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elcondor87

Tifoso Juventus
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  1. SPERANZE ULTIME A MORIRE! DOTTOLOCK , FEDE , ILA E TUTTI GLI AZZURRI PER CONQUISTARE UNA MEDAGLIA! Seguono gli Azzurri in gara venerdì, nella quattordicesima giornata dei 15esimi campionati mondiali FINA in corso a Barcellona. Azzurri impegnati solo nel nuoto. 10:00-12:45 BATTERIE Uomini 50m Stile Libero Luca Dotto pp 21"90 nel 2011 Marco Orsi RI G 21"82 a Riccione il 6 mar 2009 - pp T 21"98 nel 2013 Donne 50m Farfalla Ilaria Bianchi pp 26"55 nel 2012 Silvia Di Pietro RI 25"84 a Roma il 31 lug 2009 - pp T 26"28 nel 2013 Uomini 100m Farfalla Matteo Rivolta RI 51"70 a Riccione il 10 apr 2013 Donne 200m Dorso RI 2'08"03 di Alessia Filippi il 28 giu 2009 a Pescara Federica Pellegrini pp 2'08"05 nel 2013 Uomini 4x200m Stile Libero RI 7'03"48 a Roma il 31 lug 2009 con Brembilla, Maglia, Belotti e Magnini Belotti-Di Giorgio-Magnini-Lestingi Donne 800m Stile Libero RI 8'17"21 di Alessia Filippi il 1° ago 2009 a Roma Martina De Memme pp 8'28"09 nel 2013 18:00-20:10 SEMIFINALI E FINALI Donne 100m Stile Libero (Finale) nessun'italiana qualificata Uomini 200m Dorso (Finale) nessun italiano qualificato Donne 200m Dorso (Semifinali) nessun'italiana iscritta Uomini 50m Stile Libero (Semifinali) Donne 200m Rana (Finale) nessun'italiana iscritta Uomini 100m Farfalla (Semifinali) Donne 50m farfalla (Semifinali) Uomini 200m Rana (Finale) nessun italiano qualificato Uomini 4x200m Stile Libero (Finale)
  2. mondiali 5 giornata 1 agosto Quinta giornata di gare mundial al Palau Sant Jordi a Barcellona. Nel pomeriggio Luca Dotto (Forestale / Larus Nuoto) parteciperà alla finale dei 100 stile libero, così come la 4x200 femminile. Federico Turrini (esercito / Nuoto Livorno) nuoterà le semifinali dei 200 dorso. Eliminati Erika Ferraioli (Esercito) nei 100 stile libero, Luca Pizzini (Carabinieri / Fondazione Bentegodi) nei 200 rana. La prima ad entrare in acqua è stata Erika Ferraioli, 27 anni romana allenata da Carlo Capotosti. Nella sesta batteria dei 100 stile libero nuota in 55"54 (26"55 il passaggio ai 50) e nella classifica generale è ventiquattresima. Il primo tempo è dell'australiana Cate Campbell con 53"24, davanti alla neocampionessa mondiale dei 200 stile libero Missy Franklin (53"36). Erika è la primatista italiana dei 100 stile libero in vasca corta (53"58) e ai Giochi del Medeiterraneo a Mersin ha conquistato la medaglia d'argento in 55"75, ma per ambire a entrare nelle prime sedici avrebbe docuto "avvicinare il 55 netto - dice senza giri di parole - Non sarebbe bastato neanche il personale di 55"32. Sapevo qual'era il limite da nuotare, ma non ci sono riuscita. Mi spiace". Nella terza batteria dei 200 dorso c'è Federico Turrini, 26 anni compiuti il 21 luglio, livornese allenato da Stefano Franceschi. Nuota in 1'58"54 (28"48, 58"29, 1'28"68), a 48 centesimi dal personale, e strappa il tredicesimo posto e l'ingresso in semifinale. Turrini è il campione italiano dei 200 dorso e dei 200 misti. Ai Giochi del Mediterraneo ha vinto l'oro nei 200 misti e conquistato l'argento nei 200 dorso. Il primo tempo delle batterie è dello statunitense Tyler Clary con 1'56"76. "Qualificarmi alla finale sarà quasi impossibile - racconta - Proverò ad abbassare il personale; poi ci sono i 400 misti domenica. Gara per cui mi sento più pronto. Ancora sono rammaricato per l'eliminazione nei 200 misti. E' stata una cocente delusione ma anche uno stimolo in più in vista dei 400. Darò l'anima". Nei 200 rana c'è Luca Pizzini, 24 anni veronese allenato da Marcello Rigamonti. E' in corsia 7 della quarta batteria. Chiude in 2'11"93 e il diciottesimo posto nella classifica generale, secondo degli esclusi. Il primo tempo è del tedesco Marco Koch in 2'09"39 e il sedicesimo, ultimo valido per la semifinale, è del greco Panagiotis Samilidis con 2'11"71. Luca è stato medaglia di bronzo alle Universiadi a Kazan (2'10"99). Fatali 21 centesimi "e la prima virata. Sono arrivato lungo e me ne sono accorto troppo tardi per correggere. Lì ho perso le semifinali. Mi spiace. Questo campionato mondiale per me rappresenta un punto di partenza, non certo di arrivo". A chiusura della mattinata, la staffetta 4x200 stile libero femminile. Quattordici squadre in due heats per 8 posti in finale. L'Italia è nella seconda, in corsia tre. Alice Mizzau (Fiamme Gialle/Plain Team Veneto) nuota i primi 200 in 1'58"93; Martina De Memme (CS Esercito/ Nuoto Livorno) passa il testimone a Diletta Carli (Tirenica Nuoto) a 3'57"97 guadagnando una posizione; poi parte Federica Pellegrini (CC Aniene) dal 5'58"46 e chiude in 1'58"95 per il 7'57"41 finale. Le azzurre, campionesse d'Europa (7'52"90; Mizzau, Alice Nesti, Carli, Pellegrini), passano con l'ottavo tempo. Il primo è delle cinesi Ye Shiwen, Shao Yiwen, Guo Junjun e Zhang Wenqing in 7'52"50. Seguono Australia (7'52"69) e Stati Uniti (7'53"03). Il podio è impossibile da raggiungere "anche perché le squadre di punta non hanno schierato le loro atlete più forti - sottolinea Federica Pellegrini, meravigliosa interprete dei 200 stile libero d'argento - Questa mattina dovevano pedalare le mie compagne ed io riposare. Dopo la cerimonia dei 200 stile libero e la conferenza protocollare, ho fatto molto tardi all'antidoping. Cenato e subito a letto. Ma non ho dormito molto. Stamattina ero subito in acqua. Alice, Martina e Diletta sono state brave. In finale daremo il massimo". RISULTATI AZZURRI NELLE BATTERIE Donne 100m Stile Libero 24. Erika Ferraioli 55"54 eliminata RI 53"55 di Federica Pellegrini il 7 mar 2009 a Riccione (Erika Ferraioli pp 55"32 nel 2013) Uomini 200m Dorso 13. Federico Turrini 1'58"54 qualificato in semifinale RI 1'56"91 di Damiano Lestingi il 5 mar 2009 a Riccione (Federico Turrini pp 1'58"07 nel 2013) Donne 200m Rana 1. Micah Lawrence (Usa) 2'21"74 miglior tempo nessun'italiana iscritta Uomini 200m Rana 18. Luca Pizzini 2'11"93 eliminato RI 2'08"50 di Loris Facci il 30 lug 2009 a Roma (Luca Pizzini pp 2'10"95 nel 2013) Donne 4x200m Stile Libero 8. Italia 7'57"41 qualificata in finale (Alice Mizzau 1'58"93, Martina De Memme 1'59"04, Diletta Carli 2'00"49, Federica Pellegrini 1'58"95) RI 7'46"57 a Roma il 30 lug 2009 con Spagnolo, Filippi, Carpanese e Pellegrini 18:00-20:00 SEMIFINALI E FINALI Donne 100m Stile Libero (Semifinali) Uomini 200m Misti (Finale) nessun italiano qualificato Donne 200m Rana (Semifinali) nessun'italiana iscritta Uomini 100m Stile Libero (Finale) Luca Dotto pp 48"24 nel 2011 RI 48"04 di Filippo Magnini il 29 lug 2009 a Roma Donne 200m Farfalla (Finale) nessun'italiana qualificata Uomini 200m Rana (Semifinali) Donne 50m Dorso (Finale) nessun'italiana iscritta Uomini 200m Dorso (Semifinali) Federico Turrini Donne 4x200m Stile Libero (Finale) Italia
  3. settebello mondiale italia Montenegro Il giorno dopo, la vittoria sulla Spagna è già diventata una bella fotografia. Com'è nello spirito del Ct della Nazionale Alessandro Campagna, che ha trasmesso a tutta la squadra. Si pensa subito alla prossima partita. Ovvero il Montenegro che nei quarti ha eliminato la Serbia col punteggio di 9-8, passando dal -1 al +1 definitivo con due gol e un rigore sbagliato nel quarto tempo: Klikovak per il pareggio dopo 30 secondi in superiorità e Ivovic a 90 dalla sirena. Nel mezzo il penalty fallito da Mladan Janovic. Poi il Settebello ha dato lezioni di organizzazione e difesa agli spagnoli capitalizzando per due tempi il rigore trasformato da Pietro Figlioli al 18 del terzo periodo con un tiro preciso e potente che non ha lasciato chances a Inaki Aguilar. Giovedì, di nuovo alle 21.45, l'Italia affronta il Montenegro nella semifinale che già vale una medaglia. Nell'altra, alle 20.15, Ungheria e Croazia. Al termine dell'allenamento del mattino, il Settebello, che qui a Barcellona difende il titolo di campione del mondo conquistato due anni fa a Shanghai, è stato ospite di Casa Arena, sulla terrazza suggestiva all'interno del Museo di Mirò a Montjuic. Occasione per parlare dell'appuntamento con vista sulla città. Le dichiarazioni del Comissario Tecnico Sandro Campagna: "Battere la Spagna è stato un risultato importante perché ottenuto in un quarto di finale contro la squadra padrona di casa e in un ambiente ostile. I ragazzi sono stati bravi a non deconcentrarsi. A restare calmi. A non cedere alle provocazioni. Il quarto di finale è sempre una partita difficile, perché ti proietta in una dimensione diversa da quella del girone. Ogni errore viene pagato e può essere determinante. Martedì i ragazzi hanno applicato alla lettera le mie indicazioni e costruito la vittoria su una partita giocata perfettamente in difesa. In attacco abbiamo commesso qualche sbavatura, a volte per strafare, a volte perché siamo stati frettolosi. Comunque abbiamo subito solo tre gol: due in inferiorità numerica e uno su rigore senza lasciare nulla agli avversari per 18 minuti. La nostra difesa è la chiave del nostro gioco e ne abbiamo perfezionato i meccanismi nel corso del torneo. Del resto abbiamo sempre subito pochi gol, ad eccezione della partita con la Germania che comunque conducevamo con largo margine prima di avere una flessione di attenzione. Dobbiamo continuare così. Contro il Montenegro servirà la migliore Italia. Il Montenegro ha eliminato la Serbia, tra le favorite per il titolo, e ha una serie di soluzioni offensive temibili e difficili da controllare. Sono potenti e ricchi di invididualità. Già stamattina abbiamo provato in allenamento qualche accorgimento per limitare la loro linea di tiro. Non c'è il centroboa Zlokovic ma ne hanno compensato l'assenza con i fratelli Janovic ed Ivovic, tra i migliori tiratori dal perimetro. La squadra ha un'età media al top della maturità sportiva e ha raccolto poco rispetto alle previsioni. Quindi hanno fame di successi. Dopo l'indipendenza - conclude Campagna - il Montenegro ha vinto il campionato europeo a Malaga nel 2008 ed è arrivato al quarto posto alle Olimpiadi di Londra suicidandosi in una partita contro la Serbia che vincevano con tre gol di scarto. La squadra c'è ed è forte. Merita di essere tra le prime quattro squadre al mondo. Ma noi siamo l'Italia. Campioni del monco e vice campioni olimpici. Giochiamo sempre per vincere". Curiosità sul Montenegro. Il Montenegro diventa stato indipendente col referendum del 21 maggio 2006 e la dichiarazione del 3 giugno 2006. Il 22 ottobre 2007 viene promulgata ufficialmente la nuova Costituzione. Nel 2008 la squadra del Montenegro partecipa ai campionati europei di Malaga e vince il primo trofeo internazionale della sua storia, battendo in finale proprio la Serbia 6-5 ai tempi supplementari. La partita è arbitrata dal turco Erhan Tulga e dall'italiano Carlo Salino, che chiude la carriera per sopraggiunti limiti di età. In quella squadra già militavano i portieri Radic e Scepanovic, gli attaccanti Brguljan, figlio dell'arbitro internazionale, e Paskovic, i tiratori Nikola e Mladjan Janovic, ii difensori centrali, tra i più forti al mondo, Ivovic e Jokic. L'ultima volta che l'Italia ha affrontato in una manifestazione internazionale di prestigio il Montenegro è stato agli europei di Zagabria. Successo 11-10 nel girone eliminatorio. Proprio in Croazia l'Italia del cittì Campagna aprirà la striscia di medaglie che l'ha portata a Barcellona. In quell'occasione fu argento. Poi oro ai mondiali di Shanghai e argento alle Olimpiadi di Londra.
