Chiss? che si possa mettere in risalto la scollatura che esiste tra la dirigenza ed una parte dei tifosi juventini.
Dove per tifosi juventini intendo non certo il tifo organizzato, quanto piuttosto il "vecchio" tifoso che ha iniziato a seguire la Juventus dalla met? degli anni sessanta e che si sente avvilito per quanto successo, anche perch? non s? darsi una spiegazione dell'accaduto, una spiegazione logica.
Chi ? un uomo d'affari sa cosa significa tenere rapporti, fare gruppo, cercare le conoscenze. L'ha fatto Moggi (e la dirigenza sapeva, i media sapevano, gli stessi tifosi immaginavano), l'hanno fatto tutti gli altri, nessuno escluso. Lo continuano a fare. Lo fanno in Italia, come in Inghilterra, in Germania, in Croazia e negli Stati Uniti.
Ma noi ci siamo auto-declassati, per una lotta di vertice, presumo.
Per interesse, provo ad immaginare..
Tanta Juventus io ho visto nella mia vita, molte partite, molti giocatori, molti dirigenti....
L'intreccio tra finanza, politica, fenomeni di costumi che si sono verificati negli ultimi mesi e che noi non abbiamo i mezzi per dipanare, ? stato devastante. E la nostra che ? sempre stata una passione forte, ? stata ferita. Ferita a morte. Tanto da farmi disdire l'abbonamento che rinnonvavo da pi? di trent'anni.
Io sono uno di quei 14 signori che il 31 agosto era sotto la sede di Corso Galileo e che il presidente Cobolli Gigli, dopo aver espresso con uno scarno comunicato l'intenzione del CDA di rinunciare al ricorso al TAR, ha definito dei non tifosi.
E l?, dopo tutto quel che ho dato in tutti questi anni alla JUVENTUS, beh.... forse non avr? pi? l'et?, ma mi sono ritenuso offeso.