OgniMaledettaDomenica

A volte il confine fra sottovalutazione e sopravvalutazione è molto labile. E' un attimo passarlo senza accorgersene. Io ricordo bene cos'era la Juve prima di Conte. E ricordo bene che 9 tifosi su 10 non pensavano di avere una squadra per vincere addirittura il campionato. L'obiettivo era quello di tornare in Champions... magari senza affanni e approfittando del fatto che non giocavamo le coppe. Adesso, a distanza di anni, gli scudi di Antonio sembrano quasi dovuti, a sentire pontificare molti di voi. Non saprei neppure come chiarmarla. Ingratitudine? E' molto più che "bravo". E' uno dei migliori in circolazione. Per lui non parlano solo i risultati, ma anche il modo in cui riesce a trasformare delle mezze seghe in giocatori di calcio.

Un po' di statistiche in attesa dell'evento. Nelle ultime 10 stagioni, in campionato, a San Siro, il bilancio è di 2 vittorie per l'Inter e 4 vittorie per la JUVE. Ultima loro vittoria il 18-09-2016 (2-1), ultima vittoria per noi il 20-04-2018 (2-3). Nelle ultime 3 stagioni Inter-JUVE si è chiusa con una vittoria per loro, una per noi e un pareggio. Siamo, insieme al Sassuolo (incredibile!), l'unica squadra con la quale l'Inter ha un bilancio negativo; ma l'Inter è anche la squadra che ci ha battuto più volte, fra quelle di Serie A. Rarissime volte una delle due squadre, sia in casa che fuori, è riuscita a battere l'altra con più di due gol di scarto. Anzi, la vittoria più frequente è quella di misura (1-0, 2-1, etc...). Per trovare una vittoria con tre gol di scarto dobbiamo risalire al 2003 (JUVE-Inter 3-0). Per trovarne una con 4 gol di scarto ci perdiamo nella notte dei tempi: correva l'anno 1985, Inter-JUVE 4-0. Insomma, Inter-JUVE (ma vale anche per JUVE-Inter) non è mai stata una partita da goleade. Anche quando una delle due squadre era nettamente inferiore all'altra, il derbitalia è stata (quasi) sempre una partita competitiva e viva. Sarà una battaglia... e lo sappiamo.

Aver lasciato a casa Lukaku è una scelta, secondo me corretta, dettata dal pragmatismo di Conte, che sa di non avere una rosa all'altezza della doppia sfida - oggi il Barça e fra 4 giorni noi - che lo attende da qui a domenica. Sanchez per domenica è squalificato, come sappiamo, quindi il tecnico deve fare di necessità virtù, in questo caso. Utilizzare Lukaku al Camp Nou significherebbe correre un rischio... cioè, quello di giocare domenica, contro la Juve, dovendo schierare la coppia Politano-Lautaro ed avendo il primavera Esposito in panchina come unica alternativa. Non ci vedo, perciò, "menefreghismo" nei riguardi della Champions, come ha insinuato qualcuno qui. Tanto è vero che, a parte l'affaticato Lukaku, l'Inter schiera stasera tutti gli altri 10 "titolari". Andonio sta solo cercando di gestire un problema sorto all'improvviso. Non facciamo altro che ripetere, praticamente ad ogni commento, che non hanno la rosa per competere con noi (ed è verissimo!) e poi ci sorprendiamo se cercano almeno di non complicarsi ulteriormente la vita? Guardate che Conte non c'ha scritto "Giocondo" sulla fronte eh! E' un tipo sveglio, che legge rapidamente le situazioni e trova la soluzione. Vuole giocarsela al meglio sia stasera che con noi, statene certi. Non snobberà la Champions perché sa bene che la salute dei bilanci societari passa anche da lì.

Chissà perché, alla vigilia di questa partita, avevo sensazioni negative (e l'avevo anche scritto!)! Meglio così. E' andata liscia, come doveva andare, e adesso testa a San Siro.

Nell’undici titolare sono una squadra da zona champions… che, però, in mano a Conte, può diventare una squadra da lotta al vertice, come già stiamo vedendo. Il loro grosso limite è la scarsa profondità della rosa: se da quell’undici togliamo due o tre pezzi la lotta al vertice se la scordano. Questo è un grande vantaggio per noi perché, alla distanza, la differenza fra le due rose si farà sentire, a prescindere da COME giocheremo o giocheranno. Peserà di più, infatti, il QUANTO giocheremo o giocheranno. Attenti perciò a festeggiare una loro eventuale prematura uscita dalla Champions perché la pagheremmo, in termini di freschezza atletica e mentale in primavera, quando i punti fatti e persi saranno macigni e decideranno le sorti del campionato. Sapete quanto gliene frega ad Antonio Conte di giocare o vincere l’Europa League? ZERO! State certi che se esce dalla Champions, le partite di EL le giocherà con le riserve, concentrando ferocemente e cinicamente tutti gli sforzi in campionato. Noi avremmo teoricamente la rosa per reggere lo stesso il confronto, ma perderemmo il vantaggio di poter effettuare migliori e maggiori rotazioni rispetto a loro. Insomma, guai a sottostimarli. Questo invito vale comunque, cioè a prescindere dai punti che hanno adesso o che avranno dopo la sfida di domenica. Andonio, statene certi, non si farà né smontare né gasare da un’eventuale sconfitta o vittoria con noi. Il "contismo" è fatto di continuità non di sbalzi di umore. Una delle prime cose che ha detto da allenatore dell'Inter è stata la metafora della scintilla e della dinamite. Il suo obiettivo è quello di trasformare l'Inter in una squadra continua, solida, affidabile. Una macchina da punti, com'era la sua Juve e il suo Chelsea. La partita di domenica perciò non deciderà niente in ogni caso. Lo scudetto quest’anno si deciderà solo in primavera e la lotta non riguarderà noi e loro ma anche il Napoli. Sono convinto che se questa Inter senza Conte vale 70/75 punti, con lui ne farà 85 o 90. Siamo perciò chiamati a dare il 100% per avere la meglio su di loro… e sul Napoli.

