Vai al contenuto

Mintaka

Tifoso Juventus
  • Numero contenuti

    5194
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    2

Tutti i contenuti di Mintaka

  1. Il nuovo regolamento parlamentare del M5S Lo ha raccontato Repubblica, è molto diverso da quello della scorsa legislatura e stabilisce chiaramente che comanda una persona sola (ANSA/ETTORE FERRARI) La giornalista Annalisa Cuzzocrea ha trovato e pubblicato su Repubblica il nuovo regolamento interno dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle. È molto diverso dal precedente e stabilisce con chiarezza che a decidere su quasi tutto è il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Nel regolamento precedente, invece, si stabiliva che il massimo potere apparteneva all’assemblea dei parlamentari. Il vecchio regolamento conteneva anche alcune clausole per evitare la nascita di leadership personali, la più importante delle quali stabiliva una rotazione ogni tre mesi degli incarichi dei capigruppo; quella regola è stata significativamente modificata. La novità principale del regolamento riguarda proprio il ruolo di capogruppo, o presidente del gruppo, un incarico molto importante per la vita parlamentare di qualsiasi partito. I capigruppo, uno per la Camera e uno per il Senato, hanno il compito di mantenere la disciplina all’interno delle rappresentanze parlamentari, di assicurarsi che tutti i parlamentari siano presenti alle votazioni e che si esprimano secondo le indicazioni ricevute. I capigruppo dei vari partiti si incontrano tra di loro in apposite riunioni – la conferenza dei capigruppo – in cui vengono decisi i calendari dei lavori parlamentari e numerose altre questioni di procedura. Il nuovo regolamento stabilisce che queste importanti figure vengono nominate direttamente dal capo politico del Movimento. L’assemblea dei parlamentari ha il compito di “ratificare” con un voto a maggioranza la decisione del capo politico (non viene specificato però cosa accade nell’eventualità in cui il gruppo decida di non ratificare la nomina). Il regolamento specifica anche che i capigruppo possono essere rimossi su richiesta del capo politico, mentre l’assemblea non è dotata di questo potere. I capigruppo nominati a inizio legislatura rimangono in carica per 18 mesi. Quelli eletti successivamente soltanto per dodici mesi. Attualmente i capigruppo scelti da Di Maio sono Danilo Toninelli per il Senato e Giulia Grillo per la Camera. All’articolo 17 del nuovo regolamento viene specificato che anche il responsabile della comunicazione dei gruppi parlamentari viene deciso dal capo politico del Movimento 5 Stelle, cioè sempre Di Maio. I parlamentari non hanno scelta se non affidarsi alla struttura comunicativa stabilita dal capo, il quale avrà anche il compito di coordinare la comunicazione dei gruppi parlamentari con quella del partito più in generale. Nel regolamento viene anche stabilito che le piattaforme ufficiali su cui si svolge la vita politica dei parlamentari del Movimento 5 Stelle sono il sito blogdellestelle.it e la cosiddetta “piattaforma Rousseau” (controllata dall’Associazione Rousseau di Davide Casaleggio). Uno degli elementi più curiosi del regolamento si trova all’articolo uno, dove vengono elencati i requisiti per essere ammessi al gruppo: «Eventuali richieste di adesione provenienti da senatori precedentemente iscritti ad altri Gruppi potranno essere valutate, purché siano incensurati, non siano iscritti ad altro partito, non abbiano già svolto più di un mandato elettivo oltre quello in corso, ed abbiano accettato e previamente sottoscritto il “Codice etico”». È una clausola perché il Movimento 5 Stelle si è a lungo battuto contro i cosiddetti “cambi di casacca”, cioè i passaggi dei parlamentari da un gruppo all’altro. I leader del partito sono addirittura arrivati a chiedere di cambiare la Costituzione per eliminare l’articolo che proibisce il “vincolo di mandato”, quello che stabilisce che una volta eletto un parlamentare è libero di votare come preferisce, senza essere costretto a fare scelte sulla base di quanto deciso dai capi del suo partito. Il Movimento, inoltre, stabilisce nel regolamento che i parlamentari che abbandonano il gruppo o che ne vengono espulsi sono tenuti a pagare una penale di 100 mila euro: ma è improbabile che questa clausola sia legale, e fino a questo momento a nessuno dei numerosi espulsi dal Movimento è stato chiesto di pagare alcunché. Nonostante le sue battaglie contro i “cambi di casacca” e le forti proibizioni ai suoi componenti di lasciare il