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Fidati di chi ti pare, una cosa è finanziare il deficit altra è collezionare voragini crescenti e insostenibili. Vabbè ma d'altronde hai ammesso tu stesso che non sai di cosa stai parlando.
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Va bene, tenetevi Andrea grande presidente incompiuto, dimissionario e pronto a volare nei Paesi Bassi. Manager illuminato ma super sfortunato, unico al mondo ad essere incappato nel covid (sennò avremmo almeno 2 UCL in bacheca). Nessuno si azzardi a dire il contrario, non ce ne frega se scadiamo nel provincialismo paranoide e ci fanno le pernacchie in tutto il mondo: vogliamo raccontarci la storia come piace a noi.
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Quindi secondo te sarebbe accettabile — addirittura "positivo" — il quasi completo dilapidamento dell'enorme vantaggio sportivo e non solo che si era creato medio tempore? è semmai un aggravante. Detto in parole spicciole: arrivi con non poca fatica ai vertici e poi mandi tutto in vacca (non facendo nulla per fermarti in tempo) e alla fine dobbiamo pure congratularci? Se fosse questo il metro di giudizio allora alla Triade e in una certa misura anche a Marotta (vincenti e con finanze sostenibili) gli diamo direttamente il nobel per l'economia? A me questa sembra più che altro la fenomenologia dei postumi di una "sbronza" dove dopo l'ubriacatura iniziale si è perso il controllo di tutto. C'è del merito fino a un certo punto, e sarebbe potuto essere prevalente rispetto al demerito se ci si fosse "fermati in tempo" e se si fosse lasciata una situazione di squilibrio economico e sportivo quantomeno reversibile. PS: Inoltre, duole, ma non si può far finta di non considerare che da un certo momento in poi l'obiettivo spasmodico è giustamente stato la vittoria della Champions league e che tale obiettivo non è stato raggiunto.
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Ebbene, converrai che un simile modello per una società quotata come la Juventus non è sostenibile nel medio-lungo periodo. Mi spiego cercando di essere il più elementare possibile: a fronte di un simile squilibrio, se non vuoi limitare i costi (ridimensionamento), devi sperare di poter costantemente e utilmente aumentare i ricavi (senza contare che all'aumentare appunto del fatturato aumentano - in percentuale - inevitabilmente anche i costi). A questo punto se sei una squadra di calcio per aumentare i ricavi hai in buona sostanza due strade: - una più "solida" che riguarda le entrate più o meno" stabili" (diritti tv, merchandising, contratti di sponsorizzazione); - un'altra abbastanza "instabile" derivante dal player trading (operazioni di mercato); Per ciò che concerne la prima strada la dirigenza si è resa fautrice dell'idea, sicuramente prematura e poco studiata, della Superlega e sappiamo tutti come è andata a finire. Per quanto riguarda invece la seconda strada, a meno di non riuscire serialmente ad inanellare delle "sane" plusvalenze, il rischio è di rimandare in avanti il problema nel tentativo di compensare gli ammortamenti derivanti dalle plusvalenze con ulteriori di importo corrispondente. Allora è facile se sei un tifoso pensare principalmente agli anni gloriosi e ai 9 scudetti di fila ed è anche giusto ricordare AA per quelle grandi emozioni. Immagina però che il "sedere" sia il tuo, immagina ad esempio di essere un socio di minoranza della Juventus FC, saresti altrettanto "magnanimo" nel fare una simile valutazione? È innegabile che AA non sia l'ultimo dei fessi, tuttavia, dovendo esprimere una valutazione obiettiva non si può non tener conto di tutti gli errori che hanno caratterizzato la seconda parte della sua gestione. Ora, il titolo del sondaggio era: "avete ancora fiducia in AA e nelle sue capacità manageriali?": le capacità manageriali le giudichi appunto sulla base dei risultati (complessivi non parziali) e di dove questi ti hanno condotto. Il tifo, i bei ricordi e in generale le emozioni concorrono invece ad un altro tipo di giudizio che non è l'oggetto della discussione.
