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ma non parlo di proteste per strada e cassonetti incendiati ci mancherebbe altro dico che siamo sempre stati troppo molli la prima volta che vedo qualcosa di determinato è proprio oggi con le disdette Dazn io penso che con queste robe dei bilanci la Juve abbia sbagliato, ma non credo abbia sbagliato molto più di altri, e la sentenza- pur senza motivazioni - è un'ingiustizia clamorosa un mostro giuridico non è veramente giusto accettarla così
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cioè quindi vuoi dire che se subiamo un'ingiustizia non dobbiamo protestare perché nel mondo esistono ingiustizie più grandi?
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non so so però che servirebbero tutte e tre
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non credo che la Juve di Elkann, nelle varie vicende giudiziarie, sia stata solo vittima temo purtroppo non sia stato così e ho paura che un certo atteggiamento vago ci sia anche adesso
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la penso come te sulla società ma i tifosi della Juve sono sempre stati troppo molli, troppo accondiscendenti
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io penso che serva una strategia diversa, più articolata e di lungo respiro ma che nell'immediato sia indispensabile 1) che la squadra vinca il più possibile 2) che i tifosi si facciano sentire in molti modi, condizionando anche la società 3) che la società si difenda in modo ben più determinato
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capisco bene, ma così vincono loro è un disegno ben congeniato
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mi spiace, ma non capisco se spieghi più semplicemente, ti sono grato non credi che gli Elkann abbiamo avuto ruoli opachi? È questo?
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fammi capire meglio cosa intendi
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è il punto 5, ma non è il solo per dire, anche il 4 ha la sua importanza se un padre mena costantemente il figlio, e il figlio fa finta di nulla, c'è almeno un concorso di colpa
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La situazione che vive e vivrà nel prossimo futuro la Juve è frutto di almeno quattro, o probabilmente 5, fattori concomitanti. 1. La gigantesca coalizione che contro la Juve opera da molto tempo, forse da sempre, in Italia, ma che negli ultimi decenni è cresciuta a dismisura. Tifosi, media, giornalisti tifosi, tifosi nelle procure. Una situazione che peraltro è parte di una più ampia patologia del mondo del calcio, soprattutto sotto il profilo della qualità della fruizione del calcio, cioè del mondo del tifo. Il tifo calcistico specialmente italiano è un fenomeno sociale degenerato che ha inoltre il problema di condizionare, drogare quelli che dovrebbero essere istituti protetti come l'informazione e, soprattutto, la giustizia. Quanta componente di tifo calcistico c'è nelle iniziative giudiziarie che abbiamo vissuto (le inchieste realizzate contro la Juve)? Quanta ce n'è in quelle che "non" abbiamo vissuto (le inchieste mancate contro società che non sono la Juve)? 2. La natura della giustizia sportiva italiana. Qualcosa che sfugge alle più elementari logiche e regole dell'amministrazione della giustizia e che è estranea, probabilmente, a qualsivoglia ordinamento occidentale. 3. Le imprudenze ove non gli errori clamorosi commessi da Andrea Agnelli e dai dirigenti della Juve. I quali - errori e imprudenze - diventano davvero inspiegabili immaginando che Agnelli e co. avessero ben chiari i punti 1 e 2 e il fatto che, probabilmente, una parte del mondo calcistico italiano ha con la Juventus una contesa antica, insanabile. Vuole vederla morta, distrutta, annichilita. Che, alla luce di tutto questo, Agnelli e co. si siano comportati così, con tanta leggerezza, è sorprendente. A ciò si aggiunga il "capolavoro" della Superlega. Ovvero, come inimicarsi non solo l'Italia intera ma anche l'Europa. 