gruppo, comunque, il Movimento quindi sembra più che disponibile, a determinate condizioni, ad accogliere parlamentari provenienti da altri partiti. Infine il regolamento stabilisce le regole che portano all’espulsione dal gruppo. Nella maggior parte dei casi, per decidere se espellere un componente o meno bisogna sottoporre la decisione al voto degli iscritti al Movimento sulla piattaforma Rousseau. Ma il regolamento stabilisce chiaramente che il capo politico può decidere in autonomia le espulsioni, senza bisogno di ricorrere a votazioni né tra gli iscritti né tra i parlamentari. In sostanza il regolamento del Movimento è quello di un partito centralizzato e verticistico, in cui i leader hanno un controllo quasi assoluto sulla vita parlamentare degli eletti. Non è una novità nel panorama politico italiano: Forza Italia è stata a lungo un partito dove, in Parlamento, non era possibile – o era comunque molto difficile – deviare dalle indicazioni del leader. Anche la Lega ha adottato sistemi stringenti per controllare i suoi parlamentari, mentre in passato era il Partito Comunista Italiano a essere il simbolo dei partiti “militarizzati” (per questo in questi giorni il Movimento viene definito da alcuni osservatori e commentatori un partito “leninista”). La stranezza, se così si può chiamare, è che il Movimento fino a pochi anni fa sosteneva la necessità di organizzare la vita del partito in maniera diametralmente opposta: senza leader con poteri quasi assoluti e con una continua partecipazione degli iscritti, che invece, dall’attuale regolamento, è sostanzialmente sparita.
  2. Informazioni e privacy per gli annunci di Twitter "Sono soddisfatto che En Marche, come avevo detto, neghi qualsiasi dialogo con il Movimento Cinque Stelle". Così il sottosegretario alle Politiche europee Sandro Gozi commenta il comunicato di En Marche che smentisce ufficialmente qualsiasi dialogo con i pentastellati. Suggerisci una correzione
  3. Sono proprio curioso di vedere la reazione dei 5 stelle.
  4. E' inquietante il fatto che così tante persone siano andate a votare con in mente convinzioni come queste. La gente non vota in maniera consapevole e informata, vanno dietro agli slogan ripetuti all'infinito su qualche pagina facebook. E poi ci si chiede perchè vincono i populisti.
  5. La neosenatrice ce l’ha anche con quella “sionista” di Laura Boldrini: Ma, racconta il Fatto, le sue battaglie non riguardano soltanto la massoneria: Ma non c’è solo questo. Qualche giorno fa ad esempio Marinella Pacifico pubblicava, prendendoli per veri, quei sondaggi falsi “dall’estero” molto apprezzati dagli attivisti di un certo MoVimento politico: Mentre la sua opposizione nei confronti dei vaccini e “della perversa campagna mediatica che impone l’alimentazione “sbagliata” solo per sostenere le multinazionali del cibo spazzatura” è acclarata: La Pacifico ci tiene anche a far sapere che la frutta “acida” – come ad esempio le arance – sarebbe cancerogena: Mentre a scuola il programma di studio dei suoi ragazzi prevede anche le fregnacce la politica monetaria del noto economista ormai scomparso Salvo Mandarà: Ovviamente non poteva mancare il complottismo sugli attentati di Parigi: E anche le diagnosi sc-sc-scientifiche (cit) su Alzheimer e sclerosi multipla che derivano dall’alimentazione: La neosenatrice poi spiega che negli ospedali “i malati di cancro vengono alimentati con cibi altamente acidi che determinano il crollo fisico del paziente”: Anche il decretaccio Lorenzin merita le osservazioni critiche della neosenatrice: Mentre nel novembre 2017 l’allora semplice attivista 5 Stelle chiedeva l’arresto di Benedetta Parodi, “pagata dalle multinazionali del farmaco per far morire la gente di malattia lenta”: Ovviamente sia chiaro che tutto ciò è soltanto folklore, piccolezze, piccinerie. Vuoi mettere con il cambiarti il programma sui vaccini sotto il naso?
  6. Non volevo affiancarli a posizione antiscientifiche, ho solo detto che non sostengono l'obbligatorietà dei vaccini (o quantomeno esprimono dubbi), così come da loro stessi specificato. L'utente era interessato all'argomento e ho pensato potesse essergli utile. (sono anche contrari alla coltivazione e sperimentazione in campo aperto degli OGM, e questa secondo me è una posizione antiscientifica) Il miglior programma in materia scientifica per me è di +europa, ma apprezzo anche quello del PD, così come quello di 10 volte meglio (di cui ignoravo l'esistenza :D). LeU viene un gradino sotto. M5S sono ridicoli, gli altri nemmeno hanno risposto.
