra le parti .....
  9. Avv. Spallone: "FIGC al Consiglio di Stato? Aumenterebbe rilevanza documento" La FIGC impugnerà davanti al Consiglio di Stato la delibera del TAR sulla consegna delle comunicazioni tra Procura e Covisoc? Il parere dell'esperto La Figc sarebbe pronta a impugnare davanti al Consiglio di Stato la delibera del TAR che intima alla Procura Federale di fornire alla difesa della Juventus e a quelle dei suoi ex tesserati le comunicazioni con la Covisoc, di cui si parla sui media da tempo come “carta segreta”, da cui è partita la revocazione della prima assoluzione sulle plusvalenze e la conseguente condanna da parte della Corte d’Appello. Perché la Federcalcio vuole bloccare questo documento e quali potrebbero essere le conseguenze? Ne abbiamo parlato in esclusiva con l’Avvocato Giorgio Spallone, che sul ricorso al TAR da parte di Federico Cherubini e Fabio Paratici, e non della Juventus, conferma: "E' stata una strategia". Insomma, a disapplicare la pregiudiziale sportiva - ovvero il rispetto dei tre gradi di giudizio - non è stata la società direttamente bianconera. - L’ITER - “Il Consiglio di Stato - spiega l’esperto in diritto amministrativo, che si occupa anche di diritto sportivo - è il grado di appello rispetto al TAR per qualunque tipo di controversia, aldilà di questa specifica. Evidentemente, la Federcalcio impugna la decisione del TAR e ne chiede la rimozione, quindi l’annullamento. Se il TAR ha obbligato la Covisoc a ostendere, cioè a mostrare questo documento, a esibirlo, a consegnarlo, la FIGC chiede in sede di appello che questa sentenza venga revocata e quello che ne è il dispositivo venga annullato. È un iter normale, nel senso che a seguito di un giudizio di primo grado è possibile, frequente, che ci sia un’impugnazione”. - UN DOCUMENTO RILEVANTE - “Quello che si può desumere da questa indiscrezione, che ancora non è confermata, appunto, perché i termini dell’impugnazione sono ancora in corso, è che questo documento (la nota 10940, contenente le comunicazioni tra Procura Federale e Covisoc, ndr) sia davvero rilevante. Più trascorrono i gradi di giudizio dinanzi alla giustizia ordinaria, più questo documento acquisisce rilevanza, posto che diversamente forse l’interesse a tenerlo non ostensibile è molto elevato. Questo aumenta, in termini tecnici, la rilevanza giuridica di questo documento, altrimenti non vi sarebbero stati problemi a renderlo ostensibile “de plano” e a provocare un interesse tale da impugnare la sentenza del TAR, che ha ad oggetto meramente un documento. Non un dispositivo che produce effetti economici o di altra natura, ma solo una sentenza che ha ad oggetto l’ostensibilità o meno di un documento”. - IL DOPPIO APPROCCIO DELLA FIGC - “Questo approccio molto “difensivo” da parte della Figc, mi pare in apparente contraddizione con un’altra indiscrezione apparsa sugli organi di stampa, quella secondo cui la Federcalcio (i termini sono di 10 giorni) non intenda costituirsi nel giudizio dinanzi al Collegio di Garanzia presso il Coni. È un caso abbastanza singolare, che in un procedimento di questa natura, di questo rilievo - visto che questa decisione alla fine farà giurisprudenza e costituirà un precedente importantissimo, tanto che il Collegio deciderà a sezioni unite - la Federazione faccia la scelta di non costituirsi, lasciando tutto il campo del sostegno dell’accusa alla Procura Generale dello Sport. Da una parte non si costituisce, dall’altra manifesta una, per altro assolutamente legittima, puntigliosità nel voler difendere la non estensibilità di questo documento”. - LE CONSEGUENZE NEL PROCESSO JUVE – “Sulle conseguenze che questo documento possa produrre all’interno dell’ambito della decisione del Collegio di Garanzia del Coni è invece difficile fare previsioni e valutazioni, perché la complessità della materia è ai livelli massimi. Resta il fatto che la mancanza di quel documento, alla luce anche del comunicato ufficiale apparso sul sito del Coni, è comunque motivo e argomento di dibattito anche in quella sede”. - LE PRECISAZIONI DEL TAR – “Il TAR ha enunciato un principio, che a mio modo di vedere non necessitava di ulteriore sottolineatura da parte di alcun organo posto. I principi della costituzione sono inderogabili in nessuna sede,. Dal punto di vista pratico, concreto, quello che sarà l’esito di questo iter processuale, produrrà degli effetti ben precisi, se il documento oggetto del contenzioso sarà reso pubblico, quantomeno alle difese, evidentemente potrà avere dei riflessi molto precisi in ordine alle valutazioni di chi questo documento - fin qui solo nelle mani della accusa - potrà assumerlo quale argomento di difesa, ma anche davanti al giudice di legittimità. Quello che dice il TAR relativamente ai principi, è la conferma di un quadro normativo all’interno del quale il diritto sportivo è incastonato al pari di tutti gli ordinamenti sottordinati rispetto alla Costituzione. La delibera del TAR e che emetterà, in ipotesi di impugnazione, di conferma o revoca il Consiglio di Stato, avrà efficacia ed effetti concreti rispetto ad ogni iter giudiziale che sia in corso e che si venisse a prospettare in futuro e nei quali questa nota avrà rilevanza”.