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Ti dai tante arie parlando a vanvera di fatturati e poi, dai toni strombazzanti che usi, si capisce che non conosci nemmeno l'elementare differenza tra fatturato e utile Facile leggere solo le componenti di bilancio che "fanno comodo" (comodo a cosa poi non si sa). Gli ultimi cinque esercizi sono stati chiusi in perdita: meno 19 milioni nel 17/18; meno 40 milioni nel 18/19; meno 90 milioni nel 19/20; meno 210 milioni nel 20/21; meno 254 milioni nel 21/22. Guarda, non so nel tuo mondo immaginario, ma nel mondo reale questi sono i dati che contano.
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1. Non c'è un solo accenno di giudizi "etico-morali" nei miei interventi in questo topic; 2. dimmi dove avrei insegnato come "fare il capitano di industria". Il topic è "Andrea Agnelli: il bilancio della sua presidenza". Ti faccio notare che per leggere alcuni elementari dati contabili contenuti in un bilancio di esercizio non è che devi essere necessariamente Joseph Stigliz o Jeff Bezos. Anche il fatto che Agnelli "da quando sia nato campa in mezzo ai miliardi da gestire" (argomentazione abbastanza grottesca se non addirittura classista) non fa di lui automaticamente un eccellente amministratore. Troppo noto è infatti che alcuni tra i più grandi imprenditori che si ricordino nella storia siano venuti dal nulla. Io comunque ho solo risposto all'oggetto del thread sulla base, peraltro, di elementi oggettivi di cui purtroppo sperimentiamo quotidianamente gli effetti. Non critico l'etica o i valori, ma soltanto i risultati (complessivi!) della presidenza AA, fatta sì inizialmente di tante cose mirabili ma innegabilmente conclusasi con un tonfo colossale. Altrimenti raccontiamoci che la società è in salute, ha un attivo tale per cui faremo sicuramente un mercato con i fiocchi che ci farà dimenticare quest'annata sportivamente penosa, che le prospettive in termini di entrate attese sono rosee e che, del resto, AA è un vero gobbo e tutto gli si può perdonare anche se ne deve venire del male per la Juventus. Dopodiché accarezzate il santino di AA che avete sotto il cuscino e continuate a dormire sonni tranquilli mentre la Juventus continua ad andare sempre più in vacca. Davvero molto utile alla causa. Quindi non vedo perché dovrei sospendere il ragionamento e la critica sui fatti (o peggio profondermi in argomentazioni risibili e puerili difendendo l'indifendibile).
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Analisi perfetta che condivido. Aggiungo che i problemi della gestione AA, ovviamente, non sono di colpo iniziati e finiti nel 2020/2021 a causa del covid come alcuni vorrebbero raccontarsi. In ogni caso per comprovare la bontà del tuo intervento dovrai chiamare il tuo commercialista perché vorranno vedere la tua dichiarazione dei redditi sennò dicono che sei uno stipendiato e - automaticamente - anche poco produttivo e sprovvisto di titolo per rispondere all'oggetto del topic. Oppure ti diranno che tu non avresti saputo fare meglio di AA come presidente della Juve e quindi non puoi giudicare. Se non altro fa piacere sapere che evidentemente l'eta media dei fedayn di AA sia davvero molto bassa.
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Ma cosa ne sai delle professioni di chi scrive nel forum? ma a chi bisogna inviare il proprio curriculum per stabilire se si può fondatamente affermare, ciò che tutti vedono, ossia che l'azienda da seicento milioni di euro di fatturato AA l'ha mandata indietro anziché avanti. Non avete proprio uno straccio di argomento. Giusto per la cronaca (non dovuta!): partita iva, quella per cui se non fai bene il tuo lavoro arrivano quelli più bravi e ti fanno il c**o o resti indietro e tanti saluti, quella per cui se non hai visione e non fai risultato non ti è garantito nulla se non le tasse da pagare. Attaccate i ragionamenti, non il ragionatore che poi oltre a dire idiozie fate anche figure barbine.
