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djmayhem

Tifoso Juventus
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  1. per quelle cifre che chiede non dovrebbe fare il "compitino", fare qualche bella giocata ogni tanto, un golletto su rigore, ecc. ma segnare almeno quanto CR7 già abbiamo speso 60 milioni per Chiesa, 38 per Kean, 45 per Kulu, almeno 20 per Morata, andare a spenderne 12*2(lordo)*5 = 120 milioni per Dybala mi pare davvero troppo
  2. Ma questo parla ancora?? Con che coraggio?
  3. A me è sempre piaciuto dybala ma rinnovare a 10 o 12 milioni è follia, soprattutto dopo due anni in cui ha giocato poco, tanti infortuni e poche luci. Con uno stipendio simile non lo rivendi più. Ora non ha più la scusa di cr7 che non gli lascia spazio, anzi...
  4. Con che coraggio certi giocatori chiedono l'aumento?
  5. Ho sempre impressione che in campo ci siano le classiche riserve in attesa del rientro dei big... In realtà fuori ci sono quelli scarsi...
  6. Dai ragazzi che settimana prossima torna l'agente di dybala x firmare a 12 milioni annui, dopo vedremo raffiche di triplette
  7. Basta che la var dia un rigore alla juve ed ecco che si parla di modificarla
  8. A quando un servizio delle Iene sui tifosi juventini che non possono girare con la maglia della juve nelle grandi città (soprattutto Firenze, Roma, Napoli) o negli autogrill la domenica perché rischiano pestaggi?
  9. che poi, detto tra noi, anche se giocassimo a Torino si senterebbero solo i tifosi interisti ma sul fatto che praticamente giochiamo sempre fuori casa ne parliamo nel topic dei tifosi
  10. Attualità di E. LOFFREDO del 27/10/2021 08:09:00 Agnelli e la ricerca del consenso Da una settimana assistiamo alla recrudescenza della macchina dell'insinuazione contro la Juve e da ultimo abbiamo visto lo schiaffo (dato non solo alla Juve) assestato con la decisione della Lega di A di far disputare la Supercoppa a Milano e non a Ryad come precedentemente previsto (vedi le dichiarazioni degli organizzatori sauditi, che davano per certa la data del 22 dicembre). Questi ultimi episodi sono le perline più recenti infilate sull'infinito filo della collana antijuventina, e hanno prodotto una reviviscenza del fastidio di molti tifosi per la passiva accettazione da parte di Juventus FC SpA. Si badi, non è la richiesta di rispondere a un Alvino o a un Pistocchi qualsiasi (per quello bastano gli epigoni juventini), ma la perplessità nel vedere tanta indifferenza per una scelta -quella di disputare la Supercoppa a Milano il 5 gennaio- che va nella direzione di favorire una determinata squadra e addirittura di far perdere alla Juve gli emolumenti garantiti dalla programmata trasferta a Ryad. Ricordiamo il neoeletto presidente Agnelli che si presentava ai tifosi pretendendo la "parità di trattamento", che invocava i "caschi blu dell'UEFA", che chiedeva la revoca del cartone all'Inter. Cose che molti rancorosi chiedevano e ancora sperano (insieme a una chiara richiesta di restituzione degli scudetti). Quelle rivendicazioni divennero i pilastri del consenso del subentrante massimo dirigente. Un consenso ampio, che seppe riunificare il tifo bianconero. Ci fu addirittura la fortunata congiunzione di eventi che rese disponibile il nuovo stadio, il posto dove esternare e manifestare al mondo quel nuovo corso che a chi scrive sembrava prepotentemente juventino. Poi? Poi cominciarono ad arrivare i successi: uno, due, tre scudetti, stadio inviolabile, record di punti. E quattro, cinque, sei, le Coppe Italia, le due finali di Champions. Il Presidente godeva ormai di un consenso svincolato dagli iniziali battaglieri propositi di giustizia. Agnelli in Italia era corteggiato da chi voleva vendergli questo o quel presunto campione, aveva tessuto amicizie europee che lo avrebbero portato fino alla presidenza dell'ECA. Questo aveva fatto tornare antipatica la