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Mintaka

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  1. L’indagine sui soldi della Lega e il Lussemburgo La procura di Genova sospetta che il partito abbia nascosto 3 milioni – che dovevano essere sequestrati – trasferendoli all'estero Mercoledì mattina agenti della Guardia di Finanza e ispettori della Banca d’Italia hanno perquisito la sede centrale della Sparkasse, la Cassa di Risparmio di Bolzano, su richiesta della procura di Genova che da mesi sta indagando sui 48 milioni di euro che la Lega dovrebbe restituire allo Stato, perché confiscati al partito dopo il caso dei cosiddetti “rimborsi truffa” che coinvolse il tesoriere Francesco Belsito e l’ex segretario Umberto Bossi nel 2012. L’ipotesi della procura è che la Lega – non è chiaro quando, ma durante le gestioni di Roberto Maroni e Matteo Salvini – abbia cercato di nascondere parte dei propri soldi per evitare che venissero sequestrati, trasferendoli in Lussemburgo per poi farli rientrare in Italia. Lo scandalo dei falsi rimborsi della Lega emerse per la prima volta nel 2012, e nel 2017 portò alla condanna in primo grado di Belsito e Bossi, oltre che di diversi altri dirigenti della Lega. Quando venne deciso il sequestro di 48 milioni di euro come risarcimento, sui conti del partito ne vennero trovati soltanto due. Per risarcire lo Stato dei fondi sottratti illecitamente, quindi, era stato disposto il sequestro dei soldi che da qui in futuro arriveranno sui conti della Lega: il sequestro, chiesto dalla procura di Genova, era stato confermato lo scorso aprile dalla Cassazione. Come ha ricordato spesso lo stesso Salvini, però, ufficialmente la Lega non ha soldi sui propri conti («15mila euro», disse Savlini lo scorso gennaio). La procura ha aperto un’indagine per riciclaggio a carico d’ignoti, ipotizzando che la Lega abbia cercato di evitare il sequestro di parte dei propri soldi: al centro della perquisizione di mercoledì c’è un investimento di 3 milioni di euro in Lussemburgo, poi – secondo questa tesi – fatti rientrare in Italia. A segnalare alle autorità antiriciclaggio italiane queste manovre finanziaria è stato lo stesso Lussemburgo, che ha considerato sospetto il rientro in Italia della somma. Secondo la procura, la Sparkasse è stata la banca dalla quale i soldi sono stati trasferiti e poi rimpatriati. Oltre alla sede di Bolzano mercoledì sono state fatte delle perquisizioni anche a Milano e a Collecchio, in provincia di Parma, scrive il Secolo XIX. La procura ha anche presentato una rogatoria internazionale per ottenere dal Lussemburgo i documenti sui trasferimento di denaro sospetti. https://www.ilpost.it/2018/06/13/lega-soldi-lussemburgo/
  2. Luca Misculin‏ @lmisculin 28 min28 minuti fa Altro Luca Misculin ha ritwittato SOS MEDITERRANEE France Sos Mediterranee dice che navigare a Valencia non è fattibile per la condizione delle persone a bordo e per il meteo, e invita l’Italia a trovare una soluzione. Luca Misculin ha aggiunto, SOS MEDITERRANEE FranceAccount verificato @SOSMedFrance [1/2] UPDATE Le MRCC espagnol a proposé d’accueillir l’#Aquarius à #Valence. Cette mobilisation est un signe très positif mais atteindre l’Espagne prendrait plusieurs jours. Avec 629 personnes à bord et une météo qui se détériore, la situation risquerait de devenir critique. Mostra questa discussione
  3. Spinoza‏ @spinozait 29 min29 minuti fa Altro Il premier Conte in visita ai terremotati di Amatrice: "Vi piace Valencia?" [@TheAubergine]
  4. Anelise Borges‏ @AnneliseBorges SeguiSegui @AnneliseBorges Altro #BREAKING as things stand #Aquarius can’t go to Spain according to @SOSMedFrance team. “Unsafe for the ship, for the crew, for the rescued people.” It’s a 3-5 day trip. And the weather is getting worse. It would be a risk for everyone on board according to teams here. Bel casino adesso
  5. Medici Senza Frontiere dice: «Aquarius ringrazia il governo spagnolo per la sua offerta, però deve ancora ricevere istruzioni formali dai centri di coordinamento e soccorso marittimo di Roma e Madrid. Un viaggio di tre giorni verso Valencia per una nave che supera la sua capacità massima è insicuro». Insomma, MSF sembra dire che, anche nel caso dovesse ricevere indicazioni di andare a Valencia, direbbe di no, per ragioni di sicurezza delle persone a bordo. Il Guardian dice che la posizione del governo italiano d’ora in avanti sembra essere questa: le navi di soccorso italiane, come quelle della Guardia Costiera, potranno continuare ad attraccare nei porti italiani, ma l’accesso sarà negato alle navi delle ong, come Aquarius. Come hanno fatto notare in diversi, però, Aquarius aveva prestato soccorso ai migranti in un’operazione coordinata con le autorità marittime italiane. https://www.ilpost.it/2018/06/11/aquarius-migranti-sbarco/
  6. C'è scritta roba piuttosto diversa da come l'hai messa tu Lì parla di rifugiati, non di immigrati che poi vivono in clandestinità. Il muro non serve per i rifugiati. Sono cose diverse.
