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zlataniere

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  1. ma infatti con certezza il PDF di cui parlano con le domande "concordate" sara' proprio questo qua
  2. notare che di Paratici hanno scelto una foto mentre parla al cellulare e notare che "Serie B: difficile" indirizza al paywall ...
  3. il peggio che succede e' che inibiscano Paratici, e non so quanto sia una brutta notizia
  4. Per me questo e' esattamente cio' che e' successo ed e' per questo che credo rischino solo quelli di Perugia. Sai a Palermo quante autoscuola conosco che "elargiscono" patenti di guida allegramente? Beh se mando conoscenti li' non e' che commetto un reato. L'understanding e' chiaro pero'.
  5. Per me rischiano solo i "perugini". Il posto aveva una nomea per essere lasco in tema di esami et similia. Noi giustamente per recuperare tempo lo mandiamo la'. Fine.
  6. Anche se riflettendo qui il problema avviene prima della cittadinanza, cioe' secondo il CGS si configurerebbe un reato qualora avessimo prodotto un esame di italiano falso nella pratica per la cittadinanza
  7. Eh ma io FIGC dico a che ti serviva l'esame di Italiano se non per ottenere documenti di cittadinanza?
  8. ah qua 8. Nell’ipotesi di cui al precedente comma, se viene accertata la responsabilità della società ai sensi dell’art. 6, commi 2 e 3, il fatto è punito, a seconda della gravità, con le sanzioni di cui all’art. 8, comma 1, lettere c), g), h), i), mentre se viene accertata la responsabilità diretta della società ai sensi dell’art. 6, comma 1 il fatto è punito, a seconda della gravità, con le sanzioni all'art. 8, comma 1, lettere g), h), i). 9. I dirigenti, i tesserati delle società, i soci e non soci di cui all'art. 2, comma 2, riconosciuti responsabili dei fatti di cui al comma 7, sono puniti con la sanzione dell’inibizione o della squalifica per un periodo non inferiore a due anni.
  9. Boh la norma e' questa 32. 7. La violazione delle norme federali in materia di tesseramenti, compiuta mediante falsa attestazione di cittadinanza, costituisce illecito disciplinare. Le società nonché i loro dirigenti, tesserati, soci e non soci di cui all'art. 2, comma 2, che compiano direttamente o tentino di compiere ovvero consentano che altri compiano atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o comunque alterati al fine di eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di calciatori extracomunitari, ne sono responsabili applicandosi le sanzioni di cui ai successivi commi 8 e 9. Alle stesse sanzioni soggiacciono le società, i dirigenti e i tesserati qualora alle competizioni sportive partecipino calciatori sotto falso nome o che comunque non abbiano titolo per prendervi parte. 8. Nell’ipotesi di cui al precedente comma, se viene
  10. ah by Maurizio Crippa "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa.
  11. L'arma spuntata del passaporto di Recoba MAURIZIO CRIPPA 23 SET 2020 Dopo il caso Suarez, certi tifosi non potranno più tirare in ballo il banale incidente diplomatico ai tempi di Moratti LUIS SUAREZ ESAME DI ITALIANO PERUGIA PUBBLICITÀ Tra le cose che danno consolazione, manco avessi perso il referendum, o felicità manco avessi votato Sì, c’è questa evidenza che la giornata di ieri ha regalato: che il passaporto falso del Chino Recoba, banale incidente burocratico ai tempi del buon Moratti, è divenuto un’arma spuntata. Non la potranno più utilizzare, certi tifosi avversi, per rimbalzarla contro i Bauscia: “E allora il passaporto di Recoba?”, una sorta di “e allora il Pd?” calciopolesco. Merito di questa storia grottesca, oppure ignobile, dell’esame di italiano fatto passare in fretta in furia al Pistolero Suárez all’Università per stranieri di Perugia, onde concedergli una cittadinanza con cui trovare lavoro in un club che puntava sui suoi servigi. L’esame è finito intercettato, solerzia italiana, e che ci fosse qualcosa di non commendevole nella sua preparazione e nel modo in cui è stato promosso uno che conosce l’italiano meno di Dibba, è apparso chiaro. Il club che attendeva il nuovo oriundo non c’entra nulla, ovvio che no, e non avrà da spiegare. Però la pochade è stata divertente e istruttiva. Siccome in ogni novella di Boccaccio i nomi sono tutto, l’Andreuccio da Perugia della situazione, insomma il colonnello della Finanza che ha sventato il gomblotto si chiama Sarri. E sembra il Conte di Montecristo. Anche i luoghi, nelle commedie all’italiana, sono tutto. E Perugia, dove già una squadra blasonata subì anni fa qualcosa che truffa non era, ma un brutto scherzo sì, è pur sempre la città al cui aeroporto, qualche giorno fa, sono riusciti a scambiare Tony Blair per Boris Johnson, scatenando un intrigo internazionale. Del resto Perugia è anche la città dove l’Università per stranieri, con i suoi esami, esiste davvero. E dove il Chino Recoba meriterebbe, quantomeno, di essere cittadino onorario. Con regolare passaporto.
  12. anche nella peggiore delle ipotesi esiste il precedente Oriali e in quel caso addirittura fu prodotto un passaporto falso e il giocatore schierato in campo ergo col proposito di procurarsi un vantaggio in classifica (vincere le partite).
  13. anzi si stanno dando una regolata, secondo me consci del precedente Oriali
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