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gabe

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di gabe

  1. siete pronti per (s)Coppola?
  2. "Dobbiamo avere fiducia nel valore dei calciatori e dobbiamo crederci e compattarci, tutti uniti verso una direzione unica. Dobbiamo rimediare gli errori che abbiamo commesso. All'inizio della stagione eravamo al completo e freschi. C'era grande entusiasmo, poi qualche infortunio di troppo ha fatto sì che mancasse un po' di freschezza. Il percorso è stato altalenante, ma la squadra deve avere fiducia e credere nell'allenatore" parole di Pessotto (ma invece dovrebbero venire dall'allenatore)
  3. La trattativa si sta un po’ prolungando perché le parti stanno cercando di aggiungere una clausola di riscatto intorno ai 25 milioni. -Sky
  4. meglio PSV che almeno non si esce con un'italiana
  5. non ci sono soldi NON CI SONO SOLDI, eppure è tanto semplice. ma io boh, non vi capisco. si spende il minimo per un prestito, proprio perchè non si possono fare altre operazioni più dannose per il bilancio passato, presente e futuro.
  6. A caccia di punti pesanti contro il Benfica per piazzarsi al meglio in classifica, i bianconeri registrano l'assenza di Cambiaso nell'allenamento di gruppo della vigilia.
  7. quanti giocatori mandati via hanno rinunciato alla buonuscita? se li contiamo basta una mano?
  8. Oramai è acqua passata, ma lui aveva messo fretta e probabilmente non si eea posto nel migliore dei modi, nei confronti della Juve ricordatevi le facce che faceva in allenamento questa estate (si, lo so, saranno state anche perchè ripensava a Martina)
  9. qualcuno doveva uscire, non ricordate, un'uscita, un'entrata.
  10. Sono tre anni che Napoli e Juventus non sgomitano per il medesimo obiettivo, eppure dispetti e sospetti sono sempre in circolo, come se la felicità di uno non possa essere piena senza l’infelicità dell’altra. Il sentimento non sempre è reciproco, specie quando le distanze sono ampie come adesso: è soprattutto il Napoli, unica formazione metropolitana a non avere un rivale cittadino, a vivere questa partita - “la” partita - come un derby. Gli juventini quando stanno troppo sopra o troppo sotto fanno invece finta di niente, benché snobbare sia esso stesso un modo di punzecchiare. Punzecchiature ce ne sono state anche in questi giorni, ma tenute sotto traccia: non una caciara da social tra tifosi, ma sguardi di sbieco tra due società quasi mai state dalla stessa parte, men che meno da quando Giuntoli, costruito il Napoli dello scudetto, decise di andare alla Juve, la squadra per cui tifa. De Laurentiis ne intralciò l’esodo fin che gli andò, “ma se avessi saputo che era juventino l’avrei mandato via prima”. Però poi s’è preso gli juventinissimi Conte e Manna. A inizio stagione Giuntoli cercò di provocare Conte indicandolo come favorito per il titolo: era un minimo tentativo di destabilizzazione, si è rivelato una profezia. In questi giorni, i sospetti e i dispetti hanno elettrizzato i due club, silenziosamente agitati e preoccupati: alla Juve qualcuno ha avuto il dubbio (a quanto pare, fondato) che dietro i ritardi con cui il Psg ha risolto le questioni burocratiche per il via libera del prestito di Kolo Muani ci fosse una precisa richiesta fatta dal Napoli al ds dei francesi Campos, con i quali i rapporti sono ottimi (la facilità con cui si è chiuso l’affare Kvaratskhelia lo dimostra): dateglielo pure, ma solo dopo che avranno giocato contro di noi. Non è andata così, perché l’ingaggio dell’attaccante, che ha buone chance di giocare titolare già domani, è stato ufficializzato ieri (tra affitto, commissioni e stipendio, un’operazione da dieci milioni), ma anche perché la Juve ha fatto molte pressioni sui parigini, facendo leva sugli ottimi rapporti tra Thiago Motta e Al-Khelaïfi e sull’asse tra il presidente del Psg e la dirigenza bianconera. In avvio di trattativa, Al-Khelaïfi ha chiamato l’ad juventino Scanavino come per sigillare un’amicizia: il manager qatarino è anche il presidente dell’Eca ed è stato ben felice di accogliere il ritorno all’ovile del più importante club italiano dopo lo strappo della Superlega. Da parte sua, il Napoli ha visto con sospetto e dispetto il comportamento della Juve con Danilo, messo fuori rosa fin dai primi di gennaio e in procinto di risolvere il contratto che sarebbe scaduto a giugno. I bianconeri hanno però posto una condizione: avrebbero lasciato libero il capitano a condizione che non diventasse un giocatore di Conte. A Napoli, difatti, la Juve lo avrebbe lasciato andare soltanto con un risarcimento (in denaro o in contropartite tecniche), non vedendo la ragione di fare un regalo, se non a una diretta concorrente, almeno a un rivale storico. [articolo completo su repubblica.it]
  11. buongiorno se ne citava il nome ogni santissimo giorno e adesso manco te lo ricordi?
  12. che poi le squadre da convincere sono due: West Ham e Nizza.
  13. chi è che dice, vicino alla chiusura? venti minuti fa era solo un "riaperti i contatti"
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