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alf24
Tifoso Juventus-
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
alf24 ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
ciao furino, chiss? per conto di chi, gabetti, "ha strappato"......... -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
alf24 ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
.read (altra chicca spuntata fuori "giocando" con google: ) =================================== Agli Elkann la Fiat e agli eredi di Umberto Agnelli l'IFIL ? pubblicato: gioved? 19 gennaio 2006 da Luca in: Curiosit? Fiat Panorama dovrebbe uscire domani con un articolo a pag. 21 intitolato ?EREDIT? CONTESTATE - Sfida in casa Agnelli?. L?articolo, riportato per intero nei forum di Autopareri, ipotizza una spartizione dei beni tra due rami della famiglia Agnelli: agli eredi in linea diretta di Giovanni Agnelli (gli Elkann in primis), titolari del 30% della Giovanni Agnelli S.a.pa., andrebbe la partecipazione nel gruppo Fiat, mentre agli eredi di Umberto Agnelli, titolari del 10%) andrebbe l?IFIL, la finanziaria che contiene le attivit? ?diversificate? (?Ifil ? la societ? d?investimenti del Gruppo Agnelli. Quotata sul mercato Italiano?). http://www.autoblog.it/post/2548/agli-elka...o-agnelli-lifil =================================== ...si va sul link dell'articolo ed esce fuori questo: =================================== Agli Elkann la Fiat e agli eredi di Umberto Agnelli l'IFIL ??!! Paolo Madron per ?Panorama?, in edicola domani L'avevamo definita (Panorama del 5 gennaio) una guerra di velluto quella che vede contrapposti gli eredi dell'impero Fiat, tutta giocata dentro regole e doveri cui si deve attenere una dinastia industriale di rango. Felpata, attenta a non debordare con fragore sui giornali. Ora per? quel velluto s'? fatto improvvisamente pi? ruvido, e in alcune parti ispessito. Complice il possibile ritorno sulla scena lavorativa (in quella mediatica ? gi? rientrato a pieno titolo) di Lapo Elkann dopo le note disavventure (che ha come unico sponsor il fratello Jaki, ma ? fermamente osteggiata da Luca di Montezemolo, Sergio Marchionne e Gianluigi Gabetti, ovvero tutta la nomenclatura del Lingotto), si torna a parlare dei futuri assetti del gruppo. E sul tappeto si profila un'ipotesi dagli esiti clamorosi. Siccome su strategie e governance societaria non c'? accordo tra le componenti della famiglia, meglio spartirsi l'impero e ognuno per la sua strada. Cos? al ramo Elkann, quello che con il 30 per cento ? maggioritario nella Giovanni Agnelli & C, la cassaforte in cui l'Avvocato aveva racchiuso il controllo dell'impero, toccherebbe la Fiat. Agli altri, anzututto agli Agnelli rappresentati nell'accomandita da Andrea e Anna, i figli di Umberto Agnelli, con quasi il 10 per cento delle azioni, tutto il resto. Ovvero le attivit? che fanno capo alla Ifil, quelle che un tempo andavano sotto l'ampio ombrello della diversificazione. Come si vede, ? la riproposizione del vecchio dualismo che allignava in famiglia fin dai tempi della gestione Fiat di Cesare Romiti, e che in pi? di una circostanza ha dato origini ad aspri scontri interni. Umberto, alla stregua di quanto sostiene oggi suo figlio Andrea, era stato l'interprete di una visione finanziaria: per lui l'automobile era un investimento come tanti, non la passione della vita quale fu per suo fratello, un mestiere da difendere a prescindere. Se l'investimento non rende, bisogna avere il coraggio di rinnegare le ragioni del cuore e abbandonarlo. Conversando con Il Foglio alla vigilia della contestata operazione di quest'estate che ha rinsaldato il controllo delle famiglia sulla casa automobilistica, Andrea aveva manifestato indirettamente tutta la sua contrariet?. ?Una Fiat meno famigliare e pi? bancaria non ? un dramma? aveva detto. Per poi rincarare: ?C'? un'idea romantica della Fiat che appartiene al passato?. Una posizione che, se sconfitta sul campo, ha comunque fatto proseliti, tanto che oggi il fronte anti Elkann pu? contare sui Rattazzi, in primis Lupo e Cristiano, e su alcuni esponenti di spicco dei gruppi Camerana e Nasi. Insomma, nonostante l'ottimo lavoro di Marchionne, che ha consentito al Lingotto di uscire dalla drammatica situazione in cui versava fino a solo un anno fa, le divergenze strategiche rimangono tutte. Solo gli Elkann, in particolare Jaki, che Giovanni Agnelli ancora in vita aveva designato suo erede, pensano che l'automobile debba restare il core business, l'attivit? su cui concentrare energie e investimenti. Gli altri eredi invece vorrebbero avere mano libera, forti del fatto che la diversificazione all'interno del gruppo non ? mai stata avara di soddisfazioni. Per ora sottotraccia, i contrasti potrebbero esplodere in occasione della nomina del presidente della Juventus, poltrona su cui John non disdegnerebbe sedersi. A meno che non si riesca a trovare un compromesso che salvaguardi l'unit? della famiglia. Improbabile, ma non impossibile se a tentare la ricucitura sar? Gabetti, atteso al rientro dopo una malattia. (postato il 18/01/06, 19.58) http://www.autopareri.com/forum/mercato-fi...lli-l-ifil.html =================================== commento? uno soltanto...OCCHIO ALLE DATE! -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
alf24 ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
