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DoctorDoomIII

Tifoso Juventus
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  1. E' giusto. Ha detto che il calcio italiano è più importante della Juventus. E in linea di principio è pure giusto, ogni singola società dovrebbe contare meno del sistema calcio italiano. Ma ovviamente che lo dica il proprietario dell'unica società bersagliata duramente dal sistema stesso appare una scelta masochista o demenziale o..... E non penso che JE sia un masochista nè un demente quindi voto per i puntini
  2. Hai già preso i soldi dal provider televisivo, nei contratti sarà specificato al 101% che non puoi "boicottare" nè a parole nè con azioni, se lo fai gli rechi un danno di cui poi dovrai rispondere. Puoi criticare il servizio sul fronte qualitativo, magari pure sui commentatori (ma attento alle querele) ma non invitare al boicottaggio sul fronte economico. Poi fallo pure percarità, i soldi non sono miei, ma sappi che perdi in partenza. Quello che invece puoi fare è, se il loro servizio ti ha portato un danno economico, fargli causa per un eventuale risarcimento (come fu anche ventilato dopo i disservizi), ma non credere che sia una cosa semplice se riguarda solo te e non tutte le società.
  3. Ricevi soldi da loro, non sarebbe diverso da Tim Cook che andasse in TV a dire di non acquistare gli iphone. Gli azionisti il giorno dopo lo sventrano come un tonno al mercato del pesce.
  4. Beh dai col prossimo processo nella riformulazione potrebbe anche esserci l'annullamento dei 2 scudetti juventini, perchè dovremmo stupirci? Comunque visto il precedente, ovvero lo scudetto 2004-2005 annullato e non ri-assegnato ad altri, non dovrebbero a logica esserci spazi per il 4° scudo napuletano.
  5. Intanto questi sono i capi d'imputazione che stanno chiedendo i PM di Torino oggi in tribunale. False comunicazioni sociali (art. 2622 cc). Ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art. 2638 cc). Manipolazione del mercato (art. 185 D.Lgs 58/1998). Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art.2 D.Lgs 74/2000).
  6. La scelta non è la superlega col catanzaro, la scelta è dare l'addio a baraccone calcistico italiano. E' dura? Certo che è una scelta dura, durissima. E' simile a quella dell'amputazione di un arto, non si torna indietro una volta fatta, ma si salva il resto.
  7. So che si sarebbe arrivati a questo punto. Bene, allora dicano alla Juventus, alla proprietà ovviamente non a noi pubblicamente, fino a quale punto possono "vincere", quale linea è invalicabile, almeno ci si regola. Comunque all'estero non mi pare che Bayern, PSG, Real e Barcellona subiscano azioni vessatorie perchè vincono troppo. Anzi noi, come il PSG, in europa non vinciamo quasi mai, quindi dovremmo pure essere un gradino sotto. "eh ma loro non sono in Italia!" Benissimo, e quindi "ciao Italia, vado dove vincere non è reato".
  8. O muori da eroe, o vivi da cattivo, o subisci da pecora. Scappare non è bello nè edificante ma rimane preferibile a continuare a svolgere il ruolo di vittima, piangendo o peggio restando in silenzio mentre subisci.
  9. Rispondo solo a questo, perchè perdonami se non ci troviamo d'accordo neanche su questo punto figurati trovare un punto d'incontro sul resto... E' stato detto da tutti, tribunali compresi con varie assoluzioni, che le plusvalenze NON SONO REATO, non fosse altro perchè è impossibile identificare quali siano "false" e quali no. E le prove non sono certo "transfermarket" visto che lo strumento riporta dati che sarebbero stati probatori anche nei casi di assoluzione. E' stata utilizzata la forzatura dell'art.4 che di fatto ti permette di sanzionare in base a "principi" non a regole. Principio che è totalmente soggettivo e che può appunto essere utilizzato alla bisogna, ma questa non è una regola. A meno che nella regola "scritta" non consideri un qualcosa di assimilabile al "ultima regola, se un giorno io ritengo che non rispetti i principi che io quel giorno ritengo validi posso condannarti a qualsiasi pena". Detto che non mi risulta tale punto, ma se c'è bene, è il momento di capire che una regola del genere è inaccettabile e trarne le conseguenze.
