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Pressing

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  1. si fa fatica a commentare notizie simili Calcio: morto in albergo capitano della Fiorentina Davide Astori Il calciatore, 31 anni, è morto per un arresto cardiocircolatorio. Al momento della morte il capitano della Fiorentina si trovava in albergo, in ritiro insieme alla squadra in vista del match contro l'Udinese. La partita è stata rinviata per decisione del commissario della Lega Calcio Malagò.
  2. Siamo alle canne di marijuana, a quella del gas vi siete attaccati voi finti patrioti che votate un partito che l'Italia voleva dividerla. Dove c'è ancora la corrente del "prima il nord". Se non hai memoria non è un problema mio. Raccontare gli ultimi 20 anni di centro-destra tirando in ballo Meloni e Salvini che non hanno mai governato..... Voto in base ai miei valori e per chi sostiene battaglie di civiltà. Non guardo le percentuali. Piuttosto che votare i leghisti, che mi hanno insultato per 20 anni, o le idee retrograde della Meloni mi faccio tagliare il c...
  3. Buffon 6 Barzagli 6 Benatia 6,5 Rugani 6,5 Lichtsteiner 5,5 Khedira 5,5 Pjanic 6 Matuidi 5,5 Asamoah 6 Dybala 7 Mandzukic 5,5 Douglas Costa 5,5 Alex Sandro 6
  4. Ho stracciato le corde vocali Nel momento più complicato giocata da fuoriclasse, grande il nostro numero 10.
  5. Tajani , Van Basten o Gullit la storia recente del centro-destra è quella che è. Gli ultimi grandi leader dei partiti che compongono l'attuale coalizione son finiti con la testa nella tagliola. Con loro diversi governatori delle regioni e numerosi amministratori locali. Nonostante tutto, su molti territori non è cambiato il modo di fare politica. La selezione dei candidati segue ancora "regole" alquanto strane. La storia dei rossastri ossessionati da Berlusconi e dal centro-destra non regge.
  6. A proposito di ex ma Fini che fine ha fatto? Il centro destra anche senza Berlusconi è la coalizione con più impresentabili
  7. Senza un centravanti di peso saranno fondamentali gli inserimenti dei centrocampisti e i tagli degli esterni.
  8. Certo la situazione è ingarbugliata. La destra potrebbe spuntarla con una maggioranza risicata. Quanto dura in media un governo? L'eventuale crollo del pd potrebbe essere compensato dai voti dei partitini della coalizione. Se superano l'1% e restano sotto la soglia di sbarramento i voti vanno a Renzi.
  9. Rapporto Legislatura Cresce il ricorso al voto di fiducia. E non mancano i casi limite Durante la legislatura sono state 106 le questioni di fiducia poste sui disegni di legge in discussione, 8 delle quali solo per la nuova legge elettorale https://www.agi.it/politica/rapporto-legislatura/rapporto_legislatura_cresce_ricorso_a_fiducia-3315170/news/2017-12-28/
  10. Stamattina al bar ho beccato un giovine del PD, di quelli che si battono per il territorio standosene al calduccio in sede, solita arringa sul referendum e sulla legge elettorale maggioritaria (anticostituzionale). Alla domanda bhe 8 fiducie per una legge elettorale che favorisce il cdx?... è calato il silenzio.
  11. Salvini passa più tempo a La7 che a letto con la Isoardi... vabbe ci pensa l'amante
  12. Un governo si farà, solo cdx o larghe intese si farà, il regista(cit.) sarà Silvio. Lui ha già vinto Da non sottovalutare i possibili cambi di casacca per un governo di larghe intese che potrebbe essere appoggiato anche dai leghisti vicini a Bossi e Maroni.
  13. sto guardando il Berlusca, ma quanto viagra ha in circolo?.. Mentana non regge il ritmo imposto da Silvio cavolate a non finire, pero è unico