.read (dedicato a BigBear ) ================================ Gabriele Romagnoli: Agnelli. Saga di una famiglia tra potere e destini incrociati Tratto da ?la Repubblica?, 25 gennaio 2003 LA DINASTIA. Prima di perdersi nel labirinto di generazioni bruciate, promesse non mantenute, codici di comportamento obbligati, il patriarca Gianni Agnelli ha provato a dare alla propria saga familiare una via d?uscita che assomigliasse a un lieto fine. Di tutte le battaglie che ha combattuto questa ? stata la pi? difficile e sfortunata: il senso del dovere, il rispetto della forma e l?invocazione della forza non sono bastati per superare l?intrico dei sentimenti e la potenza del destino. Archivi redazionali e testimonianze personali permettono di ricostruire una vicenda, divisa in tre capitoli, che attraversa un secolo, inizia forgiandosi nell?acciaio e, proprio come questo nostro tempo, si consuma nel segno dell?incertezza e della volatilit? di ogni valore e rapporto. LA CHIAMATA. In principio era il nonno. E? lui la figura di riferimento, il modello di formazione al quale Gianni Agnelli guarder? quando gli toccher? la successione. Si inscriver? nel cerchio della sua figura, ammettendo di non poterla interamente ricoprire: "Lui era pi? potente di me", dir?, senza rammarico. Questione di tempi e di temperamenti. Il nonno Giovanni apparteneva a un?epoca in cui le forme e le manifestazioni del potere ammettevano minime frammentazioni. E ancor pi? limitate distrazioni: i potenti comandavano, i fatui danzavano. L?immagine contava poco, perch? poco si diffondeva: l?informazione viaggiava lenta e il pettegolezzo usciva raramente di casa. E cos?, quando il nipote ricordava che: "Mio nonno diede un sola intervista in tutta la sua vita, nel 1935, al primo numero di Fortune", segnava un confine netto tra quel personaggio cos? avaro di s? (il cui vero erede fu, in quel senso, Enrico Cuccia) e la sua generosit? nell?apparire, con estrema attenzione al come, con quella naturalezza figlia di una precisa valutazione, quelle battute studiate in anticipo. Gianni Agnelli aveva ammirato il nonno, probabilmente pi? ancora di quanto l?avesse amato. Era, per istinto, diverso da lui. Cerc?, per dovere, di avvicinarsi, perch? quello lo chiam?. Non era, la chiamata, un atto previsto. Nella linea del potere avrebbe dovuto toccare al padre Edoardo, ma il sortilegio di famiglia che innalza i Giovanni e stronca gli Edoardo, si manifest? quando Gianni Agnelli aveva solo 14 anni, lasciandolo orfano. Raccontano che il nonno Giovanni guard? in silenzio per minuti dieci il cadavere di suo figlio nella camera mortuaria, in silenzio segu? i funerali ("Il ricordo pi? netto che ne ho furono i giocatori della Juventus che si strinsero intorno alla bara", rievocher? Gianni) e soltanto a Villar Perosa, in famiglia, si concesse le lacrime. Anche quello fu un insegnamento per il nipote. Come per i seguaci di discipline orientali le emozioni sono peccati, cos? per gli Agnelli. La rabbia e la sofferenza vanno custodite nella cassaforte del proprio animo, chi non ne ? capace non ? all?altezza del nome che porta. Gianni Agnelli sar? chiamato a dimostrare di aver imparato la lezione del nonno al funerale di chi pi? di ogni altro l?aveva trasgredita: suo figlio Edoardo. La morte dell?altro Edoardo, 65 anni prima, aveva mutato i destini di famiglia. Al nonno toccava scegliere, dopo l?ineluttabile interludio Valletta, un successore tra i nipoti. Li guard? e i suoi occhi si fermarono su Gianni. A lui cominci? a schiudere le porte che conducevano alle stanze del potere. Con lui si fece improvvisamente severo, mutandosi da nonno a vicario del padre scomparso. "Era autorevole di natura ? ricorder? Gianni Agnelli ? non aveva bisogno di forzare. Era un uomo semplice e sereno, ma capace di incarnare l?autorit?, il potere assoluto". Il giovane nipote, ammesso nel santuario del Lingotto, impar? a riconoscere e rispettare due modi di essere, due abiti: lo stile (suo nonno) e la forza (Valletta). Indosser? il primo, ma sempre ammirer? il secondo, anche negli avversari, eleggendolo a pregio anche di chi, almeno inizialmente, non stim?, come Berlusconi. Lo stile del nonno era soprattutto forma. Era quella pipa spenta battendola sui gradini prima di entrare nel luogo dove si lavorava e riaccesa solo all?uscita. Era metodo negli orari sempre uguali, senza concessioni alle emergenze. Era rispetto delle controparti, consapevolezza di s?, delle proprie radici (Torino, l?Italia). Era il principio ispiratore per cui l?estetica prevale sempre sull?etica. "Isolato e misterioso", cos? lo vedeva il nipote, come un essere remoto e superiore. Che un giorno lo chiam?. La chiamata fu il punto di svolta della vita di Gianni Agnelli. Tre gli effetti principali. Il primo: lo trasform?, investendolo di una responsabilit?, che accett? per senso del dovere, qualit? che riteneva fondamentale. Il secondo: gli insinu? la convinzione che la chiamata fosse il modo in cui l?investitura avveniva, almeno per lui; che il suo destino potesse essere frutto di elezioni nel senso di scelte dall?alto in nome della necessit?; suo nonno fu senatore (come suo fratello), lui senatore a vita per nomina presidenziale e se mai pens? alla carriera politica, la immagin? come esito di un?invocazione del Paese e non della costruzione di un partito. Il terzo effetto fu la frattura rispetto all?escluso dalla chiamata, il fratello Umberto e l?inizio di una lunga, impossibile e, alla fine vana, promessa di risarcimento. LA PROMESSA. Gianni Agnelli non percep? mai la scelta del nonno come illegittima. Andava a scapito del fratello, tuttavia e, per quanto si sentisse pi? vocato di lui per l?incarico, gli sembr? necessario non farne per l?altro una sconfitta. Non un?esclusione