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  1. Storia del Pd traditore di Napoli. Che da anni nega l’evidenza (pure quella dei video) Dal 2011 ad oggi, tra cinesi, monetine, figli candidati, il Partito Democratico di Napoli e della Campania ha consumato il suo declino, arrivando a non contare più niente nell’agenda politica e nelle urne. Il tutto con una sola regola aurea, sempre rispettata: negare ogni problema. Negare, negare sempre, negare tutto. Anche i fatti, nonostante siano evidenti. La regola aurea del Partito Democratico di Napoli viene sancita una notte di gennaio del 2011 in piazza del Plebiscito. Ci sono le primarie per scegliere il candidato sindaco di Napoli dopo il decennio di Rosa Russo Iervolino finito con una inchiesta, arresti e addirittura il suicidio di un assessore. Nella piazza-simbolo di Napoli, in uno dei seggi delle primarie, sfilano immigrati (qualcuno li definirà «cinesi», diremmo più correttamente asiatici) cooptati al voto dai signori delle tessere di partito senza sapere nemmeno perché. Circola un video, il video arriva ai giornali, iniziano a fioccare i ricorsi. I tre candidati: Nicola Oddati, Andrea Cozzolino (entrambi delfini di Antonio Bassolino) e Umberto Ranieri (uomo di Giorgio Napolitano) tra ricorsi, controricorsi, commissioni di garanzia e provibiri non saranno candidati. Vincerà facilmente Luigi De Magistris e da lì la storia è nota. Anno 2017. C'è un altro video ma stavolta è una inchiesta giornalistica. È Fanpage.it che invia giornalisti nei seggi delle primarie a sindaco (di nuovo!) scoprendo che sono taroccate, che i signori delle tessere (ancora!) forniscono i 2 euro per il voto a gruppi di persone chiamati ad esprimere la preferenza per uno dei candidati. Nel mirino finisce Valeria Valente, parlamentare ed ex assessore comunale contro l'ex padre politico Bassolino che vorrebbe ricandidarsi a sindaco. Anche in questo caso la fine è la stessa: dopo ricorsi e controricorsi viene scelto di ignorare il malcostume delle primarie con la monetina giudicato non influente rispetto al risultato finale. Valente viene stracciata al primo turno da Gianni Lettieri e dal solito De Magistris che vince facile anche stavolta al secondo turno. Marzo 2018. Sempre Fanpage.it. Ma stavolta le elezioni sono le Politiche e quel che mostra il giornale nell'inchiesta Bloody Money è quanto meno un atteggiamento improprio di uno dei due figli di Vincenzo De Luca, Roberto, assessore a Salerno, che riceve persone per parlare di smaltimento rifiuti regionale pur non avendone titolo alcuno. Lui si dimette ma è la violentissima reazione del presidente della Regione Campania a far scattare qualcosa: la sua veemente difesa del figlio finisce per polarizzare lo scontro tra governatore e Movimento Cinque Stelle. Che, già altissimo nei sondaggi in Campania, vince, anzi stravince, anche nei collegi uninominali di Salerno dove da anni non c'era che una dinastia a garantire la vittoria, quella dei De Luca. Anche Napoli risente di questa ondata, in maniera fortissima. Un disastro attribuibile al solo governatore? Sicuramente no. Ma quanto ha pesato il voler difendere ad ogni costo Roberto e imporre l'altro figlio, Piero, candidato a uninominale e proporzionale in Campania? L’ultimo atto, l'ultimo video (noi abbiamo quello gentilmente concesso da Il Meridiano), è di pochi giorni fa. Assemblea del Pd Napoli dopo la mazziata elettorale: basta una scintilla per far scattare la tensione tra il gruppo dirigente in carica, quello di base renziana, Massimo Costa e Tommaso Ederoclite e quello che invece vorrebbe l'azzeramento del partito in città dopo le Politiche, guidato da Antonio Marciano, Gianluca Daniele, Nicola Oddati e altri. All'evidenza dei fatti, dal 2011 ad oggi, il Partito Democratico partenopeo ha risposto opponendo un muro di gomma. Attutire, zittire, silenziare ogni forma di dissenso e di discussione, in funzione di una classe dirigente che oggi vede mancare il terreno sotto i piedi: nemmeno lo zoccolo duro degli elettori ha resistito. Negli ex quartieri rossi, San Giovanni a Teduccio, Barra, Ponticelli, avanzano 5 Stelle e centrodestra; tanti elettori sono rimasti a casa. Ora che resta fare, allo sgarrupato partito vesuviano? Aspettare il Verbo di De Luca. Che nel frattempo ha fatto rinviare l'assemblea regionale del Pd: motivo? Deve andare a Pietrelcina perché c'è il Papa che ricorda Padre Pio. Hai visto mai che il santo ci mettesse la mano sua. https://napoli.fanpage.it/storia-del-pd-traditore-di-napoli-che-da-anni-nega-l-evidenza-pure-quella-dei-video/ http://napoli.fanpage.it/
  2. Scordatevi della finale, questa è un'altra storia. Ci arriviamo con gli uomini contati in attacco dopo una campagna acquisti fatta per ridurre il gap dal reparto offensivo del Real e delle altre big. La gestione della partita è fondamentale, bisogna arrivare al 90' con la forza nelle gambe.
