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Un articolo molto bello, di Emanuela Audisio, che definisce Ronaldo "idraulico spaziale" (uno che "stura i sogni" intasati), mettendo in evidenza soprattutto la forza "morale" di Cristiano Ronaldo, la sua capacità di sopportare e gestire il ruolo di eroe. Si tratta di un ruolo pesante, che spesso schiaccia l'essere umano, e che compete ai pochi, ai pochissimi. Ecco, i pochissimi. Capello ieri ha escluso Ronaldo tra i geni del calcio. Per lui sono stati tre: Pelè, Maradona, Messi. Io ci metto il mio preferito di sempre, Johan Cruijf, ma ci metto anche Ronaldo, pur essendo lui un altro tipo di fuoriclasse. Un fuoriclasse costruito, artificiale, di estrazione proletaria (molto più del "reuccio" Maradona), che ha sgobbato e continua a sgobbare per diventarlo ed esserlo. E voi? Chi ci mettete? Ci sono i vostri tre, quattro, o cinque "idraulici spaziali" del calcio di tutti i tempi? Cristiano Ronaldo, chiamato per scrivere il destino 13 MARZO 2019 Il fenomeno eleva a un livello superiore tutto ciò che gli gira intorno. L’ossessione di segnare e vincere sempre un po’ di più La Repubblica, Emanuela Audisio Ronaldo al cubo. Destination man. L’uomo che accarezza il karma, che tiene a cuccia il destino: stai buono e fai quello che dico io. Il migliore a giocarsi tutto in notte che vale 270 milioni. Il fenomeno che porta a un livello superiore tutto ciò che gli ruota attorno: squadra, società, pubblico, titolo in Borsa. Ci stanno quelli così: anche nella vita, non solo nei film. Quelli che non si spengono nella tempesta, anzi si accendono appena gli dai le chiavi della tua sopravvivenza. Per dirla con il poeta Robert Frost: the best way out is always through. Il miglior modo per venirne fuori è quello di passarci in mezzo. Quelli che all’incrocio con il fuori o dentro non escono mai, né piangono per il peso che hanno addosso, anzi saltano più in alto, e infatti sono due i gol di testa, il secondo staccando Godin, specialista in inzuccate.Ci sono quelli che con la forza di gravità ci giocano: tu scendi, io salgo. E infatti è sembrato di rivedere Pelé, in una quasi riedizione del gol di Messico ’70, con Burgnich, non proprio un difensore qualunque, ridotto a pivello. Sì, ci sono quelli che non hanno mai il destino contro: che segnano 3 gol sempre all’Atletico (25 in tutto), che proprio non sopportano quella forza operaia applicata al calcio che è il cholismo. Voi mi contestate? E io vi punisco. Nella vita quelli così si chiamano specialisti: in successi, in imprese, in risolviamo i problemi. Sono idraulici spaziali, ma sturano i sogni. Quasi mai simpatici, spesso compulsivi. hanno massaggiatori e fisioterapisti a domicilio, cuochi a servizio, vivono in palestre da cui inviano selfie, costringendo compagna (Georgina) e figlio a fare addominali anche loro. Pensano solo a come segnare di più. Dal primo giorno di vita: «Signora, questo bimbo ha piedi da calciatore: le porterà tanta felicità» disse il 5 febbraio 1985 l’ostetrica dell’Hospital Cruz de Carvalho alla signora Maria Dolores, mamma di Cristiano.Si capisce, sono tipi con l’ego incorporato: non badano a niente e a nessuno, solo a compiere la loro missione. La palla è roba loro. E non tremano davanti al rigore perché il destino non prevede buche. Ci sono quelli che vanno al dischetto con la faccia da dead man walking, che guardano disperati il cielo, maledetto, perché non vieni al mio posto?, e ci sta Ronaldo, mani sui fianchi, che da massaia sembra dirti: sbrighiamo presto questa faccenda, che ho fretta. Ci stanno quelli ossessionati con il voler tutto, 124 gol in Champions sono un’immensità, infatti già da piccoli si pensavano infiniti. Ronaldo a 17 anni dalle giovanili dello Sporting fu chiamato ad allenarsi con la prima squadra, smaniava, lottava su tutti i palloni, e un veterano