Pressing

Dybala s'è mosso bene e in fase di costruzione/manovra è stato fondamentale. Male sui calci da fermo, dalla trequarti non è obbligatorio il cross in mezzo e da dxnon dovrebbe calciare lui.

Giovanni ha fatto cose buone e meno buone, il gol è pesantissimo

Giovanni che goduriaaaaaa

Il punto di forza di questo 433 è la compattezza. Davanti possiamo/dobbiamo fare meglio Morata si sta facendo il mazzo, fondamentale il suo contributo in fase difensiva.

Finalmente

Il CT in tribuna

Almeno se la gioca a modo suo. Rombo con Hernanes tra le linee. Dybala e Morata davanti.

OT Golasso di Coutinho

Morata snaturato o panchinato.... gestito alla grande dal mister

.............BUFFON CACERES BARZAGLI BONUCCI EVRA CALMA PAZIENZA TECNICA GESTIONE .....DAIDAIDAI VAIVAIVAI

Abbiamo perso a Sassuolo ma almeno sabato avremo un Khedira fresco e pimpante.... quando il gioco vale la candela

Abbiamo un solo risultato. Il forfait di Claudio non ci voleva. Forza Juve

Il Sassuolo gioca con Beradi Floccari Sansone davanti

Marchiso non gioca, ha la febbre. Premium Sport

Morata giocando fuori ruolo ha una media gol/minuti giocati migliore di Mandzukic. Nulla contro il croato che stasera ne farà 3 eh...

Figurati, la formazione non l'ho fatta io Aggiornamento sky sport ore 16

la partita è complicata, meglio i titolari.... eh ma ste zizze a quest'ora .......

Evra da più garanzie in fase difensiva, su quella fascia i calcestruzzi hanno Vrsaljko e Berardi

pigliamoli con la cazzuola......

ROMA - Valentino Rossi, a mente fredda, fuga i dubbi sulla sua presenza a Valencia nell'ultima gara che deciderà il Mondiale, in programma l'8 novembre sul circuito della città spagnola. Su Twitter il Dottore scrive: "Grazie a tutti per il fantastico supporto, leggervi mi ha aiutato a superare amarezza e incazzatura". Valentino ringrazia così tutti coloro che lo hanno sostenuto dopo la sanzione che lo costringerà a partire dall'ultimo posto nel Gp di Valencia, dove si giocherà il titolo mondiale con Jorge Lorenzo. Il campione di Tavullia, che in un primo momento aveva detto di dover pensare se andare a correre in Spagna, ha sciolto le riserve. "Da oggi si lavora per Valencia". Una difesa del comportamento del pilota italiano arriva anche da uno dei giudici di Sepang. "Marquez ha portato la situazione al limite", "quello di Valentino non è stato un calcio" e "non c'è stato nessun insulto da parte del pilota italiano". A parlare ai microfoni di Cadena Cope è Javier Alonso, uno dei tre giudici della "Direzione Gara" del Gran Premio della Malesia. "Le tante immagini che abbiamo visto ci hanno convinto che Valentino si allarga per guadagnare pista, Marc avvicina la sua Honda alla Yamaha ed è allora che Rossi si muove, ma il suo non è un calcio", spiega il direttore generale della Dorna Sports, uno tre giudici di gara a Sepang. "Non abbiamo compreso la gara e l'atteggiamento di Marquez, non ha fatto nulla di illegale, però ha portato la situazione a un limite privo di senso e per questo, anche se non ci sono giustificazioni, Rossi risponde in quella maniera. Non crediamo e non abbiamo ritenuto che Valentino meritasse una sanzione ancora più dura". Javier Alonso, Director General de Dorna Sports y unos de los tres Directores de Carrera, ha explicado este lunes en El Partido de las 12 la decisión tomada en el GP de Malasia: "Con todas las imágenes que hemos visto, solo apreciamos que Valentino alarga la trazada para intentar sacar a Márquez de pista, Marc gira su moto hacia la de Valentino, y entonces es cuando Rossi se mueve, pero eso no es una patada. No entendemos la actitud Márquez yendo a cuchillo a por la tercera posición". Además, Alonso ha añadido que "Marc no hace nada ilegal pero lleva la situación a un límiteque tiene poco sentido, y por eso Rossi hace lo que hace, aunque no es justificable". Respecto a las voces que piden una sanción más severa, Alonso ha sido rotundo: "no creemos que la culpabilidad de Valentino conlleve una sanción mayor". También ha querido desmentir algunas informaciones que hablan de insultos de Rossi hacia Márquez: "Yo estuve en todo momento en la reunión entre los dos pilotos y no escuché en ningún momento que Rossi le llamase bastardo a Márquez. Los dos estaban tensos, eso sí". Respecto a las críticas de Jorge Lorenzo a su decisión, ha afirmado que "Lorenzo tendrá sus razones para pensar que el Mundial está adulterado, entiendo que pueda pensar que la sanción podría ser mayor". Cope.es

