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Windom Earle

Tifoso Juventus
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  1. Può essere anche questo
  2. Le partite (amichevoli) di agosto, e la prima di campionato a Verona erano impostate col 4-4-2
  3. Quella partita con la Svezia ha tolto a Buffon la possibilità di essere in assoluto il giocatore professionista con più presenze in nazionali maggiori e la possibilità di essere l'unico nella storia ad aver partecipato a 6 mondiali. Ancora grazie a Ventura e a chi ce l'ha messo. Interessante notare che di quei 7, 5 hanno giocato con noi.
  4. Ammettendo che sia così, e ammettendo che sarà Barzagli quello che starà fuori dalla CL, avremmo 4 centrali per 2 posti e 21 giocatori in lista CL. Quindi non è Barzagli il problema. Però occhio a una cosa che disse Allegri, che non dice mai cose a caso. Disse che si sarebbe giocato o a tre in mezzo e due dietro o a tre dietro e due in mezzo. Mai tre e tre o due e due. In alcune fasi della partita capiterà ed è capitato, ma di base no. Questo vuol dire che andiamo verso un'ennesima evoluzione tattica (difesa a 3)? Non so, secondo me vuol dire, ed è quello che stiamo vedendo, che la Juve avrà un'impronta riconoscibile fissa nei due esterni e nel tridente. Tridente mobile. Abbiamo visto Cuadrado giostrare centralmente e di punta, idem Costa, per Bernardeschi, Ronaldo, Mandzukic e Dybala è semplicemente un assecondare le loro caratteristiche (e consente a Dybala di non essere un equivoco tattico nel tridente). Esterni totali, a tutta fascia, ne abbiamo in quantità. Centrali a 3 ne abbiamo in rosa 6 (se consideriamo anche De Sciglio), a cui si potrebbe aggiungere Can. E giocare, all'occorrenza a 3 dietro vuol dire ovviare a quei momenti della stagione in cui saremo carenti di CC o avremo bisogno di farli rifiatare. X X X LD X X LS A A A LD X X LS X X X A A A
  5. Già adesso uno dovrà stare fuori a gennaio, eh. Abbiamo giocato sino a ora con tre terzini, e De Sciglio ha saltato parte della stagione. In attacco siamo stati spesso contati e per molti manca un "centravanti" A gennaio che ne sappiamo di come staranno i nostri 5 centrocampisti? Che ne sappiamo se, nell'evoluzione della stagione, giocheremo a 4 o con altra sistemazione? Anche per Marchisio doveva restare. Ma non era "sostituibile". Siamo contati un po' ovunque ma abbiamo anche molte varianti tattiche.
  6. Qualcuno ancora si ostina a capire il problema delle liste
  7. Hanno prenotato la chiesa per il 2 giugno. Arriverà già ubriaco...
  8. Il regolamento, in alcuni punti piuttosto che altri, è interpretazione. PUNTO E VIRGOLA
  9. Ovvio. Il fallo di mano implica un atto intenzionale di un calciatore che con la mano o il braccio viene a contatto con il pallone. I seguenti criteri devono essere presi in considerazione: • il movimento della mano verso il pallone (non del pallone verso la mano) • la distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato) • la posizione della mano non significa necessariamente che ci sia un’infrazione Se qualcuno ricorda, ho sempre sottolineato che quasi mai si potesse definire netto o ineccepibile un fallo di mani. L'ho detto per rigori a favore e contro, per falli non fischiati a favore e contro. Ci son troppe variabili da tenere conto e inoltre si continua ad affidare il proprio giudizio a immagini ultrarallentate se non a fotogrammi che fanno sembrare quasi sempre un movimento inerziale come un fatto voluto (mano che si muove verso il pallone). Intenzionalità, congruità e naturalezza della posizione e del movimento dell'arto, valutazione della dinamica al rallentatore. Inestricabile triangolo della morte (della logica) in cui ogni ragionamento appare accettabile. Ma se ogni ragionamento appare accettabile ogni giudizio diventa non criticabile. INTENZIONALITÀ Premessa. Secondo me la norma non potrebbe essere scritta in maniera migliore, per un discorso che farò dopo sul movimento naturale del braccio. Un anticipo: un braccio, nel movimento del corpo, può essere in una certa posizione senza la reale coscienza di tale posizione. E sarebbe troppo punitivo punire tout court tutti i contatti con le mani. Giusto punire i tocchi intenzionali, che non sono necessariamenti quelli pensati, ma anche quelli istintivi senza coinvolgimento della coscienza superiore. Ma non ci sono elementi dirimenti per sciogliere questo giudizio. Ci si rifà a quei tre criteri. L'unico facilmente obiettivabile è quello della distanza, complicato dal fatto che non necessariamente la distanza dall'ultimo tocco sana l'intervento. Gli altri due si rifanno agli altri due punti del triangolo. MOVIOLA (movimento della mano verso la palla?) Non c'è molto da dire. Semplicemente non serve e tende a fuorviare il giudizio. Limitandomi a questo