Vai al contenuto

joyce

Tifoso Juventus
  • Numero contenuti

    33938
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    13

Tutti i contenuti di joyce

  1. attenzione perché su questo si può discutere un anno il gioco dell'olanda 74 è in un certo senso l'apoteosi del 4231 due esterni come rep e rensenbrink un finto 9 come cruijff due mediani puri come van hanegem e jansen e neeskens che nell'evoluzione del centrocampista moderno, futuribile, diventa quello che oggi chiamiamo trequartista alle spalle della finta punta ovviamente puoi leggere questa cosa benissimo come un 433 basta legare neeskens ai vertici bassi di centrocampo e alzare i due esterni ma il punto del nostro discorso non è questo: il punto è che l'olanda 1974 (nazionale e ajax) aveva due grandi novità: il calcio totale (pressing a tutto campo, squadra-macchina che si sposta insieme, interscambio di ruoli) e la sparizione del centravanti, sostituito dal genio d'attacco, in quel caso cruijff, che non si limita a finalizzare ma crea, anche per gli altri questi concetti sono alla base del calcio moderno guardiola aggiunge alcune cose molto innovative, e una in particolare, che io chiamo miniaturizzazione il fraseggio tremendo negli spazi strettissimi, dovunque: in difesa, a centrocampo, in attacco la capacità dei giocatori di passarsi la palla per trasformare un'azione, qualunque, in un'azione d'attacco vedere spazi laddove gli altri vedono ingorghi vedere vuoti dove gli altri vedono pieni e lì dentro eseguire il calcio chiamata volgarmente tiki taka, questa idea di calcio è davvero il calcio totale 2.0, perché è totale ma in modo diverso di totale ha il fatto che tutti i giocatori, devono saper giocare a calcio anche nello strettissimo, con entrambi i piedi, in ogni angolo sperduto di campo, e muoversi di conseguenza questa idea l'olanda non ce l'aveva anzi, in un certo senso ne era lontana quella era una squadra e una generazione di cavalloni, di giocatori tecnicamente bravi ma molto fisici, con alcune punte di diamante di genio calcistico tipo cruijff, il più grande giocatore della storia del calcio con pelè
  2. Hanno giocatori fantastici che noi ci sogniamo Hanno fatto un salto di qualità pazzesco Hanno giocani di prima grandezza
  3. Proprio a questo serve la filosofia calcistica A creare nuovi disegni di calcio, anche rielaborando i precedenti Il che da anche grande motivazioni E proprio a questo servono gli allenatori Allegri invece, da quattro anni, dice che dobbiamo diventare piu bravi tecnicamente Lo dice a tevez, pogba, dybala, higuain, alex sandro, pirlo, pjanic, marchisio, kedhira eccetera Devono diventare piu bravi tecnicamente Boh
  4. Ma un anno di transizione lo fai con un nuovo tecnico, nuovi giocatori e filosofia di calcio diversa. Altrimenti, se giochi allo stesso modo, con la vecchia guardia e il vecchio allenatore (a cui ha fatto altri tre anni di contratto) che transizione è?
  5. Il calcio tedesco è diventato fortissimo per questo Per aver abbandonato la secolare un po' stantia tradizione del tosto pragmatismo teutonico
  6. Grandi campioni, debolezza degli avversari, un pizzico di fortuna, capacità di gestire lo spogliatoio in tempi propizi
  7. Guarda Arminius, il calcio olandese era fondato sul 4231. Guardiola ha occupato il campo diversamente, ha stretto ulteriormente le distanze, ha miniaturizzato il campo allenando i giocatori con il fraseggio a fare cose che normalmente erano impensabili. C'è una frase di guardiola che spiega la novità Lui dice: alle squadre piace difendere negli spazi stretti e attaccare negli spazi larghi. A noi piace attaccare anche negli spazi stretti. Questa è la vera rivoluzione, concreta, di guardiola. Questa cosa ha anche superato certe differenze mitologiche del passato. Quella tra giocatore tecnico e giocatore dinamico. Tra centrocampista di qualità e mastino. Quella tra squadra tattica e squadra di campioni. Tutto il calcio di oggi, con molte varianti, parte da questi nuovi concetti.