di sicuro son cazzate quelle scritte da libero che ci sia un patto tra i due è assodato , il trenino in qualifica e il finto errore in gara per dargli via libera...

con questo "stile" di guida al traguardo non sarebbero mai arrivati lottare alla morte per la terza posizione nei primi giri mah.....

VERGOGNA SPAGNOLA MotoGp, il patto di Andorra: l'incontro segreto in cui Marc Marquez e Jorge Lorenzo hanno deciso di far perdere Valentino Rossi Aveva parlato di complotto, di polpetta spagnola. E così è stato: la vergogna di Marc Marquez l'hanno vista tutti, la gara mirata solo a far perdere Valentino Rossi, a favorire il sodale, Jorge Lorenzo. Oltre al danno, la beffa: il gesto di stizza del Dottore e la penalità - ultimo posto in griglia a Valencia - che gli può costare il Mondiale. Lo aveva detto, il Vale, e nessuno gli credeva. Solo dopo Sepang si è capito che non sbagliava (e solo dopo Sepang si è rivista con occhi diversi anche la gara precedente, in Australia, a Philip Island). Il punto è che quella di Rossi sul complotto non era una sensazione, una vaga convinzione, ma una granitica certezza. Il Dottore sapeva qualcosa in più (e lo sapeva da prima dell'attacco in conferenza stampa: "Marc vuole far vincere Jorge"). Dopo la sciagurata gara malese, ha rincarato: "Forse si sono incontrati prima della tripla". Così il Dottore. Che sapeva. E quello che sapeva lo raccontaRepubblica, in un inquietante retroscena. Patto di Andorra - Si deve riavvolgere il nastro fino a un pomeriggio a cavallo tra settembre e ottobre. La domenica precedente, ad Aragon, ha vinto Lorenzo, Rossi è arrivato secondo: al maiorchino mancavano ancora 14 punti alla vigilia della "tripla" citata da Rossi, e la "tripla", nel gergo della MotoGp, sono le tre gare in trasferta (Giappone, Australia, Malesia, circuiti su cui il Vale, da sempre, va fortissimo). In quel pomeriggio tra settembre e ottobre, Lorenzo era ad Andorra, in compagnia del suo manager. E Lorenzo quel pomeriggio ha incontrato un vecchio conoscente, al quale racconta ciò che vi stiamo per raccontare, raccomandandogli la massima discrezione. Ma la massima discrezione non c'è stata. Già, perché il "conoscente" si lascia sfuggire che quel giorno, ad Andorra, Lorenzo ha incontrato Marc Marquez, lo spagnolino campione del mondo, che proprio ad Andorra passa molto tempo ad allenarsi. La prova - Di bocca in bocca, dal "conoscente" ad altre persone, il segreto pian piano si rivela. Quale segreto? Quello dell'incontro, ovvio, in cui i due piloti avrebbero stretto il patto: far perdere Rossi. Un patto che piace, a Marquez, perché si vuole vendicare del Dottore, convinto nel suo cieco rancore che il Vale lo abbia tagliato fuori dalla corsa mondiale. Un patto che piace a Lorenzo, e non c'è neppure il bisogno di spiegare il perché. La voce, così, arriva all'orecchio di Rossi e al suo clan. Il Dottore commenta: "Me lo avevano detto (dell'incontro ad Andorra, ndr), ma non ci volevo credere". Da lì nasce il pensiero oscuro. All'inizio è soltanto un pensiero. Ma dopo Philip Island è una certezza: basta studiare i tempi in pista di Marquez (che rallentava quando aveva dietro Rossi e accelerava subito per risuperarlo) per comprendere che lo spagnolino vuole solo farlo perdere. Quello che è successo dopo, purtroppo, lo sanno tutti quanti. Dopo la conferenza stampa Vale era convinto di aver smascherato Marquez. L'effetto, però, è stato l'opposto: ha solo rafforzato il patto di Andorra. In Malesia, infine, il crac.