Juventus e rimesso in moto la macchina del letame, che per la semplice polemica da bar sport può non interessare, ma fertilizza il terreno utile alla squalifica dell'allenatore, alle multe per un innocuo "M***A" urlato in modo collettivo, o porta i massimi dirigenti davanti alla Commissione antimafia del Parlamento. Solo quando è stato coinvolto in prima persona il presidente la società ha emesso un comunicato per rispondere ai professionisti delle offese alla Juve. Nelle ultime settimane la Juve non è intervenuta neanche per chiedere rispetto per un proprio tesserato destinatario di incivili insulti razzisti. Nell'ultimo periodo, forse anche perché non ci sono le prospettive dell'ultimo decennio, molti tifosi esternano in modo più esplicito il proprio dissenso per l'atteggiamento societario. Il consenso presidenziale, già leggermente intaccato per la questione Super League, forse non è più così solido. Il tifoso è volubile, a Torino si è confidato molto sulle vittorie a ripetizione per mantenerne l'approvazione, ma che succederà quando i successi mancheranno? In questi anni è stata curata poco la difesa mediatica e sportiva della juventinità. Una carenza previdenziale che probabilmente Agnelli sarà chiamato a pagare in termini di consenso, quel consenso che a noi sembra tanto piacergli. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6382
  11. Attualità di P. CICCONOFRI del 26/10/2021 10:54:31 Quando fa comodo al Napoli! I quotidiani in edicola oggi confermano che la Supercoppa Italiana si giocherà a San Siro il 5 gennaio. Rimane da attendere solo l'ufficialità. Con grande sorpresa, dopo dieci anni, si torna a giocare in casa della squadra che ha vinto lo scudetto, rinunciando per di più a qualche milione se si fosse giocato, come da programma a Riyad. La casuale data scelta, comporterà lo spostamento della partita in programma allo Stadium tra Juventus e Napoli. Tu guarda la combinazione! Il Napoli, attraverso lo stuolo di affezionati prezzemolini della TV, aveva già fatto sapere che la data di gennaio non era gradita per giocare contro la Juventus, in quanto avrebbero dovuto presentarsi a Torino senza i giocatori impegnati in Coppa D’Africa. Era chiaro, e lo abbiamo precedentemente anticipato in un altro articolo, che la Supercoppa si sarebbe giocata quando sarebbe stato comodo per il Napoli, e così sarà. Guardiamo l’aspetto positivo: questo eviterà un imbarazzo nazionale. Sappiamo per esperienza che qualsiasi istituzione napoletana sarebbe intervenuta per salvare il Napoli calcio dalla trasferta penalizzante, anche con il rischio di mettere in disagio l’Italia. Ricordate il rinvio delle ASL , evento unico, a favore di De Laurentiis, il rinvio per troppo sole del Prefetto… Per il prossimo anno si dovrebbe lasciare in bianco la data di Juventus-Napoli, permettendo così a De Laurentiis la scelta. Sarebbe un giusto segnale di vicinanza ad un club che ha bisogno dell'appoggio di tutti affrontare la partita della vita a Torino. Un segnale di civiltà. O no? http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6380
  12. Per 9 anni si è giocata ovunque tranne che sul campo dei campioni d'Italia, persino sul campo dei vincitori della coppa Italia... Ora che c'è l'inter scudettata bisogna giocare a Milano...
  13. Poco ma ogni tanto compare. Era presente x zenit-juve, contenuto e dimesso però
  14. quando c'era Chirico non le mandava certo a dire e rispondeva a tono, ma alla fine Ravezzani lo ha cacciato perché secondo lui "sentiva troppo i tifosi". Ovviamente si trovava sempre da solo in trincea e si difendeva come poteva, anche alzando i toni, viste le continue accuse, per cui è stato gentilmente accompagnato alla porta. Dici bene che, a parte Zampini che risponde pur rimanendo sempre calmo ed educato, gli altri tendono a sorridere e cercare di argomentare, ma con certi soggetti è una strategia che non paga.