  7. Continui ad avere le idee confuse mi sa. Tra l'altro la maggior parte degli immigrati arriva in aereo, il muro non serve a niente.
  8. Sei del tutto fuori strada sugli USA. "molti di quelli accettati sono ricchi" ma dove l'hai letta sta cosa? Ma poi, ti pare che quelli "ricchi" attraversano il mediterraneo sul gommone? E come fanno a scegliere quelli ricchi quando arrivano? Hanno dei segni distintivi? Gli altri li ributtano in mare? Ma soprattutto: se sono ricchi va bene accoglierli?!?!?
  9. In rapporto alla popolazione e al volume malta ne accoglie più di tutti. Non gli si può chiedere di più.
  10. Sergio Scandura‏ @scandura SeguiSegui @scandura Altro #migranti update 7 @RadioRadicale BREAKING (19:15 fonte mininterni) AGGIORNAMENTO SITUAZIONE: ASSEGNATO PORTO CATANIA PER NAVE CP941 DICIOTTI DELLA GUARDIA COSTIERA CON 937 MIGR E DUE SALME (6 EVENTI). ORARIO E DATA DI ARRIVO DA DEFINIRE. 19:34 - 11 giu 2018
  11. Essendo su una nave italiana sono già su territorio italiano. Non credo si possano chiudere i porti alle navi italiane.
  12. Sembra che nelle prossime ore arriverà sulle coste italiane un’altra nave con a bordo decine di persone soccorse al largo della Libia: è la nave Diciotti della Guardia Costiera italiana, che secondo le informazioni della agenzia spagnola EFE ha a bordo oltre 790 migranti. Fonti di EFE nella Guardia Costiera italiana hanno riferito che alla nave non è ancora stato assegnato un porto dove attraccare. Repubblica scrive che al momento è in corso una riunione alla sala operativa della Guardia Costiera per trovare una soluzione. Il giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura, che si occupa prevalentemente di immigrazione, conferma che secondo fonti del ministro dell’Interno c’è una nave della Guardia Costiera con a bordo 800 migranti che si sta dirigendo verso le coste italiane. https://www.ilpost.it/2018/06/11/aquarius-migranti-sbarco/
  13. In realtà stavamo proprio parlando di accoglienza. Per quanto riguarda la distribuzione, gli amichetti di Salvini tipo Orban e l'altro austriaco sono proprio quelli che impediscono di ridistribuire i migranti, rifiutandosi di accoglierli. Quella di Salvini è solo demagogia
  14. Solo le sceneggiate per il rifiuto a Savona ministro dell'economia e le pagliacciate no-euro ci sono costate di spread sugli interessi sul debito ciò che ci costerebbe accogliere e integrare migliaia e migliaia di migranti.
  15. Veramente gli spagnoli sono 46 milioni e gli italiani 60. Se vogliamo fare bene i calcoli viene fuori che gli spagnoli hanno accolto un migrante ogni 4068 abitanti, l'Italia solo uno ogni 4378. Inoltre l'italia è in mezzo al mediterraneo, risulta quasi sempre il porto più vicino. E non tiriamo fuori Malta che ha meno di mezzo milione di abitanti.
  16. Marco Bresolin‏ @marcobreso 23 min23 minuti fa Altro Migranti sbarcati dall'inizio dell'anno: - In Italia 13.706 (-80% rispetto allo stesso periodo 2017) - In Spagna 11.308 (+54% rispetto allo stesso periodo 2017)
  17. Se fosse stata una nave con a bordo 600 gattini a quest'ora avremmo già raccolto centinaia di migliaia di euro per soccorrerli.
