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stefano rieti

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di stefano rieti

  1. Possiate fallire tutti, maledetti ….che circo dem*****a che è diventato sto sport…
  2. Un affarone infatti! Non solo non ti darò mai i 400 milioni e rotti che chiedi, ma te ne tolgo anche 100 (dalla champions) perchè mi stai sui ciglioni, E CI STO RIMETTENDO! E c'è gente ancora (tanta) che gli da dei soldi con abbonamenti a catzi vari...
  3. Si chiude dopo 17 anni la vicenda che ha diviso il calcio italiano: la Juventus rinuncia al ricorso al Consiglio di Stato sul risarcimento danni per l’assegnazione dello scudetto all’Inter. Una svolta rispetto alla linea tenuta da Andrea Agnelli «Rinuncia al ricorso in difesa e in rappresentanza della Juventus Football club» contro «la Federazione gioco calcio» e «Inter Milano spa». Firmato per conferma: «dottor Gianluca Ferrero, presidente del Consiglio di amministrazione e legale rappresentante della Juventus». Tre pagine per chiudere Calciopoli. Juventus, ritirato l’ultimo ricorso di Calciopoli Non è la prima volta che si scrive (e forse si spera), ma la circostanza ora non dovrebbe temere smentite. In discontinuità con la linea sempre perseguita dall’ex presidente Andrea Agnelli, la nuova dirigenza della Juventus ha infatti ritirato un ricorso — l’ultimo pendente di una lunghissima serie iniziata 17 anni fa — al Consiglio di Stato, il massimo giudice amministrativo, contro Figc e Inter per ribaltare la sentenza del Tar del 2016 che aveva negato il risarcimento «del danno ingiusto», calcolato per cifre milionarie (nella relazione semestrale del bilancio della Juve si parlava di «443 milioni 725mila e 200 euro»), che sarebbe scaturito per la decisione del commissario straordinario della Federcalcio, Guido Rossi, che aveva assegnato all’Inter lo scudetto del 2006, rimasto vacante dopo le decisioni della giustizia sportiva per lo scandalo di Calciopoli. Non è solo una questione di soldi, per quanto possano essere molti: la Juventus chiedeva con una pronuncia di risarcimento l’annullamento in via «incidentale» del comunicato stampa che assegnava lo scudetto all’Inter (26/7/2006) e la delibera del Consiglio Figc del 2011, come i provvedimenti che costituirebbero l’illecito di cui si domanda il risarcimento danni. L’udienza sul ricorso numero 8258 era questa mattina, ma la Juventus ha deciso di ritirare la richiesta di risarcimento. Si chiude quindi il sipario su una delle vicende più dolorose della storia del calcio e che ha, oggi, un significato forse più simbolico e «politico», tutto interno alle vicende bianconere, che giudiziario. L’atto più importante (il penultimo) si era scritto infatti questa estate: il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso del club bianconero contro Figc (rappresentata dagli avvocati Medugno e Viglione), Inter (difeso dagli avvocati Torchia, Capellini, Raffaelli, Albisinni) e Coni (tutti costituiti in giudizio). Con quel pronunciamento, si erano poste le basi di una molto probabile bocciatura nel processo che è stato abbandonato oggi. Calciopoli, tutte le tappe Tutto (ri)comincia il 10 maggio 2010 quando, sulla scorta delle intercettazioni emerse dal processo penale di Napoli, la Juventus presentò alla Presidenza del Coni, a quella della Figc e alla Procura Federale un esposto nella sostanza diretto ad ottenere la revoca dell’atto del commissario Guido Rossi con il quale veniva riconosciuta «l’automatica acquisizione del titolo di campione d’Italia» del 2006. Con delibera 18 luglio 2011, il Consiglio federale Figc respinse l’istanza osservando, tra l’altro, che la vittoria dell’Inter dello scudetto non discendeva da un atto amministrativo bensì dallo scorrimento al primo posto della classifica della stagione 2005-2006, a seguito delle sanzioni disciplinari inflitte per i processi sportivi. Contro quella decisione Juventus iniziò (o