perenne, quanto meno. Di Umberto non parlava quasi mai ("I miei fratelli? La mia vera amica ? Suni"). Se lo faceva, era sempre in termini positivi. Diceva: "Umberto avrebbe potuto essere un ottimo presidente". Ma non lo fu. Scelto al suo posto, Gianni pens? di dovergli (il senso del dovere) un risarcimento nelle parole (lo stile, la forma) e nei fatti. Quest?ultimo manc?, impedito prima da circostanze che una giustificazione a posteriori (oggetto nella cui fabbricazione eccelleva) gli fece ritenere decisive e poi dall?invalicabile ostacolo del destino. Gianni and? al volante, Umberto alla ruota di scorta. Il rapporto tra i due vedeva il secondo in soggezione: si alzava in piedi quando nella stanza entrava quello che lui pure chiamava l?Avvocato. Umberto fu senatore elettivo, come il nonno, ma mai "il Senatore". Umberto attese, perch? la consegna del testimone era annunciata, fin troppo, tanto in anticipo da consentire a chi aveva altri piani di ordirli e portarli a compimento. E non avvenne mai. Cuccia e Romiti la impedirono. Misero Gianni Agnelli di fronte alla necessit? di restare per il bene dell?azienda e della famiglia, una sirena al cui canto erano sicuri non sarebbe sfuggito. Agitarono la volont? delle banche, degli investitori internazionali, i rischi connessi a una scelta diversa e, per senso del dovere, Gianni rest?, uccidendo nel fratello la cosa che tiene in vita un uomo: le aspettative. Come sempre si affann? a cercare un rimborso. Anzi due: uno a breve e un altro a lunga scadenza. Il primo fu affidargli l?Ifil. Voleva essere un atto di pace, apr? la guerra. Una credibile leggenda vuole che, al primo giorno davanti alla nuova scrivania, Umberto abbia cercato nella cassaforte il gioiello da sfregiare per colpire il fratello e l?abbia trovato: la Juventus. Fece piazza pulita, dal presidente all?allenatore, dal magazziniere alla vecchia bandiera Francesco Morini. Assunse l?uomo pi? odiato da Romiti, nuovo alleato per forza dell?Avvocato: Giraudo. Vinse, pure, sebbene sprofondando in una classifica che a lui non interessava e al fratello s?: quella dello stile. Cominci? una serie di scaramucce per interposta persona, che, prima dell?ultimo, imprevisto atto, ebbe tregua alla fine degli Anni 90, quando Gianni riusc? a mettere intorno a Umberto un cordone di uomini di fiducia, accettati perch? l?Avvocato aveva frattanto messo in pratica il gesto risarcitorio di lungo periodo, portato a scadenza la cambiale estrema: annunciato il passaggio del testimone a Giovannino, figlio di Umberto. Non lui, ma sangue del suo sangue avrebbe comunque guidato la Fiat. La scelta era in realt? facilitata dall?impossibilit? di affidarsi al proprio figlio Edoardo. La vicenda era complicata da una rete di rapporti in cui Giovanni stava a Giovannino come il nonno era stato a lui e Romiti provava, spesso con successo, ad attirare l?erede designato nella sua orbita. Ma poi, lui avrebbe guidato e questo per Umberto sarebbe stato il momento in cui essere ripagato di tutto. Non giunse mai. Giovannino mor? a 33 anni di un cancro rarissimo. Lasciava incompiuto un percorso di esistenza e irrisolto un nodo di famiglia, ormai impossibile da districare. L?EREDITA?. Insieme, Gianni e Umberto avevano annunciato la designazione di Giovannino. Da solo, Umberto lo seppell?. L?Avvocato era lontano, trattenuto da un malanno fisico. A farne le veci: l?erede negato, suo figlio Edoardo. Di tutti i rapporti familiari questo ? il pi? doloroso, sfociato nella tragedia. Con la coda di un senso di colpa, tanto pi? forte quanto non esibito (guai!) e, infine, letale. Edoardo era il rampollo segnato dal nome e da un Dna incompatibile. Se la regola imposta alla casata era: "Il momento della forza prevalga su quelli del privilegio e della vanit?", Edoardo nella sua congenita debolezza era la trasgressione. Questo il padre colse fin dall?inizio e a questo cerc? di porre rimedio tentando invano di provocare nel ragazzo una reazione. L?aneddotica di partite a cui non veniva portato (lasciato in attesa per sempre, come lo zio), di elicotteri che si alzano in volo senza che il saluto venga ricambiato, sono diventate leggende, ma rivelano forse, pi? che il disinteresse, una strategia, che mai funzion?, di ottenere, almeno per ripicca, una risposta forte. Edoardo non ne aveva. Amava il padre al punto di farsene il doppio. Ma nello scegliere gli strumenti di questa imitazione (il modo di parlare, le telefonate mattutine, la camminata con il bastone) rivelava di conoscere di lui solo gli aspetti esteriori, noti a qualunque lettore di giornali. Non meno fallimentare il tentativo di contrapporsi a lui per scelte di pensiero e modelli di comportamento. Nell?ortodossia degli Agnelli fin? per essere "il talebano Eddy", uno di famiglia che rinnegava i p?nati: il capitalismo e il materialismo americani ("non saranno eterni", profetizz?), la fabbrica ("Non basta pi? produrre bene automobili"), il denaro ("Un mito pericoloso"), perfino, da ultimo, le scelte del padre ("Con la nomina di mio cugino ventiduenne in consiglio d?amministrazione siamo vicini al gesto di Caligola che nomina senatore un suo cavallo"). Perduto tra padri nobili (San Francesco, Gandhi e Martin Luther King) e patrigni ignobili a cui si avvicinava senza difese (da Khomeini a un disturbatore di assemblee Fiat), Edoardo divenne per il padre poco pi? di un problema. La linea di condotta verso di lui fu sintetizzata in una frase pi? onesta che cinica: "Non sono un pedagogo, lascio fare alle persone ci? che vogliono; per Edoardo si tratta di costruire