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dominiobianconero

Tifoso Juventus
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  1. Lo hanno gia' fatto..... si parla di "reato a consumazione anticipata"........
  2. Magari mi assume..... adesso gli mando un c.v. sefz sefz
  3. Sentivo puzza di m***a in giro e non capivo da dove veniva. Poi ho fatto 2+2 e ho capito che arrivava da questo topic dove state rimestando la m***a del Santo. Facchetti e' PUS. Lasciamolo marcire.
  4. Sono stato un tifoso Ferrari. Adesso mi sono autosospeso fino a quando Monnezzemolo ne sara' Presidente. Nel frattempo, se non vince, e' meglio.
  5. Io ho appena messo a punto un modello matematico che mi riesce a dare statisticamente la percentuale di possibilita' che questi due imbecilli, tornando a casa, trovino le loro mogli a letto con due senegalesi. Mi da il 100%.......
  6. Quindi a Napoli cercheranno di dimostrare la frode attraverso l'associazione a delinquere. E' l'unica strada che hanno. Perche' il reato associativo e' l'unico che prevede la condanna anche senza che venga materialmente raggiunto il fine dell'associazione. in pratica, non avendo riscontri sul campo di illeciti, cercheranno di convincere il giudice che erano organizzati per farli e che poi "casualmente" non ci sono riusciti..... In pratica cornuti e mazziati! :haha:
  7. Moggi non e' un koglione. Decide di usare le schede a giugno del 2004. Perche'? Cosa glielo suggerisce?? Ci sono due eventi in quel periodo: La morte del Dott.Umberto e l'arrivo di Capello. Cosa dice Capello a Moggi?? Perche' Moggi va fuori di testa e cerca di far cacciare la Fazi?? Perche' sfiducia Bergamo e Pairetto?? E' la risposta a queste domande la chiave di tutto.
  8. Io lo dico da tempo. Le schede esistono e sono molte di piu' di quelle che dicono gli inquirenti. Le avevano TUTTI. Anche quelli che adesso beatamente assistono alla crocifissione di Moggi. Dirigenti federali, arbitri, dirigenti di squadre di calcio. Per 10 persone accusate di averle ce ne sono almeno il triplo che non sono state tirate in mezzo.
  9. Secondo me in questo momento non ha nessuna convenienza a parlare. Se deve dire qualcosa e' giusto che lo dica nel corso del dibattimento a Napoli Dove io credo che dira' anche il PERCHE' lui aveva preso la decisione di usare le schede.
  10. 11:51 25Jul08 RTRS-Ifil/Exor, gup Moroni si riserva, udienza aggiornata 10 ottobre TORINO, 25 luglio, (Reuters) - Il gup Francesco Moroni si ? riservato di decidere in merito ad alcune questioni sollevate dalla Difesa nel caso Ifil/Exor <IFLI.MI> e ha aggiornato l'udienza al prossimo 10 ottobre. Lo dicono fonti giudiziarie. La principale richiesta della Difesa ? legata al fatto che siano stati espunti dal fascicolo alcuni atti in inglese non tradotti, decisione che potrebbe determinare la nullit? o quantomeno la necessit? di ricostituire il fascicolo. Nell'udienza di oggi il PM Marcello Maddalena ha esposto le ragioni dell'accusa rispetto alla vicenda, sostanzialmente spiegando che sono stati tradotti solo atti giudicati rilevanti ai fini del processo. Nell'udienza ieri il gup aveva tra l'altro ammesso la costituzione di parte civile della Consob e di un piccolo azionista, ma solo contro le persone fisiche e non le societ?. L'inchiesta nasce da vicende del 2005 quando la holding della famiglia Agnelli, ricorrendo a contratti di equity swap, riusc? a mantenere il 30% Fiat <FIA.MI> dopo la conversione in azioni del prestito concesso da otto banche. Per l'operazione sono stati rinviati a giudizio tre dei manager storici a fianco degli Agnelli, Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti e Virgilio Marrone. Consob ha multato Ifil e sospeso per alcuni mesi dai rispettivi incarichi Gabetti, Grande Stevens e Marrone per comunicazioni fuorvianti sull'equity swap. ((via Redazione Milano, e-mail milan.newsroom@news.reuters.com)) For Related News, Double Click on one of these codes: [MIT] [DNP] [iT] [FIN] [iNVT] [MUL] [EUROPE] [WEU] [FINS] [LIT] [RTRS] [iFLI.MI] For Relevant Price Information, Double Click on one of these codes: <IFLI.MI> Friday, 25 July 2008 11:51:38 RTRS [nL581958] {IT} ENDS
  11. Ho visto, e' una trasmissione un po vecchiotta. I dati sono vecchi e quindi non corrispondenti alla situazione attuale. La durata del video e' troppo breve per spiegare in maniera esauriente i concetti per cui ne esce fuori un guazzabuglio di nozioni che non sempre l'uomo della strada riesce a comprendere. Comunque e' meritevole di plauso il tentativo di fare una trasmissione che parla di calcio e di bilanci. Grande idea. Peccato non poterla fare sui grandi media. Ce ne sarebbero di cose da dire.....