  8. Ma guardiola è un caso limite, che peraltro potrebbe anche funzionare in un'ottica di marketing. Cioè, la Juve ha vinto sei scudetti consecutivi, una roba da fantascienza, ma non è riuscita a creare un gradimento internazionale, ad avvincere il pubblico. Dal punto di vista del marketing, è uno spreco. Per questo dico che si dovrebbe anche cambiare orizzonte, cambiare strategia. Provarci, una volta. Juventinità e pragmatismo. Pragmarismo e juventinità. Caxxo, siamo nel ventunesimo secolo, nell'era planetaria. Abbiamo le spalle (e le palle) ormai grosse. Proviamoci.
  9. La pochezza culturale è il pragmatismo, il "gioca come magni", senza fronzoli. Non esiste solo il pragmatismo, non esiste solo il minimo indispensabile. Esiste una cultura calcistica, l'idea d progettare calcio studiando le informazioni, i dati, provando schemi, lavorando su un calcio che aggiunga ai campioni un disegno. Tecnica, dinamismo e tattica assieme. È ciò che ha fatto grande la spagna, ha fatto grande la Germania (esempio assoluto di questo concetto. Loro prima erano solo pragmatici e tosti) e sta facendo nascere caterve di talenti in Francia.
  10. Eh, va be' Non è che possiamo portarci la sindrome Maifredi per l'eternità. E che caxx
  11. Ricardo Pereira costa 30 milioni. Meunier anche meno. 40 per Gimenez. 50 per una mezzala (poteva essere tolisso) Con 120 te la cavi. Dai via due o tre giocatori e recuperi 30 o 40 milioni. Peraltro, c'è un mondo di giocatori che oggi costano ancora poco e puoi prendere, pur che non ti limiti a bozzo e all'atalanta. E poi, una curiosità: ma quando dovrebbe spendere la Juve, in un mercato?
  12. Ma sono due cose collegate. Questo puntare tutto sul gioco lento, cadenzato e sul sottopalla, incide negativamente non solo sulla tattica ma anche sul dinamismo, l'aggressività e cattiveria della squadra. Non pressa, non attacca l'avversario, non lo spaventa. Anzi, si spaventa da sé, con ormai facilità e puntualità estrema.
  13. Beh, ne diamo 7 ad allegri. Poi, la juve ha già oggi una squadra poderosa. Guidata come un'utilitaria. Tre o quattro aggiustamenti, un grande allenatore e la musica cambia. Quanto desidero un po' di spettacolo, di grande calcio allo Stadium.
  14. Non si vive solo di motivazioni Le palle, il carattere, le motivazioni... Ma è possibile che non salti agli occhi la pochezza tattica, culturale, di questa squadra?
  15. Ma ci mancherebbe che chiamo la neuro. Io pure, tra inzaghi, carrera e giampaolo prendo Giampaolo, senza dubbio. Ma permetterai però che se mi danno l'alternativa tra giampaolo e guardiola, beh... Non so perché tu ce l'abbia con Guardiola, ma lui è uno dei maestri del calcio contemporaneo. Vederlo qualche anno allo Stadium sarebbe un po' una rivoluzione culturale. Secondo me sarebbe una cosa bellissima.
  16. voi chi? io parlo per me e poi, gesuiti, inquisizione, ma di cosa stai parlando? detto questo, sai, non è che è tutto opinabile paragonare guardiola a giampaolo, e preferire giampaolo, è veramente una cosa un po' oltre
  17. "Tra Guardiola e Gianpaolo scelgo Gianpaolo". Beh, va be', allora si può dire tutto.
  18. L'atletico gioca un gran calcio Distanze perfette, pressano tutti, palleggiano molto vene, si trovano a memoria.
  19. La juve ha bisogno di un grande allenatore. Simeone, Klopp, Guardiola.
  20. Ma per me è colpa di allegri. Non voglio assolutamente l'esonero ma per me Allegri non è all'altezza. Non sa cosa fare.
×
×
  • Crea Nuovo...