una vita dove non sia in pericolo". Gli cre? intorno una rete di discreti controllori, ma il talebano Eddy aveva intelligenza sufficiente per bucarla spesso, con invii di missive che erano in qualche caso saggi di filosofia e politica non privi di acume, in altri autentici messaggi in bottiglia di un naufrago abbacinato. Poi ci fu l?incidente di Malindi e il labirinto non ebbe pi? uscite se non quelle, incontrollabili, consentite da Internet e quella finale, gi? da un viadotto. Quando, anni prima, la figlia Margherita rischi? di morire nell?incendio della sua dacia, risvegliandosi in un letto d?ospedale a Parigi si stup? nel vederlo: "Anche lui, sempre cos? impenetrabile, aveva il viso stravolto d?angoscia come un padre qualunque". Nel dare l?addio al proprio figlio, Gianni Agnelli non aveva l?espressione di un padre qualunque, ma quella di un uomo da cui aveva preso il nome, lo stile e le consegne: suo nonno. Era suo nonno che accompagnava suo padre, ma, a differenza di lui, aveva gi? sepolto l?avvenire. Se n?era andato con Giovannino, il nipote. Per quel futuro l?Avvocato aveva combattuto la sua ultima e pi? temeraria battaglia: quella per riconquistare la Fiat alla famiglia. Pochi, alla fine degli Anni 90, credevano avrebbe potuto battere Romiti e riportare il tesoro nella cassaforte di casa. Lo fece, per lasciarlo come intatta eredit?. Per darlo al figlio di Umberto e chiudere finalmente una partita con troppi sconfitti. Quando sollev? il trofeo, ritenendo alfine compiuta la propria missione, non c?erano pi? successori. Il destino aveva operato l?amputazione dinastica. Fu quasi uno scherno che il "Sunday Times" scrivesse di Umberto come erede vicario del proprio figlio. Non c?era pi? nessuno. Cooptarono John Elkann, un Giovanni almeno, ma se non era "un gesto da Caligola" era comunque una porta che si apriva sulla soglia di un impero al tramonto. Nell?89 Gianni Agnelli giudic? giunto "il momento dell?addottrinamento", riassunto nella formula "pi? Juventus, meno nipoti". Un decennio pi? tardi si trovava davanti a una squadra che bramava traguardi altri rispetto a quelli da lui indicati, famelica e priva di leader, pronta a staccarsi da Torino e dalla fabbrica, pur di staccare la cedola dei dividendi. Ancora una volta giudic? che il meglio da fare fosse costruire loro una vita dove non fossero in pericolo e li mise la riparo di un ombrello finanziario attraverso un accordo con GM che li garantiva per generazioni. Non bast?. La sorte non gli ha risparmiato, nell?ultimo atto, a cui assisteva distaccato e stanco nel suo autunno da patriarca, l?inverno dello scontento. In una significativa simbiosi il suo declino ha coinciso con quello della Fiat. Ha visto il fratello Umberto ondivagare in alleanze e strategie in contrasto tra loro, con la storia dell?azienda e con la sua personale. Ha verificato, lui che celebrava la forza, la debolezza, anche d?animo, di tutti quelli che si lasciava alle spalle. Ha cercato estremi rimedi che difficilmente gli sopravviveranno. Rest? con la moglie, che considerava "un pezzo di s?" e forse per questo amava ("innamorarsi ? da camerieri" resta una delle sue peggiori battute), a combattere l?ultima battaglia. "La mia vita ? stata una scommessa sul futuro", disse. Lascia un?eredit? che nessuno, n? in famiglia n? fuori, ? in grado di raccogliere. Difficile immaginare se l?abbia considerata una sconfitta o una vittoria. http://www.feltrinellieditore.it/FattiLibr...a?id_fatto=1087 ================= commento: vedi, carissimo BigBear, quello sopra riportato ? QUEL MODO di raccontare le cose... ...quello che stigmatizzavo io nel mio precedente intervento... ...da CHI fosse ed ? tutt'oggi benedetto, tale modo, ? facilissimo capirlo... ...ed ? quel modo FALSO, BUGIARDO, IPOCRITA di raccontare le cose che abbiamo imparato a capire e a conoscere sempre meglio da quel fatidico maggio 2006 ad oggi... ...a parte altri commenti sul resto dell'articolo, CHE, NOTA BENE, E' DEL GENNAIO 2003 (appena morto l'Avvocato e vivente il Dottore...vedi un po' in che modo miserabile ? dipinto quest'ultimo...con lo stesso solito "stile"...che ne pensi?) vale la pena soffermare l'attenzione su questo passaggio: "Come sempre si affann? a cercare un rimborso. Anzi due: uno a breve e un altro a lunga scadenza. Il primo fu affidargli l?Ifil. Voleva essere un atto di pace, apr? la guerra. Una credibile leggenda vuole che, al primo giorno davanti alla nuova scrivania, Umberto abbia cercato nella cassaforte il gioiello da sfregiare per colpire il fratello e l?abbia trovato: la Juventus. Fece piazza pulita, dal presidente all?allenatore, dal magazziniere alla vecchia bandiera Francesco Morini. Assunse l?uomo pi? odiato da Romiti, nuovo alleato per forza dell?Avvocato: Giraudo. Vinse, pure, sebbene sprofondando in una classifica che a lui non interessava e al fratello s?: quella dello stile." questa miserabile mistificazione della realt?, tanto simile nei toni, nei contenuti e nello spirito a quelle che sempre pi? spesso abbiamo avuto modo di conoscere da un paio d'anni in qua, cozza con la semplice constatazione che il Dottor Umberto la guida dell'IFIL la assunse BEN PRIMA di ricevere quella della Juventus... ...e non a caso ho usato il termine "ricevere", perch? se Umberto ebbe la possibilit? di occuparsi della Juventus fu solo a causa della serie di insuccessi che la squadra stava accumulando, serie diventata oltre che imbarazzante sicuramente insopportabile per l'Avvocato abituato ad essere visto pubblicamente come un vincente indiscusso...e la