  18. Piace a Guido Vitiello Pietro Raffa‏Account verificato @pietroraffa 40 min40 minuti fa Altro Per descrivere il Movimento 5 stelle non c'è esempio migliore del caso #Nogarin. Eletto con i voti dei cittadini di Livorno, non è libero di dire la sua sul ruolo della città di cui è Sindaco. La solita democrazia diretta. Da Casaleggio. #Aquarius
  19. Questo è vero, ma esiste sempre una bella correlazione tra voti alle politiche e voti locali, soprattutto se così ravvicinati. E c'è stato un crollo soprattutto al sud. Secondo me conta moltissimo il fatto che i 5S si siano alleati con la lega. Chi riteneva i 5s di sinistra si è reso conto della realtà. Da notare che il m5s delle origini è nato come movimento dal basso, attivo soprattutto a livello locale. Si è completamente ribaltato nel giro di pochi anni.
  20. Quindi m5s ha perso voti perchè è al governo. Ma per la lega non vale perchè il governo si è appena formato Se invece ti riferivi ai soli comuni che i 5 stelle amministravano, allora sappi che i voti per i 5s sono crollati anche nella stragrande maggioranza dei comuni dove i 5s non hanno mai governato
  21. Ma allora perchè la lega è andata benissimo ovunque? Loro non sono al governo?
  22. Marco Bresolin‏ @marcobreso 3 min3 minuti fa Altro Marco Bresolin ha ritwittato GiuseppeConte Secondo l'Eliseo, "c'è unanimità tra i Paesi europei al G7: tutti d'accordo nel respingere la richiesta di un ritorno della Russia al tavolo". Quindi, o il premier Conte ha cambiato idea rispetto all'annuncio su Twitter di due ore fa, oppure si è trovato isolato e si è adeguato Marco Bresolin ha aggiunto, GiuseppeConteAccount verificato @GiuseppeConteIT Sono d'accordo con il Presidente @realDonaldTrump: la Russia dovrebbe rientrare nel G8. È nell’interesse di tutti.
  23. GiuseppeConte‏Account verificato @GiuseppeConteIT SeguiSegui @GiuseppeConteIT Altro Sono d'accordo con il Presidente @realDonaldTrump: la Russia dovrebbe rientrare nel G8. È nell’interesse di tutti.
  24. E' sconfortante vedere che i 150 milioni di euro per l'aereo siano visti come uno scandalo, mentre i 36 miliardi di interesse da pagare in più non vengano neanche presi in considerazione. Chi propone soluzioni semplici a problemi complessi vi sta prendendo in giro. Discorsi semplicistici sono tipici della demagogia. POPULISMO E GENTISMO SONO IL NUOVO 'PANEM ET CIRCENSES' TERZA PAGINA Pubblicato: 05 Giugno 2018 Sul viale del tramonto della Seconda Repubblica si è invocato, come un mantra ossessivo, "il popolo". Il popolo vuole, il popolo decide, il popolo sovrano, il popolo come taumaturgo. L’investitura popolare è stata considerata alla stregua dell'incoronazione dell'imperatore del Sacro Romano Impero dal Papa: una legittimazione divina, fonte di potere quasi metafisico e sovrannaturale. Essere in disaccordo col popolo non è più l’espressione di un legittimo dissenso, ma un pericoloso atto eversivo della volontà popolare. Il concetto di popolo è sempre più svincolato da quella che è stata la sua più nobile connotazione sin dai tempi antichi: Senatus Populusque Romanus, per i Romani, indicava il popolo come rappresentante, insieme al Senato, del potere della Repubblica. La giustizia, nel nostro Paese, è amministrata “in nome del popolo italiano” e la sovranità, secondo l’art.1, comma 2, della Costituzione, appartiene al popolo. Attaulmente invece si sta assistendo ad una distorsione in chiave demagogica, del termine. Questa però non è una novità degli ultimi tempi: dapprima "il popolo" è stato patrimonio dell'ultimo governo Berlusconi per mettere in guardia gli Italiani dai rischi di un governo tecnico – usando l’aggettivo come uno spauracchio e una minaccia – non votato, appunto, dal popolo, facendo un’indebita equiparazione tra non votato e non voluto, quindi in contrapposizione con la sacra volontà popolare (in effetti i loden di Monti hanno soddisfatto molto meno il voyeurismo del nostro popolo di esteti rispetto ai costumi pornocarnevaleschi delle cene eleganti di Arcore). Ma Berlusconi, che non si può certo accusare di scarsa intelligenza e lungimiranza, ha da tempo lasciato il monopolio del popolo, concetto trito che ha ormai stancato l’elettore-consumatore sempre alla caccia di novità politiche, alla Lega, che lo ha fatto proprio (acquistandolo di seconda mano nei saldi di fine stagione di Forza Italia), consentendo così a Salvini di inserirlo nei discorsi a manciate come le virgole, i due punti e i punti e virgola della celebre lettera che Totò detta a Peppino in Totò, Peppino e la malafemmina: “ma sì, fai vedere che abbondiamo”. In effetti la parola è di grande effetto, e fa sì che si determini