  4. Un argento che vale oro e molto di più. Un argento che vale lacrime di commozione. Che vale incredulità. Che vale la quinta medaglia in altrettanti mondiali sui 200 stile libero. Che vale il primato personale col costume in tessuto. Federica Pellegrini torna lì. Sul podio. Con un sorriso che rispecchia lo stato d'animo felice. Sereno e fiducioso. Perché dopo un anno leggero, vissuto senza pressioni e con il naso all'in su, arrivare a tre decimi dall'oro mondiale a pancia in giù è quasi una magia. Federica Pellegrini c'ha stupito. C'ha provato quasi per gioco. Senza particolari aspettative. Non come Missy Franklin che doveva vincere e per farlo ha persino rinunciato alle semifinali dei 50 dorso e alla ricerca degli otto iridati. Michael Phleps si nasce... non si diventa. La statunitense ha vinto in 1'54"82 (26"93, 55"56, 1'25"05). Ma per poco. Agli ultimi metri sembrava ferma perché i nostri occhi erano puntati sulla "Fede nazionale", che si avvicinava e si avvicinava sempre di pù. Quasi a toccare il muro prima di lei. Bastavano tre metri in più. Ma non conta. Ciò che davvero ha importanza, e rimarrà nella storia italiana, è l'impresa di Federica che in 1'55"14 (27"40, 56"63, 1'26"07), migliora il personale in tessuto di 1'55"45 con cui conquistò l'oro ai campionati europei di Budapest nel 2010. "Mi viene da piangere - svela appena uscita dalla vasca - Sono allibita. Ci tenevo tanto seppur non avessi particolari aspettative. Sono sorpresa, incredula e felice. Non mi aspettavo di tornare subito sul podio dopo la delusione di Londra. E' stato un anno di transizione. Dove ho cambiato metodi di allenamento e preparazione fisica e ho nuotato a dorso. Ho deciso di nuotare i 200 con Philippe (Lucas), Matteo (Giunta) e Filippo (Magnini). Li ringrazio, così come ringrazio tutte le persone che mi vogliono bene e mi sono vicine. Questa medaglia è tra le più belle della mia carriera e la dedico a me stessa. Penso di meritarla dopo le polemiche seguite alle Olimpiadi. Ma soprattutto è una medaglia siginificativa - continua la primatista mondiale; sulla distanza già campionessa (2008) e vice campionessa olimpica (2004), due volte campionessa mondiale (2009 e 2011), argento (2005) e bronzo (2007) - Mi trasmesse fiducia per il futuro. Consolida le mie scelte e mi dice che ho ancora margini di miglioramento significativi". Una conferma importante per la veneta di Spinea, che compirà 25 anni lunedì prossimo ed è tesserata per il CC Aniene. "Non potevo impedirle di nuotare i 200 stile libero - sottolinea il tecnico Lucas - Federica sta molto bene fisicamente grazie al lavoro svolto con Matteo Giunta. E' solidissima di testa. Altrimenti nono avrebbe potuto nuotare così, senza allenamento specifico. Nuotare i 200 le viene naturale. Le tattiche sono secondarie. L'importante è lavorare. Poi tutto è possibile. Mi trovo molto bene con lei, lo staff e la Federazione Italiana Nuoto". Al terzo posto, per la cronaca, si piazza la vice campionessa olimpica Camille Muffat in 1'55"72. A Londra nuotò in 1'55"58. Sarebbe stata dietro Federica. Ed entrambe dietro alla statunitense Allison Schmitt (1'53"61). L'Italia del nuoto, però, non è solo Federica Pellegrini. In finale mondiale c'erano anche Mattia Pesce nei 50 rana e Gregorio Paltrinieri nei 1500. In semifinale Luca Dotto e Filippo Magnini nei 100 stile libero e Stefania Pirozzi nei 200 farfalla. Nella finale dei 50 rana Mattia Pesce è ottavo in 27"53. Il campione italiano non è riuscito ad avvicinare il primato personale di 27"32 timbrato agli assoluti indoor di aprile a Riccione. Giustamente c'ha provato. Conosceva i rischi. Sapeva che sarebbe bastato un errore, ma pure che per inseguire i desideri doveva nuotare senza paura. Ha strafatto, andando fuori giri. Resta la finale mondiale. Essere nella top 8. Un importante riconoscimento alla crescita di questo trevigiano, romano d'adozione, che parla e nuota con consapevolezza. "I 50 rana sono come la finale di un mondiale di calcio decisa dai rigori ad oltranza. Un errore e sei fuori - dice il 23enne azzurro, tesserato per Fiamme Oro e Forum ed allenato da Mirko Nozzolino - Sono contento per aver raggiunto la mia prima finale mondiale e so dove e come lavorare per continuare a crescere". Ha vinto il sudafricano Cameron Van der Burgh, già d'argento nei 100, in 26"77. Il programma pomeridiano è chiuso dagli 800 stile libero con Gregorio Paltrinieri. Il vicecampione europeo nuota in 7'50"29 (1'55"31, 3'54"04, 5'52"76) e non è contento. Come da pronostico vince il cinese Sun Yang in 7'41"36, seguito dallo statunitense Michael McBroom in 7'43"60 e dal canadese Ryan Cochrane in 7'43"70. Gregorio, peraltro campione d'Europa in vasca corta e lunga dei 1500, è sesto. "Ho nuotato sotto tono. Mi aspettavo di abbassare il personale di 7'48"22 invece ho faticato più del previsto - racconta l'azzurro che il 5 settembre compirà 19 anni; tesserato per Fiamme Oro e Coopernuto ed allenato presso il Centro Federale di Ostia dal tecnico federale Stefano Morini - Non ho avvertito buone sensazioni. Mi riesce meglio nuotare al mattino che al pomeriggio. Strano. E' vero che ho preparato i 1500 e ho saltato la metà degli allenamenti negli ultimi due mesi per gli esami in Polizia e di maturità, ma non vorrei provare le stesse sensazioni nei 1500. Sapevo che era un anno difficile. Che l'importante era mantenere lo stato di forma il più a lungo possibile per dedicarmi totalmente al nuoto dal settembre prossimo. Però continuo a credere in un risultato importante nei 1500. So di essere competitivo e voglio dimostrarlo". Nel frattempo le semifinali. I primi ad entrare in vasca sono stati Luca Dotto e Filippo Magnini, insieme nella seconda semifinale dei 100 stile libero. Dotto passa ai 50 in 23"21 e chiude in 48"46 con la qualificazione alle finale e l'ottavo tempo di ingresso; Filippo Magnini passa in 23"68 e chiude in 49"12, sedicesimo. Il miglior tempo è dell'olimpionico statunitense Nathan Adrian con 47"95. "Obiettivo raggiunto - afferma il 23enne padovano ma romano d'adozione, tesserato per Forestale e Larus Nuoto ed allenato dal tecnico federale Claudio Rossetto e da Alessandro Mencarelli - Al di là del tempo era importante entrare in finale per la seconda volta consecutiva. Nuoterò in corsia laterale. Senza onde. Può essere un vantaggio. Tolti Adrian e l'australiano James Magnussen tutto è possibile. Anche se il podio è razionalmente molto difficile da raggiungere". Desolato Re Magno, bicampione del mondo nei 2005 e 2007 e campione d'Europa in carica. "Ho nuotato bene sino al passaggio di metà gara, poi sono imploso - racconta il 31enne di Pesaro allenato da Philippe Lucas e tesserato per il Team Lombardia MGM - Purtroppo il tempo è in linea con quelli delle frazioni lanciate in staffetta e delle batterie. Tra gennaio e aprile ho fatto fatica in allenamento. Forse sto pagando quel periodo. Ma sono disorientato perché sono stato più veloce agli assoluti e al Settecolli. Mentre la gara per cui si lavora è questa. Ora vediamo di contribuire a far passare il turno alla staffetta 4x200". Nella semifinale dei 200 farfalla Stefania Pirozzi migliora di nuovo il primato personale abbassandolo a 2'08"09, dopo che lo aveva già ritoccato in batteria, ma non le basta per entrare in finale. Nella classifica generale è undicesima. "Se avessi nuotato 2'07"8 sarei entrata. L'obiettivo era quello - asserisce la 19enne beneventana di Apollosa, tesserata per Fiamme Oro e CC Napoli ed allenata da Lello Avagnano - So di aver quel tempo nelle braccia. Sono dispiaciuta". AZZURRI NELLE SEMIFINALI E FINALI Uomini 100m Stile Libero (Semifinali) 8. Luca Dotto 48"46 qualificato in finale (Luca Dotto pp 48"24 nel 2011) 16. Filippo Magnini 49"12 eliminato (Filippo Magnini RI G 48"04 a Roma il 29 lug 2009 - pp T 48"12 nel 2005) Uomini 200m Farfalla (Finale) 1. Chad Le Clos (Rsa) 1'54"32 2. Pawel Korzeniowski (Pol) 1'55"01 3. Wu Peng (Chn) 1'55"09 Donne 200m Stile Libero (Finale) 1. Missy Franklin (Usa) 1'54"82 2. Federica Pellegrini (Ita) 1'55"14 (27"40, 56"63, 1'26"07) 3. Camille Muffat (Fra) 1'55"72 (Federica Pellegrini RM 1'52"98 a Roma il 29 lug 2009; prec. T 1'55"45 del 2010) Uomini 50m Rana (Finale) 1. Cameron Van Der Burgh (Rsa) 26"77 2. Christian Sprenger (Aus) 26"78 3. Giulio Zorzi (Rsa) 27"04 8. Mattia Pesce (Ita) 27"53 (Mattia Pesce pp 27"32 nel 2013) RI Fabio Scozzoli 27"17 a Shanghai il 27 lug 2011 Donne 200m Farfalla (Semifinali) 11. Stefania Pirozzi 2'08"09 primato personale - eliminata (Stefania Pirozzi precedente pp 2'08"50 in batteria) MEDAGLIE DEGLI AZZURRI (0-1-0) ARGENTO 200 stile libero F 2. Federica Pellegrini 1'55"14 FINALI DEGLI AZZURRI (6) 4x100 sl M 5. Italia 3'12"62 Luca Dotto 49"17, Luca Leonardi 48"08, Marco Orsi 47"25, Luca Magnini 48"12 100 rana M 5. Scozzoli 59"70 100 farfalla F 6. Ilaria Bianchi 58"11 200 stile libero F 2. Federica Pellegrini 1'55"14 50 rana M 8. Mattia Pesce 27"53 800 sl M 6. Gregorio Paltrinieri 7'50"29 RECORD ITALIANI (2) 50 farfalla M Piero Codia 23"21 nelle batterie 4x100 sl F Italia 3'39"50 nelle batterie Mizzau 55"57, Pellegrini 53"98, Di Pietro 55"12, Ferraioli 54"83 PRIMATI PERSONALI (7) 50 farfalla M Piero Codia 23"21 RI nelle batterie Matteo Rivolta 23"65 nelle batterie 100 rana M Mattia Pesce 1'00"32 nelle batterie 50 farfalla F Ilaria Bianchi 26"43 al passaggio dei 50 nella finale dei 100 200 farfalla F Stefania Pirozzi 2'08"50 nelle batterie Stefania Pirozzi 2'08"50 nelle semifinali 200 sl F Federica Pellegrini 1'55"14 pp in tessuto, in finale Uomini 800m Stile Libero (Finale) 1. Sun Yang (Chn) 7'41"36 2. Mchael Mcbroom (Usa) 7'43"60 3. Ryan Cochrane (Can) 7'43"70 6. Gregorio Paltrinieri (Ita) 7'50"29 (58"43, 1'55"31, 2'54"70, 3'54"04, 4'53"60, 5'52"76, 6'52"49) (Gregorio Paltrinieri pp 7'48"22 nel 2013) RI 7'43"84 di Federico Colbertaldo il 29 lug 2009 a Roma
  5. @juventina bella anche la sua fidanzata! a parte questo luca ha carisma da capitano! fatelo capitano delle spedizioni azzurre!
