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Mah, senti , non sono d'accorso, con il contributo della bioingegneria, un pizzico di taglia e cuci genetico, una buona dose di neurotrasmettitori avanzati, serve ovviamnete del personale specializzato ma uno tipo Galia o un Marocchi, alla fine, ce lo tiri fuori. Mi dirai che con quello che avanza manco il pappone per i cani ce fai
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Allora Ronaldo va a giocare in una squadra avversaria e rivale stracittadina della quadra alla quale lui si dichiara fedele Ronaldo va in una squadra dove verrà pagato di meno rispetto alal squadra nella quale milita. ooops militava, attualmente Manchester non mi pare un unpgrade rispetto a Torino, anzi torino ha una storia che a Manchester se la sognano Magnà non magna un c****, quindi nenache la motivazione...fosse Cassano avrebbe pure senso. Va a giocare per uno che gli spazi, il gioco corale, l'annullamneto dell'individuo (vedi Zalatan@Barca) E allora? Qualcuno mi illumina le moivazioni di questa mossa? La Champions, cioè lui si tura il naso e va a Manchester sperando che Pep e Co. non scazzino l'ennesima occasione? Mah
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A me comunque anche se con modalità e sceneggiatura diversa sembra di rivedere la storia del nuovo allenatore anno 2019 chiacchiere, nomi, supposizioni, dritte, soffiate...tempo sprecato...altri nomi altre soffiate...altro tempo sprecato e poi....SARRI! Affogati all'ultimo secondo per accaparrarsi l'unico libero su piazza. Manco dagli errori imparano? La gatta presciolosa fece i gattini ciechi
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Parzialmente d'accordo, ma il mio non era ne un discorso personale e ne di tifo ma un discorso legato a dinamiche di campo e spogliatoio. Ti racconto una storia nella quale ogni riferimento a persone reali o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. C'era una volta una squadra che aveva fra le sue fila un running back molto forte, ed effettivamente le sue prestazioni erano sempre superiori alla media tanto da essere considerato uno dei migliori di quel paese. Il suo problema era caratteriale, egocentrico e spocchioso sapeva di essere l'elemento in più è quindi nel suo modo di pensare tutti dovevano essere al suo servizio e voleva giocare tutti i palloni. Questo si rifletteva sui compagni di squadra che lui considerava praticamente degli incapaci ed ovviamente nell'atmosfera che si respirava nello spogliatoi, in allenamento (spesso neanche si presentava) ed ovviamente in partita. Tutto ciò si esprimeva in rimbrotti verso le linee di attacco che secondo lui non bloccavano, in sorrisini ironici ad ogni passaggio incompleto in atteggiamenti di insofferenza quando il gioco chiamato non lo coinvolgeva direttamente o interferendo nelle chiamate chiedendo perché si era scelto quello schema piuttosto che un altro. Ovviamente quando la squadra vinceva e lui impilava yards su yards lui era felice attribbuendosi in maniera velata tutti meriti. Quando la squadra perdeva, perché ahimè succedeva, la colpa era degli altri e che lui era costretto a giocare con un squadra di seghe. Il risultato era che gli altri giocatori non erano tranquilli più preoccupati ed esasperati per i noiosi e pedanti rimbrotti di superstar che non di eseguire gli schemi come da manuale. All'ultima partita di campionato un omone della linea d'attacco perse la pazienza e urlando "mo hai finito di rompe li cojoni? Famo basta?" lo appiccicò al muro dello spogliatoio. Superstar offeso ed ammaccato sparì definitivamente andando a giocare in un'altra squadra. L'anno dopo anche con la mancanza di superstar le prestazioni della squadra, che non era proprio una macchina da vittorie, non modifico di molto il proprio record anche se vinse una partita in più rispetto all'anno prima, quello che cambiò in maniera radicale fu lo spirito, impegno la cooperazione con i quali scendevano in campo. Erano tornati ad essere una squadra. Sigla Cast Credits The End
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Vi butto lì una considerazione in apparenza estremamente provocatoria. Con la partenza eventuale di Cristiano, se ne andrebbe certamente l'elemento più forte del roster, un campione ed un professionista indiscutibile, ma dal punto di vista psicologico non va via un leader, un condottiero, ma un cacacazzi. Dal punto di vista del resto della squadra non avere più fra le balle uno che non solo è una guida sul campo ma uno che ti critica, sbuffa d'incazza e non ti incoraggia quasi mai, forse potrebbe essere una specie di liberazione e magari qualcuno, ricordiamoci che alla fine sono ragazzi, potrebbe giocare a testa più sgombra e sentirsi più libero di giocare senza il timore di non fare la cosa giusta secondo "quello la. Capisco che per qualcuno possa esser un discorso senza senso o una sorta di razionalizzazione ma mi piacerebbe avere anche il vostro parere, tenendo sempre conto che, come ha ricordato ieri qualcuno, io come molti qui dentro, non capisco un cacchio di un cacchio di niente