Dax85

Vincere, con gli scontri diretti a sfavore ora servono 3 punti

No, però bastava un punto, ora ne servono 3, qualche perplessità sorge pure a me che voglio molto bene a tutti quanti

Peccato perché è un altro match ball andato, e ce n'è ancora solo uno

E che m*****a però

Questo il quadro delle gare di andata degli ottavi di finale in attesa delle due gare di questa sera. Siracusa-Casertana vs. Alessandria Cosenza-Paganese vs. Matera Francavilla-Livorno Giana Erminio-Pordenone Lucchese-Albinoleffe Piacenza-Parma Reggiana-Juve Stabia Sambenedettese-Lecce

A sorpresa salta Arezzo-Padova, una tra Lucchese e Albinoleffe ai quarti

Un grande giornalista, che nel 2006 non si è piegato alla massa Sincere condoglianze

Hanno tutte quante una sola partita da giocare, a parte Bari e Ascoli che giocano domani.

Mi lancerò in un pronostico: ad oggi vedo più probabilità di vincere la CL che la CI

La Sambenedettese espugna Gubbio (l'avevo pronosticato ) e si guadagna l'ottavo contro il Lecce

Finalmente ha sfatato la maledizione

Edit: doppio

Detta così sembra Borgio Verezzi

E ora confiderei anche un po' nella legge dei grandi numeri

SEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

CARDIFF HERE WE COME!

Pestone di Glik

Glik vergognoso

690'