  12. forse stavolta in Federazione e all'AIA hanno pisciato fuori dalla tazza. Paparesta e' Bertini sono belli incazzati. Magari ci tirano fuori quelche bella legnata per qualche insospettabile...........
  13. E che glielo dici a fare?? Io sto aspettando che lui mi definisca in maniera accademica quando due societra' sono collegate e quando sono controllate. In modo da fargli fare la figura di me**a da solo...........
  14. Per cortesia, pivello, potresti definirmi cosa sono secondo te due societa' collegate o controllate?? Secondo me tu non hai ben chiaro i concetti base in materia corporate........ Sei ancora in tempo a non aggravare la tua posizione, per quanto gia' sull'orlo di un precipizio.... Ma tu guarda questo che faccia tosta che ha!
  15. A parte il fatto che il "C******E" si riferiva al tuo Presidente, se volessi rispondere per le rime a questo tuo post ti direi che forse "C******E" e' un po troppo per te. Diciamo che tu sei solo un grande ed immenso "scroto" che contiene immani cazzate.
  16. il mistero e' come avete fatto ad iscrivervi se la COVISOC ha dato parere negativo....... tu come te lo spieghi? E come ti spieghi che nonostante quella perizia Palazzi vi ha dato solo un buffetto??? Eh ma si sa, *****atti deve essere protetto perche' mette i soldi nel calcio...... (cit. Matarrese). Si, certo. mette i soldi delle banche. E adesso si ritrova col bilancio sfondato e prima o poi dovra' metterceli per davvero, non si sfugge.
  17. ROVERSI MONACO SPODESTA MONTEZEMOLO (E VALORI GODI) A Bologna tira un?aria piuttosto mesta. Le passeggiate di Romano Prodi e della moglie Flavia a piazza Maggiore non sono pi? accompagnate dagli applausi, e il sindaco-innamorato Cofferati ? sotto tiro. A vivacizzare la scena ? rimasto Fabio Alberto Roversi Monaco, il professore di diritto che ha guidato la storica Universit? dall?85 al 2000. Attilio Celant e Roversi Monaco ? Foto U.Pizzi Per 15 anni Roversi Monaco ha lasciato la montagna di cariche che aveva e si ? dedicato all?ateneo, uscendo anche dalla Loggia massonica Zamboni-De Rolandis che rappresentava un handicap per la carica di rettore. Lui non ha mai fatto mistero di essere entrato nella massoneria nel 1974 e ha dichiarato che ?non ? stata un?esperienza n? esaltante, n? negativa?. Questo non gli ha impedito, una volta lasciata l?Universit?, di collezionare un?infinit? di cariche. Forse il suo curriculum ? pari a quello di Giancarlo Elia Valori, il ?Professore? che gioved? 3 luglio presenter? in Campidoglio alle 17,30 davanti a Fini, Letta, Tarak Ben Ammar, il suo ultimo libro sul Mediterraneo con la prefazione dell?amico Shimon Peres. Sul petto di Roversi Monaco c?? la Legion d?Onore, la Gran Croce di Alfonso X, l?Ordem de Sant?Iago del Portogallo, e quello al merito del Governo saudita. A quanto pare queste onorificenze non bastano. Tra una scalata in montagna e una partita a golf, il mitico professore bolognese acchiappa al volo la nomina di consigliere indipendente di Alleanza e quella di presidente della Fiera di Bologna. Su quest?ultima poltrona era seduto fino a pochi giorni fa Luchino di Montezemolo, ma i soci pubblici della Fiera lo hanno congedato in favore dell?ex-massone che adora la musica di Mozart.
