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▪Dylan▪

Tifoso Juventus
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  1. Di gufozio ce n'è uno, tutti gli altri son nessunoo!
  2. Mancini ha un asso nella manica: la difesa a tre 09.12.2013 08.20 di Redazione TuttoJuve per tuttojuve.com articolo letto 1107 volte © foto di Daniele Buffa/Image Sport Roberto Mancini cambia modulo per cercare di fermare la Juventus. I troppi gol presi dalla squadra durante la sua gestione - 20 in 12 gare - avrebbero convinto il tecnico a cambiare modulo e ad adottare una difesa a tre. E' quanto riporta stamane "La giornalaccio rosa dello Sport". Il Mancio ha fatto le prove generali venerdì sera in campionato contro l’Elazigspor: e guarda caso è stata l'unica gara in cui i turchi non hanno subito gol. Secondo la rosea, domani contro la Juve si vedranno tre centrali veri, Eboue avanzato a destra sulla linea dei centrocampisti, qualità e quantità in mezzo con la coppia Inan-Melo e Sneijder rifinitore dietro la coppia Drogba-Yilmaz. limon hazırlamak :-(
  3. Galatasaray, Fanatik: con la Juve solo due possibilità, "o la vittoria o il trionfo" 09.12.2013 10.52 di Luca Bargellini articolo letto 4701 volte © foto di Daniele Buffa/Image Sport E' un Galatasaray rinato quello che questa mattina il quotidiano turco Fanatikcelebra quest'oggi in prima pagina. La formazione giallorossa dall'arrivo diRoberto Mancini in panchina ha completamente cambiato ritmo e nell'ultimo turno ha battuto per 2-0 anche l'Elazigspor. Adesso testa alla Juventus, un esame decisivo, per il quale sono leciti solo due esiti: o la vittoria o il trionfo. Ishal :-(
  4. Felipe Melo: Paura Juve? Macché, soffochiamoli! L'ex centrocampista dei bianconeri: «Per 50’ abbiamo messo sotto pure il Real. La squadra di Conte ha tanta qualità: non cerco rivincite, ma voglio gli ottavi» Juve sotto scorta FOTO Juve ad Istanbul Tutto sulla Juve © Foto Pegaso ISTANBUL (TURCHIA) - Niente è impossibile. E’ l’urlo di Felipe Melo, leader brasiliano dei turchi, che domani sera proverà insieme a Didier Drogba, Burak Yilmaz e Wesley Sneijder a fermare il cammino in Champions League della “sua” ex Juventus e lanciare quello del Galatasaray. Occorrerà una partita perfetta da parte dei giallorossi, obbligati a un successo per staccare il pass per gli ottavi della Coppa con le grandi orecchie. La cura di Roberto Mancini, subentrato a inizio ottobre all’Imperatore Fatih Terim, ha risollevato i campioni di Turchia (ora secondi in campionato, a meno sei dal Fenerbahce) ma in Europa è tutto un altro discorso, anche perché domani alla Türk Telekom Arena sfilerà una Juventus in gran forma. La truppa di Conte è reduce da 7 vittorie consecutive in campionato (senza mai subire un gol) e ha il vantaggio di poter contare su due risultati su tre per qualificarsi. «Sappiamo - assicura il centrocampista brasiliano - che domani sarà una partita molto difficile e troppo importante per noi e per il nostro futuro in Champions. Siamo consapevoli di questo e quindi siamo carichi e concentrati come lo siamo stati sino ad esso». Come si affrontano questi big match? «Quello che dovremo fare prima di tutto è pensare di giocare con la giusta concentrazione e con la consapevolezza che in molti vorrebbero disputare un incontro di questo tipo». Quanto è stato importante il pareggio dell’andata a Torino per permettervi di riconquistare sicurezza e fiducia in voi stessi? «Credo che ottenere un pareggio in trasferta contro una grande squadra come la Juventus, che da due anni vince il campionato e che nel suo stadio ha perso solo tre volte nelle ultime due stagioni e mezza, non può che lasciarti una grande soddisfazione e farti capire che sei forte e che puoi conquistare risultati importanti in questa competizione. Anche l’anno scorso in casa contro il Real Madrid abbiamo fatto un miracolo, battendoli e giocando molto bene. Sappiamo di essere tosti e di avere la possibilità di poter battere i bianconeri, ma sappiamo anche che la Juventus è troppo forte sia come collettivo, sia a livello di singoli». Da ex juventino, questa partita per lei sarà ancora più speciale. Due stagioni trascorse a Torino in una squadra che era oggettivamente meno forte di quella attuale e in cui lei fu tra i giocatori più criticati per la mancanza di risultati (due anni e altrettanti settimi posti in campionato). Quanta voglia di rivalsa cova nei confronti del club bianconero? E quanto ci tiene a dimostrare che Felipe Melo avrebbe meritato, forse, maggiore considerazione? «Sinceramente nessuna. Sia il direttore generale che l’allenatore sono stati molto corretti con me. Dei veri professionisti. Parlai con Marotta e Conte, nell’estate 2011, ed entrambi furono correttissimi spiegandomi con schiettezza che non rientravo più nei piani della società e dell’allenatore». Quindi? «Con la stessa schiettezza dico che la partita contro la Juventus sarà normale. O meglio: non sarà speciale per il fatto di avere giocato lì. Sarà un match come tutti gli altri e sono felice di poter disputare una gara di questa importanza». ma non era diffidato?
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