  15. l'anno scorso hanno rimandato la partita di sei mesi e poi le hanno prese, succederà così anche quest'anno infastidisce la solita arroganza di certi personaggi che ottengono sempre ciò che vogliono, mentre noi (che "controlliamo il potere e il palazzo") subiamo e muti ("Serie B e -30")
  16. ieri sera ho girato su qsvs, non l'avessi fatto... in studio c'era l'interista Furini (già giornalista de L'espresso, consigliere comunale a Pavia e antijuventino militante) solitamente collegato via skype, ma per il post inter-juve ha voluto essere presente in studio. La sua discussione al limite del surreale è che la juve/Agnelli controlla gli arbitri, il potere, la var è stata istituita per controllare le partite (a favore della juve, ovviamente), dimenticandosi che la var l'hanno voluta quelli come lui che per anni hanno sostenuto che la juve vince con i favori arbitrali e il var avrebbe reso giustizia. Da buon giornalista ha sempre usato metafore e mai accuse dirette, per quanto lampanti, tanto che ad un certo punto lo juventino Tolomei, visibilmente seccato, gli ha detto "Furini, perché non dici che la juve ruba? dillo, così sei più chiaro." risposta "se lo dico mi querelano", se poi ricordate che anche l'espresso a suo tempo pubblicò tutto il pubblicabile sulle intercettazione di calciopoli, persino le telefonate del frate e gli appuntamenti galanti di moggi jr, capite il tipo di personaggio si cambia canale, ovvio, ma questa gente spara veleno in continuazione senza freni su tutte le tv
  17. quello che non capisco è come mai con tutte ste ladrate e favori arbitrali siamo a -10 dal Milan
  18. da giulemanidallajuve: Attualità di P. CICCONOFRI del 21/10/2021 14:01:52 Il calcio italiano educa all’antisportività In soli pochi giorni, tutte le chiacchiere estive che contestano l'etica della SuperLega con tesserati che si immolavano in nome di un calcio per il popolo, hanno lasciato spazio alla tragica realtà. Caso Lotito è solo un abbaglio collettivo – Ad inizio ottobre, Lotito è stato allontanato dal Consiglio della FIGC con Gravina che pubblicamente dichiarava: «Basta mistificazioni, la colpevolezza di Lotito è stata accertata». E per fortuna che è stata accertata! Ieri si è conclusa la vicenda con un buffetto: Lotito non è decaduto da nessuna carica e se è vero che ha fatto giocare da positivi i suoi campioni a questo punto, ha fatto bene, approfittando di una giustizia sportiva inadeguata. La giustizia sportiva e il movimento sportivo italiano nel suo complesso, non hanno saputo garantire il rispetto del protocollo COVID. Consigliamo a Gravina di occuparsi delle sue faccende anziché fare i contri a casa della Juventus per avere qualche riflesso mediatico, perché certe figure barbine, danneggiano ulteriormente l’immagine del nostro calcio che lui dovrebbe rappresentare. Il razzismo alterno in base al colore delle maglie - Ancora una volta, sempre in modo più evidente, uno juventino può subire offese razziste senza che nessuno ne paghi le conseguenze. Gli ispettori federali, nonostante o per colpa dell'acustica dello Juventus Stadium, questa volta non hanno sentito niente, così come l’arbitro. Eppure tutti a dire che l’acustica dell’impianto torinese sia al top! Nulla a che fare con le offese a Koulibaly e Maignan quando, solo qualche settimana fa, l’opinione pubblica, indignata, chiedeva la testa di chi si era permesso di offendere. Una medaglia al valore per chi permette queste discriminazioni. Un’altra brutta pagina del nostro calcio. Le risse in campo? Cosa vuoi che sia, c’è la Juve! - Dopo la fine di Lazio-Inter, con inseguimenti, minacce di pugni, spintoni e quant’altro, la giustizia sportiva non ha fatto ricorso alla prova TV. Tutti impuniti i nerazzurri, messi nella condizione di poter giocare la partita contro la Juve con la squadra al completo. Ancora una volta, si chiudono gli occhi su episodi che dovrebbero essere condannati. Però alla ribalta ritornano le immagini della “testata” di Bonucci (che testata non è mai stata). Gli stolti devono continuare a credere ad una Juve ladrona. La Supercoppa? Quando fa comodo al Napoli - Nonostante il ministro del turismo locale in Arabia Saudita ha annunciato l'evento per il 22 dicembre, Dal Pino ha di recente affermato: «Supercoppa? Abbiamo due date, il 22 dicembre e il 5 gennaio. Stiamo parlando coi rappresentanti Sauditi». Se sarà scelta la data del 5 gennaio sarà solo per favorire il Napoli che non avrà a disposizione i giocatori impegnati nella coppa d'Africa per il match in programma a Torino con la Juve. Ancora una volta il calendario, quando il Napoli deve giocare a Torino, non ha nessun valore. Quindi si verificherà cosa è meglio per la squadra di De Laurentiis e poi eventualmente sarà comunicata la data della finale di Supercoppa… Questo non è il calcio del popolo, ma il calcio del potere. E fa tristezza.