un coinvolgimento notevole delle masse: si rispecchiano nel popolo, si fondono e confondono al suo interno e si sentono forti in quanto popolo sovrano. Non dimentichiamo però che il popolo, inteso come folla, coacervo indistinto di persone in cui ciascuna abdica alla propria individualità per farla confluire in una unica, spersonalizzata e disumanizzata, è quell'entità oscura e irragionevole dell’assalto al forno di Milano dei Promessi Sposi, la folla sorda e cieca delle adunate naziste che osannava il Führer come il nuovo Messia, la massa violenta che ha scatenato periodicamente i pogrom in est Europa. Nel popolo l’io individuale confluisce e si annulla in un io comune semplicistico e suggestionabile, all’interno del quale l’individuo massificato smette di ragionare con la testa, inizia a farlo con la pancia. "La gente" è invece la versione pret-à-porter del popolo a uso e consumo dell'era della post-verità (intesa come epoca dominata da un'antipolitica della comunicazione), ne è la declinazione in chiave più semplicistica e rappresenta il suo lato deteriore. "La gente" è ancor più irrazionale del popolo, ancora più massa, più sfocata, ed è il motivo per cui è molto pericoloso rivolgersi ai suoi istinti più bassi, fomentarne la violenza facendo leva sulle paure più recondite, compattarne la volontà attraverso l’incitamento all’odio sociale e lo spettro di una politica “contro la gente”. A ben vedere, nell’attuale Medioevo politico i tecnici sono dipinti come i nemici del popolo (basti pensare alle tinte fosche usate per evocare un governo tecnico) e i politici si sono autoproclamati come gli unici depositari della sacra volontà della gente e del popolo, salvo però fare dell'antipolitica una bandiera e renderla l’essenza stessa della loro sopravvivenza, creando così un cortocircuito incoerente e preoccupante. Se "il popolo" ragiona con la pancia, "la gente" invece vive di suggestioni, che nell'epoca della post-verità – in cui nulla di ciò che si è detto ieri vale anche per l'oggi e certamente non esisterà più domani – vuol dire farsi dominare dal piazzista più pervicace e dall'affabulatore più persuasivo. L'antipolitica considera il popolo come popol bove, utile mezzo per il raggiungimento e la conservazione del potere, e guarda alla gente come alla sua versione più rozza e spersonalizzata, facilona, cui si può dire qualunque cosa e negarla poco dopo facendo apparire chi sottolinea queste incoerenze come un propagandista dei poteri forti e delle agenzie di rating (ricordiamo, meno di ottant’anni fa, i “sabotatori del grande stato fascista” e il “disfattismo delle demoplutocrazie occidentali alleatesi contro l’Italia”?, Allora c’era la perfida Albione, adesso il nemico è la perfida Frau Merkel) gente che crede oggi a pseudo-europeisti novelli, improvvisati e fasulli che sino a ieri volevano far uscire l’Italia dalla “trappola dell’euro” e scioglierla dal giogo germanico: come ebbe a dire Hitler, “le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola”: ecco perché conviene spararle grosse. I populisti parlano al popolo, i demagoghi si rivolgono alla gente, passiva consumatrice di un prodotto politico che, privo del consenso, non potrebbe esistere, nutrendola di lusinghe (leggere “reddito di cittadinanza”, etc.), slogan e bugie per autoconservarsi, ammansendola o incitandola consapevolmente (leggere “impeachment per Mattarella”) salvo poi fingere spavento per i moti di piazza e richiamare la folla all’ordine assumendosi i meriti della ritrovata tranquillità esattamente come i domatori. La politica invece – quella vera – si rivolge alle persone come cittadini: se il popolo è la forma consapevole della gente, i cittadini sono l'evoluzione del popolo: hanno coscienza, volontà individuale, conoscono le istituzioni e le rispettano (distinguendo l'uomo, che può sbagliare, dall'istituzione che rappresenta, nella quale comunque credono) considerando la res publica patrimonio comune da rispettare, proteggere e servire con senso dello Stato. Il populismo e il gentismo hanno destrutturato la coscienza civica facendola regredire ad una forma degenerata di partecipazione antipolitica, rabbiosa, irrazionale e irrispettosa dei toni dell'agone politico e dei ruoli istituzionali e lo spettacolo di cui stanno dando prova in questi giorni i partiti populisti sovranisti altro non è se non la versione 3.0 del panem et circenses di Giovenale. Di circo ne abbiamo avuto abbastanza. Forse sarebbe meglio se ridiventassimo cittadini. https://www.stradeonline.it/terza-pagina/3449-populismo-e-gentismo-sono-il-nuovo-panem-et-circenses
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