  18. l'amico "perdente" e' abituato a cibarsi delle notizie date dai giornalai. Per questo non capira' mai la differenza tra il caso della Juventus quello del Milan e in particolare quello della sua squadra fogna. in ogni caso io direi che dopo il chiusa inchiesta ci potrebbe essere anche una bella archiviazione. Vedremo.
  19. Questa inchiesta e' l'ennesima inchiesta persecutoria aperta sul nulla dalla Procura di Torino. A mio parere si andra' verso una archiviazione. E' servita solo a qualcuno a completare la "morsa" che sappiamo nei confronti di un manager troppo bravo e per questo scomodo. Un manager che era il braccio di Umberto e che rischiava di offuscare i meriti di altra gente molto meno capace. Bisognava farlo fuori. Ogni mezzo era lecito. E questa inchiesta era uno dei vari tentativi, forse davvero il piu' becero e infondato! Ormai l'uomo Giraudo e' stato fatto fuori dal Gruppo FIAT per cui possono smetterla di arrampicarsi sui bilanci della Juventus come fossero specchi!
  20. 15:35 10Jun08 -Ifil-Exor, nuova richiesta rinvio a giudizio TORINO, 10 giugno (Reuters) - La procura di Torino ha inoltrato una nuova richiesta di rinvio a giudizio per Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti e Virgilio Marrone nell'ambito dell'inchiesta Ifil-Exor in cui i tre sono imputati di aggiotaggio informativo. Lo riferiscono fonti giudiziarie, precisando che l'udienza preliminare ? fissata per il prossimo 9 luglio. La prima udienza preliminare era stata annullata lo scorso 4 dicembre a causa della mancata traduzione dall'inglese all'italiano di alcuni documenti. Ora i documenti sono stati tradotti, si sono chiuse nuovamente le indagini preliminari e inoltrata la nuova richiesta di rinvio a giudizio. L'inchiesta riguarda i fatti del 2005, quando l'Ifil <IFLI.MI> (la finanziaria della famiglia Agnelli) mantenne il 30% di Fiat <FIA.MI> attraverso contratti di equity-swap, anche dopo l'esercizio da parte di otto banche del prestito convertendo. La Consob aveva multato Ifil e sospeso per alcuni mesi dagli incarichi Gabetti, Grande Stevens e Marrone per la diffusione di comunicati di Ifil ritenuti fuorvianti sull'equity swap. ((Redazione General News Milano +3902 66129 720, fax +3902 867846, italy.online@news.reuters.com)) Tuesday, 10 June 2008 15:35:42 RTRS [nPOL047789] {C} ENDS per chi non avesse capito cosa e' successo piccolo riassunto: Leggetevi questo articolo tratto da www.lavoce.info 19-02-2007 Se il mercato non ha notizie Roberto Ceredi "Fanno la fortuna di Fiat e la Consob li punisce". Questo il titolo pi? esplicito (sulla prima pagina del quotidiano Libero) che riflette l?atteggiamento assolutorio con cui la grande maggioranza della stampa italiana ha riportato e commentato la notizia delle sanzioni alla Ifil, alla Giovanni Agnelli & C. e ai loro vertici. Complessivamente 16 milioni di euro e la sospensione da ogni carica sociale per Gianluigi Gabetti (6 mesi), Franzo Grande Stevens (4 mesi), Virgilio Marrone (2 mesi) comminati dalla Consob per false comunicazioni sociali. L?indulgenza dei giornali si allinea alla dichiarazione che il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, ha rilasciato a botta calda il 13 febbraio: "Senza l?equity swap (il contratto finanziario all?origine della vicenda, ndr) non ci sarebbe stata la Fiat di oggi". Poche le voci dissonanti, come i commenti di Alessandro Penati sulla Repubblica dal titolo significativo "Provaci ancora Consob", di Galapagos sul Manifesto ("Difesa sospetta dei furbetti di Torino"), di Biagio Marzo sull?Opinione. Ancora una volta la Fiat ? riuscita a convincere delle proprie