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joyce

Tifoso Juventus
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  1. sì ma non puoi fare un'azione in quel modo contro le federazioni nazionali, le federazioni internazionali, gli altri club, i governi nazionali, la commissione europea, il mondo intero... se vuoi creare un sistema alternativo, che pur sempre starà in questo mondo, devi costruire tutt'altro percorso questo non è stato un percorso politico, per un obiettivo gigantesco. E' stata un'armata brancaleone
  2. Le regole del mercato non sono mai solo le regole del mercato. Sono le regole del mercato, della cooperazione, dell'assistenzialismo, del welfare, dell'aiuto alle imprese, dei prestiti bancari, dei finanziamenti a fondo perduto, del Recovery Plan, dei trucchetti finanziari, dei giochi di borsa, delle finanziarie a pioggia eccetera eccetera Quale marcato, Vegeta?
  3. Ma sai quanto dura la Exxor e le altre grandi potenze economiche mondiali se gli levi i tanti (TANTI) tappeti sotto i piedi? Fiscali, finanziari, economici, di emendamenti presentati nottetempo eccetera eccetera. Non scherziamo, dai. Non commettiamo lo stesso errore retorico che commettono le controparti.
  4. ma quell'industria funziona anche grazie a un sistema infrastrutturale di cui anche quei 12 godono e poi attenzione: un sistema liberale è un sistema di check and balance di cui non c'è traccia né nel calcio di tutti di oggi (la "Lega"), nè il calcio di pochi do domani (la "Superlega"). la riforma del calcio è ben altra cosa a me questa storia del campionato a 20 non convince per niente, per varie ragioni, ma questo nulla ha a che vedere con la pazzesca gestione che hanno fatto della vicenda. Pazzesca, PAZZESCA.
  5. ma su questo sono d'accordissimo ipocrisia e retorica da quattro soldi
  6. Sì ma non ci possiamo meravigliare della reazione.
  7. Al di là del fatto che potevamo evitarci quest'altro pasticcio, mi pare che la questione si sia sgonfiata. Istigatrice morale è una roba che non so quanto possa reggere, e non vedo dirigenti coinvolti.
  8. Cene, abbi pazienza. A parte il "calcio etico e morale del PSG" e tutte le doppie morali ipocrite di cui stiamo leggendo in questi giorni, che non meritano commento. Ma secondo te, è ipotizzabile che una delle più grandi industrie del mondo, che coinvolge centinaia di milioni di persone, società, amministrazioni, stadi pubblici, imprese, tifosi, media, leggi, regolamenti, immaginari collettivi eccetera, venga polverizzata da 12 club e nessuno reagisca? Che poi dietro al calcio ci sia la "mafia", è un altro discorso, ma non è che la mafia è solo nell'Uefa e nella Fifa. È anche nei 12 club che di Uefa e Fifa e di tutto questo mondo hanno fatto parte attiva e fanno ancora parte. E se kasciano la Uefa non è certo per un irresistibile impulso morale. La verità è che noi giudichiamo solo da tifosi, e il tifo calcistico è il più grande bias esistente. Droga i giudizi, li invalida. Proviamo a immaginare questa storia con gli "occhi" di un tifoso di un'altra squadra. Secondo te staremmo qui a dire "Bravi Perez e Agnelli a fare il vostro supercampionato! Noi faremo il nostro di mezzi sfigati!". Diremmo questo, onestamente?
  9. A parte il tempismo (due giorni fa dicevo che il caso Suarez verrà messo in link con questo), se è cosi, cioè nessuno della società coinvolto, conseguenze non ce ne dovrebbero essere.
  10. Come se non bastasse il casino Superlega: Ramsey titolare. Difficile dire cosa sia peggio.
  11. Ah, non io. Per quanto mi riguarda, contrario ero, per tante ragioni, e contrario sono. A questa mia contrarietà di fondo si è aggiunta una valutazione molto negativa della fallace (eufemismo) conduzione strategica dell'operazione.
