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joyce

Tifoso Juventus
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  1. perché a dire la verità hanno rotto il caxxo noi un po' ce le cerchiamo, loro non aspettano altro stop
  2. queste considerazioni, corrette, confermano una volta ancora che da questa storia non se ne esce se non con soluzioni politiche non puoi agire (solo) per via giuridica quando la legge è debole e il contesto politico chiede risposte che questo si incroci con la vicenda della Superlega, cioè con il futuro del calcio italiano e le volontà della Juve in proposito, è altrettanto evidente se ci fosse un barlume di luce, in questa valle buia e miserrima che è il calcio italiano, si potrebbe anche, con l'occasione, provare a migliorare il sistema
  3. Ma devi considerarlo in una squadra, fatta di tanti soggetti, personalità, competenze.
  4. 1) Ha conoscenza tecnica del calcio. Può dare contributi integrativi importanti sotto il profilo tecnico. 2) Ha carisma. Dote importante per la gestione dei calciatori in rosa e stimolo per quelli che potrebbero venire. 3) Ha conoscenza del mondo intorno al calcio, inclusi gli ottimi rapporti con i commentatori tv. 4) Ha un'immagine di campione, noto in tutto il mondo (il che aiuta per vari aspetti). 5) È juventino convinto e appassionato.
  5. ... e peraltro non se individuo i soggetti responsabili. La qual cosa, proprio per definizione, annulla la responsabilità oggettiva. Questo è il senso di questa fattispecie di reato: se non possiamo individuare i soggetti, puniamo l'oggetto, ma se i soggetti sono individuati, la colpa sta a loro. Invece nel caso della Juve la responsabilità soggettiva si aggiunge a quella oggettiva.
  6. io piuttosto direi: se non facciamo altro che insultare le persone, dove va il mondo?
  7. Nasi, Del Piero, Giuntoli (o Campos) e si comincia a ragionare. Allegri nella dirigenza. Tudor allenatore.
  8. Forse su Cuadrado ha influito il "pugno visibile in tv" (che, va be', insomma...). A parte questo sono d'accordo. Kostic, ma anche Kean e i cori contro Stankovic dei romanisti, e cento altre situazioni. La Juve deve combattere decisamente il razzismo e chiedere trattamenti equi.
  9. Sulla questione razzismo sono in linea con la posizione di @Bradipo76. È un problema che va affrontato con decisione e la Juve (che lo sta già facendo) deve continuare a farlo. Detto questo, la squalifica della curva, rispetto a quanto la procura ha fatto in questi casi, è una cosa abbastanza scandalosa. Fa parte, direi, della guerra in atto. Dunque bene che la Juve impugni la decisione. Si può essere antirazzisti e al tempo stesso chiedere giustizia ed equità.
  10. ma non credo che nel forum qualcuno sostenga questo ho letto posizioni più articolate (il punto chiave dell'inchiesta sulla Juve è la manovra stipendi. Là si gioca tutto. I 15 punti per le plusvalenze sono un sopruso, una truffa)
  11. È fantastico leggere i giornali romani. Poche prove, niente prove, tempi lunghi, operazioni economiche tutto sommato leggere, e poi le plusvalenze non sono un reato e senza intercettazioni non si possono avere certezze. Dunque magari arriva l'archiviazione. Sono gli stessi giornali che sulla Juve seminavano (e seminano) panico. A Roma presunzione di innocenza, a Torino presunzione (ove non certezza) di colpevolezza. Che noia.
  12. concordo a Cagliari tutto il popolo juventino si schierò a favore di Kean e contro gli ululati razzisti ora non possiamo che schierarci con Lukaku e contro gli ululati razzisti a me che Kean andasse sotto la curva del Cagliari non piacque molto, esattamente come Lukaku adesso bisogna evitarlo questo però non toglie certo che il razzismo negli stadi vada combattutto seriamente bisogna essere diversi dai tifosi che dicono che contro Kostic a Spezia fosse goliardia, mentre contro Lukaku è razzismo quello è il tifismo, il piegare tutto alla propria fede calcistica. Brutta roba
  13. il ragionamento generale è giusto, ma io credo che l'accelerazione e quell'annuncio surreale dipendano da altro. I conti non possono essere andati a puttane nel pomeriggio. Nel pomeriggio deve essere successo qualcos'altro, qualcosa di più specifico.
