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joyce

Tifoso Juventus
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  1. lo facciamo? ma dove? io non l'ho visto mai, se non a partita avanzatissina quando dobbiamo recuoerare dopo 20 secondi i giocatori del Parma ci stavano tutti addosso
  2. va be', questo è un altro discorso intanto metti in quella posizione qualcuno che tocchi il pallone nello stretto e sappia inventare
  3. non facciamo mai pressing alto, lasciamo arrivare gli avversari sulla nostra trequarti con facilità e per questo corriamo sempre tanti pericoli in compenso veniamo pressati a tutto campo e per tutta la partita, e ci aggiungiamo imprecisione e lentezza che ricetta di gioco è questa?
  4. Yildiz deve giocare centrale, a supporto delle punte in quella zona abbiamo un grande deficit di qualità e creatività da esterno fatica, non ha lo scatto, si impappina
  5. e sul mercato, per me il peggior acquisto di tutti è uno degli assenti Non so proprio che giocatore sia, Gonzales, e perché lo hai preso in un 4231 poi c'è Thuram, che è l'irritazione in persona
  6. i problemi, gli stessi di stasera, c'erano anche prima, salvo una migliore tenuta difensiva per il resto, nel brutto primo tempo di Genova, nella brutta partita con la Roma e nella pessima partita a Empoli i difetti strutturali si erano già visti da allora nessuna correzione, ed è questo che mi fa più paura: o Motta non li vede/considera tali o non siamo in grado di correggerli
  7. Stasera posso dire con sufficiente certezza che questa squadra ha problemi molto seri, non solo di singoli ma di gioco. Io mi auguro che questa Juve sia lontanissima da quella che vuole Motta. Perché altrimenti, se è Motta a chiedere alla squadra di giocare così, beh, siamo messi male. Del risultato a me frega zero. Io voglio vedere un'evoluzione del gioco giusto, e qua, di gioco giusto non c'è manco l'ombra.
  8. questi 40 secondi sono stati allucinanti in quanto a errori, lentezza e distrazioni
  9. appena velocizziamo diventiamo pericolosi quanto è complicato questo concetto?
  10. ci sono due aspetti strutturali che rendono fragile questa squadra 1) non pressa mai gli avversari in fase di loro impostazione. È una cosa francamente incomprensibile 2) attacca con lentezza esasperante, senza quasi mai velocizzare nè tentare la giocata così è molto difficile svoltare le partite, tabto più se ci aggiungi l'imprecisione se poi trovi squadre che ti pressano e attaccano velocemente, perdi non va bene e non capisco come queste cose, che vanno avanti dall'inizio, non le veda l'allenatore
  11. ma non è solo la difesa è proprio l'idea di gioco che è pessima mi spiace ma è così
  12. io faccio fatica a capire le intenzioni della squadra non pressa gli avversari e li attende, muove la palla con grande lentezza, tenta raramente la giocata poi si aggiunge un Thuram che non fa altro che rallenta ulteriormente l'azione e torna sempre indietro e poi un po' tutti distratti, imprecisi... mah, non so
  13. Per quanto mi riguarda gli do anche un anno o due, purché il percorso sia chiaro, l'evoluzione sia costante e gli acquisti siano mirati. Sono processi trasformativi molto lunghi, quando arrivi da (e devi lasciare) una mentalità calcistica tradizionale molto consolidata.
  14. mah... a me sembra che la squadra di senso di appartenenza ne mostri molto Danilo non si regge più in piedi ma ha un super attaccamento alla maglia. Cabal è appena arrivato ma mi sembra juventino da una vita. Cambiasso non ne parliamo. E Gatti? E Savona? Non abbiamo una rosa di fuoriclasse ma abbiamo molti giocatori che sentono la maglia (cosa che invece non trovo in Thuram)
  15. Nonostante la tua maleducazione, segno di un qualche risentimento che certamente ti fa star male, rispondo. In filosofia, la definizione principale di realismo riguarda il paradigma dell'inerenza, ovvero dell'oggettività assoluta, secondo cui l'esistenza degli enti è data ed esiste a prescindere dal soggetto che li pensa o percepisce. Oggi la definizione si è arricchita di molte versioni, varie delle quali tendono alla critica delle filosofie ermeneutiche (l'esistenza degli enti "dipende" dalla nostra interpretazione) che nel bene e nel male hanno segnato la cultura contemporanea. Tra le versioni del nuovo realismo, il Nuovo realismo lanciato da Maurizio Ferraris (che ha molte ragioni validissime) e la filosofia della Tripla O (OOO), o dell'Ontologia Orientata agli Oggetti, che (quest'ultima) io trovo "impossibile" (non entrerò qui nell'argomento). Tuttavia, la definizione più interessante, fertile e innovativa di realismo la dobbiamo ad un grande personaggio, Mark Fisher, che in un libro bellissimo ("Realismo capitalista") ha introdotto la concezione di realismo cui mi riferivo. Il realismo è la convinzione dell'impossibilità del cambiamento, sociale, economico, esistenziale eccetera. È una concezione davvero utile per leggere criticamente il nostro tempo. Detto per inciso, Fisher ha purtroppo tragicamente pagato con la vita il prezzo del realismo che domina il nostro tempo. Il realismo così inteso è utile (venendo al calcio) anche per leggere la diatriba dei dualismi "risultato/gioco" e "tradizione/rinnovamento", che tu hai liquidato con una battuta sommaria e non argomentata. Non so di cosa ti occupi ma probabilmente non di filosofia e teorie critiche.
  16. Filosofia comunque applicata al topic, ovvero al tema della visione del calcio (per polarizzare: realismo=risultatismo, antirealismo= giochismo)
  17. È importante distinguere il principio di realtà dal realismo. Il realismo è la convinzione che la realtà, nelle sue caratteristiche storiche, sia immutabile. Il realismo è dunque una variante moderna del tradizionalismo. Il principio di realtà è la considerazione del reale, anche in vista della sua trasformazione. Apprendimento, evoluzionismo.
  18. il pragmatismo non ha più senso e non è più conveniente, per molte ragioni per usare un paradosso, il pragmatismo non è più pragmatico
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