  10. la carta alleggerisce la posizione Juve perché dicono che la data del documento proverà che Chinè è andato oltre i 90 giorni consentiti alla procura per irrogare sanzioni. se tutto va bene la sanzione decade poiché applicata tardivamente...
  11. Il ricorso della Juve contro i -15 spiegato in quattro punti: "Ecco i motivi per annullare la sentenza"... Lungo approfondimento sul ricorso della Juventus al Collegio di Garanzia presso il CONI sulle pagine odierne di Tuttosport. Il quotidiano ha potuto leggere in esclusiva l'intero documento, lungo 90 pagine, e questa mattina sottolinea come la difesa contro la penalizzazione di 15 punti inflitta ai bianconeri dalla FIGC sia articolata in quattro punti. Manca una legge - Il primo punto del ricorso bianconero fa leva sul fatto che mancherebbe una legge alla base della condanna della Juventus, proprio come denunciato dalla CaA quando quando aveva assolto tutti i deferiti dalla Procura per il "caso plusvalenze" il 27 maggio 2022. Non ci sono fatti nuovi - La difesa del club bianconero prosegue sostenendo che le ultime intercettazioni non sarebbero da considerarsi dei "fatti nuovi", visto che "già al momento del deferimento del 2022, la Procura Federale conosceva i decreti di perquisizione della Procura della Repubblica di Torino - ove i comparivano i contenuti delle conversazioni telefoniche ritenute di maggior rilievo - e aveva altresì contestato ai deferiti l’intenzione di realizzare le plusvalenze per motivi di carattere economico-finanziario e non per esigenze tecnico sportive"- Il cambio del capo di imputazione - A detta della Juve la Corte sarebbe arrivata "ad una sentenza di condanna non correlata con l'atto di deferimento". Una tesi spiegata in questo modo nel ricorso: "La Corte d’Appello Federale, solo nel segreto della camera di consiglio, ha deliberato su un nuovo e autonomo tema decidendo, senza alcun contraddittorio con la difesa dei deferiti. Tale modo di procedere si è così inevitabilmente risolto in una grave e palese violazione del diritto di difesa e del diritto al contraddittorio ai sensi dell’articolo 24 della Costituzione, oltre che dei principi del giusto processo, richiamati, come noto, anche dall’articolo 2 del Codice di Giustizia del Coni e dal 44 di quello della Figc". Plusvalenze, ricavi e "sistema fraudolento" - Il ricorso mira infine a smontare il tema del "vantaggio sportivo" legato alle plusvalenze: L’addebito di aver realizzato un 'sistema fraudolento in partenza' è smentito già dalla preliminare considerazione per cui le plusvalenze hanno inciso solo in minima parte sul totale dei ricavi del club. Nel triennio dal 2018 al 2021 i ricavi della Società ammontano a 1,675 miliardi di euro, le plusvalenze contestate come fittizie nel deferimento sono pari a 60 milioni, rappresentando solamente il 3,6% del totale dei ricavi". https://www.tuttomercatoweb.com/juventus/?action=read&idtmw=1798960
  12. Vaciago su Tuttosport: "Troppi i motivi per annullare la sentenza del -15 alla Juve" La Juventus ha fatto ricorso. Le motivazioni mosse alla Corte Federale d'appello della FIGC contro la sentenza del -15 "sono gravi per chi giudica in uno Stato di Diritto". A leggere il ricorso dei legali bianconeri "non sono poche le storture giuridiche della sentenza", diversi i difetti riguardanti la sentenza. "Manca una legge per la quale la Juventus è stata condannata; manca un giusto processo, nel quale siano garantiti i diritti minimi a chi si difende; mancano i presupposti per la revocazione, visto che i “fatti nuovi” erano in realtà noti all’epoca della sentenza di assoluzione del maggio ‘22; mancano anche le basi tecniche per l’accusa principale, ovvero quella di aver creato un "sistema fraudolento in partenza". Troppo per una sentenza di questa portata, secondo Guido Vaciago. Manca anche una legge, per la quale proprio "la Corte d’Appello Federale aveva assolto tutti i deferiti dalla Procura per il “caso plusvalenze” il 27 maggio 2022". Eppure, l'organo della FIGC poi è tornato sui suoi passi. Sulle intercettazioni, Vaciago ritiene che" delineano soltanto uno scenario di carattere generale, in cui emerge l’interesse, anche per finalità bilancistiche, ma nulla di più". Perlomeno non attività illecite. Anche le dinamiche di processo non convincono il giornalista di Tuttosport: "Uno va a un processo convinto di doversi difendere per un fatto e finisce condannato per un altro", violando tra l'altro il diritto di difesa e al contraddittorio dei deferiti. "E questo non è un dettaglio per uno Stato di Diritto", chiosa Vaciago. https://www.tuttomercatoweb.com/juventus/?action=read&idtmw=1798846
  13. ma si sa nulla di quando rientra Milik?
  14. tutto condivisibile... poi godo quando gli fai 3 pere e li mandi a casa.....
  15. SE QUESTO E' IL PENSIERO DEL PRIMO CITTADINO BEN VENGA LA SERIE B PER LA SPEZIA
  16. per non parlare della mancata espulsione del signor Bonaventura......
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