  14. eh, certo, adesso è così domani non si sa, possono esserci tanti sviluppi
  15. c'è un'altra ragione per abiurarla: non vuole farla nessuno non gli inglesi, non il Psg, non i tedeschi (molto contrari), non gli altri spagnoli dunque devi decidere tra il fare una cosa infattibile e non farla Ma intanto hai un'occasione importante per chiedere una discussione complessiva del calcio, europeo e anche nazionale Dopodiché ti prendi il tempo di rivalutare la cosa e, se ci sono veramente le condizioni, di provarci (ma seriamente)
  16. No, questa è la causa della Superlega, non dell'accelerazione con annuncio notturno.
  17. La Superlega annunciata da Agnelli avrebbe dovuto prevedere un vero e proprio campionato europeo infrasettimanale. con 20 squadre di cui 15 fisse e 5 qualificate dai campionati. Non ci vuole molto a dedurre la fine dell'Uefa ma anche la sostanziale fine dei campionati nazionali, che per i 15 team della SL non avrebbero determinato alcunché e sarebbero stati rilevanti sole per 5 squadre nazionali annualmente qualificate. Praticamente la fine di un calcio e l'inizio di un altro, con un mondo (Uefa e leghe nazionali) praticamente cancellato. Come dovevano reagire, Uefa e leghe nazionali? Non solo: nel comunicato di annuncio, Agnelli dichiarò anche che "i club fondatori continueranno a partecipare alle rispettive competizioni nazionali e, fino all'avvio effettivo della Super League, Juventus ritiene di partecipare alle competizioni europee alle quali ha titolo di accedere". Cioè, noi ce ne andiamo, e però fino a che non siamo pronti, continuiamo a stare da voi Non solo: mentre le 15 squadre top sono qualificate di diritto, 5 squadre avrebbero continuato a giocarsi la qualificazione nei rispettivi campionati, che dunque sarebbero stati anche al servizio della Superlega. Ma vi sembra una cosa pacifica, ragionevole? Ora, il progetto SL può anche essere sensato (a me non piace, per me non è sensato, ma importa zero). Il fatto è che se ritieni di fare una cosa del genere, così disruptive, beh, devi organizzarti bene. Molto bene. Devi studiare tutto, mettere a posto tutto, avere la piena convinzione di tutti i team che sottoscrivono, avere il netto appoggio dei governi dei vari paesi, avere un sentore di cosa ne penserebbero i tifosi di quelle squadre, insomma avere la macchina pronta. Tutto questo, chiaramente, non era stato fatto. Almeno non ancora. Lo si era appena cominciato a fare, in modo molto prudente anche per non generare uno scontro con la controparte (le controparti, tante) prima che la fattibilità del progetto fosse chiara. Il progetto era molto lontano dall'essere pronto. Forse sarebbero serviti ancora degli anni. Cosa ha spinto, allora, a quell'accelerazione? Alla singolare situazione dell'annuncio di una rivoluzione calcistica fatto così, d'improvviso, nottetempo, senza una presentazione, un evento di livello, una kermesse adeguata alle caratteristiche eccezionali del progetto?
  18. Complimenti a Mazzola. "Le risse e le espulsioni non mi piacciono mai, e mi spiace dirlo ma è stata giusta l'espulsione per Lukaku, non mi è piaciuta, ci sono i ragazzi che guardano la partita e questi gesti non si fanno. Bisogna esser più tranquilli". Lo ha detto Sandro Mazzola, ex nerazzurro, intervenendo a 'Un Giorno da Pecora', su Rai Radio1, in merito alla sfida di Coppa Italia tra Juventus e Inter, che a suo giudizio "è stata molto brutta. Ogni tanto spegnevo la tv e poi la riaccendevo".
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