  3. Fino a 10 minuti fa non lo conoscevo nemmeno io. Responsabile delle relazioni istituzionali di Luigi Di Maio.
  4. Sgarbi choc: "Di Maio è gay e fidanzato con Vincenzo Spadafora" L'ultima in ordine di tempo sembra ricollegarsi alla profezia di Luigi Bisignani di qualche giorno fa, quella secondo cui il Movimento sarebbe destinato a soccombere per via di una forte e litigiosa lobby gay al suo interno. Nel programma Quelli dopo il Tg, condotto da Luca e Paolo e Mia Ceran, Sgarbi si è prodotto in una dissertazione scioccante su Di Maio: "In realtà mi dispiace aver aggredito questo giovane, che tra l’altro è anche tenero e ha dei sentimenti così nobili. Recentemente ho scoperto che ha un fidanzato, Vincenzo Spadafora. Sono felice finalmente di avere un premier gay, così sereno e affettuoso e sorridente". Sgarbi sempre più ridicolo, vero o falso è evidente l'ironia sui gay.
  5. L'unico modo per provare a vincere 'sta coppa è battere Real e Barca prima della finale. Sarà una grande sfida, peserà l'assenza di Pjanic ma ho grande fiducia nel gruppo.
  6. Sto parlando dei renziani, per loro l'unica opzione era il partito della nazione (cit. Brunetta).
  7. Lo so, ripeto è la logica che c'era dietro che... Faccio fatica ad immaginare 6 milioni di elettori festanti per una nuova alleanza con Berlusconi. La storia del rispetto verso gli elettori non regge. Per me hanno tutto il diritto di fare opposizione ma almeno evitassero sceneggiate patetiche.
  8. E anche basta coi renziani che giocano a fare gli offesi. Berlusconi e FI sono stati "massacrati" nelle "piazze rosse", in confronto i grillini son ragazzini. Il brutto clima creato dai 5S(cit.) ce lo portiamo dietro da 30 anni.
  9. A me fa ca**re la strategia(perdente) che c'era dietro al rosatellum. Una legge elettorale fatta dai renziani col solo scopo di governare con Berlusconi.
  10. appena entrato è stato perculato da Formigli sulla legge elettorale, ho sputato il vino l'abito violaceo inguardabile, roba da curva Fiesole
  11. Ah ecco... Santoro attacca: «Berlusconi agisce nell'ombra»
  12. all'ombra ok ma con chi... qualche mese fa son volate le corna
  13. Coi 3 attaccanti sudamericani stiamo giocando un altro calcio. Mandz va a nozze con Cuadrado che spara cross a ripetizione sul secondo palo.
  14. I tre attaccanti sudamericani non si toccano. Mandz deve partire dalla panchina. A centrocampo rientrerà Khedira, gli altri due a mio avviso non sono nemmeno in discussione. In difesa, Rugani al fianco di Chiellini, sulle fasce De Sciglio e Sandro che non hanno speso molto contro l'Atalanta
  15. Buffon De Sciglio Benatia Chiellini Sandro Costa Khedira Pjanic Matuidi Dybala Higuain
  16. Vittoria meritata. Col loro possesso palla hanno prodotto coppole, noi potevamo farne un paio in più. Tutti bene, tranne Mandz. Oltre allo strappo di DC vorrei rimarcare le giocate dei nostri difensori: un'uscita elegante, palla al piede, di Benatia, il dribbling secco di Chiellini (.asd) e il cambio di gioco di De Sciglio.
  17. Buffon 6 Lichtsteiner 6 Benatia 6,5 Chiellini 6,5 Asamoah 6,5 Pjanic 6,5 Matuidi 7 Costa 6,5 Dybala 6,5 Mandzukic 5 Higuain 7,5 De Sciglio 6+ Sandro 6
  18. Grande strappo di DC sul gol del vantaggio Nel complesso buon primo tempo, potevamo farne un paio ma abbiamo sbagliato diverse scelte negli ultimi 30 metri. A sx stiamo soffrendo un attimino. Male Mandz nelle due fasi.
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