gli disse: «Vedi di calmarti, ragazzino». Lui si fermò, si girò, e gli rispose: «Voglio vedere se mi parlerai ancora così quando sarò il migliore al mondo». Il destino te lo fai, non lo aspetti. Come Corto Maltese che con una rasoiata si è allungato la linea della fortuna sulla mano. Per capirsi: Ronaldo a Manchester pretese l’unico armadietto dello spogliatoio davanti allo specchio. E chiaro che lui non va alle premiazioni se non vince niente. La sua versione: «Io ho dentro una fame che non passa mai. Quando perdo, è come se morissi di fame. Quando vinco, è ancora come se morissi di fame, come se avessi mangiato solo briciole». Ecco, ci stanno quelli così, che magari a volte in campo sembrano dormire, perché il destino ancora non ti ha messo spalle al muro e tu non ti scateni, tanto sai che poi lo infilzi.Fenomenologia di Ronaldo. Da dove viene uno che a 34 anni tratta il suo corpo, anzi the body, con più cura di una modella? Dal collo in giù Cristiano ha colline, dossi, canyon. Lui si è disegnato così, con sacrifici, perché era piccolo e magro, e ancora oggi si allena, mangia, dorme, sogna, cresce muscoli, perché crede alla centralità del suo corpo. «La mia missione è battere tutti i record. Questa è la mia natura». Sì ci stanno quelli così, che ribaltano l’impossibile perché continuano a crederlo possibile. Si chiamano campioni.
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Del 352 "dinamico" di ieri ne vogliamo parlare
joyce ha risposto al topic di Michel_Yildiz.10 in Juventus Forum
E, non dimentichiamolo, ha alzato il baricentro medio di 30 metri. Questa è a mio avviso la cosa più importante, che ha permesso il recupero palla immediato, le distanze corte e il senso di oppressione che ha vissuto all-time-long l'Atletico. Per inciso, le caratteristiche di questa squadra sono da baricentro alto e non da baricentro basso. Questa è una cosa che fino ad oggi ha generato grandi equivoci e che va finalmente chiarita. -
Del 352 "dinamico" di ieri ne vogliamo parlare
joyce ha risposto al topic di Michel_Yildiz.10 in Juventus Forum
appunto è uno dei vantaggi del 343 -
Comunque mo ve la butto lì. Dopo il Porto e lo United, io vorrei il City. A meno che non passi il Lione. In quel caso la mia classifica di preferenza sarebbe: 1) Porto 2) United 3) Lione 4) City 5) Tottenham, Liverpool o Bayern 6) Ajax (quella che su due partite mi spaventa di più, tranne il Barca) 7) Barca (se passa invece del Lione)
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Del 352 "dinamico" di ieri ne vogliamo parlare
joyce ha risposto al topic di Michel_Yildiz.10 in Juventus Forum
giusto inoltre, altezza del baricentro e recupero immediato della palla l'avversario è all'angolo -
Del 352 "dinamico" di ieri ne vogliamo parlare
joyce ha risposto al topic di Michel_Yildiz.10 in Juventus Forum
e' stato proprio un 343 che diventava 4312, a seconda delle fasi per me il 343 (con la trasformazione a 4) è un modulo micidiale è molto difficile da eseguiree, ma se funziona è una bomba perché ha un'occupazione del campo molto particolare e destabilizzante per gli avversari corri dei rischi, certo, perché quando l'esterno di centrocampo (il cancelo di turno) si sovrappone all'esterno d'attacco (il bernardeschi), in ripartenza puoi trovarti molto scoperto tuttavia in quel modo sei tu che costringi gli avversari a starti dietro, come accaduto con lemar, che ieri è stato mortificato se a questo aggiungi grandi difensori centrali, che mantengono alta l'attenzione, come pure i due cc centrali, puoi avere risultati veramente notevoli comandi totalmente il gioco c'erano certe partite del genoa di gasperini, 343, in cui quella squadra sembrava fatta da 15 persone, presidiavano ogni angolo -
Si, vero, ma se li becchi in serata sono fulmini. È una squadra che potremmo soffrire, salvo che noi possiamo battere chiunque.