  7. Se ti interessa qui ci sono le risposte esplicite sulla questione. (domanda 6) http://www.dibattitoscienza.com/elezioni-politiche-2018-risposte/
  8. +Europa però sostiene l'obbligatorietà dei vaccini, al contrario di LeU
  9. Nel frattempo Siamo ormai a 14-15 grillini che, se eletti, vanno dritti e sparati nel gruppo misto. Con Berlusconi pronto ad accaparrarseli. E chissà quanti altri "impresentabili" compariranno dopo le elezioni e durante la legislatura.
  10. Traduzione: Chi si ricorda della "economista strappata alla Merkel, la D'Alessandro? Ecco un articolo al riguardo del New York Times Qui l'articolo completo https://www.nytimes.com/2018/02/23/world/europe/italy-election-five-star-movement.html
  11. Sto iniziando a convincermi che sarebbe una buona idea dare diritto di voto solo a chi dimostra di avere le conoscenze di base sul funzionamento dello stato.
  12. Il 17 dicembre di cui scrivi, se non ho capito male, si riferisce al 17 dicembre scorso (2014), quando ci fu un'udienza
  13. http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2015/01/29-319782/Calciopoli%2C+De+Cillis+a+processo.+L%27accusa+perde+un+altro+pezzo
  14. Conte ha farfugliato qualcosa, AA ha parlato di problemi personali, Marotta ha parlato di problemi personali e ha escluso problemi di mercato, Nedved parla ad un giornale ceco di problemi personali es esclude problemi di mercato, Conte non smentisce. Però niente, Conte se ne è andato perchè non gli hanno preso Iturbe. Certo.
  15. Su Occam ti sbagli, ma siamo OT quindi non mi dilungo. Il litigio è del tutto presunto, una congettura, per questo non ne non andrebbe tenuto conto. Mentre le parole di Marotta e AA sui "problemi personali" sono fatti concreti, quindi bisogna basarsi su quelli. La spiegazione "più semplice" è sempre quella basata sui fatti, mai quella basata su congetture.
  16. In parte. Potrebbe fare la stessa cosa che ha fatto alla Juve, prendere una squadra derelitta e riportarla al successo, per poi ritirarsi quando è ora di confermarsi. Oppure potrebbe fare bene in nazionale. Quello che escludo è che possa arrivare in una squadra di altissimo livello (uguale o superiore alla juve) con velleità di vittoria in campionato ed europa fin da subito. Insomma, niente Chelsea, Real, Bayern e compagnia. E' forse possibile vederlo al milan o all'inter, se continuassero a fare schifo come gli ultimi anni. Mi aspetterei che se ne andasse non appena si senta obbligato a vincere.
  17. No in realtà il rasoio di occam non dice che la spiegazione più semplice è quella da preferire, quella è la versione "semplificata". E' un metodo più raffinato di così. Non reggere la pressione delle aspettative e dell'"obbligo" di confermarsi e di vincere non significa essere psicopatici. Succede a tantissimi giocatori e allenatori. E' ciò che è successo a Sacchi, per dire. E direi che "motivi personali" è un eufemismo per indicare proprio questo.
  18. Appunto, di certo se se ne fosse andato per divergenze di mercato non avrebbe accettato la storia dei "motivi personali" Se così fosse non credo avrebbe accetatto la motivazione farlocca dei motivi personali, è lui che ne esce male. Inoltre si sono lasciati in amicizia, lui ha fatto la sua intervista sul sito, ha ringraziato tutti, e il presidente gli ha scritto la lettera. Se avessero litigato, addirittura c'è chi dice che sono volati schiaffi, non ci sarebbero state intervista, lettera e ringraziamenti. Il rasoio di occam dice che va accettata la versione che aggiunge meno elementi esterni e sconosciuti, a parità di capacità di spiegare gli eventi E il litigio è qualcosa di completamente supposto, senza elementi concreti a confermarlo e frutto di elucubrazioni. Le dichiarazioni di AA e Marotta invece sono concretissime e mai smentite. E l'uomo con le palle accetta di vedersi sputtanato con la storia dei "problemi personali"? L'uomo con le palle si dimette a maggio, cosa pensava che cambiasse da maggio a luglio? Le potenzialità di mercato della juve erano chiare a maggio come a luglio.