  6. SUPER DOTTORE!!!! IN FINALE PER 2 cent ^^
  7. 18.02 stessa semifinale 100 sl magnini - 1^ corsia dotto - 7^ corsia 18.41 finale 50 rana pesce- 1^ corsia 18.42 finale 200 sl pellegrini - 4^ corsia 19.29 finale 800 sl paltrinieri- 1^ corsia
  8. forza azzurri!!!! ora della verità!
  9. L'ITALIA C'È! 6 AZZURRI IN VASCA DALLE 18 Mondiali. Batterie 4^ giornata E' il dodicesimo giorno del mundial di Spagna, il quarto per il nuoto. Potrebbe diventare un giorno imporante per i colori azzurri, di quelli da cerchiare in rosso sul calendario. In attesa delle tre finali del pomeriggio Federica Pellegrini nei 200 stile libero, Mattia Pesce nei 50 rana, Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero altri leader della nostra Nazionale fanno il loro ingresso nella vasca del Palau Sant Jordi per le batterie. Luca Dotto e Filippo Magnini nei 100 stile libero, Stefania Pirozzi nei 200 farfalla e Federico Turrini nei 200 misti. Nei 50 dorso femminili nessun'italiana. Poi i 100 freestyle con 90 atleti in 9 heats ma sono le utlime tre quelle determinanti per le semifinali. Il primatista italiano è alla settima e il vicecampione mondiale dei 50 a Shanghai e argento ancora nei 50 ai Giochi del Mediterraneo nell'ultima. I due velocisti sono bravi. Magnini è reattivo, ai 50 passa in 2417, poi chiude la gara con 4902, a poco più di un secondo dal suo record italiano con il gommato e un po' meno dal suo personale in tessuto. E' quinto, poi decimo, alla fine tredicesimo dei qualificati. Dotto sembra aver superato i torcicollo, comunque stringe i denti, al passaggio di metà gara segna 2345 ed è decimo con 4888. Anche Stefania Pirozzi raggiunge le semifinali. Nella prima batteria dei 200 farfalla nuota in 2'08"50, molto vicina al suo primato personale di 2'08"75 e ottiene l'ottavo tempo. 10:00-12:10 BATTERIE Donne 50m Dorso 1. Fu Yuanhui (Chn) 27"55 miglior tempo Uomini 100m Stile Libero 10. Luca Dotto 48"88 qualificato in semifinale 13. Filippo Magnini 49"02 qualificato in semifinale (Luca Dotto pp 48"24 nel 2011) (Filippo Magnini RI G 48"04 a Roma il 29 lug 2009 - pp T 48"12 nel 2005) Donne 200m Farfalla 8. Stefania Pirozzi 2'08"50 (29"42, 1'01"89, 1'35"06) qualificata in semifinale (Stefania Pirozzi pp 2'08"75 nel 2013) RI 2'06"50 di Caterina Giacchetti il 26 mag 2009 a Pescara Uomini 200m Misti Federico Turrini eliminato (Federico Turrini pp 1'58"86 nel 2013) RI 1'58"33 di Alessio Boggiatto il 29 lug 2009 a Roma 18:00-20:10 SEMIFINALI E FINALI Uomini 100m Stile Libero (Semifinali) Luca Dotto e Flippo Magnini Donne 50m Dorso (Semifinali) Uomini 200m Farfalla (Finale) Donne 200m Stile Libero (Finale) Federica Pellegrini RM 1'52"98 a Roma il 29 lug 2009 Uomini 50m Rana (Finale) Mattia Pesce pp 27"32 nel2013 RI Fabio Scozzoli 27"17 a Shanghai il 27 lug 2011 Donne 200m Farfalla (Semifinali) Stefania Pirozzi Uomini 200m Misti (Semifinali) Uomini 800m Stile Libero (Finale) Gregorio Paltrinieri pp 7'48"22 nel 2013 RI 7'43"84 di Federico Colbertaldo il 29 lug 2009 a Roma
  10. L'Italia batte la Spagna 4-3 nei quarti di finale del mondiale di pallanuoto a Barcellona e giovedì 1 agosto affronterà in semifinale alle 21.45 il Montenegro che ha superato 9-8 la Serbia. Nell'altra semifinale Ungheria e Croazia. La partita. Quattro palle al centro su quattro conquistate dagli azzurri. Primi 2 munti e mezzo in attacco. Italia sempre avanti e Spagna ad inseguire il risultato. Primo gol di Giorgetti dopo 3'07 con palla al'incrocio dei pali. La Spagna fa pari con Perrone alla prima superiorità numerica. Figari per il 2-1 a 6'24, Espanol dopo meno di venti secondi dai cinque metri (rigore causato da un fallo di Perez) non sbaglia. Meglio le difese. Soprattutto quella degli azzurri e quando gli spagnoli riescono a tirare c'è Tempesti. Nel secondo tempo Figlioli per il 3-2 in superiorità e Molina per il 3-3. Il gol che decide la partita arriva dopo 18 del terzo tempo, su rigore, conquistato da Aicardi e traformato da Figlioli, bravo anche a non lasciarsi innervosire dalle interferenze degli spagnoli. Dalla panchina Campagna guida ogni azione con la massima cura. E ordina la calma. Col passare dei minuti la squadra di Aguilar perde lucidità, si innervosisce, ha fretta. Gli azzurri hanno più volte l'occasione per chiudere la partita. L'ultima di Aicardi sul palo. Spagna avanti nei secondi finali, Perez conquista la palla e al fischio finale la alza in cielo. Spagna-Italia 3-4 Spagna: Aguilar, Munarriz, de Lera, Alarcon, Molina 1, Minguell, Sziranyi, Espanol 1 (rig.), Valles, Perrone 1, Estrany, Garcia, Lopez. All. Aguilar. Italia: Tempesti, Perez, Gitto, Figlioli 2 (1 rig.), Giorgetti 1, Felugo, Figari 1, Gallo, Presciutti, Fiorentini, Aicardi, Napolitano, Del Lungo. All. Campagna. Arbitri: Stavridis (Gre) e Alexandrescu (Rom). Note: parziali 2-2, 1-1, 0-1, 0-0. Nessuno è uscito per limite di falli. Ammonito nel secondo tempo per proteste il tecnico della Spagna, Aguilar. L'Italia ha giocato con il lutto al braccio per le vittime del tragico incidente stradale sulla Napoli-Bari (in vasca gli azzurri avevano un segno sul braccio sinistro). Superiorità numeriche: Spagna 2/7 + un rigore, Italia 1/6 + un rigore. Spettatori 4500 circa. Le dichiarazioni del cittì Campagna. "La Spagna ha disputato una buona partita. Non ci ha concesso di giocare con continuità sul centro e raddoppiava bene. Abbiamo comunque trovato le soluzioni giuste per passare in vantaggio e guidare sempre il punteggio. Col passare dei minuti gli spagnoli hanno provato a mettere la partita sul piano fisico. I ragazzi non hanno reagito alle provocazioni, non si sono lasciati influenzare dall'ambiente e hanno continuato a controllare il gioco con un'ottima prestazione difensiva. In quel momento ho capito che avevamo la partita in pugno. Abbiamo continuato a lottare con ordine anche nel momento della loro massima spinta; ogni atleta ha rispettato il proprio compito alla lettera. Non c'era spazio per l'azione iberica. Come ho sempre detto: le vittorie si costruiscono in difesa. Questa partita ne è l'esempio". L'Italia raggiunge la quinta semifinale consecutiva dai campionati europei di Zagabria 2010 (argento) ai campionati del mondo di Shanghai 2011 (oro), dai campionati europei di Eindhoven (quarto posto) alle Olimpiadi di Londra (argento). "Ripetersi non è mai facile - prosegue Alessandro Campagna - Ci siamo confermati tra le prime quattro squadre al mondo e nel contempo stiamo portando avanti un processo di ringiovanimento che mira alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. In semifinale c'è il Montenegro. Un avversario molto difficile. Ha forti individualità ed ha eliminato la Serbia, tra le favorite per il titolo. Abbiamo due giorni per preparare la partita. Analizzare i nostri errori da non ripetere e i loro per cercare di approfittarne. La differenza tra il successo olimpico del 1992 e questo? Allora ero in discoteca a festeggiare. Stasera studierò il Montenegro per raggiungere la finale". I precedenti con la Spagna - nelle manifestazioni internazionali di riferimento - dal ritorno di Campagna sulla panchina del Settebello: 7-6 Italia-Spagna nel girone eliminatorio agli europei di Zagabria 2010 10-6 Italia-Spagna nei quarti ai mondiali di Shanghai 2011 10-7 Italia-Spagna nel girone eliminatorio alle Olimpiadi di Londra 2012 4-3 Italia-Spagna nei quarti di finale ai mondiali di Barcellona 2013
