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joyce

Tifoso Juventus
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  1. come si fa la politica dalla notte dei tempi in ogni parte del mondo "Vogliamo parlare di come riorganizzarci? Noi mettiamo da parte Superlega e 444 milioni, voi riaprite la partita politica calcistica generale, anche in funzione Uefa, e intanto chiudiamo ragionevolmente i processi". Non è affatto un accordo di resa, anzi... Ricordo altresì che Gravina è stato nominato vice Presidente Uefa. A buon intenditore...
  2. bisogna liberarsi dalla sindrome del social-tifo andare in giro a leggere quello che scrivono della Juve i tifosi delle altre squadre e metterla sul piano della vendetta, del risentimento, il livello di Ziliani e quella roba così Juve me**a Roma me**a Napoli me**a Inter me**a e via all'infinito livello-latrina liberarsi da questa sindrome, anche per vivere meglio, e vedere le cose da un'altra prospettiva
  3. altro che se c'entra con un accordo, perché se non ripensi il sistema, le plusvalenze, la formazione dei bilanci, i diritti tv, la questione Uefa, non risolvi nulla il grosso delle questioni è politico i livelli in ballo sono tre: - le vicissitudini della Juve con la giustizia sportiva (quella penale è un'altra cosa) - il sistema calcio, italiano ed europeo - l'identità della Juve e la sua possibile trasformazione io dico che questi tre livelli sono legatissimi e vanno affrontati ora e insieme
  4. perdonami ma sai cosa mi interessa di mettermi a segnalare le offese? non è che cambi il livello di discussione con le sanzioni io scrivo sempre di meno, e ogni volta che ci riprovo mi viene da ripensarci è un peccato, perché un forum di discussione è una cosa molto preziosa, soprattutto per la varietà di argomenti e posizioni
  5. il momento storico è tale che il sistema calcio così non regge più la Fc Juventus è una potenza con 10 milioni di tifosi e dietro una delle corporation più grandi al mondo Peccato che questo capitale sconfinato sia stato sempre usato al minimo, e male Questo è il cambio per me necessario Cominciare davvero a sviluppare il potenziale enorme che si ha Il che richiede anzitutto l'abbandono del piemontesismo culturale che caratterizza da sempre la governance della Juventus fallo, e poi vediamo come si mette non farlo, e staremo sempre più o meno così, magari con qualche ricorso al Tar come fumo negli occhi
  6. Ma si può discutere senza scontri continui, insulti, offese, attacchi personali?
  7. Ma chi ha scritto queste cose? Primo: un negoziato complessivo, se ci metti dentro le questioni aperte, è tutt'altro che arrendersi (arrendersi è continuare la politica "nè nè" che pratichiamo oggi). Anzi, per certi versi può essere l'esatto contrario. Secondo: figurati se può sparire l'antijuventinismo. È un non-problema. Il problema è attrezzarsi molto meglio di ora, organizzativamente, sportivamente, culturalmente.
  8. bello "non li critico più " e nella stessa frase raddoppia, triplica la critica
  9. ma cosa dici? tu scrivi che la figc dovrebbe chiederci scusa, e io ti ho scritto "auguri", nel senso che aspetta e spera che la figc ci chieda scusa e tu te ne esci con "non ti invidio, hai bisogno di auguri" ma come ti permetti?
  10. va bene, è probabile che tu abbia ragione io ho espresso il mio punto di vista ragionato su quella che potrebbe essere una strategia complessiva non è affatto detto che andrà come la vedo io e sicuramente non è l'unica strada possibile anzi, conoscendo la politica remissiva e storicamente conservativa della nostra proprietà, e dunque escludendo battaglie all'ultimo sangue, è molto probabile che vada altrimenti tipo: nè carne nè pesce, nessun negoziato complessivo, penalizzazioni anche più pronunciate, nessun ricorso e nessun rinnovamento
  11. ma chi sei? ma chi ti conosce? cosa ne sai di me? che modo è di discutere, questo?