4. La pochezza di noi tifosi della Juventus. Tanti, tantissimi, ma deboli, fiacchi, disgregati, dislocati. Se al posto della Juve ci fossero, diciamo, la Lazio, la Roma, il Napoli (ma probabilmente anche le milanesi), ne vedremmo delle belle. Lungi da me l'idea remota di proteste violente contro il sistema e disordini vari. Solo, la constatazione che in fondo, a questo esercito di milioni di persone, gli avversari fanno quello che vogliono perché questo esercito di milioni di persone non sa difendersi e non reagisce, se non nelle piazze virtuali di quei grandi letamai emotivi e culturali che, in gran parte, sono i social media. 5. La famiglia Elkan. in particolare John Elkan e il mondo intorno a lui. Qualcosa di inquietante che, temo, sia entrato opacamente all'opera anche stavolta. Come il famoso "Siamo con il tecnico e la squadra" nell'intervallo di Juve -Palermo. Cosa accadrà, lo vedremo. A queste considerazioni voglio però aggiungere due pensieri. Primo: la Juve dovrà cambiare. Profondamente e in moltissime cose, tra le quali, direi assolutamente, la proprietà. Secondo: io non guardo per intero una partita della Juve da un anno e mezzo. Non ce la faccio. È una noia mortale. Non ho Dazn e quasi non guardo nemmeno gli higlights. Sapete in tanti come la pensi su Allegri, sulla filosofia del "conta solo vincere" eccetera. Eppure, oggi la mia tentazione è fare esattamente il contrario di quello che stanno facendo, giustamente, e finalmente!, molti dei nostri tifosi: disdire l'abbonamento, dare un segno forte ("Gustatevi il vostro calcio da soli, e, se potete, fallite"). Io sarei tentato di rimettermi a guardare tutte le partite della Juve, e comunque di tifare Juve come mai ho fatto, e mettere in un cassetto i miei pensieri e le mie convinzioni e desiderare di vincere tutte le partite, tutte, da qui a fine stagione, vincere perché adesso è l'unica cosa che conta, e vincere la Coppa Italia e andare avanti in Europa e batterli e batterli ancora e farli schiattare di rabbia, letteralmente, tutti. Essere il loro incubo. L'incubo dell'Italia anti Juve. E così farò. Tranne che per i miei soldi a Dazn (se li sognano!), tiferò come mai ho tifato, e spero che così faccia ogni caxxo di tifoso della Juve, da Aosta a Lampedusa, e si faccia sentire in ogni modo e che questo difficile tratto di storia che abbiamo imboccato vada molto diversamente da come in tanti, anche ai più alti livelli, stanno cercando di farlo andare. E infine ringraziandola, per assurdo, questa cosa misera che è l'Italia anti Juve, per avermi ridato una voglia e un entusiasmo che avevo proprio perso. Ho un sacco di voglia di vedere Vlahovic e Chiesa e Milik che vi spaccano il kulo, e Allegri che urla a squarciagola, e Pogba che vi balla in faccia.
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Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
joyce ha risposto al topic di Sabaudo in Il nostro forum
e dopo questa, perdonami, sì può anche andare a letto -
Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.
joyce ha risposto al topic di Sabaudo in Il nostro forum
Ancora una volta la Juve sta vendendo sè stessa. Andrea Agnelli è lo stupido, John Elkan è il male. -
stimoli non ce ne sono molti pochissimi e nei tifosi più agguerriti per questo dico che, per quanto mi riguarda, seguire questa Juve è un'esperienza poco o per niente piacevole, sia che vinciamo sia che non vinciamo ma più in generale credo che un ragionamento vada fatto anche sotto il profilo strategico: il frame "Se volete divertirvi andate al circo" non può funzionare poi c'è un problema di mondo del calcio in generale, e tifosi del calcio in special modo: una cosa pietosa, noiosa, banale, previdibilissima, che nel mondo dei social diventa, mi spiace dirlo, un letamaio
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amaramente dico che sono tutte considerazioni giuste le condivido, craze una cosa che si può fare, nella società malata di oggi, schiacciata da economia, stress, competizione sfrenata, è seguire una rotta, avere una missione con principi e valori di riferimento non risolve, ma aiuta
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Come si fa a tenere una discussione nei binari della "discussione"? Ci sono molte discussioni che parlano di Allegri, Napoli eccetera in senso agonistico. Usiamo questa discussione per parlare del topic e, ad esempio, per discutere se le (prossime) partite della Juve sono gradevoli o meno. È così difficile?