meglio: riprese dopo quelli del 2006) una lunga battaglia legale su più fronti con iniziative davanti a tutti i giudici del calcio, del Coni, nonché la magistratura ordinaria e quella amministrativa. Nel 2018 le sezioni unite della Cassazione Civile pronunciarono sul caso – respingendo a loro volta le pretese bianconere — una sentenza, considerata pietra miliare in materia, secondo la quale, riconosciuta l’autonomia dell’ordinamento sportivo, si stabilisce quella della giustizia del calcio nell’applicazione e irrogazione delle sanzioni disciplinari. A fronte di tale decisione, che avrebbe potuto (dovuto?) chiudere la vicenda sul piano processuale, la Juventus scelse invece la strada della moltiplicazione dei contenziosi e presentò due ricorsi agli organi di giustizia Figc , i quali, respinti, sono diventati due ricorsi al Collegio di Garanzia del Coni , i quali, a loro volta dichiarati inammissibili da questo, si trasformeranno in due ricorsi al Tar, anche essi rigettati, dopo esser stati riuniti, con pronuncia del Tar Lazio del 28 ottobre 2022. La Juventus impugna ancora, questa volta al Consiglio di Stato e si arriva alla pronuncia di rigetto del 21 agosto di quest’anno. Ma ancora non era finita qui, perché, come detto, sino ad oggi, era rimasto pendente un altro filone, a sua volta avviato a seguito della delibera del 18 luglio 2011 e avente ad oggetto la richiesta del risarcimento. Anche in questo filone, la Juve aveva fatto ricorso al Tar Lazio, che aveva respinto le richieste con sentenza del 6 settembre 2016, a sua volta impugnata avanti al Consiglio di Stato. Siamo arrivati al ricorso che avrebbe dovuto essere discusso oggi e che invece è stato abbandonato. Calciopoli è veramente finita.
  4. Diritti tv a Dazn e Sky: alla Serie A 900 milioni all’anno fino al 2029 ROMA – La Serie A resta su Sky e Dazn. I club hanno assegnato i diritti tv del campionato italiano dal 2024 al 2029 alle due televisioni: 17 voti a favore, sconfitto De Laurentiis e il partito che voleva il canale. Era annunciata battaglia, dopo una notte funesta di pressioni e rincorse. Invece alla fine ha prevalso il buonsenso, anche in tempi rapidi. Le squadre della Serie A hanno scelto di continuare sulla strada maestra, prolungando di fatto la formula attuale fino al 2029: ogni weekend per i prossimi 5 anni vedremo su Dazn tutte le 10 partite di ogni turno di campionato, mentre gli abbonati di Sky potranno continuare a vedere 3 match per ogni turno, anche se avrà una scelta migliore ogni 3-4 turni. Vuol dire poter trasmettere, almeno una volta al mese, partite più interessanti.
  5. Mamma mia che mosciume! Qui nessuno che segua Kean…arrivano dopo un quarto d’ora
  6. Chinè sembra voglia mettere in mezzo Gatti e Dragusin per omessa denuncia
  7. Manteniamo alta l’attenzione che qui stanno di nuovo preparando il cetriolo!!!! Disdire, disdire, disdire…
  8. Hai dimenticato di scrivere “ da juventino” …
  9. Io intendevo tutt’altro, tipo: Dal TG1: “Fagioli, non riuscendo a pagare i debiti contratti giocando illegalmente, ha COINVOLTO Zaniolo e Tonali”. Da Repubblica: “Fagioli aveva giocato più di 1 mln nel giro di pochi mesi. Anche per la sua esposizione con gli allibratori, AVEVA COMINCIATO A TIRARE DENTRO (...) suoi amici calciatori: a Tonali e Zaniolo, è lui che inoltra i contatti... ecc. ecc”. Quindi oltre il comportamento del ragazzo, siamo DI NUOVO alla crocifissione del SOLITO MOSTRO DA ABBATTERE…. CONTINUIAMO A DARE SOLDI A QUESRO SISTEMA CHE NIN CAMBIERÀ MAI…
  10. Ad oggi, da quello che leggo e sento sui media, Fagioli è il demonio che ha irretito tutti gli altri, avevate dubbi su questa interpretazione della vicenda?
  11. Chi può si sintonizzi su Radio Radio, c'è Corona che sta scatenando il panico...
  12. Mamma mia Rabiot che capra...e passata sta palla
  13. Secondo me non lo hanno capito neanche loro perché era goal...
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