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Sarà il solito bidone strapagato, tipo Ogbonna per intenderci. Denis è il profilo giusto, anche perché non abbiamo ancora foraggiato l'Atalanta.

Perché Conte teneva sempre alta la tensione e cavava sangue dalle rape, e noi di rape siamo pieni soprattutto in panchina

Meno male che i panchinari sono costati poco, o no?:-)

L'impatto che Conte ha avuto in quelle che erano le macerie della Juve è stato enorme. Non ha fatto semplicemente l'allenatore ma molto di più, in un certo senso è come se fosse ritornato Moggi. Ve ne accorgerete nei prossimi mesi quanto era importante per noi, Marotta e Agnelli non valgono niente senza la sua competenza e conoscenza del mondo del calcio a 360'. Chi lo insulta lo rimpiangerà, eccome se lo rimpiangerà.

Fonte? Pensi che con Allegri si siano accordati in due ore? Pensi che le operazioni di mercato in questi due mesi siano state reali? E le tempistiche e le mancate visite mediche di Conte? Devo andare avanti?

No, pensava di allenare la Juve in cui ha giocato, quella che aveva una proprietà piena di passione per questi colori, ma nemmeno in AA ha trovato queste caratteristiche. La società si è dimostrata infame. Poteva liquidarlo a giugno quando aveva già l'accordo con Allegri e invece ha preferito ingannarlo promettendogli chissà cosa, sia per gli abbonamenti, sia per scaricare le colpe su di lui. Se si fosse dimesso a giugno non ci sarebbe stato un tifoso dalla parte della società, riflettete su questo.

La Stampa - La confessione di Conte ad un amico 16.07.2014 10:30 di Redazione TuttoJuve Su La Stampa si cerca di ricostruire i motivi dell'addio diAntonio Conte con una frase emblematica: "Se avessimo i soldi, potremmo comprare i giocatori che vuole l'allenatore e non giovani talenti che poi le squadre di provenienza potrebbero pure ricomprarsi". I desideri di Conte erano Cuadrado, Di Maria, Sanchez. Sulle cessioni Conte era stato chiaro: "Se vendiamo uno dei due può succedere di tutto anche con me".