  11. 3 FINALISTI....3 SOGNI DA NON PERDERE! Martedì, 30 Luglio 2013 Mondiali. Sogniamo con Fede. E' sempre bello sognare avendo Fede. E allora sogniamo. Anche perché le scelte sono spinte dai desideri. E tutti desideriamo vederla lì. Dov'è sempre stata. Sul podio. C'è sempre un 200 di mezzo. Che sia stile libero o dorso per noi non fa differenza. Che siano preparati o meno neppure. Fino a lunedì aveva negato ogni possibilità. "Non aspettatemi nei 200 stile libero". Invece eccola sui blocchi a prendersi il terzo tempo delle batterie in 1'56"79 (27"61, 57"19, 1'27"27), a 28 centesimi dell'unico precedente stagionale, nuotato agli assoluti primaverili di Riccione e necessario per tirare la staffetta campionessa d'Europa più in alto che si può. In semifinale va ancora più forte: 1'55"78 (27"56, 56"94, 1'26"70), miglior tempo del lotto, ben al di sotto dei crono alle Olimpiadi di Londra (1'56"73 in finale per il quinto posto; 1'56"67 in semifinale; sarebbe stata bronzo). Federica getta acqua sul fuoco. Ma i numeri non mentono. Meritano attenzione. Infondono fiducia. E una campionessa come lei non può che crederci. Sempre e a prescindere. Altrimenti perché nuotare i suoi amati 200? Il suo miglior tempo col costume in tessuto resta l' 1'55"45 con cui conquistò l'oro ai campionati europei di Budapest nel 2010. Un tempo che non la soddisfò e portò alla chiusura del rapporto col tecnico federale Stefano Morini, ora guida, tra gli altri, di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti al centro federale di Ostia. I nuovi gemelli del nuoto italiano. Magari quel limite rimarrà tale, ma appare almeno avvicinabile. L'ultimo bronzo olimpico valse l' 1'55"81 dell'australiana Bronte Barratt, eliminata; quello dei mondiali del 2011 valse l' 1'56"11 della francese Camille Muffat, vice campionessa olimpica e quarta in semifinale in 1'56"28. In finale anche la statunitense Missy Franklin (che sta studiando per diventare il Phelps in gonnella, ma a noi pare già superata dal fenomeno Katie Ledecky), oro nei 100 dorso in 58"42 un'ora prima di piazzare il secondo tempo delle semifinali in 1'56"05; la spagnola Melanie Costa Schmid, che ha portato il record nazionale sull' 1'56"19 che vale il terzo tempo di ingresso; la svedese Sarh Sjostrom, che lunedì ha vinto i 100 farfalla in 56"53; l'australiana Kylie Palmer, la francese Charlotte Bonnet e la statunitense Shannon Vreeland. L'impressione è che sarà una finale molto veloce. Ma aperta. "Nuoto e mi diverto - asserisce la Divina, attesa solo nei 200 dorso e nelle staffette - Sto vivendo tutto con leggerezza. Sto affrontando la gara senza pressioni. I tempi mi sorprendono - continua la campionessa olimpica del 2008, già d'argento nel 2004, e mondiale del 2009 e 2011, nonché primatista mondiale in 1'52"98 - Non so dove posso arrivare perché non ho preparato la gara e questa è la terza volta che la nuoto in stagione. Non so che margini ho. Le altre finaliste si sono preparate tutto l'anno con l'obiettivo di vincere. Io ho differenziato gli allenamenti. Curato diversamente la preparazione atletica e puntato sui 200 dorso. Diciamo che è un gioco e che a me piace giocare". Federica Pellegrini nuota distesa e ricorda le vittime del tragico incidente nei pressi di Avellino con una striscia di lutto disegnata al braccio sinistro. Poi - su richiesta del TG1 - esprime il proprio parere, dissentendo sull'emendamento svuotacarceri che annullerebbe, tra l'altro, la prigione per i reati di stalking. E' la Fede che tutti conosciamo e vorremmo sempre vedere. Serena. Consapevole. Che si prende attenzioni e non nega sorrisi. Ma anche cattiva, sportivamente parlando. Decisa a disputare una finale "giocando"... con le avversarie. E chissà che non stia per sorprendere tutti col più grande bluff che il nuoto ricordi. Nella semifinale precedente nuotava Alice Mizzau. Purtroppo eliminata col tredicesimo tempo di 1'58"05 (28"36, 58"06, 1'28"35). Alla 20enne friulana di Beano - tesserata per Fiamme Gialle e Plain Team Veneto ed allenata da Max Di Mito - non è bastato migliorare di cinque centesimi il tempo della batteria. Troppo lontano, almeno per il momento il limite qualificazione. Qualificato alla finale, invece, Mattia Pesce nei 50 rana. Il 23enne trevigiano di Scorzè - tesserato da Fiamme Oro e Forum Sport Center ed allenato a Roma da Mirko Nozzolillo - nuota in 27"42, settimo tempo complessivo, dieci centesimi meglio delle batterie e con il mirino puntato sul personale di 27"32. Il miglior tempo delle semifinali è del sudafricano Cameron Van Der Burgh, argento nei 100, in 26"81; segue lo sloveno Damir Dugonjic che porta il record europeo sul 26"83. Tutti gli altri sopra i 27" con il brasiliano Joao Gomes e l'australiano Christian Sprenger, vincitore dei 100, rispettivamente al terzo e quarto tempo in 27"05 e 27"10. "Sono molto soddisfatto - racconta l'azzurro - Pensavo che fosse molto più difficile qualificarsi alla finale. Mi aspettavo tempi più bassi. La rana, però, tende ad ingannare. Secondo me la finale dei 50 rana equivale ad una finale di calcio decisa ai rigori ad oltranza. Il primo che sbaglia è fuori. Al di là di Van der Burgh credo che il podio sia aperto a molti. Al momento non a me. Ma, se gli altri sbagliano e io no, potrei essere la sorpresa. Questa è la prima finale mondiale della mia carriera. Sto crescendo. Alle Olimpiadi di Londra ero fuori dai 16. Qui sono tra i primi otto e ho fiducia. Nuoterò contro il mio tempo. L'obiettivo è abbassarlo e poi si vedrà. Se ci riuscirò sarò comunque soddisfatto". Cresce l'attesa anche per la finale degli 800 stile libero. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro / Coopernuoto) si è qualificato con il settimo tempo delle batterie del mattino in 7'52"33, in linea con il 7'48"22 nuotata ad aprile. Il 18enne di Carpi arriva ai campionati mondiali dopo una stagione condizionata dagli esami di maturità e da quelli per entrare in Polizia. Nelle eliminatorie nuota al fianco del cinese Sun Yang, oro olimpico col mondiale dei 1500 in 14'31"02, nonché campione in carica, e del tunisino Oussama Mellouli, bronzo olimpico e campione del mondo della 5 chilometri di fondo. Riesce più o meno a stare in scia finché negli ultimi 100 metri non perde tre secondi. Nella quarta batteria, la successiva e ultima, nuotano lo statunitense Connor Jaeger, che chiude col miglior tempo di 7'49"28, e il connazionale Ryan Cochrane, argento olimpico nei 1500 e mondiale degli 800. Tenere il loro passo non pare al momento possibile. "L'importante era entrare in finale - dichiara il campione mondiale ed europeo indoor dei 1500, nonché quinto alle Olimpiadi e vice campione europeo degli 800 - Mercoledì darò tutto. Poi mi aspettano i 1500. Sinceramente non so a cosa posso puntare. Tra esame di maturità ed in Polizia ho perso molti giorni di allenamento. Dalla prossima stagione sarà tutto diverso". Tra le altre finali spicca quella dei 1500 stile libero femminili. Sfida stellare tra Katye Ledecky e la danese Lotte Friis. Entrambe nuotano sotto al record mondiale precedente (15'42"54 della statunitense Kate Ziegler) che non veniva battuto dal 2007. Ma la prestazione della Ledecky è fuori da ogni previsione; pazzesca. Vince in 15'36"53. Seconda la danese Lotte Friis che con 15'38"88 stabilisce "solo" il record europeo. Non l'avrebbe mai detto. RISULTATI DEGLI AZZURRI E PODI DELLE FINALI Uomini 200m Stile Libero (Finale) 1. Yannik Agnel (Fra) 1'44"20 2. Conor Dwyer (Usa) 1'45"32 3. Danila Izotov (Rus) 1'45"59 Donne 100m Dorso (Finale) 1. Missy Franklin (Usa) 58"42 2. Emily Seebohm (Aus) 59"06 3. Aya Terakawa (Jpn) 59"23 Uomini 50m Rana (Semifinali) 7. Mattia Pesce 27"42 qualificato in finale (Mattia Pesce pp 27"32 nel 2013) RI Fabio Scozzoli 27"17 a Shanghai il 27 lug 2011 Donne 1500m Stile Libero (Finale) 1. Katie Ledecky (Usa) 15'36"53 RM 2. Lotte Friis (Dan) 15'38"88 RE 3. Lauren Boyle (Nzl) 15'44"71 Uomini 100m Dorso (Finale) 1. Matt Grevers (Usa) 52"93 2. David Plummer (Usa) 53"12 3. Jeremy Stravius (Fra) 53"21 Donne 200m Stile Libero (Semifinali) 1. Federica Pellegrini 1'55"78 (27"56, 56"94, 1'26"70) qualificata in finale 13. Alice Mizzau 1'58"05 (28"36, 58"06, 1'28"35) eliminata (Federica Pellegrini RM 1'52"98 a Roma il 29 lug 2009) (Alice Mizzau pp 1'57"91 nel 2013) Donne 100m Rana (Finale) 1. Ruta Meilutyte (Ltu) 1'04"42 2. Yuliya Efimova (Rus) 1'05"02 3. Jessica Hardy (Usa) 1'05"52 FINALI DEGLI AZZURRI (3) 4x100 sl M 5. Italia 3'12"62 Luca Dotto 49"17, Luca Leonardi 48"08, Marco Orsi 47"25, Luca Magnini 48"12 100 rana M 5. Scozzoli 59"70 100 farfalla F 6. Ilaria Bianchi 58"11 RECORD ITALIANI (2) 50 farfalla M Piero Codia 23"21 nelle batterie 4x100 sl F Italia 3'39"50 nelle batterie Mizzau 55"57, Pellegrini 53"98, Di Pietro 55"12, Ferraioli 54"83 PRIMATI PERSONALI (4) 50 farfalla M Piero Codia 23"21 RI nelle batterie Matteo Rivolta 23"65 nelle batterie 100 rana M Mattia Pesce 1'00"32 nelle batterie 50 farfalla F Ilaria Bianchi 26"43 al passaggio dei 50 nella finale dei 100
  12. FEDE & GREG..AVANTI COSÌ! alle 18 semifinali Mattia pesce (27"52) nei 50 rana Federica pellegrini (1'56"79) Alice mizzau ( 1'58"10) nei 200stile libero Gregorio paltrinieri (7'52"33) nei 800 stile dritto in,finale domani contro i mostri mellouli e cinese sun! in bocca al lupo ragazzi!