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Il Porto è certamente la meno forte. Buona squadra (Marega e Corona su tutti) ma la peggiore di tutte. L'Ajax possiamo eliminarlo senza dubbio ma lo eviterei, possono essere pericolosissimi per tutti. Poi, City e Barca li vorrei fuori prima della finale. Dunque, forse meglio farci i conti subito, su due partite.
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e allora siamo in due, a essere fatti male ieri sera è stato veramente uno spettacolo, un coinvolgimento totale, degli occhi e del cuore da molto tempo non riprovavo queste emozioni
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sicuramente sì
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le domanda sono pertinenti e in molti topic si tentano risposte
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Certo, giusto. Quello che dico è che non può essere il contrario: che ne facciamo tre in un anno e per il resto siamo attendisti. Il contrario mi fa impazzire. I giocatori li abbiamo. Dobbiamo rafforzare il centrocampo e fare qualche ritocco qua e là, ma già con questa squadra possiamo mangiarci quasi tutti. E guarda che è una cosa importante anche come "politica generale" della Juve, come percezione "pubblica": ieri è stata dura, per gli anti, tirare in ballo arbitro, rigore, gol... Proprio non ce l'hanno fatta, di fronte a quella partita, a quella squadra, a quello stadio Ecco, così deve essere: grandi giocatori, grande atteggiamento e grande tifo. Così diventiamo una potenza mondiale.
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No, Jules, non sono d'accordo. Certamente non puoi avere sempre intensità 100%, anche perché in molti casi dipende dall'adrenalina, dalla carica che solo cere situazioni ti danno. Il punto però è la filosofia di gara. Quella di ieri è esattamente l'opposto di quella solita. Ieri eravamo altissimi, abbiamo accettato il rischio di loro ripartenze, abbiamo fatto riconquista palla immediata, abbiamo conquistato il terreno di gioco. Cioè, è un altro modo di interpretare la gara. Giocando sempre così (magari a volte con ritmi leggermente più bassi), tu ti alleni, ti forgi in questa mentalità e in questi meccanismi. Diventi una corazzata.
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ma dipende moltissimo da noi affrontare l'avversario a viso aperto, decidendo chi deve conquistare il campo: questo fa una grande squadra, come è la Juve noi però di solito facciamo altro: lasciamo il pallino agli avversari per larghi tratti le ragioni per cui lo facciamo - non abbiamo centrocampo, non abbiamo gli uomini giusti - sono debolissime: quando decide di dominare, la Juve è quasi imbattibile e se la batti, la batti per caso o perché sei uno squadrone
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Molto buone Barca e Real, ma non come quella di ieri. Quella di ieri è stata una partita di intensità 100%, dove l'arretramento era solo per brevi fasi di respiro e l'impostazione della partita era di conquistare il terreno di gioco e dominare l'avversario. E così è stato. L'Atletico è stato privato di tempi e spazi. Non potevano fare nulla perché il gioco lo comandavamo noi. Avendo i giocatori per farlo.
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Sì ma sono una squadra di quelle che mettono in difficoltà enorme se gli lasci prendere il ritmo. Una Juve come quella di ieri sera si mangia l'Ajax, ma certe caratteristiche di questa squadra le tempo ancor più che quelle delle grandi. Meglio MUtd, Porto, Totenham e persino una tra Bayern e Liverpool.
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Ma anche contro una squadra italiana, se vinci dopo una partita come questa in cui li hai presi a pallonate e non gli hai fatto vedere palla, fare polemiche diventa molto, molto difficile. Ci proverebbero, ma in modo sommesso. Giocare bene, dominare porta anche queste vantaggio, oltre che farti godere la partita.
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partita fantastica dal 1' al 95' questa doveva essere la Juve e questa dovrà essere, da ora in poi ce la giochiamo alla grande con tutti
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ancora adesso non ho capito che caxxo è successo a un certo punto stavano tutti a sx, matuidi, benrardeschi, cancelo, ronaldo...
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