ragioni la maggior parte del mondo dell?informazione, solitamente incline ad additare il rigore della Sec americana come esempio da seguire per garantire la trasparenza del mercato e tutelare gli investitori che non sono insider. La casa automobilistica torinese ? uscita da una lunga e profonda crisi, ha rimesso in sesto i bilanci, guadagna quote di mercato, in meno di due anni ha quadruplicato il proprio valore di borsa. ? giusto, dunque, "disturbare il manovratore" con le sanzioni erogate la scorsa settimana in nome della trasparenza? Per farsi un?opinione in proposito, giova ripercorrere brevemente le storia dell?equity swap e rileggersi la norma che ha originato l?azione dell?autorit? del mercato finanziario. Mai cos? in basso Il 20 aprile 2005 il titolo Fiat tocca i minimi di borsa, 4,52 euro. La casa automobilistica parrebbe a rischio di scalata. Entra in scena Exor, societ? lussemburghese al 70 per cento della Giovanni Agnelli & C e al 30 per cento della Ifil, due delle casseforti in cui ? conservato il controllo di fatto della Fiat, poco pi? del 30 per cento . Gabetti ? presidente e amministratore delegato di Ifil, presidente di Exor e della Giovanni Agnelli & C. Grande Stevens ? amministratore di Ifil e di Exor. Il 26 aprile Exor d? mandato alla Merrill Lynch di acquistare sul mercato 90 milioni di azioni Fiat a 5,5 euro con il patto che a scadenza pagher? l?eventuale minusvalenza rispetto ai prezzi di mercato oppure incasser? dalla banca d?affari l?eventuale plusvalenza. Si tratta di un equity swap, un contratto derivato che non prevede la consegna fisica dei titoli a Exor perch? rappresenta in sostanza una scommessa di Exor sul buon andamento del titolo Fiat. Merrill Lynch, dunque, rastrella le azioni da quel giorno di aprile, anche se comunica alla Consob soltanto il superamento della prima soglia rilevante di partecipazione, 2 per cento del capitale (le successive sono 5, 7,5, 10 per cento e i successivi multipli di 5) quando le percentuali in gioco superano sicuramente la terza soglia (7,5). Il titolo Fiat continua a mettere a segno consistenti rialzi. In luglio veleggia verso 7 euro e il mercato si interroga sulle ragioni di un andamento tanto positivo. Esistono informazioni rilevanti che conoscono gli insider e non la generalit? degli investitori? Il 21 luglio la Consob chiede a Fiat e Ifil un comunicato di commento. La risposta ? secca: "(?) la Societ? non dispone di alcun elemento utile o di informazioni relative a fatti rilevanti tali da influire sulle quotazioni". Il 24 agosto, superata quota 7 euro, la Commissione ripete la richiesta. Identica risposta. Rischio di Opa Intanto si sta avvicinando il momento dell?esercizio del cosiddetto convertendo, vale a dire la data in cui le banche che hanno finanziato con 3 miliardi di euro la Fiat in crisi convertono il loro credito in azioni della casa automobilistica mediante aumento di capitale. L?azionista di maggioranza rischia di vedere la propria quota diluita nell?operazione, scendendo a poco pi? del 22 per cento a meno che non ricostituisca la propria posizione acquistando (per esempio dalle banche stesse) un pacchetto dell?8 per cento. ? questa un?ipotesi che Grande Stevens sottopone alla Consob in quel mese di agosto per accertare che, in caso l?acquisto avvenga contestualmente all?aumento di capitale al servizio del convertendo, la Commissione non ravvisi l?obbligo di Opa totalitaria, che scatta al raggiungimento del 30 per cento del capitale e che sarebbe pressoch? insostenibile finanziariamente per il gruppo Agnelli. Grande Stevens, che non fa parola dell?esistenza dell?equity