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dal1982

Tifoso Juventus
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  1. anche 15/20 credo resta la rogna di essere i responsabili della sicurezza (vedi cosa e' successo in piazza e le accuse alla Appendino), cmq sarebbe stato bellissimo, infatti io da udine ero andato in piazza a torino a vedere barcellona-juve , figurati se non avrei apprezzatto andare al piu' organizzato stadium , come ripeto avrei pagato volentieri anche 20 euro
  2. CHE poi il nostro e' di proprieta' , il loro e' del comune , noi non avremmo dovuto chiedere in teoria permessi a nessuno, pero' d altro canto ci sarebbe spettata tutta la gestione nonche' la sicurezza
  3. gia' pensi al finale? e' giovane dai cmq doveva essere un antagonista/erede di messi invece ha sottoperformato per le sue qualita' , non so se dipende dal carattere o dagli infortuni, o se era solo sopravvalutato ad un certo punto della carriera
  4. bhe ha detto una cosa vera , ci sta' rimarcare il poco carattere secondo me (anche perche' e' cmq il capitano)
  5. neanche di maria (se c'era una possibilita' ripensasse al suo futuro direi che e' svanita)
  6. EH BHE non sono pochi , il suo valore ad oggi e' anche meno , certo se si crede diventera' un big si puo' investire anche di piu' , e' un po' una scommessa..
  7. se arriva una buona offerta alla juve pero' ... altrimenti resta anche contro voglia
  8. puo' firmare senza comunicarlo ? (chiedo) cmq stara' valutando le offerte , ci sara' una specie di asta anche , e piu' fa bene piu' si alza il livello
  9. Paulo Dybala si racconta a 360 gradi alla vigilia del momento chiave della stagione della Roma. Lo ha fatto in esclusiva a Dazn nel nuovo episodio della serie "Dazn Heroes" che, come ogni settimana, racconta i protagonisti e le storie più appassionanti del mondo dello sport. La puntata, intitolata “Scacco Capitale”, è stata prodotta con la collaborazione della Roma e l’attaccante argentino è stato intervistato da Diletta Leotta sullo sfondo del Colosseo. I due iniziano la chiacchierata con una partita a scacchi, gioco del quale Paulo è appassionato sin da piccolo. Tra una mossa e l’altra, la Joya costruisce la sua “scacchiera giallorossa”, associando a ogni pedina il compagno di squadra corrispondente: il cavallo – l'unico pezzo che negli scacchi può “saltare” gli altri pezzi - è Leonardo Spinazzola, mentre l’alfiere è Nemanja Matic per la sua visione di gioco, Smalling e Abraham vengono scelti come torri. La sorpresa arriva sul re e la regina di questa Roma, con Dybala che “incorona” Mourinho come re e tutta la squadra come regina, perché "tutti possono essere protagonisti". L'ACCOGLIENZA A ROMA "La gente qua è caldissima e incredibile. Fin dal primo giorno mi hanno fatto sentire questo calore. Sentire l’inno dei tifosi della Roma prima della partita è qualcosa di unico. Vivere una cosa del genere è come stare di fronte a un’opera d’arte”. DYBALA MASK — "La storia della Dybala Mask nasce un po’ qua al Colosseo. Da bambino guardavo tanti film su Roma, la città, i gladiatori. Il film 'Il Gladiatore' l’avrò visto 20 volte più o meno. Dopo un momento difficile della mia carriera da cui dovevo venire fuori in qualche maniera, ho pensato subito a questa esultanza. Alla gente è subito piaciuta e allora continuo a farla". LA SCELTA DI ROMA — “Quando Tiago (Pinto, ndr), il direttore, ci ha contattato ed é emersa questa possibilità mi sono venute in mente queste cose (i film su Roma, la maschera del Gladiatore, ecc… ndr) e non potevo non pensarci. Mi sono detto ‘devo far qualcosa in questa città'". GLI SCACCHI — "Per la testa e per la concentrazione gli scacchi aiutano molto. Ho iniziato da bambino a giocare: prima guardavo tanto mio papà poi piano piano ho iniziato a giocare con lui. Con il tempo le partite per lui diventavano più difficili fino a che, un giorno, sono riuscito a vincere". ABRAHAM E CR7 — "Abraham è un giocatore giovane ma con molta esperienza. Ha vinto la Champions, l’anno