  12. Mah, sai, i tifosi fanno i tifosi. E purtroppo la tifoseria calcistica, mi spiace dirlo, è una delle cose peggiori del calcio. Si giudica con le lenti del tifo e dunque è tutto viziato, drogato. Non attendibile. A parte questo, qui il problema è ben diverso. E' il bagno preso da queste società e da qualcuna più di altre. Certamente il cambiamento è rischio. Ma il rischio è rischio calcolato, contenuto in certo range. Devi valutare gli scenari. E' parte della strategia del rischio. Altrimenti, Ulrich Beck insegna, non è rischio ma qualcosa che ha che fare con l'imprudenza, l'irresponsabilità, l'approssimazione, la superficialità, la disperazione. La vicenda Superlega mette assieme tutte queste cose, in un caso senza precedenti di fallimento della politica calcistica. Gli studiosi di futuro la definirebbero "wild card".
  13. Direi perchè il Presidente doveva esser uno. E credo sia stato scelto quello a capo della società più potente al mondo. E Agnelli, che con Perez ha promosso il progetto, vicepresidente.
  14. Brad, le idee hanno bisogno di gambe. La storia è piena di uomini con grandi idee e gambe traballanti. Cioè incapacità di metterle in pratica.
  15. Amico mio, me lo sono chiesto anch'io, in tempi meno sospetti di questi. Mi è stato detto che dovevo andare dallo psicologico se temevo che il progetto sarebbe fallito. Io dallo psicologo ci vado pure, è sempre utile (meglio ancora: da un'analista), ma credo che non debba essere il solo.
  16. no, assolutamente, sgombriamo il campo dagli equivoci di questa storia dei valori, il calcio vero, la tradizione, l'etica, la solidarietà... Una megafiera dell'ipocrisia da cui mi guardo bene. Bisognerebbe chiudere il calcio e ancora saremmo alle pendici dell'Everest, tante sono le ingiustizie del sistema in cui ci troviamo. La rivoluzione con lo spritz in mano è il peggio del peggio. E te lo scrive uno che, come ho già detto, è tutt'altro che moderato. Ma qui il problema non è etico. E' politico. E' tattico-strategico. Sotto questo profilo, il fallimento è talmente grande che non ci si crede. Lo scrivo per la decima volta: questo è un caso studio in negativo per le scuole di politica, geopolitica, strategia.
  17. E questa è un'aggravante. Cioè, questo incredibile bagno che hanno preso tutti, tutti e 11 (qualcuno più, qualcuno meno: Agenlli sio è spso in primissima persona, come Perez) difficilmente si scorderà. L'ho detto dall'annuncio di domenica e dalle prime reazioni, e ovviamente lo confermo adesso: è la più grande debacle degli ultimi decenni Un caso studio.
  18. Impossibile valutare? Un progetto da miliardi di euro che si ritrova tutti contro e fallisce in 48 ore... Ma ci rendiamo conto? Se non hai la situazione almeno in parte sotto controllo (cioè alleanza solida e alcune terze parti che ti appoggiano) non la cominci mai nella vita, una cosa del genere. Amico mio, abbi pazienza. Tu fai una Superlega che toglie all'Uefa tutte le migliori squadre e riduce Uefa e Campionati nazionali a roba di seconda serie, con tutte le conseguenze economiche, di potere, di immagine che ne conseguono, e non capisci le vere argomentazioni? Cioè ti meravigli che io reagisca? Ragazzi...
  19. Comunque è interessante questo nesso posto da @zart, tra Allegri e Agnelli. Ecco, io credo che siamo di fronte a due visioni analoghe ed opposte. Allegri visione troppo timorosa ("la tradizione, il calcio è semplice, non bisogna inventarsi nulla"), Agnelli visione troppo sconsiderata ("la rivoluzione, il calcio è cambiato totalmente, bisogna reinventare tutto"). Non sono un amante del giusto mezzo e tantomeno un "moderato", ma i dualismi, gli estremi spesso portano guai, specie quando amministri grandi strutture.
  20. Sì perché una volta che arrivi al fondo, cominci a scavare
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