  13. ITALIA SPAGNA....IN PISCINA!! Stessa piscina. Bernat Picornell. Ventun'anni dopo. C'è attesa. C'è passione. Ci sono tutti gli ingredienti per vivere una partita d'altissimo grado di adrenalina. Non è la finale olimpica. Forse non ci sarà il re Juan Carlos. In palio c'è la semifinale del mundial di Barcellona, ma è impossibile non ricordare. Pagine indelebili. Di sport e storia italiana. Come il gol di Ferdinando Gandolfi che al sesto tempo supplementare, su assit di Massimiliano Ferretti, spense le trombe dei tifosi pronti alla festa in Plaza de Espana. Da allora il Settebello ha vissuto alti e bassi. Fino al ritorno sulla panchina azzurra di Sandro Campagna e con lui di Francesco Attolico e Amedeo Pomilio. Tre degli invincibili. Tre degli artefici del grande slam con l'oro olimpico, europeo e mondiale tra il 1992 e il 1994. Tre che stanno rendendo nuovamente grande la pallanuoto italiana: d'argento ai campionati europei di Zagabria 2010, d'oro ai campionati mondiali di Shanghai 2011 e d'argento alle Olimpiadi di Londra 2012. Alle 21.45 di martedì c'è la partita. La presenta il commissario tecnico del Settebello, Sandro Campagna. E' una partita che rievoca grandissime emozioni. Ho molti ricordi, molte fotografie della finale olimpica di 21 anni fa ma io, da allenatore come da giocatore, ho sempre pensato alla partita e all'obiettivo successivi. Per tutti noi questo è un quarto di finale da preparare nel dettaglio, bello da giocare e decisivo per il cammino nel mondiale. Un test notevole per compiere un ulteriore salto di qualità. Dobbiamo concentrarci sul gioco, senza pensare al clima o farci condizionare dall'arbitraggio, qualunque esso sia. La Spagna è una squadra forte, gioca in casa e vorrà certamente rifarsi della delusione del '92. Noi speriamo di dargliene un'altra a cui pensare per altri 21 anni. La Spagna ha avuto un ricambio generazionale e ha delle fortissime individualità. Ma ha anche delle debolezze. Abbiamo i mezzi e i numeri per giocare bene e vincere. Abbiamo assimilato concetti e schemi, dobbiamo affinare l'attacco con l'uomo in più e con i ragazzi meno esperti lavorare sotto l'aspetto psicologico. La pressione c'è, è giusto che ci sia, ma c'è anche la consepevolezza in noi stessi e nelle nostre potenzialità. Il pubblico si farà sentire e alla fine sarà la testa a fare la differenza. Un paragone tra la Nazionale del '92 e il Settebello attuale? Quello era un gruppo formidabile con delle teste calde, in questo ci sono giocatori che spiccano per le proprie doti tecniche ed atletiche. Il conto alla rovescia è iniziato. Il cittì Campagna, il vice Amedeo Pomilio e il team manager Francesco Attolico saranno in panchina. Il nuovo Settebello in vasca a difendere il titolo mondiale e i nostri ricordi.
  14. Mondiali. Azzurri in gara 30luglio Seguono gli Azzurri in gara martedì, nell'undicesima giornata dei 15esimi campionati mondiali FINA in corso a Barcellona. ore 10 - nuoto - batterie 3^ giornata ore 18 - nuoto - semifinali e finali 3^ giornata ore 21.45 - pallanuoto - Italia-Spagna nei quarti di finale DETTAGLIO NUOTO 30 Luglio 10:00-12:45 BATTERIE Uomini 50m Rana Mattia Pesce pp 27"32 nel 2013 Fabio Scozzoli RI 27"17 a Shanghai il 27 lug 2011 Donne 200m Stile Libero Federica Pellegrini RM 1'52"98 a Roma il 29 lug 2009 Alice Mizzau pp 1'57"91 nel 2013 Uomini 200m farfalla RI 1'55"94 di Davide Joseph Natullo il 13 ago 2009 a Roma Francesco Pavone pp 1'56"43 nel 2013 Uomini 800m Stile Libero RI 7'43"84 di Federico Colbertaldo il 29 lug 2009 a Roma Gabriele Detti pp 7'48"43 nel 2013 Gregorio Paltrinieri pp 7'48"22 nel 2013 18:00-20:10 SEMIFINALI E FINALI Uomini 200m Stile Libero (Finale) Donne 100m Dorso (Finale) Uomini 50m Rana (Semifinali) Donne 1500m Stile Libero (Finale) Uomini 100m Dorso (Finale) Donne 200m Stile Libero (Semifinali) Uomini 200m Farfalla (Semifinali) Donne 100m Rana (Finale)
  15. 29luglio Seconda giornata del 15° mundial di nuoto al Palau Sant Jordi di Barcellona. A casa Italia occhi puntati su Fabio Scozzoli e Ilaria Bianchi finalisti nei 100 rana e 100 farfalla. Sono i primi ad entrare in acqua. Nel pomeriggio hanno raggiunto la piscina un'ora e mezza prima della gara con inizio alle 18 per lo scioglimento. Nella finale dei 100 rana ci sono al via 4 primatisti nazionali, Fabio compreso; in quella dei 100 farfalla 5 primatiste nazionali, Ilaria compresa. La corsia è la stessa per entrambi, la uno. Fabio Scozzoli parte bene, ai 50 metri passa in 2751, la corsia non lo aiuta, testa a testa fino alla fine, tocca quinto con 5970, anticipato di due centesimi dallo sloveno Damir Dugonjic e di cinque dal brasiliano Felipe Lima che si prende la medaglia di bronzo. Vince l'australiano Christian Sprenger, argento olimpico, in 5879; secondo è il sudafricano Cameron Van Der Burgh, olimpionico e bronzo a Roma 2009 e Shanghai 2011, con il tempo di 5897. "Sono deluso. Pensavo di valere un secondo in meno. Non posso essere soddisfatto della prestazione. Il podio era alla mia portata". Il vice campione del mondo uscente (59"42 a Shaghai 2011) fa autocritica ed analizza la gara con razionalità. "Probabilmente la condizione non è buona quanto pensassi. Dopo batterie e semifinali ho faticato a recuperare più del solito. Era un campanello d'allarme. Bisognerà analizzare a freddo la gara. Comprendere cosa è mancato, anche perché dopo il passaggio di 27"51 toccare sotto ai 59" doveva venire in automatico. Ho nuotato una vasca di ritorno molto lenta, a 32"19. Dalle batterie alla finale ho migliorato il tempo solo di 18 centesimi - continua il 24enne forlivese, tesserato per Esercito e Imolanuoto ed allenato in sede da Cesare Casella e al centro federale di Verona da Tamas Gyertyanffy - E' un'occasione persa. Non posso negarlo. Anche il 59"5 che sarebbe valso il bronzo non mi avrebbe soddisfatto del tutto, figuriamoci il 59"7". Peraltro Scozzoli ha chiuso la gara con un tempo tre centesimi peggiore di quello nuotato ai campionati assoluti di Riccione nell'aprile scorso per guadagnare il pass iridato. "Per i cinque centesimi che mi dividono dal podio c'è rammarico. La medaglia sarebbe stata importante, ma per me la prestazione viene prima. Questa delusione non è paragonabile con la finale olimpica. A Londra col tempo delle semifinali (59"44) avrei conquistato il bronzo. Qui non sono mai riuscito a nuotare come desideravo. E poi i campionati mondiali ci sono ogni due anni. Puoi riscattarti prima". Magari già nei prossimi due giorni, che hanno in programma i 50 rana. "Lo spero. Sono un combattente e non regalerò nulla", anche perché c'è il titolo di vice campione del mondo da difendere. Successivamente tocca ad Ilaria. Passa a metà gara in 2643, lotta per il bronzo, al tocco è sesta con 5811. La campionessa del mondo è la svedese Sarah Sjostrom con il tempo di 5653 (2640 ai 50 metri). Un piccola rivincita dopo i quarti posti ai campionati mondiali di Shanghai 2011 e alle Olimpiadi di Londra che seguivano l'oro di Roma 2009. Argento all'australiana Alicia Coutts (56"53), bronzo olimpico e argento mondiale confermato; al terzo postola campionessa olimpica e del mondo uscente, la statunitense Dana Vollmer (57"24). Troppo veloce al passaggio, anche Ilaria Bianchi ha qualcosa di cui farsi perdonare. "Ho stabilito il primato personale nei 50 con un passaggio da 26"43 (prec. 26"55). Mi sa che ho esagerato e pagato col ritorno più lento della mia carriera (31"68). Troppo". La campionessa del mondo e d'Europa indoor, quinta alle Olimpiadi di Londra col record italiano di 57"27, ha provato il colpo. Invano. "Ero sicura dei miei mezzi. Ho provato a tirare al massimo. Ho pagato. E' tutto l'anno che lavoro per velocizzare il passaggio, sicura della vasca di ritorno. Invece è saltato qualche equilibrio. C'ho provato. Non me lo rimprovero. Sapevo che per avvicinare il personale e quindi il podio dovevo essere super. Però ho esagerato". La 23enne bolognese di Castel san Pitro - allenata da Fabrizio Bastelli e tesserata per Fiamme Azzurre e NC Azzurra 91 - ha aperto le ali la scorsa stagione abbattendo il muro dei 58 secondi, che quest'anno ancora non ha infranto fermandosi al 58"11, paradossalmente appena tre centesimi meglio del tempo timbrato ai campionati assoluti di Riccione dell'aprile scorso per guadagnare il pass iridato. "Non mi è mai successo di nuotare così bene i primi cinquanta e male i secondi - conclude - Magari nei 50 farfalla resterò sorpresa di me stessa. Chissà". Il record del mondo. Nella seconda semifinale dei 100 rana la lituana Ruta Meilutyte, che in batteria aveva già fissato i primati dei campionati ed europeo, stabilisce il record del mondo con 1'04"35 (29"97 il suo passaggio di metà gara) cancellando il precedente di 1'04"45 che apparteneva alla statunitense Jessica Hardy (7 agosto 2009). FINALI (3) 4x100 sl M 5. Italia 3'12"62 Luca Dotto 49"17, Luca Leonardi 48"08, Marco Orsi 47"25, Luca Magnini 48"12 100 rana M 5. Scozzoli 59"70 100 farfalla F 6. Ilaria Bianchi 58"11 RECORD ITALIANI (2) 50 farfalla M Piero Codia 23"21 nelle batterie 4x100 sl F Italia 3'39"50 nelle batterie Mizzau 55"57, Pellegrini 53"98, Di Pietro 55"12, Ferraioli 54"83 PRIMATI PERSONALI (4) 50 farfalla M Piero Codia 23"21 RI nelle batterie Matteo Rivolta 23"65 nelle batterie 100 rana M Mattia Pesce 1'00"32 nelle batterie 50 farfalla F Ilaria Bianchi 26"43 al passaggio dei 50 nella finale dei 100 RISULTATI DEGLI AZZURRI E PODI DELLE FINALI Uomini 100m Rana 1. Christian Sprenger (Aus) 5879 2. Cameron Van Der Burgh (Rsa) 5897 3. Felipe Lima (Bra) 5965 5. Fabio Scozzoli 5970 (Fabio Scozzoli RI 59"42 a Shanghai il 25 lug 2011) Donne 100m Farfalla 1. Sara Sjstrom (Sve) 5653 2. Alicia Coutts (Aus) 5697 3. Dana Vollmer (Usa) 5724 6. Ilaria Bianchi 5811 (Ilaria Bianchi RI 57"27 a Londra il 29 lug 2012) Uomini 50m Farfalla 1. Cesar Cielo Filho (Bra) 2301 2. Eugene Godsoe (Usa) 2305 3. Frederick Bousquet (Fra) 2311 Donne 200m Misti 1. Katinka Hosszu (Hun) 2'0792 2. Alicia Coutts (Aus) 2'0939 3. Mareia Belmonte Garcia (Spa) 2'0945