ricevette pure con il "cadeau" delle finanze societarie disastrate da una scellerata politica gestionale che aveva tentato di recuperare il gap sempre pi? marcato nei confronti del milan berlusconiano.... ...queste cose noi le conosciamo benissimo.... ...vedi un po', invece, come il velinaro articolista tenta di revisionare la storia... ...a beneficio DI CHI, a quel punto, si pu? intuire benissimo.... ...e nota bene, carissimo BigBear, soprattutto quell'infame: "Vinse, pure, sebbene sprofondando in una classifica che a lui non interessava e al fratello s?: quella dello stile." e non dirmi che non ti ricorda in maniera dannatamente indistinguibile lo "stile" di certe nostre conoscenze del "piano di sopra" nonch? di qualche scribacchino leccac.ulo di certe testate, soprattutto da maggio 2006 ad oggi.... -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
alf24 ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
...che stia cominciando a diventare "impresentabile"????????? -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
alf24 ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
qualcuno ha spiegato al presidentissimo della NewHolland FC che da qualche anno sono state inventate televisione, carta stampata, ecc. ecc. e che quindi noialtri vediamo, sentiamo, leggiamo direttamente ogni cosa che accade? qualcuno ha spiegato al presidentissimo della NewHolland FC che "quell?estate in cui la furia mediatica ci fece rischiare la serie C" ? stata solo due anni fa e non due ere geologiche fa? e che quindi di quell'estate ci ricordiamo perfettamente tutto per averla vissuta direttamente? e che quindi, magari, quel "Grazie all?avvocato zaccone siamo riusciti a rimanere in B. Io che ho vissuto quei giorni, so come stanno le cose. E ringrazio zaccone? potrebbe andarlo a raccontare a qualche sua sorella o altro suo parente pi? o meno stretto nella pietosa speranza che questo possa far finta di credergli? certo che se proprio avesse voglia di parlare del passato, il presidentissimo, potrebbe magari raccontarci qualcosa di quel suo periodo negli anni 80, particolarmente del frangente in cui ricopriva la carica di direttore generale del Gruppo Editoriale Fabbri... ...ecco, quello sarebbe interessante... ...provi a stupirci, presidente...e lasci perdere Zaccone, che ? meglio......................... -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
alf24 ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
s?, "tuttapposto" (cit.)... ...scusa se non ho replicato... ...ci risentiamo a breve, comunque... ...roba interessante..... ...e chiedo scusa anch'io per l'OT............. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
alf24 ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
...eh, in effetti deve proprio essere dura, voler scoprire cose che non sono mai esistite... -
15 Maggio 2008: Giorno Di Ricorsi Al Tar Del Lazio
alf24 ha risposto al topic di Neromatto in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
un tipo di nome Ariel mi ha detto: "...se sono svampate, segn?..." -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
alf24 ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
...no, caro big... ...? semplicemente la solita figura di mm...a del cordero............... -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
alf24 ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
beh, direi UN SALUTO AI (quasi) TRENTALATORI JUVENTINI in Cina la matematica la conoscono meglio che in italia... dove invece ci sono appunto solo VENTILATORI ...dopodich?, per?, nemmeno i cinesi sono perfetti............vero Crazy33? -
Moggi Al Processo Gea
alf24 ha risposto al topic di scescio7000 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
caro furino, se questo processo continuer? a mostrare tutta la sua "fuffit?" come ? accaduto finora, il volerlo comunque utilizzare per confermare e continuare l'andazzo di questi due ultimi anni avrebbe dalla presenza del presidente anm molto da guadagnarci... ...perch?, diversamente, se il processo facesse la fine che meriterebbe, tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno prestato il loro contributo al successo di calciopoli che figura di ***** ci farebbero? (e cio? i vari Borrelli, Ruperto, i vari TAR, e compagnia bella...per tacere del fantastico duo-in-uno beatucci....)? -
Lettura Di Calciopoli
alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
non c'? niente di cui ti debba scusare, fratello. nel mio post precedente cercavo solo di precisare un particolare, importante per evitare di fare confusione... ...che ? poi quella confusione che qualcuno gradisce per evitare che di quanto accaduto vengano individuate chiaramente le specifiche responsabilit?... ...quindi, ripeto, non preoccuparti, era solo per chiarire.... no comment... ...? meglio, caro Morgan -
Lettura Di Calciopoli
alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
...occhio.... ...quei giornali citati da Crazy, nel suo post, non sono di propriet? di Montezemolo... ...e nemmeno la FIAT... ...occhio.................. -
Lettura Di Calciopoli
alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
niente da fare, sono sicuro che gen avrebbe trovato un mezzo per intromettersi pure l?... ...mi pare gi? di leggerlo, "...che il Padreterno mi porti uno straccio di prova!" -
Lettura Di Calciopoli
alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