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

MR. NO GOOD

SEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Cerchiamo dunque di individuare alcune delle possibili protagoniste tra le 28 partecipanti ai play-off. Per come il torneo è strutturato, credo vada dato maggiore rilievo al girone di ritorno (per ovvie ragioni temporali), alle gare fuori casa (dato che delle 7 gare la maggioranza sarà giocata in trasferta o su campo neutro) e agli scontri diretti (quindi alla classifica avulsa, poiché parliamo di incontri con avversarie di pari grado). Sulla base di questo, la squadra che ha l'identikit della perfetta candidata alla B è il Parma. Il fatto che il Venezia abbia allungato fino al +10 ha messo in ombra i ducali che però, nel corso del girone di ritorno, hanno migliorato il bottino di punti (37) rispetto all'andata (33). Nessuno in tutta la categoria, inoltre, ha raccolto tanti punti fuori (il 52,86%) e, dulcis in fundo, i crociati hanno fatto man bassa negli scontri diretti (35 punti su 48 a disposizione). I ducali sfideranno al secondo turno una tra Piacenza e Como: i biancorossi sono regolari, ma non eccellono in nulla; i lacustri sarebbero una buona outsider (ottimo ruolino nel ritorno e fuori casa), ma un calendario che gli mette davanti Piacenza (bestia nera stagionale) e Parma lascia loro, oggettivamente, ben poche speranze. Il Lecce non può vantare le percenutali del Parma, ma spicca tra le squadre del suo girone, che peraltro si caratterizza per l’equilibrio degli scontri diretti. Malgrado sia difficile, ad oggi, immaginare i salentini staccare il biglietto per la B, l'accesso alla Final Eight non dovrebbe essere troppo in dubbio: Gubbio e Sambenedettese restano due interessanti realtà, ma non sembrano quelle di inizio campionato. Converrebbe comunque non sottovalutare almeno i marchigiani, che contro le «big» del gruppo B ha sempre mostrato di avere un buon sangue freddo. Tra le squadre del girone A, a presentarsi ai play-off con il miglior curriculum è la piccola Giana Erminio, che nel ritorno ha collezionato il 57% dei propri punti complessivi (solo il Siracusa ha mostrato una crescita simile, nella seconda metà del torneo). I gorgonzolesi sono gli unici, nel proprio raggruppamento, ad avere un rendimento esterno (33 punti) migliore di quello casalingo (30). Ottimo anche lo score negli scontri diretti contro le squadre qualificate ai play-off (31): se i biancocelesti riuscissero a non farsi condizionare dagli autorevoli nomi delle rivali che troveranno sulla propria strada, potrebbero rivelarsi la mina vangante di questi spareggi, anche perché il Pordenone, il rivale più accreditato per la Final Eight, ha raccolto nel ritorno numeri non particolarmente interessanti. Non dovrebbe avere problemi ad accedere ai quarti di finale il Livorno, che ha ritrovato slancio nelle ultime partite e che, con la Giana, vanta il primato dei punti in trasferta. Difficile sulla carta che Francavilla, Renate e Fondi possano impensierire i labronici. Più arduo ragionare sin da ora su un loro ipotetico approdo in B, per due motivi: il girone di ritorno è stato – anche se di soli 3 punti – in calo rispetto a quello d'andata. Inoltre gli amaranto hanno fatto la maggior parte delle loro fortune contro le «piccole» del girone, raccogliendo soltanto 20 punti nelle 16 gare contro le qualificate ai play-off. Di certo i labronici hanno dimostrato nelle due sfide contro la Cremonese di saper tener testa a una «grande» del girone, e l'esperienza non gli manca, ma il divario rispetto alle migliori è notevole (anche il Francavilla, coi suoi 30 punti, ha mostrato meno timore reverenziale) e potrebbe essere un campanello d'allarme per la fase finale. Non ha numeri eccezionali la Juve Stabia (per tentare la scala alla B ci vorrà ben altro piglio rispetto a quello mostrato nel ritorno), ma nel suo modesto quartetto giganteggia. Al di là dei nomi, quante possibilità possono essere date a Reggiana e Catania, che hanno condotto gironi di ritorno a ritmi da retrocessione? Il Catania, poi, lontano dal Cibali è quasi nullo. I granata, originariamente costruiti per l'alta classifica, potrebbero organizzarsi per il riscatto, ma ad oggi sembra messa meglio persino l'eterna incompiuta FeralpiSalò (che peraltro ha riservato agli emiliani una bella beffa nello scontro diretto). Gli stabiesi, insomma, sono i favoriti all'accesso alla Final Eight più per esclusione che per reali meriti. Parlando di confronti più equilibrati, tocca aprire il capitolo sull'Alessandria. Ci sarebbero validi motivi per salutare i grigi fin da subito (ad oggi, il clima venutosi a creare non consentirebbe di vincere tutte le gare neppure alla Juventus, e anche i numeri evidenziano un grave calo di rendimento dopo il giro di boa e difficoltà in trasferta), ma va sottolineato che pur avendo perso nel ritorno il ritmo travolgente dell'andata, i piemontesi hanno raccolto 31 punti, bottino non dissimile da quelli di Livorno (33), Arezzo e Piacenza (32); inoltre non hanno mostrato timore reverenziale negli scontri diretti. Ovvio che i play-off ad Alessandria giungano come una condanna, più che come un'occasione di riscatto, e la società stessa ha già dato la sensazione di voler archiviare la stagione col cambio degli uomini chiave, ma la presenza dei capocannoneri del girone, che non hanno mai smesso di segnare, non concede sonni tranquilli alle avversarie. Certo, sarebbe forse d'aiuto per i grigi incontrare un avversario meno insidioso di Siracusa e Casertana, autrici di due gironi di ritorno in crescendo. I campani, poi, hanno fatto per tutto il campionato da ammazzagrandi, e sarebbe interessante vederli in Final Eight. Il purgatorio dei grigi si prospetta, perciò, in salita. Un discorso simile a quello dell'Alessandria può riguardare il Matera, che nel ritorno ha raccolto numeri (e psicodrammi) simili a quelli dei piemontesi, compresa l'amarezza per la Coppa Italia lasciata in Veneto tra le proteste. Peraltro, Cosenza e Paganese sono due discrete gatte da pelare; i campani nel ritorno sono cresciuti moltissimo, e i calabresi sanno farsi onore lontano dalle mura di casa. D'altronde le due non hanno collezionato grandi numeri contro le grandi, e gli scontri diretti disputati in campionato sorridono decisamente ai lucani. La situazione più incerta riguarda poi il raggruppamento che comprende da una parte Padova e Albinoleffe e dall'altra Arezzo e Lucchese. Non tanto per la presenza dei bergamaschi e dei rossoneri (per cui la qualificazione ai play-off è già di per sé motivo di grande soddisfazione), quanto per quella delle altre due: il Padova è forse la squadra più accreditata del gruppo B dopo il Parma; l'Arezzo vanta numeri sostanzialmente simili, e uno scontro diretto tra le due realtà al secondo turno sarebbe sicuramente tra i più equilibrati dell'intera competizione. Per concludere, potremmo dire che il girone A ci metterà le situazioni più interessanti; il C le avversarie più insidiose; il B la papabile promossa.

C'è anche Mister Iacolino, già campione d'Italia con la nostra Primavera nel '94 e alla settima promozione dalla Serie D.

Nessuna sorpresa nell'ultimo turno di Serie D: con tre vittorie, Cuneo, Arzachena e Bisceglie approdano in Lega Pro. I piemontesi si riscattano dopo un solo anno di purgatorio, mentre i pugliesi, che nel 1998 avevano dovuto abbandonare la Serie C2 per ragioni economiche, non giocavano in terza serie addirittura dal 1964. Prima assoluta tra i professionisti, invece, per l'Arzachena. Completa la frittata la Juve Domo, che dopo essersi fatta rimontare nel recupero dell'ultima giornata, perde lo spareggio ai calci di rigore: l'ultima promozione diretta in Serie D è del Borgaro Torinese.