  16. MONDIALI 29 luglio NUOTO SI PUÒ DARE DI PIÙ! In attesa delle finali dei 100 rana e dei 100 farfalla, oggi pomeriggio a partire dalle 18, con i primatisti italiani Fabio Scozzoli e Ilaria Bianchi alla ricerca di un risultato importante, la seconda giornata del swimming mundial al Palau Sant Jordi si è aperta con sei azzurri nelle batterie. Il primo al via è stato il neo capitano della Nazionale, Mirco Di Tora, primatista nazionale, nei 100 dorso (quinta heat). Ha chiuso in 54"76 (25"97 ai 50 metri) ed è stato il secondo degli eliminati. L'ultimo ad accedere alle semifinali è il canadese Charles Francis con 54"72. Poi Lisa Fissneider e Michela Guzzetti nei 100 rana si sono classificate rispettivamente 19^ con 1'08"53 e 29^ con 1'09"54 (stesso passaggio, 32"20) e sono rimaste escluse dalle semifinali. Entrambe hanno nuotato nell'ultima batteria, corsia otto e uno, vinta da Ruta Meilutyte conil record dei campionati di 1'04"52; poi in acqua Marco Belotti e Alex Di Giorgio nei 200 stile libero (sesta e settima heat, stessa corsia) e Martina Rita Caramignoli nei 1500 stile libero che chiudono la mattinata. 10:00-12:45 BATTERIE Donne 100m Dorso nessun'italiana iscritta Uomini 100m Dorso 18. Mirco Di Tora 54"76 eliminato (Mirco Di Tora RI G 53"77 a Roma il 27 lug 2009 - pp T 54"27 nel 2011) Donne 100m Rana 19. Lisa Fissneider 1'08"53 eliminata 29. Michela Guzzetti 1'09"54 eliminata (Lisa Fissneider pp 1'07"71 nel 2011) (Michela Guzzetti pp 1'08"12 nel 2013) RI 1'06"86 di Ilaria Scarcella il 28 mag 2009 a Pescara Uomini 200m Stile Libero Marco Belotti eliminato Alex Di Giorgio eliminato (Marco Belotti pp G 1'46"33 nel 2009 - pp T 1'48"09 nel 2012) (Alex Di Giorgio pp 1'48"12 nel 2013) RI 1'46"29 di Emiliano Brembilla il 31 lug 2009 a Roma Donne 1500m Stile Libero Martina Rita Caramignoli (Martina Rita Caramignoli pp 16'11"48 nel 2013) RI 15'44"93 di Alessia Filippi il 28 lug 2009 a Roma 18:00-19:50 SEMIFINALI E FINALI Uomini 100m Rana (Finale) Fabio Scozzoli RI 59"42 a Shanghai il 25 lug 2011 Donne 100m Farfalla (Finale) Ilaria Bianchi RI 57"27 a Londra il 29 lug 2012 Uomini 100m Dorso (Semifinali) Donne 100m Rana (Semifinali) Uomini 50m Farfalla (Finale) Donne 100m Dorso (Semifinali) Uomini 200m Stile Libero (Semifinali) Donne 200m Misti (Finale)
  17. Mondiali. Italia-Cina 11-3. Azzurri avanti E adesso la Spagna. Il Settebello supera gli ottavi di finale del mundial di Barcellona battendo la Cina 11-3 e martedì 30 luglio alle 21.45 affronterà la squadra di Rafael Aguilar che ha sconfitto 10-6 gli Stati Uniti con 4 gol di Espanol e 3 di Molina. Per tanti aspetti Italia-Spagna è una partita amarcord ma per me è un quarto di finale afferma Alessandro Campagna Una partita bella da giocare, che ti può aprire le porte del paradiso, come quelle dell'inferno, e alla quale noi siamo preparati. Loro hanno diversi giocatori di qualità, oltre Molina ed Espanol, che possono mettere in difficoltà chiunque. Noi ci alleniamo per queste partite. La gara con la Cina non è stata mai in discussione. Fisica ma corretta. Aicardi fa soltanto gol belli, due dal centro. Giorgetti ne fa quattro, due sfruttando al meglio l'uomo in più, doppiette anche per Felugo e Gallo e un gol di Presciutti. A 4'23 del secondo tempo Tan Feihu segna il gol del 4-2, poi l'Italia ne fa sette di fila e fallisce anche un rigore con Figlioli (para Ge Weiging a 2'17 del quarto tempo). Partite come queste servono ad allenare la concentrazione continua Campagna abbiamo eseguito alla lettera le cose che ci eravamo detti e sono molto soddisfatto. Con l'uomo in più potevamo fare meglio (3/9) e ci lavoreremo in questi giorni. Prima della partita avevo detto ai ragazzi di non pensare alla Spagna. Sono stati bravi. Ora ci pensiamo. Italia-Cina 11-3 Italia: Tempesti, Perez, Gitto, Figlioli, Giorgetti 4, Felugo 2, Figari, Gallo 2, Presciutti 1, Fiorentini, Aicardi 2, Napolitano, Del Lungo. All. Allesandro Campagna Cina: Ge Weiging, Tan Feihu 1, Liang Zhongxing 1 (rig), Jiang Bin, Guo Junliang, Pan Ning, Li Bin, Wang Yang, Xie Junmin, Zhang Jian, Zang Chufeng 1, Liang Nianxiang, Wu Honghui. All. Rick Azevedo Note: parziali 3-1, 3-1, 3-0, 2-1. Nessuno è uscito per limite di falli. Nel quarto tempo Figlioli ha fallito un rigore (parato). Nel quarto tempo nel'Italia ha giocato il secondo portiere Del Lungo al posto di Tempesti. Superiorità numeriche: Italia 3/9 + 1 rigore e Cina 1/5 + 1 rigore.
  18. Domenica, 28 Luglio 2013 Mondiali. Staffetta veloce tra i grandi La staffetta 4x100 stile libero si conferma quinta al mondo. Fabio Scozzoli e Ilaria Bianchi si qualificano alle finali dei 100 rana e 100 farfalla. Eliminati Mattia Pesce e Piero Codia. La prima sessione pomeridiana del nuoto ai 15esimi campionati mondiali di nuoto - in svolgimento alla piscina removibile al Palau Sant Jordi - conferma la staffetta veloce tra i leader mondiali e alimenta l'attesa per le finali in programma lunedì. Luca Dotto (49"17), Luca Leonardi (48"08), Marco Orsi (47"25) e Filippo Magnini (48"12) si confermano al quinto posto mondiale in 3'12"62, a 1"18 dal podio che resta tra gli obiettivi futuri. Thrilling l'arrivo con la Francia di Yannick Agnel, Florent Manaudou, Fabien Gilot e Jeremy Stravius che vince in 3'11"18, precedendo gli Stati Uniti dell'olimpionico Nathan Adrien (3'11"42) e la Russia (3'11"44) di Vladimir Morozov divisi da due centesimi. Fuori dal podio l'Australia di James Magnussen per 14 centesimi. Spicca la prestazione di Marco Orsi, autore della seconda frazione lanciata più veloce del lotto eccetto che di Gilot, unico atleta sotto i 47" in 46"90. "Chiamatemi l'orso volante e ricordatevi questa prestazione perché non la vedrete più - gongola di gioia il 22enne bolognese di Budrio, tesserato per Fiamme Oro Roma e UISP Bologna ed allenato da Fabio Cuzzani, la stessa guida della campionessa del mondo della 25 chilometri Martina Grimaldi - Non mi sarei mai aspettato di andare così forte. E' andato tutto bene, anche i cambi al limite della squalifica. Meglio di così sarebbe stato impossibile". Ed ha proprio ragione l'alfiere della staffetta quarta a Roma 2009, quinta a Shanghai 2011 e settima alle Olimpiadi di Londra 2012. Leonardi ha cambiato a 0"03, Orsi a 0"02 e Magnini a 0"00. Nessuno come loro. "Peccato però che abbiamo lasciato qualche centesimo in vasca - afferma Magnini, 31enne di Pesaro; allenato insieme a Federica Pellegrini tra il centro federale di Verona e Narbonne dal tandem Philippe Lucas-Matteo Giunta e tesserato per il Team Lombardia - Potevamo rosicchiare qualche decimo ed avvicinare ulteriormente il podio. Abbiamo comunque offerto un'ottima prestazione che lascia anche ben sperare per le prove individuali", conclude il due volte campione mondiale e tre volte campione d'Europa. Soddisfatto anche Luca Leonardi, 22enne milanese allenato da Fabrizio Bastelli e tesserato per le Fiamme Oro Roma. "Il 48"08 è un buon tempo, in linea col personale stagionale, ma speravo di scendere ancora - continua l'azzurro, al primo mondiale della carriera - Fermo restando che il podio non era alla nostra portata, avremmo potuto limare ancora qualcosa". Deluso, amareggiato e pensieroso Luca Dotto. Il vice campione mondiale dei 50 stile libero è il peggiore dei quattro in 49"17 al via. Un tempo ben lontano dal 48"30 nuotato agli assoluti invernali di Riccione nel dicembre scorso e non più avvicinato. Peraltro il 23enne di Tombolo - allenato a Roma per Forestale e Larus da Alessandro Mencarelli e Claudio Rossetto - convive con un fastidioso torcicollo da dieci giorni. Un periodo non facile, che siamo certi supererà quando salirà sul blocco dei 50. Archiviata la prima finale con italiani protagonisti, cresce l'attesa per le finali di lunedì. Fabio Scozzoli si qualifica alla finale dei 100 rana col settimo tempo delle semifinali in 59"90, due centesimi peggio del tempo nuotato nelle batterie e con tre centesimi di margine per evitare lo swimoff con il russo Kirill Strelnikov, primo degli eliminati. Acciuffa la qualificazione per un soffio il quattro volte campione olimpico Kosuke Kitajima e, ad eccezione dell'australiano Christian Sprenger che ha vinto in 59"23, tutte le altre posizioni si raccolgono in 14 centesimi, a partire dal secondo tempo dello statunitense Kevin Cordes (59"78) e proseguendo con il campione olimpico Cameron Van der Burgh (59"78). "Ho fatto più fatica di questa mattina e mi aspettavo di essere più veloce - racconta il forlivese nato a Lugo ed allenato in sede da Cesare Casella e al centro federale di Verona da Tamas Gyertyanffy per Esercito e Imolanuoto - Devo rivedere la gara e capire cosa è successo. Sono passato più lento (27"98 contro 28"10) e nella seconda vasca non sono riuscito ad aumentare il ritmo come avrei voluto. Forse ho strappato e mi sono scomposto - continua il vice campione mondiale dei 50 e 100, che non salta un podio europeo e mondiale da quando ha conquistato l'oro nei 50 e il bronzo nei 100 ai continentali di Budapest, confermandosi poi a Debrecen con l'oro nei 100 e l'argento nei 50 - Comunque, eccetto Sprenger, siamo tutti vicini. Il podio è lì. Nuotando come in semifinale non lo raggiungerò. Nuotando come so è possibile", conclude l'azzurro che è partito tra gli stessi atleti che si è trovato vicino alle Olimpiadi di Londra, una ferita ancora aperta. Allora provò a vincere rincorrendo il sudafricano Cameron Vand der Burgh e piazzandosi settimo. Col tempo delle semifinali di 59"44, a due centesimi dal suo primato personale e italiano, avrebbe conquistato il bronzo. Sul petto, come memo, ha tatuato l'orologio della finale olimpica. Un'altra sfida