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poi dice: perché non scrivi più?
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Concordo. Credo che la Gabbanelli fosse in sé stessa migliore.
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nel mio caso c'era ancora Gabbanelli (in entrambi, sia quello diretto che quello più indiretto) comunque sia, la mia impressione è che a un certo punto la redazione ha cominciato a imbarcare giornalisti da arrembaggio le inchieste sono proposte soprattutto dai giornalisti freelance. La redazione le accetta o respinge ma deve fidarsi delle fonti, e la qualità dipende da loro, da lavoro delle fonti e appunto credo che le fonti abbiano progressivamente perso qualità e, temo, professionalità, cioè deontologia chi è esperto di un tema si accorge facilmente che quel tema è trattato in modo superficiale (ove non tendenzioso, cioè a conferma della tesi), della qual cosa però te ne accorgi solo se conosci la materia. Altrimenti ti sembra tutto uno scoop, una rivelazione curata dettagliatamente non è così questo processo di progressivo scadimento era in atto già con la Gabbanelli, e a prescindere dalla Gabbanelli (è come se lei e la redazione potessero fare poco. E in effetti non possono sapere tutto. Devono fidarsi delle fonti) Poi è arrivato Ranucci, e su Ranucci posso esprimere solo l'impressione che abbia abbassato ulteriormente un livello deontologico già precedentemente entrato in crisi
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può darsi, Bat, non me lo ricordo ma stiamo parlando di eventi di 7-8 anni fa e dunque è possibile
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Se ti interessa la materia, una lettura interessante è quella di Antonio Damasio (non i libri più scientifici, un po' ostici, ma quelli più divulgativi). le neuroscienze dicono grosso modo questo il che apre tuttavia non poche questioni "filosofiche", di libero arbitrio non dimentichiamo che poi c'è l'habitat, l'esperienza storica di ciascuno di noi, l'ontogenesi, che, grazie al cielo, produce differenze Kant dice che il bello non è una forma di "sensazione" ma di "conoscenza" (i fisiologi del 700 pensavano che il bello fosse una sensazione del corpo, a seconda di come scorre il sangue) Dopo Kant succede di tutto, ma quella di Kant è una rivoluzione copernicana dell'estetica. Ancora più affascinante è la spiegazione che Kant dà del "sublime", che è un'altra cosa che nell'accezione comune intendiamo male (e dalla quale spiegazione si capisce il perché a noi piacciono cose "assurde" come i libri di Stephen King, le storie di fantasmi, i film orror e roba simile. Insomma, il "gotico" e i suoi derivati).
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Bahuaus e Siouxsie li metto entrambi nel post punk. Nel dark, in una forma oscura di new wave, ma non nel punk.
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diciamo che qualcosina da ridire, sulla classifica, ce l'avrei, ma insomma, ci sono molte cose importanti Siouxsie però, in una classifica punk, è fuori luogo
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se ti piace la melodia, lascia perdere i Crass e ascolta i Buzzcocks primo punk inglese molto gioioso e carico di melodia Ps. Swoon, dei Prefab, è un capolavoro
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il punk è un fenomeno molto vasto e diversificato, con differenze interne a volte abissali se si vuol capire l'essenza del punk, ovvero dell'anarcopunk inglese delle origini (il punk "politico"), un'essenza crepuscolare, a mio avviso si deve ascoltare il primo album dei Crass (non Clash, Crass) e ad esempio, ascoltare (anzi, leggere il testo di) Punk is dead in quella canzone c'è un po' tutto l'inizio e la fine del fenomeno la rabbia e la malinconia siamo nel 1978, il punk sta nascendo ma i Crass dicono che è morto, e la spiegazione la danno nei versi finali del pezzo, di una lucidità sconvolgente