swap, viene rassicurato dalla Consob. Colpo di scena Tra il 15 e il 20 settembre 2005 matura l?esercizio del convertendo. Se l?azionista di maggioranza della Fiat volesse mantenere la posizione acquistando dalle banche, pagherebbe un prezzo salato: 10,28 euro per azione (valore del convertendo) a fronte di un prezzo di borsa di 7,76 (15 settembre). Invece Ifil rende nota una soluzione diversa: mantiene nella Fiat il 30,6 per cento acquistando da Exor 82.250.000 azioni al prezzo di 6,5 euro. A sua volta Exor ha rilevato tale pacchetto da Merril Lynch a 5,5 euro modificando, proprio quel 15 settembre, il contratto di equity swap: non pi? l?incasso della plusvalenza secondo la scommessa originaria, ma la consegna fisica dei titoli sottostanti il derivato. In altre parole, un?operazione puramente finanziaria ? diventata un?operazione strategica. L?indagine ? a questo punto che la Consob avvia un?indagine per chiarire anzitutto se, come sostiene il gruppo Agnelli, l?idea di utilizzare l?equity swap sia nata nei primi giorni di settembre o molto prima (forse gi? alla stipula del contratto derivato, il 26 aprile, come sospettano molti sul mercato) e pertanto se nei comunicati di luglio e agosto si configuri la violazione degli obblighi di disclosure. Nel corso delle indagini dell?autorit? di vigilanza, cui si sono aggiunte le inchieste per manipolazione del mercato di due procure della Repubblica (Torino e Milano), ? emerso un documento su carta intesta Merrill Lynch datato 15 luglio 2005 (forse un aggiornamento di uno scritto di data anteriore, sospetta la Consob) che contiene una dettagliata presentazione dell?operazione che avrebbe avuto il suo epilogo a settembre. Non ? questa l?unica prova raccolta dalla Consob, ma certamente quella risolutiva. Nel corso della lunga istruttoria, le societ? e i loro vertici si sono difesi negando ogni nesso intenzionale tra la stipula dell?equity swap e l?operazione di settembre, hanno sostenuto che Exor, Ifil e i loro amministratori ignoravano i reciproci progetti e hanno cercato di dimostrare che il progetto finale ? maturato soltanto poche settimane prima dell?esercizio del convertendo. La sentenza La Consob non ha creduto alla ricostruzione dei fatti dei manager di Torino. Ha ritenuto "che al 24 agosto 2005 (?) era stato studiato ed era gi? in corso di attuazione il progetto finalizzato a conservare al 30 per cento la partecipazione di Ifil in Fiat, contestualmente all'esecuzione dell'aumento di capitale sociale al servizio del "convertendo" con le banche; che tale progetto era fondato sull'esistenza del contratto di equity swap stipulato in data 26 aprile 2005 (?)". E di conseguenza i comunicati diffusi il 24 agosto 2005 "contenevano una rappresentazione falsa della situazione all?epoca esistente". Configurando la violazione dell?art. 187-ter del Testo unico della finanza intitolato "Manipolazione del mercato" che punisce chi "diffonde informazioni, voci o notizie false o fuorvianti che forniscano o siano suscettibili di fornire indicazioni false ovvero fuorvianti in merito agli strumenti finanziari". La vicenda non ? destinata a finire qui. Sia perch? i sanzionati hanno annunciato ricorso alla Corte d?appello, sia perch? proseguono le indagini penali, ma anche perch? la Consob non ha probabilmente terminato il lavoro sul dossier. Rimane infatti da chiarire il mistero dell?unica partecipazione rilevante dichiarata da Merrill Lynch, rimangono da esaminare i ruoli svolti da altri attori nella vicenda e potrebbe addirittura essere ripresa in esame l?esenzione dall?Opa alla luce dei fatti emersi dall?istruttoria.