da vincere per chi è abituato ad essere sempre puntuale come una sveglia. Fuori Mattia Pesce che ha provato a forzare il passaggio in 27"40, ma è poi crollato nella seconda parte di gara chiudendo ultimo in 1'01"06 dopo il primato personale stabilito nelle batterie in 1'00"32 "Sapevo che avrei potuto pagare l'azzardo - sottolinea il 23enne veneziano di Scorzè, romano d'adozione, allenato da Mirko Nozzolillo per Fiamme Oro e Forum Sport Center - C'ho provato e non ho tenuto. Senza forzare il passaggio, però, non sarei mai riuscito a qualificarmi. Meglio morire tentando". In finale, con brividi ma un margine di sicurezza maggiore, Ilaria Bianchi. La 23enne bolognese di Castel San Pietro, allenata da Fabrizio Bastelli e tesserata per Fiamme Azzurre e NC Azzurra 91, chiude le semifinali col settimo tempo di 58"29, sette centesimi peggio del mattino. L'ultimo posto utile lo acciuffa la statunitense Claire Donahue in 58"44. Fuori dai giochi la brittanica Jemma Lowe in 58"46. Mira tutti dall'alto la svedese Sarah Sjoestrom in 57"10, che precede la danese Jeanette Ottesen (57"19), l'australiana Alicia Coutts (57"49) e la campionessa olimpica statunitense Dana Vollmer (57"84). "Mi sentivo meglio stamattina - dice la campionessa del mondo e d'Europa in vasca corta, quinta alle Olimpiadi di Londra col record italiano di 57"27 - Pensavo che avvicinassi il personale con maggiore facilità. Ho anche un dolorino alla spalla; peccato perché non ho mai sofferto di disturbi fisici. Niente di preoccupante, ma mi dà un po' fastidio - continua l'azzurra che l'anno scorso ha abbattuto il muro dei 58 secondi per la prima volta in carriera - Sono passata bene (27"71), ma tornata lenta (31"08). Vuol dire che dormirò meno. Nel pomeriggio ho riposato per oltre un'ora e mezza e forse non mi sono ancora svegliata. A parte gli scherzi è inutile ribadire che in finale darò tutto. Di certo per ambire a confermare il piazzamento olimpico devo quanto meno avvicinare il personale (57"27)". Non riesce a ripetersi Piero Codia, frenato dall'emozione e dall'inesperienza. Al record italiano di 23"21 timbrato in batteria segue un 23"50 che lo piazza quindicesimo. "Essere tra i primi sedici al mondo è già un ottimo risultato - dichiara il 23enne triestino di stanza a Roma, tesserato per il CC Aniene ed allenato da Alessandro D'Alessandro - Quando sono entrato ho sentito un boato. Quando sono entrate le star un urlo impressionante. Ho patito un po' l'emozione e mi spiace non aver confermato il tempo delle batterie, ma per accedere in finale avrei dovuto scendere ancora di più e non credo di avere il 23"1 nelle braccia". L'ultimo a qualificarsi è stato lo statunitense Eugene Godsoe in 23"16. A cinque centesimi dal record italiano, comunque migliorato già quattro volte dal 15 giugno scorso agli Internazionali di Nuoto di Roma anche attraverso la medaglia di bronzo alle Universiadi di Kazan. Nelle altre finali spicca il successo della 17enne statunitense Katie Ledecky nei 400 stile libero in 3'59"82. Mai nessun'atleta aveva coperto la distanza in meno di 4 minuti eccetto la due volte campionessa del mondo Federica Pellegrini, che stabilì il primato mondiale in 3'59"15 a Roma 09. Allora, però, si nuotava indossando costumi gommati. L'americanina è stata tre tre quarti di gara sotto al record mondiale, così come il cinese Sun Yang, che vince la stessa distanza in 3'41"59. Prima medaglia d'oro per Missy Franklin, che lancia la staffetta statunitense 4x100 stile libero alla vittoria in 3'32"31. Il merito, però, è soprattutto all'ultima frazione di Megan Romano, che dà 97 centesimi all'australiana Emily Seebohm, prima al cambio. SEMIFINALI E FINALI Donne 100m Farfalla (Semifinali) 7. Ilaria Bianchi 58"29 qualificata in finale (Ilaria Bianchi RI 57"27 a Londra il 29 lug 2012) Uomini 400m Stile Libero (Finale) 1. Sun Yang (Chn) 3'41"59 2. Hagino Kosuke (Jpn) 3'44"82 3. Connor Jaeger (Usa) 3'44"85 Donne 200m Misti (Semifinali) nessun'italiana qualificata Uomini 50m Farfalla (Semifinali) 15. Piero Codia 23"50 eliminato (Piero Codia RI 23"21 a Barcellona il 28 lug 2013, batterie) Donne 400m Stile Libero (Finale) 1. Katie Ledecky (Usa) 3'59"82 2. Melanie Costa Schmid (Esp) 4'02"47 3. Lauren Boyle (Nzl) 4'03"89 Uomini 100m Rana (Semifinali) 7. Fabio Scozzoli 59"90 qualificato in finale (Fabio Scozzoli RI 59"42 a Shanghai il 25 lug 2011) 16. Mattia Pesce 1'01"06 eliminato (Mattia Pesce pp 1'00"32 a Barcellona il 28 lug 2013, batterie) Donne 4x100m Stile Libero (Finale) 1. Stati Uniti 3'32"31 2. Australia 3'32"43 3. Olanda 3'53"77 Uomini 4x100m Stile Libero (Finale) 1. Francia 3'11"18 2. Stati Uniti 3'11"42 3. Russia 3'11"44 5. Italia 3'12"62 (Dotto 49"17, Leonardi 48"08, Orsi 47"25, Magnini 48"12) RI 3'11"48 a Pechino l'11 ago 2008 con Calvi, Galenda, Belotti e Magnini
  19. Sesta finale per gli azzurri dei tuffi a Barcellona. La centra Andrea Chiarabini, 18 anni romano, delle Fiamme Oro Roma, dalla piattaforma. Appuntamento domani alle 14 alla municipal de Montjuic con i top 12. Nella semifinale si è classificato nono con 451.70 punti. Il miglior punteggio è quello dello statunitense David Boudia con 534.40. Il primo tuffo lo aveva fatto meglio questa mattina nei preliminari, nel secondo, il quadruplo e mezzo avanti, Andrea si è rifatto con gli interessi. Intanto Daley continuava a ricevere applausi, soprattutto dopo il tuffo d'apertura, la verticale con triplo salto mortale indietro (626B), dove meritava 89.25. Dopo la quarta serie Chiarabini era ottavo con 300.45; con il suo triplo e mezzo indietro ha ricevuto 82.50 punti. L'inglese Thomas Daley decimo con 299.25 e lo statunitense David Boudia avanti a tutti con 359.80. Al quinto tuffo Boudia primo con 453.40 e Chiarabini sesto con 381.30. Andrea ha chiuso con il doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo che è valso 70.40 e il biglietto per la finale. Daley ha chiuso alla grande ed è finito settimo con 452.70. Per domani si preannuncia una gara spettacolare. La finale della piattaforma c'è domani 28 luglio alle 14 a chiusura dei tuffi alla municipal. Poi le grandi altezze dal 29 al 31 luglio (27 metri per gli uomini e 20 per le donne), dove non ci sono italiani in gara. I tuffi di Andrea Chiarabini: 407C (triplo e mezzo ritornato) 59.20, 109C (quadruplo e mezzo avanti) 79.55, 626C (verticale con triplo indietro) 79.20, 207C (triplo e mezzo indietro) 82.50, 307C (triplo e mezzo rovescaiato) 80.50, 5253B (doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo) 70.40. Il commento di Andrea Chiarabini. Ho raggiunto il mio obiettivo e adesso in finale voglio provare a fare ancora meglio. Con 451.70 ha stabilito il suo record di punti. Più difficile la semifinale, dove ho sbagliato il primo tuffo e ho fatto bene tutti gli altri restando concentrato. Nelle eliminatorie hanno sbagliato in molti, anche io ho commesso qualche errore; ho fatto una gara discreta e regolare. Questa mattina c'era un po' di vento a dare fastidio: io non c'ho pensato, ho fatto finta che non ci fosse e ho saltato
  20. Sempre lassù. Tra le migliori al mondo. Nella finale del trampolino tre metri Tania Cagnotto è quarta con 345.45 e Maria Marconi è sesta con 334.05 punti. Ha vinto la vicecampionessa olimpica He Zi con 383.40, argento all'altra cinese Wang Han con 356.25, bronzo per la canadese Pamela Ware con 350.25. La competizione. Belle, sorridenti e concentrate. Maria e Tania salutano il pubblico durante la presentazione. Applausi per le 12 finaliste. La prima a tuffarsi è la britannica Hannah Starling con il doppio e mezzo ritornato (405B) da 64.50. Questo tuffo lo hanno messo all'inizio quasi tutte, comprese le azzurre. Maria Marconi è la terza in ordine 67.50. Tania Cagnotto salta per ottava ed ha lo stesso programma di Maria; il suo doppio e mezzo ritornato è da 64.50. Dopo la prima serie He Zi è davanti con 81.00, Maria è quinta e Tania settima con la Starling. Dopo al seconda serie la cinese He Zi allunga il vantaggio anche sulla connazionale Wang Han. Marconi quarta, Cagnotto ottava ed ha allontanato la Starling. A metà gara c'è Maria alle spalle di He Zi (220.05 l'azzurra e 241.50 la cinese), Tania è settima. Gli ultimi due tuffi decidono le sorti delle italiane e cambiano la classifica: nel doppio e mezzo indietro per Maria soltanto 36 punti e per Tania 76.50; nel doppio e mezzo rovesciato Maria è super con 78 e Tania è bravissima con 76.50. Ma Palmela Ware è altrettanto brava nel suo doppio e mezzo avanti con avvitamento e si prende la medaglia di bronzo. "Stavolta il quarto posto l'accetto volentieri - sottolinea Tania Cagnotto, già d'argento da un metro e con Francesca Dallapè nel sincro trampolino - All'ultimo tuffo ci ho pensato, anche perché ogni tanto la canadese lo stecca. Ma sarebbe stata troppa grazia. Mi è mancato l'allenamento per affrontare la terza finale in pochi giorni, per caricare di più le gambe, per essere più pulita. Meglio saperlo. Altrimenti la prossima stagione l'avrei vissuta ancora più lontana dai trampolini - e giù risate - Il mio bilancio personale è ottimo. Sono soddisfatta al 99,99%. Se mi avessero detto che sarei tornata da Barcellona con due medaglia non c'avrei creduto e invece eccole qui. E' stato molto bello saltare a Barcellona. Mi sentivo in Italia. Un gran tifo e mi fa piacere averlo La serie di Tania Cagnotto 405B (doppio e mezzo ritornato) 64.50, 5152B (doppio e mezzo avanti con un avvitamento) 67.50, 107B (triplo e mezzo avanti) 60.45, 205B (doppio e mezzo indietro) 76.50, 305B (doppio e mezzo rovesciato) 76.50. La serie di Maria Marconi 405B (doppio e mezzo ritornato) 67.50, 5152B (doppio e mezzo avanti con un avvitamento) 73.50, 107B (triplo e mezzo avanti) 79.05, 205B (doppio e mezzo indietro) 36.00, 305B (doppio e mezzo rovesciato) 78.00. Risultati delle Azzurre 1. He Zi (Chn) 383,40 2. Wang Han (Chn) 356,25 3. Pamela Ware (Can) 350,25 4. Tania Cagnotto 345,45 6. Maria Marconi 334,05