scorso ha segnato tanti gol pesanti con la Roma. Sicuramente possiamo fare molto meglio di quanto stiamo facendo. Ci stiamo conoscendo e cerchiamo di fare il massimo, speriamo che in queste ultime partite possiamo dare alla Roma i gol che servono per arrivare in Champions. Con Cristiano sono stati tre anni belli, la squadra era molto forte e lui ci dava qualcosa in più. In Argentina è molto sentita la rivalità tra Messi e Cristiano, io ovviamente da bambino son sempre stato dalla parte di Messi. Una volta stavamo andando a giocare una partita, io stavo in fondo all’aereo e lui era seduto più avanti. A un certo punto del volo, lui è venuto da me a parlare sia di calcio sia di tante altre cose. Parlavamo in generale della nostra vita e a un certo punto gli ho detto ‘Io da bambino praticamente ti ho odiato’. Ci siamo fatti due risate su questa cosa e fra noi abbiamo sempre avuto un bel rapporto, un bel dialogo". FENOMENO MOU — "Josè Mourinho ha un’immagine e un potere importante per tutto quello che rappresenta nel mondo del calcio. Sì, sarebbe un buon giocatore di scacchi. Prima di arrivare qui alla Roma ci siamo sentiti due volte e mi ha chiamato quando stavo ancora a Torino. Lui è molto bravo quando parla e quando vuole entrare 'dentro' qualcuno. Ho sentito con lui un feeling speciale: è difficile nel mondo del calcio trovare qualcuno che ti dica le cose in faccia in modo sincero. Con lui ho un rapporto diretto e sincero, ci confrontiamo tanto. Vogliamo il meglio per la gente. Lui ha fatto la storia del calcio. È molto sincero, è bravo a preparare le partite. Quasi tutte le cose che ti dice, poi in campo succedono. Capisce il calcio molto bene, lo testimonia il fatto che ha vinto quasi in tutte le squadre che ha allenato. Nel gennaio 2022, Mourinho si è avvicinato a me durante Roma-Juventus 3-4 e mi ha detto 'Sei un fenomeno'? E' vero, è òa prima cosa che mi ha ricordato quando mi ha chiamato. Non mi era mai successo che un allenatore di un’altra squadra facesse una cosa del genere durante il gioco. Contro il Manchester in Champions, quando ancora giocavo nella Juve, avevamo discusso, ero andato a dirgli che non aveva bisogno di fare quel gesto. Ma quell’episodio è rimasto sul campo". LA MAGLIA NUMERO 10 — "Il numero 10 della Roma sarà sempre Francesco Totti. Così come per Del Piero lo sarà per sempre nella Juve. Alla Juve me lo chiese direttamente la società di indossare la 10 ed è stato un enorme piacere. Succederà anche alla Roma? Mai dire mai... Ovviamente sarebbe una responsabilità unica. Il mio ruolo nella scacchiera giallorossa? Il Re è Mourinho, mentre la Regina è tutta la squadra. Non dite che sono io: piuttosto mi sento un pedone.... Il rigore calciato durante la finale del mondiale? Sono sincero, in quel momento ero molto freddo. Da quando ha sbagliato il rigore il giocatore della Francia prima di me, sapevo già dove avrei tirato e sono andato sicuro al 100%. E la palla è entrata”.
  10. immagino i commenti sotto poi ... si saranno vergognati tantissimo. han poi cambiato ?
  11. se nel frattempo si occupassero anche dello schifo dei cori dell heysel
  12. sarebbe bastato difendere e tenere la triade, anche a 99 anni vorrei moggi in societa'
  13. e poi magari si dimenticano di giocatori che han fatto ben piu' storia di zavarov
  14. ...poi ha chiesto una cifra che solo oggi puo' permettersi di chiedere senza che gli ridano in faccia ..
  15. considerato che non c'e' neanche kean pero' e' una bella scocciatura avere solo una prima punta disponibile
  16. pero' onestamente cosa poteva la juve? se lo avessero rinnovato lo scorso anno sarebbero stati dei pazzi.
  17. e spuntera' un contratto da almeno 10 o 12 .... se maman e' brava anche di piu'
  18. fan solo perdere tempo andrebbero mandati fuori dopo una fragorosa risata
  19. 14:20 Juve, è arrivato Ferrero Anche il presidente della Juventus Gianluca Ferrero - insieme agli avvocati del club - è entrato nella sede del Coni.
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