  14. Pippo è passato al livello successivo, si batte per i trans.
  15. hater #staibonino i radicali duri e puri non appoggiano +europa, fanno campagna per l'astensione
  16. Buffon Licht Benatia Chiellini Sandro Costa Khedira Pjanic Matuidi Dybala Mandzukic
  17. negli ultimi sondaggi nei collegi in bilico centro-dx leggermente avanti
  18. Emiliano: «Tra Pd e M5S un'intesa che s'ha da fare» «Chi prende meno seggi tra Pd e M5S s'impegna a sostenere il governo dell'altro» di GIUSEPPE DE TOMASO Presidente Michele Emiliano, il segretario pd Matteo Renzi ha detto che resterà in sella anche in caso di sconfitta. Lei che pensa? Innanzitutto bisognerebbe capire il significato di una ipotetica sconfitta, con questa legge elettorale cervellotica. Esercizio che oggi nessuno è in grado di svolgere. Mettiamola così. Per il Pd perdere le elezioni potrebbe significare la vittoria del centrodestra o dei grillini, anche senza una maggioranza assoluta da parte di uno di questi due competitori? È ovvio che la posizione del segretario di un partito perdente risulterebbe più complicata in casi come questi. Ma se nessuno dovesse vincere e se il Pd dovesse ottenere un risultato inferiore a quello del 2013 (segreteria Bersani), qualcosa potrebbe accadere, anche se bisogna considerare che nella legislatura appena conclusa si è verificata una scissione in casa nostra: quella di Leu. Ma escluderei l’idea che il segretario si possa dimettere sulla base di un esito elettorale. Renzi resta al suo posto, dunque. Un cambiamento ci potrebbe essere solo in presenza di un assetto di governo in cui il Pd e il suo segretario non avessero un ruolo particolare, rilevante. In tal caso lui stesso, il segretario, potrebbe dar vita a una scossa. Ma se il Pd non dovesse superare il 20 per cento? Ripeto: non avranno peso i risultati elettorali, ma le soluzioni di governo. Se il Pd avrà un ruolo chiave, Renzi non solo non andrà a casa, ma sarà lui a dare le carte. Lei ha detto che se il M5S avrà la maggioranza relativa, dovrà avere l’incarico di formare il governo governo e il Pd dovrà appoggiare il tentativo. Sostengo da anni che Pd e 5stelle sono fatti, in larga parte, della stessa materia. Ma i programmi economici di piddini e grillini sono piuttosto diversi. Non mi pare. Ho letto i programmi, non mi pare che siano troppo distanti. Un ex assessore grillino romano ha detto che Grillo ci porterebbe alla situazione del Venezuela. Lo escludo totalmente. Il M5S è affollato di persone moderate, di professionisti capaci, non di gente anti-sistema in cerca di scudi assistenzialistici o di nostalgie totalitaristiche. Il M5S concepisce, secondo alcuni critici, il sistema finanziario come una mega Cassa Depositi e Prestiti. In verità loro vogliono riformare la Cdp, che non va usata come un salvadanaio per fini privati. Retropensiero utilizzato finora, purtroppo, pure per l’Ilva. Ciò detto, se è necessario, o si salva dichiaratamente il sistema bancario con i soldi pubblici o lo si fa con criteri opachi. Il che sarebbe inammissibile. Per restare nel caso Ilva: Banca Intesa ha sostenuto uno sforzo enorme per salvare il siderurgico tarantino. Ora bisogna trovare il denaro da restituire a Banca Intesa. Ci si sta impegnando perché sia l’acquirente dell’Ilva a saldare il debito con le banche. Quindi via libera a un governo a guida Di Maio se il M5S dovesse ottenere la maggioranza relativa? Il M5S è un partito del sistema politico italiano. Di Maio si esprime in modo garbato, veste bene con giacca e cravatta. È possibile che il M5S sia il partito più votato. Di conseguenza, dovremmo appoggiare il suo tentativo. In una cornice di reciprocità, però. Può pure accadere, infatti, che sia il Pd il primo partito in Parlamento, in tal caso dovrebbero essere loro, i pentastellati, a sostenere il nostro sforzo per formare il governo. Pd e M5S hanno molti punti di contatto, fondati su una concezione non privatistica, non padronale, della politica. La destra, invece, ha una concezione opposta. Ecco perché vedo il Pd alleato con il M5S. La destra, poi, è sprovvista di leadership autorevole. Mattarella dovrebbe dare l’incarico al leader del partito più forte o al leader della coalizione più robusta? Le coalizioni, con questa legge elettorale, sono una finzione. Tanto è vero che Forza Italia si presenta con la scritta Berlusconi presidente, la Lega con Salvini presidente e Fdi con Meloni presidente. Si sono alleati solo per tentare di vincere nei collegi. Qualche collegio in più l’avremmo potuto ipotecare anche noi se fosse andata in porto, come proponevo, l’alleanza elettorale con Leu. Il