episodio, la prima cosa che vorrei sottolineare è l'abitudine di Benatia di affrontare l'avversario con le braccia basse (a meno che non debba "sentirlo" appoggiandole addosso), non le tiene in posizione di corsa. Secondo, Higuain tocca il pallone a mezzo metro da lui, un tempuscolo troppo piccolo per far scattare la scintilla dell'istinto? Terzo, se guardi alla moviola non hai percezione di questo tempuscolo, che si dilata, e avrai spesso la percezione del movimento verso la palla. Ma non è altro che oscillazione pendolare concorde col movimento. Inerzia. E si arriva al terzo punto. CONGRUITÀ DEL MOVIMENTO Se è possibile, questo è l'aspetto più difficile da valutare in assoluto. Nella vita di tutti i giorni e nello sport, nella corsa e nei contrasti, a meno che le braccia non siano strumenti dell'azione che si svolge (schemi motori coinvolgenti alcune strutture encefaliche tra cui il neocerebellum, la parte cerebellare più giovane dal punto di vista filogenetico), non abbiamo coscienza della posizione che assumono i nostri arti superiori, perchè sono sotto il comando di altre due strutture cerebellari filogeneticamente più antiche: l'archeocerebellum, elemento chiave delle strutture preposte all'equilibrio e il paleocerebellum, che gestisce la postura, la stazione eretta e la pendolarità degli arti. Gli arti assumono nel movimento le posizioni più disparate, sono i nostri bilancieri naturali, ci permettono di mantenere equilibrio e postura. Di conseguenza un arbitro, per valutare questo punto, dovrebbe essere un esperto di fisiocinetica, ma forse non sarebbe sufficiente, gli arti in situazione di equilibrio precario assumono le più improbabili (ma naturalissime) posizioni. Una volta sanzionato quel fallo, il secondo ragionamento che deve fare un arbitro è: è una scorrettezza, devo punirlo con un cartellino? Il discorso che ho sentito, analogamente ai DOGSO (deny an obvious gol-scoring opportunity) è: se non ci fosse stato quel tocco Higuain avrebbe molto probabilmente avuto ancora il possesso del pallone, quindi sì, giallo oppure rosso (per DOGSO, come sostiene Marelli). Ma, se non ci fosse stato quel mani non vuol dire cancellare il corpo di Benatia. La palla andava alla sinistra di Higuain e oltre Benatia. Per raggiungere quel pallone Higuain avrebbe dovuto fare il giro di Benatia. Ha stoppato il pallone a seguire e se lo è allungato. Non avrebbe mai raggiunto quel pallone. Ergo, hanno usufruito di un rigore che un altro arbitro avrebbe potuto tranquillamente e condivisibilmente non assegnare (e secondo me sarebbe stata la scelta, regolamento alla mano, più giusta), non mi sembra proprio il caso di lamentarsi per un mancato giallo molto opinabile (su cui rientra ancora il giudizio discrezionale dell'arbitro, non c'è nessun criterio a favore o contro quella sanzione disciplinare).
  10. 1. A quali criteri deve attenersi l’arbitro per stabilire che un calciatore ha toccato il pallone con le braccia o con le mani intenzionalmente? Deve valutare se il contatto tra il pallone e la mano o il braccio è voluto dal calciatore o se questi allarga, alza, muove o, comunque, tiene le mani o le braccia con l’intenzione di costituire maggior ostacolo alla traiettoria del pallone. Non deve però essere considerato intenzionale il gesto istintivo di ripararsi il viso o il basso ventre dal pallone. 2. Un fallo di mano deve essere sempre punito sia tecnicamente sia disciplinarmente? No, non sempre. Posto che un fallo di mano per essere tale implica un contatto deliberato tra la mano o il braccio di un calciatore e il pallone, di norma, il Regolamento lo punisce soltanto con un calcio di punizione diretto (o di rigore). Esistono, poi, alcune circostanze per le quali detta infrazione assurge a scorrettezza, divenendo così passibile di provvedimento disciplinare.
  11. E allora che criterio hanno usato per punirlo? Non volontario, movimento e posizione congrue...
  12. 6/6 vittorie esterne. 8/8 contando la CL
  13. Io sono sempre molto dubbioso sulla sanzionabilità di certi falli di mano. Palla inaspettata (liscio del milanista e rimbalzo a mezzo metro da Benatia), posizione del braccio assolutamente congrua con la corsa, braccio che sembra andare sul pallone ma è il movimento naturale oscillatorio degli arti superiori. Purtroppo si guarda e si continuerà a valutare i mani a velocità rallentata e si perderà di vista la vera dinamica di gioco. Comunque giusto non dare il giallo
  14. No, è ricerca dello spazio. Non c'è particolare irruenza e pericolosità.
  15. Il lavoro di un allenatore non è solo per quello che si vede (o che si capisce, dire che la Juve non abbia un'organizzazione e una fisionomia sua fa sbellicare) in campo. È soprattutto quello che fa fuori dal campo.
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