A differenza del match con la SPAL - l'avevo detto che non era il caso di "preoccuparsi" perché non c'era proprio partita! - qui non ho buone sensazioni. Un po' perché noi con le squadre tedesche non abbiamo grande fortuna e un po' perché questa è una partita assolutamente da vincere, per non complicarsi la vita nel girone e per arrivare a San Siro col morale alto. Ora, quando ti trovi nella posizione di colui che ha solo da perderci, può succedere che ti venga a mancare un po' di serenità. Siamo più forti, questo è chiaro. Ma proprio perché siamo i più forti la vittoria rischia di apparire scontata. E in Europa, invece, le partite scontate non esistono, anche quando il divario tecnico sembra suggerirlo. Dovremo essere molto bravi e molto attenti... e anche molto umili, perché questi possono farci male, se scendiamo in campo per esibire "bel gioco" o per fare i fenomeni. Confido nella testa dei nostri campioni (che sono tali anche perché sanno di dover tenere i piedi ben piantati in terra) e nella saggezza di Maurizio. Però, ecco, non ho buone vibrazioni, al momento.

Esatto! Quindi l'obiettivo è fargliene almeno 2, prima di "gestire" la partita. E' la SPAL, mica il Barcellona o il Liverpool. Hanno perso praticamente con tutti, non può essere quindi una "preoccupazione" eccessiva per una squadra come la nostra. Queste sono partite "facili" che devono rimanere tali.

Sì, ne ho sentito parlare... e qualche volta le ho pure viste. Se hai letto bene il mio commento, infatti, io non mi accontentavo della vittoria col "golletto di scarto", appunto perché temo il gol della beffa. La partita va chiusa con almeno due gol di scarto, prima di "rilassarsi" e gestire le energie in vista della Champions e di San Siro.

Esatto! Non c’è neppure la più remota possibilità teorica che la SPAL, per quanto impegno possa metterci, faccia punti a Torino, su. Potremmo giocarcela con loro persino schierando l’U23. La partita va messa in cassaforte già alla fine del primo tempo, con 2 o 3 gol di vantaggio, sia perché il golletto di scarto è l'anticamera della beffa sempre possibile e sia perché il doppio vantaggio ci consentirebbe una robusta rotazione in partita, nella seconda frazione, risparmiando così energie (ed infortuni) in vista degli impegni di Champions e di campionato a San Siro. Non dobbiamo commettere l'errore di sottovalutare nessuno, ovviamente, ma "preoccuparsi" della SPAL... anche no.

Le cose positive: 1) i 3 punti (che, a parer mio, in questo campionato non dobbiamo dar per scontati quasi con nessuno) 2) La reazione dopo il gol (e quindi le numerose occasioni da rete avute) 3) Dybala 4) il possesso palla (da rivedere, però, quando si giocherà contro squadre più attrezzate) 5) il passo avanti, in termini di prestazione complessiva, rispetto alle partite con Fiorentina e Verona Le cose negative: 1) il 5° gol subito in 5 partite (2 dei quali con Verona e Brescia) 2) gli attaccanti che non segnano o continuano a segnare col contagocce (se non erro, 3 o 4 gol in 5 partite, finora) 3) Rabiot (pessimo nel primo tempo, sufficiente nel secondo) 4) la quarta vittoria di misura dopo quelle con Parma, Napoli e Verona. Appartengo a quella categoria di tifosi per i quali le vittorie di misura non sono mai davvero soddisfacenti e ti lasciano in testa dei dubbi e nel cuore della scontentezza. 5) Per ora, a parte i 60 minuti col Napoli e la partita con l'Atletico, non si gioca meglio dell'anno scorso. Ma ci vuol tempo, lo sappiamo, per costruire un'idea di gioco completamente nuova. E adesso vediamo che fanno Inter e Napoli. Non è semplice per nessuno quest'anno.

Ha vinto la LIGA. E' arrivato in semifinale di Champions, di cui è stato capocannoniere (12 gol). Ha segnato complessivamente 51 gol in 50 partite, l'anno scorso, fra campionato, coppa del Re e Champions. Sinceramente, a me non sembra un premio del tutto immeritato. Poi sono stati i colleghi a votarlo eh. Ora, può anche non piacerci... ma, a sto punto, per essere onesti, dobbiamo dire che solo un giocatore del Liverpool avrebbe meritato di vincerlo più di lui.