  19. Può darsi ma, come si suol dire, non puoi dimostrare l'esistenza di qualcosa con la sua assenza. Nel senso, non puoi dire che qualcosa è successo, perchè nessuno dice che è successo. Non avrà fatto una conferenza stampa apposta, ma nei fatti lo hanno dichiarato AA e Marotta, e lui non li ha smentiti. I motivi delle sue dimissioni sono una grande macchia (se è come dico io), potrebbe non voler esporsi del tutto. (tra l'altro, se lascia per motivi di mercato è ancora peggio, neanche mou è arrivato a tanto, e tanti bravi allenatori come simeone e klopp sono sempre lì, nonostante i loro club gli vendano ogni anno i giocatori migliori. Nessun club di livello ingaggerebbe un allenatore tanto volubile)
  20. Non ho capito bene cosa intendi. Nel senso, se fosse come dico io sarebbe scoppiato prima, ad esempio dopo l'eliminazione in CL? Ha sicuramente grande personalità, ma la differenze sono le responsabilità: da giocatore ne hai ben poche, da allenatore è tutto nelle sue mani: quando è arrivato i tifosi non si aspettavano la vittoria, per accontentarli bastava fare meglio dei due settimi posti di fila. Ad oggi, invece, la gente non si aspetta niente di meno che lo scudetto e una buona CL, e lui sente troppo la responsabilità, il fatto di dover vincere per forza, il fatto di essere il favorito alla vittoria e di doversi confermare. A fine stagione ha rilasciato dichiarazioni che adesso sono più chiare: era rammaricato del fatto che qualcuno aveva definito "deludente" la stagione, e che lui aveva dato tutto ciò che poteva dare; diceva che gli sarebbe piaciuto un progetto come quello della juve di 3 anni fa (squadra disastrata da riassettare, senza pressioni), ventilava la possibilità di una rifondazione della rosa (partendo inevitabilmente da non favorito, nel caso). E anche quando si lamentava delle cessioni di Matri e Giac, era un tentativo di abbassare le aspettative, le pressioni. Non riesce ad affrontare le (alte) aspettative dell'ambiente: non c'è niente di peggio per un allenatore.
  21. Io ricostruisco la mia visione di come sono andate le cose. Bisogna basarsi il più possibile sui fatti, ed evitare di aggiungere circostanze inventate, per quanto possano apparire verosimili ed utili a dare spiegazioni ("rasoio di occam", per chi sa di cosa si tratta). Quindi bisogna attenersi alle parole dei protagonisti: Conte è comprensibilmente vago, Agnelli parla esplicitamente di problemi personali, Marotta parla di problemi personali ed esclude controversie sul mercato (e Conte non lo smentisce). Che possa trattarsi di problemi di mercato, per me, è semplicemente impossibile. Ciò che conta è che una squadra sia in crescita come organico, e la juve lo è (ogni anno la sua rosa è migliore di quella precedente, ormai da anni), non possono contare i singoli nomi. La juventus è una squadra nella top ten mondiale per fatturato, in costante crescita e con all'orizzonte un nuovo munifico contratto con Adidas. Ha la rosa migliore in italia, in costante miglioramento, in cui i giocatori vengono volentieri e i big non vengono ceduti nè se ne vogliono andare, con molti giovani sotto controllo tra prestiti e comproprietà. Conte in questa squadra è osannato, sia per i trascorsi da capitano che per averla risollevata in maniera spettacolare: in nessun'altra squadra al mondo Conte sarebbe tanto venerato, in nessun'altra squadra al mondo è più al riparo da critiche da parte dei tifosi (vorrei vedere in altre squadre importanti cosa succede se ti fai eliminare dal galatasaray). Conte è il leader di questa squadra, una delle migliori in europa, ha la possibilità di diventarne una leggenda, viene pure pagato bene, e che fa? Lascia perchè non gli hanno preso Iturbe. E' RIDICOLO. Non può essere vero, solo un emerito imbecille lo farebbe, e Conte non lo è. La realtà è che non regge critiche e pressioni, è esaurito. Sono questi i "motivi personali". Non farà mai carriera in altri top club, in nessun club di importanza paragonabile a quella della juventus sarebbe tanto osannato e al riparo da critiche. Per questo dico che la sua carriera è finita. Potrà riciclarsi come commissario tecnico di qualche nazionale, o allenare squadre piccole con poche pressioni (ma non ce lo vedo) Non vincerà mai la champions, come diceva di voler fare.
×
×
  • Crea Nuovo...