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SirJohn

Tifoso Juventus
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  1. Difficile. Almeno il 70% delle procure italiane c'hanno Gigi D'Alessio nella playlist su Alexa.
  2. SirJohn

    Nicoló Fagioli

    Ormai è una certezza. Migliora perfino il rendimento dei compagni, Locatelli in particolare. Così come è praticamente certo che, messo in una squadra che il pallone lo gioca per tenerselo, il suo apporto aumenterebbe in maniera esponenziale.
  3. Si, ma dopo la palla tocca il braccio. Ora, se mi annullano un gol per una cosa così mi inca**o, ma tant'è...
  4. Se si parla di bicipite credo ci si riferisca a quello di Dusan. Che poi sarebbe l'unico tocco veramente sanzionabile.
  5. Maradona fuori dal rettangolo verde non è stato esattamente un tipo equilibrato e vabbè... ma era il tipo che si rotolava nel fango col pallone tra i piedi per puro piacere. Perchè a lui (ma ce ne sono stati molti così, Davids e Zizou per citare un paio dei nostri) col pallone ci si divertiva. Ed era il tipo che non ha MAI scansato le sue responsabilità, anzi le andava a cercare. Era semplicemente l'idolo dei propri compagni di squadra per questo: mai fatto pesare la sua grandezza e sempre pronto a mettere i suoi compagni sul piedistallo. Pogba? Oggi è un tik-toker che, ormai, s'è imprigionato in un personaggio artificioso ricco fuori e vuoto dentro, talmente finto che non suscita fiducia nemmeno in sé stesso. Del calciatore vero sembra non avere più niente. E ce lo vedo proprio a sacrificare un soggiorno a Miami per la causa, come no! Ah... a proposito: la prima cosa che Paul dovrebbe fare, prima di restituire mezzo stipendio e rinunciare ai bonus, è cambiare numero di maglia!
  6. Che Yaki sia capace di mettere a ferro e fuoco il globo terracqueo per la Juventus ci credo poco anche io. Anzi non ci credo affatto. Ma dipingerlo come lo scimunito del villaggio... bè, direi che sia cosa abbastanza lontana dalla realtà.
  7. Quel trauma, ahimè, ce lo portiamo dentro in molti. Chi ha seguito quel processo, intendo quello penale perché quello sportivo praticamente non ci fu, sa che successero cose che farebbero rivoltare nella tomba i padri fondatori della Costituzione. E sappiamo tutti come è finita...
  8. Invece credo lo sia. Quella parzialmente riportata sembra essere effettivamente la nota della procura federale datata 14 aprile 2021 (nel testo si fa riferimento ad un tavolo di lavoro datato il 7) e il protocollo citato nell'oggetto (1440 del 31 marzo) fa riferimento alla comunicazione della Covisoc.
  9. Bè... parliamone! Fosse vero Chinotto avrebbe avuto in mano una notizia di reato. E se ha fatto finta di non vederla dovrebbe spiegare perché.
  10. Luciano Moggi ha ripetutamente detto, anche al processo, che diede una sim a Bergamo e una al Paparesta senior. Moggi NON chiamava gli arbitri, chiamava i designatori con la stessa frequenza di altri dirigenti di altre squadre tranne il fu Brindellone che chiamava più spesso. Questa è STORIA!
  11. Cioè, secondo Priscitiello, la Società tenderà la mano al calcio italiano per magiare solo un po' meno M***A invece di rovesciare il tavolo e mandare tutti affankulo?
  12. Già... e non ha mancato di rimarcarlo con qualcosa tipo: porkaputtana che kazzo m'è toccato fare! Poi ha ripreso subito la scena parlando dei ladrocini che avremmo perpetuato scambiando giocatori a destra a manca dopo una partita persa a Madrid. A calciomercato fermo. L'essere più equidistante del globo terracqueo.
  13. Chissà... dato che poi i tre si sono appartati magari avranno pure fatto un festino tra loro.
  14. Vedremo se 'sto sudiciume sortirà qualcosa di più di qualche commento tra il sorpreso e l'indignato sui social. Non sono molto fiducioso, ai tempi di farsopoli, ad esempio, video come questo non se li cagò nessuno. Attendiamo...
  15. “Senti il peso della maglia, il dovere di riconsegnarla piegandola per bene riponendola un po' più in alto di dove l'avevi presa!” Così descrivevi la maglia della Juventus… E tutti noi sappiamo quanto hai saputo portarla in alto. Ad oggi, quella vetta è ancora da riscalare e ci vorrà ancora tempo. Tempo che impiegheremo a riguardare questa immagine, tempo in cui ricorderemo le tue gesta, i tuoi gol, il tuo istinto da bomber, il tuo voto al sacrificio per la squadra anche se questo significava cedere la copertina ad altri. Bastava guardarti in campo per sapere che avevamo un LEADER, il tuo sguardo, le tue vene sulle tempie, la tua voglia di spaccare il mondo, Dio solo sa quanto ci hanno esaltato. Come potevamo perdere… Eppure hai dovuto subire l’onta di doverti sedere davanti ad un giudice a spiegare cose che esistevano solo nella mente di falliti, di vigliacchi che popolano un paese marcio di invidia e incompetenza. Tutti istigati dalle frasi di un pseudoallenatore, che ne rispecchiava esattamente le peculiarità: invidioso (voleva fare la carriera dello zio con i nostri colori), incompetente (già… Moggi non c’entra), vigliacco (sparare dei nomi ad hoc è da pusillanimi) e fallito. Ovviamente di tutto questo non leggeremo una sola riga o ascolteremo una sola voce tra i ciarlatani che oggi si fregiano di volerti celebrare. Gli unici che ne hanno il diritto siamo noi, cui hai regalato gioie immani ed i tuoi compagni di percorso che hanno avuto il privilegio di essere al tuo fianco su un rettangolo verde o fuori. Ciao Gianluca, mancherai a tutti quelli che ti hanno voluto bene. E NOI non ti dimenticheremo mai.
  16. Garrincha di problemi ne aveva diversi, un paio non gli avrebbero dovuto consentire nemmeno di toccare un pallone. Un altro l'ha portato alla morte. Ma i suoi compagni fuori categoria, Pelè compreso, avrebbero senza di lui un mondiale o forse due in meno.
  17. Non può esistere un altro Pelè, perché mia madre e mio padre hanno "chiuso la fabbrica"... E rideva di gusto quando lo diceva, mimando il gesto del taglio delle forbici con due dita della mano, al giornalista di turno che puntualmente gli faceva la stessa domanda poco originale come quasi tutti i giornalisti sportivi sanno essere. La verità è che non ci poteva essere e non c'è stato, ci sono stati altri che hanno avuto la loro epoca, ed in tanti hanno commesso sempre lo stesso errore, paragonare l'imparagonabile, mettere a confronto come fosse obbligatorio scegliere quale eroe ha più regalato a questo sport squarci di pura leggenda. Se ne va un mito assoluto... in Brasile si diceva che quando nominavi Pelè la gente si toglieva il cappello, quando nominavi Garrincha si metteva a piangere. Credo che le lacrime stavolta siano tutte per lui, 'O Rey, colui il quale dopo che lo indossò per la prima volta in vita sua, elevò il numero 10 a misticismo.
  18. Certo... tripletta in finale e vedi di vincere gli altri. Comunque fenomeno.
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