visto che si tratta di un altro spunto interessante per questo topic, posto anche qui la risposta che ho dato a gen in altro topic: te lo do io il motivo per cui hanno scelto la seconda ipotesi. c'era la necessit? non tanto di avere moggi e giraudo fuori dalle scatole (per quello bastava "semplicemente" licenziarli...) ma bisognava fare in modo che non potessero approdare alla concorrenza, e anzi, era meglio fare in modo che non approdassero da nessuna altra parte. ma siccome il contraccolpo nella gestione sportiva ed amministrativa della juve sarebbe stato immediatamente evidente, dovevano fare ANCHE in modo che quel contraccolpo potesse essere giustificato ragionevolmente: UN TERZO POSTO IN CAMPIONATO, UNA STAGIONE TRASCORSA NON COMBINANDO NULLA A LIVELLO SPORTIVO, UN MERCATO SBALLATO, ad una Juventus normale, anzi, ad una Juventus che viene immediatamente dopo quella della gestione della Triade non sarebbero stati perdonati tanto facilmente, anzi, sarebbero stati definiti per quelli che sono: DEI FALLIMENTI. invece, un bel terzo posto (ma anche se fosse stato sesto, la cosa non sarebbe cambiata), con annessa qualificazione alle coppe europee ?, PER UNA NEOPROMOSSA, il risultato di una "stagione esaltante" (citazione). ad una societ? che ha "dovuto" smantellare quasi tutto l'organico (e qui ? meglio astenersi dai commenti), adeguandosi alla serie cadetta, un mercato non propriamente esaltante si pu? perdonare. caro gen, pensa, a titolo esemplificativo, a tutta la rabbia che ? stata espressa anche su questo forum, per il fatto che lo scudetto all'inter, all'ultima giornata quest'anno, gliel'ha fatto vincere "il nostro ex" Ibrahimovic... ...prova a ricordartela quella rabbia che veniva fuori IN OGNI POST che commentava quell'ultima giornata... ...e adesso prova ad immaginare cosa sarebbe potuto succedere se, licenziati nel 2006 moggi e giraudo, costoro fossero approdati alla societ? X, e se in questi ultimi due anni quella societ? X ci avesse fatto mangiare polvere e avesse preso IL NOSTRO POSTO nell'elite italiana ed internazionale del calcio... ...quel consenso che l'attuale azionista di riferimento della Juventus (l'ha dichiarato in pi? di un'intervista lui, sai, non mi invento proprio niente...) insegue come l'aria per respirare, quel consenso tanto necessario alla sua immagine, che fine rovinosa avrebbe fatto? sono stato chiaro, gen? la cacciata di moggi e giraudo e la contemporanea rovina della Juventus dovevano avvenire contemporaneamente per sortire pienamente l'effetto desiderato. e per quel che riguarda quei 65 milioni, andrebbe tenuto presente che il nostro azionista di riferimento non si campa mica di sola Juventus...pare che abbia anche qualche altro interesse...e tra quegli interessi pare che ci sia anche la FIAT che da calciopoli in poi ? riuscita a guadagnarsi - per pura opera del caso e della provvidenza, sia chiaro - anche due rottamazioni nelle finanziarie 2006 e 2007 (non vorrei ingannarmi, ma, mi pare, in passato una simile "doppietta" non era mai riuscita...). e, guarda, considerando quel che c'era in ballo - l'immagine dell'azionista di riferimento - se anche non ci fosse stata alcuna "contropartita", la spesa, anzi, l' "investimento" di quei 65 milioni (e non solo...calciopoli ? costata - e sta costando ancora - tanto) sarebbe stato pi? che giustificato.... P.S. casomai te ne fossi dimenticato, prova a ricordarti che cosa dichiar? pubblicamente proprio Giraudo a febbraio 2005 rivolgendosi all'azionista di riferimento...ti rinfresco la memoria: si tratt? di pubbliche dichiarazioni...raccolte da TUTTE le testate giornalistiche......quanto tempo dai a un dirigente che si permette di dirti queste cose pubblicamente?... ...molto poco... ...lo stretto necessario per organizzare un paio di cosette............... -
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alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
frat?, quante volte te le devo d? le cose?... ...se la SIAE fa un controllo qui dentro, mi fa pagare una fattura astronomica per utilizzo "esagerato" di materiale intellettuale (le citazioni da Matrix..... ) capisc'amm? -
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alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
appunto, carissimo, hai detto bene... ...coinvolgimento della propriet?... ...non di Gabetti/Stevens...o, quantomeno, non di Gabetti/Stevens "in primis"... -
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alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
sentite, su un FATTO dobbiamo capirci: ricavare, dall'atteggiamento tenuto dai giornali, l'impronta del complotto da parte della Famiglia, ? senz'altro un'interpretazione. ma che quei giornali (che si sono comportati in quel modo) appartengano in toto o in parte significativa (o le siano molto vicini) alla Famiglia ? un FATTO... ora, ripeto come ho fatto in un altro topic per chiarire un po' le cose: a chi volete che i direttori di quei giornali abbiano fatto la telefonatina di richiesta (o conferma) autorizzazione per sapere se potevano (o dovevano) pubblicare le indiscrezioni (prima), le intercettazioni (dopo) e le "inchieste" di approfondimento (dopo ancora), su Calciopoli: alla propriet? (e sappiamo CHI ?) o a Gabetti/Grande Stevens? e ripeto pure: supponiamo che inizialmente la cosa fosse "sfuggita" o fosse stata poco notata (!!!) da J.E.: come mai, a due anni di distanza, i vari Verdelli e Palombo (per tacere di Cannav?...), non solo continuano a rimanere sulla loro poltrona, ma anzi, continuano imperterriti a dare il loro "indirizzo editoriale" ad interpretazione "calciopolesca" a quello che scrivono? e per Beccantini, forse, si pu? fare un discorso diverso? no, pure lui tranquillo in