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Modera i termini, non conosci la mia storia e le sentenze tienile per te che, a giudicare dai messaggi all'attivo, hai tanto tempo da impiegare dietro uno schermo. Siamo tutti neri ma raccontarci fandonie ridicole e consolatorie con piglio isterico da gran veterani di sta ceppa non serve a niente. Non sono io quello fuori dalla realtà o quello che attribuisce patenti dal nulla. Poi cerca di comprendere che non siamo tra amebe, non è che se uno giudica negativamente Agnelli allora è un sostenitori di Elkann. Cioè proprio le basi... Ciò detto, buona vita e avanti il prossimo.
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Attenzione: mai parlato di reati e men che meno dell'appropriatezza della sanzione in danno della società. Si parlava delle bontà di AA come amministratore di una società di calcio.
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È indubbio che abbia fatto anche cose buone finanche grandi, soprattutto nei primi anni. Tutto questo però non può togliere la gestione allegra e poco oculata di cui facciamo le spese oggi (con gli interessi). Il topic richiede un giudizio complessivo e secondo me non può che essere questo, al netto delle cose buone (ed anzi è tanto più severo se consideriamo fin dove si era arrivati nel 2017 o giù di lì). Dispiace anche a me ma il giudizio non può che essere questo e non ci trovo nulla di utile a raccontarci storie tra di noi. Credo che comprendere a fondo dove si è sbagliato sia una buona occasione per avere qualcosa in più da cui ripartire.
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Questo delle mie capacità (vedi, non sono il presidente o l'A.D. di una squadra di calcio) e più in generale quello di attaccare il ragionatore non potendo attaccare il ragionamento è un argomento abbastanza deplorevole. In estrema sintesi secondo il tuo ragionamento chiunque volesse avere titolo per poter esprimere una qualche opinione sull'argomento dovrebbe aver fatto un tirocinio come dirigente sportivo o come presidenti della Juventus? Non è un argomento serio. Non c'è bisogno di essere "meglio di "Andrea Agnelli" per riconoscere i fallimenti a cui ha portato la sua gestione. Solo chi non è intellettualmente onesto o offuscato da ragioni ideologiche o sentimentali (pure comprensibili eh) non è in grado di vedere ciò che, ahinoi, è sotto gli occhi di tutti. Ps: il 2006 e Moggi non c'entrano proprio nulla. Altro abbaglio colossale (nonostante l'isteria evidenziata dal maiuscolo). A Moggi non veniva addebitata scarsa competenza o carente visione, di Moggi taluni credevano alle storie sulla cupola e in generale ad alcune condotte che si ipotizzava avesse tenuto. Con AA è diverso, parliamo di risultati di gestione per il cui accertamento non è certamente necessario un processo.
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Se, come credo, intendi frapporre il covid quale "alibi" per la cattiva gestione di AA (ho letto questa stupidaggine più su da qualche parte ma non ricordo l'autore) sappi che in tal caso non mi interessa farti cambiare idea. È un argomento fin troppo autosqualificante e poi le posizioni eminentemente ideologiche non hanno nulla di oggettivo e di interessante per cui sarebbe inutile continuare, potrei solo ridere.
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Il suo lascito è una società con finanze spaventosamente dissestate con perdite di esercizio record nella storia della Juventus. Tutto ciò condizionerà anche le annate venture se (e l'unica speranza al momento è questa) non arriverà qualcuno in grado di saper fare le nozze con i fichi secchi. È impossibile e intellettualmente non onesto non attribuire a questa circostanza il peso, enorme, che ha (e che avrà): AA aveva i mezzi per avviare un ciclo glorioso e aveva il dovere di farlo non solo sul piano dei risultati sportivi (a mio avviso comunque fallimentari per non aver centrato l'obiettivo Champions) ma anche in termini di gestione finanziaria. Questa è la valutazione sulla base dei fatti e delle capacità che essi obiettivano. Coi complotti, i piagnistei e le trame oscure invece ci potete scrivere al massimo qualche opuscolo o la sceneggiatura di una serie tv ("House of Agnelli/Elkann" non suonerebbe male).
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Odio che per colpa di alcuni "sprovveduti" ci si debba tacciare d'essere rosiconi (o anche peggio come nel caso in questione in cui si fa riferimento al boicottaggio di un imprenditore). Non è questione d'esser juventini (comunque da sempre sinonimo di signorilità) si tratta proprio di livello culturale e di grado di civiltà.