  10. E per quale logica io dovrei accettare che le regole decise da questi "altri" stabiliscono che io e solo io alla bisogna posso essere sanzionato per qualcosa di inesistente e non scritto nelle stesse regole che hanno deciso loro? Ma tu nella tua vita veramente accetteresti qualcosa del genere? Io no, io posso parlare solo per me, ed è no. Nel 2006 contro quali "tutti" ti eri messo? Comunque perdonami ma io non mi sarei meravigliato di uno scontro FIGC&UEFA contro la Juventus per la superlega, uno scontro duro intendo, pure con minacce di estromissione defintiva dai rispettivi tornei, anzi lo avrei ritenuto giusto. A quel punto la società (sarebbe belllo magari in accordo con i tifosi) avrebbe dovuto decidere cosa fare. Ma sarebbe stato qualcosa di pubblico. Difendere eventuali metodi che dimostrano che il calcio è telecomandato invece no. Difendere il calcio telecomandato oggi significa anche dar ragione a chi ti dice che vincevi perchè "compravi i campionati", perchè se è telecomandato lo è sempre anche quando sei tu a vincere, troppo facile fare le verginelle.
  11. No, ma quali teste e proiettili non diciamo minchiate. Semplicemente se è la dimostrazione provata di una giustizia telecomandata allora davanti al bivio hai due scelte. Chini la testa, accetti il ruolo del cattivo (oggi qualcuno ha parlato di villain fumettistico e non) comprese le batoste che ti daranno per far trionfare la narrativa che prevede che alla fine il villain comunque la paga, smettendola però di piangere e arrabbiarti urlando al cielo salvando almeno quel briciolo di dignità che ti rimane ma diventando VERAMENTE il cattivo nei limiti del consentito. Tradotto, niente "alleanze", niente "benevolenze", niente "stile juve", niente "bravi vi facciamo i complimenti", niente "per il bene del calcio italiano accettiamo anche se non siamo d'accordo". Inizi a scontrarti su TUTTO, ma proprio TUTTO, inizi a boicottare TUTTO ma proprio TUTTO, inizi a rendere la vita difficile alle altre società e a tutto l'ambiente del calcio, compreso quello mediatico, compreso i giornalisti, comprese le conferenze stampa. Per dirla in 2 parole, se ti vogliono DETESTARE inizi a dargli veri motivi per detestarti. AA aveva fatto una piccola mossa in tal senso, i 2 scudetti esposti allo stadium e ribaditi, ma poi lì si è fermato, pensando erroneamente che tutto fosse appianato. Oppure l'altra strada, il giochino non ti sta più bene, tanti saluti a tutti divertitevi voi. E questo lo può fare sia il singolo tifoso sia la società intera.
  12. Ecco la Leotta che ricorda ad Allegri e Giuntoli le regole del duello all'ultimo sangue.
  13. ruttare non è reato ma se rutti in continuazione diventa disturbo della quiete pubblica. Idem scoreggiare, se scoreggi tu o io non è reato, se lo fa @hopper è utilizzo di arma di distruzione di massa.
  14. Elkann è stato chiaro, non farà mai azioni che possano danneggiare il calcio italiano.
  15. non a caso ho scritto: Ma oggi come oggi bastano queste poche parole per descrivere tutto, passato, presente e anche il futuro dalla Juventus
  16. Per proteggere quelli che sono gli interessi soprattutto del calcio italiano. Non so se sia un pensiero voluto, un lapsus o semplicemente una terribile scelta di parole. Ma oggi come oggi bastano queste poche parole per descrivere tutto, passato, presente e anche il futuro dalla Juventus elkanniana (perchè smettiamola di parlare di Juventus degli Agnelli, questa è la Juventus degli Elkann). Prima della Juventus e dei suoi tifosi VIENE IL CALCIO ITALIANO, che significa che per gli interessi del calcio italiano quelli della Juventus e dei suoi tifosi se necessario possono essere sacrificati per salvaguardare i primi. Quel "e non solo" poi è una bella "sospensione", si riferisce al calcio europeo? La UEFA o a interessi che neanche riguardano il calcio?
  17. il tifo è qualcosa che ha a che fare con lo sport e lo sport con il campo non con i tribunali.
  18. Intanto si tiene ben lontano dalla Juve, così da non venire invischiato in processi o non dover agire sul serio per difendere se stesso.
  19. Almeno chiamiamolo col nome giusto, ricatto non patteggiamento. Giusto per non offendere la nostra intelligenza.
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