sella, e pure lui a confermare imperterrito che calciopoli ? stata cosa buona e giusta....il massimo che gli si pu? sentire dire ? che le sentenze dovevano essere meno clementi nei confronti delle altre societ? imputate, qualche volta, quando il clima generale a livello di pubblica opinione ne suggerisce l'opportunit?, lo si pu? sentire mugugnare qualcosa contro il passato non proprio onestamente specchiato dell'inter...ma oltre non ci va, e non ci vuole andare: per lui Moggi e Giraudo DOVEVANO essere puniti e DOVEVANO essere eliminati dalla societ?, di conseguenza "purtroppo" la Juventus DOVEVA pagare ed espiare con la serie B.... quindi penso ci siamo capiti... ...anche perch?, se questo fosse ancora poco, basterebbe ripensare a come sono state "gestite" altre due vicende da quegli stessi gruppi editoriali: la vicenda di Lapo e la notizia della condanna della Consob per l' "equity swap"... ...controllare prego... ...e mentre controllate, fate caso al fatto che I PRIMI ORGANI DI INFORMAZIONE (tramite web) a dare la notizia e a dare tutti i successivi aggiornamenti di quanto era accaduto a Lapo erano sempre loro: laStampa, Corriere della Sera e Repubblica! e, ribadisco, per la faccenda di Lapo, i direttori di quei giornali a chi avranno sentito il bisogno di fare quella necessaria telefonatina, a Gabetti/Stevens, o a qualcun altro? e per aver cos? bene informato tutti, quante teste sono state fatte rotolare (non dico negli altri due quotidiani, ma almeno a laStampa)? lo sappiamo perfettamente: NESSUNA! ora, parliamoci chiaramente: o uno deve essere PERFETTAMENTE IDIOTA per farsi manipolare prima durante e dopo...e per non rendersi conto della gravit? di quanto ? successo...o altrimenti.... ... amici belli, qua, su queste cose, non ci sono terze vie...non a quei livelli.............. -
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alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
i tuoi elementi cardine (ed il modo in cui li interpreti) io li condivido totalmente... ...ma, ripeto, sentendo che aria tira in giro, pi? di qualcuno sostiene che l'ipotesi di quel complotto corrisponda a una bestemmia o ad una favola scema per bambini sciocchi... -
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alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
(scusami se rispondo solo adesso a questo tuo intervento...) ... a leggere l'apertura del topic ma anche a vedere che cosa si dice in giro da queste parti in questi ultimi giorni, la risposta alla tua domanda dovrebbe proprio essere s?, caro kefeo...purtroppo (e non per non voler rispettare una altrui opinione, ma semplicemente pensando a come si stia rivelando inutile il "lavoro" svolto qua dentro in questi ultimi due anni) dovrebbe essere s?... -
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alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
kefeo, quello che tu dici, l'analisi di quelle strategie processuali, mi trova assolutamente d'accordo: facendomi per? raggiungere la conclusione che il complotto esisteva eccome. se tu dici (e non ? un voler forzare il senso delle parole usate) "...perch? il copione prevedeva che..." ? evidente che c'? uno sceneggiatore.... ...ed ? anche evidente che della sceneggiata fanno parte Zaccone, Ruperto nonch? le difese delle altre squadre... ...si ritorna a bomba: chi era lo sceneggiatore? chi conosceva gi? in anticipo tutta la trama?... ...sfrutto un'osservazione di Crazy: chi ha anticipato le sentenze? ragionevolmente chi "lavorava" per quello stesso sceneggiatore...che coincide con l'autore del melodramma.............. -
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alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
"TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA"... ...anzi, nel caso specifico, a torino........................ -
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alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
mi sta bene l'approccio al problema e la conclusione... ...a proposito delle "ipotesi", invece, quest'ottima analisi deve essere integrata da questa considerazione: al punto 4 DEVE essere precisato che le testate che su tutte le altre "promuovono" lo scandalo sono: laStampa di Torino (quotidiano di propriet? della Famiglia Agnelli); la giornalaccio rosa dello Sport (giornale del gruppo RCS nel cui patto di sindacato che controlla la propriet? la Famiglia Agnelli ha una posizione preminente; gioverebbe ricordare che anni prima, come ricordato pochi giorni fa dallo stesso Gabetti in un intervista da lui rilasciata, l'Avvocato compr? il Corriere della Sera....); Repubblica (quotidiano del gruppo Editoriale l'Espresso, di cui ? fondatore e proprietario il Principe Caracciolo, fratello di Donna Marella, vedova dell'Avvocato Agnelli). queste osservazioni sono tutt'altro che marginali se si osserva che, come ho avuto modo di chiarire ieri ad un altro fratello in un altro topic, gli stessi gruppi editoriali sono stati incredibilmente solleciti nello spiattellare in anteprima a suo tempo la notizia del fattaccio di Lapo (basta sostituire la giornalaccio rosa col fratello maggiore Corriere della Sera). andrebbe ulteriormente rimarcato che i principali due quotidiani sono spesso al centro di tutti gli scandali degli ultimi 10-15 anni, scandali nati e/o alimentati con la pubblicazione "abusiva" di intercettazioni o con l'anticipazione di notizie che dovevano risultare coperte da segreto istruttorio. in conclusione rimarco per l'ennesima volta che, andando a costituire danno certo all'immagine ed alla