  12. Voost, con i patti si fermano le guerre decennali, figurati se non si cambiano le politiche del calcio. Ovviamente nel patto devi metterei i tuoi interessi, come ho cercato di chiarire nel post. Soprattutto, devi inserire il negoziato in un quadro di rinnovamento generale anche interno, organizzativo, sportivo, culturale. Questo è il punto più importante.
  13. In questa storia ci sono entrambe le cose: errori della Juve e complotto. Gli errori della Juve (parlo di quelli amministrativi, non tecnici) non sono molto dissimili da quelli commessi da altri, con l'aggravante della quotazione in borsa e forse di un atteggiamento di contorno troppo disinvolto e imprudente. Questo ha favorito l'azione dei complottisti che (io ne sono altamente convinto) hanno tramato perché si arrivasse ad un qualche processo, sportivo e non. E così è stato con l'inchiesta Prisma. Un'inchiesta che ha dell'incredibile, se si pensa allo stato del calcio italiano, alle sue pratiche solite (le fanno tutti) e all'emergenza Covid. Eppure l'inchiesta c'è stata lo stesso, proprio per via della pressione dei complottardi. Poi la Juve ha commesso un secondo errore: la Superlega. Ha detto a Lega calcio italiana e Uefa: noi vi abbandoniamo creandoci un nosro campionato. Al di là del valore della cosa in sè (si può essere o meno d'accordo), la gestione di questa storia è una delle peggiori che si ricordino, con un annuncio improvviso fatto di notte su Zoom e la Juve che si ritrova da sola (a parte il potente ma tiepido duo Real Madrid e Barcellona) contro Uefa, Lega italiana, Figc, governo italiano, Premiere League, Liga, League 1, Bundesliga, Bayern, l'intera Serie A, i tifosi di tutta Europa, i governi di tutta Europa, la stampa di tutta Europa eccetera eccetera. La somma di questi due errori porta ad un quadro problematico abnorme. Non hai amici, hai solo nemici (tra cui tutte le tifoserie d'Italia, a livello sia di tifosi che di giornalisti militanti, che si coalizzano) e tra i nemici peggiori c'è chi ti giudicherà sportivamente. C'è da aggiungere un ultimo tassello: la Società Juventus e la relativa proprietà, il cui atteggiamento storico è govermativo, conservativo, "assente", intenzionalmemte poco battagliero. La linea difensiva (generale e non solo giuridica) scelta in questa storia è stata a lungo, come spesso ci accade, nè carne nè pesce. Non atteggiamento collaborativo nè opposizione chiara e decisa. Vedremo cosa accade in questi giorni decisivi, ma questo è stato finora. Vista la situazione, vista l'incapacità di giocare d'attacco (anche giuridicamente, non solo sul campo), per me la Juve dovrebbe mettere sul tavolo della trattativa il pacchetto completo: 1) la fine della Superlega e la riapertura dei criteri Uefa e della gestione del calcio in genere (e dunque il recupero della Superlega in altra forma), 2) una penalizzazione minima complessiva (plusvalenze e stipendi, diciamo di 6-9 punti, da decidere subito) e una multa una ventina di milioni, 3) la chiusura tombale dei processi e il cambio di atteggiamento di Procura e Lega nei confronti della Juve per i prossimi anni, pena il cambio di atteggiamento della Juve nei confronti di Procura e Lega (qui gioca anche la richuesta dei 444 milioni), 4) il non pregiudizio sulla partecipazione alle coppe del prossimo anno. Infine, anzi soprattutto, la Juve dovrebbe avviare quella profonda fase di cambiamento interno che è ormai indispensabile: - un miliardo di aumento di capitale, - Società e dirigenza di altissima competenza e rappresentanza, con codice etico ancora più forte, - gestione sportiva nuova e fresca, - filosofia calcistica profondamente diversa con l'abbandono del calcio speculativo che non funziona più ed ha spento la passione, - scouting in giro per il mondo, serio ed economicamente sostenuto, - progetto calcistico "totale", che riguarda la filosofia calcistica di tutte le squadre, dai pulcini alla serie A, - rilancio dello Stadium (anche strutturale, con qualche rinnovamento tecnologico e abbellimento), della curva, del tifo, - rilancio dell'immagine globale, - cambio della comunicazione, - cambio di atteggiamento nei confronti di certa stampa e free rider italiani. Noi saremo sereni e disponibili ma non accetteremo più di fare da punch bowl silenti. Badate a ciò che dite e scrivete. Questa doppia strategia (politico-giuridica e organizzativa-culturale) sarebbe il modo migliore non solo per rispondere all'ostilità del mondo del calcio italiano ma, soprattutto, per ritrovare protagonismo e mentalità, anche in forme nuove. Essere di nuovo la Juve e, al tempo stesso, essere una Juve nuova. È ora.