Capo dello Stato, secondo prassi costituzionale, dovrebbe affidare l’incarico alla personalità che ha più probabilità di dar vita all’esecutivo. Non è solo questione di numeri elettorali. Contano anche i gruppi parlamentari. Il Ms5 dovrebbe appoggiare il Pd se il Pd avesse un numero più alto di senatori e deputati. Potremmo così dar vita a una rivoluzione, a un rinnovamento radicale del Paese. I partiti della Seconda Repubblica hanno gestito il potere senza cambiare e migliorare l’Italia. Se fosse stato Gentiloni la bandiera del Pd in questa campagna elettorale, le prospettive dei dem sarebbero state migliori? Facciamo fantapolitica. Se Renzi avesse detto: «Io sono qui per servire il partito. Lo porto alle elezioni. Poi rimetterò il mandato a chiederò al partito di decidere che fare. Nel frattempo dico che il nostro candidato è Gentiloni». Ecco. Se Renzi avesse fatto questo discorso, avremmo ottenuto non meno di 4-5 punti percentuali in più. Lei quindi, in caso di sconfitta del Pd, non si proporrà per la leadership del partito. Le primarie del Pd si sono svolte poco tempo addietro. Ogni valutazione sul «dopo» è affidata al segretario. Quello che io temo è il rischio dell’irrilevanza del Pd nella formazione del prossimo governo. Questa sì che sarebbe una battuta d’arresto gravissima. E quando qualcuno fallisce in un compito deve sottoporsi alla verifica della propria leadership. Come è avvenuto dopo il flop referendario. Infatti. Grazie alla verifica delle primarie, Renzi ha ripreso il timone del partito. Ci può essere un governo di grande coalizione Pd-Forza Italia-Leu? È probabile che nessuna forza in campo, partito o coalizione, raggiunga la maggioranza assoluta dei seggi. Ma mi sembra impossibile un governo come quello da Lei ipotizzato. Il governo Letta era qualcosa di simile. È passata molta acqua sotto i ponti. Sarebbe un’operazione, quella dell’intesa con Forza Italia, che distruggerebbe il Pd. La mia idea l’ho descritta testè: intesa programmatica Pd-M5S, chi arriva secondo appoggia il governo presieduto dall’altro. Nel frattempo si potrebbe approvare una nuova legge elettorale per ritornare al voto. Il criterio per la scelta dei presidenti di Camera e Senato potrebbe essere adottato per la futura formula di governo? I presidenti delle Camere credo che rispecchieranno la struttura dell’alleanza di governo. Difficile fare previsioni. Questa legge elettorale sta uccidendo la politica. Gli elettori non sanno su cosa votare. Per la prima volta, dopo decenni, non viene indicato né un premier né un programma di governo. Secondo lei in Puglia come va finire, per il Pd e tutti gli altri? Il Pd, l’ultima volta, ha ottenuto il 18% dei voti. Il 18% domenica sarebbe un ottimo risultato. Anche perché dovremmo tener conto dei contraccolp, politici e numerici, prodotti dalla scissione di Leu. La battaglia nei collegi uninominali come andrà? La vedo al limite dell’impossibile per noi. Il vantaggio del M5S appare netto. Potrebbe accadere che in qualche singolo collegio grazie alla qualità dei candidati la vittoria possa andare al centrosinistra o al centrodestra. Il M5S nei collegi è favorito dal fatto di essere un partito secco, monolite. Viceversa centrosinistra e centrodestra sono coalizioni: se il loro candidato non piace, il voto si frantuma. La legge elettorale si è rivelata una beffa per noi, è la più sfavorevole possibile. Che pensa del caso del preside brindisino Salvatore Giuliano, che ha collaborato all’Istruzione con i ministri del centrosinistra sulla «buona scuola» e ora sembra il ministro ombra del M5S? Il preside Giuliano è bravissimo. È un mio amico personale. Ha lavorato con me, in campagna elettorale, nelle sagre del programma. Credo che abbia votato per me. Ora lui e, come pare, altri elettori del Pd si sono spostati sui Cinque Stelle. Un distacco fisiologico, alla luce di certi errori commessi. Non è singolare che Giuliano si schieri con chi contesta la riforma scolastica del centrosinistra? Non è singolare. Giuliano è una persona libera e innovativa. Lei farebbe il ministro dell’Interno o della Giustizia, con Giuliano all’Istruzione, in un governo Di Maio? Non posso far parte di un governo del M5S. Innanzitutto, perché sono il presidente della Regione Puglia, e poi non farei parte di un governo a guida grillina. La mia proposta, ripeto, è un’altra. L’ho già illustrata. Io sono fuori gara.
  19. In Campania e Sicilia centro-destra favorito sui 5S. L'unico viincitore certo è Berlusconi.
  20. il pocket money e la razione di cibo giornaliera dei migranti
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