reputazione dei due soggetti interessati (la Juventus e Lapo Elkann), per quell'ingiustificata intraprendenza, e per quell'ingiustificata operosit? di QUELLE testate, non ? stato riscontrato alcun provvedimento esemplare punitivo all'interno delle direzioni o delle redazioni dei giornali...segno che quella condotta era esplicitamente voluta. spiace doverlo rimarcare per l'ennesima volta, ma, andrebbe riscontrata pure l'evidente "disparit?" di trattamento della notizia in occasione del provvedimento preso dalla Consob nei confronti degli amministratori IFIL per la cosiddetta faccenda dell' "equity swap". ...oh, adesso ci mettiamo seduti comodamente in poltrona e decidiamo se, non piacendoci la dizione "complotto", questa roba la vogliamo chiamare "Filippo", "Giacomo" o "Aldomaria"... ...per? non volerne tener conto mi sembrerebbe abbastanza inopportuno e del tutto inefficace in un'indagine seria che sgombrasse tutto il fumo e la nebbia dalle vicende calciopolesche e da ci? che ne ? derivato. -
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alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
e, tutto sommato, ci sei andato leggero............... -
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alf24 ha risposto al topic di Esprit de Zizou in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
caro andy, forse hai interpretato il mio pensiero oltre le mie intenzioni. per cui ritengo sia meglio precisare qualcosa: innanzitutto, non mi permetto di qualificare nessuno degli utenti di questo forum...tanto meno esprit che ha esposto chiaramente il suo punto di vista in modo tale da aprire una civile ed interessante discussione in merito. e (ti giuro) che non lo avevo giudicato poco presente in questa sezione del forum in base al suo numero di post (che mentre ti scrivo, credimi, ancora non conosco e che comunque nel merito sarebbe stato del tutto irrilevante). ci? che ho ritenuto di dover rimarcare ? stato quel suo incipit sul complottismo...che, in questa sezione del forum, mi ? sembrato irriguardoso nei confronti di chi da due anni a questa parte si fa un bel mazzo a "lavorare" per diradare le fitte nebbie calate dopo calciopoli, facendo questo "lavoro" con dedizione e seriet?; non voglio fare nomi, perch? sarebbe indelicato dimenticarsi di qualcuno, e anche perch? penso che un loro contributo, anche piccolissimo, qui l'abbiano dato in tanti...e, naturalmente, escludendo dalla questione il sottoscritto che ritiene di non essere altri che un umile utente di un forum internettiano con la passione dei colori bianconeri...punto. dopodich?... ...di verit? assolute, qui, penso nessuno ne abbia... ...ma, se mi consenti di riprendere l'allegoria newtoniana, anche la sua legge della gravitazione universale negli anni successivi ? stata rimessa in discussione da Einstein...ci? non toglie che per diversi secoli essa abbia rappresentato "la verit?" nello spiegare "il funzionamento" di alcuni aspetti dell'universo... ...perch? ci? che l'ha resa una "verit?", una "legge fisica" ? stato il fatto di riscontrarla coerente e soddisfacente ogni qualvolta vi si doveva far ricorso per valutare i fenomeni naturali di cui essa trattava... ...ecco, questo ? in sintesi ci? che io volevo intendere... ...tu osservi ci? che accade e, consciamente o meno, sei portato a creartene una ragione...a meno che di quella cosa non te ne freghi niente (altrimenti ti rigiri sul fianco e prosegui serenamente la tua pennichella). io personalmente, nel farmi le mie idee su calciopoli e sulla juve (e su tante altre cose svoltesi nei paraggi della juve e di calciopoli) non ho fatto altro che pormi alcune domande, valutare alcune possibili risposte, innescando un processo di eliminazione di tutte quelle inconsistenti...sulle superstiti ho cercato di ripetere "l'esperimento della Torre" tutte le volte che mi si ? presentata l'occasione, evitando di innamorarmi troppo di certe spiegazioni che non fossero riscontrate opportunamente senza forzature... ...solo, caro andy, mi sono accorto, ad un certo punto, che questo processo personale di ricerca della "verit?" non doveva combattere solo l'insidia delle ipotesi affascinanti (ma poco consistenti o poco riscontrate), ma anche un'altra insidia, molto pi? subdola, e della cui presenza si fa fatica ad accorgersi... ...e sai qual'? quest'insidia, potentissima nemica della ragione e della verit?? il tab?. s?, proprio quello......... nella mia esperienza di riflessione sui fatti di calciopoli, dell'esistenza di questo potentissimo freno mi sono accorto dopo un po' di tempo...e l? ho capito che se davvero vuoi riuscire a raggiungere la verit? devi essere capace di andare oltre quel tab?, e soprattutto devi essere disposto a farlo. ecco, questo ? un suggerimento che consiglio a tutti quanti...evitiamo DAVVERO i preconcetti, ma evitiamoli a 360?...lasciamo la mente libera di percorrere TUTTE le strade che non terminino contro l'evidenza della realt? e contro la linearit? della logica...e non spaventiamoci immediatamente di quello che potrebbe cominciare a venire fuori...nel momento in cui cominciassimo a voler chiudere gli occhi, il nostro cammino potrebbe arrestarsi definitivamente. tutto qua. buon senso, ragione, esperienza comune, mancanza di pregiudizi, coraggio e onest?... ...io penso che la strada per la verit? si percorra utilizzando questi strumenti... ...poi puoi non essere n? Newton n? Galileo... ...per? quel che desideri conoscere, in quel modo, dovresti riuscire a scoprirlo. -------------- p.s. poi sta a te capire qual'? il tab?