  21. e da Bologna con furore! domani tocca a te ilaaaa! Parlava senza sapere di essere campionessa del mondo. Tradita dal primo sguardo al tabellone elettronico posto sul traguardo raggiunto dopo oltre 5 ore di sbracciate. L'unico desiderio era uscire dall'acqua. Seconda o terza non c'era tanta differenza. Aveva già vinto la sua battaglia dopo i risultati nelle 5 e 10 chilometri al di sotto delle aspettative. Era sul podio. Il primo del fondo italiano, la fabbrica di medaglia, al Port Vell di Barcellona. Ma mentre raggiungeva la zona mista c'era gente che esultava. La squadra italiana, i compagni di squadra, i pochi tifosi sulle tribune. Martina Grimaldi vince al fotofinish e non lo sa. Comincia a parlare di una "medaglia di testa e cuore, polmoni e sacrificio". Ma ancora non sa quanto vale finché non le viene comunicato dai giornalisti che non è argento, né bronzo. E' oro. Si guarda stupita intorno. Dice di aver letto il tabellone ma di non sapere del fotofinish e finalmente si apre in un sorriso che raccoglie tutti i sacrifici degli ultimi dieci mesi e ritempra dai deludenti risultati dei giorni scorsi. Martina Grimaldi è la campionessa del mondo della 25 chilometri col tempo di 5h07'19"7, con un decimo di vantaggio sulla tedesca Angela Maurer e con sette decimi sulla statunitense Eva Fabian. Pochi metri più in là c'è Alice Franco. Quarta a 3"2. A Shanghai, nel 2011, erano salite entrambe sul podio. Questa volta non c'è spazio. Scioglie la tensione in qualche lacrima. Contenta per la prestazione. Frustrata dal piazzamento. "Questa medaglia vale tanto - afferma la 23enne bolognese allenata da Fabio Cuzzani e tesserata per Fiamme Oro e Uisp Bologna - Arriva dopo la 5 e 10 chilometri in cui mi è mancato il finale. Oggi no. Negli ultimi mille metri ho attaccato. Sapevo che dovevo resistere e aggredire. Non mollare. La statunitense Fabian mi stava sulla schiena di continuo, la tedesca Maurer era vicina. Non vedevo la brasiliana Cunha. Era ai miei piedi. Ed era pericolosissimo tenerla lì. Dovevo dare tutto e alla fine ce l'ho fatta". Pensando, però di essere arrivata seconda. "Invece ho vinto. Non lo sapevo. L'ho scoperto in zona mista dopo aver già rilasciato delle dichiarazioni. Al tocco ho guardato il maxischermo ed ero segnalata seconda. Poi c'è stato il fotofinish. Che bello!". L'avvicinamento alla gara è stato sereno, anche se qualche dubbio sulla partecipazione di Grimaldi c'era. "Dopo la 5 e la 10 chilometri ho provato il mio stato fisico in allenamento. Ero pronta per affrontare le tre gare in una settimana come ai campionati italiani. Ho resettato tutto. Cancellato i piazzamenti dei giorni precedenti. Portato con me solo la mappa mnemonica del percorso". Tattica finalmente vincente. Aspettare gli uomini, partite 15 minuti dopo, e andare in scia. "Seguire la scia è tra le mie caratteristiche. Lo strappo avvenuto a metà gara per seguire il passo degli uomini ha cominciato a selezionare il gruppo. Siamo rimaste in sei per tre posti. Sapevo che potevo giocare le mie chances negli ultimi 1000 metri. Non ho affrettato i tempi e ho vinto lo sprint". Venticinque chilometri d'oro, ma anche cinque ore per pensare, accompagnata dai suggerimenti gridati dai tecnici ai pontoni e dai rifornimenti magici a base di acqua, sali minerali, maltodestrina ed essenze preferite: uno ogni 15/20 minuti per almeno 8 litri d'acqua. "Cantavo Man Down di Rihanna. Pensavo a non ripetere gli errori commessi nei giorni scorsi e a mantenere il ritmo". Come per noi camminare con il walkman ormai superato dall'i-pod. Come se andare a piedi da Parma a Reggio Emilia fosse una passeggiata. Immaginatelo nuotando. Eppure la campionessa del mondo non ha ancora voglia di uscire dall'acqua. "Mercoledì parto per il Canada. Ho alcune tappe di coppa del mondo e del grand prix. Poi a ottobre andrò in vacanza ma ancora non so dove. Se ci penso stacco con la testa e la mia stagione non è finita". Grazie a Martina Grimaldi il fondo italiano torna a vincere una gara femminile dopo dieci anni. L'ultima volta ci fu la doppietta di Viola Valli nella 5 e 10 chilometri proprio al Port Vell di Barcellona. Il bacino però era diverso. Non si sviluppava tra la passeggiate e le barche. Non era stretto e pieno di boe. Si lanciava verso il mare aperto. "Negli ultimi dieci anni il nuoto in acque libere è cambiato molto - afferma il cittì Massimo Giuliani - E' entrato nel programma olimpico, diventato più televisivo e perso la sua naturale caratteristica. Si nuoterà sempre più in bacini chiusi o raccolti. Dove la velocità prevarrà sulla resistenza e sull'adattamento. Queste gare ne sono un esempio lampante. Niente correnti. Mare piatto. Zuffe alle boe. La 25 chilometri è diventata una gara molto veloce. Come dimostra la partecipazione di atleti veloci come Lurz e Gianniotis, che prima gareggiavano solo sulle distanze più brevi. Anche per questo la medaglia di Martina era voluta fortemente. Da Martina. Dal team. Negli ultimi 1000 metri ha sprigionato la voglia di rivalsa che abbiamo accumulato nei giorni scorsi e finalmente è emerso il lavoro svolto dall'ottobre scorso - continua Giuliani - Resta il rammarico di non aver raggiunto migliori posizioni nelle precedenti gare, ma dopo la prestazione di Martina, Alice e Simone sappiamo che la programmazione avviata verso Rio de Janeiro va solo leggermente rivisitata e non stravolta. Nel 2012 siamo stati in collegiale a Trapani per due settimane tenendo un media di carico di 22 chilometri giornalieri; quest'anno abbiamo privilegiato la qualità e siamo stati due settimane al centro federale di Verona attestandoci sui 16/18 chilometri di media. Non credo che le coppe del mondo e i grand prix a cui abbiamo partecipato, portando gli atleti a confrontarsi con tutti i big degli altri paesi siano stati controproducenti. Anzi. Probabilmente abbiamo scaricato troppo nella seconda settimana di avvicinamento, mirando più sulla qualità che sulla quantità e così abbiamo perso sostanza negli ultimi mille metri. Siamo in piena analisi. Del resto siamo sempre stati considerati la fabbrica delle medaglie. Ma ogni tanto anche le fabbriche devono cambiare il ciclo di produzione per tenere il passo coi tempi. Chiudere con la medaglia d'oro è di buon auspicio in vista del prosieguo del quadriennio". Entusiasta il tecnico di Martina Grimaldi, Fabio Cuzzani. "Ci credevamo. Siamo estremamente soddisfatti. Avevamo preparato tutte e tre le gare. Sapevamo che energeticamente avremmo potuto reggerne il peso. La medaglia esprime tutte le potenzialità di Martina, che continua a crescere anno dopo anno", come dimostra la sua versatilità. Per Grimaldi si tratta infatti della prima medaglia iridata su una distanza in cui non era mai andata oltre il bronzo europeo a Balaton nel 2010 e a Piombino nel settembre scorso. Più affine alle distanze brevi, Martina è entrata nel girone della Nazionale nel 2006 nuotando la 5 chilometri. Nel 20067 è stata spostata con successo sulla 10 chilometri che ha poi nuotato per il decimo posto alle Olimpiadi di Pechino e per il bronzo alle Olimpiadi di Londra. Nel mezzo tante medaglie, tra cui spiccano gli ori nella 10 Km ai mondiali di specialità di Roberval 2010 e agli europei di specialità di Eilat 2011 e Piombino 2012, l'argento ai campionati mondiali di Shanghai 2011 e il bronzo a Roma 2009. Circa mezzora prima delle donne erano arrivati gli uomini. Poca gloria per gli azzurri. Simone Ruffini tiene fino alla fine, nuota col gruppo di testa ma è staccato allo sprint. Finisce settimo in 4h47'42"7, a 15"7 dal tedesco Thomas Lurz che vince in 4h47'27", avanti al belga Brian Ryckeman, a 4 decimi, e al russo Evgenii Drattcev, a un 1"1. Fuori dai giochi sin dai primi strappi Valerio Cleri, 21esimo in 4h55'16"5. "Ho dimostrato di essere cresciuto - racconta il 23enne di Tolentino, allenato da Fabrizio Antonelli per l'Esercito - Quest'anno ho cambiato tutto. Mi sono spostato da Pesaro a Roma. Ho trovato un ambiente che mi ha aiutato a crescere. Ringrazio l'Esercito per l'opportunità che mi ha concesso e lo staff tecnico che mi segue. Ho compiuto un importante salto in avanti e sono sicuro che nel corso del quadriennio continuerò a migliorare". Così il nuoto in acque libere lascia Barcellona e il Port Vell con Martina Grimaldi che entra nel club dei campioni mondiali della specialità raggiungendo Luca Baldini, Viola Valli e Valerio Cleri. Al Moll de la Fusta arrivano i tuffatori dalle grandi altezze. MARTINA GRIMALDI - CONSIDERAZIONI FISIOLOGICHE DEL PROF. MARCO BONIFAZI, COORDINATORE CENTRO STUDI E RICERCHE FIN "Nelle prove sostenute presso la vasca ergometrica dell'Istituto di Medicina dello Sport del CONI è emerso che il costo energetico di Martina Grimaldi si attesta sui 0,7 kJ/m che corrisponde a una spesa energetica complessiva di circa 4000 chilocalorie. Di queste circa 1000/1200 sono fornite dai carboidrati, rappresentati dal glicogeno muscolare (circa 300 grammi consumati durante la gara), e 2800/3000 chilocalorie sono fornite dalla combustione di circa 400 grammi di lipidi contenuti nel tessuto adiposo. Lo sprint finale di circa 1200 metri, con il conseguente cambio di velocità, richiede che l'energia sia fornita solo dai carboidrati. Ciò significa che Martina aveva una riserva adeguata per affrontare la parte finale della gara in progressione". RISULTATI DEGLI AZZURRI 5 Km maschile 1. Thomas Lurz (Ger) 4h47'27" 2. Brian Ryckeman (Bel) 4h47'27"4 3. Evgenyii Drattcev (Rus) 4h47'28"1 7. Simone Ruffini 4h47'42"7 21. Valerio Cleri 4h55'16"5 5 Km femminile 1. Martina Grimaldi 5h07'19"7 2. Angela Maurer (Ger) 5h07'19"8 3. Eva Fabian (USA) 5h07'20"4 4. Alice Franco 5h07'22"9
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