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zlataniere

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  1. http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2009/05/19/juve_ranieri_esonero_web_forum.html C'era una volta lo stile Juve. Dal web il tecnico: Zeman 19 maggio 2009 Lo staff della Juventus preso di mira sui forum bianconeri L'esonero di Claudio Ranieri sembra avere accontentato i tifosi internauti bianconeri. "Trasformate il titolo del post in festa Juve", si scrive. Ma siamo sicuri che le colpe siano tutte del tecnico? La Triade, forse, non lo avrebbe mandato a casa COMMENTA NEL FORUM DELLA JUVENTUS di AUGUSTO DE BARTOLO Torno a casa, accendo la tv: Ranieri esonerato! Cosa? Come? Ma ho sentito bene? La fonte più attendibile è il sito della Juventus, accendo il pc, connesso, apprendo la notizia online con questo scarno comunicato : "La Juventus ringrazia Claudio Ranieri per il lavoro svolto in questi due anni. Al nuovo allenatore, Ciro Ferrara, va l'augurio di immediati successi". Sto lì un attimo a fissare lo schermo, l'unica cosa che mi ronza per la testa è una domanda a cui non trovo risposta: Ma che senso ha?". Due partite due al termine della stagione, vabbè la Juve rischia il terzo posto ma la Champions, almeno il preliminare, è sicura. Cosa può cambiare con un nuovo allenatore in due settimane, quattordici giorni di lavoro che non servono assolutamente a modificare né equilibri tecnici o tattici, né tantomeno gerarchie stabilite da due anni? Poi mi sovviene in mente l'altra domanda, da appassionato, da tifoso del calcio: cosa dice la piazza virtuale? Via sui forum bianconeri, qui la sorpresa più grande. Resto esterrefatto nel leggere alcuni post. "Contento per l'esonero di Ranieri, ci voleva una scossa",scrive Carrara 81 su j1897.com. Resto interdetto, ma vuoi vedere che i tifosi sono dalla parte della società, il dubbio mi sovviene, la conferma arriva presto da Gabriele che su Juveforum scrive: "Cambiate il titolo del post da Juve shock a festa Juve". Penso: "un attimo ma qui si sta esagerando. Conoscevo lo stile Juve, quello che per quarant'anni (Carniglia l'ultimo tecnico mandato a casa nel 1969) non ha concesso esoneri". E poi è davvero colpa di Ranieri se la Juventus non è stata in grado di tenere testa all'Inter e ora rischia il terzo posto, magari, dico magari, per aver cominciato prestissimo la stagione, o, sempre magari, perché non ha avuto un organico alla stessa altezza di quello di Mourinho? Poulsen, Knezevic, la conferma di Thiago...dai noo...Amauri? sì ok, ma l'infortunio a Trezeguet, l'assenza di Sissoko, ragazzi ma si paga dazio. Non è forse che questo progetto, poiché così era stato presentato, dunque da portare avanti quantomeno a medio termine, sia stato rinnegato da una dirigenza non abituata a certe pressioni (non ne ha avute per due anni, il primo in B, e il secondo vissuto sul miracolo di essere arrivati terzi) e facile a cedere agli umori della piazza? Troppo semplice la provocazione da lanciare, ma che forse trova un perché esclusivamente nelle competenze e non nei modi: la Triade (Moggi, Giraudo e Bettega), esperta, attenta, furba, non avrebbe agito così. Azzardato?Come Paveliere che su j1897.com suggerisce il nome del nuovo tecnico: "Zeman".
  2. ovvio c'era anche un'immagine con l'apecar e il condizionatore
  3. platini ma anche il concorso vinci una maglia della juventus su juventus.com
  4. grazie domenico siete il meglio del meglio, meritate solo complimenti e ringraziamenti
  5. quando a marzo sono tornato non ti avevo riconosciuto ciao gioturo
  6. NOI LA BARCA NON L'ABBANDONIAMO paradossalmente i momenti più bui hanno avuto anche tanti picchi di divertimento - io dovevo ancora fare 15 anni -
  7. porca tr**a quanto tempo, quando mi sono iscritto ero un bambino
  8. comunque sono nella stella nonostante 4 anni di assenza, questo non può che farmi moltissimo piacere devo dire
  9. vorrei caricare una pagina del topic "Facciamo un gioco" (22/04/2006) ma non riesco
  10. Nessuno ha rimosso l'Heysel. Anche se tutti cercano di dimenticarlo. Soprattutto quelli che l’hanno vissuto, che erano lì, e che ancora lo soffrono: tifosi, giocatori, giornalisti, telecronisti, dirigenti. Il racconto della partita che finì prima di iniziare in un questo documentario che torna a Bruxelles e ripercorre le ore drammatiche di quel 29 maggio 85. Non solo la vigilia arruffata, non solo il crollo del muro nel settore Z, ma anche il dopo: il rientro delle bare, lo scambio di cadaveri, le polemiche, il processo, ma anche le sentenze, che danno solo un’ammenda a chi organizzò male l’evento. Niente vie di fuga, porte strette, almeno dieci uscite di sicurezza bloccate da lucchetti di cui nessuno trovò le chiavi, tre cancellate metalliche trasformate in trappola mortale tanto che i vigili del fuoco dovettero spezzare le catene con le cesoie per far passare i soccorsi.Parlano i testimoni di quella drammatica finale di Coppa Campioni. Paolo Rossi: «Non si sarebbe dovuto giocare. Non c’è da essere fieri di quella Coppa. Non rifarei quel giro di campo. 39 morti meritano rispetto». Marco Tardelli: «L’Inghilterra dopo l’Heysel ha fatto sparire gli hooligans, da noi invece gli ultrà ancora comandano. Il nostro calcio urla tolleranza zero, ma permette tutto». Antonio Cabrini: «Abbiamo giocato quella partita solo per motivi di ordine pubblico. Ci avevano detto che c’era un solo morto. Siamo responsabili perché non abbiamo avuto subito le dimensioni di quella tragedia, ma siamo stati anche noi vittime. Non abbiamo perso la vita, ma ci è stato rovinato un momento sportivo che poteva essere bello, il traguardo di una vita, e che invece ora è un ricordo doloroso e senza gioia». Bruno Pizzul, telecronista Rai di quella finale. ««Per me è stata una serata di imbarazzo e di difficoltà. Alcuni ragazzi mi chiesero di avvisare i loro genitori, ma io non potevo farlo, per riguardo alle altre famiglie. E ancora mi rammarico di non essere stato più severo con chi festeggiava».Parlano anche i sopravvissuti. Matteo Lucii, allora aveva poco più di 16 anni: «L’Heysel era uno stadio inadeguato. Mi sono ritrovato schiacciato da due file di persone. Non so come ho trovato la forza per rialzarmi, sopra avevo un peso di 250 chili. Dopo ho cercato un telefono, ma nessuno mi permetteva di chiamare». E Antonio Conti, papà di Giusy, 17enne che lì perse la vita. «Le ho lasciato la mano perché non volevo trascinarla come me, quando mi hanno travolto. Ho perso conoscenza e quando ho ripreso i sensi lei non c’era più. Era sotto una coperta, l’ho riconosciuta dalle scarpette» di Emanuela Audisio http://video.repubblica.it/sport/heysel-la-notte-del-calcio-1985-2015/201917/200974?ref=HRER3-1
  11. vabbuò io il big tasty settimanale glielo lascio mangiare ad vitam
  12. zlataniere

    Perle Laziali...

    partita buttata, la roma almeno due spanne inferiore all'ultima lazio ma tant'è
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