  21. G.Agnelli Sapa: studia convertibile, chiama Rossi (Sole 24 Ore)11/06/2008 9.22ROMA (MF-DJ)--La famiglia Agnelli studia un'iniezione di risorse nella cassaforte Giovanni Agnelli & C. Sapa e chiama Guido Rossi come "garante" super partes per la struttura societaria del gruppo che raccoglie i vari rami ed eredi del gruppo torinese. E' quanto scrive oggi il Sole 24 Ore spiegando che i dettagli dell'operazione sono contenuti nel verbale di assemblea straordinaria della Sapaz tenutasi a meta' maggio. I soci hanno approvato una delibera che consente loro di emettere entro il 31 dicembre del prossimo anno un prestito obbligazionario. In dettaglio il prestito convertibile in azioni ordinarie della Sapa (con un concambio 1 a 1,1) potra' oscillare tra 100 e 200 milioni di euro e durata di cinque anni. red/cat (fine) MF-DJ NEWS http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio...hkAgenzie=PMFNW
  22. oggi il personale del tribunale di Roma era in sciopero, per cui l'udienza e' stata rimandata a meta' giugno, mi pare al 17 giugno.... C'era in programma il confronto tra Baldini e Chiellini e altre amenita' tonnesche di questo tipo.....
  23. ? IL PIANO DIABOLICO DI LUCHINO PER LA PRESIDENZA RCS: MARCHETTI ALLA FIEG Tra poche ore Luchino di Montezemolo si alzer? definitivamente dalla poltrona di Confindustria che gli ha dato grande visibilit? e notevoli soddisfazioni (ideali e materiali). Il ragazzo 60enne dei Parioli potr? dedicarsi a fare l?imprenditore mostrando per il mondo la medaglietta di ambasciatore del made in Italy che ha sulla giacca insieme a quella di presidente di Fiat, Ferrari, Fondo Charme, Luiss e Fiera di Bologna (chiss? se verr? riconfermato da Cofferati). Luchino ? contento perch? ? come scrive ?La Stampa? ? ha appena saputo che nel business dei treni privati (dove si ritrova con gli amici Dieguito Della Valle e Gianni Punzo) potrebbero entrare anche le Generali di Trieste, e questa ? una notizia che dovrebbe far tremare le vene e i polsi di Mauro Moretti perch? vuol dire che dal 2011 la sfida sulle rotaie diventer? tremenda per le Ferrovie dello Stato. Nella testa di Luchino c?? posto anche per un altro progetto molto ambizioso che riguarda l?assetto al vertice della corazzata editoriale Rcs Mediagroup che pubblica il ?Corriere della Sera?. Non ? un mistero che i rapporti tra l?imprenditore-ambasciatore e il direttore-stratega Paolino Mieli sono particolarmente intensi. Da qui le voci che Luchino miri alla presidenza del Gruppo Rcs dove il Patto di sindacato dei soci forti ha piazzato il notaio dalla cravatta rossa Piergaetano Marchetti. Quest?ultimo ? il noto giurista e prorettore della Bocconi (la madre di tutti i sapientoni) che nella sua vita ha collezionato un?infinit? di cariche e nel 2004 ? diventato presidente di Rcs. Per favorirne l?esodo Luchino ha in mente un piano diabolico che prevede di portare al pi? presto il notaio Marchetti alla presidenza della FIEG, la Federazione degli editori dove ? come ha scritto ieri Dagospia ? stanno cercando il sostituto dell?attuale presidente Boris Biancheri (scaduto dopo due mandati). L?idea di fondo ? quella di lusingare il notaio dalla cravatta rossa con un?altra carica prestigiosa in modo da indurlo a mollare nel 2009 la poltrona nel Gruppo editoriale del ?Corriere della Sera?. I giochi si faranno ad aprile prossimo quando il Patto di sindacato che governa la corazzata di via Rizzoli e via Solferino dovr? affrontare il problema della governance. E qui ci sar? da ridere perch? Luchino e Paolino Mieli (per il quale il progetto prevede la presidenza di Rcs Quotidiani, che ? sempre nelle manine acchiappatutto di Marchetti) dovranno fare i conti con i due Grandi Vecchi, Cesarone Geronzi e Abramo-Bazoli, che non sembrano avere particolare simpatia n? per Marchetti, n? per il ragazzo dei Parioli. ? una bella sfida e si aspettano le prime mosse.
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