  19. infatti Lukaku al Chelsea va a gonfie vele
  20. ieri Inzaghi davvero irritante, ogni volta che lo inquadravano sbraitava contro arbitro e quarto uomo, per qualsiasi cosa, sembrava isterico evidentemente ritiene che il VAR contro di lui non dovrebbe nemmeno permettersi di fare un check, motivo della sua escandescenza che ha portato all'espulsione, ancora prima che l'arbitro andasse a vedere in genere per gli interisti (e gli antijuventini in genere) il VAR non può richiamare l'arbitro se si tratta di un errore contro la juve, come un rigore non visto, e se poi lo danno apriti cielo... peccato che, per quanto stupido, non si poteva negare il rigore, c'era solo da stabilire se il fallo fosse in area o meno nel post gara ho dato un occhio a QSVS, gli interisti (imbarazzanti) non potendo negare il fallo e che fosse in area si sono arrampicati sui "rigorini che Rocchi aveva detto che non andavano più fischiati", forse Rocchi doveva specificare che per rigorini si intendono quelli contro di noi, ieri comunque partita brutta, da 0-0, loro segnano solo perché Loca devia il tiro di Chalanoglu sulla traversa, noi per un rigore sciocco (grazie Damfries). Comunque l'ingresso di Chiesa+Dybala ha dato una bella scossa al match, sperem
  21. Certo che se non rischia un po' finiamo a - 11
  22. Continuo ad avere l'impressione di vedere una juve perennemente rimaneggiata, con metà titolari fuori... Il problema è che i giocatori sono davvero questi.
  23. ne eravate al corrente? effettivamente io in questi non ho sentito nulla in merito Attualità di P. CICCONOFRI del 20/10/2021 13:51:14 Caso Kean: intervenga la Juve! Riprendiamo gli ultimi due episodi di razzismo verificatisi allo Stadium. Juventus – Milan, nel prepartita il portiere rossonero Maignan viene preso di mira da un tifoso bianconero che gli rivolge insulti razzisti. Il video dello pseudo-tifoso viene visto migliaia di volte sui social. Il tema finisce sul tavolo di entrambe le società. Il Milan contatta immediatamente la Juventus che aveva già avviato le procedure di indagine per individuare i responsabili. Grazie al regolamento interno dello Stadium ed all’efficienza del sistema adottato, il tifoso viene bandito a vita ancor prima che la giustizia sportiva inizi l’indagine. Efficienza e un provvedimento che dovrebbe scoraggiare il ripetersi dell’increscioso episodio. Juventus – Roma, i tifosi giallorossi insultano in modo razzista il giovane Kean. Il video viene visto migliaia di volte sui social e qui ci di fermiamo. Per la giustizia sportiva non è successo niente, nessun provvedimento è stato preso. Ma per la Juventus e la Roma vale la stessa cosa? La Juventus ha denunciato l’episodio fornendo le registrazioni audio e video per identificare i tifosi colpevoli? Sarebbe grave se non fosse stato fatto il possibile per proteggere un ragazzo di 20 anni dagli insulti di un branco di ignoranti che alla prossima occasione, senza alcun provvedimento, potranno non solo accedere nuovamente allo stadio, ma continuare ad insultare Kean, la cui unica colpa è indossare la maglia a strisce bianconere. La breve successione degli episodi sopra descritta crea una discriminazione nella discriminazione. Non si discute di un fuorigioco dubbio o di un rigore non concesso, questi aspetti devono essere condanni in modo chiaro e il calcio, per chi ha ancora ci crede, deve riappropriarsi di quella funzione sociale, ludica e di coinvolgimento positivo, non essere grancassa di fenomeni di inciviltà. E se è vero che il pubblico ha un ruolo di positiva partecipazione, tanto più le società calcistiche hanno obblighi predisposizione degli strumenti di condanna degli episodi e isolamento degli spettatori incivili. E' quello che è accaduto dopo Juve-Milan, perché non può accadere per Juve-Roma. Per questo riteniamo che la Juventus debba intervenire e pretendere una punizione per responsabili Non vogliamo credere che alla Continassa facciano spallucce per Kean o siano guidati dalla volontà di non urtare la Roma, che in qualche modo potrebbe essere destinataria di conseguenze.
  24. Mancini tocca per primo il pallone su respinta di tek, per cui sarebbe stata punizione x noi, e non ripetizione del rigore Ravezzani prova a spiegarlo bene ma gli antijuventini non capiscono Mostra video del supervisore al var che dà ragione a orsato. Ma in studio ne sanno più
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