  14. Ceferin la testa di Agnelli l'ha già ottenuta. Tuttavia, la Superlega è ancora in piedi. E Ceferin, più che la testa di Allegri vuole quella dellla Superlega. Se la Juve intende proseguire la strada della Superlega, la guerra di Ceferin e della Lega Calcio italiana alla Juve non finirà, fino a quando la Juve sarà in ginocchio, o sarà trasmigrata in Superlega. Dunque, se la Juve intende proseguire sulla strada della Superlega, deve far sì che la Superlega nasca seriamente al più presto. Altrimenti tanti auguri.
  15. Io ho provato a evidenziare che la questione E' TUTTA POLITICA. E chi ha il potere in mano non è la Juve ma qualcuno che vuole la Juve fortemente punita. E non per le plusvalenza, non per gli stipendi. Ora, la Juve non può continuare a stare in mezzo al guado. O decide di aprire una trattativa seria, in modo determinato (e lì dentro ci va Superlega eccetera) O decide di rompere e andare allo scontro. Ipotesi pericolosissima ma che ha un senso. L'unica cosa che non ha alcun senso è la linea che stiamo tenendo adesso. Una via di mezzo insulsa. Assurda, incoerente, insensata, insignificante, del tutto sconnessa dalla realtà. Giochiamo di diritto quando si sta giocando di "rovescio". ma purtroppo è la storia della Juve. Sempre lontana dalla realtà, dai fatti di tutti i giorni. Sempre chiusa nella sua bolla. Sempre specchio della villarperosite dei suoi proprietari.
  16. ma come possono stralciare l'articolo 4 se la condanna per articolo 4 dei dirigenti è stata confermata?
  17. La vicenda è talmente abnorme (solo la juve processata, processo bis in idem, condanna per articolo 4 non contestato ab origine eccetera) che le censure del Coni dovevano essere "definitive". Sentenza annullata senza rinvio. Invece hanno confermato la condanna dei dirigenti (quindi la colpevolezza della Juve) e chiesto di capire meglio sulla sanzione alla squadra. Senza motivazioni è impossibile cogliere cosa intendano, o almeno io non riesco a farlo. Dalle motivazioni si chiarirà tutto, ma l'aspetto preoccupante, a mio avviso, è il nesso tra la sentenza e la relazione e di Taucer. L'impressione è che i giudici abbiano accolto pienamente la tesi di Taucer, secondo il quale Chinè ha fatto benissimo e l'applicazione dell'articolo 4 è corretta. Se è così, è una cosa molto negativa, per non dire pessima, perché: 1) ti ridaranno la penalizzazione, forse appena contenuta, 2) potranno usare l'articolo 4 anche per il processo sugli stipendi, 3) ti impediranno di patteggiare sugli stipendi per via della recidiva, 4) passa il concetto di squadra/società "sleale", i cui dirigenti sono stati squalificati anche in modo pesante. A occhio, non mi sembra un bel quadro. Tutto questo senza aver letto le motivazioni, che potrebbero anche dare un prospetto diverso. Me lo auguro ma ne dubito.
  18. l'articolo 4 glielo contesta Chinè, non all'inizio ma alla fine
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