L'intervento di Moggi è stato solo uno specchietto per le allodole, in realtà si sarebbe dovuto parlare di altro ma era necessario, secondo me, elevare la discussione facendo sbraitare i soliti giornalacci e siti d'informazione sportiva chiamando il nemico n.1 al mondo pallonaro.
Moggi è genuinamente incazzato, si sa, lo si sa da 20 anni, non riesce (come è giusto che sia) a farsene una ragione per come siano andate le cose e - comprensibilmente - non ha tutti i torti.
Ma non è piu' il 2006, siamo nel 2022 (quasi 2023) e oggi nonostante la stessa gogna mediatica si sta parlando d'altro; questa volta la questione è di tipo amministrativa, le vicende in campo non c'entrano nulla, per questo sarei cauto nel mettere sullo stesso piano Calciopoli con questa storia tutta recente.
Ma si sa, mezza Italia è antijuventina che sparge un odio costante, quindi, perché non darle ciò che chiede? Perché non mettere al microfono il loro nemico giurato?
In vari sitacci (faccio nomi e cognomi: Calciomercato.com) il popolino sfoga le proprie frustrazioni chiedendo la B, la C o la radiazione... ora, tenendo presente che del futuro non vi è certezza, non credo che la Juve dei 9 scudetti di fila, delle due finali di Champions e della nuova dimensione internazionale sia proprio la stessa del 2006; se all'epoca poteva essere facile mandarla in B, oggi non ne sarei così sicuro (soprattutto con una serie A che deve elemosinare per vendere i diritti TV visto il poco appeal).
Ma su una cosa Moggi ha sicuramente ragione: La Juve si deve saper difendere, altrimenti rischia piu' di quanto possa credere di poter tamponare.